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Trilogia di Thomas: Un mondo meraviglioso. I quindicimila passi. Il ponte

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Thomas, una delle figure piú coerenti e riuscite che la letteratura italiana abbia offerto negli ultimi in un unico volume i primi tre «non romanzi» di un autore di culto che raccontano lo sbriciolamento di un Paese senza morale, senza bellezza, senza piú tradizione. Scritte come un'improvvisazione jazzistica, le prime tre opere di Trevisan sono l'elaborazione letteraria dell'incessante ruminare di pensieri, ricordi, immagini che affollano la mente di Thomas. A caratterizzarle è la uno standard che prende, via via, la forma del soliloquio, in un intreccio serrato tra processo mentale e linguistico. Cosí, in Un mondo meraviglioso, il moto senza pace di Thomas, nei dintorni di Vicenza, apre squarci su una provincia italiana ormai putrescente, mentre ricordi dolci/amari lo conducono a un padre dall'insopportabile filosofia di vita. I quindicimila passi sono invece la distanza che Thomas conta, con una precisione metodica, da casa alla questura, da casa al tabaccaio, da casa allo studio del notaio gesti esatti, netti, che rincorrono il vano tentativo di attenuare il senso di vuoto e di morte che lo opprime. Infine Il ponte, ultimo atto, alfa e omega, inizio e fine dei conti con un passato ancora troppo presente. Thomas ha visto, sognato, immaginato ciò che non c'è o non c'è piú, attraverso un racconto del mondo, il suo, che rende organica l'esistenza, cosí come la scrittura di Trevisan ha strutturato il mondo, il nostro, in uno scenario mitico e tragico in grado di portare piú avanti e piú a fondo la riflessione sull'umano destino.

431 pages, Kindle Edition

First published January 9, 2024

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About the author

Vitaliano Trevisan

21 books45 followers
Vitaliano Trevisan (1960–2022) è stato uno scrittore, attore, drammaturgo, regista teatrale, librettista, sceneggiatore e saggista italiano. Dopo una giovinezza trascorsa come impiegato nel settore edilizio e dell'arredamento, si dedica a lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Dopo alcune prove letterarie di buona levatura, raggiunge il successo nazionale e la notorietà nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi, apprezzato dalla critica, che racchiude i pensieri di un uomo, Thomas, dalle mille fobie e dai meccanici comportamenti ossessivo-compulsivi. È morto suicida il 7 gennaio 2022 nella sua casa di Crespadoro all'età di 61 anni.

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Profile Image for Come Musica.
2,049 reviews622 followers
January 16, 2024
E finalmente mi sono decisa a leggere Vitaliano Trevisan e ho deciso di cominciare dalla Trilogia di Thomas che c0ntiene al suo interno tanti universi.

All'inizio ho provato un po' i brividi nel leggere il primo volume della Trilogia, "Un mondo meraviglioso": mi è sembrato di essere catapultata indietro nel tempo, al 2004/2005, quando vivevo a Vicenza. E con gli occhi di Vitaliano ho ripercorso quei luoghi vicentini che sono stati per un po' di tempo anche i miei.

E lui ha ragione nell'affermare che la scrittura è sempre un conto in sospeso con la morte o con quel passato che è morto, in un certo senso: "E mentre mi disponevo a leggere per l’ennesima volta quell’articolo, capii. Non c’è niente da fare, pensai, la scrittura ha sempre un conto in sospeso con la morte. Sempre. Chiusi il giornale e lo misi da parte. Trassi dalla tasca il taccuino e la penna e, senza por tempo in mezzo, errore che commetto fin troppo spesso, iniziai a scrivere."

Dalle sue pagine emerge tanto disincanto e anche sfiducia nei confronti delle istituzioni: il mondo delle istituzioni è complesso e intricato così come lo è quello dei legami famigliari.

"Tenuto conto che, com’è noto, siamo tutti sparati nello spazio a una velocità folle, i pensieri di cui sopra sembrano meno assurdi, e non è questo il punto, né si può ridurre il tutto alla questione della velocità."

Accanto alla complessità dei legami famigliari, Trevisan affronta anche il tema della solitudice, da cui l'uomo può uscire se sperimenta il dono dell'amicizia

"Con lui mi sentivo sicuro, completo, funzionale, come se, solo accanto a lui, io avessi il mio posto nel mondo. Strano sentimento, sentirsi cosí legati a una persona, e sentire ogni giorno il bisogno di vederla, di poterle parlare, di fare qualcosa insieme. La sensazione di non essere soli, di avere qualcuno, una persona che ci accetta per quello che siamo, e viene da noi accettata per quello che è, una persona di cui ci possiamo fidare: un amico."

Scrive Emanuele Trevi nella postfazione

"Sia nel Mondo meraviglioso che nei Quindicimila passi (il cui sottotitolo è Un resoconto) il racconto di Thomas sembra sbattere contro le pareti di uno spazio chiuso: un pensiero che non può arrestarsi, un pensiero-tortura prigioniero nella caverna dell’identità. È pur vero che nel primo romanzo Thomas affida alla scrittura la sua percezione paranoica dello spazio in cui si aggira senza meta e senza pace: e viene evocata anche l’ombra leggera di un lettore, «Davide», sia all’inizio che alla fine. Ma a prevalere è comunque un sentimento irrimediabile di solitudine, che se da un lato è la sorgente del continuo rimuginare del protagonista, dall’altro si traduce plasticamente (come un correlativo oggettivo della vita interiore) nell’atto del camminare, preponderante in entrambi i romanzi."

Vitaliano Trevisan è stato un autore complesso, che non ha riscosso in vita il successo che meritava. Un autore da leggere, rileggere e studiare.

"Ancora una volta, il monologare di Thomas non mette ordine nel caos, è la manifestazione di uno stato d’emergenza senza rimedio, una cattiva infinità. L’unica durata possibile non è piú quella di una trama, potremmo semmai dire che consiste in un decorso, come lo attribuiremmo piú a una malattia che a un atto linguistico. Certo, non è escluso che in questo movimento, che assomiglia molto a quello proverbiale della falena intorno al fuoco, finisca intrappolata, come in una rete a strascico, anche la parola «fine». A patto però che non si tratti (e «non può essere un caso») dell’ultima parola, bensí della «penultima». Perché l’ultima non può che essere «io»: l’origine di tutte le altre parole e insieme l’ultima eco che ripetendosi si smorza e viene riassorbita nel silenzio."
Profile Image for Maurizio Travani.
26 reviews8 followers
November 4, 2024
Autore ormai entrato nella mia lista degli imprescindibili. Raccolta che sintetizza lo strato profondo del pensiero di Trevisan, in particolare Il Ponte dove non risparmia nulla rispetto al suo modo di vedere il mondo e chi lo abita.
Profile Image for Liviana.
67 reviews43 followers
March 14, 2024
Primo approccio con le opere di Trevisan. "Un mondo meraviglioso" e "i quindicimila passi " sono per me da 5 stelle: Bernhard (che amo) c'è ma non in modo così massiccio e predominante come in " il ponte".
Ho letto il capolavoro "Estinzione" di recente e la sua (quasi) riscrittura da parte di Trevisan in "il ponte" mi ha un pó spiazzata nonostante gli ampi tratti di originalità che dimostrano l'innegabile bravura e talento dell' autore. Abbiamo perso un grande scrittore italiano, leggerò Works.
Profile Image for Salvatore.
169 reviews7 followers
May 1, 2025
Arrivato a quasi 37 anni, ho per esempio capito quali modi verbal preferisco, in quale supermercato sono più a mio agio, che interagire non è un obbligo morale. A 37 anni Trevisan si impone con “Un mondo meraviglioso”, ed è parola diafana, per Trevi; non per tutti, però. Comincia lentamente un percorso che ne ha fatto il vero coraggioso, con Santacroce, del XXI secolo. E non mi indispone quindi troppo che ogni volta finire un romanzo, ossia qui tre, di Trevisan mi costi così tanta fatica: perché in quella afflizione sapienziale, in quell’insistenza su quell’afflato contro il quale non c’è Senechino bastevole, ho sempre trovato uno specchio difficile da guardare con calma. Trevisan e i suoi Thomas, con le loro impossibili ricerche di un lontano passato remoto e la debolezza di ogni riuscita, le fughe da Tebe ad Atene per scoprire che si è sempre e solo Edipo, ricordano che la letteratura -ossia no, ricordano che la letteratura non è una lezioncina per risparmiare sullo psicologo, ma può quanto meno rendere i mostri meno silenziosi, nelle teste di chi legge. La prosa di Trevisan impone un lungo pianto che cancella ogni catarsi e costringe a collocarsi ogni volta più lontano, nell’effimero dei frutti del capitale (Works), a Lagos (Black Tulips), in questa provincia vicentina disperata e senza madri, con i suoi padri pronti solo per i funerali degli altri e mai per il proprio. Come avviene a Thomas con Bernhard, non voglio lasciare alla cuius diei fors cumque la libertà di giudicare perché abbia iniziato a leggere Trevisan dopo quell’atto. E però, vorrei ci fosse sempre abbastanza per riprendere ogni anno di più.
Profile Image for mela✨.
387 reviews83 followers
October 17, 2024
"Dentro ognuno di noi, pensavo, c’è una superficie indivisibile che nessun altro essere umano può esplorare, un territorio ostile e inospitale, una terra che a volte anche noi tralasciamo di visitare. Muoversi all’interno di questo territorio non è facile, è pericoloso, si rischia di perdere la strada del ritorno, bisogna lasciare da parte tutto il resto, non preoccuparsi d’altro che di tenersi a tutti i costi in equilibrio e, al tempo stesso, ricordarsi bene la strada per il ritorno."

Cosa posso dire su questa trilogia?
Sicuramente è stato un ottimo approccio all'autore, perché attraverso questi tre romanzi brevi (che funzionano però anche singolarmente), si viene a contatto con tutti gli elementi tipici della prosa e con le tematiche principali della produzione di Trevisan, diluiti in piccole dosi.
Sicuramente un grande scrittore italiano, uno dei migliori degli ultimi trent'anni, di cui voglio leggere anche altro nel prossimo futuro.
Profile Image for Stefano.
2 reviews3 followers
January 14, 2024
“Nessun contatto è facile, per un essere cosí, e i miei occhi non sopportano piú la prospettiva. Ora le parole. Le lascio cadere tutte insieme, senza curarmi dell’ordine, eppure, e non può essere un caso, la penultima è fine. E l’ultima, io.”
Profile Image for Cremallo.
22 reviews
July 11, 2025
Uno di quei libri stupendi che ti restano nel cuore poiché letti in un momento preciso della propria vita. Vitaliano era di una sensibilità disumana con una capacità di scrittura immensa. Grazie per esserci stato quando non c'era nessuno.
Profile Image for Anna Nagayama.
8 reviews
July 17, 2025
Un libro che ti catapulta nei processi del pensiero in un mondo che ha perso le speranze , davvero intenso ma mi sono divertita a correre nei fili di pensiero e ho apprezzato la potenza delle storie drammatiche che mi hanno fatta pesare il cuore
Profile Image for Ben.
12 reviews
August 1, 2025
tre Thomas come le tre teste di Bacon, la stessa ma non uguale, riconoscibile dai simboli (il taccuino che non si sa mai, la casa, il sangue, l'acqua, il cedro del Libano, le foglie secche a fuoco), buttati giù in un flusso.

《vivere ci sembra a volte davvero intollerabile, ma l'idea di morire ci è sempre altrettanto intollerabile》
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