Een meeslepende roman over een erfenis, een liefde en een bloemenkwekerij in Bretagne. Voor de lezers van Nora Roberts en Santa Montefiore.
Sylvia en Maël verwachten hun vurig gewenste eerste kind. Maar dan krijgt Maël een telefoontje; het gaat niet goed met zijn moeder, die hem bij zijn geboorte heeft afgestaan en die hij al dertig jaar niet heeft gezien. Sylvia heeft er geen goed gevoel over, maar Maël reist naar haar toe. Op dat moment treft een zware storm het bloemeneiland. Niet alleen Sylvia en de andere bewoners lopen gevaar, ook de kwekerij dreigt verwoest te worden. In dit laatste deel van de Bloemeneiland-serie moet Sylvia alles op alles zetten om het bloemeneiland te redden.
Emanuela - per RFS . Continua la storia di Sylvia, l’ex donna d’affari che è arrivata sull’isola delle Camelie tanti anni prima e ha trovato l’amore con Mael – il braccio destro della zia Lucie – e che, dopo aver abbandonato il suo mondo dorato, ha cambiato vita per diventare una vera e propria imprenditrice e ora si occupa di coltivare pregiate piante di camelie.
Molti hanno cercato di metterle i bastoni fra le ruote, ma Sylvia non ha mai perso la sua verve e ha proseguito imperterrita, sbaragliando tutti, forte dell’amore di Mael che, nel frattempo, si è ritrovato un figlio acquisito tra capo e collo e ha saputo reagire con forza d’animo, senza far andare a pezzi il suo legame con lei.
La coppia è ormai sposata da un anno ed è in attesa di una bimba quando il fato attenta nuovamente alla loro felicità dando un’ulteriore stangata al povero neo-padre: la madre che lo aveva abbandonato trent’anni prima è ormai malata di Alzheimer e incapace di vivere da sola. Il figlio viene perciò rintracciato dalla dottoressa che l’ha in cura ed esortato a risolvere la situazione.
E proprio mentre l’uomo è lontano dall’isola per seguire la vicenda, la natura si ribella e un uragano di proporzioni apocalittiche si abbatte sull’isola, distruggendo una grande parte della coltivazione di camelie e rischiando di mandare in fumo anni di lavoro; inoltre, Sylvia rischia la vita per aiutare nel salvataggio dell’impossibile e corre il rischio di perdere la bambina con un parto prematuro.
Dovrà la sua salvezza a un vecchio nemico, che sembra stranamente disinteressato e pieno di propositi altruistici nei confronti di Sylvia e delle sue sventure; naturalmente, la donna non tarderà a scoprire le reali intenzioni dell’uomo e a sventarne le trame.
Non voglio aggiungere nulla al piacere di scoprire tutte le nuove vicende in questo capitolo conclusivo, in cui l’autrice mette molte carte sul tavolo per scoprirle una a una: tante problematiche mai risolte da alcuni personaggi verranno affrontate e troveranno un aggiustamento definitivo.
In quest’ultimo capitolo troviamo l’esaltazione massima di sentimenti come l’amicizia, la fedeltà e l’amore filiale. Mi ha colpito moltissimo l’attenzione con cui si raccontano i primi passi di Sylvia nella maternità e la maturità con la quale, finalmente, la donna riesce a gestire le inevitabili difficoltà del suo matrimonio, frenando i sospetti gelosi nei confronti del marito, lontano per seguire le traversie della madre, scomoda e difficile da gestire come tutti i malati di demenza senile. Anche con lei sarà necessario trovare un equilibrio e lasciare che si avvicini al loro mondo sull’isola delle camelie.
L’autrice si conferma in questo ultimo romanzo una narratrice d’eccezione di sentimenti e pensieri umani.
https://labibliotecadellibraio.blogsp... Sylvia è felicemente incinta e insieme al marito Mael continua il suo lavoro sulla coltivazione delle camelie, sul negozio di souvenir, sul bistrot. Tutta questa serenità viene interrotta da una telefonata in cui viene comunicato a Mael che sua madre, che non vede da trent’anni, è malata e c’è bisogno della sua presenza. Mentre lui è a Le Havre, sull’isola si abbatte una tempesta che non si vedeva da lunghissimo tempo, Sylvia resta sull’isola, ma cade, sviene e quando si sveglia si ritrova in ospedale. Fisicamente tutto si sistema, ma il rientro a casa mette in evidenza quanto danno l’isola abbia subito. Ci sono varie vicende che mettono a dura prova tutti gli interessati alla sopravvivenza dell’isola stessa e anche l’intesa tra Mael e Sylvia subisce alcuni momenti di tensione. Alla fine ogni cosa andrà al suo posto.
La prima parte di questo libro l’ho trovato un po’ lenta, anche perché vengono narrati tutti i problemi che i protagonisti devono affrontare, ma poi quando finalmente si comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel le pagine si fanno più concrete e il proseguimento di lettura è più entusiasmante. Nonostante la storia completa sia composta da tre libri, l’autrice ha avuto l’accortezza di ultimare ogni episodio con un finale soddisfacente, senza lasciare il lettore con dubbi e perché. In ogni epilogo c’è una conclusione che dà la possibilità a chi legge anche di non proseguire sui capitoli successivi.
#1 L'isola delle Camelie - recensione
#2 Le signore dell'isola delle Camelie - recensione
Iestājoties siltākiem laikapstākļiem vairāk esmu aktīvajā atpūtā, bet šī triloģija noslēdzās ar mīlas pilnu balādi Stambulas lidostā! Saldi, ziedoši un vasarīgi pavadīti vakari Francijas dienvidos! 🍉💗
Labi palasīt par to kā kāda var tikt galā ar visām nedienām. Romantikas žanram raksturīgā idealizācija palīdz nevis izvairīties no realitātes, bet ieraudzīt to caur maigāku, cilvēcīgāku filtru. Izvēle lasīt šādas grāmatas var nebūt tikai izklaide – tā ir arī emocionāla vajadzība.
Sylvia ist hochschwanger, aber so glücklich wie selten zuvor, als Maël von einer Ärztin kontaktiert wird, die seine Mutter behandelt. Maël hatte seit 30 Jahren keinen Kontakt mehr zu seiner Mutter, seitdem er von zu Hause weggelaufen ist und auf die Kamelien-Insel kam und von Lucie und Solenn als Ziehsohn aufgenommen wurde. Doch seine Mutter leidet unter einer schweren Demenz und er ist ihr einziger Angehöriger. Kann er gerade jetzt fort, wo Sylvia bald sein Kind erwartet und möchte er sich überhaupt mit seiner Mutter auseinander setzen?
Der dritte Band der Kamelien-Insel-Reihe beginnt sehr dramatisch. Ich muss sagen fast zu dramatisch für meinen Geschmack. Dass Maël ausgerechnet dann wegfahren muss, als der Sturm des Jahrhunderts die Insel heimsucht, mag ich dabei gerne noch akzeptieren, aber all die Verwicklung rund um Sylvia und ihre Geburt waren mir dann doch ein wenig zu viel. Ich bin froh, dass wenigstens am Ende dann auch das große Drama verzichtet wurde und der Rest des Buches mit angemessener Dramatik erzählt wurde. Denn eigentlich hat diese Geschichte eine solche Übertreibung gar nicht nötig.
Die Personen sind noch genauso, wie wir sie im zweiten Band verlassen haben: liebenswert-bretonisch. Mit einer Ausnahme - Maël. Aber auch das kennen wir schon von den anderen Büchern. Doch ich muss sagen, dass ich auch hier jedes Mal genervt bin, wie furchtbar er sich Sylvia gegenüber verhält, aber dann dennoch als Traummann dahin gestellt wird. Er ist ein furchtbarer Ehemann und Vater. Ist das vielleicht doch gewollt? Ich denke, dass nicht Maël der Grund ist, warum Sylvia vor Ort bleibt sondern viel mehr die Insel selbst. Egal, immerhin ist er meistens nur eine Randfigur. Die anderen Personen, die auf der Insel oder in Küstennähe leben, sind nach wie vor durchaus liebenswürdig und mir gefällt der Zusammenhalt dieser Insel. Es gibt nur selten ein Arbeitsumfeld, dass einem so viel mehr als nur das nötige Geld zum Überleben gibt oder nette Arbeitskollegen mit denen man vielleicht mal ein oder zwei Bierchen nach Feierabend trinken geht. Diese Insel ist nach wie vor ein wahrgewordener Traum und diesen Traum zu erhalten, ist der Kerninhalt dieses Romans. Somit gefällt mir der Teil vom Anfang abgesehen doch am Meisten. Nur einen kleinen weiteren Kritikpunkt habe ich noch: Jede neu auftretende Person gehört in das Umfeld der Reichen und Schönen. Es passt so wenig zu den ansonsten so bodenständigen Personen, dass mich auch dies hin und wieder mit den Augen rollen ließ.
Dennoch ist das Buch eine schöne, nette und seichte Unterhaltung für Zwischendurch oder um mal eben in die Bretagne zu reisen.
Ultimo capitolo di una saga che nel complesso ho trovato piuttosto deludente. La storia in sé e per sé, pur se alquanto fantasiosa, non sarebbe neanche malvagia tenuto anche conto che si tratta di un romance, ma nella sua realizzazione, a mio avviso, ci sono troppe carenze e incongruità che mi hanno notevolmente infastidito. Totalmente inadeguata la caratterizzazione dei quattro personaggi principali maschili (Maël, Holger, Alain Dufèvre e sir James Ashton-Davenport) che nella sostanza risultano quasi come delle presenze ectoplasmatiche, utilizzate unicamente per far girare la storia secondo le intenzioni dell’autrice, senza che sia dato loro anche solo un minimo di spessore, coerenza e logicità. Nella sostanza una storia che si sviluppa prettamente al femminile, non che la cosa in genere mi dispiaccia, anzi, ma anche la caratterizzazione delle figure femminili non è stata delle migliori a cominciare proprio dalla protagonista Sylvia che, soprattutto nel primo libro, manca totalmente di logica e razionalità tanto da darmi l’impressione di essere stata utilizzata solo con l’intento di far andare avanti in un certo modo la storia piuttosto che seguire coerentemente le caratteristiche con cui la descrive l’autrice. Molto bella invece l’ambientazione, decisamente la parte migliore del libro, dove appare invece molto evidente lo studio e la cura posta dall’autrice nelle varie esposizioni. Peccato, avrebbe potuto essere una bella serie ma, per quanto mi riguarda, così non è stato
"Heimkehr auf die Kamelieninsel" ist der dritte Teil der Reihe und diesmal sorgt eine Sturmflut für viel Aufregung und Ärger.
Das Buch konnte mich auch dieses Mal gut unterhalten und ich war gespannt wie es auf der Kamelieninsel weitergeht. Die Geschichte beinhaltet wieder sehr viel Drama, an mancher Stelle vielleicht ein wenig zu viel, besonders die Probleme zwischen Sylvia und Mael fand ich manchmal ein wenig anstrengend und unnötig. Zudem wurde unzählige Male erwähnt wie Sylvia ihr Baby stillt, das wurde manchmal ein wenig nervig.
Die Geschichte hat immer wieder ein paar Wendungen und besondere Ereignisse, so dass es beim Lesen keinesfalls langweilig wird.
Boekreview Terugkeer naar het bloemen eiland - Tabea Bach
Start: vrijdag 8 augustus 2025 Uit: dinsdag 2 september 2025 ⭐️⭐️⭐️
Pagina’s: 347 Genre: roman
Review: Weer een heerlijk geschreven boek. Waarin enorm veel gebeurde. En waarbij liefde uiteindelijk centraal staat. Samen doorstaan ze moeilijkheden. En door elkaar te blijven steunen ook in de moeilijke tijden komt alles goed. Wederom weer een mooi boek. Het extra deel heb ik niet besteld en ik denk ook niet dat ik dat nog ga doen. Maar wie weet dat zal altijd nog kunnen.
Quotes/gedachtes: - ‘Mijn opa zei altijd: wie zich niet kan verzoenen met zijn verleden, krijgt een zwaar leven.’
Ich bin wieder absolut begeistert, ich finde die ganze Reihe rund um die Kamelien Insel ganz toll. Zu Anfang ist es sehr dramatisch, für einige vlt zu dramatisch aber mir hat es gefallen. Es war sehr spannend. Der Schreibstil der Autorin war wieder sehr flüssig und ich konnte wieder in die Geschichte eintauchen und wieder "Urlaub " auf der Kamelien Insel verbringen, so bildgewaltig schreibt die Autorin. Mir hat die Geschichte wieder gut gefallen und war traurig als es dann zu Ende war, ich hätte gerne noch weiter gelesen.
Mooi verhaal, maar degene die de vertaling van deze trilogie heeft gedaan moet toch maar eens terug naar school om o.a. te leren dat er een verschil is tussen bereiden en berijden en dat het voltooid deelwoord van plannen en planten anders gespeld wordt.
Wat een heerlijk boek dit 3 e deel Wat mij betreft is deze serie een absolute aanrader….misschien omdat wij afgelopen zomer in Bretagne zijn geweest en in Concarneau waardoor dit mij zo aansprak maar de schrijfstijl is ook fijn …. Ik ben fan 😍
Devo dire che inizialmente non mi ispirava molto..ma poi andando avanti con la storia mi sono appassionata sempre di più!! Scritto molto bene e dettagliato!!! Bella storia!!