Clara è una quindicenne cresciuta in un piccolo borgo durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua adolescenza, vissuta distante dai luoghi e dagli avvenimenti più crudi di quel periodo, scorre tranquilla tra qualche lavoretto per aiutare la famiglia e la grande amicizia con Mimma. La guerra diventa qualcosa di reale quando sua madre e suo padre vengono improvvisamente arrestati nell’autunno del ’43. Clara si ritrova così catapultata in una realtà di cui non si era mai resa conto. I genitori, i conoscenti di una vita e la stessa amica del cuore facevano tutti parte della Resistenza Partigiana. Una lotta a cui si unisce quasi inconsapevolmente, facendone poi una ragione di vita. Insieme a Mimma, da sempre unite come sorelle, si ritroveranno così a ricoprire il ruolo di staffette affrontando sfide continue, affidandosi l’una all’altra, per vivere da cittadine e da ribelli.
4.5 Non metto 5 stelle solo perché avrei voluto che la storia fosse più lunga. Questo libro cattura e restituisce lo spaccato importantissimo, spesso non trattato a sufficienza, delle staffette partigiane e della Resistenza femminile durante la Seconda guerra mondiale. Il racconto è pervaso dal sentimento di sorellanza ma anche di sofferenza, dalla lotta continua per la libertà. Per la tematica affrontata e per la scrittura, lo consiglio vivamente come possibile lettura a scuola.