Anche se è stata realizzata come sceneggiato televisivo solo nel 1975, “Fragola e panna” è stata scritta nel 1966, dunque un anno dopo la prima e più famosa commedia di Natalia Ginzburg, “Ti ho sposato per allegria”. Entrambe le commedie hanno al centro una ragazza «randagia» e scombinata, ma in due contesti molto differenti per non dire opposti: per la protagonista di “Fragola e panna” il matrimonio, disastroso, è alle spalle come peraltro l’allegria, rimasta tutta in un gelato di fragola e panna ormai lontano nel tempo. Quattro anni più tardi Natalia Ginzburg scrive “Dialogo” espressamente per la televisione. La protagonista di questa pièce risente dei mutamenti in corso in quegli anni nella società italiana. È una donna consapevole, che sa esprimere le insoddisfazioni della sua vita matrimoniale e le proprie critiche al marito, che sceglie svolte esistenziali coraggiose. Eppure entrambi questi testi hanno epiloghi amari, come a dire che i tempi sono cambiati ma nelle vicende sentimentali e nella vita di coppia trionfa sempre il cinismo degli uomini.
Natalia Ginzburg (née Levi) was an Italian author whose work explored family relationships, politics during and after the Fascist years and World War II, and philosophy. She wrote novels, short stories and essays, for which she received the Strega Prize and Bagutta Prize. Most of her works were also translated into English and published in the United Kingdom and United States. An activist, for a time in the 1930s she belonged to the Italian Communist Party. In 1983 she was elected to Parliament from Rome as an Independent.
Leggere Natalia Ginzburg è forse la “scoperta” migliore dell’anno, quanto invidio chi può andare a teatro ad assistere ai Diari d’amore diretti da Nanni Moretti... Non vedo l’ora di leggere altro di Ginzburg; la semplicità con cui parla delle storture dell’essere è disarmante e mi lascia senza parole:
Mi compravo un gelato, guardavo passare la gente. E pensavo: «Sì, ma come farò, tutta la vita? Sarà tutta la vita così?»
Nanni Moretti, tiyatro yönetmenliğine de girişerek Natalia Ginzburg komedilerinden “Fragola e Panna” ve “Dialogo”yu “Diari d’amore” başlığında sahneye taşıdı. Biletimi almış gösteriyi beklerken kitabı da okumak istedim. Yazarın okuduğum ilk kitabı ve bu kadar akıcı bir dil beklemiyordum. Birkaç saat içinde kitabı bitirdim ve koşturarak kitapçıya gidip yazarın başka bir kitabını aldım. Sıcağı sıcağına uzun değerlendirmeler yapabilen bir değilim o yüzden benden bu kadar. Başka bir kitapta görüşmek üzere-
Ho letto queste due pièce di Natalia Ginzburg in attesa di vedere lo spettacolo con la regia di Nanni Moretti. Che dire? Mi sono parse datate, di un tempo passato. Rimane la capacità della Ginzburg di trattare con leggerezza anche le storie più amare. Post scriptum: Poi ho parlato con Fabio che trova queste due opere straordinarie: una rappresentazione fenomenologica del dolore dell’esistenza. Dalle parole dei personaggi il dolore dell’esistenza. In un dialogo policentrico. Ecco spiegato in due parole perché io ami tanto la Ginzburg e mio marito
È stato bello leggerlo. Si sente l’impronta della scrittrice con i suoi modi di dire. E forse il dialogo è il mezzo perfetto. L’intervento di Flaminia contro Cesare è forse la parte più vera e spaventosa. Io ho sentito la sua rabbia.
Il teatro di Natalia Ginzburg è così estremamente coerentemente suo. Le donne a cui dona una storia, le storie a cui dona parole di onestà sofferta. Se volessi spiegare la filosofia intrinseca al lavoro di quest'autrice, probabilmente consiglierei questo libro, questa piccola pillola di verità.
In realtà non ho letto né "Fragola e panna" né "Dialogo". Solo che ieri sono andata al Piccolo di Milano a vedere le due brevi pièce che ne ha tratto Nanni Moretti e, se mai vorrò leggerle, da qualche parte devo pur archiviare i titoli.
Mi sono abbastanza piaciute, intanto perché a teatro non ci andavo da anni, poi anche perché, scritte nel 1966 e 1970, sono ancora attualissime. Dolceamara la seconda, "Dialogo", che fa spesso sorridere.
Molto più drammatica l'altra, "Fragola e panna"; e ho trovato agghiacciante che molti spettatori ridessero dove si parla di una moglie ragazzina picchiata e quasi strangolata dal marito. Sarà che la gente ha bisogno di distrarsi, di ridere, al punto che si ride anche quando non c'è proprio motivo. Poi forse sarò troppo aristotelica io, ma una commedia in due brevi atti che finisce senza che si capisca che fine farà la disgraziata protagonista, a me lascia con un sapore di incompiuto.
I do like to read plays and I've been wanting to read something written by Ginzburg for a while now. "Fragola e Panna" (and also "Dialogo" as I later realized) is quite short and to be honest I am not fully sure yet what I think of it. The characters are not particularly likeable and yet I couldn't help but feel bad for most of them. It manages to be real - maybe in the way the people talk - and also funny at times. The service lady "Tosca" might have been my favorite character, she was definitely the funniest and at some point I found myself feeling quite glad whenever she briefly popped back into the action. Anyway I probably need to digest or process the book a bit. I will try and see how I think back on reading it in a few months. Phrased that kinda awkwardly but whatever.