Il senso della natura: Sette sentieri per la Terra

by Paolo Pecere

Tra i numerosi e importanti libri sul rapporto tra l’uomo e la natura e sul concetto di ecologia non esiste un libro-mondo come questo. Un viaggio nella storia del pensiero, nel passato e nel futuro della Terra, nei territori dove l’uomo incontra ciò che non è umano e si appresta a un dialogo, cercando il senso e il sentimento della natura. Da New York alle Galápagos, dall’Islanda al Borneo, dal Ruanda al Tibet, Pecere esplora da studioso e viaggiatore diverse vie per costituire un rinnovato rapporto con la natura, attraverso il racconto di luoghi esemplari e di chi li abita oggi.

Genres: Nonfiction, Nature

501 pages, Kindle Edition

Published March 19, 2024

Reviews

[Elisa · Rating 5 out of 5]

Nella prossima vita voglio rinascere Paolo Pecere.
Sette saggi su sette viaggi legati dalla ricerca del rapporto tra uomo e natura con, come bagaglio, il giusto incontro tra filosofia, antropologia e biologia.

[Orsola Chiaro · Rating 3 out of 5]

"Il senso della natura" è un saggio fortemente filosofico diviso in sette viaggi, compiuti dall'autore, che spingono a riflessioni riguardo al rapporto prima mistico poi distruttivo che l'uomo ha con la natura, infatti siamo passati dal concepire la natura come manifestazione del divino al vederla come ostacolo allo sfruttamento delle risorse e all'avanzata della civiltà, ma con il passare del tempo e con la sua progressiva distruzione essa divenne per noi un miraggio affascinante, un motivo di nostalgia.
Dalle pagine di questo saggio emerge con la potenza di un fiume in piena l'amore puro e la reverenza per una natura estremamente potente da amare e rispettare.
L'uomo peccando di tracotanza è arrivato a mettere in serio pericolo il mondo che abita infatti sempre più spesso, ormai, noi uomini ci illudiamo di essere potenti al pari degli dei, di poter controllare ogni cosa, invece somigliamo di più a vermi che frugano nella polvere di un mondo che brucia a causa loro come ci ricorda anche il "Faust".

Paolo Pecere conversa amabilmente con il lettore tramite una prosa precisa, sublime e in grado di evocare alla perfezione l'universo della natura con i suoi ritmi e i suoi suoni.
"Il senso della natura" appare un po' come un diario di viaggio, non solo di viaggi fisici, ma anche intellettuali. Numerosi sono i rimandi di Pecere ai grandi del passato: Lucrezio, Orazio, Linneo, Hegel, Kant e molti altri, per questo é consigliabile approcciare al libro con un discreto bagaglio storico filosofico per poter apprendere appieno tutti i riferimenti, specialmente nei punti in cui il ragionamento si fa più serrato o si apre a voli pindarici difficili da seguire che purtroppo rallentano molto il ritmo del libro.
Il testo é estremamente piacevole soprattutto nel sua parte iniziale, al contrario sul finale diventa più ostico da seguire ed é facile perdere il filo de discorso.
In conclusione mi sento comunque di consigliarlo specialmente se si vuole guardare al mondo d'oggi con un occhio più critico ragionando su problemi di attualità sia in ambito ecologico che antropologico, etico e sociale.

[Bobparr · Rating 4 out of 5]

È un piacere camminare per i sentieri della natura accompagnati dalla prosa precisa, dotta, evocativa di Paolo Pecere. Il libro è composto di molti saggi, che narrano di avventure che spaziano negli ultimi vent’anni in giro per il mondo, in posti esotici, oppure dimenticati, oppure famosi nei quali forse la maggior parte di noi non metterà mai piede - oppure ci abita, come nel caso di Roma o New York. Tutto il testo, che incidentalmente è un diario di bordo / di viaggio, è accompagnato da colte e profonde riflessioni di filosofia, di antropologia, di ecologia.
Tanti sono i riferimenti che si susseguono pagina per pagina, l’impianto delle note è ampio e curato, le citazioni smisurate nel numero e nella eterogeneità. Non è difatti una lettura spensierata: a volte viene da pensare che forse, sottolineando qualcosa, magari non si perderebbero tutti questi pensieri che si inanellano uno dopo l’altro. Ma la matita sarebbe inefficace e toccherebbe evidenziare tutto, e allora si lascia perdere.
La mia debolezza l’ho trovata nel seguire appunto queste mille teorie, riferimenti, luoghi che si susseguono finanche nella stessa pagina. Ecco perché spiace ammettere che le ultime 100 pagine le ho tirate un po’ via…

[Marco Dp · Rating 5 out of 5]

bellissimo ed inaspettato.
un approccio empirico alla nota e dibattuta dicotomia tra natura e cultura che, con la giuste dose di fantasia ai margini di una solida razionalità e conoscenza, restituisce ai lettori ed alle lettrici un'analisi panoramica degli approccio di homo sapiens all'ambiente organico ed inorganico in cui esso si è evoluto. Intrecciando biologia ed antropologia, filosofia e storia, ecco che le esperienze dell'autore - docente di filosofia all'Uni Roma 3 - riportate in questo testo risultano un prezioso contributo al proprio sguardo sulle relazioni tra uomo e natura. Il libro è ricco di note interessantissime, dalle quali ho segnato almeno una dozzina di testi da dover leggere prima o poi.

[Ricky Antolini · Rating 5 out of 5]

Un libro grandioso, di respiro ampissimo e dalla bibliografia sconfinata. In ogni pagina si respirano sensibilità e lucidità di pensiero, ma anche curiosità, passione e profondità. Un libro di viaggio in un giusto equilibrio tra viaggio interiore ed esteriore. Il senso della natura è analizzato e sviscerato attraverso una ricerca di significato, filosofica, antropologica, metafisica. Moltissime le fonti citate che rendono questo libro un affascinante portale verso tantissimi altri libri (e non solo) da scoprire. Non troverete un libro di viaggi o sul cammino ma molto molto di più. Peccato solo per l’edizione Sellerio che utilizza una carta ridicola per la copertina, la mia dopo un mese si è autodistrutta. Meriterebbe una versione cartonata perché è un libro mondo.

[Marco · Rating 2 out of 5]

interminabile. secondo me se si fosse limitato a raccontare i suoi viaggi sarebbe stato un libro bellissimo. invece valangate di citazioni per parlare della relazione tra uomo e animali, piante, pianeta…infinito e quasi senza capo ne coda.
peccato, perché mi sono sentito sempre in accordo con lo scrittore, che espone temi importanti.
e poi manca la montagna (lo so, in realtà ne parla…però invece manca) al contrario di ambienti sempre assordanti ed affollati…che siano una foresta o una città.

[Cosimo Maltinti · Rating 3 out of 5]

Un libro in cui Pecere, nel dare conto dei suoi lunghissimi viaggi in giro per il mondo, comunica al lettore tutta la sua inquietudine filosofica sul rapporto prima mistico poi demolitivo tra uomo e natura.
Un'opera ponderosa, forse un po' troppo introiettata verso sfere intime da cui a volte il lettore è escluso.

[Benedetta Ventrella (rienva) · Rating 5 out of 5]

Paolo, ne voglio ancora!