Marco Sarriano è diventato da poco maggiorenne quando, durante un viaggio in Europa, smette di dare sue l'ultimo messaggio alla madre, Daniela, lo manda da Liegi. Poi di lui si perde ogni traccia, e viene iscritto nel registro delle persone scomparse. Un giorno di due anni dopo Daniela Sarriano riceve una telefonata dalla Marco è stato ritrovato. È in questura, a Torino, ed è accusato di omicidio. Avrebbe pugnalato a morte un giovane imprenditore, fondatore di una startup di a incastrarlo c'è una telecamera di sorveglianza. Ma perché Marco, che ha sempre vissuto a Napoli, è riapparso a Torino? E perché avrebbe ucciso un uomo che pare non conoscere? Cosa gli è accaduto nei due anni in cui ha lasciato la madre nella disperazione assoluta? L'avvocato Giacomo Meroni, che ha appena accettato la sua difesa, è certo che, al primo colloquio in carcere, tutte quelle domande troveranno una risposta. Ma si sbaglia. Marco non parla, non dice una parola, sembra aver perso la ragione o, come sostiene il pubblico ministero, sembra in grado di simulare bene la follia. E il caso, che all'inizio pareva drammaticamente semplice, diventa un nodo inestricabile. Fino a quando Giacomo, con l'aiuto di sua moglie Rossana e della giovane praticante di studio, non troverà l'esile filo che conduce di nuovo a Liegi, la città di George Simenon, e a una notte maledetta dalla quale nessuno è uscito indenne. Su tutto pesa un tragico il figliol prodigo è tornato, ma con le mani sporche di sangue; non era forse meglio che colui che era perduto non venisse ritrovato?
Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. Pratica vari mestieri e, intanto, si laurea in Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica. Inizia quindi un’intensa attività di ricerca, occupandosi di semiologia della fiaba, di multimedialità e di didattica della letteratura. È docente nell'Università di Torino. Tra i suoi saggi ritroviamo Il testo multimediale (Utet-Libreria), Gli attrezzi del narratore (Rizzoli), e, con G.P. Caprettini, il Dizionario della fiaba (Meltemi, Premio C. Nigra per il folclore). Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio), storia di un’indagine condotta negli anni ’60 in un remoto paese delle alpi piemontesi, al quale fa seguito, nel 2000, La canzone di Colombano (Sellerio - Premio Fedeli), un "noir" ambientato tra Val di Susa e Delfinato all’inizio del Cinquecento. Il suo ultimo romanzo, Treno 8017 (Sellerio 2003), è ancora una storia con delitto che prende le mosse da un fatto vero, la morte di oltre cinquecento persone in un incidente ferroviario del 1944, un incidente poco noto e mai chiarito. Nel 2004 pubblica per Rizzoli Al mio giudice (Premio Grinzane Cavour 2005 per la Narrativa Italiana, Premio via Po 2005, Premio Chianti 2005-2006), un noir epistolare che porta alla luce le criminali spericolatezze della finanza on-line. Del 2006 è Una piccola storia ignobile (Rizzoli - Premio Camaiore), un'indagine nella banalità del male condotta da una psicologa, Anna Pavesi che usa la sua conoscenza dell'animo umano come altri detective usano i mezzi della polizia scientifica. E Anna Pavesi torna anche in L'ultima notte bianca, ambientato nella Torino olimpica, tra la gente esclusa dalla grande festa. Nel 2008 la riflessione sul poliziesco si sviluppa anche in forma saggistica con La società dell’indagine (Bompiani), mentre la sua produzione narrativa si arricchisce con il terzo volume della saga di Anna Pavesi: L’orchestra del Titanic (Rizzoli). Conclusa la trilogia dedicata ad Anna Pavesi, decide di andare oltre il poliziesco per giungere a un romanzo che, pur conservando i ritmi del noir, si svincoli dagli schematismi dell’indagine, un romanzo di sempllice e dolorosa denuncia. Nasce così Per vendetta, una storia d'amore e di follia, ambientato in un'Argentina che non ha ancora sanato le ferite lasciate aperte dalla dittatura. I suoi romanzi sono stati tradotti in numerosi paesi europei e in Giappone.
Collabora inoltre con il quotidiano La Stampa, per il quale scrive articoli e racconti che appaiono sul supplementoTorinoSette.
Mi ero già resa conto che questa serie sarebbe balzata in cima alla classifica delle mie serie preferite, e difatti è stato così: questo secondo romanzo ha confermato che l'avvocato Giacomo Meroni sarà uno dei miei investigatori del cuore. Questa volta se la vede piuttosto brutta, perché il giovane Marco Sarriano, un giovane napoletano scomparso a Liegi due anni prima, ricompare all'improvviso e sul suo capo pende un'accusa di omicidio forse addirittura premeditato. Purtroppo, però, Marco non spiccica parola con nessuno, neanche con il suo avvocato né con la madre, una collega di Meroni, che sembra pronta a credere che quel giovane sia suo figlio anche se non lo vede da due anni e il presunto Marco somiglia pochissimo a quel ragazzo che è scomparso due anni prima. Sarà un caso simile a quello dello Smemorato di Collegno? Intanto la trama orizzontale procede, anche se questa volta Giacomo fa piccolissimi passi avanti nella ricerca di Bin Laden, l'uomo - presumibilmente un carabiniere - che l'11 settembre 2001 ha investito sua moglie Rossana, rendendola paraplegica.
Incipit «Tutta colpa della francese. Possibile che non possa mai uscire di pista, quella lì? Un piccolo volo fuori pista e Rossana avrebbe vinto.» Continua su Incipitmania
Ascolto da Audible Aspettavo questo secondo romanzo che ha per protagonista l'avvocato Giacomo Meroni. L'attesa non è stata delusa.
Una storia avvincente, che richiede un'indagine non scontata e complessa, che - soprattutto - richiede amore per la ricerca della verità.
Il romanzo ha un ritmo incalzante, ben cadenzato dall'alternarsi delle fasi investigative con momenti divertenti o carichi di riflessioni.
La vita privata di Giacomo non è mai lasciata da parte e ciò mi ha permesso di trovare sempre più affascinante la figura di questo uomo, dall'animo complesso, ma anche profondamente comprensibile. Al suo fianco personaggi nuovi e vecchi, tutti resi interessanti e veri dalla cura che l'autore ha messo nel delinearli.
Più che in altri libri, questo giallo mi ha fatto riflettere sulla indubbia e ingiusta disparità, tutta italiana, tra potere della difesa e dell'accusa in un processo penale e nelle fasi che lo precedono.
Appassionante e coinvolgente, con un finale perfettamente calibrato.
Ancora una volta la voce narrante mi ha appagata totalmente, e questo in un audiolibro conta davvero tanto.
Il legal thriller perfetto. Ritmo serrato, narrazione fluida, incursione nei meandri della giustizia accompagnati da chi è, evidentemente, del mestiere. Lettura piacevolissima Si attende con ansia il prossimo caso dell'avvocato Meroni
Alle prese con una difficile difesa per un caso di omicidio dai contorni poco chiari , l'avvocato Meroni si cimenta in un'indagine delle responsabilità per un fatto che sembra già definito. Un legal thriller ben condotto dagli autori, scandito da una lenta ricostruzione dei fatti, congegnato con acume, attendibile nei fatti narrati, malgrado il dramma della persona scomparse sia oggettivamente ai limiti dell'incredibile. Lettura molto piacevole.
Proprio una difesa impossibile per l'avvocato Meroni. Avevo già assistito a una lettura rappresentata di uno dei romanzi di Perissinotto e D'Ettorre e ne ero rimasta davvero conquistata. Per questa ho deciso di leggere anche "Figliol prodigo" e devo dire che rientra nelle mie aspettative. Un caso che all'apparenza si presenta con una risoluzione ormai scontata, ma che cela qualcosa di più difficile e oscuro.
Bella trama, ritmo veloce, ma non troppo, approfondimenti del mondo e del linguaggio legali dosati nei giusti momenti. Non è un capolavoro letterario, ma invece un’ottima storia per questo avvocato che con l’aiuto della moglie e del suo team, si batte per la giustizia con toni e modo sempre molto moderati (che si rischia di perdere quando si tratta della tragedia personale della moglie..). Dopo le prime due “avventure”, attendiamo la terza da questa coppia di amici scrittori!
Okay sommerunderholdning. Spændingen fastholdes til proceduren i retten på de sidste sider. Men lidt mere klodset end et’eren.
Nok en blanding af at forfatterne, jurist og semiotikprofessor, overlæsser med detaljer og sine steder en lidt for bogstavelig oversættelse, der bremser flowet i læsningen.
Il sodalizio Perissinotto - d’Ettorre continua alla percezione e questo secondo progetto ne è la dimostrazione. Il tandem continua a crescere e Meroni continua a farci conoscere Torino e il codice penale.
Un libro che ricorda certe storie di Perry Mason con l'avvocato che investiga attivamente al posto della pubblica accusa. Una bella storia ed un personaggio, l'avvocato Meroni, che si fa apprezzare.
Scorrevole e avvincente, questo libro non impiega molto per entrare nel vivo della storia. suggerisco di spendere un minuto anche sulle citazioni che possono dare degli spunti interessanti :)