Jump to ratings and reviews
Rate this book

I folgorati

Rate this book
Si può sopravvivere alla scarica di un fulmine: le tracce magari sembrano minime, ma nel profondo si cambia per sempre. I protagonisti di questo romanzo sono proprio dei folgorati: da quando li ha attraversati la morte, la vita è diventata una cosa imprevedibile. Una figlia volubile e spinosa, un padre burbero, con la lingua sciolta e la gamba cancara. Sono malati tutti e due, bisticciano e si rincorrono, si aiutano più ridendo che piangendo. In un susseguirsi di dialoghi intensi, esilaranti, veri, questo libro ci racconta la forza testarda della famiglia, lo slancio incontenibile verso la fuga, la vulnerabilità e il dolore, il peso di certe eredità e la scrittura non come scelta ma come un fiume che scorre sotto i piedi.

La vita è ostinata, e Vera lo sa bene. Quando scopre di essere di nuovo malata (della stessa malattia che ha portato via sua madre, e molte donne della sua famiglia), suo padre Zeno le offre ospitalità nella casa dove da anni vive ormai solo – la «Settimana Enigmistica» sempre sul davanzale del bagno, con le caselle riempite a caso, perché i vuoti sono insopportabili. La loro è una famiglia monca ma vitale, spiritosa, dirompente. Nora è la sorella minore, gestisce da sola una figlia di dieci anni e un negozio di borse dove ha provato a far lavorare Vera, ma lei stava al computer a scrivere anziché inserire fatture. Vera infatti ha sempre inseguito, oltre alla libertà, il sogno di diventare scrittrice: però «le storie bisogna pure finire di raccontarle», non lasciarle a metà, impantanate, un po’ come la sua vita. L’amore accidentato con Franco – che riesce a farsi venire un attacco di panico mentre l’accompagna a una visita di controllo – non è l’àncora sicura per affrontare la nuova burrasca. Meglio tornare nella casa in cui è cresciuta, da quel cocciuto di suo padre, che pur di non far vedere a un medico la gamba che gli pulsa gira solo con scarpe di tela sfondate. Ed è proprio in una stanza chiusa a chiave di quella casa che Vera scopre decine di quaderni fitti fitti di parole: suo padre ha scritto un romanzo? Ma se ha la quinta elementare. Chissà se sono le storie che ci salvano, o siamo noi a doverle salvare. Un romanzo dalla grazia rara che sa tenere insieme il riso e il pianto, perché è l’ironia la chiave di tutte le salvezze.

192 pages, Hardcover

Published January 16, 2024

295 people want to read

About the author

Susanna Bissoli

4 books1 follower

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
29 (12%)
4 stars
100 (41%)
3 stars
85 (35%)
2 stars
23 (9%)
1 star
2 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 44 reviews
Profile Image for Gabril.
1,043 reviews255 followers
May 3, 2024
«Come se desfa, el mondo» dice Zeno, il burbero e tenero padre di Vera, la narratrice di questa storia.
Si disfa anche per lei il mondo quando scopre che un tumore al seno si presenta per la seconda volta. Colpiti entrambi dalla malattia e dal lutto, padre e figlia possono ritenersi dei folgorati: attraversati da un fulmine che ti cambia la vita, che ti trasforma ma non ti uccide.
È la malattia a riunire questa famiglia: il padre testardo ma sofferente e le due sorelle, Vera e Nora, donne adulte che strada facendo hanno preso differenti direzioni di vita.
Ma adesso. Il nastro si riavvolge: la vecchia casa dell’infanzia, il dialetto del paese veneto, i ricordi struggenti e il via vai del tempo che prima si comprime e poi si dilata.

Dialoghi serrati, capitoli brevi che spaziano tra passato e presente, personaggi definiti da poche efficaci pennellate, situazioni sospese e altre che si avviano verso il loro inevitabile compimento …così si snoda questo racconto che incrocia il dolore inevitabile della vita con la forza liberatoria dei desideri. Il ritratto di una famiglia unita da un rapporto speciale che affonda le sue radici nel potere misterioso delle storie, raccontate e scritte.

“Sono scappata per scrivere una storia, figuriamoci. Ci salvano le storie? O siamo noi che le dobbiamo salvare?”

La domanda non è banale (e si capisce leggendo) ma rimane a mezz’aria, come sospesa: per Vera che se la pone, probabilmente anche per Susanna Bissoli che questo romanzo ha scritto, e di sicuro anche per noi che ci siamo incuriositi a leggerlo.
Profile Image for Dar vieną puslapį.
471 reviews701 followers
May 8, 2025
Vienas ir nuolat pasikartojantis epitetas apie šią knygą, kurį socialinėje erdvėje nuolat mačiau - "kitokia". Tai aišku, kad mane sudomino. Tai aišku, kad norėjau paskaityti.

Istorija gana paprasta, bet iškart suprantame, kad nebus paviršutiniška. Vera, kartą jau įveikusi krūties vėžį, juo suserga vėl. Moteris dar jauna, tad žinoma, kad žinia skaudi ir išmušanti iš vėžių. Maža to, būtent ši liga nusinešė jos motinos gyvybę praeityje. Turbūt suprantame, kad emocinis šio išgyvenimo svoris dvigubas. Taip susiklosto, kad Vera chemoterapijos kurso metu apsigyvena su savo senu tėvu. Niekad nebuvę itin artimi, dabar jie turi galimybę pažinti vienas kitą iš naujo, o turint galvoje, kad abu yra gana pažeidžiami, turėtų būti įdomi kelionė.

Bissoli rašymo stilius gana minimalistinis. Emocijų čia daug, kaip ir atsiminimų, bet pasakojimas nėra persisunkęs nereikalingu emocingumu. Sakyčiau, tam tikri nutylėjimai čia veikia daug galingiau nei kad detaliai būtų aprašomas kiekvienas krustelėjimas. Būtent autorės lakoniškumas ir taupumas žodžiams šioje emocingoje kelionėje mane sužavėjo labiausiai. Tekste aptinkame metaforų, simbolių ir gero humoro.

Atkreipsiu dėmesį į triušį pavaizduotą ant viršelio. Čia joks sutapimas. Triušio motyvas vis kartojasi. Jis kuria nuotaiką, kartais užduoda toną, kartais kažką slepia. Ilgai galvojau su kuo man siejasi triušis. Kažkokio nenuginčijamo simbolio savo galvoje neiškapsčiau, bet štai ką manau - triušis gali būti pažeidžiamumo ir trapumo simbolis. Atsimenu, kai kažkada auginau triušį, kad jiems pavojingas net skersvėjis - jie gali mirti. Taigi, ir šiame kūrinyje tėvas senas, dukra serga, viskas trapu kaip jų gyvenimai. Tas pats galioja ir jų santykiui, kuris neturi gilios istorijos. Niekada nebuvę labai artimi, jie kuria tą santykį ir čia ta trapi pradžia gali susiklostyti visaip - pasistatyti arba sugriūti. Kartu triušis gali būti ir atsparumo simbolis, nes jis kūrinyje pasirodo vėl ir vėl. Nepaisant visko, kas atsitinka jis išlieka. Tas pats su tėvu ir dukra - jie nutrenktieji, bet gyvena. Kol kas.

Nepasakyčiau, kad knygos veikėjai kažkuo labai ypatingi. Išskyrus Veros seserį, kurios yra gana daug, kuri gana emocionali, veržli, visi kiti daugiau linkę išgyventi jausmus viduje, šurmuliuoti viduje. Tas ir žavu, kad viena frazė, vienas gestas, tampa daug iškalbingesnis už ištisus samprotavimų pasažus. Be to, herojai plėtojami per kasdienes mažas situcijas ir taip tarsi autorė bando pasakyti - gyvenimas ir susideda iš tų mažų atsitikimų, tarsi jis viso to suma.

Ši knyga nėra tas vadinamasis standartinis page turner. Skaitosi lengvai, bet palieka labai daug vietos pagalvoti, viduje pasinešioti šią istoriją, pareflektuoti savus santykius. Taigi čia ne ta knyga, kur klausimas bus " kas toliau". Ji labiau jutiminė, meditatyvinė.

Buvo įdomu. Nesakyčiau, kad čia kažkokia literatūrinė revoliucija, bet mane sudomino dukros ir tėvo santykių statymo tema, bandymas kurti santykį, kai abu galimai esate arti mirties ir itin pažeidžiami. Stiprioji autorės vieta - sugebėjimas nenubanalinti emocinės pasakojimo pusės ir klišių vengimas. Tas talentas pasakyti nepasakant, mane labiausiai išjudino. Besižavintiems introspektyviais pasakojimais turėtų patikti.

📕 Susitikime IG: https://www.instagram.com/dar.viena.p...
📕 Susitikime Facebook: https://m.facebook.com/dar.viena.puslapi
Profile Image for Seregnani.
739 reviews34 followers
November 13, 2025
«In certi momenti vorrei essere là, con papà, nella stanza di Barbablú, con lui che mi detta e io che batto, e lui che mi prende in giro perché non riesco a stare al passo.
O anche solo a giocare a Machiavelli. L'ho tradito. Sono scappata per scrivere una storia, figuriamoci. Ci salvano, le storie? O siamo noi che le dobbiamo salvare? Io credo che scrivere quella storia, giorno dopo giorno, per anni, a mio padre abbia salvato la vita.
Ma io, mi dispiace, non ho tempo di salvare la sua storia: devo scrivere la mia.
È di lui che qui ho cominciato a scrivere, della nostra relazione in questi mesi. Frasi e immagini che mi facevano sorridere, piccole offerte che mi faceva da personaggio, e io a me stessa, implorando una storia.
Alla fine ho preso un quaderno nuovo: giallo, grande, a pagine bianche, e ho cominciato a scrivere. Sulla copertina con la biro nera ho vergato in stampatello I FOLGORATI.».

3,5 ⭐️ Questa storia inizia subito con una brutta notizia: Vera scopre di essere di nuovo malata. Una pallina sotto il seno, come sua mamma. Affronta l’intervento, ma sa già che dovrà subire delle chemio, e un lungo periodo di riposo.
Va a stare da sua sorella minore, Nora, che ha anche una bambina, Alice, che tiene tanto a sua zia. Il rapporto tra le due è un po’ scontroso, ma a volte anche spiritoso. Vera lavorava nel negozio di sua sorella quando però si ritrovava più a scrivere al computer che a inserire fatture, si licenzia perché il suo vero sogno è diventare una scrittrice. Vorrebbe stare con Franco, in questo suo momento critico, ma un dottore che sviene davanti all’esame istologico della sua ragazza non pensa sia la giusta àncora a cui affidarsi e allora sceglie di tornare da suo padre Zeno.
Una notte apre la porta della vecchia camera di suo nonno, ora trasformata nell’ufficio di suo papà, e cosa trova? Un romanzo. Ma suo papà non ha solo la quinta elementare?
Suo papà vuole che sia Vera a pubblicare la sua storia, e quindi lei inizia a scrivere: “Un uomo fortunato” di Zeno Benin. Si chiede come lui riesca a inventarsi personaggi dal nulla mentre lei non sa nemmeno da dove iniziare: dove è finita la sua voce?
La ritroverà e scoprirà anche molte altre cose.
Questo libro mi ha insegnato che la malattia è un punto, un’occasione per tornare indietro e rileggere tutto. Che, invece, la morte è una virgola: tempo scaduto e consegnare il foglio, la frase resta in sospeso.
Profile Image for Gretos knygos.
782 reviews211 followers
May 30, 2025
Vera serga onkologine liga ir atvyksta laiko leisti su senu bambekliu tėvu. O štai Zenas – užsispyręs, bet smagus seniokas. Vietoje to, kad abu suktųsi depresijoje, jie juokiasi, erzina vienas kitą ir neleidžia užmiršti, kad dar yra gyvi, kad gyvenimas dar nesibaigė. O štai įdomiausia įvyksta tada, kai Vera atranda, kad tėvas per gyvenimą, pasirodo, parašė romaną. Abu sėdasi prie kompiuterio ir Vera, perrašydama tėvo knygą tarsi susipažįsta su juo iš naujo, atranda dalykus, apie kuriuos nė nebūtų pagalvojusi.

Ak, kokia keista knyga. Skaitant buvo įdomu, malonu, gražu, o štai praėjus savaitei kitai jau sunkiai bepamenu, apie ką ši istorija ir buvo. Labiausiai įstrigo tėvo ir dukters ryšys, jų nuolatiniai pasikabinėjimai vienam prie kito, juokeliai, palaikymas. Man labai patinka, kai knygose pirmu smuiku groja žmogiškumas, o ne perteklinės dramos ir santa barbaros. Tokios knygos man į rankas įkrenta neretai – vis esu iš tų, kurie skaito ne tik lengvus romanus, tačiau ir lūkesčiai dažniausiai būna gana aukšti. Aš galiu skaityti knygą, kurioje beveik nėra jokio veiksmo ir tuo mėgautis, žiūrėti filmą, kuriame veikėjai tiesiog vaikšto gatvėmis ir kalbasi, ir jausti nenusakomą malonumą, matydama tikrą, stiprų žmogišką ryšį.

Šitas romanas man ir Abgaryan šiek tiek priminė, ir Uvę, ir Alinos Bronsky kūrybą – skaudžios temos, bet perleistos per humoro filtrą, kai veikėjai pašiepia tiek situaciją, tiek vienas kitą. Kai norisi juoktis pro ašaras. Suvoki, kad čia skauda, ir iš tiesų širdį sugelia, bet žiūrėk, kitoje pastraipoje jau krizenti norisi, nes senučiukas suskelia taip, kad maža nepasirodo.

Keista knyga. Nežinau, ar mano skonio receptorius ji patenkino iki galo, ir atmintyje ilgai neužsigulėjo. Tačiau tam kartui, kol skaičiau, buvo apėmęs geras ir šiltas jausmas.

Leidyklos dovana.

Susitikime instagrame:
www.instagram.com/gretosknygos.lt
Profile Image for Vanessa.
164 reviews9 followers
February 4, 2024
Ho trovato questo libro maledettamente REALE.
Spudoratamente vero in tutto.
Nei dialoghi tanto semplici quanto d'impatto.
Nei personaggi così minuziosamente umani.
Nelle relazioni così dannatamente fragili.
Un libro piccolo eppure di un'intensità assurda.
Ho amato la scrittura spoglia, concisa e a tratti ironica che ha saputo cogliere e trasmettere il dolore delle parole senza mai appesantire.
Profile Image for Come Musica.
2,060 reviews628 followers
October 9, 2024
All’inizio il romanzo non mi stava piacendo, non riuscivo ad entrare nei dialoghi. Poi piano piano, proprio quei dialoghi mi sono diventati familiari.

Vera si trova a combattere di nuovo, per la seconda volta, contro il tumore. E stavolta affronta la malattia con il padre (anche lui scopre di essere malato). Sono due sopravvissuti. Due folgorati.

“– [.] Ma mi dici perché dovremmo iscriverci a questo club?
– Sono settimane che ci penso.
– Al club.
– No, a questo gruppo di «folgorati», i folgorati di Glonville, li chiamano. Ho strappato le pagine dell’articolo, ce le ho qui, in borsa. Sai, quelli che muoiono si chiamano «fulminati», i «folgorati» sono quelli che sopravvivono, c’è scritto sull’articolo. La questione è come sopravvivono.”

Alternando frasi in italiano a frasi in dialetto veneto, Susanna Bissoli ci dà una chiave di lettura della nostra vita: ci insegna a vivere da folgorati, ad affrontare il dolore con il buonumore. Un modo per sopravvivere e forse per vivere in pienezza:

“Per quanto riguarda la vita di Zeno Benin, però, io so che mentre sprofondava mio padre stava anche levitando. E ha levitato, levitato, levitato, fino a là dove ci siamo incontrati e ci siamo sporti, insieme, a guardare giú le nostre piccolissime vite.”
Profile Image for Rebecca.
4,185 reviews3,448 followers
August 18, 2025
Vera has been diagnosed a second time with breast cancer – the same disease that felled her mother a decade ago. “I’m fed up with feeling like a problem to be taken care of,” she thinks. Even as her treatment continues, she determines to find routes to a bigger life not defined by her illness. Writing is the solution. When she moves in with her grouchy octogenarian father, Zeno Benin, she discovers he’s secretly written a novel, A Lucky Man. The almost entirely unpunctuated document is handwritten across 51 notebooks Vera undertakes to type up and edit alongside her father as his health declines.

At the same time, she becomes possessed by the legend of local living ‘saint’ Annamaria Bigani, who has been visited multiple times by the Virgin Mary and learned her date of death. Wondering if there is a story here that she needs to tell, Vera interviews Bigani, then escapes to Greece for time and creative space. “Do they save us, stories? Or is it our job to save them? I believe writing that story, day in and day out for years, saved my father’s life. But I’m sorry, I don’t have time to save his story: I need to write my own. The saint, or so I thought.” In the end, we learn, Struck – the very novel we are reading – is Vera’s book.

The title comes from a scientific study conducted on people struck by lightning at a country festival in France. How did they survive, and what were the lasting effects? The same questions apply to Vera, who avoids talking about her cancer but whose relationship with her sister Nora is still affected by choices made while their mother was alive. There are many delightful small conversations and incidents here, often involving Vera’s niece Alice. Vera’s relationship with Franco, a doctor who works with asylum seekers, is a steady part of the background. A translator’s afterword helped me understand the thought that went into how to reproduce Vera and others’ use of dialect (La Bassa Veronese vs. standard Italian) through English vernacular – so Vera and her sister say “Mam” and her father uses colourful idioms.

Though I know nothing of Bissoli’s biography, this second novel has the feeling of autofiction. Despite its wrenching themes of illness and the inevitability of death, it’s a lighthearted family story with free-flowing prose that I can enthusiastically recommend to readers of Elizabeth Berg and Catherine Newman.

This was my introduction to new (est. 2023) independent publisher Linden Editions, which primarily publishes literature in translation. I have two more of their books underway for another WIT Month post later this month. And a nice connection is that I corresponded with translator Georgia Wall when she was the publishing manager for The Emma Press.

Originally published on my blog, Bookish Beck.
Profile Image for Knygos_pjuvis Lina.
163 reviews72 followers
June 24, 2025
Nežinau, kaip jums, bet man sunkiausia aprašyti knygas, kurias vertinu taip per viduriuką (⭐️⭐️⭐️). Jos tokios neutralios, tarsi nei patinka nei nepatinka. Vieną vertus jose yra temų, kurios įdomios ir svarbios. Kitą vertus, knygos neįsimena, yra sausos arba ne mano skonio. Truputį gaila, kad taip atsitiko ir su šia knyga. Galbūt iš jos tikėjausi kiek per daug.

Tai puikus, lėtas, susimąstyti priverčiantis romanas. Nors autorė nedaugžodžiauja, bet užgriebia gilias temas. Gilinasi į šeimos narių santykius ir terminalines ligos stadijas išgyvenančius žmones. Tekstas pagražintas kontraversiškais veikėjais, ironijos priemaiša, kandžiu humoru.

Pagrindinė knygos herojė Vera sužino, kad ir vėl serga krūties vėžiu. Nuo šios ligos mirė jos motina ir būrys tetų. Ši žinia tarsi žaibas iš giedro dangaus ištinka Veros mylimąjį, jos seserį. Tik ne pačią Vera. Skaitant knygą apima jausmas, kad ji to tikėjosi ir į žinią reaguoja gana apatiškai (tarsi neigimo ar gynybinė ligos pripažinimo stadija). Sesuo reguoja neurotiškai, sužadėtinį ištinka panikos priepuolis. Ir visi neprašomi ima ieškoti Verai pagalbos.

Vera gydymo laikotarpiu tarsi įkalbėta, tarsi pati nusprendžia grįžti į tėvų namus ir apsigyventi kartu su menkos sveikatos tėvu. Burbeklis, atšiauraus charakterio tėvas tampa ramsčiu ir nuolat erzinančiu palydovu. Jų santykiai daugiausiai grįsti ginčais ir murmesiais, nutylėjimais, bet ne pokalbiais ar paguodos žodžiais. Vera ir Zenas tampa artimesni, kai ima perrašinėti tėvo kuriamą romaną ir leidžiasi į gyvenimo prisiminimus.

Ši knyga pastatyta ant žmogaus santykių analizės, o ne ant istorijos. Ji galėtų būti apie bet ką. Sunku apsakyti jos kuriamą įspūdį ar papasakoti jos turinį. Verta patiems perskaityti ir pasigilinti.

Vertinu 3/5. Neįsimintina istorija, bet įdomi santykių analizė. Rekomenduoju lėtų, nuoširdžių, gilių romanų gerbėjams.

Ar skaitei šią knygą? Kokie tavo įspūdžiai?
Profile Image for incipit mania.
2,869 reviews88 followers
Want to read
June 1, 2024
Incipit
L’ecografista, assistito da un’infermiera, mi buca il seno sinistro nella zona in alto a destra, dove da qualche settimana sento un rigonfiamento affusolato e mobile.
Continua su IncipitMania
Profile Image for La Bella Rossella.
76 reviews
June 2, 2025
Un tenero omaggio ad un papà un po’ “orso” ma presente e amorevole. Una bella penna ma che non mi ha coinvolta fino in fondo. Forse mi aspettavo più emozioni che sembrano in realtà rimanere “schermate”. Questa però era la mia aspettativa e non l’intento dell’autrice che, invece vuole semplicemente raccontare una storia senza necessariamente “salvare” personaggi, lettori o sè stessa perché le storie non salvano, le storie accadono, proprio come la vita di ognuno di noi. ⭐️⭐️⭐️⭐️
Profile Image for Skaistė Girtienė.
809 reviews129 followers
May 29, 2025
Pasakojimas lyg kažkuo įtraukė, lyg nelabai. Skaitydama jaučiau, kad greičiausiai ne viską suprantu. Pagrindinė veikėja parūpo ir norėjau sužinoti jos likimą.
Profile Image for Andrea.
145 reviews42 followers
July 18, 2024
Mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi. La storia non è particolarmente originale, ma riesce ad imbroccare il tono: raccontare una storia di malattia e morte senza retorica o patetismi non è mai facile ***1/2
Profile Image for Elle.
100 reviews2 followers
July 23, 2024
Quella de "i folgorati" è una storia familiare profonda e toccante, narrata in maniera molto scorrevole e delicatamente ironica. Sin dalle prime pagine veniamo catapultati nella famiglia di Vera che, costretta a riaffrontare, per la seconda volta, " il brutto male" per eccellenza, ci coinvolgerà nel suo percorso di scrittrice, di bambina, di zia, di sorella e soprattutto di figlia.
Malgrado la brevità del libro (solo 181 pagine) vengono affrontati molti temi; su tutti spicca il rapporto tra Vera e suo padre Zeno. Ad unirli non è solo il legame parentale ma anche il potere della scrittura.

Unica pecca purtroppo è la sensazione di inconclusione dell'intera storia. Dialoghi estremamente reali, situazioni piacevoli e spiacevoli dei vari personaggi, flashback ecc ma poi? La trama non si sviluppa anche quando sembra che stia per succedere qualcosa in realtà non succede nulla.
Per il resto, lo consiglio a chi cerca una storia delicata, profonda e senza stress.
Profile Image for Simay Yildiz.
730 reviews184 followers
March 17, 2025
İtirafla başlayalım: tanıtım yazısında "radyoloji" ve "hastane" kelimelerini gördüğümde ilk düşüncem "okumasam mı ya" oldu. Yakın zamanda çok sevdiğim birini kanser sebebiyle kaybettik ve yine çok sevdiğim biri daha hala bu lanetle savaşıyor. E bir de üstüne 2023 yıl sonunda bana konan kronik hastalık teşhisi var... Bir önceki kitabım İnsanların En Gizli Hatırası'nı bitirdikten sonra Çarpılma'yı elime alıp, yaklaşık 2,5 sayfalık ilk bölümü okuduktan sonra "depresif değil galiba ya" diyerek devam ettim...

Gerçekten de depresif ve hastalığı romantikleştirmeye, okuru ağlatmaya çalışan bir hikaye değildi. Tam tersine çok hayatın içinden, fazla gerçekçiydi bence. Anlatıcımız Vera, geri gelen kanserle savaşıyor, evet, ama hayat işte, sadece ondan ibaret değil: rahatsız olan babasıyla birlikte kalıyor ara ara, onunla ilgileniyor; kardeşi ve onun çocuğu bir yandan hem ona hem babasına yardımcı olmaya çalışırken bir yandan da onlardan bir şeyler bekliyor, diğer yanda sevgilisimsisi olduğunu düşündüğüm Franco var. Bir yandan babasını yeniden keşfederken bir yandan da yine kanser sebebiyle kaybettiği annesiyle ilgili anılarına gidiyor aklı. E bir yandan da mesela yeğeniyle birlikte babasının bahçesinde tavşan kovalıyorlar. Hüzünlü, üzücü anları vardı, evet, ama böyle zorlu anlarda bile kahkahalar atılabildiğini, bir şeyleri merak edip peşine düşebileceğimizi, hayata tutunmanın yollarını aramayı bırakmayışımızı yani aslında insan oluşumuzu anlatıyor diye okudum.

"Başyapıt" yorumuna katılmıyorum; bende o seviyede bir heyecan veya hayranlık yaratmadı. Anlatıcı soğuktu; bu beni rahatsız etmese de bazı merak ettiğim şeylerin yanıtlarını alamadım mesela. "Bu senin başına benim yüzümden geldi" (genetikten bahsediyor) diyen anne neden varla yok arasıydı? Franco ile olayları tam olarak nedir; bir ilişki var, belli, ama sorunlu bir ilişki olduğu da belli; tam olarak ne oldu? Ablasının da eşiyle (ya da eski eşi mi?) sıknıtıları var mesela; oralarda ne oldu? Birkaç cümle de olsa bari ipucu verseydi iyi olurdu çünkü böyle ayrıntılar da karakterleri okumaya yardımcı oluyor.

İleride hatırlayıp anacağım bir kitap olmayacak ama umut barındırması hoşuma gitti.
Profile Image for Ramunė Narbutas.
89 reviews8 followers
August 10, 2025
Ši knyga-bibliotekos laimikis. Nauja, šių metų leidimo ir čiupau.

Nors šįkart Goodreads žvaigždučių neraškė daug, tačiau knygą pasimatavau pagal save. Ir man patiko! Radau bendrų santykio taškų su pagrindine knygos heroja Vera...

Skaitosi greit, daug dialogų. Kalba labai taupi, tačiau gili savo taikliuose dialoguose ir nutylėjimuose.

Knyga apie santykius tarp dukros ir tėvo, sesers su seserimi, tetos ir dukterėčios, mylimos moters ir vyro... Knygos fone-Veros onkologinė liga, senas, ligotas tėvukas, pavargusi sesuo, rašymo krizė ir dar kitų gyvenimo citrinų.

Verta pasimatuoti knygą pagal save.

✏️-Ar žinai, kaip aš bijojau vėl susirgti? Taip bijojau, kad kai tai nutiko, man net palengvėjo.

<...>

-Taškas-tai proga sugrįžti atgal ir viską perskaityti darsyk, viliantis, kad frazė pasirodys prasminga. O mirtis-kablelis: laikas baigėsi, reikia atiduoti lapą, ir frazė pakimba nebaigta.
Profile Image for Maison Koala.
364 reviews12 followers
February 27, 2024
E nulla, pare io sia l’unica immune al fascino dei folgorati, fuor di metafora coloro che sono stati toccati dalla morte per poi sopravvivere, cambiati però irrimediabilmente.

Che poi per carità, la storia è potente - si parla di malattia, di Quella malattia che quasi fa paura a dirsi e su cui invece la protagonista ha imparato a scherzare a suon di recidive con ironia amara e pungente; si parla di relazioni familiari zoppe, di scrittura in divenire e del potere salvifico delle parole.

MA. Ma il libro è quasi un interminabile dialogo; il padre della protagonista, scrittore fai da te mancato (o forse no) si esprime solo in dialetto veneto; gran parte della trama è affidata all’immaginazione, tante ellissi da riempire un po’ a piacimento… tutti elementi che - mi rendo conto - per un altro son punti di forza, mentre a me han fatto venir voglia di galoppare verso il finale e no, non perché il pathos fosse irresistibile e da lettura compulsiva.

Quindi opinione personale e discutibile, ma alla fine siam qui per questo, no?

Giudizio tecnico finale: interruzione di corrente.
Profile Image for Librangolo.
114 reviews1 follower
February 13, 2024
E’ noto come nei momenti che definiamo sparti acque della nostra vita, oltre ad avere bene in mente cosa li ha causati, ricordiamo forse ancor meglio, cosa ci ha aiutato a raggiungere la consapevolezza di essere andati al di là della difficoltà, a spostare l’immobilità che causa il dolore con la sua potenza e spesso dalla sua fulminea annunciazione, in reazione. Di cosa ci siamo scoperti capaci di fare per preservare un equilibrio spodestato da qualcosa che non abbiamo chiesto, ma che sappiamo non ci lascerà più uguali a prima che il fulmine colpisca il sereno delle nostre giornate.
Da una metafora climatica, parte la costruzione delle storie dei nuovi personaggi del nuovo romanzo di Susanna Bissoli che, come recita il titolo del libro “I Folgorati”, si rivolge a coloro che una scossa dalla vita l’hanno ricevuta rischiando di fare un frontale con la morte ma che, scampandola, ottengono un posto nell’affollata lista dei sopravvissuti. Di questa lista fa parte Vera, voce narrante del racconto, che fa parte di una famiglia attraversata da molti fulmini, eventi che li hanno cambiati per sempre, anche se i segni addosso restano poco evidenti. Primo tra tutti, la perdita della madre, per tumore al seno. Ed è con la scoperta della recidiva dello stesso male su di lei, che conosciamo questo personaggio in un momento in cui il suo sogno di diventare scrittrice è immobile, come fosse il sogno ad essere attraversato da un manto di buio ed immobilità.
La possibilità di perdere l’opportunità di raccogliere i frutti che una passione così forte e salvifica potrebbe produrre in lei, prima ancora di dover affrontare le difficoltà che comporta una malattia, le procura nuova linfa per dedicarsi a qualcosa che è il contrario della rinuncia e della rassegnazione a ciò che la vita ti sta presentando e se è vero che nulla accade per caso, decisiva per lei sarà la scoperta della stessa passione per la scrittura, mai confessata, di Zeno, il padre anziano e brontolone con il quale torna a vivere per affrontare questo periodo, che in un tentativo di ricreare una complicità smarrita dopo la sua vedovanza, chiede aiuto a questa figlia per rileggere, correggere e perché no?, pubblicare un racconto scritto nel corso della sua vita lavorativa senza sosta, ma con un celato spazio per immaginare e descrivere mondi ben più interessanti.
Continua, leggi su : https://librangolo.altervista.org/i-f...
Profile Image for Jurga Jurgita.
543 reviews67 followers
May 18, 2025
📚Aš esu už visas įmanomas emocijų karuseles literatūroje, nes tuomet kūrinys įgauna kitokią prasmę, vertę. Jei su manim sutinkate, tuomet drąsiai imkite skaityti Susanna Bissoli romaną "Nutrenktieji". Pripažįstu, knygos anotacija tikrai daug žadanti. Hmmm... Romanas, prajuokinęs iki negalėjimo pavargusią mano sielą nuo buities rūpesčių. Sukėlęs nemenką pliūpsnį dvejonių - su kuo aš čia turiu reikalą? Ir finale, privertęs susimąstyti apie kiekvieno iš mūsų pasirinkimus, galimybes. Tie trumpi skyriai lyg trapūs gyvenimo fragmentai, kuriuose vyrauja nuoširdūs, kandūs, bet labai daug pasakantys dialogai tarp vienos šeimos narių ir juos vienijančių ypatingų, vietomis sudėtingų santykių. Gilus, jaudinantis pasakojimas su nemenku ironijos prieskoniu. Žmogaus atkaklumas, stiprybė, nenumaldomas ryžtas nuo visa ko pabėgti - griežia pirmuoju smuiku. O kur pažeidžiamumas ir skausmas? Jų čia apstu. Genialu ir išmintinga, jog rašytoja į pagalbą pasitelkė nutrenktųjų sąvoką kaip klimato metaforą. Ir kuo labiau gilinies į istoriją, supranti, pastaroji skirta patyrusiems šoką nuo gyvenimo, kiekvienąkart žvelgiantiems mirčiai į akis bei "gimusiems" iš naujo antrą kartą.
📚Ir nors buvo momentų, kuomet juokas skleidėsi namuose kaip tas gėles žiedas po lietaus, bet visgi neapsieita ir be liūdnų akimirkų, kuomet stebėdama iš šono dukters ir tėvo bendravimą, bandžiau įminti mįslę: kiek turi gyvenime visko nutikti, jog vieną dieną pamini principus ir bandai suartėti su tais, kurie esti antrame plane? Per sunkias ligas, per kančias turi pereiti kaip per kliūčių ruožą, kad atrasti vis dar du žmones vienijančius dalykus. Mėgstu šeimos dramas, kai apie sunkumus kalbama be užuolankų, be pasaldinimų, o taikliai kaip skalpelio dūris atveriant visus skaudulius ir žaizdas. Nors vietomis rašymo stilius gali pasirodyti sausokas, tačiau visa ko pagrindas yra išskirtinė ir nesuvaidinta kančia, kitokia meilė, šeimos narių pasipriešinimas vienas kitam. Ir visgi iš to kyla klausimas: ar istorijos mus gelbsti, ar rašant jos bus išsaugotos? Todėl pakviesiu skaityti norinčius suprasti apie rašymo galią: kur reikia padėti tašką, o kur užtenka tik kablelio📚
Profile Image for La_fede_legge.
343 reviews9 followers
February 2, 2024
Vera e il padre condividono un momento di fragilità: lei, ostaggio di un tumore che l'ha colpita per la seconda volta, e lui, un signore anziano incline a non prestare attenzione ai dolori fisici che sente e che avverte. Costretti dalla sorte a condividere il tempo delle attese e delle speranze ,padre e figlia si scoprono a vicenda. E questo raccontarsi, tra aneddoti e sporadiche frasi vere e schiette, permette loro di avvicinarsi ancora un po' e definire quel loro strano,ma impagabile, rapporto. Nella dinamica familiare dei protagonisti si aggiungono,poi,altri personaggi: Nora, la figlia e la sorella ormai sfinita dal carico della famiglia e dal dolore che la circonda;Alice,nipote legata al nonno e alla zia e Franco,compagno e amico di Vera.
Lo stile narrativo è molto scorrevole,semplice e chiaro: l'alternanza tra dialoghi e descrizioni regala al lettore una lettura rapida e veloce.
Si tratta,dunque,di un libro indubbiamente interessante e apprezzabile per la struttura e la narrazione e i numerosi temi impegnativi affrontati con 'leggerezza' dimostrano la capacità dell'autrice di gestire in modo semplice anche argomenti piuttosto complessi e dolorosi.
Profile Image for Barbara.
135 reviews1 follower
April 12, 2024
Folgorati sono coloro che, attraversati da un fulmine inteso come una grande avversità della vita, ne sono usciti vivi. Indenni ma acciaccati, con quei postumi che solo una grande scossa di elettricità sa dare e modifica sia il corpo che lo spirito.

Questa di Susanna Bissoli è la storia di una donna, del suo malessere interiore che la spinge a cercare sempre altro, della sua relazione con una malattia recidiva e di come tutto ciò abbia influenzato e influenzi il suo rapporto con gli altri. Con suo padre, soprattutto. Un legame che trova l'intimità nel momento in cui si è obbligati a fermarsi.

Ambientato nella provincia veronese, alcune frasi dei dialoghi sono in dialetto veneto ed è sempre una piccola morsa al cuore per il ricordo di mia nonna.

La frase clou è profferita dalla sorella ed è così riassunta: "Continui a pensare di volere altro e cercare altro. Forse devi solo rassegnarti al fatto di non essere destinata e avere una vita normale come tutti".

Musica: Summertime / Janis Joplin
Profile Image for Chiara Molinari.
13 reviews2 followers
January 21, 2025
Un racconto semplice ma potentissimo, che con il suo parlare di vita quotidiana e con l'utilizzo di espressioni dialettali evoca fin da subito una sensazione di familiarità.
La storia di un padre, Zeno, ormai anziano e pieno di acciacchi, e di una figlia, Vera, che lotta da tempo con un brutto male.
La storia di una passione condivisa, quella per la scrittura, scoperta per caso da Vera che con Zeno pensava di non avere nulla in comune.
Nessuno dei due sa chi per primo lascerà l'altro, il tempo è tiranno, ma in queste pagine ne viene dato a sufficienza per ritrovarsi e percorrere insieme gli ultimi passi di vita, riscoprendo una tenerezza che pareva ormai dimenticata.
Non c'è dolore nella penna di Susanna Bissoli, ma solo delicatezza e garbo.
Mi rimarrà nel cuore.
Profile Image for Sonia Di Pietra.
119 reviews1 follower
July 25, 2025
Una storia che tra corsie di ospedale e odore di case di genitori ti fa rivivere quel rapporto padre figlia alla Fleabag straziante perché fatto di silenzi che si vogliono toccare ma che trovano solo il vuoto al momento del contatto.
"Ci salvano, le storie? O siamo noi che le dobbiamo salvare? Io credo che scrivere quella storia, giorno dopo giorno, per anni, a mio padre abbia salvato la vita."
"Ma penso che fosse il desiderio di essere sempre da qualche altra parte. Insomma, l’idea che la vita che stai vivendo non sia la tua. E questa cosa non è facile, per chi ti vive accanto."
"-E cosa sono, io, Nora?
-Lo sai tu?
– Forse una con delle aspirazioni che non realizzerà mai, una persona normale."


35 reviews1 follower
March 30, 2024
Il romanzo presenta una scrittura scorrevole e un titolo intrigante, fondati su un'idea narrativa alquanto affascinante. Tuttavia, nonostante la sensazione di imminente decollo della narrazione durante la lettura, questo momento cruciale non si materializza mai.
I personaggi mancano di profondità e le loro azioni non li caratterizzano, ma anzi li rendono ancora più superficiali, poiché sembrano vagare senza una direzione chiara.
Inoltre, l'eccesso di trame secondarie contribuisce a confondere il lettore anziché arricchire il plot principale.
Un peccato davvero, poiché il romanzo aveva il potenziale di essere profondamente penetrante e coinvolgente, capace di toccare le corde dell'anima.
Profile Image for Milleeuna_pagina.
204 reviews4 followers
February 3, 2024
“Quelli che muoiono si chiamano Fulminati
I Folgorati sono quelli che sopravvivono.
Alla scarica di un fulmine si può sopravvivere : le tracce magari sembrano minime, ma nel profondo si cambia per sempre.

I folgorati è un libro che parla di sofferenza, amore e resistenza, della famiglia, o meglio dei rapporti familiari, spesso complessi e ricchi di cose non dette.La malattia e la morte sono affrontati con delicatezza, profondità e ironia. Un libro che in poche pagine e con semplicità riesce a scavarti dentro.

Consigliato ⭐️⭐️⭐️,5/5
Profile Image for Rachele Silvestrelli.
18 reviews10 followers
February 3, 2024
Una storia in cui morte e vita si intrecciano inesorabilmente, in un’esplosione di dolore e speranza che pulsano tra gli spazi bianchi tra una riga di caratteri e l’altra.
Unica pecca: non sono riuscita ad avere un’empatia totale per i personaggi, soltanto a tratti ho toccato con mano la carne viva delle loro ferite.
Interessante il titolo e la sua giustificazione narrata all’interno del romanzo. Nel complesso, se non si sa che leggere, potrebbe essere una buona lettura brulicante di sensazioni da intraprendere.
Profile Image for Agnese.
2 reviews
July 11, 2024
Di una leggerezza calviniana ("che non è superficialità ma planare sulle cose dall'alto"), "I folgorati" accompagna delicatamente nelle pieghe più profonde dell'esistenza, trovando le parole per dire cose indicibili - lasciandoci destabilizzati e, al contempo, con la sensazione di essere tornati finalmente a casa.
Profile Image for Reda Marozienė.
703 reviews21 followers
May 6, 2025
Kitokia knyga. Veikėjų gyvenime netrūksta skaudžių įvykių, bet emocijas reiškia tik vienintelė Veros sesuo Nora. Visi kiti veikėjai mažakalbiai ir nerodantys savo jausmų. Tai knyga apie tėvo ir dukters ir seserų tarpusavio santykius. Kai kurių pasakojimų minties nesupratau. Daug paslėptų metaforų, kurias ne visada įmanoma suprasti (pvz. apie tikėjimą stebuklais ir stebukladariais).
Displaying 1 - 30 of 44 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.