Inventario di un Cuore in Allarme

by Lorenzo Marone

Per un ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo è una questione vitale. Ma come si impara ad affrontare la paura da soli? Forse raccontandosi. È quello che fa Lorenzo Marone, senza timore di mostrarsi vulnerabile, con una voce che all’ansia preferisce lo stupore e il divertimento. Scorrendo l’inventario delle sue fobie ognuno può incontrare un pezzo di sé e partecipare all’affannosa, autoironica ricerca di una via di fuga in discipline e pratiche disparate: dalla medicina alla fisica all’astronomia, dalla psicologia alla religione, dai tarocchi all’astrologia. Alla fine, se esorcizzare del tutto l’angoscia resta un miraggio, possiamo comunque reagire alla fragilità ammettendola. E magari accogliere, con un po’ di leggerezza, le imperfezioni che ci rendono unici.

«Quel che vale per l’umanità, non vale per l’ipocondriaco. La prima chiara e lampante norma che costui deve seguire, un principio sul quale, bene o male, le varie forme di psicoterapia concordano, è questa: se vuoi mettere a tacere l’ossessione, non devi appoggiarti ad altri, non devi sviscerare le tue paure, non devi, diciamola tutta, rompere i coglioni di continuo a chi ti è accanto».

Genres: Nonfiction

296 pages, Paperback

First published February 11, 2020

About the author

Lorenzo Marone è uno scrittore italiano. Laureato in Giurisprudenza, ha esercitato per quasi dieci anni la professione di avvocato. Ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), Un ragazzo normale, uscito sempre (Feltrinelli, 2018). A novembre del 2018 è uscita per Feltrinelli la raccolta Cara Napoli, che racchiude gli articoli pubblicati dal 2015 su La Repubblica Napoli e che è giunto alla seconda ristampa. Nel 2019 ha pubblicato, ancora per Feltrinelli, Tutto sarà perfetto.

Reviews

[Come Musica · Rating 3 out of 5]

Nella vita occorre scegliere. Sempre.
Affrontare le proprie paure, per ridimensionarle, per liberarsi anche, o semplicemente per conviverci nel modo meno invalidante possibile.

È quello che fa Lorenzo Marone. Affronta la sua Paura e si mette a nudo, parlando dell'ipocondria e del suo rapporto con questa fobia che gli toglie il fiato ogni giorno. Il motivo è duplice: non solo destabilizzare la propria paura ma anche far gruppo con chi ha un vissuto simile.

Queste pagine sono come un prisma ottico che riceve un raggio luminoso policromatico sulle proprie facce e lo scompone nelle varie compononenti monocromatiche che lo compongono. E così continuando a parlare della propria ipocondria (raggio luminoso policromatico), Lorenzo Marone parla anche di fisica quantistica, di biologia, di matematica, di astronomia: per sottolineare che noi non siamo monadi, ma siamo parte di un tutto, dove il tutto è più della somma delle singole parti.

"E se non possiamo determinare le variabili di un sistema fisico, vuol dire che non saremo in grado di capirne l'evoluzione."

E non importa se si fanno dei tentativi per provare a sconfiggere l'ipocondria. Se si fallisce è solo un tentativo che non è in linea con il momento giusto. E allora si riparte, non da zero, perché nel frattempo si è acquisita esperienza, e si riprova, cambiando "angolo di incidenza" (per mantenere la metafora del prisma ottico). Perché è bene dare un nome alle proprie paure, guardarle in faccia, dialogarci e pian piano realizzare che sono solo proiezioni della nostra mente che ci spingono in qualche modo ad evolvere, quando le superiamo o semplicemente le affrontiamo.

Ciò che muove ciascuno di noi a provare e riprovare, è la voglia di accordare il proprio cuore alle frequenze del cuore di chi amiamo: "Se è vero che i cuori di chi si vuol bene tendono a sincronizzarsi, allora il mio rintocca nello spazio con lo stesso ritmo di chi amo."

In questi giorni di terrorismo mediatico, per via del rischio epidemiologico del corona virus, questo libro è un rimedio a stare con i piedi per terra e a non perdere la lucidità.

Su Robinson del 22 febbraio 2020, un dialogo tra Carlo Verdone e Lorenzo Marone
https://www.repubblica.it/robinson/20...

Su TuttoLibri
https://www.einaudi.it/approfondiment...

Scopri Come ti senti attraverso il Generatore di ipocondrie comiche, poetiche e paradossali.
https://www.einaudi.it/cometisenti/

[La Libridinosa · Rating 5 out of 5]

“Inventario di un cuore in allarme” è una confessione a cuore aperto: uno scrittore che racconta sé stesso ai suoi lettori, un autore che confessa le sue debolezze, un amico che ha bisogno di un abbraccio.

La recensione completa qui: https://www.lalibridinosa.com/2020/02...

[Giulia Papalia · Rating 4 out of 5]

Che dire? Ho acquistato questo libro poco prima del lockdown, l’ho tenuto lì nella libreria e ho anche pensato di leggerlo svariate volte, finché non ho deciso definitivamente di arrendermi alla realtà: iniziarlo a leggere durante l’emergenza sanitaria -in cui ovviamente ho sentito uno dietro l’altro tutti i sintomi possibili del covid, che stranamente venivano placati solo da ansiolitici- rappresentava per me la più grande gufata di tutti i tempi, avevo una voce che mi diceva “Sicuro che poi lo leggi e al prossimo sintomo come nella favola di Al lupo al lupo, sottovaluterai i colpetti di tosse e non c’è cosa peggiore che abbassare la guardia”. Ma soprattutto pensavo e penso anche adesso con ogni mio neurone attivo che questo mio gesto avventato, questa mia decisione di leggere “Inventario di un cuore in allarme” possa influenzare il mio “karma”. Ecco cosa mi frulla, e anche ora mi pento sia di aver condiviso queste cose sia di averlo letto, convinta che possa anche, fra le tante superstizioni, abbassare la mia (per me) sana percezione del pericolo.
In ogni caso se c’è una cosa che ho capito, oltre al fatto che sono una vera piaga per le persone con cui non mi vergogno di esprimere ogni doloretto come se fosse sintomo della più letale delle malattie, è che l’amore degli altri (di quelli che hanno la pazienza di fermarsi con te e prenderti per mano pur non avvalorando la tua tesi catastrofista) è nell’immediato una cura importante: come diceva la moglie di Paolo Villaggio «Ci pensiamo domani». Prima persona plurale.

[Matteo Fulgheri · Rating 4 out of 5]

Perfetto se come Marone (e come me) siete ipocondriaci, o anche solo se più in generale avete qualche fobia. Auto-ironico e divertente, snocciola alcune ricerche scientifiche interessanti--ma alcune le conoscevo già per conto mio, secondo me qua e là c'è qualche errore. Il succo comunque non cambia, e anzi mi è piaciuto in particolar modo il fatto che nel descrivere le varie fobie (ne esistono una quantità incredibile!) si sia soffermato su una in particolare, la più odiosa: la xenofobia.

[MiRe · Rating 2 out of 5]

Troppe citazioni che appesantiscono la narrazione, e impediscono in più di un passaggio di sentirla sincera.

[Stephi · Rating 4 out of 5]

Fa un po’ strano leggere questo libro dopo il periodo della pandemia, soprattutto nei capitoli in cui si parla dell’incapacità dell’uomo di prepararsi a una tale evenienza. Ma i temi trattati in questo scritto sono davvero molteplici, e se da un lato riguardano l’autore, dall’altro parlano al cuore di tutti noi. Conoscevo Lorenzo Marone dai suoi precedenti scritti; in questa riflessione a cuore aperto l’ho trovato ancor più credibile e godibile. Un libro che spero in molti avranno occasione di leggere per riflettere sulla vita, sulla paura, sulla morte, sulla felicità, e su tutto quello che ci sta in mezzo.

[Francesca · Rating 4 out of 5]

Recensione completa qui: www.tiserveunlibro.blogspot.com

Lorenzo Marone nel suo nuovo, recente romanzo parla di sè, o meglio della fobia che lo caratterizza da sempre, l'ipocondria. Lo fa con sincerità, ironia, precisione e soprattutto coraggio, perchè si mette a nudo parlando di una fobia sottovalutata e spesso utilizzata a fini umoristici ma che, per chi ne soffre, risulta a dir poco invalidante. Lorenzo Marone fa un'autoanalisi estremamente dettagliata, non omette nulla e, come ogni vero ipocondriaco, esorcizza le sue paure usando una sottile ironia che rende la lettura a tratti esilarante, senza per questo cadere nel ridicolo. Si potrebbe pensare che raccontando essenzialmente di sè, delle proprie fobie, si cada inevitabilmente nell'egocentrismo, ma Marone riesce ad evitare anche questo trasformando a tratti il suo romanzo in un saggio che parla di fondamenti e ricerche scientifiche, storia e tanto altro.

"Inventario di un cuore in allarme" è la Bibbia di ogni ipocondriaco (infatti ho sottolineato praticamente ogni pagina, trovando molto difficile scegliere poche frasi da citare qui), racconta la vita difficile di coloro che sono sempre appunto "in allarme", pronti al peggio, che non riescono a godersi un attimo di serenità, e per questi cuori in allarme questo libro ha il valore di un abbraccio, di una pacca sulla spalla, di quella comprensione di cui ogni ipocondriaco ha vitale necessità, di quel bisogno di non sentirsi soli con le proprie paure ma di poterle condividere con qualcuno che le capisca o che almeno le ascolti. Tra analisti, psicologi all'avanguardia e medicine, Marone capisce che forse la soluzione non è combattere a tutti i costi la sua fobia, forse bisogna solo imparare ad accettare le proprie debolezze e conviverci più serenamente possibile...e forse il segreto è tutto lì...

Lorenzo Marone è un grande scrittore, lo si era già capito dai suoi precedenti romanzi, ma per questo suo ultimo lavoro bisogna proprio ringraziarlo. Di cuore.

[Leggere in Silenzio · Rating 4 out of 5]

«In quella che potrebbe essere descritta come una seduta collettiva a due mani, Lorenzo Marone affronta anche l'agognato tema delle fobie: manifestazione emotiva sproporzionata per qualcosa che non rappresenta una minaccia reale attraverso una paura intensa, persistente e duratura. È solo un ragno - continuano a ripetermi - cosa mai potrà farti? Lui ha più paura di te! è la loro giustificazione. No, miseriaccia, quel coso non ha più paura di me, ve lo posso assicurare. Avrete capito che le fobie sono più presenti di quanto potremmo mai pensare. E sono tante, strane, inimmaginabili. Credetemi, non è facile rendersi vulnerabile. Ci vuole coraggio (tanto) nel mettersi così a nudo in pubblica piazza e Marone lo ha fatto in un libro che non ha pretese enciclopediche, ma l'evidente desiderio di condividere qualcosa che ci accomuna, qualcosa di incredibilmente umano.»


Recensione completa su: https://www.leggereinsilenzio.com/202...

[Michela Chiarlo · Rating 4 out of 5]

Questo è un libro sull’ipocondria, ma anche su mille altre cose. Potrebbe chiamarsi altrettanto bene “da democrito al Big Bang” o “piccolo inventario delle fobie contemporanee”. Sapevate che a Mosca hanno inventato un computer quantistico che riesce a viaggiare indietro nel tempo di qualche frazione di secondo? O che in Russia c’è una città così contaminata dalle radiazioni che chiunque si affaccia sul suo lago per un paio d’ore muore? O che nelle scuole danesi c’è un’ora alla settimana dedicata all’empatia? O che studi scientifici hanno validato l prayer therapy, basata sulla ripetizione di parole sempre uguali? O che esistono dei marsupiali, gli antechini, che copulano per 12 ore ininterrotte deprivandosi di tutte le proteine fino a morire esausti?
Insomma non è solo il diario dell’ipocondria dell’autore, è anche l’inventario di tutta la sua curiosità (principalmente scientifica), raccontato con ironia e abilità. Decisamente da leggere.

[Alisea · Rating 2 out of 5]

Qualche spunto divertente, qualche spunto di riflessione, molti dati, tanta noia

[Marco Bosio]

nventario di un cuore in allarme è un romanzo-non romanzo. Nel senso che, a ben guardare, sembra un saggio insaporito qui e là dalle azioni del protagonista giusto per fare avanzare la trama. Ah, cosa importante: il protagonista è l’Autore che parla in prima persona della sua ipocondria che schizza a livelli esagerati.

Lo confesso: inizialmente mi sono incavolato parecchio e avrei voluto lanciare il libro. Per capitoli interi mi trovavo a seguire le riflessioni di QUALSIASI tipologia da parte dell’Autore che, partendo da un dettaglio minimo legato a qualche sua fobia, si lanciava in spiegazioni storiche, scientifiche, filosofiche, teologiche, sociologiche (e potrei continuare). Mi sono ritrovato sui banchi di scuola a ripassare la teoria della relatività di Einstein (tanto per dirne una). Quando l’Autore fa così a me scoccia, perché ho come l’impressione che voglia sbatterti sotto il naso tutto quello che conosce, a discapito della trama.
C’è un grande però: continuando mi sono ricreduto e ho capito l’intento di Marone. Attraverso i suoi occhi di ipocondriaco, per i quali ogni preoccupazione assume l’entità di una montagna, l’Autore pone degli spunti di riflessione interessanti. L’ho capito quando ha raccontato, dati in mano, il problema dell’ecosostenibilità del pianeta, quando cita l’Oms per parlare di virus, batteri e del loro impatto psicologico sulla mente dell’uomo (guarda un po’...). Cita il Manzoni, si rivolge a Keplero, scomoda Kant, interroga Stephen Hawking, tira in ballo Woody Allen e Ritorno al futuro.

Mi sono ritrovato sulla spiaggia, a leggere dei paragrafi ad alta voce ai miei amici, in una sorta di “Lo sapevi che?”, perché, diciamolo, ci piace quando ci raccontano delle curiosità. Che poi Marone quando scrive ti fa ridere di gusto con certe uscite. Ci riesce perché prima di tutto prende in giro se stesso.

Insomma pensavo di dover dare un giudizio pessimo a questo libro, e invece alla fine, mi rendo conto che il libro mi ha lasciato tanto, che mi è piaciuto e che vorrei riaprire quella paginetta dove mi spiega con semplicità come si forma un buco nero nell’universo. Cosa c’entri poi con l’ipocondria non l’ancora capito, ma chissenefrega.

[Barbi - Books Hunters Blog · Rating 4 out of 5]

Lorenzo Marone, ancora una volta, riesce a stupire e coinvolgere i suoi lettori con una semplicità d’animo e una penna ironica, che lo rendono un protagonista indimenticabile della letteratura dei nostri giorni.
Mi piace così Lorenzo Marone, genuino, spontaneo, ironico. Lui e la sua penna. La sua scrittura riflette appieno la sua personalità. Sono un tutt’uno che arriva dritto al cuore e fa presa.

Ho comprato questo libro sulla fiducia, senza neanche leggere la trama, mi bastava il nome dell’autore. Mai mi sarei aspettata di incontrare una storia così. Lui che racconta di se stesso, portando allo scoperto le sue fragilità. Sempre con una istintività disarmante, come se svelare le proprie debolezze a una platea fosse la cosa più naturale del mondo. Ma non lo è, e lo sappiamo tutti. Tutti facciamo fatica a mostrare i nostri nervi scoperti. Anche a lui sarà costato un grande sacrificio, ma ha trovato la chiave giusta per farlo, senza mai essere pesante o banale, riuscendo piuttosto a risultare esilarante. Già, perché si racconta con la giusta dose di umorismo.

Questo libro è costellato di dati, ricerche, analisi, esperienze. Il tutto portato a un livello riflessivo semplice, alla portata di tutti.

Lorenzo Marone prende per mano i suoi lettori e li conduce nel suo mondo, in una specie di fluttuazione leggera attraverso i suoi pensieri e le sue considerazioni.

Continua su: https://bookshuntersblog.com/2020/08/...

[Elvio Mac · Rating 2 out of 5]

Non si può certo dire che l'autore non si sia messo a nudo, parlando dei suoi problemi come l'ipocondria. Ha deciso di parlare del suo rapporto con una fobia che gli toglie il fiato ogni giorno, perché pensa che condividere le paure possa servire a destabilizzarle. Un problema nel problema però è che con moglie e amici non può più parlare, visto che nessuno ormai lo prende sul serio. Lui è un ipocondriaco serio, che della paura della malattia ne fa una ragione di vita, è il prototipo del malato mentale perché di ciò si tratta, quello che ha il terrore di contrarre qualsiasi morbo, ma allo stesso tempo ha una paura terribile di accorgersene. Così i medici gli ospedali, le ondate di influenza epidemica, diventano nemici pubblici, e anche se lo sforzo di non pensarci è enorme, non si ottiene alcun risultato. Un neo spuntato all'improvviso, un arrossamento dello pelle, un muscolo dolorante, ogni minima variazione percepita del proprio aspetto o come sensazione fisica, diventa catastrofe.
Questo racconto che all'inizio mi è piaciuto per le riflessioni sulla vita e per le divagazioni su diversi temi, è diventato un po' alla volta monotono. Spero che sia stato un medicinale per l'autore che sicuramente ha enfatizzato, visto che deve essere difficilissimo vivere al fianco di una persona con questi problemi, che alla fine per fortuna sono paturnie mentali. Bella la copertina che indica già l'intento e lo scopo irraggiungibile.

[Lorena Conti · Rating 5 out of 5]

Dobbiamo stare sempre sul chi va là, noi, terrorizzati dalla prospettiva che prima o poi la serenità ci sarà in qualche modo inevitabile sottratta. Perché la felicità fa paura, siamo sinceri, non avere nulla da sperare fa paura, non siamo abituati a non poterci lamentare, noi che siamo soliti spostare il traguardo sempre più in là pur di non arrivare alla fine della corsa e ricevere il giusto tributo. Dobbiamo continuare a rincorrere qualcosa, l'idea della felicità, l'incontro con la persona che ci renderà felici. Tutto pur di non stare attaccati al presente, al qui e ora.E' una cosa che proprio non sappiamo fare... Perché ci costringerebbe ad ammettere che la CIORTA non esiste, esiste la capacità di adattamento, far fruttare al meglio ciò che si ha'

Ci ho messo un bel po' a decidere quale citazione inserire di #inventariodiuncuoreinallarme perché questo libro mi ha risucchiata, mi ha stupita e mi ha lasciato senza parole.
La schiettezza con cui @lorenzomarone descrive la sua ipocondria, la simpatia con cui lo fa e la semplicità mi ha reso talmente partecipe di tutto che alla fine, da pura ignorante si capisce, penso che in fondo siamo tutti un pochino #ipocondriaci

E comunque ho amato questo libro, lettura consigliatissima. Penso anche di non aver mai sottolineato e evidenziato tante cose in un libro come in questo.

[Gaia Rolando · Rating 3 out of 5]

In questo libro l'autore, nonché protagonista, mette a nudo se stesso e le sue paure, prima fra tutte l'ipocondria (preoccupazione ansiosa, organicamente infondata, relativa alla propria salute: fonte Treccani).
Con una scrittura scorrevole e auto-ironica l'autore riesce a trattare con "leggerezza" un argomento delicato e complesso; mettendo le sue ansie per iscritto da la possibilità ai lettori di affrontare le proprie preoccupazioni con più consapevolezza e attenuare il malessere provocato durante il corso delle giornate.

Riflessioni e aneddoti personali dell'autore vengono intervallati a pillole e curiosità storiche che, in alcuni punti risultano un pò prolisse e lente ma, servono anche a dare un'immagine più completa delle fobie nelle persone e dei vari modi di affrontarle/reagire.

Ritengo che il dialogo e la condivisione delle proprie preoccupazioni sia uno dei tasselli fondamentali per la guarigione, in qualsiasi ambito avere la possibilità di mettere in parola o per iscritto i propri pensieri negativi o positivi che siano, è un grande aiuto per stare meglio con se stessi e gli altri.
Forse è anche per questo che ho apprezzato questo libro, il fatto che si sia parlato, senza filtri e con ironia della malattia, senza vergogna e in modo naturale.

Arrivata alla fine del romanzo la parola che mi viene in mente è "accettazione", cercare di non combattere le nostre paure/fobie/ansie ma, di imparare a convincerci e "accoglierle".
Non bisogna bloccarsi di fronte all'ansia, è importante continuare con la propria quotidianità. 🩹🫂

[Una vita da sfogliare · Rating 3 out of 5]

"Un giorno moriremo, dice Charlie Brown, all'amico Snoopy. Sì, ma tutti gli altri giorni no, risponde quest'ultimo ".
Lorenzo Marone, in questa che lui stesso definisce "una lunga chiacchierata ", si mette a nudo parlandoci della sua ipocondria che" non ha nulla a che fare con la paura di morire, ma si ciba del terrore di vivere, della nostra incapacità di vivere tendendo al benessere ".
Analizzando le varie fobie conosciute ed etichettate con un nome, lo scrittore snocciola nozioni, aneddoti storici e curiosità. Mettersi allo scoperto così, ha una funzione terapeutica: sapere che una fobia personale non è poi così personale, fa sentire meno soli.
Aggiungo che con questa lettura ho scoperto di essere talassofobica: ho paura del mare profondo.😫😫

[Antonio Parrilla · Rating 3 out of 5]

In alcune partite di calcio capita di commentare un goal sbagliato dicendo "questo l'avrei fatto anche io", sottintendendo che il calciatore sia una mezza pippa.
Ebbene, leggendo quest'ultimo lavoro di Marone ho spesso commentato "questo l'ho pensato anche io". Ora, la differenza col primo caso è palese, giacché Marone il goal, benché facile, l'ha comunque segnato.
La sufficienza, quindi, è ampiamente meritata; libro interessante, ma se cercate la rovesciata di Ronaldo o il tiro al volo di Van Basten (in poche parole, la sorpresa che vi lasci a bocca aperta) rivolgetevi altrove.
Tre stelle.

[Eleonora · Rating 4 out of 5]

È un libro scritto in maniera scorrevole, racconta le fobie, malattie e riflessioni dello scrittore in maniera originale e ironica. Nel testo vi sono riflessioni che riguardano diverse discipline: astronomia, scienze, letteratura, attualità, biologia, chimica, geografia, zoologia e cinema. Lo scrittore elogia l'imperfezione e la fragilità umana facendoci intuire che tutti volenti o nolenti siamo ipocondriaci, l'importante è cercare di educare alla bellezza, accettare e convivere con le proprie ansie.

[Galadriel · Rating 5 out of 5]

Libro davvero stupendo, merita proprio 5 stelle a mio parere.
Oltre ad essere scritto in maniera impeccabile e molto piacevole ho apprezzato soprattutto i continui riferimenti a libri, personaggi storici, frasi famose e film che mi hanno permesso di scoprire cose nuove e ricordare cose già studiate in passato, davvero impeccabile il modo in cui ha intrecciato il tutto.
Inoltre mi sono ritrovata davvero molto con la maggior parte delle riflessioni dell’autore che venivano fatte nel corso della narrazione, nonostante non soffra di ipocondria.

[StefyL · Rating 4 out of 5]

Lorenzo Marone si racconta, in maniera autoironica ma piena di verità cerca di spiegare ai suoi lettori cosa passa per la testa di un fobico. Nel caso specifico di un ipocondriaco. Niente paura, il libro non è un mattone sulle fobie e l'ipocondria. Attraverso la storia, la scienza, la psicologa, l'astrologia, la religione e l'esperienza personale, Marone condivide le sue angosce e quelle che nota nel mondo che lo circonda, senza prendersi troppo sul serio. Lettura adatta al periodo storico che attraversiamo, credo ci renda un pò più umani scoprire di non essere poi così perfetti.

[Silvia Cosimi · Rating 4 out of 5]

Lorenzo Marone ha davvero una scrittura fantastica! Questo libro non è da 5 stelle solo perché a me piacciono le storie e questa invece è un’analisi autobiografica dell’autore, ipocondriaco all’ennesima potenza. Ha paure delle malattie, tutte, sente tutti i sintomi, non può sentire chi parla di malanni. Ma, con ironia, autoironia e grande cultura, ci porta nella storia del pensiero umano da Epicuro alla fisica quantistica con una leggerezza e una profondità che davvero pochi hanno.

[Maura · Rating 5 out of 5]

Descriverei questo libro come inno alla vita. Lorenzo Marone nel mettere a nudo le sue paure, con coraggio e comicità, ci esorta ad amare la vita, apprezzandola nella sua imperfezione, nella sua imprevedibilità e nel suo meraviglioso e sorprendente divenire. Um autore che ormai per me è una garanzia, che sa affrontare temi delicati con la sua sottile, a volte nemmeno troppo, ironia

[Silvia · Rating 2 out of 5]

Avrei preferito non macchiare l’idea che mi ero fatta di Marone. A volte scoprire il carattere e il pensiero sulle cose della vita di uno scrittore fa passare la voglia di continuare a leggere i suoi romanzi. A tratti mi è pure parso strano fosse uscito nel 2020…è un continuo strizzare l’occhio alla propaganda (e a Big Pharma😅)…ncs: non ci siamo.

[Sara]

Questo libro mi ha persa intorno a pagina 220. Non si può leggere un ipocondriaco che si prende gioco, o quel che peggio gioca a fare l’esperto, delle malattie mentali. Scivolando su uno dei più grandi tabù del nostro Paese.
Per proseguire poi con un linguaggio da manuale di self-help.... brrr brrr

[incipit mania · Rating 5 out of 5]

Incipit
Non so quando tutto sia cominciato, non riesco a risalire al momento nel quale sono diventato cosciente delle mie paure.
Inventario di un cuore in allarme Incipitmania

[Corinne · Rating 5 out of 5]

L’ho letto praticamente tutto d’un fiato, ridendo come una matta a tratti perche’ mi rievoca comportamenti simili a me e alle persone che mi circondano, ma raccontati con tanta ironia e umorismo 😄 assolutamente da raccomandare!

[Carmen Esposito · Rating 2 out of 5]

L’autore scrive innegabilmente bene. Io sono più per i romanzi, devo appassionarmi alla storia. Qui c’è un flusso di pensieri che, per quanto belli, non mi hanno appassionata nel continuare a leggere

[Chicca Palmentieri · Rating 3 out of 5]

3 stelle e mezzo

[Eleonora Toso · Rating 4 out of 5]

Molto scorrevole e godibile. La vita vista da un simpatico ipocondriaco... Consigliato!

[B L U · Rating 4 out of 5]

Speranza e ostinazione sono sorelle.