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L'odeur de l'Inde

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«Ce sont les premières heures de ma présence en Inde et je ne sais pas dominer la bête assoiffée, en moi emprisonnée, comme en cage. Je persuade Moravia de faire quelques pas et de respirer quelques bouffées de cet air, d'une première nuit en Inde...»
En 1961, Pasolini fit un voyage avec Alberto Moravia et Elsa Morante. Le livre intensément lyrique qu'il en rapporta n'est pas vraiment un récit, mais une «odeur» respirée au cours de ses errances nocturnes. Les visions de l'extrême misère, les spectacles d'une étrange spiritualité sont pour lui comme autant d'étapes d'une descente au sein d'une humanité primitive, moins éloignée qu'on pourrait le croire du décor des Ragazzi ou d'Une vie violente.

160 pages, Pocket Book

First published January 1, 1962

37 people are currently reading
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About the author

Pier Paolo Pasolini

375 books852 followers
Italian poet, novelist, critic, essayst, journalist, translator, dramatist, film director, screenwriter and philosopher, often regarded as one of the greatest minds of XX century, was murdered violently in Rome in 1975 in circumstances not yet been clarified. Pasolini is best known outside Italy for his films, many of which were based on literary sources - The Gospel According to Saint Matthew, The Decameron, The Canterbury Tales...

Pasolini referred himself as a 'Catholic Marxist' and often used shocking juxtapositions of imagery to expose the vapidity of values in modern society.
His essays and newspaper articles often critized the capitalistic omologation and also often contributed to public controversies which had made him many enemies. In the weeks leading up to his murder he had condemned Italy's political class for its corruption, for neo-fascist terrorist conspiracy and for collusion with the Mafia and the infamous "Propaganda 2" masonic lodge of Licio Gelli and Eugenio Cefis.

His friend, the writer Alberto Moravia, considered him "the major Italian poet" of the second half of the 20th century.

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356 (34%)
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367 (35%)
2 stars
96 (9%)
1 star
29 (2%)
Displaying 1 - 30 of 83 reviews
Profile Image for Markus.
661 reviews104 followers
April 22, 2023
L’Odeur de l’Inde
Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

Pasolini was an Italian author, poet, journalist, and film producer.
“The Smell of India” is his diary report of his voyage to India in 1961, at the time when Nehru (1889-1964) was Prime Minister of India.

His observations are mostly concentrated on the population, their poverty, unclean ragged clothing, multireligious, multicoloured, indolent, slow-moving soft and peaceful.

And the smell, of which his analysis corresponds to a terrible 'stench'.

It appears that much of his interest is in good-looking young boys and he remembers several of them by name.

Points of interest from the traveller’s viewpoint, except for the Taj Mahal are barely mentioned.

India is reported by the author as an entire flat continent, with hardly any vegetation, endless straight roads, dust and antique means of public transport.

The quality of this work is observable by the reader would be an excellent style of writing.

Overall, the book may be about Pasolini's perspective on India during the 1960s, but it should be approached with some critical awareness of its potential biases and limitations.
Profile Image for icaro.
502 reviews46 followers
July 14, 2021
Verso la fine qualche breve tentativo di analisi interessante, ma su tutto prevale l'emotività (certo in India è difficile evitarla). In complesso mi pare che l'India né gli sia piaciuta né gli abbia suggerito qualche riflessione di quelle che ci aspettano da un grande osservatore del mondo. Poco coinvolgente come letteratura e come saggio.
Continuo a preferire la snervata aura di morte dell'India (e altrove) di Pierre Loti. Anch'essa parziale ma più internamente coerente e toccante.
Profile Image for Jim.
19 reviews
July 7, 2016
"I would have to stay longer in India to be able to explain myself: mine is only an irrational impression." No kidding. Possibly the most obliviously condescending specimen of Orientalism I've ever encountered (including a metric tonne of 19th/early 20th C fantasy). Possibly interesting for those wondering why sixties Eurocommunists were such useless anti-colonialists; painful and embarrassing for anyone else, especially those who would like to preserve a love for his films.
Profile Image for João.
Author 5 books67 followers
March 7, 2019
Na década de 1960, Alberto Moravia e Elsa Morante (a mulher de Moravia), acompanhados por Pier Paolo Pasolini, então um jovem desconhecido, fizeram uma viagem pela Índia. Da sua passagem pelo país surgiram dois livros, um por Moravia (Uma Ideia da Índia) e este ("O Cheiro da Índia", tradução para português esgotada).

Os dois são livros interessantes, mas onde Moravia é racional, doutoral e frio, Pasolini é emocional, humano e caloroso. Pasolini escreve como quem filma. Observa, descreve, tenta compreender e extrapolar. O seu texto tem uma escala humana: segue uma família que se desloca no meio da multidão para fazer oferendas aos deuses do mar, fala com os rapazes que se aproximam a mendigar, fica fascinado com as cores, os cheiros e o calor das cremações de mortos em Benares, bem como com a passividade e resignação dos familiares. Moravia generaliza do alto da sua torre de marfim: sobre a pobreza humana, sobre o sistema de castas, sobre as religiões na Índia e o contraste entre hindus e muçulmanos, sobre o colonialismo britânico e Nehru (com quem se encontrou), sobre a monotonia da paisagem indiana. Não é na viagem que Moravia está interessado (nem uma vez fala dos seus companheiros de aventura), é a própria Índia que lhe interessa dissecar.

De certa forma, os dois livros completam-se e recomendo vivamente a sua leitura em conjunto (tal como fiz) ou sequencial, mas a escrita quente de Pasolini traça, em minha opinião, um melhor retrato da Índia.
Profile Image for Luca Rossetto.
4 reviews
July 25, 2014
Terzani diceva che l'odore dell'India è l'odore di merda. Pasolini,poeticamente, anticipa la stessa idea.
E' un odore persistente, un odore che lo segue nelle sue passeggiate notturne per le vie delle città, un odore coperto di stracci dal passato candido ma dal presente lercio, un odore che allunga sempre la mano in attesa di qualche rupia.
Scompare solo al cospetto di una pira funeraria, dove lascia il posto al dolce profumo del fuoco acceso e dove, inaspettatamente, la morte dona un senso di pace e serenità
Profile Image for Jessica .
81 reviews1 follower
December 13, 2025
Il realismo e la spiritualità di Pasolini come strumenti per descrivere un paese dalle peculiarità uniche e irripetibili.
Tutto è possibile quando si viaggia in India, tranne rimanerne indifferenti….

[…]
La vita, in India, ha i caratteri dell'insopportabilità ….
Eppure gli indiani si alzano, col sole, rassegnati, e, rassegnati, cominciano a darsi da fare: è un girare a vuoto per tutto il giorno, un po come si vede a Napoli, ma, qui, con risultati incomparabilmente più miserandi. È vero che gli indiani non sono mai allegri: spesso sorridono, è vero, ma sono sorrisi di dolcezza, non di allegria.
[…]
Le case intorno sono di legno, colorato in azzurrino, in verdognolo, in grigio. Ma sono delle catapecchie tali che di fronte ad esse, ogni tugurio di bidonville europeo diventa sfarzoso: sembrano disegnate col senso della prospettiva di un ragazzetto, di qua e di là della strada di terra polverosa, con ai bordi i canaletti slabbrati della fogna. Sembrano appena scosse da un leggero terremoto di qualche secolo fa, e lasciate lì a marcire sotto un sole imperturbabile come una divinità, assoluto padrone del cielo cavo e come logorato dal suo eterno sereno.
[…]
E l'incantatore coi suoi cobra, che, come vede avanzare verso di lui un europeo, ci dà sotto: piru-piru-piru con la sua trombetta, e il cobra comincia a dondolarsi dicendo di sì. È da lui che hanno imparato a dire di sì gli indiani; e anche a danzare.
[…]
Così, confortati dal tepore, sogguardiamo più da vicino quei poveri morti che bruciano senza dar fastidio a nessuno. Mai, in nessun posto, in nessun'ora, in nessun atto, di tutto il nostro soggiorno indiano, abbiamo provato un così profondo senso di comunione, di tranquillità e, quasi, di gioia.
Profile Image for soulAdmitted.
290 reviews70 followers
January 6, 2020
Revi mi lasciò subito, correndo via, ma nell'ultimo sguardo che mi diede, non c'era più sorriso; c'era quel nudo colore bruciato che dà un improvviso dolore: volò via in fondo al funebre vialetto del dock, con un estremo sventolio dei suoi lunghi stracci bianchi.
La sera, a cena, all'albergo, tormentai Moravia e Elsa coi miei scrupoli: eravamo ormai verso la fine del nostro viaggio in India, ed eravamo mezzi dissanguati dalla pietà. Ogni volta che in India si lascia qualche persona si ha l'impressione di lasciare un moribondo che sta per annegare in mezzo ai rottami di un naufragio. Non si può resistere a lungo a questa situazione: ormai tutta l'India dietro a me era seminata di naufraghi che non mi tendevano neanche la mano. Revi mi faceva più pietà degli altri, perché era l'unico lieto, di una lietezza cristiana. Una pietà che in quel momento, sotto le luci lugubremente scintillanti del Malabar Hotel, mi sembrava insostenibile.
E più ancora dopo, nel prato ben raso davanti all'albergo sul mare, con intorno i corvi che gracchiavano, e, lontano, la fila delle lingue di terra in fondo al porto.
Profile Image for Costanza Pinna Berchet.
99 reviews8 followers
November 7, 2020
Un viaggio in India, agli inizi degli anni '60, descritto dagli occhi, dalla penna e, soprattutto, dalla coscienza critica e profonda di Pier Paolo Pasolini.

Pasolini, pur se in un certo modo attratto dalle condizioni di vita dei più abietti della popolazione - lui, amante della periferia romana -, rimane segnato, sotto ogni punto di vista, dalla bassezza, dalla miseria in cui vivono non alcuni, ma la maggioranza degli indiani.

Al contrario del collega Moravia, suo compagno di viaggio e autore dell'analogo "Un idea di India", Pasolini si concentra sulla praticità della sua esperienza, gli incontri, i paesaggi. Descrive ciò che sperimenta, regalando al lettore lo stesso fortissimo impatto da lui provato al contatto con una tale, lontana realtà.

Lo stile è semplice, giornalistico - riflette lo scopo primo dei testi -, le descrizioni profondamente soggettive, il ritmo veloce, scollegato, ma allo stesso tempo lineare.

Non è un romanzo avvincente, essendo un diario di viaggio, ma una breve piacevole lettura, seppur non immensamente entusiasmante. Ne vale la pena, consigliato!
Profile Image for heidola.
213 reviews10 followers
August 27, 2021
Pasolini ci restituisce senza filtri le immagini del suo viaggio di un mese in India con un diario che trasmette con molta sincerità curiosità e ripugnanza.
Profile Image for Giada.
41 reviews
November 23, 2020
(3.5)

L'India si può comprendere solo attraverso i sensi, e Pasolini lo evidenzia fin da subito con il titolo "L'odore dell'India". Non a caso l'autore sceglie l'olfatto, probabilmente il più animalesco e irrazionale dei nostri sensi, che riflette un paese in cui appunto gli odori sono caratteristici, predominanti e in un qualche modo primitivi.
Pasolini racconta l'India attraverso le vicende che lui stesso vive, ci riporta dunque aneddoti di vita quotidiana, del piccolo spiraglio che è riuscito a cogliere in pochi giorni, sicuramente non sufficienti per inquadrare un paese così monotono, eppure con una sua ricchezza.
Pasolini racconta l'India attraverso le persone che incontra, distese per terra, ammassate, con "un sonno simile alla morte, ma a una morte, a sua volta, dolce come il sonno". Ci descrive, con una calma e semplicità tipica degli indiani, il loro rapporto con la morte, spaventosamente indifferente e distaccato.
In questo diario di viaggio, Pasolini non può far a meno che guardare l'India con gli occhi di un occidentale, notando inevitabilmente la povertà della popolazione e allo stesso tempo una borghesia che si sta appena formando, frutto di una colonizzazione straniera durata decenni.
Nonostante questo però, l'autore sottolinea l'equilibrio, come di un paese autosufficiente, di una realtà a parte, che si sta contaminando pian piano con il resto del mondo.
Senza dubbio sono pagine interessanti, sia per avere un visione il più possibile vicina alla realtà del paese, sia per comprendere la persona dietro il "personaggio" di Pier Paolo Pasolini.
Profile Image for Irene.
31 reviews1 follower
March 20, 2021
Nel 1961 Pasolini si reca per la prima volta in India, in compagnia di Alberto Moravia ed Elsa Morante. Nel corso del suo viaggio, l'autore scrive un diario divenuto poi un libro di culto: "L'odore dell'India".

In queste pagine Pasolini lascia spazio alle sue emozioni e sensazioni e riporta al lettore una cruda, ma fedele rappresentazione dell'India.
Le sei settimane trascorse nel subcontinente indiano consentono a Pasolini di descrivere senza filtri e senza fronzoli l'incanto e l'orrore provati in quel paese che allora contava "solo" 400 milioni di abitanti.

Pasolini passeggia di giorno e di notte per le strade indiane, osserva con occhio attento e critico, parla e si confronta con le persone che incontra. Temi quali la miseria, la cultura, la morte, la borghesia e la religione indiane sono affrontati in queste pagine man mano che l'autore narra ciò che gli succede e ciò che vede.

Queste pagine sono un diario intimo e spesso molto soggettivo dell'autore. Una testimonianza che forse oggi, a distanza di 50 anni, nessuno si permetterebbe di scrivere in modo così schietto.
Chi ha visto l'india, chi ne ha sentito gli odori, provato i sapori e toccato con mano la miseria potrà risvegliare i propri ricordi e annuire di fronte a tante osservazioni e descrizioni. Chi non ha mia visitato l'india, difficilmente potrà davvero comprendere le parole di Pasolini in queste pagine.
Profile Image for Anna Sugrañes Baget.
109 reviews4 followers
January 3, 2020
Que quiero ir a la India, es un hecho. Que mientras no voy, leo tanto como puedo sobre el país, su cultura y su gente, también.
Hasta ahora, todo lo que he leído es novela y a veces, basada en personajes reales pero novela al fin y al cabo y la India siempre aparece caótica, llena de olores, colores y con una pátina de romanticismo melancólico.
Sin embargo, en esta obra, Pasolini fascinado por un país que solo comprende a medias habla de como la India te sacude, te impacta, te afecta con sus palacios, restos visibles y decadentes del desaparecido Raj inglés, y su miseria palpable en todas las anécdotas que cuenta. Su India sigue siendo un país de olores y colores, de caos y belleza pero más real, y me gusta.
12 reviews1 follower
January 31, 2020
In questo libro il Vate Pasolini racconta del suo viaggio in India con Alberto Moravia ed Elsa Morante (spettatrice non pagante in quanto mai menzionata). Un libro interessante per lo stile del nostro e le sue osservazioni, fatte durante gli anni '60, quando ancora l'India aveva "solo" 400 milioni di abitanti. Sconsigliato a chi vuole documentarsi di più sull'India e sulle sue bellezze perché non ci sta un cazz.

Quello che mi ha stupito sono l'utilizzo di alcuni termini e descrizioni. Se fosse stato pubblicato oggi, nel mondo della political correctness, sono sicuro che avrebbe fatto molto discutere.

Daje Paso! Un giorno riproverò a leggere Ragazzi di Vita!
Profile Image for Henrique Vogado.
252 reviews4 followers
August 29, 2014
Uma delícia de textos soltos sobre a Índia vista pelos sentidos de Pasolini. Um livro pequeno que se lê muito bem e que mostra bem o carácter humanista do realizador italiano. Bem diferente da visão de Moravia com quem fez a viagem e que também passou para livro a viagem. Pasolini fala dos miseráveis, dos vagabundos e critica os burgueses indianos. Merecia um livro de viagens ainda mais profundo, mas satisfaz como caderno de apontamentos e devaneios.
Profile Image for Maria Sferra.
Author 10 books
January 23, 2019
Un breve resoconto di un intenso viaggio in India in compagnia di Moravia e della Morante. Pasolini ha un approccio emozionale all'India. Le sue parole evocano le sensazioni che l'immenso paese, ricco di gente e di contraddizioni, muove nel suo intimo. Ne esce un affresco toccante e sempre attuale.
Profile Image for Fabrizio.
163 reviews10 followers
May 16, 2015
Fortunatamente sono solo 100 pagine, altrimenti non sarei mai arrivato alla fine. Frutto dell'immaginazione di un grande intellettuale ed abile scrittore, ma, a parte qualche raro paragrafo, lontano dalla realtá ed incapace di rendere l'idea dell'India.
Profile Image for Truncarlos.
286 reviews31 followers
February 11, 2016
Muy lírico, una experiencia bien plasmada. Creo que le sobra la última entrevista, de su amigo Moravia: es pedante a no poder más.
Profile Image for Chiara.
175 reviews6 followers
August 4, 2022
L’odore dell’India di Pier Paolo Pasolini - Ed. garzanti - 71 pagine

“Nel 1961, in compagnia di Alberto Moravia ed Elsa Morante, Pasolini si reca per la prima volta in India. Le emozioni e le sensazioni provate sono così intense da spingerlo a scrivere queste pagine, un diario di viaggio divenuto un libro di culto. Pasolini si aggira attento nella realtà caotica del subcontinente indiano, osservando i gesti e le movenze della gente, seguendo i colori dei paesaggi e soprattutto l'odore della vita. L'incanto di una terra ammaliante e l'orrore dell'esistenza che vi si conduce ci vengono restituiti dalla sua curiosità sensibile alle condizioni sociali, ma soprattutto con l'originalità della sua visione”.

Non ho ancora avuto la possibilità di visitare l’India, ma immagino che anche io, come tutti e come Pasolini nel 1961, resterei colpita dal caldo, dai colori, dal traffico e dagli odori, tutto così intenso rispetto allo nostre vite.
E’ un breve diario di viaggio, una lettura da terminare in poco tempo, volendo, ma da dilatare per poterla assaporare spalmata in più giorni, in modo da lasciare decantare le esperienze vissute e narrate, perchè Pasolini si perde ad osservare le persone, è frastornato dalle disuguaglianze sociali, si prodiga per accompagnare un orfano vagabondo nelle maglie del sistema di assistenza, presso un prete olandese descritto così bene, “di pancia”, che pare di vederselo davanti.

Poche pagine che mi hanno presa per mano ed accompagnata in una atmosfera ricca di vita, di bellezza e di povertà. È stata un’emozione forte questo viaggio, perchè tutto il sentire dell’autore si riversa prepotentemente in queste pagine.

Non è una guida sull’India, tanto più che è datato, non è esaustivo per chi sia in procinto di recarvisi in viaggio, è forse più uno spiraglio sulla personalità di Pasolini; per me è stato il primo timido approccio nei suoi confronti.
Profile Image for Franziska.
56 reviews1 follower
October 8, 2023
"[...] La vecchia morente, cantava. Non era proprio un canto articolato, ma una nenia, una cantilena. Del resto, ogni cani canto indiano è cosi. Il dolore, lo spavento, lo spasimo, la tortura avevano trovato quella cifra in cui cristallizzarsi: sfuggivano alla loro particolarità intollerabile per sistemarsi, e quasi ordinarsi, in quel povero meccanismo di parole e melodia.
Era poco più che un pigolio, che usciva da quel seno nudo e rattrappito, da quelle povere membra giunte alla fine della loro vita fisica, avvolte in quel vestito verde di giovinetta: eppure bastava a trasformare l'intollerabilità della morte in uno dei tanti disperati, ma tollerabili, atti della vita".
Profile Image for Veronica.
9 reviews
March 10, 2023
Il racconto di un viaggio, crudo e duro, come soltanto l’India sa essere. Spogliato da tutti i romanticismi tipici di chi guarda all’oriente con occhi occidentali, ricordandoci che la fame e la sofferenza non hanno niente di idilliaco: Pasolini ci descrive la povertà e lo squallore, le storture e le contraddizioni di questo paese complesso e meraviglioso.
Profile Image for Steven Godin.
2,782 reviews3,376 followers
June 19, 2024
'In reality a country like India is easy to grasp intellectually. Although certainly one can go astray there, in the middle of this crowd of four hundred million souls: but one goes astray as in a rebus, in which one can arrive at the top with patience: the particulars are difficult, but not the substance.'
11 reviews
October 5, 2025
Una raccolta di voci e riflessioni che riesce a offrire tante prospettive diverse sull’India contemporanea. È il libro perfetto da leggere prima di un viaggio: non è una guida, ma apre davvero la mente e prepara lo sguardo a ciò che si troverà
Profile Image for André.
2,514 reviews31 followers
February 2, 2023
Citaat : De moslim-poëzie, die praktisch en tegelijkertijd anti-figuratief, pragmatisch en tegelijkertijd anti–realistisch is, bevindt zich in India, bevindt zich in India als het ware in een wereld die niet de hare is. Op de tot de verbeelding sprekende open vlaktes worden de monumenten van de islamitische overheersers als vreemde lichamen overeind gehouden door de doodse sensualiteit van het Indiase landschap.

Review : Dit is een schitterende verhalenbundel van de Italiaanse controversiële schrijver en cineast met herinneringen aan India, die hij overhield aan een reis die hij maakte in het gezelschap van Alberto Moravia en Elsa Morante.
De ellende van de mensen vervulde hem met afschuw, de poezie van het land zelf bracht hem in vervoering.

Aan de hand van korte dagboekaantekeningen beschrijft Pasolini zijn indrukken, die het meest overeenkomen met een cultuurschok. Voor de eerste keer wordt hem duidelijk dat het katholicisme niet de hele wereld omvat, maar dat er vrijheid van godsdienst bestaat. Het is één van de spaarzame overwegingen in het verslag. Opvallend is zijn vermogen om met de open blik van een kind de omgeving, waarin hij als buitenstaander rondloopt, in detail te beschrijven. Het stof in de straten, de overal aanwezige armoede, de ondefinieerbare, zoete lekkernijen, de mensen en koeien die lijken te gaan slapen op de plek waar ze zich bevonden toen de nacht begon, de Indiase glimlach en vooral de witte lappen, vuile hemden en broeken waarin de mannen gekleed zijn, openbaren een nieuwe wereld.
Profile Image for Chris Linehan.
445 reviews3 followers
October 26, 2019
This is an interesting little travel journal that sheds about as much light on the subject of India as the Italian author's background. There are bits of western-centric thinking throughout the book and it's hard in these hyper vigilant times to see past that. I'm not generally too upset by it, but it's rather noticeable in this particular book. However, if one can overcome that drawback and accept the book as something as a product of its time, then you see that Pasolini did enjoy his time in India and seems to recommend the trip. It probably focused too much on the poverty of India in a way that felt almost voyeuristic, as I think that a slum tour of Mumbai would do today. But like the slum tours, which provide the residents with income that would not come otherwise, the book is useful in that it shines a light on the subject of India. As we prepare to head there in April I'm glad to have read the book, though India's modernization in the past fifty years may see our trip as having a very different look to it than that of Pasolini's. However, I think that what Pasolini set out to do was to provide an impression of his trip and the fact that he focuses on the feel of the environment and the assault on the senses that India provides, it may be a very similar trip. "That smell of poor food and of corpses which in India is like the continuous powerful air current that gives one a kind of fever. And that odour which, little by little, becomes an almost living physical entity, seems to interrupt the normal course of life in the body of the Indians. Its breath, attacking those little bodies covered in their light and filthy linen, seems to corrode them, forcing itself to sprout, to reach a human embodiment" (Pasolini, 51). In this short passage you see the observations that seem to cement his view of India as being dirty and poor and the environment being the natural conditions to produce a dirty and poor society. But, you also get the feeling of the overwhelming power of the land and his recognition of its power. Overall it was a good read and I'm not upset for having discovered Pasolini by mistake in a dollar bin at a book store.
Profile Image for Orland Grapí rovira.
3 reviews1 follower
Read
December 19, 2016
Diari del primer viatge de Pasolini a l'Índia, als anys 60. Hi arriba ple de fam per conèixer aquella gent i la seva cultura, i s'hi capbussa amb molta curiositat, respecte i sentit crític. Interessants les analogies amb què lliga el que veu i entén amb el que coneix de la seva cultura "popular" friülana (romanalles de paganisme, en diu alguna vegada) i del món del suburbis romans. El llibre inclou com a apèndix una entrevista a Alberto Moravia, company de viatge de Pasolini. L'experiència del viatge de l'un i l'altre poc té a veure: on Pasolini busca impregnar-se de vivència, Moravia fa de "professore" italià, analitzant (brillantment!) tot el que observa des del seu cervell-càtedra. El títol del llibre que Moràvia va escriure arran del viatge ja és prou revelador: "Una idea de l'Índia"; Pasolini, en canvi, de l'Índia en busca les olors i el que li suggereixen.
198 reviews10 followers
Read
July 28, 2011
Une collection d'impressions rassemblées avec virtuosité dans ce petit carnet de voyage où Pasolini se confronte sans cesse à cette altérité indienne faite de misère et d'étrange spiritualité. Il y décrit un peuple doux et résigné qui semble attendre patiemment sa mort, une mort sans drame et sans pleurs. Frappant.
Profile Image for l0renz.0.
42 reviews1 follower
February 27, 2018
Bello, consigliato da leggere insieme a 'una idea dell'India' di Moravia.
Stesso viaggio, due approcci e visioni molto diverse.
Dopo un lungo viaggio nell'India centrale, seppur lontano dalla visione di Pasolini, mi sono ispirato per un progetto fotografico 'Palla a due' su www.lorenzolaffi.it
Profile Image for Juan.
8 reviews
April 15, 2018
Πολύ ωραίες οι περιγραφές της Ινδίας και των ινδών. Με μια μικρή δόση δυτικοευρωπαϊκής, όχι βέβαια επιθετικής, υπεροψίας, ειδικά στα πρώτα κεφάλαια, όπου ο Παζολίνι λυπάται συνεχώς τους ινδούς και τους παρατηρεί σαν αστροναύτης από άλλον πλανήτη.
392 reviews
March 2, 2015
Fargerike inntryk fra en reise til India i 1961 i denne korte reiseskildringen. Ingen dype innsikter å hente, men et tidsbilde med italienske øyne.
Displaying 1 - 30 of 83 reviews

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