Sassari, 1962. Mentre sta svolgendo i lavori di riparazione dell'impianto fognario di Villa Flora, un manovale rinviene un antico reperto di epoca nuragica. Due giorni dopo, l'uomo scompare senza lasciare traccia e l'archeologo a cui intendeva vendere l'oggetto viene trovato morto a Pedra Manna, poco lontano da Sassari, in una domu de janas, una tomba preistorica. Le indagini, condotte dal tenente Roversi, sembrano confermare la colpevolezza del manovale, ma quando anche quest'ultimo viene ucciso, l'impasse sembra insuperabile. Qual è il movente dietro ai due omicidi? Sarà un particolare legato al misterioso reperto a fornire a Roversi un nuovo, imprevedibile indizio per far luce sui delitti. Ma a questo punto il tenente dovrà confrontarsi con un assassino determinato e pronto a tutto.
Mi è piaciuto meno dei precedenti, la prima parte non scorre per niente, ho fatto una fatica enorme, poi migliora e la seconda metà del libro è più godibile...speriamo i prossimi tornino alla fluidità precedente. *** I liked it less than the previous ones, the first part doesn't flow at all, I struggled a lot, then it improves and the second half of the book is more enjoyable... let's hope the next ones return to the previous fluidity.
Condotte le indagini con il consueto rigore, supportato dal suo innato intuito, il tenente Roversi giunge come sempre al buon esito atteso. La lettura risulta assai piacevole anche per le frequenti frasi espresse in sassarese. Consigliato!
Mi erano mancati Roversi, Gualandi e tutti gli amici sassaresi nella Sardegna dei primi anni '60. Qui ci sono praticamente tre casi, anche se è solo uno a dare il titolo al romanzo, qualcosa che ha a che vedere con il riteovamento di un bronzetto di età nuragica. Poi ci sono le strane frequentazioni del bar di piazza d'Italia in un periodo in cui il proprietario è andato in Continente e ha lasciato il locale nelle mani della barista, Chantal, che di recente è piuttosto svagata e ha dimenticato di comprare la scorta di Punt e Mes, proprio quando il distributore resta senza scorte, costringendo i nostri amici a provare - spesso con disgusto - altri tipi di aperitivi. Infine c'è il caso del cugino delinquente di Caterina che potrebbe mettere a repentaglio il suo matrimonio con Roversi, che, dopotutto, è un carabiniere (e, negli anni '60, deve rispettare regole molto rigide riguardo alla famiglia della sposa che si è scelto). Francamente, a parte un piccolo particolare, avevo compreso la soluzione dei misteri, ma ciò non mi ha certo tolto il piacere della lettura, anzi, veder confermare le mie supposizioni è stato davvero piacevole.
Avrei messo due ma alla fine si è un po' ripreso. Il problema principale per me sono i personaggi: sono arrivata alla fine e ancora non ero sicura sicura di chi fosse chi. Alcune parti telefonatissime.
Detto questo l'ambientazione mi piace, ricorda tanti altri libri gialli degli ultimi anni, ma è leggero e come intrattenimento semplice va bene.
Mi piace molto lo stile di Gavino Zucca. Bella la costruzione articolata della trama, con diverse sottotrame. Peccato aver capito l'epilogo già al 30% del libro...
L’atmosfera di questi libri mi ha catturata: altri ritmi, altre consuetudini, altre priorità…sempre con un bel giallo da risolvere. Un altro libro piacevole e rilassante