Da un po' di tempo succedono cose strane in paese: la gente si addormenta senza motivo, all'improvviso... Giovane e audace, Baladine è la mente brillante dietro al podcast De profundis, che ogni settimana conquista un vasto seguito di appassionati di crime e horror, raccontando storie vere e terrificanti «direttamente dal cuore delle tenebre». Ora però è intrappolata in un blocco creativo che minaccia di riportarla indietro nel baratro da cui era uscita con difficoltà. Fino a quando non arriva un aiuto insperato. Suo fratello Nicolas ha sentito dire che esiste un paese, nella Valle dei Calanchi, nel quale tutti gli abitanti stanno cadendo in un misterioso e pericoloso sonno profondo. Baladine fiuta una buona storia dietro questo evento all'apparenza inspiegabile e così decide di indagare. È solo l'inizio di un'avventura che la condurrà molto più lontano di quanto possa immaginare, per vedere cosa si nasconde in fondo al buio e fronteggiare un male incomprensibile e scioccante. Perché a volte bisogna rischiare e solo facendosi oscurità si può illuminare la parte più profonda e cupa di noi.
8/10. Questo libro mi ha fatto provare angoscia. Scrittura fluida e capitoli brevi come piacciono a me, una storia misteriosa e inquietante in continuo movimento che mi ha tenuta incollata alle pagine. Una storia diversa dal solito che abbraccia l’ horror oltre al thriller psicologico. Mi è piaciuto davvero tanto.
Nel mio primo incontro con Manlio Castagna, ho inizialmente temuto che non saremmo andati d'accordo. Non ero convinto della protagonista "quirky goth" e di come mi sia stata presentata, né del suo fidanzato Frontman Rubacuori, né della scrittura in sé: semplice, veloce, con tanto tempo presente e capitoli brevissimi. Devo però ammettere che, chiuso il libro, mi sono ritrovato a desiderarlo più lungo e approfondito.
La premessa è vincente: per il suo podcast dell'orrore, Baladine Bustamante decide di indagare su un posto in cui le persone si addormentano di colpo come cadendo in un coma. Posto che, è chiaro ma lo metto sotto spoiler per come è trattato, non è altro che l'evocativa (e orrendamente turistificata*) . Superati i miei ostacoli iniziali, lo sviluppo della vicenda non è affatto male. Misterioso, surreale, fondato sul tema del trauma, inaspettatamente gotico e con folclore etrusco. Più proseguiva, più aumentava la carne al fuoco. Sicuramente abbastanza buono da farmi considerare l'acquisto di altri horror dell'autore.
Detto questo, al momento (perché penso di rileggerlo prima o poi) mi sento di fermarmi a tre stelline. Innanzitutto perché la scrittura mi è sembrata fin troppo agile e veloce, come se si trattasse di istruzioni per attori, al punto che più che leggere un libro mi è spesso sembrato di vedere un film con tagli veloci e scene a effetto. Mi chiedo onestamente se questa storia non fosse nata come sceneggiatura. A questo si aggiunge un lavoro di editing apparentemente frettoloso, con alcuni errori o frasi che semplicemente non suonano bene (più vicine al parlato che allo scritto, diciamo). Inoltre, ogni capitolo è accompagnato da un titolo che, a volte, praticamente anticipa ciò che si sta per leggere. Un capitolo in particolare, verso la fine, mi ha sbattuto un'intuizione di trama in piena faccia.
Ci tengo ad aggiungere, senza scendere in spoiler, che il libro... non è esattamente quello che dice di essere. Ha perfettamente senso, e non sto insinuando che la seconda di copertina dica bugie, ma solo che il modo con cui la premessa viene sviluppata potrebbe lasciarvi con quella sensazione di "bello, ma non è la storia che sembrava quando l'ho sfogliato in negozio".
*se volete un approfondimento sull'argomento, vi consiglio il bellissimo libro Un piccolo(?) capolavoro di antropologia-sotto-casa.
All'inizio mi aveva catturata tantissimo, anche perché la scrittura dell'autore è davvero fluida, scorrevole e coinvolgente. Peccato che quasi 70 pagine alla fine della storia, mi sembra un continuo ripetersi di avvenimenti che non i creano più il brivido iniziale, diventando troppo banali anche se spingono a conoscere la conclusione della storia. Purtroppo avevo già capito dove volesse andare a parare e speravo in una conclusione leggermente diversa, meno raccapricciante. Il cerchio non si è chiuso e ciò lascia il lettore con un grande dubbio o almeno per me è stato così
Niente da fare, non credo che Manlio Castagna sia uno scrittore adetto a me ed alla mia età. Non riesco nemmeno a dare un voto. Non lo so, forse ci devo riflettere sopra.
“ Baladine sa che si è spinta troppo oltre per tornare indietro adesso. È finita nel precipizio per inseguire una storia? Quale storia? Lo sta dimenticando.” Che bomba!!! Era da tanto che non mi capitava una storia così cupa, oscura, frammentata, sconvolgente e intrigante, dove realtà e illusione sono intrecciate al punto da essere quasi fuse, da non capire cosa è reale e cosa no; chi ha ragione e chi torto. È la storia di Baladine Bustamante, una creatrice di podcast dal titolo “De profundis” in cui racconta storie cupe, bizzarre, che scavano dentro la psiche. Storie horror, gotiche, true crime. L’ultima riguarda Madame X, affetta dalla sindrome di Cotard o “del morto in vita”, ma dopo quella la vena creativa e la voglia di cacciare storie di Baladine si è esaurita. Non trova l’ispirazione e nemmeno la serenità. Dentro di lei c’è un lago ghiacciato di insofferenza e angoscia, pieno di crepe, pronto ad aprirsi e inghiottirla al primo passo falso. Ad aiutarla ad uscire da quello stato arriva un messaggio del fratello Nicolas, che le dice di aver scoperto una storia perfetta per il suo podcast: esiste una città – Vulcri- dove le persone si addormentano all’improvviso, prese da un sonno così profondo che sembrano morte. Lui l’ha saputo da Christian, la sua ultima fiamma, che proprio da Vulcri proviene e che all’improvviso scompare nel nulla. Baladine sa, per istinto, che è proprio la storia che le serve e che stava cercando, e si prepara a trovare cose bizzarre e strane… ma per quanto le piaccia credere di essere preparata, quello che troverà laggiù è qualcosa per cui nessuno è pronto, e sarà solo l’inizio di un viaggio nelle tenebre, molto più oscuro e diverso da qualsiasi cosa abbia mai affrontato prima. Insieme al fratello, insieme a Virginia, a Palazzo Balkin e tra i calanchi di Vulcri, tra follia e lucidità, in mezzo all’orrore che, per dirla con le parole che usa per rispondere ad Augusta Lilith (una follower…chissà?) “è quando perdi le coordinate della realtà. Quando si infila una crepa dentro mura che pensavi solide. (…) è questo l’orrore. La mancanza di spiegazione, un cerchio che non si chiude”. Riuscirà ad arrivare alla fine della sua storia, a reggere alle conseguenze? A districarsi tra storie antiche come il mondo e orrori recenti? “ se provochi qualcosa devi essere pronta ad andare fino in fondo” le dice la padrona di Palazzo Balkin. Lei crede di essere pronta. E voi? Pronti per seguire “Bala” in questo viaggio, fino in fondo? Non posso dire di più, ma mamma mia! Sono ancora sottosopra. Sconvolta dal finale, stupita da come si sono evolute le cose, incredula, scombussolata e ammirata dal lavoro di Manlio Castagna. La scelta del tema, delle parole, il modo in cui la storia si sviluppa e avviluppa il lettore: un’architettura perfetta. Si entra in un mondo cupo, disturbante, claustrofobico, da cui si è attratti e si ha repulsione allo stesso tempo. Mi sono sentita come quando, da ragazzina, guardavo i film dell’orrore: avrei voluto smettere, chiudere gli occhi, andare via, ma allo stesso tempo c’era una fascinazione, una volontà di vedere come andrà a finire. Qui la stessa cosa. Lo stesso turbamento, la stessa ansia e voglia di andare fino in fondo ( per tornare al romanzo e a una delle frasi che spesso vengono ripetute). È una storia che dovete leggere se amate le atmosfere gotiche, horror, che vi portano a mangiarvi le unghie, a star lì col fiato sospeso, a dubitare di tutto e di tutti e alla fine dirvi: “oh cavoli! Lo devo rileggere subito!” Recensione scritta di getto, di pancia, e non so bene come sia venuta, ma credetemi, il romanzo merita e il mio voto è 5 stelle! Grazie a Tommy che un pomeriggio mi ha girato il video di Giulia Bifrost che parlava (anche) di questo libro! Buone letture e alla prossima! lettura perfetta per halloween!
Baladine Bustamante è una giovane podcaster e il suo podcast si chiama De profundis, in cui racconta storie macabre e misteriose. Da un po' di tempo a questa parte però, complice il fatto che la sua vita non è esattamente tutta rosa e fiori, sta pensando di abbandonare il suo podcast, almeno fino a quando non riceve una telefonata da suo fratello. Nicolas, primo fan di De profundis, la chiama per dirle che ha una storia da proporle, anche se ha giurato al suo ragazzo Christian di non farne parola ad anima viva. Nicolas le racconta che a Vulcri, un paese nella Valle dei Calanchi, dove abita Christian, la gente si addormenta all'improvviso. Si addormentano mentre camminano, guidano e possono restare addormentati anche per giorni, la pressione sanguigna sale senza motivo, alcuni hanno nausee improvvise, vertigini e perdite di memoria. Soffrono anche di allucinazioni e alcuni diventano violenti. E tutto questo succede a tutti: giovani, vecchi, donne, uomini e animali. Baladine decide così di recarsi a Vulcri seguita da Nicolas e una sua vecchia amica d'infanzia con cui precedentemente ha avuto dei problemi.
Ma parliamo un attimo di Baladine. Fin da bambina ha sempre avuto problemi di forte emicranie, tanto da non riuscire a uscire di casa, camminare, tenere gli occhi aperti. I suoi sogni se non sono proprio rivelatori, hanno comunque una vena macabra e inquietante. Le è capitato di svenire in un luogo e ritrovarsi in un altro. Non ha un buon rapporto con i genitori e ha perso il suo fidanzato in tragiche circostanze. Insomma, l'oscurità fa parte della sua vita, così come il sentirsi confusa h24 o quasi.
𝑪𝒐𝒏𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊: Mi sono tuffata subito nella storia, lasciandomi coinvolgere già dalle prime pagine. Manlio Castagna ha una scrittura fluida, senza troppi fronzoli e sa catturare l'attenzione del lettore, facendolo immergere da subito nella storia. Non ti da quasi tregua e questo lo apprezzo molto, perché sa tenere alta l'attenzione ma anche la tensione. Il libro è un misto tra thriller e horror. Ci sono misteri da risolvere e l'autore è stato bravissimo nel confondere le idee, arrivando a un finale da lasciare senza parole. Lo consiglio soprattutto agli e alle amanti dell'horror, dei libri inquietanti e misteriosi.
Ho trovato che la storia sia molto interessante. Si parla di depressione e altri disturbi della mente. Non è horror o spaventoso come potrebbe fare credere la trama, a volte lo trovato un po' esagerato nella forma e non è stato facile stare dietro alla storia che a volte si perde. Ho dovuto rileggere delle parti due volte. Ma è stato un mio inghippo perché volevo capire bene ogni parte del raccolto. Ce un buon filo logico. Potrebbe essere simile ai racconti di Stephen King ma solo in alcune parti. Non mi ha entusiasmato tantissimo ma è stato piacevole leggerlo.
Un nuovo lavoro di Manlio, che per me è una garanzia... un racconto che ci conduce in ambientazioni inquietanti e che mi ha conquistata da subito. La sola pecca è che l'ho ascoltato in audio libro e non mi sono goduta la storia come avrei dovuto!
Un buon horror psicologico, angosciante e denso, aiutato da una scrittura che sa essere al contempo asciutta ed evocativa. Un autore da tenere d'occhio.
Questo è il primo horror che leggo e devo dire che sono rimasta soddisfatta. La storia è coinvolgente, spaventosa ma non al punto da rendere la lettura difficile e sono rimasta davvero sorpresa dalla piega che hanno preso gli eventi quanto più ci si avvicinava al finale. Davvero una storia ben costruita e "disturbante" al punto giusto, senza contare anche i temi trattati (che sono molto interessanti e si prestano perfettamente ad un horror di successo) Uniche critiche: i salti temporali improvvisi, a volte troppo disconnessi per favorire la fluidità ad una prima lettura; l'utilizzo del corsivo (usato per flashback ma anche per vicende riguardanti altri personaggi... il che confondeva involontariamente la lettura nel complesso) e la leggera "confusione" delle scene di paura iniziali, che alternavano troppo bruscamente ritmi lenti a ritmi più veloci di lettura.
Un libro di certo ben scritto, con ritmi serrati che rendono la lettura fluida. Una lettura di intrattenimento per appassionati di thriller/horror, niente di più. Amo i finali aperti, ma questo l'ho trovato poco sensato. Non mi spiego certi errori sfuggiti all'editor, visto e considerato che si tratta di una casa editrice di una certa importanza.
Prova a non dormire di Manlio Castagna ed edito Sperling & Kupfer.
È difficile per me recensire questo libro. Sicuramente mi aspettavo qualcosa di diverso. È un libro scorrevole che si legge velocemente dalle atmosfere gotiche e inquietanti. Una storia misteriosa e surreale che riesce a catturare l'attenzione ma che non è proprio la storia che mi aspettavo, quando avevo letto la trama mi aveva dato altre impressioni e non sono del tutto convinta del finale. Il finale è ben scritto ma non è riuscito a smuovermi, forse perché avevo intuito cosa sarebbe successo. Sicuramente non è un brutto libro, Manlio Castagna è un bravissimo scrittore e questo è un libro a metà tra un horror e un thriller che mi ha intrattenuta e che quindi consiglio
✨Luce e oscurità. Amore e morte. L’inspiegabile e il razionale. Verità e menzogna. La storia di Prova a non dormire è un incubo in cui convivono questi concetti. L’ombra insegue e convive con la nostra protagonista, e le nasconde l’inaccettabile. Come se la sua coscienza fosse una sorta di barriera contro la realtà. Ma cosa è veramente reale? Baladine Bustamante è una giovane podcaster di successo, con il suo brillante programma De profundis, registrato direttamente dal cuore delle tenebre, come piace dirle alla fine di ogni episodio. Ultimamente non riesce a trovare più gli stimoli per una nuova puntata o la storia giusta. In verità, non riesce neanche a vivere senza le sue pillole del sonno, perché fa degli incubi terrificanti. È spezzata, la sua vita è andata a rotoli dopo una tragica telefonata nel cuore della notte. Da allora si trascina nella sua stessa esistenza ed è molto difficile capire cosa è reale e cosa non lo è. Forse sono le pillole che le fanno brutti scherzi. Oppure sta perdendo le coordinate della realtà. E quando suo fratello Nicolas le racconta della “città che dorme” Baladine, non può fare a meno di pensarci. A Vulcri, paesino arroccato su una rupe nella Valle dei Calanchi, la gente si addormenta all’improvviso, a volte per giorni e giorni, senza spiegazioni. Lei sente che è quello che stava cercando perché le anomalie sono l’incidente scatenante delle storie. E insieme al fratello e alla sua migliore amica di sempre, Virginia, che non vedeva da anni, partono per scoprire cosa succede a Vulcri. ✨Prova a non dormire indaga l’incubo, il suo essere parte integrante di queste pagine intrise di storia e leggende etrusche e strani personaggi. È un canto delle sirene fuorviante, ingannevole, con lo spettro di un passato difficile da dimenticare ma anche incompleto, manca sempre un tassello nella verità di Baladine. Verità che è luce e ombre, esattamente come il finale, incompatibile con la realtà, ma spaventosamente possibile.