La testa fra le nuvole

by Tamaro

Italian

Genres: Romance, Fiction

150 pages, Paperback

First published January 1, 1989

Reviews

[Adriano Pugno · Rating 3 out of 5]

Partiamo da un presupposto: questo è il primo libro che leggo della Tamaro. Non ho letto neanche il famigerato "Va dove ti porta il cuore". Ho deciso di cominciare dal primo, e tutti mi aspettavo tranne un romanzo picaresco, con una sconclusionatezza à la Calvino. Le avventure di Ruben sono un percorso di clamorosa non formazione, dove il protagonista attraversa avventure e scenari lontanissimi tra loro senza che il suo approccio alla vita ne risulti granché alterato. Le scene sono divertenti e spesso condite da considerazioni in bello stile e non scontate. La più bella è quella del pasticcere e la giardiniera inglese, un amore declinato in maniera originale e assurdamente intensa.
Peccato per alcuni affreschi tirati un po' troppo a lungo, per alcune immagini a cui l'autrice si era sicuramente affezionata ma che nel complesso risultano un po' oscure o, più di rado, noiose.

Non è un libro memorabile, non lo rileggerei, ma mi ha fatto venire voglia di leggere altro della Tamaro.

[Burak Kuscu · Rating 3 out of 5]

Yazar bu kitabı uykuyla uyanıklık arasında yazmış. Kısacık hikayede birbirinden alakasız mekanlarda yaşanan olaylar, sonunun bir yere bağlanmaması, hikayenin akışında yaşanan problemler ve tuhaf tasvirler insanın okuma keyfini kaçırıyor. Çok üst düzey eserleri olduğunu düşünmediğim Tamaro’dan fazla bir beklentim yoktu ama enteresan, Küçük Prens tadında farklı bir kitap olmuş. Beğenmedim evet fakat en azından 3 yıldızı hakediyor.

[Barış Kanat · Rating 3 out of 5]

Okurken bir süre sonra kitapta olan her şey uzun,saçma bir rüyaymış gibi hissettim. Ruben'in kendini bulduğu durumlara ilk başta nasıl bulaştığını düşündüğüm zaman, olan olaylar çok gerçek dışı geliyor. Yazarın bu kitabı hastayken,iki saat uyuyup iki saat yazarak yazdığını düşününce kitaptaki rüya hissi daha çok artıyor. Ek olarak, betimlemeler bazen gereksiz yere uzatılmış ve olması gerekenin aksi bi şekilde bu uzatmalar kafada canlanan portreyi daha da bulanıklaştırmış. Betimlemeleri de rüyadan sonra rüyayı hatırlamaya çalışmaya benzetebiliriz. Sonuç olarak, akıcı bir dille yazılmış, bir çırpıda okunabilen garip bir kitap.

[Federica Costa · Rating 5 out of 5]

Assolutamente consigliato! Un altro libro eccezionale di Susanna Tamaro! Sono felice di averlo trovato in formato Kindle, così posso portarlo ovunque con me. L’ho già letto tre volte. La cosa più strana è che ho trovato un sacco di somiglianze tra il protagonista e uno dei miei amici. E' scritto così bene che anche gli aspetti immaginari sembrano così vicini alla realtà.

[Lurdes Teixeira · Rating 1 out of 5]

Já há muito tempo que não me custava ler tanto um livro e não lia uma coisa que considero tão má há mais tempo ainda.
Por partes:
Primeiro achei estranho ler os comentários da autora no inicio do livro e não no fim. Ela explica como nasceu o livro, diz que este livro foi o único deste tipo e que depois voltou à escrita que realmente gostava, apesar de ter sido este livro o primeiro a ser publicado, ou seja, o 1º que uma editora gostou. Eu só pensei: se gostou deste, bem... não quero imaginar os outros recusados!!!!
Segundo: a história é toda corrida, maçuda. Até começa bem, o inicio achei interessante mas depois a personagem só faz porcaria atrás de porcaria e sempre a fugir da porcaria que faz. Dizem que é um adolescente, mas parece um catraio pequeno no pensar. Depois há cenas que me deixam a refletir. Fica meses a viver num barracão para tratar de um jardim, para vestir apenas um macacão. A dona do jardim fica de lhe pagar em forma de bilhete de avião quando voltar.. então como raio é que ele se alimentou aquele tempo todo se não tinha um tostão e diz que estava sempre no jardim? Eh pah, não cabe na minha cabeça. Logo eu que penso e repenso em tudo, faço trilogias mentais e afins... nop. Esta história para mim não funcionou de todo.
Terceiro: o livro parece que termina na página 135. Se tal acontece é deveras estranho quando lemos a sinopse, pois se o final é essa página, então o que a sinopse diz nada tem a ver com o livro, mas mesmo nada.... o que nos leva ao quarto ponto.
Quarto: Na página 137 diz: " A espreguiçadeira electrónica" (nome originalmente escolhido para este livro) - excerto da 1ª versão do romance encontrado entre os papéis da autora. Ou seja, esta parte do livro não faz parte do livro em si, mas sim de uma primeira versão da autora, que não foi aprovada quando o livro foi editado. logo não se pode considerar parte da história. No entanto é este pedaço que parece completar o resto da história, mostrando aquilo que uma pessoa desconfia logo no inicio quando a história fica parva e que vai de encontro, em parte com a sinopse. Mas lá está... foi um acréscimo após a escritora se ter tornado famosa.
Percebem a minha irritação com o livro? venham cá com a história de que é uma grande escritora. Até agora do que li, nada me cativou, este então só deu vontade de gritar de frustração. Mas ainda vou ler o " O menino que não gostava de ler" só para perceber se há algo na escrita da senhora que se safe para mim.

[Melih · Rating 3 out of 5]

kitap, isminden de anlaşılacağı gibi aklı bir karış havada olan kahramanımızın aksiliklerle dolu trajikomik kaçış hikayesini anlatıyor. Zaman zaman yeni insanlarla tanışıp her seferinde terkedilenin kendisi olması aslında herkese hemen güvenilmeyeceğinin mesajı vermeye çalışmış gibi. Boş zamanlarda okunabilecek macera kitabı.

[Hümeyra Baş]

Kitaba genel olarak baktığımda beğendim ama bazı yerlerini eksik buldum.Betimlemeler bazı yerlerde daha az olmalı.Ama genel olarak etkileyici bir kitap okunmasını tavsiye ederim.Kısa ve öz bir kitap olmuş.Daha çok olay şeklinde yazılsaydı daha iyi olurdu.

[Marta Pedro · Rating 1 out of 5]

Bad

[Elisa · Rating 1 out of 5]

Libro leggero e spensierato, ma non mi ha lasciato nulla.

[Rosanna · Rating 1 out of 5]

Bello fino a pag. 20 e poi...boh!

[Elif · Rating 2 out of 5]

Yani ne denebilir, ortalama bir kitap. En sonunda bahsedilen duygunun ne olduğunu tam çözemedim belirsiz bırakmış zaten. Okunmasa da olurmuş.

[Luca Dofus · Rating 2 out of 5]

L'ho iniziato con buone intenzioni e dopo qualche decina di pagine già mi ha perso e ci ho messo a finirlo. Ci sono momenti divertenti e un che di interessante nelle vicissitudini del protagonista, ma spesso le descrizioni vanno troppo per le lunghe e la storia non porta da nessuna parte. Mi sono annoiato se devo essere sincero. Libro comprato a pochissimo in un mercatino dell'usato per fortuna.
Forse sono uno che analizza troppo (come si procura da mangiare senza soldi è uno dei tanti misteri irrisolti), ma se preferisci storie con un inizio, un filo e una fine non consiglio questo libro. Altrimenti è breve, perché non provare!

[incipit mania]

Incipit

Chi l’avrebbe mai creduto possibile? ...
La testa fra le nuvole incipitmania.com

[Bliv · Rating 1 out of 5]

storia strampalata e orrenda

[Kekko · Rating 1 out of 5]

Letto in una notte perchè non riuscivo a prendere sonno. L’unica cosa che posso dire è che avrei preferito sicuramente dormire

[Carlotta · Rating 1 out of 5]

Premetto che ho letto questo libro solo perché lo avevo a casa e ne ho approfittato in un momento di transizione tra una lettura e l'altra.
Nonostante le poche pagine, si è rivelata per me una lettura inutile e dispersiva, che ho fatto molta fatica a portare a termine. Ci sono momenti delicati e immagini originali, ma anche un intreccio che non regge e scelte narrative che non mi hanno convinta.

La scrittura è lieve e quasi infantile, e nonostante ciò in diversi punti (ad esempio durante il viaggio in nave), si dilunga in periodi eccessivamente lunghi, pieni di digressioni che appesantiscono la lettura e mi rendevano difficile seguire il filo e capire dove si volesse andare a parare.

Il protagonista Ruben è un personaggio che proprio non sono riuscita ad apprezzare. Orfano e solitario, pigro e apatico, affronta la realtà con espedienti e piccoli inganni pur di tirare avanti. È un ragazzo passivo, senza una volontà forte, a cui le cose capitano più che sceglierle, e che annaspa continuamente nelle assurde situazioni in cui finisce.

L’atmosfera complessiva è onirica e surreale: la storia procede come un sogno a occhi aperti, il lettore non sa mai se ciò che Ruben vive sia reale o solo frutto della sua fantasia. Non c'è una vera e propria linearità, i personaggi eccentrici appaiono e scompaiono senza lasciare traccia, e si passa repentinamente da un’ambientazione ad un’altra.

Tra gli episodi, il primo incontro con la non vedente Ilaria mi è sembrato insensato, quasi un "sequestro", da cui Rubén cerca di trarre vantaggio.
Segue l’incontro con il barone e Domitilla, segnato da una strana vena di perversione, fuori luogo rispetto al tono generale della storia.
Più toccante e tenera è invece la vicenda della vedova Margy, che trova nel suo giardino l’unica consolazione dopo la morte del marito pasticcere Ettore. Il suo unico desiderio è infatti di morire con in mano il fiore più bello del suo giardino, proprio come era solita offrire ad Ettore al ritorno dal lavoro. Proprio per questo è deprimente vedere come Ruben, durante un suo delirio, decida di abbattere tutti gli alberi e le aiuole, privando Margy del suo ultimo sogno.

Malinconica l’amicizia con Lucrezio, lo scoiattolo con cui Ruben instaura quello che lui stesso definisce un rapporto profondo, e l'unico con cui riesca a dialogare davvero. Questo legame si spezza bruscamente con l'arrivo del letargo, lasciando Ruben nuovamente solo.

Il finale mi è sembrato sospeso e poco convincente: tutto si riduce a un secondo incontro casuale con l’archeoaviatore che, guarda caso, è proprio diretto in America e decide finalmente di dare un passaggio a Ruben.

[Kevan Houser · Rating 3 out of 5]

This is the second book by this author that I've found (the other is "Va' dove ti porta il cuore"), and I finally decided it was their turn to escape my growing TBR pile.

I picked up this one ("La testa fra le nuvole") first, since it was her first novel.

Honestly, I didn't know what to expect, and I was truly enchanted by the first chapter and really liked much of the second. After that, I liked the book progressively less and less.

It's a fantastical story, a fable, and I have to admit I don't understand the point(s) the author was trying to make. For the second and third chapters, I decided not to worry about the story, to just allow myself to slip into the beautiful prose and let the craziness happen without judgment or an attempt to figure out what the point was. And that worked for a bit. But then I just got bored with the story and carried on, not enjoying it terribly.

The ending was not terribly satisfactory, and I still have no clue what all the weirdness was supposed to communicate to me. A lot of the odd anecdotes and events were entertaining, but as a whole, the story felt almost random, disconnected, and inconclusive.

I'm not a huge fan of fable-type / dreamlike literature, so there you have it. Some have compared this to Italo Calvino's work, and I've hesitated reading much of Calvino because I know I don't care for that genre.

This book reminds me a bit of Alessandro Baricco's "Novecento" or Stefano Benni's "Il bar sotto il mare" (although my memory of those two books is admittedly a little faded), or even Gianni Rodari's "C'era due volte il barone Lamberto" — although I enjoyed all three of those books more than this one (as I recall).

I'll read a few other things and then return to this author — her writing is wonderful, and if I can find it coupled with a story that's more to my taste, I'm sure I'll be a big fan.

[Katie ✨ · Rating 4 out of 5]

Leggere questo libro ci rammenta di che materiale siamo fatti, se quel materiale ci piaccia, se sia vero, autentico, se aderisca alla nostra pelle come una seconda pelle o, in caso contrario, se non sia soltanto uno spesso strato di tessuto capace di mascherare ciò che siamo in realtà ma che in realtà neppure quello strato di tessuto potrà nascondere più di tanto, perché prima o poi un angolino si scollerà fino a che non verrà via del tutto, e piano piano vedremo tutto ciò che non poteva essere celato neppure agli occhi dei più ciechi e dei più sordi. Leggere la storia di Ruben, un ragazzino dai capelli rossi in cerca dell’indipendenza e della libertà nel Paese “dove tutto può accadere” e di tutto ciò che è accaduto a lui fino all’ultima pagina per me è stato un po’ come chiudere gli occhi, staccare la spina da tutto e lasciare che finalmente il potere della fantasia e della speranza mi prendesse e mi trascinasse in posti dove tutto può veramente accadere e allo stesso tempo a riaprirli subito per rispecchiarmici in quelli di Ruben e correre a rotta di collo senza più voltarmi indietro, e alla fine di quella corsa, seppur stremata e quasi senza più fiato nei polmoni, sentire una cosa soltanto: te stessa, e il tuo cuore che batte. Ma, per poter capire COSA NON è riuscita a scrivere Susanna Tamaro in questo libro o anche solo per scoprire come ci si senta a spiegare le ali, spiccare il volo e provare adrenalina pura, dovete leggerlo. Bambini, ragazzi e adulti. Perché non esiste età che tenga per concedersi il lusso di essere finalmente indipendenti e liberi da ogniqualsivoglia forma asettica di cattiveria.

[ChristlMistl · Rating 1 out of 5]

Abgebrochen nach 100 Seiten, also bei etwas mehr als der Hälfte. Beworben wird das Buch auf dem Klappentext unter anderem mit folgenden Worten: liebevoll, amüsant erzählt, schwerelos zart, hinreißend charmant - ein phantasievolles Märchen, Schelmenroman und ein poetisches Buch vom Erwachsenwerden. Aber ich verstehe nicht, was poetisch, schelmenhaft, amüsant oder liebevoll daran sein soll, wenn ein Junge (Ruben, scheinbar Minderjährig) zunächst bei einer “kinobegeisterten Blinden” festgehalten wird. Danach bei “Baron Aurelio” landet, der
- Ruben zum Gassi gehen mit den Hunden die Leinen an den Händen mit einem Schloss verschließt, damit er nicht abhaut
- gegenüber ihn Anspielungen macht, er solle sich zu ihm ins Bett legen
- schlussendlich Ruben auszieht, ihn wäscht und anfässt bzw. mit dem Mund die Veilchen von Rubens nacktem Körper entfernt und ihm das als Geschichte von Sebastian und dem Zenturio verkauft
Ab da war für mich der Punkt erreicht, das ich nicht mehr weiterlesen wollte. Der Erzählstil war sowieso schon nicht so richtig meins, aber wer meint, dass man Missbrauch metaphorisch dazu benutzen könnte, um das Erwachsenwerden zu beschreiben - das ist weder amüsant, noch schwerelos zart und erst recht nicht hinreißend charmant. Nein, danke! Meine einzige Hoffnung: dass ich hier etwas eindeutig missverstanden habe…

[Giacometto · Rating 3 out of 5]

Della Tamaro ho già letto il suo maggior successo “Va dove ti porta il cuore”, che malgrado essere molto prevedibile è un libro lineare e di sicuro effetto commovente. Iniziando “La testa fra le nuvole” mi aspettavo qualcosa di simile, invece questo primo romanzo della scrittrice mi ha sorpreso con una più grande ricchezza di linguaggio e sopratutto la fantasia dirompente dei luoghi e dei personaggi, che si alternano come su una giostra impazzita.

Inevitabile, per me, il paragone ai testi di Calvino, dai quali però differisce fortemente per l’utilizzo di una costruzione grammaticale molto più semplice, meno intellettuale.

Non credo che mi lascerà un gran segno, ma ho letto volentieri questo libro e lo consiglio a chi ha voglia di lasciarsi trasportare dalle avventure oniriche e sognatrici della scrittrice.

[Mireille Amaral]

A fuga incessante ao destino inevitável de se tornar adulto é o móbil de Ruben, o adolescente que protagoniza o romance. Vivendo inicialmente num mundo idílico de fantasia e liberdade, Ruben vê-se obrigado a actuar e a cumprir as regras severas que Oskar, o seu intransigente perceptor, lhe impõe. Mas Ruben foge conduzido pelo pânico, iniciando uma viagem mirabolante, durante a qual se vê envolvido com personagens excêntricas e inquietantes, em ambientes surreais. O seu rumo? A América onde se encontra o riquíssimo tio Isaac e onde Ruben crê ser possível fazer perdurar a sua infância. Contudo...evaporados os sonhos da adolescência, Ruben regressa a casa descobrindo o que deles resta intacto em cada um de nós. Galardoado em 1989 com o "Prémio Elsa Monte", este livro vem confirmar a originalidade de Susanna Tamaro.

[David Dandy · Rating 5 out of 5]

Onirica "favola" ad acquerelli. Incubi e sogni. Bello.

Libro magico, dalle tinte color pastello: bisogna lasciarsi trasportare dalla lettura e salire sull'aquilone della scrittura.

È la storia di un ragazzino (il "figlio della Natura"), il racconto della sua fuga dalla realtà, dal quotidiano, dalle responsabilità, da una grigia vita borghese di doveri e consuetudini. È la "fiabesca" e rocambolesca corsa verso la Libertà di autodeterminarsi, sempre.

Soprattutto è un'inquietante fuga dagli adulti, dal loro a tratti perverso e squallido universo.

I più grandi sono raffigurati qui attraverso una carrellata di grotteschi personaggi, loschi truffatori, mostri morbosi, incubi reali, "alla Pinocchio di Collodi".

Non comprendo il perché di una votazione così bassa, forse derivante da un pregiudizio nei confronti degli scrittori italiani o dell'autrice (?), di cui apprezzo invece moltissimo la poetica, i voli lirici di alto livello, lo sviluppo dinamico del soggetto e della trama.

Amo questo libro, amo tutti i libri della Tamaro finora letti.

Romanzo per i "cuori di bambino" che non hanno paura di sognare. Non è un libro per cinici, per persone dominate dal raziocinio, schiave del "bugiardino dei sentimenti".

Che il mondo degli adulti non è poi così bello... che crescere non è poi così bello...

Consigliato!

[Antonio R. · Rating 2 out of 5]

Este livro, foi-me recomendado há alguns largos anos, como um livro "que muda vidas".

Li-o, e o que senti não foi nada disso.

A história, consiste num retrato de uma pessoa egocêntrica, sem capacidade de empatia, de respeitar o que lhe é confiado, que destrói um jardim inteiro que lhe havia sido confiado para cuidar, que era a última lembrança que ligava essa pessoa a um ente falecido, para que a personagem principal possa construir uma pista de aterragem para um aviador que a personagem principal havia conhecido de fugida, antes...

...

Se é um mero exercício de absurdo e de metáforas, não muda o sentimento, a intenção de cada situação, de cada acção da personagem principal.


Terminei o livro com uma palete de emoções no peito. Nenhuma delas boa.

[Sofia Cardoso · Rating 1 out of 5]

Não lia nada da autora desde "Vai Aonde te Leva o Coração", livro que li na adolescência e que nunca mais esqueci. Por isso não esperava pouco de nenhum outro mas este, confesso, não atingi. A sucessão de acontecimentos não tem uma lógica plausível e todo o livro parece realmente escrito "nas nuvens", só que de uma forma que realmente não me convenceu, sobretudo porque não me comoveu.

[Joana Pereira · Rating 3 out of 5]

Apesar da opinião mais comum, gostei muito da forma de escrita da autora. Apesar de não conseguir fazer totalmente sentido da história, a escrita manteve-me agarrada pelas horas que demorei a ler o livro. No entanto, a sinopse dá a entender um final que não corresponde ao que lemos… ficou em falta algum capítulo? Parece…

[Rosario Improta · Rating 2 out of 5]

Fantasia portami via!

Arrovellarsi per cercare a tutti i costi di rimanere ancorati al presente e sottrarsi alla crescita, è l'obiettivo di Ruben.

L'obiettivo dell'autrice invece è farmi rimanere di stucco. Ho cercato più volte una morale che non ho colto.

Ho bisogno ancora di rileggerlo.

#iostoconilibri

[Alessia · Rating 3 out of 5]

Testa tra le nuvole
Ruben : protagonista infantile
Zio isacco : zio ricco che manteneva lui, la nonna e la bisnonna
Oskar : istruttore/educatore
1. Spartaco : ragazzo furbo dello scambio di vestiti in treno
2. Ilaria : cieca nel treno
3. Domitilla e Aurelio : credevano nella profezia della fortuna
4. Margy : anziana proprietaria della villa con giardino
Arturo : archeoaviatore

[Luis Becerra · Rating 3 out of 5]

Al inicio pinta para ser una gran novela, pero después del primer capítulo todo va desarrollándose tan de prisa que las transiciones se pierden. Si tan solo hubiese desarrollado más cada capítulo sería una gran obra, pero se quedó solo como un borrador.

[Chiara · Rating 2 out of 5]

Un romanzo che ti catapulta subito nella storia del personaggio, fatta di avventure e sventure che lo portano sempre a scappare per iniziare una nuova vita.
Nel complesso, non mi è piaciuto come questo romanzo è stato scritto ma risulta comunque scorrevole.

[lud]

parla di tutto e di niente. non sono riuscita a seguire per niente il filo del discorso