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Virdimura

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Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, « il più alto dei giudei, il più forte, il più santo ». Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: « La medicina non esige bravura. Solo coraggio ». Queste parole Virdimura ripete, ormai anziana, alla Commissione di giudici riunita per decidere se concederle, prima donna della storia, la « licenza per curare ». E davanti a loro Virdimura ripercorre, in un racconto vividissimo, tutta la sua vita: la lotta di suo padre contro l'epidemia di tifo che infesta la città, la solitudine dopo la sua scomparsa, gli studi instancabili sui libri che le ha lasciato, le donne visitate in segreto e operate di notte, le accuse di stregoneria da cui deve difendersi, e soprattutto il legame con Pasquale, l'amico d'infanzia che torna al suo fianco dopo un lungo apprendistato in Oriente, anche lui medico, per restarle accanto sempre, alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte. Sullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all'ombra dell'Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.

160 pages, Kindle Edition

Published February 6, 2024

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Simona Lo Iacono

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5 stars
203 (39%)
4 stars
179 (34%)
3 stars
112 (21%)
2 stars
19 (3%)
1 star
5 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 75 reviews
Profile Image for Francesca   kikkatnt 'Free Palestine, Stop Genocide'.
364 reviews18 followers
July 12, 2025
Un breve romanzo che racconta la vita e le esperienze mediche di un personaggio che conoscevo: Virdimura, il primo medico donna in italia, vissuta nella prima metà del 1300.
Una vita dedita al lavoro, ancora intriso di credenze religiose e riti superstiziosi.
Sullo sfondo una Catania popolata da una commistione di culture e credi diversi: ebrei, musulmani e cristiani che tentano di vivere assieme in armonia.

“Ti costringeranno a portare sulle vesti la rindella, perché si veda che sei figlia di giudeo. Ma tu indossa un solo simbolo: pietà umana, dolore per l'altro”.

Una vita difficile, soprattutto per un lavoro che fino a quel momento è stato solo prerogativa del maschio.
Ma con la felicità nel cuore per il suo aiuto verso il prossimo.

"Ripetevo loro le stesse parole di maestro Uria, e cioè che curare allunga gli anni più che essere curati, e si guarisce solo facendo guarire. Non temete, dicevo. Nell'umano troverete tutto, persino l'eternità".

Una bella lettura, ma non troppo. Lo stile con cui è stato scritto non mi ha entusiasmato molto. Ma si merita la sufficienza.

“Aveva fatto quello che aveva detto Josef. Aveva appreso qualcosa da ogni popolo. Aveva custodito tutte le diversità che aveva potuto…Impara da tutti i popoli, aveva detto. Scegli in ognuno di essi qualcosa che ti appartenga per sempre. Non scansare la diversità, non evitare la fatica, non scandalizzarti del peccato. Ama tutte le donne, ma non possederle. Leggi più che puoi, nei libri e sul cielo. Sii visionario, ma concreto. E sognatore, ma senza mai pensare che il sogno sia un di fuggire la realtà. Amala, la realtà, qualunque essa sia. La vedrai meglio se saprai immaginarla”.
Profile Image for sfogliarsi.
431 reviews373 followers
April 3, 2024
Catania, 1300 e Virdimura, la prima donna medico. Una donna indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.
Virdimura un nome strano ma pieno di significato, infatti porta il nome del muschio che si trova nelle mura di Catania. Da quando nasce vive con il papà, della mamma non sa proprio nulla. Il papà medico e curatore Urìa, considerato “il più alto dei giudei, il più forte, il più santo”, conosce questa arte benissimo. E’ grazie a lui, che inizia ad entrare in questo mondo, fatto di spezie, cure, coraggio e tanto amore e pazienza. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: «La medicina non esige bravura. Solo coraggio».
Ben presto questa giovane donna dovrà fare i conti con tante malattie, il tifo e diverse epidemie di peste. Nonostante tutto, smette mai di studiare e di ammirare il padre, ormai diventato anziano. Ben presto conosce un amico di famiglia, Pasquale, anche lui medico, per restarle accanto sempre, diventando così un alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte.
Un libro che si divora, un libro emozionante sin dalla prima pagina, ricco d’amore ma anche di sofferenza… con un lieto fine da brividi, una lettera da leggere tutta d’un fiato che regalerà emozioni al lettore... Questo libro si presenta diviso in tre parti: Virdimura, Pasquale e Urìa, i tre protagonisti che vivono questo libro: storie intrecciate che fanno riflettere e fanno sognare… perché l’insegnamento principale che ci viene dato da Virdimura è che non bisogna mai smettere di sognare, nonostante le mille difficoltà che ci presenta la vita.
Se volete leggere una storia di una donna forte, siete nel posto giusto. Non ve ne pentirete.
Profile Image for Chiara F..
577 reviews48 followers
March 30, 2024
Simona Loiacono ci ha regalato una storia preziosissima, un romanzo lirico, poetico, raro. Di quei romanzi che non hanno bisogno di mille pagine per erudirci o toccarci le corde del cuore, ma che attraverso una manciata di pagine ci travolgono e stravolgono. Tutto è perfettamente dosato, un balsamo che lenisce anche il lettore, una cura per l’anima.

5 stelle non bastano.
Profile Image for Come Musica.
2,038 reviews613 followers
July 27, 2024
La nascita di un romanzo avviene in genere per una congiunzione di eventi favorevoli. È accaduto questo a Simona Lo Iacono, che grazie alla sua “amata collega, dottoressa Ilenia Bongiorno, giudice del Tribunale di Caltagirone, che un giorno mi raggiunse in udienza per dirmi che aveva fatto una passeggiata per Catania e aveva scoperto i luoghi di una ragazza dell’antichità, primo medico donna: Virdimura.
Virdimura?, dissi sconcertata, perché il nome evocava al tempo stesso ciò che è debole, l’erba, e ciò che è forte, le mura.”

Da questo scambio, sono iniziate le ricerche su Virdimura, la prima donna medico, vissuta a Catania tra il XIII e il XIV secolo. Donna di origini ebrea, Virdimura, con la sua tenacia, seppe coltivare la propria passione, senza farsi scoraggiare da un mondo fatto da soli uomini: il padre e il marito, entrambi medici, le trasmisero l’amore per la medicina e la incoraggiarono a coltivarla.
Questa non è solo la storia d’amore di Virdimura per la medicina, ma anche per il marito Pasquale

“A tutti dava sepoltura, anche se io ridevo e lo scoraggiavo con la mia spensieratezza: Ma che fai Pasquale, tra poche ore se li ingoierà il tempo.
Lui rispondeva sempre: E se il tempo fosse un luogo?
Così lo preparai per il viaggio. Anche lui, come Urìa, nei panni più belli. Lo vestii con il tallith del nostro matrimonio. Gli chiusi gli occhi con due fiori. Gli misi addosso la sua borsa piena di arnesi, tutti gli strumenti con cui aveva aggiustato cose rotte. Recitai: Yehe shelama rabba min shemayya, scenda dal cielo un’abbondante pace. Dissi anche a lui tornerò.
Poi caddi svenuta.
Ricordo solo uno stormo di aironi che per un attimo lasciarono nel cielo il disegno di una curva. Ma si sparpagliarono quasi subito, bastò un refolo a sguarnirli, nella loro ultima corsa.”

Virdimura si specializzò nella cura delle malattie interne e mise queste sue competenze a servizio dei più poveri, tanto da farsi autorizzare dalle autorità a esercitare la professione medica, in un periodo storico illuminato, nel quale regnava la pace fra le culture cristiana, islamica ed ebraica.

“Nel novembre 1376 gli augusti doctori e il Dienchelele concessero alla dottoressa Virdimura la licenza a curare.
Dopo averla interrogata e avere sondato la sua abilità, la sottoposero a prove pratiche e accertarono che era perita nell’arte medica.
Era la prima volta che la «licentia curandi» veniva accordata a una donna.
I giudici valutarono la sua abnegazione, la sua preparazione, i suoi studi sull’epidemia di tifo e di peste.
La dottoressa Virdimura accettò con gratitudine questo riconoscimento, ma pretese che esso fosse rilasciato con una particolare clausola. E cioè che la licenza la autorizzasse soprattutto a curare i più indigenti, i più deboli, i più tralasciati.
Il testo di questa licenza è ancora oggi conservato nell’archivio storico di Palermo e concesse a Virdimura iudea.”

Mi piace molto Simona Lo Iacono e l’idea di raccontare la storia di Virdimura è lodevole.
Non sempre mi sono piaciute le scelte stilistiche: tra 3 e 4 stelle.
Profile Image for Heideblume.
237 reviews148 followers
February 15, 2024
È la storia romanzata di Virdimura, la prima donna a ricevere la licenza medica verso la metà del Trecento.

La sua storia è narrata in prima persona sotto forma di flashback durante il suo "esame", di fronte alla commissione medica che potrebbe autorizzarla a portare avanti - finalmente alla luce del sole - il lavoro e gli studi di una vita intera. Nonostante la sua grandissima competenza, infatti, le leggi di quel tempo impedivano alle donne di praticare l'arte medica (a meno che non fossero levatrici), vietavano le cure gratis e soprattutto non era permesso che medici giudei curassero pazienti cristiani e viceversa.

Maggiori informazioni sul profilo storico qui: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Virdi...
Profile Image for Francyy.
669 reviews71 followers
July 9, 2024
Nella Catania del 1200 una donna ebrea, sola, davanti agli Augusti Doctori motiva la sua richiesta di essere abilitata alla professione di medico e lo fa raccontando come e da chi ha imparato la scienza medica. Figlia, moglie, nuora di uomini illuminati dai quali ha appreso sopratutto l’umanità indispensabile per curare gli ultimi, non per denaro ma per guarirli o accompagnarli alla morte tenendoli per mano. Tante belle figure in un libro interessante
29 reviews7 followers
September 24, 2024
Sicilia, 1376. Virdimura è di fronte alla commissione di Augusti Doctori che hanno il potere di darle la licenza a curare. Anche se lei lo ha fatto per tutta la vita.
La comparizione di fronte alla giuria di medici per l’assegnazione del titolo di Medica diventa il pretesto per raccontare la sua vita: gli insegnamenti del saggio padre, il suo rapporto con lui, le malattie e le pestilenze, l’ospedale e il marito, infine la madre. Di come la vita le abbia sempre dato e tolto, e di come il più importante strumento di guarigione sia la gratitudine.
Mi ha commossa più volte, ho trovato la scrittura (che richiama la prosa trecentesca pur rimanendo contemporanea) evocativa ma soprattutto poetica.
Virdimura parla di vita, di morte e di sofferenza ma lo fa con delicatezza, poesia e speranza.
Una bellissima interpretazione storica sulla vita del primo medico donna.
5 stelle a mio avviso meritatissime.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Giulia Ranzani.
11 reviews1 follower
September 15, 2025
Inizialmente infastidita dallo stile esageratamente lirico e sentimentale ho abbassato le aspettative sul proseguo della lettura poi, non so bene a che punto, la scrittura ha perso artificiosità e la narrazione è diventata commovente.

La storia di Virdimura è importante da conoscere, incorniciata all'interno di una finestra storica rilevantissima in cui cristiani, islamici ed ebrei convivevano rispettosamente in Sicilia.
Nel 1376 Virdimura apre ufficialmente lo spazio della medicina alle donne e si impone affinché la salute - del corpo e della mente - non sia solo diritto degli abbienti. Le dobbiamo molto.
Profile Image for Benedetta.
95 reviews3 followers
July 14, 2024
Bellissimo 🤍 Una scrittura melodiosa, una storia che tocca l’anima come un balsamo 🙏🏻 Dottoressa Virdimura, prima donna cui è stata accordata la «licentia curandi»
Grazie 🥹
Profile Image for Giada- Hajime.
362 reviews1 follower
October 9, 2024
Interessante la storia.
Non mi e’ piaciuto lo stile con cui e’ stata romanzata
Profile Image for Manuela Rotasperti.
453 reviews15 followers
September 8, 2024
"ℂ𝕦𝕣𝕒𝕣𝕖 𝕒𝕝𝕝𝕦𝕟𝕘𝕒 𝕘𝕝𝕚 𝕒𝕟𝕟𝕚 𝕡𝕚ù 𝕔𝕙𝕖 𝕖𝕤𝕤𝕖𝕣𝕖 𝕔𝕦𝕣𝕒𝕥𝕚, 𝕖 𝕤𝕚 𝕘𝕦𝕒𝕣𝕚𝕤𝕔𝕖 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕗𝕒𝕔𝕖𝕟𝕕𝕠 𝕘𝕦𝕒𝕣𝕚𝕣𝕖."

Virdimura è stata la prima donna medico e chirurga italiana, vissuta nel Trecento ed appartenente alla comunità ebraica catanese. Simona Lo Iacono, in questo libro, racconta la sua storia e ne romanza la sua biografia. L'incipit arriva da un'amata collega che raggiuntala in udienza (Simona Lo Iacono oltre a scrittrice è anche magistrato) le nomina questa figura, di cui viene a conoscenza passeggiando per Catania. Il libro si apre con questa donna ormai anziana, che si racconta alla commissione di giudici che deve valutarla.

Virdimura è un libro molto interessante, che presenta l'arte medica più da un punto di vista umano che scientifico; l'essere medico, come tutte le professioni a diretto contatto con le persone, diventa così una missione, che sottolinea l'importanza di curare prima l'anima e poi il corpo del malato. Il nome Virdimura si riferisce al muschio che cresceva sulle mura di Catania e racchiude in sé fragilità (il verde dell'erba) e forza (le mura): incarna perfettamente questa donna che, nonostante le avversità, i pregiudizi e le difficoltà, continua a lottare per mettere in pratica e proseguire gli insegnamenti del padre, anch'egli medico. Il libro è ben calato nel contesto storico di riferimento, in un Trecento che nega alla donna la licenza medica per poter esercitare ed il divieto per gli ebrei di visitare e curare i cristiani. Virdimura, infatti, oltre ad essere donna è anche giudea ed è vittima, con la famiglia, di persecuzioni ed accuse ingiuste. Sono presenti anche i mali che afflissero in quel periodo: tifo e peste. Molto presenti i riferimenti a particolari rituali ebraici ed anche numerosi rimedi naturali a base di erbe officinali e pietrre, tramandati nel tempo. La trama è ben articolata e si suddivide in tre parti, incentrate sulla figura di Virdimura e sulle due persone più importanti della sua vita. Il tutto si amalgama alla perfezione, attraverso un salto temporale nel passato che rivela i legami presenti tra i vari personaggi. Lo stile è incisivo, a volte lirico e si appoggia su una scrittura ricercata, a volte arcaica e latineggiante, altre ricca di inflessioni dialettali, entrambe testimonianza del retaggio culturale del periodo. È una lettura che ho apprezzato molto, che mi ha fatto conoscere una figura storica di cui ignoravo l'esistenza e che, soprattutto, mi ha mostrato la vera essenza della cura: l'attenzione alle fragilità, la vicinanza, l'importanza del sorriso nell'infondere positività, la priorità del benessere emotivo. Concludo ringraziando l'autrice e lasciando le regole della buona salute presenti nella storia che, se osservate, possono davvero fare la differenza: "allenare lo spirito nelle avversità, perseverare nella gentilezza, coltivare la bellezza ".
Profile Image for selene.
49 reviews3 followers
April 11, 2024
Meraviglioso.
È diventato uno dei miei libri preferiti.

Ho amato la scrittura estremamente scorrevole, in prosa evocativa e quasi poetica. Lo Iacono ha usato un linguaggio misto tra italiano, dialetto siciliano e latino che ha permesso di catapultarsi indietro nel tempo, entrando a pieno nella storia di Virdimura.

Non conoscevo la storia di Virdimura ed è stata una scoperta bellissima. Ho adorato lei e tutti gli altri personaggi che le sono vicini.
Più volte mi sono commossa nel corso della storia perché é impossibile non empatizzare e non condividere i suoi pensieri e quelli di Pasquale, Josef e Urìa.
Penso che sicuramente saremmo state amiche se avessimo condiviso lo stesso tempo.

In questa storia si racconta tanto, si racconta della condizione delle donne all’epoca, delle discriminazioni che hanno dovuto subire, delle ingiustizie a cui erano sottoposte. Si racconta degli emarginati e dei poveri, delle guerre e delle carestie, della convivenza tra popoli diversi con culti diversi, della discriminazione verso gli ultimi e i diversi. Si racconta dell’avanguardia di Urìa e della sua famiglia, che andavano controcorrente curando tutti coloro ne avessero bisogno senza ricevere compenso.
È una storia femminista e per tante cose ancora troppo attuale, che ci fa riflettere sull’uomo a 360 gradi.

Lo consiglio a tutti.

“Per questo adesso vi domando di non rifiutarmi la licenza a curare. So che mai la concedeste a una donna. So che non è previsto che una fimmina possa farsi dutturi. Ma non la chiedo per me. Non è per me, infatti, che mi sono sottoposta a questa vostra prova. [...] Ve lo chiedo invece per le mie allieve. Per le donne che sono state e che diventeranno. Ve lo chiedo per le figlie che non ho avuto.”
Profile Image for Daniela Domenici.
231 reviews2 followers
February 29, 2024
È tornata a “trovarmi” Simona Lo Iacono, giudice e scrittrice siciliana, della quale ho già recensito due opere precedenti.
Ed è stata pura, struggente, ineffabile, ininterrotta commozione per questa sua nuova, superba opera le cui 219 pagine sono volate in un soffio perché ha saputo dare a vita a Virdimura, una donna, vissuta nel 14esimo secolo a Catania, che è stata la prima “duttura”, la prima medica certificata della storia.
I primi complimenti vanno allo straordinario stile narrativo perché Lo Iacono ha intinto la sua penna nella lingua dell’epoca e ha reso la sua storia densa di neologismi, di arcaismi, di una particolare musicalità che colora di magia i dialoghi e le descrizioni: standing ovation!
Complimenti meritatissimi per la splendida caratterizzazione di Urìa, medico e padre di Virdimura, di Josef, anche lui medico e amico di Urìa, e di suo figlio Pasquale; perfetta la contestualizzazione storica con i dotti e puntuali riferimenti alla religione ebraica e alle sue usanze, con inserimenti di frasi con le relative traduzioni, e alle epidemie dell’epoca: bravissima!
Concludo con alcune parole tratte dall’opera che ritengo dovrebbero far parte del “bagaglio umano” di qualunque uomo o donna eserciti la professione medica “Josef istruì Urìa su tutto ciò che gli sembrava essenziale. Poche regole. Curare. Perdonare. Ringraziare” e poco più oltre “(Urìa) aveva letto tutto ciò che era riuscito a trovare, aveva digiunato, pregato, curato. I malati erano in ogni città, tutti uguali, cittadini del medesimo regno. Qualunque lingua parlassero chiedevano pietà, qualunque religione abbracciassero volevano essere guariti”: Simona, grazie per averci regalato Virdimura!
Profile Image for Chris.
298 reviews1 follower
February 12, 2025
Una storia piacevole, seppure breve, che prende spunto da un personaggio realmente esistito: la prima donna a ricevere l'autorizzazione a esercitare la professione di medico. Non so se il resto della narrazione abbia mantenuto lo stesso livello di rigore storico, anche se sembra di sì, che comunque per me è stata la parte più interessante del romanzo, fornendo uno spaccato affascinante della Catania del '300.
Profile Image for Supernovae.
190 reviews
July 25, 2024
Quando ho iniziato questo libro non pensavo mi avrebbe potuto dare qualcosa. E invece lo ha fatto.
Gli ultimi capitoli sono bellissimi. Se lo leggerete aspettatevi di commuovervi nelle ultime pagine.
Profile Image for fabiulino.
103 reviews
April 28, 2024
Io voglio proprio bene a Simona Lo Iacono.
Grazie per l’ennesima storia meravigliosa 🩷
Profile Image for Mariateresa.
847 reviews18 followers
January 20, 2025
Sono ancora commossa mentre scrivo di questo romanzo pieno di poesia, di bellezza, di umanità e d’amore. Virdimura: “forte come le mura che cingono Catania. Verde come il muschio che affiora dal duro” . Un nome strano, che mai si è visto tra le figlie di Rachele, ma suo padre Urìa non se ne cura perché per lui il nome va desunto dai segni e anche perché aveva promesso alla madre di non scegliere un nome casuale, senza destino. E così la bambina dai capelli color del fuoco, diventa Virdimura e cresce libera, seguendo gli insegnamenti dell’amato padre che è un dutturi, così che, piano, piano, anche lei diventa medichessa.

E non importa se è vietato, se non è consentito esercitare l’arte medica né tra gli ebrei né tra i cristiani: Urìa e la figlia curano chiunque ne abbia bisogno, senza chiedere nulla in cambio, consapevoli di rispondere ad un’esigenza, ad un richiamo, alla necessità di dare sollievo o conforto nell’ultimo passaggio.

Non sarà facile e troppo spesso- per paura, ignoranza o invidia ( o l’insieme delle tre cose)- Urìa e Virdimura verranno attaccati, osteggiati, accusati di stregoneria, imprigionati, maltrattati. Ma ogni volta si ricomincia. Anche quando la ragazza si ritroverà sola, senza sapere se il padre è stato portato via o ucciso.

Anche quando verrà portata davanti ad un tribunale con l’accusa di meretricio, anche quando arriverà la peste. Anche alla fine, quando dopo una vita passata a rattoppare, purgare, sfebbrare, guarire o accompagnare, dovrà presentarsi davanti alla Commissione medica presieduta dal Dienchelele per dimostrare di essere in grado di curare.
Prima di dimostrare le sue conoscenze, le sue abilità, Virdimura racconta di sé, di chi è stata :
“Lo capisco. Non eravate pronti ad ascoltarmi. Non l’ho fatto per distrarvi dalla disamina delle mie competenze, augusti doctori.(….). l’ho fatto perché sappiate che il curare nasce continuamente dalla nostra storia. E che nessuno può medicarsi se non forza il limite del nostro passato. L’ho fatto perché sappiate che siamo – noi tutti- figli di un racconto. È da lì, da quella haggadah – quella narrazione- che si inizia a guarire. È lì che si scopre quale sia la nostra ferita.”
E alla fine dimostrerà le sue capacità e otterrà la licenza per praticare l’arte medica, prima donna a cui viene accordata. è il 1376. E aprirà la strada alle future donne medico.

L’autrice scrive a fine libro: “ nel raccontare la sua storia ho cercato quindi di trattenere il suo ricordo e di continuare a sentirla viva. Di vederla ancora guarire, amare, tornare”. Per me ci è riuscita, in pieno.
E per questo il mio voto è 5 stelle: ho amato ogni riga di questo romanzo, ho amato lo stile, la scelta della narrazione in prima persona, il sentimento che vive tra queste pagine.
È pieno di bellezza, poesia, verità e gentilezza- i valori di Urìa, e non solo-, è pieno di personaggi che entrano nel cuore, chi prepotentemente, chi in punta di piedi e ,alla fine, attraverso un lettera e un filo di lana.
Mi è piaciuto davvero tantissimo e lo consiglio a chi ama le biografie romanzate e i libri pieni di scrittura “poetica”.
Buone letture e alla prossima!
Profile Image for Elettra.
333 reviews28 followers
April 27, 2025
Molto bello è questo romanzo storico scritto da Lia Lo Iacono. La vicenda ci trasporta nella Palermo del XV secolo che era un crocevia di culture e tensioni religiose. La protagonista è Virdimura, una giovane donna ebrea, medico abilissima che fu un personaggio realmente esistito. Le informazioni disponibili indicano infatti che Virdimura ottenne una licenza ufficiale per praticare la medicina nel 1376. Questo documento, conservato nell'Archivio di Stato di Palermo, attesta che fu esaminata e ritenuta competente dai fisici della corte reale, ottenendo il permesso di esercitare in tutto il Regno di Sicilia. Nel romanzo ella appare forte ed indipendente per la sua epoca, sfida le convenzioni sociali e religiose del tempo, esercitando la professione medica e chirurgica con competenza e passione, rivolta a pazienti soprattutto emarginati di ogni confessione religiosa. . Essendo una donna, poi, era in grado soprattutto di assistere pazienti di sesso femminile, cosa che era particolarmente importante in quell’epoca in cui molte donne preferivano non essere visitate da medici uomini. Nel romanzo inoltre viene esplorato con intelligenza il tema della convivenza pacifica tra ebrei, cristiani e musulmani nella Sicilia medievale, ma anche le crescenti tensioni e i pregiudizi che porteranno all'inquisizione e all'espulsione degli ebrei. Molteplici e evocativi sono i dettagli storici e ambientali, gli odori, i profumi, i colori della natura ma anche le ombre minacciose dell'intolleranza religiosa. Molto delicati ed incisivi il senso della famiglia e l’amore verso l’umanità.
5 reviews
January 11, 2025
Forte come l’erba tenue che cresce nel cemento. Quel cemento di una Sicilia mille e trecentesca dove la donna o è mamma o è puttana. O è nutrice o con le erbe è strega, eretica, preda de lo maligno. Verdimura è una continua lotta. Più resiliente di quell’erba, Verdimura è un grido silenzioso alla sopravvivenza e all’affermazione di donna nella Civita, nel mondo.
Una storia di scienza e amore per l’umano, di dedizione e carità.
Profile Image for Maddi.
66 reviews
May 19, 2025
4.25
Messaggi di amore per il mondo e grandissima resilienza, questa è stata la storia della prima dottoressa scritta in modo molto poetico.
Mi è piaciuto molto ma non posso perdonare, da fissata con le piante che sono, l'uso delle foglie di eucalipto, che non era ancora arrivato dall'Australia nella Sicilia del 1300, ahimè 🙃
Profile Image for Daniela.
145 reviews24 followers
October 13, 2024
Meraviglioso. Coraggio, umiltà e conoscenza uniti in una donna, accompagnata da due uomini eccezionali.
Profile Image for Martina Manni.
204 reviews6 followers
January 10, 2025
Ho amato ogni pagina.
Non conoscevo la storia di Virdimura ed è stata una bellissima scoperta.
Profile Image for Arianna Farina.
30 reviews
July 11, 2025
Virdimura é la storia vera della prima donna che ottenne la licenza da medico. Molto interessante, descrive appunto come la donna apprese dal padre e mise in pratica la medicina, dedicando un’intera vita alla cura dei più deboli. Scrittura fluida e ricca di termini dell’epoca, sicuramente grande plus dell’autrice.
Profile Image for Ilaria Panzeri.
63 reviews
June 29, 2025
Una scrittura potente. Immersiva nelle immagini di secoli passati con le loro tragedie e le loro credenze. Un legame stretto e intimo con la natura. Una protagonista forte e ammirevole, che rimarrà nei miei ricordi.
Profile Image for Katrin.
20 reviews1 follower
August 19, 2024
È un romanzo d’amore. Amore per la fragilità umana, i diseredati, gli sfortunati, amore per la vita, per il divino. Lo stile lirico con cui l’autrice romanza l’intera storia diventa canto e, alla fine, stupore. Virdimura non è solo la prima donna alla quale fu conferita la licenza a esercitare la professione medica, è soprattutto l’incarnazione femminile della forza e dell’amore. Un romanzo potente, che mi ha commossa.
Profile Image for Cecilia.
8 reviews
April 22, 2025
la terza parte ha decisamente riscattato il resto del libro che comunque è stato piacevole
Profile Image for Liberi  Leggendo.
823 reviews23 followers
April 16, 2024
La protagonista di questo bellissimo romanzo storico è Virdimura, una donna siciliana esperta in medicina, ha imparato dal padre ebreo Uria, esperto nella conoscenza di spezie ed erbe curative.

A quei tempi non c'erano donne che lavoravano come guaritori, Virdimura è stata la prima a cui la Commissione di giudici ha acconsentito a darle la licenza per curare.

Virdimura ci racconta il suo percorso per ottenere quello che le spetta di diritto, il lungo cammino di studi, di solitudine dopo la morte del padre, di accuse di stregoneria. Una donna istruita non era vista di buon occhio in quegli anni. Ma lei non si è arressa, ha lottato, si è impegnata a fondo, con accanto il suo amico di sempre, Pasquale, anche lui medico.

Una storia intrigante e appassionante che ci porta indietro nel tempo quando i pregiudizi e le superstizioni frenavano la mente delle persone, impedivano alla medicina di andare avanti. L'autrice è stata bravissima a raccontarci, in termini medici, diverse situazioni.

Questo romanzo è un tributo a una donna straordinaria che ha lottato per aiutare gli altri a guarire, anche di nascosto, rischiando tanto, fino a quando, da anziana non le è stata riconosciuta la licenza di medico. Virdimura si dedicava soprattutto ai bisognosi.

E' una storia che ci insegna quanto sia importante lottare per quello che è giusto, ci insegna che tutti siamo uguali, che tutti possiamo aver bisogno di cure, e non deve essere lasciato indietro nessuno, soprattutto i poveri.
Profile Image for Francesca Fra.
132 reviews1 follower
July 14, 2024
Ci troviamo nella Sicilia del 1300, precisamente a Catania. La protagonista della storia è Virdimura che trovandosi davanti a una commissione di giudici che dovrà decidere se rilasciarle la licenza medica (come prima donna nella storia) racconta tutta la sua vita. Ci racconta di suo padre, il maestro Urìa, medico ebreo a cui deve tutto il suo apprendimento, non soltanto in campo pratico, dal momento che per Urìa "la medicina non esige bravura ma solo coraggio" e non ci sono distinzioni religiose o economiche nella cura dei malati. Sarà la sua unica guida durante l'infanzia e insinuerà nella figlia il grande amore per la cura del prossimo. Virdimura affronterà tante difficoltà nella sua vita, l'allontanamento da suo padre, l'accusa di stregoneria, le diverse perdite causate dell'epidemia di peste. In questo personaggio spicca una forte resilienza, un continuo ricominciare e ricostruire, prima da sola poi insieme a suo marito Pasquale. È un personaggio forte e affascinante, mosso da intenti benevoli e puri. Nel complesso ho trovato il libro molto commovente, l'ho letto praticamente in 24 ore rapita da uno stile di scrittura antico ma incredibilmente scorrevole.

Storicamente Virdimura il 7 novembre 1936 ottenne la sua licenza e divenne ufficialmente "dutturissa" aprendo la strada a tutte le altre donne che desideravano studiare medicina. Pretese che nella sua abilitazione fosse specificata la possibilità di curare i poveri.
Un bellissimo libro che consiglio.
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June 18, 2024

Virdimura nasce a Catania nella seconda metà del Trecento. Viene cresciuta soltanto dal padre, maestro Uria, che fin da bambina le insegna l’arte della medicina. La donna, da adulta, chiederà a una commissione di giudici di essere riconosciuta come medichessa di origine ebrea, la prima donna al mondo ad essere autorizzata a svolgere la professione medica e chirurgica.
L’autrice mi aveva già entusiasmata con “Il mistero di Anna” e anche con questo racconto storico è riuscita a ricreare un personaggio realistico e ricco di emozioni. La sua prosa evocativa e introspettiva permette al lettore di creare un’immediata empatia con tutti i personaggi del libro: non soltanto con Virdimura, ma anche con il padre e con Pasquale, altro personaggio simbolico. La città di Catania viene narrata e rappresentata attraverso gli occhi dei suoi abitanti, le superstizioni dell’epoca, le leggi vigenti, gli odori, i luoghi principali e le consuetudini.
Un breve romanzo che ha la forza e la capacità di toccare il cuore del lettore grazie alla biografia della coraggiosa e talentuosa Virdimura, capace di curare sia il corpo che la mente.
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