Quasi mille dal 476 d.C. fino al 1492. Un’epoca vissuta nel terrore dell’Apocalisse e nel flagello della peste, un tempo punteggiato da crimini neri di potere, avidità e vendetta. Difficile tracciare un confine tra le storie e le leggende, in un periodo storico di cui tanto è andato da Riccardo III, il re gobbo cantato da Shakespeare e morto in battaglia, a Giovanna d’Arco uccisa sul rogo, e dalla congiura dei Pazzi, i potentissimi banchieri fiorentini, agli avventurosi viaggi di Cola di Rienzo inviato presso il Papa ad Avignone, in queste vicende si intrecciano realtà politica, ispirazione divina, intrigo. Entriamo nella vera storia di un protagonista dell’immaginario universale come Vlad Tepes di Valacchia, il «figlio del Diavolo», il regnante che ispirò Dracula, ma viaggiamo anche nell’Irlanda del Trecento dove Alice Kyteler, figlia di un ricco mercante affascinata dagli antichi riti celtici – e forse uxoricida – finisce nel mirino della caccia alle streghe. Seguiamo l’ascesa dell’ambiziosa regina Brunilde e la sua orrenda fine e ci inoltriamo nella sinistra rocca di Alamut, da cui partono le missioni della setta degli Assassini. Il terzo volume della fortunata Storia dell’omicidio di Lucarelli e Picozzi è un affresco generoso e vivido, ricco di dettagli inaspettati e di analisi originali, una ricostruzione che ci porta nei più turbinosi contesti e tra i più discussi personaggi di quell’epoca, con rigore storico e passione.
Carlo Lucarelli was born at Parma, the son of a physician. He was interested in literature and theatre when he was young, and studied Literature and History. Nowadays he lives in Mordano near Bologna.
Already in his years of study, during his research for his thesis subject he got in touch with the material for his first two books, which take place during the time of fascism and the years immediately after the war. In Italy he became well known quite soon because of these two books, and it was only a matter of time before he quit his academic activities and turned to his career as an author and all other sorts of activities, such as writing plays, film scenarios, radio-plays and, moreover, singing in a Post-Punk-Band called "Progetto K".
He is a frequently invited moderator on an Italian television programme about crime (Blu notte misteri d'Italia). As a journalist he works for several newspapers and magazines, such as il manifesto, Il Messaggero and L'Europeo. He has written more than twenty novels, including Almost Blue, (City Lights, 2001) and numerous short stories. Together with Marcello Fois and Loriano Macchiavelli he founded "Gruppo 13", a collective of crime-writers in the region Emilia-Romagna.
Bellissimo con un sacco di aneddoti che ancora oggi inconsapevolmente utilizziamo come modi di dire. E poi scoprire che dietro il mio video gioco preferito assassin’s creed c’è un fondo di verità che appunto si attiene al periodo dei templari e che li vede contrapposti non ha prezzo… ps: c’è anche re artú e molti altri…
Primo libro che leggo di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi...
Misteri e omicidi nel Medioevo diventano casi su cui indagare, rivelando aspetti inquietanti e macabri di un periodo storico discusso, l' intermezzo tra classicità e modernità che affascina per il suo lato gotico, ma che cela oscurità
Una narrazione fluida, scorrevole, dettagliata. Un bellissimo romanzo che mi conquistata
È chiaro che all'accusa di stregoneria contribuiscano due fattori:da un lato la misura della maldicenza, che, raggiunta una certa diffusione, viene considerata alla stregua di una prova. Dall' altro lato l' attività di incantatrice, che fa di Matteuccia il prototipo della donna-curatrice, in grado di procurare con le proprie pozioni sia benefici sia danni"
A parte due o tre capitoli che ho apprezzato, per i personaggi trattati, la tendenza che avevo già notato con il secondo titolo si è andata accentuando: gli autori preferiscono dilungarsi sui particolari più macabri e sensazionalistici, dimenticando completamente le indagini e gli investigatori che costituivano una buona e interessante parte del primo volume, scadendo in qualità.
Questa serie di podcast/libri è una garanzia, per quanto questo sia finora forse il meno avvincente dei 3: procedendo a ritroso nel tempo, le informazioni sono sempre meno specifiche, si perdono nelle nebbie storiche, e dunque viene privilegiata la narrazione di fatti storici più macroscopici. Meno "Tru crime" insomma, ma comunque un ottimo ascolto/lettura.
Concordo con qualche giudizio severo qua sotto; il libro è un po’ una raccolta posticcia di storie separate con l’unico filo conduttore della violenza. Non c’è molto approfondimento sulle cause ed origine degli eventi. Dati gli autori, mi aspettavo molto di più