Because the night belongs to lovers, because the night belongs to lust, cantava Patti Smith, e Giorgia Cantini lo sa bene. Irrequieta, ruvida e con uno spiccato talento per le cantonate sentimentali, Giorgia è un’instancabile esploratrice delle luci e delle ombre della notte. Dopo una breve parentesi come batterista di una cover band, è ora a capo dell’agenzia investigativa Cantini e scava nell’oscurità delle vite degli altri catalogando segreti, bugie e cuori spezzati. Quando viene ingaggiata per indagare sulla morte di Oliver, aspirante attore il cui cadavere era stato ritrovato in un campo alla periferia di Bologna tre anni prima, Giorgia deve ancora una volta ascoltare la voce del buio. Il giovane è morto a seguito di un pestaggio di chiara matrice omofoba e la notte che si spalanca davanti a lei è quella del battuage, delle dark room, di certi angoli dei parchi dove uomini amano altri uomini con frenetico desiderio o con la speranza di riempire un vuoto. Giorgia incontra gli amici della vittima, la gente del giorno e quella della il vecchio professore del liceo, un compagno ferrarese, un ballerino di musical e Simone, attore famoso con il vizio della cocaina. Con l’aiuto della sua assistente Genzianella, si inoltra in una Bologna sempre più ambigua. Fa i conti con menzogne, tradimenti, emozioni congelate da tempo, e nella notte cerca risposte anche alla sua storia travagliata con il capo della squadra omicidi, Luca Bruni. Non ha paura, Giorgia, di aprire gli occhi nel buio, un buio che la gente del giorno sembra non capire.
Giorgia indaga sull'omicidio di un giovane omosessuale, tra Bologna e Ferrara. Tra vicoli dove si consuma sesso sfrenato e famiglie bigotte, le possibilità di venirne a capo sono molto poche, inoltre l'attrazione per Bruni è sempre più evidente..
Purtroppo si capisce fin troppo presto dove andrà a parare la ricerca del colpevole. L'insistenza sulle indecisioni amorose della protagonista e personaggi maschili uno più fastidioso dell'altro non aiutano a salvare la faccenda. Mi sono divertita soltanto durante i siparietti comici con l'aiutante campagnola Genzianella. E in un giallo non dovrebbe succedere.
Questa volta Giorgia Cantini è alle prese con un vero e proprio giallo, la morte di un ragazzo gay ferrarese - Oliver - che viveva a Bologna e che sperava di diventare attore. Un ragazzo molto bello, ma che viene sfregiato terribilmente dal suo omicida. Tre anni dopo, questo caso ormai alquanto cold viene affidato alla detective privata da parte della sorella di Oliver, che spera che Giorgia sappia darle quelle risposte che la polizia non ha saputo darle, forse per negligenza, forse per superficialità e forse anche per omofobia. Intanto la detective è alle prese con una storia con il capo della squadra omicidi, Luca Bruni, che però è sposato con un figlio.
Le indagini di Giorgia Cantini riescono sempre a catturarmi. Questa volta vertono su un omicidio di chiara matrice omofoba e questa storia ci fa immergere nelle dinamiche della notte di un mondo ambiguo e spietato che é quello della promiscuità omosessuale. Ma anche il mondo etero non sembra offrire troppa innocenza.
Le detective private italiane, come i loro colleghi maschi (vedi Crepente di Christian Frascella), hanno il difetto - irrimediabile e tipicamente nazionale - di compiangersi per pagine e pagine sulle loro sfighe sentimentali. E questo appesantisce ciò che di buono c'è nelle altre pagine.
Il colpevole si intuisce quasi subito, ma la storia è molto bella e si legge volentieri. Dopo un capitolo intermedio che non mi aveva soddisfatto, torno ad amare questa serie.
una investigative privata a Bologna, un "cold case" di cronaca nera bolognese che viene riaperto da una sorella insoddisfatta dell'esito delle indagini. un libro onesto che si fa leggere bene fino oltre metà e poi qualche piccolo dettaglio che stona e che stride come unghie su lavagna. una storia così profondamente intessuta nelle frequentazioni gay, condettagliati riferimenti a locali,luoghi, personaggi cult e il confondere i termini coming out e outing, e da li un accentuarsi di luoghi comuni esitazioni colte ma mai banali... e la consapevolezza dell'autrice stessa che fa chiedere alla sua stessa protagonista alla presenza del vecchio professore di liceo omosessuale.."ma non ci sono l'ibrido scrittori etero in questa casa?" Qualche eccesso di troppo, qualche forzatura che lasciano il giudizio sospeso ma un senso latente di malessere e insoddisfazione.
Scrittura molto scorrevole e chiara, l' autrice descrive bene i luoghi e le sensazioni senza perdersi in troppi particolari. Nella lettura si riconoscono così luoghi e sensazioni descritti. Vi sono dei passaggi dove sembra di essere presente con la protagonista, si trovano passaggi simili a gialli e polizieschi italiani molto noir. Definire la trama semplice è riduttivo, è una storia classica di cronaca nera presa pari pari dalla via di tutti i giorni. Vi appaiono personaggi meglio o peggio descritti ma nulla toglie alla narrazione. Direi che ne potrebbe uscire una serie carina con la stessa protagonista di italian noir. Dedicato alle persone che amano i gialli fumosi!
Due stelle perché la storia non vale molto! Non è un thriller né un giallo né un altro genere simile. E' uno di quei libri che si leggono in una scarsa giornata, senza nemmeno doversi impegnare. La trama è valida e promettente, ma subito dopo qualche pagina ci si accorge della superficialità dell'autrice riguardo al caso che spicca sull'interesse, sicuramente maggiore, riguardo la vita privata dell'investigatrice. Non mi è piaciuto molto purtroppo.
Il primo libro in vita mia di cui mi sia pentito dell'acquisto... Non riesco, al momento, a pensare ad una qualsivoglia recensione, non potendo trovare alcuno spunto positivo.
Riesco solo a pensare che vorrei mi fosse rimborsato il prezzo di copertina.
Autrice molto in gamba.I suoi romanzi trattano di illusioni, amore ,sesso, solitudine e speranza.Anche qui il “giallo” è strumentale ma la trama è ben strutturata.Merita.