All'alba di un giorno di fine inverno, mentre tutti in casa ancora dormono, Angela Da Mar prende la barca e si spinge nell'acqua bassa della laguna di Venezia. Non è consueto, per una ragazza, andarsene in giro da sola, su un barchino a remi, vestita da maschio, ma Angela, nonostante i rimproveri di sua madre, non vuole rinunciare a quella libertà. Proprio quando sta per rientrare, senza che nessuno l'abbia vista, il suo remo urta qualcosa che galleggia. Un uomo in acqua. Un cadavere! Al collo porta un pendente con lo stemma dell'impero di Bisanzio e Angela comprende da subito che cosa la sventura si è abbattuta sulla sua casa. Siamo nell'anno 828 dopo Cristo e la regione di Venezia è governata dal doge per conto dei bizantini. E sono proprio gli uomini del doge a piombare a casa Da Mar, con l'accusa di assassinio. Il padre di Angela viene immediatamente tratto in arresto e per sfuggire allo stesso destino ad Angela non resta che imbarcarsi su una nave diretta nel lontano Oriente. Ma lo scopo del viaggio non è quello che il comandante dichiara, e la ragazza si troverà implicata in un gioco ben più grande di lei.
Davide Morosinotto è nato nel 1980 in provincia di Padova. Vive a Bologna, dopo una parentesi romana di un paio d’anni. Il suo mestiere è quello di traduttore di software e i suoi hobby sono le moto, i libri e i videogame. Da qualche anno si è dedicato alla scrittura di libri per ragazzi ottenendo subito importanti risultati come il premio "Mondadori Junior Award".
Una serie molto graziosa per chi ama Venezia, la sua storia e le giovani eroine che scardinano gli stereotipi femminili, lottando per quello che credono importante. Perfetto anche per chi ama le storie di mare e di avventura.
Il secondo libro della Saga dei Da Mar colloca le vicende nel IX secolo, tra Venezia e Alessandria d’Egitto. Ci eravamo appena abituati (non posso dire affezionati) a Pietro, che già lo vediamo sostituito da Angela, sua lontana discendente che da lui ha ereditato la stazza, le paturnie e la poca voglia di parlare. Pessimi presupposti. Il comparto personaggi migliora rispetto al primo libro: sono meno numerosi, più costanti e quasi tutti mantengono una discreta caratterizzazione. Quello a cui mi sono legata di più, per assurdo, non è neanche in carne ed ossa, segno che con un po’ di dedizione l’autore potrebbe generare molto di meglio.
Anche questo volume colpisce per la grafica, persino più sofisticata della precedente. Le capolettere e le piccole e grandi illustrazioni in stile alto medievale concatenano argutamente i capitoli e spingono a proseguire oltre nella lettura. E aggiungerei “per fortuna” perché, come per il primo capitolo, la narrazione e la protagonista non catturano particolarmente l’attenzione. Metà dell’opera è ambientata in mare, ma pare quasi che l’autore voglia far percepire la pesantezza del lungo viaggio all’ignaro lettore che voleva solo godersi un’avventura marittima. Per giunta, spesso la protagonista viene rinchiusa, il che rende ancor più tediosa la permanenza tra le pagine. Nel momento in cui finalmente si arriva al nodo della trama e si potrebbe avere un po’ d’azione, il narratore ci spende neanche 10 facciate e – cosa per me ancor più grave – stravolge il racconto tradizionale, che era lì pronto per essere raccontato e peraltro era assai più brillante della soluzione scritta da Morosinotto. L’amara delusione riguardo alla narrazione sconfina nella scrittura: le frasi di frequente sono spezzate “all’americana”, la punteggiatura qualche volta scompare, ci sono inutili ripetizioni e i dialoghi spesso sono insignificanti.
Insomma, una continuazione di saga con poco smalto e che non sfrutta tutto il potenziale della bella idea di partenza.
Mamma mia! Questo libro è scritto benissimo è favoloso lo adoro!! Avevo già letto un libro di Morosinotto, ovvero "il rinomato catalogo Walter and down" (anche quello spettacolare),e la sua scrittura è capibile, ti prende subbito. Favoloso lo consiglio molto ai ragazzi pk è veramente immersivo.