A. Andrea Pinna è giunto alla popolarità grazie ai suoi aforismi irriverenti, le celebri “Perle di Pinna”: prima blogger, poi influencer, quindi volto televisivo… Una vita in costante accelerazione, come una corsa a perdifiato in discesa. Eppure, è proprio all’apice del successo che si è trovato a dover fare i conti con una malattia che, da latente, si è scatenata in tutta la sua portata il disturbo bipolare. Una diagnosi durissima da accettare, anche perché le malattie psichiatriche sembrano rubare la tua stessa identità e, ancora oggi, portano con sé uno stigma davvero difficile da quante volte definiamo una persona come se fosse tutt’uno con la sua patologia? Anche per andare oltre questo tipo di pregiudizio, Pinna ha deciso di ripercorrere la sua storia senza edulcorare nulla, condividendo ricordi e momenti che in pochi hanno il coraggio di raccontare.
Dai momenti più bui agli incredibili episodi allucinatori, dall’eccitazione maniacale della fase up al cupo malessere della fase down, dalle richieste di aiuto fino all’incontro determinante con lo psichiatra che lo ha indirizzato verso la terapia più adatta per Pinna non censura nulla, scavando con lucidità tra i ricordi più dolorosi ma senza perdere mai la sua dissacrante vena ironica. Perché, grazie all’adeguata terapia medica e al supporto degli affetti, Andrea ha imparato a convivere con la malattia e ha riscoperto la sua inconfondibile capacità di vedere il lato assurdo e paradossalmente divertente di ogni situazione.
Il mio lato B(polare) è un viaggio sulle montagne russe, un coraggioso contributo al discorso pubblico sulla salute mentale, e un messaggio di incoraggiamento per chiunque abbia incontrato la malattia psichiatrica sulla propria strada.
Molto interessante,scritto in maniera leggera ma aiuta a conoscere un disturbo appartenente ad uno spettro di patologie di cui soffrono molte più persone di quanto si creda.Una bomba ad orologeria nascosta nel cervello di tanti che magari non scoppierà mai, ma che una vita magari un po' sregolata(senza arrivare agli eccessi dell'autore) può ad un certo punto detonare. Chiedere aiuto per la propria salute mentale non dovrebbe essere motivo di vergogna, mai, eppure è ancora forte lo stigma che circonda chi soffre di un certo tipo di disturbi...
"come ci si ammala? cosa accade nella vita di una persona per rendersi conto un giorno di avere un serio problema psichiatrico?"
Chiaramente, a queste domande non ci sono risposte univoche. L'autore raccolta la sua storia, il suo vissuto, senza filtri ma anche con intensità parlando del disturbo bipolare. Una malattia che come tante malattie psichiatriche è spesso tanto stigmatizzata, poco conosciuta.
"perché la malattia mentale è proprio questo: non rendersi conto della distanza che si spalanca tra te e la Realtà"
La storia della vita di una persona con una malattia psichiatrica che non sa ancora di essere malato. Gli up e i down del bipolarismo. Un libro breve, scorrevole, a tratti ironico che potrebbe aiutare molte persone con malattie psichiatriche a sentirsi meno sole.
"Conosco" Pinna dai tempi in cui condivideva massime caustiche su Instagram. @leperledipinna mi faceva ridere. L'ho amato a Pechino Express in coppia con Cocco. Ho seguito i suoi viaggi con l'amico Tont, pensando che Tont fosse un po' stupido. Ho seguito le storie col suo cane Erode e la sua domestica Scichi.
Ho mai sospettato che dietro all'immagine di un ragazzo brillante potesse nascondersi una persona in balia delle sue dipendenze e ostaggio di una grave malattia mentale? No certo che no, forse non ho guardato bene. Forse, come sappiamo, i social mostrano solo il lato luminoso della medaglia, la polvere va sempre sotto il tappeto.
Poi, mi sono imbattuta nel suo libro e l'ho letto. Non nascondo che prima mi ero sparata tutta la sua intervista sul podcast "one more time" con Luca Casadei, quindi ero già rimasta sconvolta da una storia che non avevo intuito e ho affrontato il libro ben preparata.
Non posso farvi una sinossi del libro, è la storia dei prodromi del suo disturbo psichiatrico (fattori genetici, biologici, psico-sociali e ambientali) le dipendenze e i comportamenti che lo hanno slatentizzato, l'inferno, l'oblio e il percorso di cura. Il tutto narrato con il suo tono di voce, con la sua voce "Mie care ochette..."
Andrea è bravo, ti porta nel suo Calvario dosando autoironia e sensibilità. Non è facile condire con humor una patologia che lo ha quasi portato all' autodistruzione, portandosi via di fatto quasi tutto: fama, soldi, amici. Quasi perchè qui un lieto fine c'è e passa attraverso il riconoscere di avere una patologia psichiatrica, accettare di avere un patologia psichiatrica, farsi curare (coi farmaci e attraverso un ricovero) e rimanere aperti a quelle relazioni di aiuto che possono in una certa misura ferire, ma anche salvare (genitori, fratelli, famiglia, amici - piccolo spoiler Tont non era affatto stupido e forse diventa il mio personaggio preferito della vicenda).
Non ho voluto assegnare stelline a questo libro, che non mi ha convinta, ma che è talmente personale e che racconta una vicenda talmente dolorosa da portarmi ad astenermi dall'esprimere un giudizio sulla mia esperienza di lettura. Posso dire però che l'ho trovato troppo carico di emotività non incanalata, come in passato ho riscontrato in altre biografie del genere. Credo ci voglia un po' di tempo per riuscire a raggiungere quel grado di metabolizzazione che consenta di trasferire un bagaglio così dolorosamente intenso sulle pagine di un libro. Forse era necessario all'autore, ma dal mio punto di vista di lettore prematuro.
Non sono riuscita a smettere di leggere questo libro, e l'ho finito in una sera. Pinna racconta la sua malattia mettendosi a nudo e senza risparmiare dettagli scomodi. Questo libro è sicuramente dedicato a chi non ha ancora accettato di avere delle problematiche , nella speranza che una testimonianza così forte aiuti a prendere la decisione più difficile ma fondamentale : chiedere aiuto a persone competenti. Grazie Pinna
Seguo Pinna da molto, sapevo dei suoi problemi ma leggere il suo personale punto di vista, le sue idee, i retroscena di quel piccolo spicchio di vita che ci concedeva sui social non solo mi ha fatto piacere, ma mi ha resa orgogliosa di lui. Sono felice che si parli di salute mentale in questo modo, ce n'è davvero bisogno nella nostra società.
Il libro tratta un tema profondo ma l’autore rende la lettura “leggera” e piacevole. Se lo conosci tramite i social, e lo segui da tempo, forse riesci a cogliere ancora più profondamente alcuni dettagli del suo racconto. Questo perché in alcuni periodi che racconta lui si mostrava in video ma naturalmente tutti i dettagli che racconta nel libro nessuno li poteva conoscere.
Lettura in chiave divertente ma che comunque tratta una tematica forte come quella dei disturbi psichiatrici e in questo caso del bipolarismo. Pinna spiega in chiave scherzosa cioò che la malattia può inconsapevolmente fare nel quotidiano e nella vita privata. Non avevo grandi aspettative in quanto tendo a non leggere libr editati da influencer, ma questo mi ha stupita.
Un non-libro particolare. Per quanto non ami le persone che un giorno si scoprono autori di loro stessi, di Pinna devo dire che ha una proprietà di linguaggio, un garbo e un umorismo, che me li farebbero ascoltare per ore. Piacevole
Difficilmente leggo un libro in così poco tempo, e se lo faccio vuol dire che mi prende davvero tanto. Un libro particolarmente personale è attualissimo. Adatto a tutti. Grazie Andrea 💝