Gizmo, il cane diventato Shibata, è stato trasformato così tramite una iniezione. Satou pensa che Hajime Shibata sia rinchiuso da qualche parte e gli Shibata assassini sono solo dei cloni. Michika inizia a mostrare molta attaccatura per Sato e i due insieme a una insegnante delle medie, la prof Minamino, vanno nella vecchia casa di Shibata.
Nella stanza della madre trovano una cassetta con una registrazione. La registrazione parla di un episodio successo durante gli anni di insegnamento. La donna ha dovuto incolpare quattro ragazzi della sua classe che hanno incendiato l'aula. Per questo motivo ha provato dei sensi di colpa, siccome lei era la loro educatrice all'interno della scuola, quindi si sente responsabile quanto loro dell'accaduto. I quattro ragazzi successivamente si sono vendicati contro di lei, seppellendo il figlio Shibata accanto un albero di ciliegio.
Colpo di scena, la madre di Shibata è proprio la prof Minamino, che ha un risveglio mentale e colpisce Sato. Michika viene salvata da Yoshi, una sua kohai e adesso, le due, si stanno nascondendo dalla prof Minamino con un Hajime versione uccello.
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Mi è piaciuto e mi ha convinto forse più del primo volume, ma c'è una scelta che proprio non condivido e di cui sarà al corrente solo chi lo legge. Evito spoiler.