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Sad girl. La ragazza come teoria

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«Ero triste, di una tristezza vischiosa e pervasiva, come melassa o incenso. E soprattutto, era cosi che volevo descrivermi». A vent’anni Sara Marzullo non sa spiegare la sua malinconia, così se la tatua addosso, si veste di nero e legge solo poetesse. All’improvviso la confusione e lo spaesamento della giovinezza si condensano in un’identità che è anche, indissolubilmente, un’estetica, quella della «sad girl». In mezzo a Sylvia Plath e Anne Sexton, «Le vergini suicide», Tumblr e innumerevoli altre testimonianze raccolte online di ragazze interrotte, scopre di essere meno sola, ma soprattutto che le ragazze, perfino quelle tristi, sono irresistibili oggetti del desiderio. Oggi, dieci anni dopo, Marzullo si interroga su cosa si nasconda dietro l’ossessione sociale e culturale verso le giovani donne. Dal capitale erotico al business sempre rinnovato delle pop star, dall’industria della prima persona al tema dominante della ragazza scomparsa, questo libro indaga e smonta gli archetipi e gli stereotipi che plasmano le ragazze condizionandone i comportamenti e l’educazione sentimentale e sessuale. Lucido e viscerale, intimo e pubblico, «Sad girl» ci domanda, e ci racconta, cosa significa davvero essere una ragazza oggi.

176 pages, Kindle Edition

Published January 26, 2024

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Sara Marzullo

11 books2 followers

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5 stars
36 (10%)
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102 (29%)
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170 (48%)
2 stars
38 (10%)
1 star
5 (1%)
Displaying 1 - 30 of 45 reviews
Profile Image for Chiara Basile.
238 reviews140 followers
April 13, 2024
Avevo aspettative abbastanza alte per questo libro, che hanno trovato riscontro solo in parte. C'è un'enorme differenza tra i capitoli, alcuni li ho trovati molto interessanti ed effettivamente mi hanno fatto riflettere su aspetti su cui non mi ero mai particolarmente soffermata, altri invece mi sono sembrati un po' banali e a tratti superficiali. Nel complesso però come libro non mi è dispiaciuto, poi bisogna ammettere che la copertina è una meraviglia.
Profile Image for Orca.
281 reviews
January 28, 2024
3.5 nel complesso ma il primo capitolo è fenomenale.
Profile Image for Giuliana Matarrese.
142 reviews199 followers
February 4, 2024
Come noi millennial siamo diventate le eterne “ragazze” senza mai trasformarci nelle donne complete che il futuro ci prometteva? E perché in maniera diversa sta accadendo lo stesso alla Gen Z?
Questo libro si propone di analizzare i costrutti sociali e nazionali che hanno portato alla creazione del concetto distorto di “ragazza” che maneggiamo oggi ma risulta di difficile comprensione se non si ha una dimestichezza di base con i temi del femminismo e della letteratura, dal Sexual Personae di Camille Paglia al più recente libro di Katherine Angel, Il sesso che verrà, donne e desiderio nell’era del consenso, senza dover necessariamente arrivare a Foucault. Il tentativo però è pregevole e nuovo in un paese in cui i millennial nn si propongono neanche un’analisi del genere, innalzando bandiera bianca senza mai neanche aver cercato di rispondere alle storture della società . Da leggere, con le dovute avvertenze.
Profile Image for sara (lunediomartedi).
144 reviews
November 22, 2025
esiste qualcosa di più universale di una ragazza sensibile che si crogiola nell'estetica dei film di Sofia Coppola, legge poesie e si identifica in una qualche eroina letteraria la cui caratteristica principale sta - appunto - nell'essere triste? un certo livello di tristezza sembra inevitabile, ed è difficile essere allegri con una dieta culturale a base di Ottessa Moshfegh e Birdy. poi la tristezza può anche essere rivendicata, diventare uno stato creativo. eppure…

le ragazze sono inerentemente tristi ed emotive, oppure sono educate ad esserlo? avete mai la sensazione che “essere una ragazza” non sia più una fase della vita, ma un prodotto? Sara Marzullo analizza la "ragazza triste" come fenomeno culturale e commerciale; non condivido al 100% le sue opinioni (soprattutto quelle sulla "tristezza" di Sylvia Plath) ma ho apprezzato molto il taglio della sua riflessione politica. (la recensione completa è nel blog)
Profile Image for Giulia.
19 reviews1 follower
March 22, 2024
Sara Marzullo cerca di dare un quadro generale da più punti di vista su una figura tanto indagata e osservata, eppure sfuggente e inafferrabile a pieno: quella della ragazza e della sua intrinseca tristezza. Ho amato i primi due capitoli che, tramite l’analisi di prodotti culturali più o meno recenti, raccontano una melanconia generazionale e la morbosa curiosità creatasi attorno a essa - la banalizzazione di una sofferenza di matrice patriarcale, l’aver vissuto in prima persona lo sguazzare in un mare non definito dì riferimenti culturali condivisi sulla base di un comune senso di mancanza, l’ingiusta assimilazione al blocco monolite della categoria sociale di “ragazza”. I successivi capitoli, invece, non mi sono rimasti impressi: ci sono degli spunti interessanti da cogliere, ma per una persona già vicina alle tematiche di genere affrontate (la sessualizzazione, il femminismo liberale, l’auto-narrazione, l’era del MeToo, ecc.) il libro non è costruito in maniera particolarmente stimolante. Soprattutto, si perde la prospettiva anticipata dal titolo - che poi è il principale motivo per cui volevo assolutamente leggere il testo -, il che mi ha lasciata appesa, almeno in parte.
Profile Image for Maria.
71 reviews7 followers
March 2, 2024
lei non ha proprio mai superato la tumblr era e devo dire che la capisco
Profile Image for Ellis ♥.
998 reviews10 followers
February 7, 2024
Con piglio particolarmente ispirato, quella tracciata da Sara Marzullo è una visionaria mappa per sviscerare a 360° il topoi della “ragazza triste”.
Mentre leggevo è stato inevitabile, infatti, ripensare alla me adolescente - a volte (troppe) respinta dall'indifferenza degli altri - che sentiva come una colpa la propria ipersensibilità.
“Sad girl. La ragazza come teoria” è un’opera bilaterale poiché combina essay con riflessioni di carattere introspettivo; l'autrice attingendo da letteratura, cinema, musica e arte - a sostegno del suo pensiero - fornisce numerosi esempi che collimano con aspetti di stringente attualità sulla società odierna.
Una lettura fatta letteralmente a scatola chiusa, attratta solo dalle premesse del titolo, ma che mi ha convinta davvero per la capacità di indagare temi universali, merito di una scrittura alla portata di tutti, lucida e tagliente, che incoraggia l’empatia.

Dal libro:

Così, illeggibile a sé stessa, la tristezza diventa il segno e la prova di una sensibilità anormale, ci rende prescelte, martiri. Altro che stigma, la tristezza era una stimmate.

Profile Image for Mari.
108 reviews6 followers
Read
September 30, 2024
Primo capitolo da 5 stelle, il resto un po’ meno
Profile Image for Nelliamoci.
735 reviews116 followers
May 1, 2024
La sensibilità di Silvia Plath, il fascino di Joan Didion o le inspiegabili vergini suicide: ognuna di queste immagini è lo specchio di un universo femminile giovane - la ragazza - che preferisce la sofferenza alla reazione, la staticità al cambiamento.
Sara Marzullo riprende il suo profilo Tumblr - che poteva benissimo essere il mio - e ci racconta perché ragazza significa soprattutto disconnessione dalla realtà. Fra pop-star e personaggi inventati, come Laura Palmer, quanto ha influito il capitalismo su questa mistificata creatura?

Quest'opera alterna approfondimenti più o meno attenti, ma una cosa è certa: permette di ripercorrere tutte le migliori references di un'adolescente e giovane donna del primo decennio degli anni Duemila.

Mention speciale alla copertina: è a dir poco stupenda.
Profile Image for Antonella.
118 reviews18 followers
April 14, 2024
Alcune cose molto interessanti e in grado di darmi spunti di riflessione che mi porterò nel tempo + molte altre con cui mi sono trovata parecchio in disaccordo. Ma forse il bello dei libri, e della non fiction in particolare, è proprio questo.
Profile Image for Agnese.
46 reviews
July 18, 2024
La me sedicenne si è sentita capita, la me venticinquenne lo ha trovato a tratti scontato.
Molti dei casi citati sono ben noti, forse necessari da menzionare, ma non contribuiscono a dare una nuova chiave di lettura.
Nella parte centrale si perde la promessa del titolo e si divaga in altre tematiche che rientrano nella femminilità in senso più ampio.
Nel complesso resta comunque una lettura interessante.
Profile Image for Serena Risitano.
42 reviews6 followers
March 21, 2025
Ho letto questo testo aspettandomi un bel saggio sull’iconografia sociale, metaforica, culturale, pop della ragazza triste. I primi due capitoli sono meravigliosi, rispettano in pieno le aspettative del lettore. Ciò che mi prefiguravo venisse citato, ciò in cui mi sono sempre riconosciuta, viene esaminato, anche se mi sarei aspettata più approfondimento. Le ragazze tristi vogliono eviscerarli i concetti, dopotutto. C’è Sylvia Plath, c’è Sofia Coppola, ci sono le vergini suicide, Ifigenia, Ofelia, Maria Antonietta, Euridice, PJ Harvey e tutte le altre. C’è Tumblr! E ci sono anche i maschi ingabbiati nel patriarcato. Poi il fulcro cambia: non si parla più di ragazze tristi ma di tutte le tipologie di ragazze. Si passa in rassegna tutto il circo: capitalismo, corpi, corpi mangiati dal capitalismo, metoo, sex workers, lavoratrici, dinamiche di potere sbilanciate. Cose lette e rilette, ormai diventate “banali”, per lettori che hanno già affrontato quantomeno le fondamenta del femminismo. Non c’è neanche originalità, né un pensiero critico personale. Eppure c’era così tanto da indagare: se parliamo di sad girl perché analizzare le carriere di Britney Spears, Christina Aguilera, Beyoncé e Olivia Rodrigo quando abbiamo Courtney Love, Lana Del Rey, le Boygenius e Billie Eilish? Perché non indagare la wave della “sad hot girl”? Perché non vagliare il lavoro di Donna Tartt, Sally Rooney o Ottessa Moshfegh? Lolita, La sessualizzazione dello sguardo maschile e al contempo l’infantilizzazione del corpo femminile, le irresistibili ninfette tristi di Nabokov; Era tutto lì, a portata di penna. La mancanza di un editor che rimettesse in carreggiata Sara Marzullo si sente molto purtroppo. E io la delusione l’ho presa sul personale. Come fanno di norma le ragazze tristi.
Profile Image for Camilla Fois.
71 reviews1 follower
August 22, 2024
Copertina molto bella, temi interessanti. Lettura un po' lenta, ma probabilmente perché sono io fuori tempo massimo. Sono convinta che se lo avessi letto anche solo con 5/6 anni di meno, lo avrei amato molto di più.
Detto questo, per quanto gli argomenti e le fonti siano molto interessanti, ho trovato il dipanarsi dell'argomento esageratamente sotto un'ottica soggettiva. Essendo un saggio dovrebbe tendere all'universale, o quantomeno ad un generale che qui non si trova. Le intuizioni però sono molto intelligenti e ispirate, vale la pena di leggerlo anche solo per quelle, ovviamente a monte di un interesse vivo verso l'argomento, altrimenti sarà una lettura molto claudicante.
Profile Image for Angela Zara.
70 reviews12 followers
October 7, 2024
Le premesse di questo saggio sono molto interessanti ma, purtroppo, a mio parere, l’autrice si perde un po’ nella realizzazione. Vengono trattate tantissime tematiche ma alcune rimangono ad un livello troppo superficiale per poter parlare di vere e proprie conclusioni. Ho ritrovato molti spunti di riflessione ma anche banalità.
Profile Image for Chiara | foxyyreads 🦊.
237 reviews6 followers
October 21, 2024
3.5 ⭐️

Su un paio di capitoli avrei delle domande da fare alla Marzullo però nel complesso non è male come lettura, forse un po’ troppo prolissa su alcune parti.
Profile Image for Silvia.
96 reviews4 followers
March 11, 2024
Molto interessante, ben scritto e originale, esprime temi importanti in modo incisivo ma non pesante. L’ultima sezione mi è piaciuta particolarmente.
Profile Image for mavipera.
97 reviews
February 25, 2024
mmm primi 2 capitoli non ho capito niente, li ho trovati un po confusionari (forse li dovrei rileggere), con i capitoli successivi si è ripreso (interessante la visione di pop star e teen idols + arte/sesso). sono in linea generale d accordo con l’autrice, ma in tanti punti/passaggi in disaccordo (per es sui trend hot girl summer/girls dinner di tt) ma è parte del gioco. non so se consiglierei
Profile Image for Monica.
47 reviews1 follower
November 10, 2024
"Mi trovo alla fine di fronte a milioni di rappresentazioni, di doppioni e di doppelgänger che mi chiamano a loro, che mi chiedono di essere guardate, e non so bene se quello che vedo è il mio viso o quello di un'altra, se posso distinguere la mia esperienza da quella delle altre, non perché sia comune o universale, ma perché è intercambiabile, perché io mi presto a diventare un oggetto intercambiabile".

"Tutto questo dolore ci sarà utile, a patto che lo capitalizziamo".
82 reviews2 followers
April 14, 2024
Nel libro ci sono molti spunti interessanti, che talvolta fanno riflettere. La scrittura e il filo conduttore li ho trovati invece un po’ confusi
Profile Image for Enza Maria Galasso.
29 reviews2 followers
June 19, 2024
Il libro è bel scritto e contiene alcuni spunti interessanti, ma secondo me pecca di un difetto fondamentale, ovvero universalizzare qualcosa che in realtà non è altro che una delle possibili esperienze dell'essere una giovane donna. L'autrice non si prende mai la briga di verificare quello che argomenta con dei dati oggettivi, ponendo l'esperienza dell'essere ragazza come universale anche per aspetti che non credo affatto lo siano. Sono "ragazza" (giovane adulta, più che altro), ma no, non vedo tutte le ragazze come mie sorelle, non penso che abbiamo tutte qualcosa in comune solo perché condividiamo lo stesso genere. Ma questa potrebbe essere la mia personale opinione (non di valore minore della sua, comunque, che lei pone come se fosse universale). Quello che mi infastidisce di più, comunque, è il fatto che parla di alcuni fenomeni come se fossero solo femminili, senza però portare dati. Quando dice che internet è "femminile" ed apre un discorso sulle influencer, ad esempio, dimentica che forse Instagram è davvero popolato principalmente da donne, ma Twitch? TikTok? YouTube? Esiste un mondo di gamer principalmente uomini, ad esempio, e influencer personal trainer. Inoltre, l'aspetto di confusione su chi si è che va oltre l'adolescenza e la sensazione di essere bloccati in un eterno e precario presente mi sembra molto più un aspetto generazionale che di genere, che i millennial e gen z ad esempio vivono molto.

La riflessione su Tumblr e l'estetica della "sad girl" mi sembra molto più interessante. Questo potrebbe effettivamente essere un aspetto più che altro femminile, anche se forse anche questo generazionale (faccio fatica a rendermi conto se è ancora presente oggi un equivalente di quello che è stato Tumblr per le adolescenti della mia generazione). Ma sicuramente è interessante e anche istruttivo chiedersi a cosa porti quella sorta di celebrazione della tristezza, che partendo dall'espressione del sé finisce per essere una sorta di crogiolarsi nella propria insoddisfazione e di cercare perfino di sentirsi speciali per questo.

Sarebbe bello leggere questo saggio insieme ad altri che provano a leggere lo stesso fenomeno per verificare se c'è un modo di comprenderlo più a fondo. Così, più che un'analisi concreta, sembra solo un pezzo di opinione basato su un'ideologia femminista di vedute ristrette, che abbozza delle idee intelligenti su un problema per darsi comunque delle risposte un po' confuse e molto parziali.
Profile Image for Valentina.
278 reviews15 followers
November 10, 2024
Ho mixed feelings in merito a questo libro.
L'autrice parte dal concetto di "ragazza scomparsa", citando come esempi Laura Palmer, ma anche Le vergini suicide, e presentando la figura della ragazza come archetipo di non-ancora-donna, ma persona in crescita continua, e che non può essere raccontata se non tramite lo sguardo e le parole di coloro che stanno accanto a lei, sguardo inevitabilmente parziale e miope.

I primi capitoli sono quelli che mi hanno interessata di più, nonostante l'autrice esprima spesso delle posizioni che faccio fatica a condividere, ma che trovo comunque interessanti e non pregiudicanti rispetto al giudizio sul libro in sè, in quanto stimolanti per il dibattito.
Ad esempio, non sono totalmente d'accordo sulla sua visione del mondo delle pop-star, in quanto l'autrice non nomina il processo creativo necessario e fondamentale per portare un tipo di prodotto al pubblico, ma si limita a pensare alle artiste come mere marionette in mano ai principi del capitalismo patriarcale (nel senso: ci sta, ma l'individualità artistica della perfomer penso vada tenuta in cosndierazione).

Da metà libro in poi, ci si sposta verso temi femministi già affrontati ed elaborati (la questione del corpo e del consenso), quando invece speravo che i temi presentati all'inizio venissero approfonditi e indagati più nel dettaglio.
Sicuramente consigliato, specialmente per i primi capitoli. La seconda metà invece già sentita.

Profile Image for Gaia Ferrazzano .
39 reviews1 follower
October 28, 2024
“Agli uomini viene insegnato a non esprimere i sentimenti, alle ragazze a conoscerli a fondo, a dichiarare desideri, pronunciare volontà come fossero decreti - un'amputazione della nostra vulnerabilità, una negazione della porosità delle relazioni, là dove ci incontriamo. Lo stato dubitativo è il più vietato, perché il più rischioso, ma è qui che avviene la danza dell'intimità, qui dovremmo tentare di muoverci. Non so se questo mio augurio sia ottimista o pessimista, se spinga all'azione o alla contemplazione; probabilmente è entrambe le cose, è un passo nell'ignoto: incerto, ma in avanti.”

Molto affine a Ripartire dal desiderio di Elisa Cuter, che infatti viene citato più volte, ma più personale e meno ligio alle fonti. A tratti, infatti, può dare l’impressione che siano un po’ riflessioni a ruota libera, per quanto assolutamente condivisibili. Il primo capitolo è quello più, diciamo così, vicino a quanto promesso dal titolo. Gli altri prendono un po’ il largo, non centrando sempre il focus al 100%. Di fondo, comunque, l’autrice cerca di riportare la questione della *ragazza* al campo politico, di restituirle la sua autonomia, di non renderla più solo oggetto di uno sguardo (principalmente maschile, ma che finisce poi per introiettare lei stessa) che la costruisce come qualcosa di incomprensibile, misterioso e attraente. Ci esorta, insomma, a recuperare la nostra complessità, anche quando si tratta di fare fronte al dubbio, all’incertezza, alla novità.
Profile Image for Alessia Saulle.
267 reviews19 followers
February 26, 2024
Il tema della ragazza scomparsa, l’industria della prima persona, il capitale erotico, la jeune-fille, l’eterna adolescenza delle pop star, l’illusione della vita online, questo libro si impegna a riunire tutte le teorie sviluppate negli ultimi anni.
Discorsi ed estetiche che, nell’era del trionfo del femminismo pop, si sviluppano in un’atmosfera pesante e claustrofobica: «Tutto questo dolore ci sarà utile, a patto che lo capitalizziamo», scrive l’autrice.
I suoi vent'anni ammantati di tristezza vischiosa sono il punto di partenza per raccontare un altro slittamento, che questa volta ha portato all'affermazione del genere letterario diventato simbolo della generazione:
il racconto personale, nato come confessione anonima nelle comunità di Tumblr per poi trasformarsi in una sorta di orgoglio delle proprie ferite e debolezze in lunghi racconti intimi firmati con nome e cognome, in cui il dolore e la sofferenza si fanno medaglie da ostentare pubblicamente, senza prospettive di elaborazione o superamento, per sempre ferite aperte, dolenti, rappresentative della persona che le porta.
Oggi, per essere il volto del “nuovo”, del futuro, bisogna essere una ragazza: per sempre giovane, intensa, desiderabile, senza nome.
Profile Image for Beatrice.
257 reviews4 followers
April 21, 2025
“Tutto questo dolore ci sarà utile, a patto che lo capitalizziamo. […]
Provo a scrivere contro le maglie della prima persona per vedere se posso evadere il perimetro ristretto del memoir e avere una visione prospettica di quella che credevo fosse libertà di raccontare e invece era la sottomissione a una convenzione letteraria. Se penso a com’ero a vent’anni mi viene da ridere, anche se c’è una parte di quella che ero che esiste ancora, anche se a tratti mi manca la luccicanza e l’intensità che solo la tristezza indicibile sembra capace di donare, ma non mi tengo stretta a quel momento per dare significato a oggi. Deve esserci una via di uscita dalla Jeune-Fille, un modo per poter scrivere il sé senza che sia un atto di self-help, per rendere politica la prima persona senza doversi affrancare o rinchiudere nel mondo del sentimento. Come le ragazze perdute possono essere ritrovate, così le ragazze tristi possono diventare persone adulte, evolvere, cambiare, scoprirsi feroci”

Al netto di alcune piccole ingenuità, è una lettura valida, soprattutto per le più giovani - chi ha tra i 20 e i 25 anni in questo momento - ma anche per i più giovani, a pensarci bene.
Non possiamo scappare dalla società dei consumi, ma possiamo scoprirci feroci, che potrebbe non essere un male.
Profile Image for Giada.
272 reviews
March 30, 2024
Sad girl, lost girl, independent girl, online girl, and many other versions of the same subject. This book investigates the meaning of the young woman, the girl, and the social and cultural obsession behind it.
I found this book very well written and interesting. I particularly enjoyed the first and fifth chapters. It was thought provoking and made me reflect on thematic I never considered.
One of my favorite quotes: “In the age of hypervisibility, the terror is that of being invisible to the gaze of others, yet what we should desire is to break the mirrors, escape from these labyrinths, become solid, as ancient as panoramas, opaque to the gaze of the world, uncrossable from the light. And, in this opacity, tell the story of what we have become. Maybe it won't be the story we expect, but we can only know by trying”.
Profile Image for Federica (chic.libri).
72 reviews8 followers
July 6, 2025
Un saggio su cosa significhi essere ragazza.
L’ho trovato molto interessante, ho apprezzato il lavoro di ricerca dell’autrice che tra l’altro cita vari saggi ed interviste di autrici che non conoscevo.

Questo libro ha il merito di porsi delle domande e di provare a dare delle risposte. Le riflessioni su cosa significhi essere ragazza, dagli anni 2000 ad oggi, con l’avvento dei social e di una sovraesposizione dell’individuale meritano certamente una lettura.

L’autrice non solo si pone domande ma cerca di dare anche delle risposte che non appaiono mai banali.
Uno scritto che fa aprire un po’ la mente su quello che ci succede intorno.
Bello.
Profile Image for Valeryy.
13 reviews
January 24, 2025
L’80% del mio giudizio è influenzato dal primo capitolo. Eccezionale. I restanti capitoli non li ho apprezzati allo stesso modo, a tratti ho letto con noia, altri spunti mi sono sembrati affascinanti, altri ancora erano cose che già penso e provo, perché “I’m just a girl” anch’io e se l’essere ragazza è un’esperienza universale, allora non mi stai dicendo niente di nuovo. Sara Marzullo è solo una ragazza che, come tutte noi, ha svolto un lavoro di introspezione e riflessione sulla condizione (o meglio esistenza) femminile e ha saputo mettere per iscritto esperienze e sensazioni comuni a tutte
Profile Image for Ilaria Inzaina.
62 reviews2 followers
March 23, 2025
Un saggio sulla ‘ragazza’. Che dire, scritto benissimo, per me centra tutti gli argomenti che tratta e fa riflettere tantissimo. Ho adorato la parte in cui analizza i testi che parlano del rapporto tra le donne, di come questa sia la nuova frontiera dello scrivere femminile ( vedasi l’Amica Geniale) che sorpassa i classici plot in cui si parla del rapporto uomo - donna. Ci rivela le trappole in cui l’immagine della ‘ragazza’ resta invischiata, un gioco di specchi che va avanti all’infinito e che deve essere infranto. Grazie.
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