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Truman Capote e il Party del Secolo

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Nel 1966 Truman Capote era probabilmente lo scrittore più celebre d'America, o forse del mondo. Il suo romanzo "A sangue freddo" era un bestseller globale, la Columbia Pictures ne aveva acquistato i diritti per un film per una cifra astronomica, i salotti televisivi si contendevano la sua presenza e il suo volto compariva sulle copertine delle riviste. Fu proprio in quel momento che Capote decise di lavorare alla sua opera successiva: non un libro, bensì una festa. Un ballo in maschera, con dress code in rigoroso bianco e nero, per pochi selezionatissimi invitati. Per mesi Capote parlò a tutti di questo progetto, portando con sé ovunque andasse un taccuino nel quale segnava e cancellava nomi, senza lasciarne sbirciare il contenuto a nessuno. In breve, la curiosità intorno a questo party si fece incontenibile. Chi sarebbe stato invitato? Chi escluso? "Truman Capote e il party del secolo" racconta per la prima volta nel dettaglio una delle serate più memorabili che New York abbia mai vissuto. Un saggio esplosivo, tra biografia letteraria, cronaca di costume e ritratto del tempo, che rivela un Capote come non l'abbiamo mai visto e svela i dettagli più curiosi e imprevedibili di un evento leggendario al quale oggi tutti noi, grazie a Deborah Davis, siamo finalmente invitati a partecipare.

330 pages, Paperback

Published October 25, 2023

15 people are currently reading
168 people want to read

About the author

Deborah Davis

86 books2 followers
Librarian Note: There is more than one author in the GoodReads database with this name. See this thread for more information.

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Displaying 1 - 11 of 11 reviews
Profile Image for Elisa.
940 reviews12 followers
August 6, 2025
Non il solito libro, ma era sulla lista da un po.
Un bel racconto della festa più epica mai organizzata da Truman Capote, un autore che personalmente adoro.
Conoscevo già la storia personale di Truman e dei suoi cigni, ma leggere della festa e dei suoi preparativi non è male. Anzi!
Che sogno aver ricevuto un invito!
Profile Image for ZiaFenice.
139 reviews4 followers
March 7, 2024
Tra i miei passaggi preferiti, sicuramente questo.

"Il ballo era anche una finestra su un mondo luminoso e seducente. Gli anni ’60, un decennio spesso sintetizzato con le immagini degli occhiali da sole di Jackie Kennedy, dei martini di James Bond, delle lattine di zuppa di Andy Warhol e della minigonna di Mary Quant, furono un periodo di grande stile e grandi aspettative. La vita sembrava più affascinante, allora: il sesso era più sexy, il successo più raggiungibile. Anche la luna, come promesso dal programma spaziale, era per la prima volta a portata di mano.

Eppure in quell’epoca c’erano molti problemi più seri dei razzi o della lunghezza degli orli. La guerra in Vietnam, il movimento per i diritti civili, l’emancipazione delle donne e il raggiungimento della maggiore età per ben settanta milioni di adolescenti, molti dei quali desiderosi di una rivoluzione, avevano creato un’atmosfera di malcontento e instabilità. La notte della festa rivelò il grande contrasto tra il mondo scintillante e ordinato all’interno della sala da ballo e la ribollente rivoluzione sociale e politica all’esterno."

Consigliatissimo anche a chi, come me, ha letto molto della produzione letteraria e non di Capote.
Prossimo step per me (recuperare tutto quello che riguarda la famiglia Agnelli).
Profile Image for Elisa - La medusa .
284 reviews2 followers
June 23, 2024
Invitò le persone più famose del mondo, i suoi
amici, e con impertinenza li chiese di nascondere dietro
delle maschere i loro favolosi e fotografati volti.
6 reviews
July 25, 2024
Romanzo, biografia e reportage si intrecciano in un'unica storia che ruota attorno a una figura molto interessante del secondo novecento americano: Truman Capote. Deborah Davis riesce a scrivere 300 pagine riguardo a un grande evento mondano organizzato da Capote nel 1966 per celebrare la pubblicazione di A sangue freddo, romanzo-reportage che lo inserì definitivamente nell’Olimpo degli scrittori americani. Questa festa, come suggerisce il titolo, è ancora ricordata come « il party del secolo » e ha generato molte attenzioni da parte della stampa e delle riviste di moda e di gossip. Interessante anche le riflessioni riguardo all’ipocrisia propria delle società contemporanee che concentrano tutta l’attenzione mediatica su eventi mondani e che hanno poca influenza sulle condizione di vita e sugli accadimenti della maggioranza della popolazione anziché focalizzarsi su avvenimenti che hanno realmente importanza. Nel caso di Capote tutti si concentrano, discutono, dibattono e si emozionano dinanzi a una grande festa con pochi invitati esclusivi mentre migliaia di giovani stanno combattendo una guerra in Vietnam.
Profile Image for Cosigna Gensi.
3 reviews
December 16, 2024
Sicuramente interessante, soprattutto se letto dopo aver visto la bella seconda stagione di "Feud". Ma l'essere iper-descrittivo, il passare in rassegna centinaia di personaggi (anche minori) del jet-set dell'epoca, il lasciarsi andare a riportare sketch di dubbio valore per riportare tutto, ma proprio tutto, alla fine risulta un po' superficiale. Molti personaggi - penso ad Halston, ad esempio, o ai fratelli Maysles - diventano solo voci in un infinito elenco, insieme a socialite non meglio precisate, quando in realtà hanno definito quegli anni tanto quanto (e forse di più di) Capote stesso. Molto bella la parte su "In Cold Blood", ben riassunta.
Profile Image for EMILIO SCUTTI.
239 reviews22 followers
May 15, 2024
Libro noioso, purtroppo, aggiungo. Un libro che si perde nel momento in cui abbandona la strada e la compagnia del protagonista ovvero Capote. Si perde in centinaia di pagine di descrizione di personaggi del jet-set newyorkese assolutamente inutili al racconto per non parlare dei loro vizi e problematiche di vario genere dal sesso, alla droga ai tradimenti. Se il pettegolezzo ha ucciso Capote a cinquantanove anni nel 1984 sempre il pettegolezzo ed i dettagli insignificanti della ricca borghesia degli anni 60 ha ucciso questo libro.
Profile Image for SirBilly.
70 reviews
July 29, 2024
Confessioni di una maschera. Divorate in un pomeriggio, tra gossip, tragicommedie umane e glamour. 'Selvaggiamente caotico', ecco come venne descritto il party del secolo, atteso per mesi e con l'isterico segreto riguardo la lista dei partecipanti, rigorosamente celata su un quaderno che Truman Capote si portava sempre appresso, tra ripensamenti e furiose cancellature. In numero di 540, quei nomi avrebbero dovuto riempire i 25 metri per 13 del Grand Ballroom, il salone del Plaza di New York. Non era una festa di magnati cinematografici, non c'era alcun regnante o vincitore di Oscar a dover essere omaggiato. Quel 28 Novembre 1966 fu uno scrittore - il più importante d'America, fresco di successo mondiale per 'A Sangue Freddo' - a rivoluzionare il concetto di 'evento mondano', portandolo in un parossistico altrove.
Il nuovo lavoro di Truman Capote non sarebbe stato un libro, ma un party. Anzi: IL party, il Black and White Ball.
Qualcosa di totalmente esclusivo nell'inclusività: Norman Mailer e un giovane Philip Roth, Gianni Agnelli, Andy Warhol, Cecil Beaton e Leonard Bernstein (che non si presentò), ma anche il portiere dello stabile dove abitava e undici amici del Kansas, conosciuti durante la stesura di 'A Sangue Freddo'.
Prima delle fuffette Kardashian, prima dei morti di fama e gli addetti ai livori, prima degli influencer dal QI discalculico.

Capote inventò un social network carnale rinchiuso in una sala d'albergo (la stessa dove Francis Scott Fitzgerald aveva ambientato alcune scene de 'Il Grande Gatsby') privandolo delle più basilari regole di galateo. Nascosti da maschere e senza posti prenotati fu una Hollywood Babylonia del pettegolezzo e della tradizione orale, dove figlie di presidenti - tre: Lynda Bird Johnson, Margaret Truman Daniel e Alice Roosevelt Longwort - si lamentano davanti a tutti della vita alla Casa Bianca; dove Norman Mailer sfida a pugni McGeorge Bundy dopo un furioso alterco sul Vietnam; dove Agnelli e Sinatra spariscono per giocare a poker; dove Tallulah Bankhead si ritrova a parlare con un imbucato e sconosciuto Jesse Levy, assumendolo come segretario-escort; dove John Knowles disse di essersi sentito come a Versailles. Nel 1788. Uno spaccato antropologico che è sì la storia di un momento storico irripetibile, ma è - anche e soprattutto - storia di esclusi da questa opulenta Arca dell'Alleanza.

'The point and fun of giving a party is about those you don't invite'.
Quel giorno l'aeroporto LaGuardia dovette chiudere le piste dedicate al traffico commerciale per permettere l'arrivo dei jet privati. Non si era mai vista una cosa simile, e - statene certi - non si vedrà mai più.

Con l'arguzia del vero genio - avendone immaginato la genesi per almeno 20 lunghi anni - Capote pur concentrando l'intera curiosità sugli invitati dedicò il party alla sua amica Katherine Graham; donna ricca - editore di Newsweek e del Washington Post - ma lontanissima dalla mondanità.
Alle 22 in punto di quel lunedì da luna piena, Truman Capote attese gli ospiti indossando uno smoking nero classico e una piccola maschera - anch'essa nera - comprata per 39 centesimi da FAO Schwarz (negozio di giocattoli). Sarà lo zenith dell'inventore di Holly Golightly.

Da quella sera Truman Capote scriverà ben poco, isolandosi in una spirale di autodistruzione, ma che salto quantico dai tempi di Monroeville, quando un bimbetto chiamato Truman Streckfus Persons era solito inventare giochi lungo il fiume assieme a Nelle Harper Lee, sua vicina di casa.
Che invitò.

"Ho invitato 500 amici e ci ho guadagnato 5000 nemici' (Truman Capote).
Profile Image for Frannie.
508 reviews221 followers
April 24, 2025
Era un buon momento per essere giovani.

La notte del 28 novembre 1966, il salone del Plaza Hotel di New York ospitò il party del secolo: un ballo in maschera, unici colori ammessi BIANCO e NERO, diretto da una celebrità del mondo letterario.
Truman Capote, all’apice della fama per il recente “A sangue freddo”, si dedica anima e corpo alla sua opera più spettacolare. La sua si rivela presto una festa che ribalterà le regole della mondanità, dove un uomo solo diventa capace, con la sua lista esclusiva di invitati, di innalzare fino al paradiso o gettare nella miseria più sconsiderata qualsiasi illustre personaggio della scena culturale americana.

Chi è Truman Capote? Da dove viene questo scrutatore degli antri umani, questo divo novecentesco, lo sfavillante beniamino stroncato prima dei 60 da una spirale degradante?
Deborah Davis ha fatto i compiti e ricostruisce tutto il percorso del giovane Truman, dalla pacata infanzia in Alabama in compagnia di Harper Lee ai primi successi letterari che lo traghettarono nella mondana NYC.
E la personalità magmatica di Capote ben si adattava a una società di apparenze e futilità. Le sue conoscenze si estendono in ogni direzione: ci sa fare con l’editoria ma anche con il cinema e con qualsiasi palcoscenico. Anfitrione impareggiabile, sempre attorniato dai suoi “cigni” e pronto a raccogliere ogni successo. Tutti vogliono essere suoi amici e i suoi lavori ricevono lodi a piene mani e qualora emergessero anche commenti negativi, la filosofia di Truman è chiara: basta che se ne parli.

Ma Davis ci mostra anche le conseguenze disastrose di una tale meteora: dopo il party che costituisce il punto più alto della sua scandalosa esistenza da tabloid, la stella di Truman perde lucentezza rapidamente.
Si abbandona a droghe e alcol perché, a suo dire, “aveva consumato il mondo” e tutto ormai gli appare stantio e privo di interesse.
Eppure non dimentica di quando li aveva tenuti tutti in pugno per una sera, quei volti famosissimi costretti, una volta tanto, a nascondersi dietro maschere in bianco e nero, tutti riuniti in una stanza e orchestrati da un ospite abile e sagace.
Ah, che serata epica!

Cronaca di costume ma anche reportage biografico, abbiamo davanti uno studio accurato, forse fin troppo?
Mi sono passati davanti così tanti nomi e ho letto di innumerevoli aneddoti flash che diluiscono senza aggiungere nulla.
Il party di Capote fu senza dubbio un evento epocale che merita di fare da soggetto a un libro così, ma se si perde il focus sul nucleo centrale, tutto il testo rischia di cadere nella noia e nella prolissità
Anche se sa riprendersi al volo, badate bene!
Dico solo che una sfoltita qua e là avrebbe giovato, ecco.
Profile Image for Lucia.
151 reviews
March 31, 2024
Un’idea originale per scrivere una biografia tutt’altro che noiosa.
Profile Image for Aristotle Kills.
167 reviews1 follower
March 18, 2025
I love rich people and their stupid little worries and stupid little parties
Displaying 1 - 11 of 11 reviews

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