Ci sono legami che nemmeno una distanza forzata può spezzare. Sono trascorsi tre anni dall’ultima volta che ho visto Ermes, da quando è partito per studiare in un prestigioso college. Oggi è più grande, più alto e bello ma ci sono cose che non cambiano mai: la sua arroganza, i suoi silenzi e le sue parole taglienti che rendono la vicinanza insostenibile. Proprio come quando eravamo piccoli, gioisce nell’essere il mio tormento peggiore e avere la porta di casa davanti alla sua mi rende impossibile evitarlo. Eppure… Credevo di aver scordato tutte le sensazioni che mi provocava e che i lividi che mi aveva lasciato sul cuore avessero smesso di pulsare. Mi sbagliavo. Per distruggere la realtà che ho costruito in sua assenza, gli basta puntarmi addosso una sola volta quei gelidi occhi di cui non sono mai riuscita a penetrare i misteri. Sulle sue labbra, il soprannome con cui mi indispettiva da bambini, diventa un tramite per ricordi che ho tentato in tutti i modi di dimenticare. La penetrante melodia che proviene dal suo violino squarcia la diga delle mie emozioni e, quando tento di scappare, ormai è troppo tardi: sono di nuovo vittima del magnetismo di Ermes. Sfregando le corde con l’archetto lui suona la mia anima, mi rivela i segreti che il suo sguardo prova a tacere, mi parla con una melodia che arriva al cuore e alla quale non posso sfuggire. Detesto come mi fa sentire, ma non riesco a tirarmi indietro: litigi e sfide sembrano unirci e ogni giorno diventa più difficile non cedere all’attrazione che mi spinge verso di lui. Io sono un magnete, lui la calamita, l’enigma che, da sempre, è incastrato nel mio petto come un coccio troppo aguzzo. Più ci avviciniamo e più l’illusione di riuscire a comprenderlo vince le mie resistenze, ma non posso ignorare la domanda che mi tiene sveglia la notte: riuscirò mai a sfiorarlo senza tagliarmi o, alla fine, infrangerà tutti i miei sogni?
Laura Rocca was born as summer was ending. Perhaps that’s why she loves autumn so much; or maybe it’s because the colors, smells and sounds of the season feed her imaginative nature. Ever since she was a little girl, she has experienced fantastical adventures, escaping reality. She still remembers joyously when, in elementary school, she would imagine, along with her best friends, that a large gnarly old nail was the secret door to Wonderland. As she grew up, she channeled her open-mindedness into writing, a freeing outlet for her imagination. She spent whole afternoons with a pen and old journal creating enchanted worlds that only she could see, seeking refuge in them.
She loves her husband, the mountains, animals, especially her ferrets, visiting castles, places of historical importance, England — she would love to live in London — and Germany, where she found inspiration for her fantasy novels in the castles of King Ludwig II, especially Neuschwanstein. She also loves traveling, listen rock music, taking photos, going out with her girlfriends, talking with them on chats (especially talking), going to the cinema, reading, going to the gym and, obviously, more than anything, she loves writing.
Recensione in anteprima sulla mia pagina Instagram
Attratta dalla meravigliosa e dettagliata copertina e dalla trama di spessore, ho partecipato con gioia alla lettura in anteprima di questa nuova edizione del romanzo di Laura Rocca.
Capitoli intensi e commoventi, ho avuto il magone per giorni dopo aver terminato il libro, e altri che mi hanno emozionata e riempito il cuore di felicità.
La protagonista è una dolce ragazza dal cuore buono che mostra l’ingenuità dei suoi anni, ma che spiazza in maniera disarmante per la naturalezza con cui riesce a gestire un tipo come Ermes.
Amethist si è sempre presa cura delle persone in difficoltà perché generosa e altruista, e anche con Ermes ha provato negli anni a rendergli la vita un po’ più semplice, ricevendo solo rifiuti e cattiverie. Ma non si è mai arresa, neanche difronte all’evidenza.
Un violinista che, sono certa, amerete e odierete allo stesso modo, ma l’autrice spiegherá in maniera incredibilmente realistica ogni sua sfaccettatura.
Una lettura dolorosa e struggente per un tema delicato, trattato in maniera garbata e sensibile, inserendo anche risvolti psicologi degni di nota. Un contemporary music romance che vi fará sognare .
“Ci sono storie che è più difficile lasciare andare che altre. Il compositore di sogni infranti è una di queste”.
*Ringrazio la Casa Editrice per la collaborazione, la copia digitale e per avermi invitato a partecipare al review
Non è uno di quei libri che si legge in volata, la lunghezza oltre 600 pagine e le tematiche trattate sono un'impresa da affrontare con un po' di coraggio. L'autrice non ha scelto un compito facile, ma ha saputo dare riscontro a ogni dettaglio e messo in luce i risvolti psicologici di una malattia che non conoscevo. Intorno a questa ruotano fragilità, perdita, emozioni, rabbia, desideri e un talento che fa da catalizzatore e amplifica le sensazioni. Le descrizioni rendono tangibili le problematiche in cui il protagonista si trova immerso in modo inconsapevole e anche il modo in cui si addossa le responsabilità di tutto. La protagonista all'apparenza sembra fragile, invisibile, ma si denota subito una grande forza di volontà, soprattutto nel non volersi omologare a ogni costo alle scelte altrui. Però ha un'ingenuità radicata che la porta a non vedere il marcio nelle persone che la circondano. A questi elementi si intreccia una storia a cui siamo ormai abituati, si svolge tra i banchi di scuola con amici e rivali che sostengono o ostacolano. Una storia parallela a quella principale rende ancora più carica una trama già abbastanza complessa.
Durante la lettura ho riscontrato ampie ripetizioni, alcune necessarie per chiarire le cose a tutti i personaggi, in altri per rimarcare il concetto, alla fine anche questo tende ad appesantire il testo che vede coinvolti tanti avvenimenti di un certo peso e gravità.
Il libro mi è piaciuto e ha una morale interessante che fa riflettere su quanto un po' tutti noi siamo condizionati da mille paure e preconcetti.
Ne consiglio la lettura. Per chi non lo avesse preso nella versione self, dovrà attendere la ripubblicazione con casa editrice. Per la data? Immagino verso la fine del 2024 inizio 2025.
Con la magia di una penna emozionante e sensibile e l' equilibrio di uno stile narrativo fluido e limpido, Laura Rocca elabora un romanzo music romance originale e travolgente in cui i sentimenti puri e sinceri di Amethyst si scontrano con la potenza devastante del problematico e pesante bagaglio emotivo e psicologico di Ermes, intrecciando la vita dei due giovani protagonisti in un difficile rapporto di odio amore. Dotato di un notevole talento musicale Ermes ha un passato doloroso che ha tracciato in profondità la mappa delle cicatrici che lacerano la sua anima, un tormento senza tregua che soffoca e divora sogni e desideri rendendolo chiuso, cinico e crudele soprattutto nei confronti di Amethyst una ragazza dolce, buona ed altruista che brama e respinge, ama e detesta, protegge e ferisce fin da quando erano bambini. Una storia dai tratti emotivi trascinanti e forti ben confezionata da una trama young adult che ruota con spessore intorno alla complessità di un amore dalle dinamiche sofferte e contrastanti che mette in risalto tematiche serie e delicate con cui l' autrice delinea magistralmente il protagonista approfondendo, attraverso le vesti chiaro oscure del suo ruolo, un argomento spinoso che ben pochi conoscono. Una lettura che ammalia con la pittorica bellezza della campagna inglese in cui è ambientata, incanta con la melodiosa armonia delle note che dipingono intensi brividi sulla pelle, intriga con l' aura cupa e inquieta di Ermes in contrasto con quella solare ed ingenua di Amethyst e commuove toccando quelle profondità interiori che scuotono e sensibilizzano il cuore. Due protagonisti magnifici dal taglio scenico mordente, completo di ogni sottile e vivida sfumatura che rendono queste pagine piene, uniche, toccanti, coinvolgenti e assolutamente indimenticabili. Ci sarebbe molto altro da dire su questo meraviglioso romanzo ma lascio a voi la possibilità di scoprirne tutta l' intensa bellezza.
Se potessi mettere zero stelle le metterei tranquillamente perché è il libro peggiore che io abbia mai letto. Per quanto riguarda i pregi non esistono a parer mio, invece parlando di difetti i seguenti sono alcuni di quelli che mi vengono in mente:personaggi spessi quanto carta velina,cliché, stereotipi, situazioni delicate come stupri che vengono usati più volte come circostanza per far salvare la protagonista da lui, personaggi oltre che inutili anche insopportabile, trama inesistente e dimenticabile ai massimi livelli. Mi ha talmente tanto fatto schifo che non so cosa dire, mi vengono in mente solamente le parole imbarazzante e spazzatura. Ah e se non vi piace la parola arcobaleno allora non aprite il libro perché non ho mai visto una parola usata così tante volte. o mio dio ridatemi il tempo perso dietro a questo squallore grazie.
Un grande romanzo incentrato sulla musica e sull'amore. Si parla molto anche di ansia, di traumi e di psicoterapia, parte che ho molto apprezzato perché può essere di ispirazione. Bello anche l'epilogo che ho trovato molto dolce.
Ho iniziato questa storia perché attratta in maniera viscerale dalla copertina, per la quale faccio i miei più sentiti complimenti per ogni dettaglio. Ho letto nei ringraziamenti che è stata creata in maniera scrupolosa e mi sento di dire che si nota. Mano a mano che leggevo non potevo fare a meno di tornare a guardare la copertina, scoprendo il motivo di qualche altro dettaglio. Non ci sarebbe potuta essere una cover migliore di questa per rispecchiare la storia tra Ermes e Ametisth. Io li ho amati e mi spiace pure lasciarli. Ho sottolineato frasi su frasi che mi hanno colpita nel profondo, ma non posso riportarle in quanto i tre quarti sarebbero spoiler. Questo romanzo fila che è una bellezza e si legge tutto d'un fiato. Alcuni capitoli sono un pugno nello stomaco, altri ti fanno toccare il cielo con un dito. Brava l'autrice ad aver saputo dosarli bene. Ermes: quante emozioni con questo protagonista, mi ha fatto perdere il senno piu volte, sia in positivo che in negativo. Diciamo che non tutti siamo bravi come Ametisth a gestirlo. Venendo a lei, è una protagonista dal carattere forte, ma anche tanto ingenuo. Tante volte le ho gridato contro per la sua eccessiva bontà. Anche i personaggi secondari sono gestiti magistralmente e Quinn è un qualcosa di meraviglioso, l'amico che chiunque si meriterebbe di avere. La giovane età dei personaggi è stata rispettata. Il tema delicato che si va a toccare non lo conoscevo, mi sono andata a informare così da comprendere sin da subito la sua portata e l'autrice, a mio profano avviso, ha saputo spiegarlo in modo meticoloso, mai superficiale o banale, dando anche un corretto epilogo. Spero che l'autrice ci regali altri libri come questo, di alto livello e che coinvolge in maniera travolgent.
Laura, ti vorrei di nuovo abbracciare e stringere forte forte, un po’ di più del FRI❤️🩹 Leggere le ultime pagine dei ringraziamenti mi ha straziato ancora di più.
Ammetto che, i primi capitoli, non mi dicevano nulla. Sicuramente per il periodo pre Salone del Libro, sicuro! Ero così agitata che ho avuto la brillante idea di leggere due libri in contemporanea, mai più per questi eventi🥲
Tornando a noi, con la protagonista Amethyst, ahimè, sono riuscita a legare poco. Perché? Troppo, troppo e ancora troppo buona. Ingenua. Sensibile. Delicata, ma abbastanza forte da superare tutto. Ma così altrettanto altruista e di buon cuore che io sono il suo esatto opposto.. Anche se, una volta, sono stata così simile ad Amy💜
Ermes, vorrei dire tante cose su questo personaggio. Gli sto stata vicina sin dal primo POV che ho letto di lui. Quando hanno iniziato i suoi primi attacchi… Il mio cuore era già in lacrime. L’ho capito fin da subito e, per tutto il tempo della lettura, volevo solo stringerlo forte forte🫂❤️🩹
Il messaggio che ha trasmesso Laura è, oltre ad essere delicato, stupefacente. Per la prima volta non mi sono sentita sola. Ero al fianco di Ermes. Ed ero felice.
Un domani, mi auguro, di trovare una persona come Amethyst che stia al mio fianco in quel modo. Sopportando tutto quello che ho dentro la testa. Mi auguro di trovare l’arcobaleno che merito anch’io. 🌈🎻💜
«Mi piace la luce che porti nelle mie ombre, è calda, mi avvolge, ma non mi acceca. Tu sei la melodia della vita, quella che voglio comporre con te, insieme a te.»
Se questo libro fosse stato ripulito di tutte le ripetizioni (concetti, aggettivi, sensazioni sempre ribadite con le stesse identiche parole), se fosse stato più diretto e meno appesantito con la creazione di immagini forzatamente poetiche (e ripetute) per descrivere ogni singolo pensiero che si rivolgono i protagonisti (soprattutto lei, sì sì abbiamo capito che lui è un pezzo di vetro e tu non aspetti altro che vedere l'arcobaleno) allora sì che, secondo me e secondo il mio gusto personale sarebbe stato un ottimo libro. Mi è piaciuta tantissimo la storia, le tematiche trattate, il tono. Ottimo il protagonista maschile, meno la protagonista femminile (un tale livello di ingenuità e buonismo davvero sfiora l'idiozia con tutte quelle giustificazioni ad azioni orrende nei suoi confronti). In sintesi quindi bella la storia ma troppo lunga e appesantita di inutili orpelli, con almeno (almeno!) 100 pagine in meno di inutili ripetizioni sarebbe stato pressoché perfetto. Peccato.
Amethyst ed Ermes sono due studenti di 17 anni. Lei è un ragazza molto altruista, tanto che fa volontariato in ospedale, ha ottimi voti a scuola e il suo sogno è di fare la psicologa, come sua madre Della. Ermes è stato cacciato da Eton e ora frequenta la stessa scuola di Amethyst. Rimasto orfano, i genitori sono morti in un incidente stradale quando era solo un bambino, e ' un violinista di grande talento. Chiunque lo ascolti suonare non può non rimanerne affascinato e commosso. Ermes è molto bravo anche a comporre musica. Ha ereditato il talento musicale da entrambi i genitori. Suo nonno materno si è occupato di lui, senza dargli però la cosa più importante di tutte: l'amore. Ermes e Amethyst sono vicini di casa, si conoscono da quando erano bambini, ma tra loro non scorre buon sangue. Ermes ha sempre trattato malissimo Amieee (come la chiama lui), umiliandola e ferendo i suoi sentimenti in tantissime, troppe occasioni. Quando Amethyst viene a sapere dalla madre che Ermes è tornato, ne rimane terrorizzata.
Questo romanzo è narrato con i Pov di Ermes e Amethyst. Ho apprezzato le citazioni di Philip Pullman all'inizio di ogni capitolo. Il romanzo è pieno di riferimenti alla trilogia di "Queste oscure materie" scritto appunto da Pullman, che Amethyst ama e conosce praticamente a memoria. L'autrice mi ha fatto venire una gran voglia di rileggere la saga, partendo dal primo bellissimo libro "La bussola d'oro". 😍 Questo romance young adult mi ha suscitato diverse emozioni: ansia e rabbia nei momenti in cui Ermes tratta male Amethyst, ma anche gioia nei momenti belli e positivi. Sono davvero sensibile al tema dei maltrattamenti, che siano verso donne, bambini e animali. Ermes è un personaggio complesso, con dei problemi psicologici. Soffre di una patologia di cui non avevo mai sentito parlare e che mi ha fatto riflettere, ovviamente non vi dirò qual è. All'inizio, Ermes non mi piaceva, poi ho compreso il motivo del suo comportamento e ho cambiato opinione nei suoi confronti. Ho guardato Ermes dal punto di vista di Amethyst , che lo ama, e ho capito perché lei si è innamorata di lui. I protagonisti sono caratterizzati molto bene, anche Quinn, il migliore amico di Amethyst mi è piaciuto moltissimo. La storia è dinamica al punto giusto da non annoiare visto le 600 e più pagine. Pensavo di leggere un libro leggero "scaccia pensieri" e romantico (adoro i romance), e invece mi sono trovata in mano un romanzo impegnativo dal punto di vista delle emozioni - almeno per me - e con qualche scena drammatica. L'amore, ovviamente, è presente, un amore potente e bellissimo che scalda il cuore.
Avevo paura che rileggere Il compositore di sogni infranti mi avrebbe rallentata, ma per quanto io possa risultare ripetitiva, mi ritrovo a dire che Laura Rocca ha la capacità di mettere l’anima nelle storie e riesce a farmi arrivare tutto, almeno con me ci riesce. Forse conoscere la storia mi ha aiutata, quindi la paura di trovarmi di fronte a due diciassettenni non c’era più, però il mio pensiero di per sé non è cambiato, infatti mi ritrovo a dirvi che sappiamo tutti quanto i sentimenti di due diciassettenni possano essere forti, reali e puri, ma crescendo c’è la convinzione che difficilmente quei sentimenti rimangano tali o che possano durare per molto. Non voglio dire che sia per tutti così, ma questo romanzo ci mostra quanto dei sentimenti possano sedimentarsi, mostrarsi anche nel modo sbagliato e ferire, ma si tratta pur sempre di amore. L’autrice ha deciso di trattare un argomento “nuovo” – ma chi la conosce sa che non è mai banale e sicuramente confronto ad altri suoi libri ci ritroviamo in un’atmosfera più poetica, più introspettiva, eppure credo siano proprio queste alcune delle caratteristiche che rendono unica e fantastica questa storia. Di fronte non ci troviamo due personaggi perfetti, eppure sono reali. Continuo comunque a pensare che Amethyst sia troppo buona, a tratti troppo ingenua e che abbia troppa fiducia nel prossimo – forse è anche un po’ masochista, ma riesce decisamente a vedere oltre e segue sempre il cuore… lei è fatta così, e non solo perché è giovane. Ermes pare cinico, ha le sue convinzioni e le sue paure… ma è sicuramente lui il protagonista indiscusso di questo romanzo, è lui quello che vediamo crescere, che affronta di tutto e che a modo suo strazia e ripara l’anima del lettore. Mi spiace non potervi spiegare alcune dinamiche di questo romanzo, perché sono tante le emozioni che ho provato, ma non voglio rovinarvi la lettura… perché sì, questo è un libro da non perdersi. Forse non è per tutti, ma sicuramente è una di quelle storie che non si dimenticano e che ti lasciano qualcosa nel cuore.
Arcobaleno. La parola usata per 1638495826264 volte nel libro. Quando ho finito di leggerlo non mi ricordavo più come si parlasse da quante volte ho dovuto leggere questa parola. I pregi di questo libro: il protagonista ha un bel nome. Passiamo ora ai difetti!! trama noiosa e scontatissima, stupri e molestie usate svariate volte per far salvare la protagonista da lui, personaggi privi di una personalità che li caratterizza e disturbi mentali romanticizzati. Un romanzo dimenticabilissimo.
Bellissimo libro, scritto in maniera impeccabile, curatissimo, senza lasciare nessun dettaglio; grafica stupenda e curata. E poi grazie a le conoscevo già la serie "queste oscura materie" ma non volevo leggerlo, ma adesso non vedo l'ora solo di iniziarla.🥰
Il compositore di sogni infranti, per me, è stato il libro giusto al momento giusto. La storia di Ermes e Amethyst è stata un continuo pugno allo stomaco e occhi a cuoricino.
Sai Ermes, anche io, come Amethyst, ho faticato un po’ per imparare a maneggiare correttamente il pezzo di vetro che sei stato per gran parte del libro. In grado di tagliare, ferire in profondità, lasciare cicatrici dolorose, ma così fragile e, se maneggiato nel modo giusto, anche in grado di far vivere la magia dell’arcobaleno. Anche il dolore più grande genera meraviglia e, alla fine, dopo tanta fatica e tanti insulti, per me sei stato meraviglia.
Ci sono state volte in cui mi sono immedesimata così profondamente in te che ne ho avuto paura, perché quel pezzo di vetro che sei tu, lo sono stata io, lo sono ancora. Perché quando la vita ti mette al tappeto strappandoti tutto ciò di bello che hai al mondo, devi trovarlo il modo di reagire e o ti fai spezzare definitivamente o alzi dei muri così alti che sono difficili da buttar giù, finché non arriva quell’unica persona che scavalca le tue paure, senza neanche dover distruggere quei muri che hai alzato, perché il suo posto è sempre stato accanto a te, a farti da scudo e spada nelle tue battaglie, e questo è ciò che è stata per Amethyst per Ermes: scudo, spada, musica e arcobaleno. Gli strumenti per la battaglia e tutta la bellezza del mondo.
Amethyst, vorrei dirti tantissime cose, dirti quanto ho apprezzato il tuo essere così genuina, così innocente, a volte anche così ingenua, ma in grado di vedere il meglio in tutti, di continuare a guardare il mondo con occhi sempre nuovi, di scoprire la meraviglia nascosta in un pezzo di vetro e in un ragazzo spezzato. Vorrei dirti che sei stata il personaggio più forte del libro, perché ti hanno piegata, hai provato tantissimo dolore, ma non ti sei spezzata, mai. Ci vuole tantissimo coraggio ad amare, ancora di più ad amare qualcuno che ti allontana per proteggerti ma che, ogni volta che lo fa, ti fa male. Serve così tanta fiducia nell’amore e nella vita per stringere in mano un pezzo di vetro che potrebbe lasciarti cicatrici profonde, e non smettere mai di stringerlo, neanche quando fa male, perché continui a credere che sia possibile vedere l'arcobaleno attraverso un vetro spezzato e lo stringi ancora di più, sperando che, se lo tieni abbastanza stretto, non ti lasci mai sola.
Fino all’arcobaleno, fino alla felicità.
Menzione d’onore a Quinn, per essersi rivelato un vero amico per entrambi, al contrario di qualcuno che non merita attenzione e che non sarà menzionata in questa recensione. Ha amato tantissimo, ha anche sbagliato, ha sofferto e poi, finalmente, ha conquistato la sua felicità.
Ho amato con ogni fibra di me questo libro, mi sono rivista tantissimo in entrambi i protagonisti per motivi totalmente differenti, mi sono immedesimata così tanto che a un certo punto, soprattutto alla fine ho dovuto chiudere il Kindle e tornare alla realtà. Ho apprezzato tantissimo che fosse tutto studiato nei minimi particolari, dalle parole usate ai temi trattati con delicatezza, ma anche con forza.
Non abbiate paura di essere felici, di trovare il vostro piccolo pezzo d’arcobaleno in un vetro tagliente, di perdonare quando per voi è giusto farlo, di vedere la meraviglia nel mondo. Buona lettura 💜
Ringrazio Laura Rocca per avermi spiegato qual è il motivo di questo libro, per aver creato due personaggi così forti e fragili, per il messaggio che ha trasmesso e per come l’ha trasmesso. Leggetelo e amatelo 💜
🦩 Trama: Questo volume autoconclusivo, in una bellissima edizione illustrata, vede come protagonisti Amethyst ed Ermes. Amethyst abita nella tenuta del nonno di Ermes, che ha preso possesso del cottage accanto a quello della sua famiglia. I due sono cresciuti insieme ma non sono mai andati d'accordo, perché per quanto Amethyst tentasse di avvicinarsi ad Ermes, lui l'ha sempre respinta. Dopo 3 anni di lontananza, si ritrovano a scuola insieme ormai 17enni e a quanto sembra le cose non sono cambiate. Agli occhi di Amethyst, Ermes appare con il nome e l'aspetto di un dio, che celano però il demone che si porta dentro. Ma forse è un demone di natura diversa da quello che pensava lei... Non posso dire di più altrimenti farei spoiler, ma è un argomento che non avevo mai trovato in nessun libro e trattato con una sensibilità unica. Ho apprezzato molto l'importanza data alla psicoterapia, come aiuto fondamentale ma che spesso è difficile chiedere, o si pensa di non averne bisogno.
🦩 Personaggi: Il libro si focalizza sui protagonisti, mentre i personaggi secondari risultano più "tratteggiati" e accompagnano piacevolmente ma senza prendere molto spazio. In compenso Ermes e Amethyst sono caratterizzati in modo molto profondo. Entrambi si portano dietro le loro ferite e insicurezze, reagendo in modo completamente diverso. L'insicurezza di Amethyst si traduce molto spesso in ingenuità, mentre Ermes preferisce rinchiudersi e indossare costantemente una maschera. È un music romance, Ermes suona il violino, e la musica influenza molto l'evoluzione della loro storia e gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione delle emozioni, sia tra loro sia con il lettore. Tutta la storia è infatti una montagna russa di emozioni altalenanti, che assecondano l'andamento della storia. Le dinamiche sono fortemente influenzate dall'età dei personaggi, la maggior parte intorno ai 17 anni, quindi caratterizzate dall'entusiasmo tipico di questa età, con quel senso di inadeguatezza, la voglia di essere accettati, la ricerca del proprio posto nel mondo, e anche in alcune situazioni si insinua la cattiveria di cui gli adolescenti sono capaci. Anche la storia d'amore è frammentata, ci sono momenti in cui si completano e altri in cui si allontanano. Avrete ormai capito che è un hate to love, decisamente anche grumpyxsunshine. C'è giusto un accenno di spicy, davvero molto dolce.
🦩 Scrittura: La capacità della scrittura di Laura di catapultarmi all'interno della storia fin dalla prima pagina è stupefacente. È uno stile diretto, che si adatta perfettamente alle varie situazioni e riesce a centrare e trasmettere tutte le emozioni che racconta, dalla rabbia all'amore, dalla solitudine alla dolcezza. Si alternano i punti di vista di entrambi, e in particolare quelli di Ermes sono davvero molto profondi.
⭐️ Insomma, non posso che consigliare questo libro, ma soprattutto vi consiglio di leggerlo muniti di fazzolettini e cioccolato anti-depressivo, allacciare le cinture e lasciarvi trasportare.
Appena ho saputo che sarebbe uscito un nuovo romanzo di Laura Rocca ero al settimo cielo perché adoro il suo stile di scrittura e la sua capacità di coinvolgermi nelle storie e farmi emozionare. Leggendo la trama ho capito subito che avrebbe fatto al caso mio perchè è un Music Romance, Hate to Love e io adoro entrambi i trope. La storia è molto intensa, travolgente ed emozionante, mi sono sentita completamente coinvolta e travolta dalle vicende dei personaggi. Amethyst ed Ermes mi hanno davvero toccato il cuore, sono due personaggi forti, ma al tempo stesso fragili. Essi hanno un legame che va al di là di tutto, delle paure, del dolore, delle lacrime e delle cicatrici, la loro connessione deriva dall’anima e quando un cuore chiama l’altro risponde. Ermes è un violinista e quando suona riesce a far vibrare i cuori dei suoi spettatori, soprattutto quello di Amethyst: quando egli suona sembra che riesca a muovere i fili della sua anima, riesce ad arrivare nel profondo e a stravolgere le emozioni. Egli è un ragazzo scontroso, freddo, segnato dalla vita: all’inizio tratta molto male Amethyst, ma sotto l’odio nasconde un grande dolore e una grande sofferenza. Egli è bloccato da se stesso e dai suoi pensieri, non riesce a vivere come vorrebbe e questo lo porta ad allontanare tutti, pure Amethyst per la quale prova una forte attrazione. Ella all’inizio non capisce perché Ermes la tratti molto male e la natura del suo odio, ma ella dovrà andare oltre la sua maschera e ricercare la fonte della sua sofferenza. Ci sono verità nascoste, paure paralizzanti, emozioni custodite nel cuore, sogni, desideri e tanta musica. Amethyst farà di tutto per riuscire a capire ed aiutare Ermes e pure lui farà uno sforzo per provare a rompere le catene che lo bloccano nel suo dolore. La loro storia non sarà facile, ci saranno momenti unici, ma anche ricadute perché l’oscurità è sempre dietro l’angolo e aspetta solo il momento giusto per tornare ad avvolgerti. Mentre leggevo, mi sono sentita spaesata e completamente in balia delle emozioni dei personaggi, ho sofferto, pianto e lottato con loro. La loro storia mi ha colpita profondamente perchè è molto sofferta e per tutto il tempo ho lottato per scorgere il sole dietro le nubi. Essi meritavano la felicità e alla fine, nonostante tutto il dolore e le cicatrici, sono riusciti a trovare il loro arcobaleno. Ho amato tutto della storia: i personaggi e la loro caratterizzazione, lo stile dell’autrice che è scorrevole e coinvolgente e tutti i piccoli dettagli della vicenda. Ho apprezzato molto anche il titolo che è super azzeccato per la storia. Un altro punto a favore è l’originalità della storia, soprattutto in riferimento alla situazione delicata di Ermes. Non avevo mai letto un libro che parlasse di tale tematica e questo è stata una bella novità, perchè l’autrice ha saputo raccontare le cose in modo dettagliato e molto delicato.
Vi consiglio davvero di leggere la storia, ve ne innamorerete subito🌸
L'autrice ha affrontato un tema molto forte, che solo chi ha vissuto o sta vivendo sulla propria pelle può capire in pieno. L'ansia, la depressione e i disturbi associati sono spesso sottovalutati e tante persone non capiscono quanto possano condizionare la vita. Mi ha colpito molto il modo realista in cui sono trattate, perché pensare che dopo averne preso coscienza basti qualche seduta di psicologia e poi sia facile uscirne, è solo una bella favola. Queste cose non ti abbandonano mai veramente, l'unica cosa che si può fare è imparare a gestirle e a non permettere loro di vincere, ma non se ne andranno mai del tutto.
Ho approvato appieno questa autrice! Lo stile di scritture stra scorrevole e il modo di raccontare mi hanno rapita. Una bellissima storia d'amore quella di Ametyst e Ermes, nonostante i vari intoppi tipici di una relazione. Ho veramente apprezzato anche il modo dell'autrice di approcciarsi a certe tematiche ritenute tabù. Purtroppo non riesco a dare cinque stelle perchè alcune cose le avrei evitate rendendo il libro leggermente più corto, tuttavia non è di sicuro un pretesto per non leggerlo.
Un libro davvero bello che mi ha fatto rivalutare il genere romance e scoprire una brava autrice. Affrontato molto bene il tema della sofferenza psicologica. Bellissime le citazioni di Philip Pullman, che mi hanno fatto venire voglia di leggere la saga "Queste oscure materie". La scrittura è curata, i personaggi sono ben approfonditi. Sicuramente un'autrice da tenere d'occhio!
Ho amato tutto di questo libro !! Ho amato ogni emozione che mi ha fatto provare ,dalla rabbia per i rifiuti di Ermes e i maltrattamenti verso la sua Aimee , al cuore buono di quest' ultima Ho amato la sua meravigliosa mamma,il suo dolce amico,le crisi di Ermes e il mondo meraviglioso che vive dentro di lui e che riesce a fare brillare con tanta fatica Il loro amore ,i loro arcobaleni
Credo che questo sia stato in 20 anni, il libro in cui mi sono ritrovata di più. Ha centrato benissimo ciò di cui voleva trattare e lo ha fatto unendo delicatezza, ma anche verità cruda. Non ho nulla da dire. Davvero un libro fantastico.
Cosa dire di questo libro. Mi ha sempre ispirata e quando è stato pubblicato sono volata in libreria. Mi ha ricordato la storia del Fabbricante di Lacrime. Ho amato la storia di Eres e Amethyst, ciò che hanno vissuto e i loro sentimenti. Con questo libro ho capito che un pezzo di vetro, oltre a poterti tagliare, può mostrarti un bellissimo arcobaleno, se capisci come maneggiarlo...LEGGETELO, NE VALE LA PENA!🌈🎻💜
Parto dicendo che sono felice sia stata trovata di nuovo una cover perfetta per rispecchiare la storia tra Ermes e Ametisth. Riporto la recensione già lasciata a suo tempo.
Io li ho amati e mi spiace pure lasciarli. Ho sottolineato frasi su frasi che mi hanno colpita nel profondo, ma non posso riportarle in quanto i tre quarti sarebbero spoiler. Questo romanzo fila che è una bellezza e si legge tutto d'un fiato. Alcuni capitoli sono un pugno nello stomaco, altri ti fanno toccare il cielo con un dito. Brava l'autrice ad aver saputo dosarli bene. Ermes: quante emozioni con questo protagonista, mi ha fatto perdere il senno piu volte, sia in positivo che in negativo. Diciamo che non tutti siamo bravi come Ametisth a gestirlo. Venendo a lei, è una protagonista dal carattere forte, ma anche tanto ingenuo. Tante volte le ho gridato contro per la sua eccessiva bontà. Anche i personaggi secondari sono gestiti magistralmente e Quinn è un qualcosa di meraviglioso, l'amico che chiunque si meriterebbe di avere. La giovane età dei personaggi è stata rispettata. Il tema delicato che si va a toccare non lo conoscevo, mi sono andata a informare così da comprendere sin da subito la sua portata e l'autrice, a mio profano avviso, ha saputo spiegarlo in modo meticoloso, mai superficiale o banale, dando anche un corretto epilogo. Spero che l'autrice ci regali altri libri come questo, di alto livello e che coinvolge in maniera travolgent.
Concludo dicendo solo che ho amato la presenza del capitolo extra. Ovviamente consigliato.
La storia mi è piaciuta, ma il romanzo è un po' troppo prolisso e a tratti ripetitivo, tutta quella menata sul vetro che taglia ma riflette anche l'arcobaleno ripetuto a profusione poteva essere evitato.
Non ho apprezzato del tutto Amethyst, soprattutto quando succede l'inevitabile... perché diciamocelo era TUTTO prevedibile.
Il loro avvicinamento e il motivo per cui poi lui l'avrebbe nuovamente respinta, ma soprattutto era palese che sarebbe successo qualcosa a lei mentre lui la evitava... non c'era altro modo per farlo rinsavire un pochino probabilmente e fargli capire che le cose brutte accadono e basta, ma appunto era prevedibile questo risvolto di trama.
Ermes soffre di una particolare crisi d'ansia, ha paura di essere felice e quando sfiora la felicità arrivano per lui veri e forti attacchi di panico. Questo lo rende crudele proprio con lei, la ragazza con gli occhi di ametista che cerca invece di avvicinarlo da sempre.
Amethyst vuole diventare una psicologa infantile, seguendo le orme della madre sin da piccola si appassiona a questo mondo e adora far star meglio gli altri. Fa anche volontariato all'ospedale nel reparto di pediatria, dove con il suo migliore amico Quinn alleviano per qualche ora le sofferenze di quei piccoli bambini.
Questo lato del carattere di Amethyst l'ha sempre spinta ad avvicinarsi ad Ermes, nonostante lui la ferisca in tutti i modi possibili per allontanarla.
E così quando lui torna dopo anni in cui non si sono visti lei è determinata inizialmente ad evitarlo, ma quando se lo ritrova sempre tra i piedi anche a scuola, inizia a vedere la sofferenza in lui e le scatta dentro il bottone della crocerossina.
Non odio Ermes, anche se certe cose non gliele perdono (l'umiliazione pubblica era necessaria?), ma soprattutto non apprezzo il lato zerbino di lei. Ok lui ha un problema, ma un po' di amor proprio a queste protagoniste non guasterebbe!!!!
C'è una linea sottile tra l'essere magnianima e comprensiva e all'essere sottona e Amethyst è sottona.
Anche perché lo perdona per tutta la sofferenza PRIMA dell'incidente che la coinvolge e quindi prima che lui le chieda scusa e che le faccia leggere i diari tenuti durante il mese in cui la umiliava a scuola.
Non dico che non lo doveva perdonare, ma almeno poteva avere un po' di autostima e "fargliela pagare" ...non lo so io sinceramente non apprezzo i protagonisti zerbini che accettano tutto. Lui non è malato, era consapevole di starla ferendo e umiliando, non è possibile perdonarlo come se non fosse accaduto nulla sul serio.
Se si tralascia l'odio che a volte ho provato per entrambi, la storia è sicuramente originale e ben scritta ... certo un po' di tagli qui e la l'avrebbero resa più scorrevole ma pazienza.
recensione a cura del blog "Libri Magnetici" by Ila
Trovavo Ermes nell’azzurro del cielo, nei rari giorni in cui non è plumbeo, era nella malinconia del ruscello che scorreva sotto la pioggia battente, nelle gocce che picchiavano contro il vetro, nei libri che ho letto e in cui lo cercavo perché, dentro ogni libro, troviamo sempre riflessa una parte di noi, che ci restituisce ciò che abbiamo già dentro senza saperlo.
Ermes ha rappresentato la nemesi di Amethyst fin dal loro primo incontro, la gentilezza di lei trovava sempre la sua opposizione, la sua voglia di conoscerlo respinta da un muro di ostilità e disprezzo al punto che l'idea che lui si trasferisca nella sua stessa scuola la getta nel panico. Eppure nonostante tutto, lui le è sempre rimasto nel cuore, come un pezzo di vetro dagli spigoli taglienti che non è mai riuscita a maneggiare senza ferirsi.
Amethyst resta lì, impressa come una cicatrice che non posso far sparire, come un doloroso tarlo che mi fa a pezzi, come quelle fantasie che ti distruggono perché continui ad averle pur sapendo che non potrai mai viverle, che ti consumano insieme alle ombre. Lei che mi guarda con disappunto, che mi dà del demone, che non sa di essere il mio mostro peggiore.
La felicità può davvero avere un prezzo? Per ogni attimo perfetto che viviamo il destino ci presenterà il conto? Ermes sa che deve restare lontano da Amethyst, lontano dalle sensazioni che gli scatena dentro, lontano dai suoi sorrisi che portano l'arcobaleno dentro la sua oscurità, dentro il posto calmo in cui lui trova rifugio, in quella vita asettica che si è costruito.
Il mistero che nascondo rimarrà solo mio. Sotto la pelle, ogni istante, c’è qualcosa che turbina, spettri freddi come il vuoto, neri come l’inferno, mi divorano l’anima e ogni tanto tentano di uscire. Chi mi guarda non può vederlo e io non farò mai alcunché per mostrarlo. Il mio enigma appartiene solo a me e, ormai, so che rimarrà per sempre con me, insieme alla colpa che mi chiazza la coscienza come una notte nera senza stelle.
Chi è il compositore di sogni infranti? È Ermes che con la sua musica dice a chi è in grado di ascoltare, ma ascoltare davvero tutto quello che ha nel cuore, quello che non si permette di provare, quello che nega ostinatamente anche a se stesso. Ma il compositore di sogni infranti secondo me è un po’ anche Amethyst, perché con ostinazione e pazienza ricompone il rompicapo che è Ermes, trova per lui una chiave di lettura, impara ad amarlo nella sua debolezza, nelle sue paure, nelle sue mancanze anche.
Ermes non sarà mai un principe delle fiabe, ma a me va bene così. Non mi sono innamorata della sua armatura lucente, amo tutte le cicatrici nascoste sotto la cotta di maglia, amo le sue fragilità celate dal mantello sdrucito dalle tante battaglie, la sua perfetta imperfezione.
Il terzo personaggio principale di questo libro è la musica, che non sottolinea in sottofondo determinati momenti, ma rappresenta una entità vera e pulsante di cui si avverte fisicamente la presenza, liberando emozioni difficili da esprimere a sole parole: la musica è di fatto la voce di Ermes, quella che non riesce a reprimere, quella che non può dominare.
Non aveva mai pensato a come doveva essere amare qualcuno a tal punto; di tutte le cose che l’avevano sconcertata nelle sue avventure, questa era quella che la sconcertava di più. Pensava che la tenerezza che lasciava nel cuore era come un livido che non sarebbe mai sparito, ma le sarebbe stato caro per sempre. Philip Pullman
La citazione è tratta dalla saga letteraria Queste Oscure Materie e riassume perfettamente il rapporto tra i due protagonisti del libro, perché ognuno di loro è nel cuore dell’altro in maniera assoluta, ma più di questo descrive un sentimento anche come un qualcosa che, pur potenzialmente potendo ferire chi lo prova, resta comunque indelebile.
Si percepisce la fiaba di un amore che però è anche tenacemente reale, che si scontra con problemi assolutamente terreni come la gelosia, il pregiudizio, l’insicurezza cose che spesso feriscono o annientano.
Amare è un cammino condiviso, è quando due diventa uno e non esiste altro cielo sotto al quale vorresti abitare anche se all’orizzonte si profilano le nubi di un uragano. L’amore non è fatto di belle parole e vuote promesse, è quel momento in cui sei un disastro, ma per quella persona sei il suo perfetto disastro. È questione di atomi inscindibili, di respiri e battiti del cuore, di brividi, è che ti appartieni e lo sai, dentro il cuore, che non potresti appartenere a nessun altro.
Sono tante le tematiche importanti che vengono affrontate: in primo luogo i disturbi di ansia o di origine mentali, e chi ne soffre sa che il modo in cui vengono descritti non è affatto romanzato, o edulcorato per il pubblico. Sono patologie assolutamente invalidanti che possono essere affrontate e in alcuni casi risolte solo affidandosi a professionisti competenti. Tramite il personaggio di Quinn l’autrice introduce anche il tema dell’omosessualità proponendoci per la stessa tematica due visioni totalmente differenti. La prima è quella di Quinn, che vive la sua sessualità in maniera serena, e non mi piace parlare di accettazione perché di fatto non c’è nulla da accettare, quanto di consapevolezza di sé. L’altra visione è quella di Shaw, che pur consapevole nasconde questa parte di se stesso per la paura di incorrere nel pregiudizio e nell’ignoranza e ciò lo porterà a vivere la vita nascosto e vittima di quella negazione che lo condurrà alla rovina.
Le emozioni hanno le spine, hanno aculei con i quali penetrano la pelle e le difese dell’anima e s’insinuano, s’incuneano in profondità. Ti pungono e ti s’incastrano dentro senza lasciarti alcuna possibilità di liberartene. Se provi a strapparti una di quelle spine dal cuore, la ferita sanguinerà così tanto da ucciderti. Allora le tieni dentro, tutte, le accetti e le domini perché è l’unica scelta che puoi compiere.
Ci sono talmente tante declinazioni dell’amore in questo libro che quasi si fatica a contarle, amore verso se stessi, verso il prossimo, verso la famiglia, verso il proprio lavoro. Come è giusto nessuna prevale sulle altre, ma tutte concorrono ad arricchire la storia dei protagonisti e a generare più di una riflessione in chi legge. Ultimo, ma sicuramente non meno importante è l’amore che chi ha scritto ha messo nella sua opera, traspare dalla cura dei dettagli, dalle bellissime ambientazioni scelte in luoghi che restano nel cuore dei fortunati che li hanno visitati, oltre che dalla scelta delle citazioni inserite, perfettamente coerenti con quello di cui si andava a narrare. Per me è sempre difficile scrivere di un libro che mi colpisce, perché quando le emozioni che mi suscita sono tante e tali quasi non trovo le parole per descriverle e ho sempre paura di non essere all’altezza nel trasmettere quello che l’autore voleva comunicare, nonostante questo spero di avervi trasferito almeno in parte quelle che sono state le mie impressioni e vi invito veramente a intraprendere questo viaggio.
Siamo il caos che produce una stella danzante. Luce e tenebra. Sole e pioggia. Una perfetta unione di schegge che dà vita a un milione di arcobaleni da colori così vividi che quasi accecano.
Sono un po’ combattuta per quanto riguarda questo libro perché, sebbene l’abbia trovato piacevole, ci sono state troppe cose che ho trovato scontate. Tanto che già sapevo tutto quello che sarebbe successo.
Diciamo che forse ho raggiunto l’età in cui le troppe coincidenze mi sembrano una forzatura e non più un segno del destino, chissà.
Amethyst ed Ermes si conoscono da quando sono piccoli e, mentre lei ha sempre cercato di aiutarlo e perdonarlo, lui l’ha sempre trattata con disprezzo, allontanandola da se stesso.
Ermes, in realtà, soffre di cherofobia: la paura della felicità. L’unica cosa che gli dà un momento di sollievo è il suo violino.
Il rapporto tra i due si evolve tra alti e bassi, e proprio quando sembra andare tutto bene succede qualcosa che spinge Ermes a rifugiarsi dietro il muro della paura, di nuovo.
Il libro è scritto benissimo, ma non avevo dubbi perché già conoscevo la penna dell’autrice, ed è a doppio POV. Devo ammettere, però, che i POV di Ermes li ho trovati troppo ripetitivi. Non fa altro che parlare di Amethyst, quasi come se non avesse una vita al di fuori di lei.
È una storia d’amore molto dolce e non ho faticato a empatizzare con i personaggi, però ecco... le troppe coincidenze l’hanno fatto cadere nel banale, secondo il mio punto di vista.
💜 Lo consiglio a chi ama la musica, la determinazione, l’Inghilterra e quei personaggi un po’ particolari che ami e odi allo stesso tempo.