È il trenta ottobre quando la tranquilla cittadina di Monterey viene scossa da una terribile notizia: il pluriomicida Michael Baker è appena evaso dall’istituto psichiatrico in cui era stato rinchiuso sette anni prima. Grace sa cosa significa. Grace sa che lui sta cercando lei. Glielo aveva detto che sarebbe tornato a riprenderla. Le ha riempito gli incubi per notti infinite la sua promessa. È il giorno del suo diciottesimo compleanno quando Michael la trova e la rapisce. Ma il problema è che Michael Baker è lo stesso Michael che da bambini le pettinava i capelli e l’abbracciava quando il mondo faceva rumore. Quel Michael è stato il suo unico amico per tanti anni. È stato il suo primo amore. La sua casa. La sua salvezza. E ora è il suo carceriere, pronto a metterla sotto scacco.
Sette anni. Sette giorni. Quattro mura. Due anime. Una sola partita.
«Tu mio, io tua Fino all’ultimo respiro e ancora un altro po’.» ♡
Grace ha nove anni, è minuta, albina, la vittima perfetta per i bulli dell’orfanotrofio Benetton. Lo stesso orfanotrofio dove Grace incontra Michael. Lui è un ragazzino un po’ più grande di lei. Dicono che sia pericoloso, ma per Grace diventa il suo unico amico. Fino a una notte in cui tutto si capovolge... e Michael viene portato via in manette. Passano gli anni, Grace sta per compierne diciotto e da sette non sa più nulla di Michael, che è finito in un istituto psichiatrico. Ma quando lui fugge da lì, proprio alla vigilia del compleanno di Grace, lei ne è terrorizzata, ora sa di cosa è capace Michael, e non vuole morire.
Con ancora gli occhi umidi di pianto vi dico con il cuore in mano che questa è una storia che merita di essere letta. Merita ogni singola lacrima che ho versato durante la lettura degli ultimi capitoli. È una storia originale, coinvolgente e struggente da fare male.
Michael non è un personaggio semplice. Il suo dolore, le sue sofferenze e le atrocità che ha vissuto sul suo corpo e nella sua anima io le ho sentite, le ho percepite tutte, e ha fatto così male che ancora non me lo spiego come possa avermi toccata cosi nel profondo
La lettura in cartaceo non ha rappresentato il mio primo approccio a questa storia. L’avevo letta su wattpad e mi rimase impressa nella mente e nel cuore. Ad oggi, dopo aver fatto una rilettura in cartaceo posso dirvi che l’emozione di avere su carta una storia così sofferente ma tanto amata, è un’emozione ineguagliabile.
Voglio parlarvi anche di quella parte del libro intitolata “Another life”. Quella parte è stata in grado di rompermi il cuore in mille pezzi ma allo stesso tempo me l’ha tenuto tutto intero e l’ha riempito di amore. Senza quelle poche pagine dedicate ad Another life, per me non sarebbe stato lo stesso.
Giorgia ha scritto una di quelle storie impossibili da dimenticare, una di quelle che si radicano nel profondo e ci rimangono fino alla fine. Una storia d’amore dove Grace e Michael sono riusciti a rendere l’amore che li lega più grande di ogni sofferenza vissuta
“Ti aspetto da una vita, sai? Ti aspetto da una vita, e ti aspetterò ancora. Solo, non metterci troppo.”
Questa non è la classica storia costellata di baci romantici e felicità.
Questa è la loro storia. Di Grace e Michael.
Del loro amore deviato, malato, spezzato.
Di due anime destinate a stare insieme.
“Michael. Maledizione, è Michael. La mia casa, il buio che mi sono ostinata a illuminare, il mio incubo, il mio tormento, la mia salvezza.”
La bellezza sta negli occhi di chi guarda, nello sguardo accecato dal dolore, dai fantasmi del passato e da ricordi dolorosi, nello sguardo di chi sa che l’altra persona è quella giusta. È il suo per sempre.
“Voglio che tu torni da me ogni volta che te ne vai.”
La loro è una storia che ti prende e ti accoglie tra le braccia, ti sussurra il “per sempre felici e contenti” , per poi distruggerti in così tante parti da non sapere più come tornare intera.
È quello che mi hanno fatto la mente e i ricordi di Michael. La devastazione e la sofferenza che ho provato scoprendo del suo passato rimarranno impressi nel mio cuore per sempre.
“Sei speciale. Tanto, tanto speciale. Coraggioso, puro e rotto. E io ti amo così come sei. Scusa per non averlo capito prima. Scusa se non te l’ho mai detto.” E io ti amo da una vita intera, e tu non ti sei mai amato.
Lui che è stato abbandonato da chi doveva aiutarlo, lui che è stato usato e ha sofferto le pene dell’inferno, lui che finalmente ha trovato il suo centro, la sua bambolina.
Grace, la bambina bullizzata, quella derisa perché diversa, quella con un guscio al posto del cuore, perché quello che ne era rimasto l’ha donato a lui, che c’è sempre stato, il suo primo amore.
E allora come si fa a dimenticarli? Semplice, non si può. Perché anche se malato e contorto, il loro amore mi ha incendiato il cuore.
“Io e Michael, stelle fredde di una galassia inesplorata. Io e Michael, due anime nel mondo sbagliato. E ancora oggi, infondo, spero che prima o poi troveremo il mondo fatto per noi.”
E proprio come una partita a scacchi, ho perso di vista cosa è giusto e cosa è sbagliato e ho dato ragione al cuore. E loro ne avranno sempre una piccola parte.
Note sparse: - ho notato molti “riferimenti anatomici” nel corso della narrazione, anche abbastanza inesatti, e comunque di dubbia proprietà immaginifica. esempio “le lacrime non cessano di battere dietro le retine” - nei pov del passato il linguaggio di Grace è troppo maturo e non dimostra l’età indicata - medicina in USA non dura 4 anni, ma almeno 8 (contando l’undergraduate). Se Grace è al primo anno di letteratura, Michael non può aver terminato l’ultimo di med school. - la caratterizzazione di Michael e Grace non mi ha per nulla convinta, e i personaggi secondari non sono altro che pallide presenze - ho percepito un certo squilibrio nella narrazione, per esempio non viene spiegato perché lei sia povera. Grace è orfana, però l’eredità? Dei parenti lontani? E poi, la marcata decadenza delle figure professionali (la direttrice, gli psichiatri…) e la scarsa presenza di quelle etichettate come “positive” (l’educatrice) appiattiscono la lettura. D’altro canto in diverse scene, a mio dire, c’è un surplus di informazioni e la ridondanza degli stessi concetti (oltre a una fastidiosa quantità di “ogni singolo”)
Bellissimo Grace e Michael hanno un pezzo del mio cuore❤️🩹 I capitoli finali (tipo gli ultimi 10 e il capitolo “In another life”) valgono tutta la storia Vi consiglio vivamente di leggere il capitolo extra online🫶🏻
Mi dispiace ammetterlo, ma per quanto questo libro mi abbia tenuta incollata alle pagine, non è riuscito a convincermi una volta arrivata alla fine.
Call me Michael è una storia ambiziosa e straziante, dove vengono trattate tematiche importanti legate ai traumi psicologici, alla codipendenza affettiva e alle psicosi. Alla fine della lettura ho avuto però l’impressione che la scrittura non sia all’altezza della storia trattata; una sorta di immaturità narrativa che non ha permesso all’autrice di essere totalmente credibile ai miei occhi. La storia è davvero interessante, ma avrei voluto fosse trattata in maniera differente, più accurata nel definire la condizione psicologica di Michael. A tal proposito avrei preferito una narrazione in terza persona, che avrebbe permesso un approfondimento migliore di alcuni aspetti. La scelta stilistica del pov di Grace in prima persona l’ho trovata limitante, per non parlare dei pov di Michael in terza persona - per altro nei momenti salienti della storia - che mi hanno lasciato un po’ perplessa. In ultimo, il finale - che mi aspettavo essere drammatico per ovvie ragioni - l’ho trovato davvero esagerato e non necessario (non mi dilungo per evitare spoiler).
Forse sarei stata meno pretenziosa se avessi letto questo libro a 16 anni… peccato, speravo davvero mi potesse piacere! In ogni caso capisco perfettamente il perché della sua fama: è una storia intrigante che colpisce alla pancia del lettore, l’ideale per gli amanti del genere dark romance.
2,5 stelle. Sarebbero state 2 stelle se non fosse stato per il finale.
Ció che mi è venuto in mente leggendo la narrazione ambientata al presente del libro è stato: Cara Grace, vorrei chiederti una cosa. Ma sei lunatica? Hai la Sindrome di Stoccolma? No perché certi tuoi atteggiamenti proprio non li capisco.
Nel senso, dopo che sto qui ti ha rapita, ha ucciso tutte queste persone ed è pazzo tu riesci comunque ad amarlo? Riesci ad essere carina e gentile con lui e stare male quando lui soffre? Il problema di Grace è che cambia opinione di Micheal (almeno inizialmente) ogni due secondi. E deciditi tesoro peró.
Per il resto non so, non capisco tutto l’hype che ha avuto. Forse non ho compreso appieno io il libro, sono partita con le aspettative troppo alte o mi immaginavo qualcosa di diverso. Nel complesso non mi è piaciuto.
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it's 1am now and I don't know how I'm just supposed to sleep, wake up and go to school tomorrow pretending everything is fine😔
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"You're like all the books I want to read, Grace, and the wishes I never had the courage to say out loud. And I never really thanked you, you know? At least, not the way I should have."
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"Seven days, Grace. One day for every year we’ve been apart. Fate decided to give me this gift, and I’m okay with that. It’s more than I could’ve ever hoped for."
Sono sempre stata affascinata, dall’universo degli scacchi. Le strategie, le varie mosse, i ragionamenti e le tattiche di gioco.
Ecco, Call Me Michael non è solo la storia di due ragazzi che hanno sofferto per tutta la vita.
È una vera e propria partita a scacchi.
Una partita fatta di continue sconfitte, per Michael e Grace.
Una partita in cui Grace tenterà di sovrastare Michael e tutte le sofferenze che la sua assenza le ha causato.
Una partita in cui Michael cercherà di avere la meglio sulla realtà e su tutto ciò che gli ha riservato.
Una partita in cui Grace riuscirà a fare Scacco Matto e guadagnerà la sua vittoria, recuperando il suo Michael. Proprio lui, l’amico d’infanzia, il dono più grande che la vita potesse mai riservarle, il suo unico ed eterno amore, quella persona in grado di guardarla con occhi differenti, seppur spenti, freddi, inespressivi, distaccati da tutto ciò che sia tangibile.
Una partita in cui Michael, nonostante i tagli profondi della sua anima, nonostante il chiasso nella sua testa, permetterà a Grace di vincere. Sì, perché lui farebbe di tutto, anche sopportare altre mille crepe, anche frantumarsi all’infinito, pur di vederla sorridere.
Tutto questo perché, per Michael e Grace, il termine "vivere" è sempre stato associato a "sopravvivere". Lottare per tentare di avere la vita come un'alleata, e non come una rivale. Due anime, che hanno vinto la partita contro un'esistenza ingiusta. Un'esistenza fatta di tanti, troppi NO. insieme, adesso, possono finalmente vivere in un mondo pieno di SI. Sarà li, in quell'altra dimensione, che potremmo immaginarli ridere, scherzare, preparare e gustare muffin, leggere, scrivere, esprimere desideri, giocare migliaia di volte a scacchi. Sarà li, che potremmo immaginarli felici, sereni, privi di sofferenze.
Michael e Grace insegnano che, nella vita, tutto ciò che conta è chi non mi ha mai lasciato andare la tua mano, nemmeno per un attimo, nonostante l'apparente lontananza. Neanche quando tutto può sembrare perduto. Neppure quando, quel che resta di noi, sono solo cocci sparsi, in attesa di essere ricomposti, ma con la costante consapevolezza di non poter tornare più come una volta. È importante comprendere, però, che prima o poi ci sarà per tutti quello spiraglio di luce in fondo al tunnel, quel raggio di sole che trapasserà la nuvola di tempesta.
dopo aver sentito parlare di questo libro su tik tok, credendo fosse una sorta di thriller oppure un giallo, ho deciso di leggerlo, con delle aspettative un pochino alte. dopo aver scoperto fosse un dark romance, mi sono un po’ spaventata, poiché è il primo di questo genere che leggo e dopo mille opinioni contrastanti non sapevo cosa aspettarmi. di per se la storia non mi è piaciuta per niente, molti buchi di trama, cose che succedevano troppe in fretta e frasi completamente senza senso. l’unica cosa apprezzabile è il backstory di michael, la sua psicosi, le voci nella testa. sarebbe stato un capolavoro se sviluppato in maniera totalmente differente. avrei preferito inoltre un punto di vista riguardante proprio il protagonista maschile, innanzitutto perché il libro si chiama “call me michael” ma poi va a marcare di più le emozioni della protagonista femminile, poi anche perché è proprio il personaggio di michael che sarebbe riuscito a dare un senso al tutto. sarebbero potute essere approfondite anche altre tematiche, come per esempio la malattia di grace oppure margot ed i suoi amici, che a 15 anni si ritrovavano ad essere in astinenza. o anche i comportamenti orribili che proprio quest’ultimi avevano nei confronti di grace. ho deciso di dare 3 stelle e non 2 solo perché oggi mi sento gentile
“Sei tutti i libri che vorrei leggere, Grace, e i desideri che non ho mai avuto il coraggio di esprimere.”
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Non riesco a riprendermi da questa lettura. Questa storia. Questi personaggi. Mi hanno distrutta, devastata. Mi sono innamorata di Michael Baker, perdutamente, tanto quanto mi sono innamorata di Grace Martin. Questi due sono l'esatta rappresentazione dell'anima gemella, destinati a stare insieme in ogni vita poiché saranno in grado di ritrovarsi sempre. Un sentimento così puro, l'unica cosa rimasta incontaminata in una vita piena di dolori, sofferenze, macchie. Ma loro la tela non la vogliono cambiare, no, se la tengono stretta, perché anche se rovinata è tutto ciò che hanno e passerebbero lo stesso inferno un altro milione di volte se alla fine ciò li porterebbe ad incontrarsi e continuare a stare insieme. Un amore forte, incorruttibile, che niente e nessuno è in grado di piegare, destinato all'eternità. Il passato di Michael, ciò che ha dovuto subire, il modo in cui si è aggrappato alla sua Bambolina per riuscire a sopravvivere, l'unica in grado di tenerlo a galla e farlo tornare da lei. Grace Martin, così rara e diversa dagli altri, speciale, costretta a crescere troppo in fretta per la sua età, che nonostante tutto riesce a stare accanto ai demoni di Michael, prendendoli per mano, accettandolo per chi è e per com'è, comprendendo che qualcosa di più grande l'ha portato ad essere la persona che ha conosciuto. Così piccoli, così rotti, hanno perduto la loro infanzia, l'ingenuità, ma insieme riescono a crearsi il loro angolino di pace, in cui condividono momenti di vita, giocano a scacchi, imparano a conoscersi, scambiandosi pezzetti del loro puzzle logorato, sistemandone i bordi affinché si incastrino tra loro. Fino alla notte in cui tutto cambia e gli equilibri vengono sconvolti e distrutti. E Michael verrà allontanato dalla sua Bambolina. Ho amato ogni cosa di questo libro, da Michael e Grace, alle loro caratterizzazioni. Il finale. Inaspettato, totalmente. E l'ho amato. Così come ho amato il capitolo bonus. Giorgia Fiorella, mi hai devastato la sanità mentale, ma ho un nuovo capolavoro tra i preferiti, grazie per averci dato Chiamami Michael e Bambolina. 5⭐️ 3,5🌶️ 5💧
Una settimana, è il tempo che hanno avuto Grace e Michael per amarsi. Una settimana, è il tempo che ho impiegato per metabolizzare la loro storia. Quanto può essere ingiusta la vita? È stata ingiusta con Grace che ha perso i suoi punti di riferimento troppo presto, che ha subito cattiverie gratuite e nonostante ciò ha dovuto imparare a reagire e, per quanto possibile, preservare quell’unico pezzo di cuore che le era rimasto. E quel pezzo di cuore ha voluto donarlo a Michael, che dalla vita non ha mai avuto nulla a parte lei. Oggi pensiamo che avere un cellulare nuovo, un auto o il portafoglio pieno sia tutto. Io penso che tutte queste cose siano inutili in una vita priva di 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦. Grace e Michael avrebbero rinunciato a tutto solo per avere un momento in più per amarsi, per aggiustarsi, per vivere. Giorgia ha saputo trattare con estrema delicatezza i traumi dei protagonisti, la sua scrittura è qualcosa di potente e meraviglioso. Le lacrime che ho versato non si possono quantificare, ma allo stesso tempo qualcosa nel mio cuore è andata a posto. Perché mi sono sentita fortunata per l’amore che mi è stato donato e non lo darò mai per scontato.
Sicuramente questa non è una lettura adatta a tutti (vi invito sempre a prendere visione dei TW) eppure ve la consiglio con tutto il cuore e l’anima. A ferro e fuoco. ❤️🩹
ma come fate a dire che è un bel libro? ma con che coraggio la “scrittrice” scrive robe del genere? ma voi siete fuori di testa. non c’è niente di romantico in questa storia, solo disgusto infinito. ma lo avrei dovuto capire nel momento in cui la scrittrice non ha voluto elencare i tw, con che coraggio racconti in modo così dettagliato dello st*pro di un povero bambino? è ripugnante. come si può romanticizzare una cosa così tragica? si vede che nessuno di voi ragazzine è minimamente in grado di comprendere la vita, tornate a farvi le treccine piuttosto che leggere abomini del genere. dovrebbe essere bruciato un libro simile, doveva rimanere nei meandri dimenticati di wattpad, non essere pubblicato. fatevi un favore e non leggete mai più, se questi sono i vostri gusti.
«Ti spacca a metà, l'amore, Michael. Ti ammazza, non ti chiede scusa e poi ti porta in cima all'universo.»
•Non credo di riuscire, con delle semplici parole a rendere giustizia a questa storia, alle emozioni che ha saputo regalarmi e non entrerò particolarmente nei dettagli di trama perché credo che questo romanzo debba essere assaporato senza alcun tipo di pregiudizio.
Ho letto vari romanzi di Giorgia, e posso dire con certezza che questa volta si è superata. Il personaggio di Michael è geniale, magnetico, probabilmente uno dei personaggi maschili più complessi che io abbia avuto il piacere di conoscere. E ne sono felice perché per una volta l'attenzione se la prende un personaggio degno di nota, oltretutto maschile, cosa non semplice da caratterizzare per una penna femminile.
•Una cosa è certa, questa è una storia che ti travolge, dall'atmosfera cupa ma dolce, eterea se vista dal punto di vista corretto. I colpi di scena sono stati devastanti per me, ho sperato così tanto in un lieto fine che non me ne sono accorta subito (si alle volte sappiamo già anticipare cosa accadrà, questa volta no) perché fino all'ultimo non volevo crederci. Ma si sa, di fronte ad un amore del genere, niente e nessuno potrà mai riuscire ad ostacolarlo. Ci si ritrova sempre, anche in un altra vita. Dove magari possiamo avere davvero quello che ci meritiamo, quello per cui abbiamo lottato fino allo sfinimento ed oltre.
•Non mi sono scordata della Bambolina, personaggio che ho ammirato moltissimo, è stata l'unica capace di salvare il cuore di Michael. L'unica ad infondergli coraggio, bontà e spensieratezza. La vita non è stata giusta con loro, hanno dovuto lottare e soffrire troppo, eppure non hanno mai smesso di supportarsi. Voglio credere che ne sia valsa la pena, giustizia sarà fatta e loro potranno amarsi per l'eternità.
Grazie Giorgia, sei davvero bravissima e mi auguro che tu possa continuare a farci sognare per moltissimo tempo!
! A ferro e fuoco, Bamboline!
Attenzione: se siete particolarmente sensibili a certe tematiche come la violenza fisica o verbale vi consiglio di suddividere i capitoli e parlarne con qualcuno di fiducia.
Grace ha nove anni e in una stanza buia dell’orfanotrofio incontra Michael, un ragazzo bello come un angelo ma invisibile al mondo. Diventa il suo unico amico. Fino alla notte in cui tutto cambia e Michael viene portato in un istituto psichiatrico. Passano sette anni e quando lui fugge Grace ne è spaventata, ora sa di cosa è capace.
“Call me Michael” è un libro che cambia la vita. Perché è impossibile tornare indietro dopo averlo letto. È impossibile dimenticare la sofferenza, la rabbia, il senso di impotenza. Il dolore sordo e inevitabile dell’ingiustizia. Ma anche la forza impetuosa, inarrestabile e indissolubile dell’amore.
Disturbato. Freddo. Letale. Michael Baker è stato isolato fin da bambino. Eppure, nessuno ha mai avuto la forza e il coraggio di capire, di sfiorare le sue cicatrici, di indagare nel suo cuore distrutto. Tra carezze silenziose, mani strette nel buio, sogni infranti e desideri da esprimere, a Grace e Michael basta un bastoncino di liquirizia, un muffin al cioccolato e una vecchia scacchiera per riprendere a sognare, ad amare e sentirsi completi, felici.
«Capivo le sue crepe e non cercavo di curarle, ma di accarezzarle. Privo di schegge, non sarebbe stato il mio Michael».
Grace e Michael. Due anime che si sono incontrate per caso e non si sono più lasciate. Due anime nate nel mondo sbagliato. Un amore, il loro, che va al di là di ogni limite, oltre lo spazio, oltre il tempo. Grace, che soffia contro le ombre più cupe per tenerle lontane. Lei è il suo unico appiglio, l’unica capace di farlo restare a galla. Michael, che senza sapere cosa fosse l’amore glielo dimostra con disperazione. Giorgia, che dirti ancora, sei stata capace di emozionarmi così tanto da togliermi le parole. Sei riuscita a farmi percepire sottopelle l’amore ma anche la nostalgia devastante per tutto ciò che non è stato, per una vita che non hanno avuto, che non hanno vissuto come meritavano (la parte dopo i ringraziamenti è stata un balsamo per il mio cuore).❤️🩹
"Hai ragione,noi non siamo rose rosse. Noi siamo noi." "Ma io tua,tu mio Michael,in qualsiasi circostanza."
Call Me Michael un libro bellissimo che ne è valso tutte le mie lacrime, perché sì, è il primo libro per cui ho pianto. In questo libro ci sono dei passaggi dalla loro storia attuale alla storia che parla di loro durante la loro età "più giovanile" e devo dire che è molto carino strutturato così. All'inizio i due bambini Grace e Michael,entrambi mandati all'orfanotrofio del Benetton,entrambi senza genitori. I bambini del Benetton li considerano due totalmente diversi dato che Michael è definito "il bambino pericoloso e psicopatico" mentre Grace è la vittima di bullismo dei ragazzini più grandi. Dopo una litigata con una direttrice Grace viene mandata in un luogo dove venivano mandati i ragazzi in punizione e proprio lì inizia la sua storia con Michael.
P.S in questo libro nella playlist vengono inserite molte canzoni ma quella in particolare che vi consiglio è "Angel by the Wings" di Sia. Infatti questa canzone mi ha fatto entrare pienamente nel racconto.