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Glücklich die Glücklichen

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Ein Ehepaar im Supermarkt, Robert und Odile. Ihr an sich lächerlicher Streit an der Käsetheke eskaliert,
die Nerven liegen blank, weil es hier um viel mehr als um die Wahl des richtigen Käses geht. Odile, Mutter
zweier Kinder, wird sich schon bald einen Liebhaber nehmen, der sie dann seinerseits betrügt. Yasmina
Reza beschreibt Paare, Einzelgänger und Familien in unverschämt komischen Alltagsszenen. Inmitten von gesellschaftlichem Ansehen und beruflichen Erfolgen werden ihre Träume vom Alltag zerrieben. Doch aufgeben? Niemals! Mit scharfer Beobachtungsgabe und schmerzhaft treffenden Dialogen entzündet die
Autorin ein Feuerwerk aus klugem Witz, Humor und tiefen Einsichten in unsere heutige Gesellschaft.

176 pages, Kindle Edition

First published January 4, 2013

282 people are currently reading
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About the author

Yasmina Reza

62 books595 followers
Yasmina Reza began work as an actress, appearing in several new plays as well as in plays by Molière and Marivaux. In 1987 she wrote Conversations after a Burial, which won the Molière Award for Best Author. Following this, she translated Kafka's Metamorphosis for Roman Polanski and was nominated for a Molière Award for Best Translation. Her second play, Winter Crossing, won the 1990 Molière for Best Fringe Production, and her next play The Unexpected Man, enjoyed successful productions in England, France, Scandinavia, Germany and New York. In 1995, Art premiered in Paris and went on to win the Molière Award for Best Author. Since then it has been produced world-wide and translated into 20 languages. The London production received the 1996-97 Olivier Award and Evening Standard Award. Screenwriting credits include See You Tomorrow, starring Jeanne Moreau and directed by Didier Martiny. In September 1997, her first novel, Hammerklavier, was published.

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795 (10%)
1 star
165 (2%)
Displaying 1 - 30 of 774 reviews
Profile Image for zumurruddu.
139 reviews151 followers
October 9, 2017
“Essere felici è un talento. Non puoi essere felice in amore se non hai un talento per la felicità”

Quello che mi piace di questa autrice è la precisione, la nitidezza con cui riesce a riprodurre la tensione emotiva di certe situazioni, facendola trasparire da una scrittura limpida, asciutta, senza fronzoli, ma acuminatissima. Ho letto più volte in giro che lei stessa ha dichiarato di “scrivere foto”, ed effettivamente sembrano proprio le caratteristiche di una foto quelle si apprezzano nei racconti di cui è costituito questo “romanzo a episodi”: la luce in cui sono visti i personaggi (da diverse angolazioni, di volta in volta - e dunque l’inquadratura); e di nuovo la nitidezza, la definizione altissima con cui riesce a rendere gli stati d’animo, la solitudine di queste donne e uomini, e di queste coppie di sposi e di amanti, di famiglie disfunzionali. Nessuno di loro sembra particolarmente portato alla felicità.
C’è molto cinismo in questi racconti, la Reza non ci fornisce un quadro edificante delle relazioni umane e dei rapporti di coppia nella nostra società. Soprattutto è brava a smascherare le ipocrisie, i “facciamo finta che tutto va bene”, le bugie che diciamo agli altri e a noi stessi per nascondere quella solitudine di cui ci vergogniamo prima ancora di soffrirne.


“Un giorno bisognerebbe studiarlo, questo particolare silenzio dei viaggi in macchina, della notte, quando si torna a casa dopo aver sfoggiato una serenità a uso e consumo degli altri, un misto di conformismo e autoinganno”

“Una sera, a una cena, uno psichiatra, che era anche uno psicoanalista, ha riferito le parole di un suo paziente che soffriva di solitudine. Questo paziente gli aveva detto, quando sono a casa, ho paura che qualcuno arrivi e veda fino a che punto sono solo”

“Tutto sommato preferisco le persone a cui sfugge qualcosa. A stare soli si impara. Ci si organizza benissimo. Non si è costretti a dare spiegazioni”

Forse gli episodi non sono tutti riusciti allo stesso modo, ma il livello si mantiene alto.

Ora mi direte: sempre a leggere libri allegri, eh?
Cito dalla Reza:
“Quando si è giù, bisogna leggere libri tristi.”
Profile Image for Sandra.
964 reviews333 followers
September 9, 2021
Diciotto quadri di vita quotidiana intitolati ciascuno a un personaggio, che celebrano la coppia, un organismo itinerante governato non dai sentimenti né dalla morale, forse dai nervi, sicuramente dalle ipocrisie e dalla solitudine. Le coppie -ci dice Yasmina Reza- non sono felici: la felicità non è una conquista, non è un fine da raggiungere, ma è un dono, un talento, distribuito in maniera casuale e probabilmente diseguale tra le persone. Perciò per essere felici in amore ci vuole fortuna.
Fortunati i felici, dunque. O felici i fortunati, quelli che hanno avuto un’occasione da sfruttare.
Profile Image for Karen·.
682 reviews900 followers
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August 28, 2015
Well.
This must be satirical, right? (Right?)
I mean no-one really talks or acts like this, do they? Do they? I mean, anywhere else except on trashy afternoon TV. Throwing a coffee cup in someone's face, having a physical tug of war in the supermarket over your wife's handbag because she has the car keys, chewing and swallowing a king of spades because your partner made a mistake at bridge. All her characters seem to be stroke victims who have lost all social filters. Or Hélène, who allows Igor to take her for a meal, order for her the same as he's having, and when he insists that the chicken and beans needs salt, adds salt to her own, even though she finds it salty enough?
I find it invraisemblable so I went hunting to see if I was the only one to think so, and found Pierre Darracq in L'Express, who claims Reza "excelle dans l'observation du quotidien. Elle n'a pas son pareil pour ausculter ces petits moments de tous les jours." Ah, bloody hell, no. If this is daily life, let me off the planet, please.

A serious question: Why would I find this, or Reza's piece Carnage easier to swallow if I saw it in a theatre? What is it that makes me far more willing to suspend disbelief in a darkened room with four hundred other people in a theatre, whereas on the cinema screen (despite magnificent performances by Kate Winslet and Christoph Waltz, and also in a darkened room with four hundred other people), or in the pages of a book, this sort of thing seems, well, frankly, silly? Overdone, overblown, over-dramatic. And decidedly unfunny. Why do I expect more realism on the cinema screen, or in my head-cinema?

The title is taken from a Borges quotation: Felices los amados y los amantes y los que pueden prescindir del amor. Felices los felices. But I reckon there's nary a one here who loves, is loved, or can do without love. No-one happy, not one.

Profile Image for Sarinys.
466 reviews173 followers
September 3, 2016
Breve romanzo corale, nel quale ciascun capitolo è raccontato in prima persona da un personaggio diverso. A fare da baricentro i coniugi Robert e Odile Toscano, coppia di mezz’età che connette tra loro tutti le altre voci. Schnitzleriano in molteplici aspetti, richiama il Girotondo non solo nella struttura ipertestuale ma anche nei contenuti. Felici i felici ritrae senza pietà le ipocrisie della famiglia borghese, in primis quelle dell’istituzione matrimoniale e in generale dei rapporti tra uomini e donne. In questo richiama da vicino anche il romanzo di A. M. Homes Musica per un incendio , col quale ha in comune una visione particolarmente negativa del mondo maschile.

Nel libro di Yasmina Reza gli uomini sono quasi tutti orchi, camuffati sotto le spoglie del quieto vivere da padre di famiglia (e marito infallibilmente fedifrago), sono arroganti, aggressivi e sadici; le donne sono le loro vittime, spesso conniventi, mogli e amanti votate al martirio e asservite allo squallido potere dei loro persecutori. Non è un caso che gli unici due maschi fuori da questo schema siano il dottore con la propensione per i marchettari – che da bambino è stato abusato dal fratello maggiore, diventando anch’egli vittima del mondo maschile – e il ragazzo convinto di essere Céline Dion. Quest’ultimo, in particolare, è la vera personalità di rottura; della sua patologia Reza riesce a esprimere comicità e tragicità allo stesso tempo, avanzando persino il dubbio che sia una gigantesca presa in giro; ma in ogni caso, essa pare il tentativo del personaggio per respingere e negare il mondo rappresentato dai genitori, quello della reale finzione, dei borghesi infelici.

Complicata la rete dei personaggi, essenziale la scrittura, capolavoro di sintesi nel ritrarre in pochi paragrafi i caratteri, con le loro viltà e frustrazioni. Molte le anticipazioni, nascoste in riferimenti apparentemente insignificanti alle relazioni tra i vari personaggi. È un libro che si legge rapidamente, ma al quale è necessario prestare una grande attenzione perché pieno di collegamenti, giochi di specchi e tesori occultati tra le parole.

Riferimenti espliciti alle Elegie duinesi di Rilke e a Giorni felici di Beckett. Il titolo proviene da un verso di Borges, citato in apertura: «Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell'amore. Felici i felici» .
Profile Image for Alexandra .
936 reviews364 followers
March 8, 2020
Ein sehr nerviges Werk, das als Episodenroman keine konsistente Gesamt-Geschichte zusammenbringt und als lose Kurzgeschichtensammlung gesehen sind die Figuren der Episoden einfach viel zu wenig entwickelt und der Plot weist in den meisten Fällen keinen Spannungsbogen auf. So war ich als Leserin ständig damit beschäftigt, zu versuchen das Gesamtbild, das Puzzle, zusammenzupfriemeln was nicht funktionieren konnte, da die tangent zusammenhängenden Episoden und die auch nur tangent zusammenhängenden Figuren und Biografien einfach keine Struktur oder ein Ziel ergaben.

Ich bin ja sehr für anspruchsvolle Literatur, möchte mich auch sehr gern geistig ein bisschen anstrengen und habe schon mit ausgezeichneten Episodenromanen wie Daniel Kehlmanns Ruhm oder Denn sie sterben jung von Antonio Ruiz-Camacho sehr gute Erfahrungen gemacht, aber sinnlose Leserquälung, Defragmentierung, und nur tagente Episoden im Stakkato stroboskopartig platziert ohne Ziel, Sinn und Verstand ist nur eines: nämlich schlechtes Literaturhandwerk.

Was das traurigste an diesem zusammenhanglosen Machwerk ist, ist der Umstand, dass die Autorin sehr wohl und sehr gut zu schreiben vermag. Ein paar wenige Episoden sind sogar als Kurzgeschichte relativ gut konzipiert und weisen plottechnisch einen humorvollen sich rasant zuspitzenden Spannungsbogen auf, wie zum Beispiel die erste Szene einer Ehe zwischen Odilie und Robert als ein winziger Konflikt mit Publikum im Supermarkt sehr schnell eskaliert. Oder sie fallen auch durch sprachliche Skurrilität auf, z.B. die schräge Sexszene “ Er befreite sein Geschlechtsteil, und plötzlich fiel mir auf, dass das Sofa türkis war“, aber das ist auch schon alles, was diese 170 Seiten an positiven Erlebnissen und Qualität zu bieten haben.

Dann auch noch in einer Episode des Romans Klosterneuburg als Filmdrehort zu installieren ist wirklich absurd. Ich hab nix gegen Fiktion und Imaginationskraft, aber konsistent sollte sie schon sein und nicht ausgerechnet das letzte spießige Nest im Schatten eines Hügels im Norden von Wien als Location für einen internationalen französischen Film auswählen. Ich war so verblüfft, dass ich googeln musste, ob mir da etwas entgangen ist, aber außer einer einzelnen Folge von Soko Donau tat sich dort niemals etwas. Weil Kloburg (Spitzname) an der Donau liegt, musste das ja mal sein aber alle anderen Nester an der Donau waren schon weitaus öfter und mehrmals Schauplatz dieser Serie. Ok das Kloster ist schön, wenn man einen Wachauer Marillenbaum veredeln will, ist das der richtige Ort, die dortige Wein- und Obstbauschule hat 1861 eine Methode zum Messen des Zuckergehaltes von Wein entwickelt, oder wenn man eine schweineteure Wohnung meist sehr ungemütlich in Hanglage in der Nähe von Wien kaufen will, ist man dort auch gut aufgehoben, ein gutes Kunstmuseum wurde dort gegründet aber 2016 wieder geschlossen, ansonsten tut sich gar nix dort.

Fazit: So, aber nun komme ich zur Endabrechnung. Das Buch ist komplett entbehrlich. Wahrscheinlich war der einzige Nutzen, dass ich es gelesen habe jener, dass Ihr mich immer so gern leiden seht und auch mein Lamento über mein Leiden gar so sehr genießt. Hab da schon öfter positive Signale unter meinen Freundln gehört, die sich immer so daran ergötzen, wenn ich mich über ein Buch aufpudle, im Lesestatus extrem sudere und es dann auch noch als Schlusspunkt auch noch gemein verreiße.
Profile Image for Gattalucy.
380 reviews160 followers
April 9, 2018
Gli oggetti si accumulano e divengono inutili. E noi uguale.

Che dolce
Che triste
Che simpatico
Che vero
Che spaccato di umanità dolente, sincera, falsa, ipocrita, terribile…
come la vita.
Brava Yasmina Reza, ti riconcilia con la vita, con tutte le sue sfaccettature, buone o cattive che siano. E lo fa con una scrittura piana, facile, tanto da sembrare la mia, la tua, la nostra vita.
Profile Image for Kelly.
885 reviews4,874 followers
March 15, 2015
I didn't recognize any of these people. They seemed like such dated types- the sort that even when they were contemporary were more symbols and composites of societal resentments and anxieties than actual people.

I read an interview of her that was so good it made me want to immediately buy it. I got about 2/3rds of the way through before I gave up, disappointed. Where did the insight from her interview go? I just can't find it in this book. Which is such a shame.
Profile Image for Steven Godin.
2,782 reviews3,383 followers
March 29, 2020
Really enjoyed reading a couple of Reza's plays, including 'Art' which I thought was fantastic, so made the easy decision to try one of her novels. Happy are the Happy was a book I found to be just as much humane as it was funny. Each of it's twenty-one short chapters is titled with the name of the character speaking, for example - Marguerite Blot, Virginie Deruelle, Rémi Grobe, so the narrative is told in the first person and concerns for the most part other characters who have either already appeared or will appear after, and it's quite a clever idea, structurally. Everyone can't wait to have their say, and it feels all rather gossipy in the way they relate to each other. The characters voices are self-aware, a little vulnerable, sometimes plaintive, but wholly authentic. The book is full of womanizers with wandering eyes, and the lonely females who put up with them, and Reza captures the way boredom and restlessness creep into the broken rules meant to spice up life. We get lethal domestic rows, secret passions, disappointments, and smug couples, all told in a sharply observant and witty style. As in Reza's words - "life isn't sparkly - it’s a slog. People, practically oldsters, lurching around Paris, bearing their lives.” And that can certainly ring true here.
I still prefered her plays, but this wasn't bad at all. Will now likely read another of her novels at some point.
Profile Image for Paul Bryant.
2,409 reviews12.6k followers
September 27, 2014
I once had a great idea for a movie. The camera would pick up on two people walking down the street, they would encounter a third person, then the camera would follow the third person, until they in turn went home and then the camera would drop that person and hop on to their sister or family dog (cool!), and follow the dog or the sister, and so on, there would be no narrative as such, but a whole skein of interrelationships would be displayed, the very stuff of LIFE ITSELF, fascinating banality. Then I found Richard Linklater had already made this film in 1991, it’s called Slacker, so I hurried to rent it, and I thought it SUCKED wasn't quite what I was after and was hugely tedious, unlike the rest of the human race who have it pegged as a MINOR CLASSIC.

Happy are the Happy (tagline : 1 novel. 18 people. 18 lives. Infinite combinations) does something not dissimilar to Slacker & it starts off really well with its ten-page monologues and then just like Slacker it gradually squelches until all that is left is this kind of smear all over the pavement, which people walk around.

The proper grown-up reviews say that eagle-eyed readers will be figuring out all the relationships between these 18 characters as they go along and many surprising connections and revelations will ensue, little readerly lightbulbs going off in the brain, pop pop popop! Yeah well, I’m sure that is what should happen, but I’m so lazy. After a while I couldn’t be arsed. Let’s see, is Chantal Audouin the girlfriend of Robert Toscano or is she his secret daughter by Paola Suares? Or just the hat check girl at the Cavern who later became Cilla Black and scored a number one with Anyone who Had a Heart? Aw, who cares.

The first five or so monologues had me chortling a little bit, who wouldn’t chortle over the family disaster of having a son who becomes convinced that he’s Celine Dion, that’s actually quite funny. But eventually it became a bunch of old people rabbitting about funerals and chemotherapy and many (many) irritating personal quirks were displayed and tiresome irritable conversations recounted. (Newsflash : old people are just like caricatures of old people.)

On the plus side, it didn’t take too long to read.


Profile Image for Hank1972.
210 reviews56 followers
April 7, 2024
Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore. Felici i felici.
(Borges, Frammenti di un vangelo apocrifo)

Vent’uno mini racconti che si incastrano alla perfezione, ognuno narrato in prima persona da un diverso protagonista, intrecciati tra loro con richiami ad altri personaggi o situazioni, in un quadro alla fine fittamente popolato da tante figure e storie. Tutto molto vero, ai limiti del cinico, ma anche con momenti dolci o comici.

Tornare indietro diverse volte per rileggere in questo caso aiuta a ricostruire i legami ed i tratti dei diversi soggetti, godendosi al meglio la lettura, sempre comunque facile e scorrevole.

Il filo che intesse il libro è la ricerca, in ultimo, ovvio, della felicità. Un fine illusorio. La felicità, come dice Borges citato da YR, è una predisposizione ed è passeggera, da cogliere attimo per attimo.

Contrastiamo la solitudine attraverso un rapporto di amore, che anche quando è duraturo, può essere solo di facciata e comunque il tempo cambia tutto e la coppia che eravamo un tempo non è più la stessa. Ed un amante c’è sempre, ed anche la sua situazione é dura. E quando la coppia scoppia torniamo alla faicosa ricerca dell’amore. I figli possono dare la felicità? Certo, poi però crescono e c’è da affrontare lo scontro con la loro identità in formazione, che può prendere anche direzioni inaspettate. E la vecchiaia porta serenità? Sì, ma anche rimorsi, rimpianti e malinconie per il passato e poi ci sono la malattia e la morte incombente. E il successo sul lavoro? Sono affermato, sì, ma questo non cancella i segni che la vita mi ha lasciato.

La felicità può essere la propria casetta in campagna in cui coltivare mele e fare il sidro. Oppure andare a pescare con il migliore amico e, senza perdere la tenerezza, mollare il pesciolino che ha abboccato al nostro amo.
Profile Image for fiordiligi.
271 reviews218 followers
September 7, 2024
ho dovuto fare uno schemino per capire tutti i collegamenti tra i personaggi ma ne è valsa la pena
Profile Image for LW.
357 reviews93 followers
February 6, 2018
Heureux les heureux


Il titolo è la perfetta sintesi della riflessione che scaturisce da questo strano romanzo,
strano perchè ha una struttura a episodi , tutti legati tra loro.
Scene di vita quotidiana - si sente che la Reza è anche autrice di pièces teatrali - descritte con una scrittura tagliente e brillante : incomprensioni, silenzi , piccole crudeltà domestiche,
risentimenti, fughe ,insoddisfazioni , tradimenti ,soprattutto nelle relazioni di coppia (ma non solo)
E dunque
Heureux les heureux , appunto, che si può tradurre sia come
Fortunati i Felici sia come Felici i Fortunati
perché essere felici è un talento (che non è di tutti)

*la "scena" sul 95 che va da Place Clichy a Porte de Vanves (ah,Paris!) è la mia preferita :)

Si è sporto verso di me e ha detto,mi riconosci?Ho detto ,sì e no.Ha sorriso.Mi sono anche ricordata che un tempo non riuscivo mai a rispondergli in modo deciso.
- Ti chiami ancora Hélène Barneche? -Sì.- Sei ancora sposata con Raoul Barnèche? -Sì. Avrei voluto formulare una frase più lunga ma non riuscivo a dargli del tu. Aveva lunghi capelli brizzolati, pettinati, all'indietro in modo curioso ,e un collo imbolsito. Nei suoi occhi ritrovavo quel lampo di oscura follia che mi aveva risucchiata. Mi sono mentalmente passata in rassegna.
La pettinatura, il vestito e il gilet, le mani.
Lui si è di nuovo proteso per dire, sei felice? Ho detto, sì, e ho pensato ,che faccia tosta.
Ha annuito e assunto un'aria vagamente intenerita, sei felice, brava.
Mi è venuta voglia di tirargli uno schiaffo.
Trent'anni di tranquillità emotiva spazzati via in dieci secondi.
Ho detto ,e tu Igor? Si è sistemato sul sedile,e ha risposto, io no.
- Sei psichiatra?- Psichiatra e psicoanalista. Ho fatto una smorfia come a significare che non conoscevo quelle sottigliezze.
Ha abbozzato un gesto come a significare che non aveva importanza.
Mi ha detto, dove vai? Queste due parole mi hanno scombussolata .
Dove vai, come se ci fossimo visti il giorno prima. Con lo stesso tono di un tempo,come se in vita nostra non avessimo fatto altro che girare a vuoto.
Quel Dove vai mi ha trafitta . Ho sentito riaffiorare sensazioni confuse.[...]
Igor Lorrain ha detto , io scendo qui, vieni con me.Ho guardato il nome della fermata ,era Rennes-Saint-Placide. Ho detto,io scendo a Pasteur-Docteur-Roux. Ha scrollato le spalle , come fosse l'ultima destinazione che uno potesse concepire.Si è alzato.
Ha detto ,vieni,Hélène .Vieni, Hélène. E ha teso la mano. Ho pensato, é pazzo.
Ho pensato , siamo ancora vivi.
Ho appoggiato la mano sulla sua.
Mi ha trascinata verso l'uscita in mezzo ai passeggeri e siamo scesi dall'autobus .
Era una bella giornata.
Profile Image for Behnam M.
80 reviews33 followers
July 17, 2022
متن کتاب به صورت مسخره‌ای گنگ و شلخته‌ست. چون امکان مطابقت با نسخه فرانسوی را ندارم، دوست دارم تصور کنم تمام کاستی‌ها و نقص‌های فاحش متن از مترجم است اما به نظرم این قضیه تا حدود زیادی به «خویش خفن پنداری» نویسنده برمیگردد. نویسنده‌ای که تنها چند فکت دردناک و گاها واضح روابط عاشقانه یا اجتماعی را برداشته و در انبوهی از دیالوگ‌های سخیف و روزمره، کاور کرده و با ژست «من خیلی باحالم چون دارم مطالب دردناک را تیتروار به خوردتون میدم» ۱۴۰ صفحه، زباله تحویلمان داده.
فرق خانوم یاسمینا رضا با «نویسنده نماها»یی مثل روزبه معین و میم مودب‌پور خودمان، این است که آنقدر باهوش است که بداند با صرف جملات زیبا و معنادار و کپشنی اینستاگرامی نمیشود دل مردم فرانسوی خوان را بدست آورد. بهرحال باید تفاوتی بین مخاطب جهانی، با فریب‌خوران داخلی وجود داشته باشد. منتها قویا معتقدم که خوشا خوشبختان نیز انقدر در فرم، مستهجن و در محتوا متظاهرانه‌ست که کاری جز شارلاتان خواندن یاسمینا رضاها نمیتوان کرد.

پ ن: در اینستاگرام زیاد پیشنهاد میشود. بلاک کنید و رد شوید
Profile Image for leynes.
1,316 reviews3,686 followers
October 4, 2022
Yasmina Reza does it again. This woman can do no wrong. I'm now determined to read her entire work, or at least all the pieces that are readily available and still in print. This woman has a way with words and just manages to encapsulate the human condition in the most brilliant and rawest manner.

But enough about my love of her's, let's focus on Heureux les Heureux, yet another quiet 5-stars-book.
Someday someone should make a study of the silence that falls inside a car when you’re returning home after having flaunted your well-being, partly to edify the company, partly to deceive yourself. It’s a silence that tolerates no sound, not even the radio, for who in that mute war of opposition would dare to turn it on?
Extramarital affairs, sadomasochistic tendencies, sexual dissatisfaction and consummate fantasies, ruptures, disappointments and, also, happy endings. In this novel Yasmina Reza intertwines the lives of eighteen characters that, at first glance, seem to have nothing to do with one another. But as the reader is hypnotized by the voices that make up the plot, he will discover some unexpected relationships.

Thus, the Hutner's routine is interrupted when their son's obsession with Céline Dion becomes pathological. And the psychiatrist of the boy, Igor Lorrain, inflates a passionate reunion with his old love, Hélène, married to Raoul Barneche, a bridge player capable of infuriating himself to the point of swallowing a letter.

Reza's writing unfolds in multiple variations in which the reader clearly distinguishes the voice of each protagonist. This choral novel is a cynical, insolent and sometimes hilarious dissection of the human soul, but also a reflection on the brevity of our passage through life, and on the importance of assuming a full existence.

Set in the city of light, Reza manages to encapsulate the feeling of what it's like to live and love in Paris. From the Porte de Vanves to the Porte de Clichy, a painful detour to Père Lachaise Cemetery, Reza's characters navigate effortlessly and aimlessly at times through the city. [I was fortunate enough to read this book whilst being in Paris myself, so that might've attributed to me adoring this novel so much. There's nothing like reading French lit when sitting on the metro towards St Michel.]

Reza created with Heureux les Heureux a novel in which a dichotomy between main and side characters doesn't exist. All 18 characters are equally important. Everyone's story gets told, even though nothing is definite. Upon finishing the novel, the reader will merely be able to grasp the net of complexity and interweavement that is spun throughout the course of all of these chapters, the reader will finally begin to see how all of these characters are connected, a big picture emerges.
And later he says, do not worry my boy, the first marriage is always hard. I then asked him, did you get married several times? — But no, that’s why.
Couples fighting in supermarkets. Children crying in the middle of the night. Sons accompanying their mothers to their doctor's appointments. Women mistaking jealousy for love. People learning to be lonely. Reza unburies the misery and violence that forms the core of many relationships. Some people might call these clichés but Reza's words ooze with originality and rawness. It's not about coming up with new ideas, it's about expressing old ideas in new ways.
Profile Image for Banu Yıldıran Genç.
Author 2 books1,423 followers
January 2, 2019
fransızların tatliş romanlarından biri daha. yasmina reza aktris ve oyun yazarıymış. kitabı okurken bunu bilmiyordum ama şimdi düşününce, romanın yazılış tarzından aslında oyun yazarı olduğu belli. roman 18 kişinin -bazıları aynı- adlarıyla bölümlenmiş, her bölümde o kişinin hayatının bir ânına denk geliyoruz, herkes kendini anlatıyor. ama bu kişilerin hepsi bir biçimde bağlantılı ki romanda en sevdiğim kimin kim olduğunu bulmak oldu. polisiye sevmekten gelen bir şey :) hatta kitabımın bölümler sayfası oklar ve açıklamalarla dolu.
insanı ama özellikle evliliği, çiftleri anlatmakta oldukça başarılı olduğunu söyleyebilirim yazarın. herkesin mutluluk aradığı bir hayat. oysa mutlu olduğumuz zamanları kaçırıyoruz belki de bu arayışta.
çeviri biraz hızlı mı yapılmış, editörlük mü eksik bilmiyorum, bazı anlamsız ya da hatalı cümleler vardı.
kitap hakkında agos'a yazdım.
https://tembelveyazar.blogspot.com/20...
Profile Image for الناز ی.
156 reviews63 followers
January 28, 2018
کسی تا به حال زیاد درباره ی تاثیر مکان ها بر عواطف صحبت نکرده است. دلتنگی هایی ناخوداگاه در وجود انسان بیدار میشود.
Profile Image for Dagio_maya .
1,107 reviews350 followers
September 10, 2017
“Non c’è niente di più impenetrabile di una coppia. Non riesci a capirla una coppia, neanche quando ne fai parte.”

In diciotto istantanee Yasmina Reza (drammaturga, scrittrice, attrice e sceneggiatrice francese ) fa un fermo immagine su pensieri quotidiani di coppie e non:
soliloqui in un percorso circolare.
Ogni capitolo porta il nome di un personaggio legato agli altri per parentela o amicizia: il risultato è un intreccio di frammenti di vite, sguardi che si affannano alla ricerca di un'alchimia.
La felicità, quella pietra filosofale che ognuno ricerca.

Come già nella commedia drammatica “Il dio del massacro” (“Carnage” è la trasposizione cinematografica di Roman Polanski), Reza mette in scena una classe alto-borghese malata di ipocrisia ed indebolita dai vuoti affettivi.

Le relazioni sono colte in differenti declinazioni ma rimane assente una morale definitiva e come dice uno dei personaggi:

”la gente non ha una visione dell'esistenza. Ha solo delle opinioni” .


“Felices los amados y los amantes y los que
pueden prescindir del amor.
Felices los felices.”


Questa l'epigrafe che cita Jorge Luis Borges(“Frammenti di vangeli apocrifi”) e da cui ha origine il titolo.

Felici i felici. …
Aggettivi che si ripetono quasi annullandosi.

Un'idea di felicità fugace perchè ” essere felici è un talento” quindi una dote: o ce l'hai o non ce l'hai...
Una questione di fortuna; d'altra parte in francese felice si dice “heureux” ed “heureux” significa anche “fortunato”....
Profile Image for Sara Cantoni.
446 reviews175 followers
April 8, 2018
Una raccolta struggente e pungente quella di Yasmina Reza.
Se in un primo momento ho faticato ad entrare in empatia con i personaggi, ma soprattutto con il modo tutto particolare che l'autrice ha di affrontare e raccontare le loro vite; dopo una cinquantina di pagine è stato come un vortice.

La Reza ci racconta le vite (felici? infelici? semplicemente vite?) di diversi personaggi che condividono legami familiari, di amicizia, professionali, sentimentali o semplicemente che si trovano, per un caso più o meno fortuito, a condividere lo stesso spazio.

Il risultato di queste storie, ognuna a sé, eppure tutte collegate tra loro è un mosaico complesso e struggente di un'umanità alla continua ricerca di qualcosa che forse può definirsi felicità.
Ma chi è davvero felice? E soprattutto, la felicità va davvero cercata e perseguita ad ogni costo o è semplicemente una chimera, una scusa per andare avanti nelle nostre vite?

Una raccolta breve ma davvero intensa di forte sapore francese.
Una bella scoperta!
Profile Image for cristina c.
58 reviews96 followers
August 8, 2017
Ci sono film da vedere due volte, perché solo nel finale lo spettatore ricava una consapevolezza che cambia il colore a tutto quello che ha visto finora: Il Sesto senso ( ma allora la scena in cui festeggiano il loro anniversario al ristorante...?!), L'illusionista ( ma allora quando lei muore...?!) .
E ci sono libri da leggere due volte, come questo; qui infatti la consapevolezza finale arriva gradualmente, man mano che i brevi monologhi che lo compongono si susseguono e il lettore incontra lo stesso personaggio descritto 10 pagine prima ma in un'altra prospettiva. Una moglie litigiosa è poi una amante di cui si rischia di innamorarsi, un padre in pena per le stranezze del figlio è un amico di cui invidiare la presunta serenità, una donna che cerca di sfuggire alla solitudine è una cognata vivace e attenta .
Alla fine ci rendiamo conto che non abbiamo solo letto dei racconti ma abbiamo anche disegnato una mappa esauriente delle relazioni umane; e questa mappa ci ricorda che siamo dentro le relazioni con gli altri come dentro una ragnatela fitta di diramazioni e incroci ( i famosi cinque gradi di separazione che qui sono decisamente meno, perché l'ambito è ristretto ad un gruppo di borghesi francesi) e ci ricorda anche quanta piccola parte di ciascuno di noi venga contenuta e appagata dentro ogni relazione. La parte che rimane fuori - ed è forse la maggiore - può scegliere fra la solitudine o la ricerca di altri rapporti che rispondano alle richieste disattese. Ma in un modo o nell'altro il prezzo da pagare è sempre l'incompletezza.
Felici i felici, come ammonisce Borges, felici coloro che hanno talento per la felicità e senza cercarla la trovano ovunque.
Autrice molto interessante la Reza, donna lucida e acuta e che, come fa dire ad uno dei suoi personaggi, non ha delle opinioni ma ha piuttosto una visione generale dell'esistenza. Parlando del suo lavoro dice, Io descrivo ciò che vedo, sono come un fotografo ma con tempi di posa più lunghi; scrivo foto.
Una scrittura piana, senza apparente sforzo ma che coglie nel segno e una architettura sapiente che si svela solo alla distanza, e in questo mi ha fatto pensare al Perec de La vita, istruzioni per l'uso.
Anche la Reza in un certo senso ci fornisce delle istruzioni per l'uso, e chissà che dopo averle lette questo strano congegno che è la vita ci sembri meno misterioso e ingovernabile
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Author 1 book32 followers
May 14, 2021
Vaya por delante que el estilo de la autora me flipa, pero es que vaya novelón.

En los primeros capítulos, todos dedicados cada uno a un personaje y titulados con el nombre del que toque, crees que es una especie de recopilación de historias individuales, (todas geniales en mi opinión) pero según vas avanzando te encuentras de repente con que aparecen nombres que te suenan, retrodeces unas cuantas páginas y ahí están. Este es amigo de aquella, esta otra es la madre de... Y toda la novela se vuelve un amalgama, un cruce de historias constante.

Y lo mejor de todo es que no se siente forzado para nada. Muchos de estos cruces te los encuentras sin más, de repente X es pariente de Y, otras veces solo son apariciones sutiles o menciones de un nombre de pasada.

Me parece una genialidad, sobre todo porque tardas como un cuarto de libro en darte cuenta.

Así, Yasmina Reza forma un microcosmos. Con un finísimo hilo conductor y un nexo alrededor del cual orbita todo y en el que todo está conectado. Una historia grupal en la que solo vemos infelicidad y autocomplaciencia (típica atmosfera de matrimonios que llevan mucho tiempo juntos, vamos) y en el que las infidelidades, fetiches y formas de preservar un mínimo de esperanza al que agarrarte por pura y simple supervivencia.

Lo dicho, brutal. Y leeré más de la autora, sin duda.

A destacar: Cada capítulo dedicado a los Toscano.
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165 reviews176 followers
December 18, 2017
این کتاب با عنوان خوشا خوشبختان توسط نشر چترنگ چاپ شده.
خود کتاب متشکل از تعداد زیادی شخصیته که به شکل راوی اول شخص قصه خودشون رو میگن و این ادمها همه به نوعی بهم مربوطند و‌تو داستانهای بعدی ازشون میشنویم.
اما این حجم از شخصیت برای داستانی به این حجم(۱۴۵ص حدودا)خیلی زیاده و‌گیج کننده س
من هی برمیگشنم فهرست ببینم این اسم تو کدوم داستان راوی بوده که یادم بیاد
اما خود داستانها نسبتاخوب بود و من دوست داشتم.تو داستانها صحبت اصلی از مفهوم خوشبختیه،انگار که هرکی به نظر خوشبخت میرسه در مقام راوی که قرار میگیره از مشکلاتش با خبر میشیم.
و درنهایت به این نتیجه میرسیم که کسی خوشبخت نیست:)
Profile Image for Blackjessamine.
426 reviews72 followers
December 22, 2022
Questo è uno di quei libri che mi fanno mettere in dubbio il mio punto di vista: è molto probabile che non lo abbia del tutto apprezzato perché non sono abbastanza intelligente o non ho una lettura abbastanza fine.
O forse perché ne ho letto metà in aeroporto e metà con la febbre alta, non lo so.
Fatto sta che "Felici i felici" mi sembra un libro che, visto attraverso un vetro, è perfetto: diciotto ritratti di personaggi e famiglie le cui relazioni emergono piano piano, un ricamo raffinato che mostra legami e intrecci solo col procedere della lettura, analisi precise e puntuali della fondamentale solitudine e infelicità dell'animo umano.
Però non funziona.
Almeno, per me non funziona. Forse avrebbe funzionato qualche anno fa, ma non ho più voglia di apprezzare i libri solo attraverso i vetri: mi sono sentita perennemente tenuta a distanza da questo libro, in una freddezza data non dalle vicende descritte, ma dal modo di rappresentare il tutto. "Felici i felici" è un bellissimo esercizio di stile, ma a fine lettura lascia solo una fastidiosissima sensazione di presa in giro anche un po' spocchiosa.

Profile Image for Deniz Balcı.
Author 2 books817 followers
October 22, 2019
Yapısından dolayı hayli ilginç bir deneme bu kitap. Yasmine Reza 21 karakterden oluşan bir kitap yazmış. Her bölüm bahsedilen karakterin ismini taşıyor ve o karakterinden düşüncelerinden oluşan bir içeriğe sahip. Yaşadıkları anıları, kafalarından geçirdikleriyle sunan bu bölümler bize bir şeyi gösterme amacı taşıyor elbette. Birbirleriyle bir şekilde ilişki içinde olan bu karakterler sırlarıyla, özel hayatlarının damarlarda bizi dolaştırırken; diğer yandan modern dünyanın bizi ne kadar ikiyüzlü bir hayatın içine hapsettiğini gösteriyor. Bu noktada kitabın ismine gitmememiz gerekiyor: “Ne Mutlu Mutlulara”. Borges’ın bir sözünden alınan bu isim aslında ironik bir tanımlama olarak kullanılmış, kitabın daha yarısına gelmeden bunu çok iyi anlıyoruz. Zira karakterler mutlu olmanın çok uzağında; eksik, örselenmiş, becerememiş, yalnız ve yaşama konusunda zorlanan bireyler. Borges ‘Ne mutlu mutlulara’ derken nasıl bir ruh hali içindeydi ve neyi kast ediyordu bilmiyorum fakat Reza’nın derdi mutlu görünen ancak mutlulukla alakası olmayan insanlar, onu biliyorum.

Herkes kitapta kendinden bir şey bulacaktır diye düşünüyorum. Bazı karakterler daha yakın gelecektir. Bazısını sevgililerimize, bazısını çocuğumuza, bazısını komşumuza, dostumuza, annemize, babamıza, eşimize benzeteceğizdir. Hayatına farkındalıkla bakmayı becerebilmiş okuyucuya yeni bir şey sunmuyor kitap. Yine de insanın karmaşık ve bir yandan da suni tabiatına bir örnek sunuyor. Hepimiz aynı kazanın içinde, bizi bir ileri iki geri döndüren devasa bir kepçenin elindeyiz hissini iyi veriyor. Bazen özgür irademizle aldığımız kararların nasıl etkilerin ablukası altında olduğunu hatırlatıyor.

Parçalı yapısından dolayı öyküye yakın bulunabilir bölümler ya da karakterlerin ortak bir evreni paylaşmaları ve birbirleriyle ilişki içinde olmasından dolayı romansı bir taraf da görülebilir. İkisi de değil bence. O yüzden farklı bir deneme demeyi tercih ettim yorumumun başında.

Büyük bir eser yazma iddiası taşımamış yazar, o hissediliyor. O hissin verdiği rahatlıkla da sere serpe okunuyor. Karakter sayısı 21 değil de 15 olsaydı ve bazılarının zihnine daha derin nüfuz edebilseydik daha lezzetli olabilirdi sanki.

Elbette Reza’nın kastettiği şekilde değil de gerçekten direkt anlamında olduğu gibi ‘Ne Mutlu Mutlulara’ diyerek, -mış gibi yapmayanları selamlıyorum. Varsa tabi:)

İyi okumalar.
Profile Image for Federica Rampi.
701 reviews230 followers
January 24, 2023
Dove sono i felici?

Il libro di Yasmina Reza è un microcosmo fatto di frammenti di vita, sono racconti che rispecchiano tutto ciò che viviamo e incontriamo nel quotidiano: i genitori, gli amici, i figli, il lavoro, il tempo libero,i tradimenti, la nostra casa e quella degli altri, le cose in cui crediamo e quelle in cui non crediamo più, il peso degli anni e la paura della morte.
Ma c’è soprattutto l’incapacità di trovare la felicità e quel continuo interrogarsi sul senso delle relazioni e i vuoti esistenziali perché la complessità umana non è sempre dettata dalla casualità "Tutto ciò che abbiamo sotto gli occhi è già passato"

Yasmina Reza in questi ritratti crea con lucidità umorismo e nessuna morale istantanee molto accurate di come siamo: un po’ goffi e desiderosi d’affetto, nevrotici, prigionieri del nostro mondo e sempre pieni di paure.

Felici i felici declina i tanti significati della parola "felicità " attraverso i legami tra i monologhi interiori e le strategie di sopravvivenza accompagnando lungo le avversità e gli psicodrammi matrimoniali i personaggi, tutti destinati all'usura del tempo e alle ferite della solitudine.

Tutti diversi eppure uguali in questo vagare alla ricerca della felicità.

“Non puoi essere felice in amore se non hai un talento per la felicità. ”
Profile Image for Burak Kuscu.
564 reviews125 followers
March 2, 2019
Yanımda kitap olmadığından bir sahafta ince diye aldığım bir kitaptı. Sıkıntıdan ölüyorum sandım. Roman yazıyor ama roman falan değil. Yaklaşık 20 parça halinde birbiriyle bağlantılı kişilerin gözünden bize aktarılan bir hikaye var. Hikaye var desiysem lafın gelişi, konu monu hak getire. Ne anlattı, ne oldu, ne bitti anlamadım. Daha doğrusu bireysel yalnızlık ve mutluluk arayışı hakkında doğru bir yöntem seçilerek belki iyi niyetle yazılmaya başlanmış ama o kadar sıradan kalmış ki, edebi niteliği kaybolmuş neredeyse.

1 yıldız verecektim ama anlatım ve betimlemeler her şeye rağmen fena değildi, 2 yıldıza çektim. Helali hoş olsun.

Aslında mantık olarak, Barış Bıçakçı- Herkes Herkesle Dostmuş Gibi kitabına benziyor ama tabi nerede o rastgele gelişen, müthiş bağlantılar kuran, ileride tanıyacağımız(başka kitaplarda) karakterlerin görücüye çıktığı ve müthiş bir dille yazılmış kitap, nerede bu kitap..

Neyse. Okumak isteyen olursa bir denesin ama ben sizin yerinize de okudum bence:)
Profile Image for Mayk Can Şişman.
354 reviews221 followers
August 16, 2020
18 karakterli, 21 bölümden oluşan ve adını Borges’in bir sözünden alan Yasmina Reza’nın ‘Ne Mutlu Mutlulara’sı enteresan bir deneme olmuş. Sayfalar boyunca karakterlerin aslında ne kadar da mutlu olamadığına tanıklık ediyoruz. Her bir bölümü öykü, kitabın genelini roman olarak kabul edebiliriz belki ama kesişen hayatlar yeterince tümevaramıyor, bu da kitabın eksisi. Büyük bir kitap olma iddiasında olmaması ise kitabı sempatik kılıyor.
Profile Image for Post Scriptum.
422 reviews120 followers
October 9, 2017
Situazioni grottesche ma credibili. Coppie che vivono monologando, incapaci di comunicare in una società dove è obbligo indossare la maschera della serenità per celare le solitudini private. Perché agli altri va mostrato ciò che vogliono vedere. Felici i felici.
Mentire a tutti per mentire a se stessi. E il desiderio di trasformare la vita in una passeggiata sulla battigia dove le orme del passato si cancellano col passar dell’onda. Felici i felici.
Donne e uomini, voci narranti del vuoto e del bisogno di riempirlo. Nel silenzio, nella rabbia, nell'inquietudine, nel sarcasmo, nello smarrimento. L’amore, la tenerezza, l’affetto, la complicità e l’incapacità di viverli. Le emozioni fanno paura. Felici i felici.
Scrittura asciutta, lucida, teatrale. Spietata. L’autrice raschia la superficie, sotto il primo strato di smalto, lucido e vivo, affiorano i fallimenti, le paure, le fragilità, le incapacità. E le rigidità, frutto di regole millenarie.
 
Insomma: lasciatevi andare, vivete! E rubatelo qualche attimo di felicità! Lo meritate. Lo meritiamo. Al diavolo! Felici i felici.
 
P.S. A fine lettura, aprite la finestra e prendete un bel fiato!
Profile Image for Héctor Genta.
401 reviews87 followers
August 2, 2017
Scene di vita della borghesia parigina alla ricerca della felicità. Sono le coppie le protagoniste di questo libro: coppie di coniugi, di amanti, di amici, coppie più o meno giovani che dialogano senza comunicare. Ognuno dei protagonisti sembra chiuso nel suo mondo, incapace o non interessato a capire veramente il prossimo e il primo episodio del libro dice già tutto. Il litigio di una coppia all'interno di un supermercato: l'origine delle divergenze che nasce da un episodio marginale, l'irrigidimento dei contendenti che pur sapendo che la lite può facilmente essere ricomposta preferiscono rimanere sulle loro posizioni, l'inevitabile escalation e poi lo scontro che termina con l'affermazione di uno sull'altro. Affermazione parziale, vittoria di Pirro in una guerra ancora tutta da combattere, in attesa di scrivere un nuovo capitolo dello scontro. Ed a chiosa dell'episodio una riflessione riferita ad una frase del figlio della coppia, “il segreto è ridurre al minimo le pretese di felicità”, che potrebbe anche essere il manifesto dell'intero romanzo. Le cose non sembrano andare meglio neppure per le coppie di amanti: in un mondo dominato dall'egoismo, dovo tutti perseguono esclusivamente la ricerca del proprio piacere, è inevitabile che ognuno chieda alla relazione qualcosa di diverso, qualcosa che l'altro non può dargli, perché ognuno ha un'idea diversa di felicità. E lo stesso vale per le coppie di anziani, che pure hanno condiviso una vita: “due persone vivono fianco a fianco e ogni giorno la loro immaginazione li allontana in modo sempre più definitivo”, dice uno di loro. “Non posso affrontare una discussione seria con mia moglie. Farsi capire è una cosa impossibile. Non esiste. Soprattutto fra marito e moglie, basta una frase per essere messi sotto accusa” dice ad un certo punto uno dei protagonisti. Forse è vero o forse è solo una scusa per non provarci neppure, forse sono proprio i protagonisti del libro che scelgono deliberatamente di non affrontare discussioni serie, di vivere in superficie, senza mettersi in discussione (viene in mente la società liquida di Z. Bauman). In un contesto di questo tipo è logico che tutto sia “fraintendimento e torpore” e che si possa affermare “quello che voglio veramente non si può verbalizzare”. In Felici i felici Yasmina Reza delinea con la consueta scrittura in punta di penna una galleria di personaggi immaturi, annoiati, volubili, che funzionano solo quando riescono a prendere le cose alla leggera e che non provano il minimo interesse per le sorti degli altri. Superficiali che scambiano il piacere per la felicità, magari dicendosi che “per essere felici ci vuole un talento”, ennesima scusa per evitare di mettersi in discussione.
Profile Image for Jill.
Author 2 books2,057 followers
February 2, 2015
At one point in Yasmina Reza’s new novel, a key character says this: “The couple is the most impenetrable thing there is. You can’t understand a couple, even if you’re part of it.”

Indeed, we meet many couples within these pages – current couples that are happily (or begrudgingly) accommodating each other, wanna-be couples, couples from the past. Almost like the movie “Crash”, the characters we meet in these brief 20 chapters careen into each other, relaying a snippet of their life, identifying themselves to us during their brief moment on center stage. (No surprise, this center stage device, since Yasmina Reza is the playwright of Art and God of Carnage, both incredibly well-crafted plays.)

There are some memorable little scenes: Robert Toscano, a journalist under deadline, argues with his wife Odile in the cheese section of the supermarket because he picked up Morbier cheese instead of Gruyere – an ordinary decision that reveals the cracks in their partnership. Vincent Zawada waits with his mother for a radiation therapy session, listening to her flirtatiously connect to another patient. Lionel and Pascaline Hutner – a loving couple who are laughed about because they insist on calling each other “my own” – suffer through a particular emotional pain when their son begins to display an unusual affliction. Helene Barneche runs into an old controlling lover who threatens to unravel what she’s built.

Part of the joy of reading Happy are the Happy is encountering one of more of the speakers you’ve become acquainted with in another speaker’s narrative. The author seems to be saying that we’re all connected and ultimately, after a while “even life is an idiotic value.” In his or her own way, each of the characters safeguards secrets and somehow, some way, learns to live with the conflicts and challenges that stem from these secrets.

This succinct book is written without paragraphs; each story contains a rush of words as if the character is breathlessly trying to get a story out. As a result, there is a certain monotony as the reader gets toward the end destination. Still, the journey is well worth taking.

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