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Comunismo a Times Square

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Ambientato prevalentemente a New York (ma anche in volo tra i continenti o in quel recinto con laghetto dello Zoo di Berlino che celebra la vita e la morte dell’orso Knut) sul finire degli anni dieci, tra incursioni nella cultura pop e nella scena politica cruciale di quegli anni – l’orgasmo di Yoko Ono al MoMa e il suicidio di Alexander McQueen, la musica indie che scalava le classifiche e la vittoria alle presidenziali di Barack Obama, le tende ricoperte di neve di Occupy Wall Street e la nascita del blogging –, dialoghi caustici e una croccante satira sociale; questo romanzo visionario e insieme realista, in bilico tra le atmosfere glam di una serie tv e il portamento del romanzo filosofico, delinea in maniera inedita e sovversiva gli ultimi anni in cui l’Occidente è stato in grado di immaginarsi e inscenare il futuro, prima di essere risucchiato dai social. O forse solo da sé stesso.

316 pages, Kindle Edition

Published February 27, 2024

21 people are currently reading
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About the author

Giada Biaggi

3 books74 followers
Giada Biaggi is an Italian author, stand-up comedian and screenwriter. "The Bikini of Sylvia Plath" (2022) is her critically acclaimed debut novel.

"Our age of digitized relationships had done with the sexual act what Kazimir Malevič had accomplished with the Black Square; it had obscured it, hanging it in the corner of a room in a very cold place in Russia; thus condemning scopic pleasure and the desire for possession toward the object of desire to an iconoclastic obsession."

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Community Reviews

5 stars
32 (14%)
4 stars
72 (32%)
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67 (30%)
2 stars
26 (11%)
1 star
26 (11%)
Displaying 1 - 30 of 31 reviews
Profile Image for Daniele.
306 reviews68 followers
January 20, 2025
Non male ma....
Diciamo che c'è del buono in questo romanzo, l'ambientazione in primis. Poi scorre bene e sarebbe anche piacevole, non fosse che parla di tutto un po', con una valanga interminabile di citazioni che spaziano dalla cultura pop alla storia dell'arte ed altro ancora.
Alla fine mi ha lasciato poco, uno di quei libri che credo dimenticherò in fretta.

Era quello lo snodo della storia in cui la gente aveva iniziato a fotografare i tramonti più del dovuto. Le fotografie avrebbero di lì a poco definitivamente smesso di essere una restituzione postuma della bellezza del presente e, con la cancellazione del tempo dello sviluppo, ne sarebbero diventate una sua asserzione performativa; file digitali slegati dalla necessità del ricordo-oltre-l'individuo.

L'attrazione mista a repulsione che provava verso di lui altro non era che una nemesi per l'odio che provava verso se stessa.
Una cartina tornasole della sua incapacità di amarsi.

Solo i mammiferi possono morire di tristezza. Si chiama morte psicogenica; se a un certo punto la testa pensa che la morte sia l'unica scelta razionale, il corpo le obbedisce; rinuncia alla vita e si arrende.

Da questo punto di vista, una sfilata vista dal vivo può essere più sovversiva di un film guardato nella solitudine della propria camera da letto da un computer. Tutte le forme d'arte che puntano all'alienazione dello spettatore o dell'ascoltatore, pensiamo alle cuffie per la musica... Ecco, quella cosa lì rema contro il cambiamento perché divide, non mettendoci in connessione con gli altri.
1 review
March 24, 2024
Ho conosciuto l'autrice durante una presentazione in un bar a Verona. Malgrado le quantità di copie vendute in quell'occasione, solo una volta a casa, comprato il libro, mi sono reso conto di come il testo fosse l'ultimo serio tentativo che un'avanguardia artistica compiesse di oltrepassare la filosofia conservandola (cioè di risolvere la dialettica in un'aufhebung). Ovvero, l'ultimo serio tentativo di tenere lo spessore della riflessione superando il barocchismo dell'accademia, le pastoie bibliografiche, le panie della nota a piè di pagina. Il libro è sì un labirinto di citazioni, di libri letti e digeriti, di percorsi intellettuali musicati con un sottofondo indie, ma questi non costituiscono mai la montagna di sapere che aumenta la tua alienazione dal mondo della vita e dal mondo del sapere. Al contrario, si trovano qui riassunte le storie delle mille vite che abbiamo vissuto e che abbiamo forse dimenticato; delle mille vite che abbiamo sognato e che ora, dopo la lettura, potremmo forse cominciare a vivere.
Se nel secolo scorso le avanguardie tentarono, senza riuscirci, di far coincidere la propria vita con l' opera d'arte, Biagi in questo libro trova il modo per riannodare la nostra forma di vita a una possibile forma artistica.
p.s. Dopo le librerie, i teatri e i bar, sarà necessario per il futuro portare il libro anche in ambientazioni più marittime, isolane... Siamo sicuri che sarà di giovamento per le vendite e per l'autrice.
Profile Image for Giuliana Matarrese.
142 reviews200 followers
March 11, 2024
L’ultimo momenti storico nel quale il rock ha occupato i primi posti della classifica; gli ultimi anni nei quali abbiamo pensato che gli ideali ci avrebbero salvato. Basterebbe questo a rendere interessante la lettura del libro di Giada Biaggi.
Il resto lo fanno i molteplici riferimenti musicali, cinematografici e letterari di respiro locale o internazionale che qualunque donna e uomo italiano che ha vissuto i suoi 20 anni nei primi 2000 riconosce, ma che non trovano spazio nei romanzi italiani scritti oggi dai Millennial, tutti impegnati a seguire il filone democristiano dei bildungsroman sofferti ed educativi di Elena Ferrante. Insomma, una ventata d’aria fresca, necessaria e liberatoria.
60 reviews
August 11, 2024
Tanta noia e poca sostanza. Mi dispiace perché le premesse per una buona lettura c’erano tutte. Apprezzo Giada Biaggi e non vedevo l’ora di leggere questo romanzo. Ma è stata una cocente delusione. Di fatto, l’ho trovato un Romance farcito di belle citazioni di altissimo livello, tanto glamour e ambientazione avanguardiste. Ma sempre un romance rimane. La protagonista (alquanto detestabile almeno per me) continua a pensare al suo amore di gioventù benché siano passati 10 anni e lei abbia cambiato vita (da artista impegnata a hostess per Emirates, piegandosi alle più becere logiche capitalistiche in una società in cui non si può vivere di arte se non sei ricco di famiglia) e intanto trova un nuovo amore che sembra strozzare l’occhio alle dinamiche edipiche irrisolte della ragazza.
Nota positiva l’ambientazione storica, devo dire che Biaggi ha fatto un ottimo lavoro nel tentare di fissare i punti cardine storici e culturali di questo passato recentissimo dei primi anni 10 del 2000.
Profile Image for Max.
204 reviews5 followers
June 19, 2024
Avevo gradito "Il bikini di Sylvia Plath", il romanzo d'esordio di Giada Biaggi, ma qui, già dopo il primo lungo dialogo inverosimile e pseudosaccente di venti pagine (20!) il mio entusiasmo si è ammosciato come i soufflé di mia moglie quando escono dal forno.

Ho spiluccato qui e là, ma lo stile limaccioso e citazionista non è ciò di cui sento il bisogno in questo momento.

Attestato di stima per l'originalità dei contenuti, lo riprenderò certamente in futuro, per ora mi avvalgo del mio diritto del lettore numero 3.

Abbandonato a pagina 55.
Profile Image for Virginia.
165 reviews
April 19, 2024
Un mix tra Dolly Alderton; Sally Rooney; Elif Batuman; Ottessa Moshfegh. Insomma, le mie preferite.

“Immersi nella perenne assenza a se stessi.”

“Ti voglio aiutare; senti che ci siamo dentro insieme,” le disse lui.
“Dentro cosa?”
“Dentro il dolore, dentro la realtà”.

“Non riusciva ancora a rendersi conto dell’inderogabilità della reazione alla quale era destinata: un’immersione senza bombole d’ossigeno e torcia subacquea nella Fossa delle Marianne dell’oceano del dolore.”
Profile Image for Zooey Glass.
245 reviews19 followers
March 15, 2024
Per evitare di essere volgare non scrivo nulla.
In fondo la scema sono io che ho insistito a leggerlo fino alla fine.
11 reviews
December 30, 2024
Letto fino alla fine solo per cercare di dare un senso a quei poveri 18 euro
Profile Image for Paride .
80 reviews2 followers
October 29, 2024
Avevo apprezzato "Il bikini di Sylvia Plath", esordio dell’autrice, ma questa volta non ci siamo. Biaggi ha voluto fare il passo più lungo della gamba ed è finita con i piedi in un tombino. Ed è un peccato, perché la ricostruzione del periodo storico è precisa, la ricerca che sta a monte è evidente, lo scenario newyorkese da serie televisiva perfetto per il pubblico a cui vorrebbe parlare. Ma la narrazione, purtroppo, è sfiancante, inconcludente, citazionista ai massimi livelli, ridondante. La protagonista non dà mai un tiro e una sigaretta e basta, no, “dà un tiro e avverte la botta del fumo rimbalzare sulla gommosità della pleura che riveste interamente i polmoni”. Ecco, il libro è scritto così dalla prima all’ultima riga. Vorrebbe essere poetico, forse, ma il risultato ne è il contrario. Altro grande problema, le voci dei personaggi sono tutte identiche. Non basta scrivere quindici pagine di background su Tizio per caratterizzarlo, devi conferire un suono particolare alla corde vocali di ognuno di loro. Quelle di Agata, Walther, John e Biaggi narratrice sono intercambiabili. È come guardare un film americano uscito dal 2005 in poi doppiato in italiano, quando i doppiatori storici hanno iniziato a morire lasciando posto a quegli inetti dei loro figli: manca d'interpretazione.
Profile Image for Lisa.
86 reviews1 follower
August 26, 2025
Comunismo a Times Square brilla e inciampa allo stesso tempo, proprio come i suoi protagonisti. Giada Biaggi mette in scena Agata, giovane attrice mancata, orfana di un padre fuggito e di un futuro artistico interrotto. Tra citazioni alte e rimandi pop — da Sarah Kane ai brand globali — la scrittura restituisce con precisione il rumore di fondo di una generazione cosmopolita, colta e fragile, che riflette senza tregua eppure inciampa nella realtà.

Biaggi sa trasformare il dettaglio quotidiano in segno del tempo, costruendo un mosaico vivido e ironico, capace di satira sociale. A volte, però, l’eccesso di citazioni e il continuo dialogare dei personaggi rischiano di appesantire la lettura, più brillante per accumulo che per profondità. Eppure, tra la rinuncia al teatro e il dolore mai risolto dell’assenza paterna, resta la forza di un libro che sa raccontare con intelligenza e ironia il paradosso di una generazione: riflettere tanto, vivere male.

Non possono esistere vite umane degne di essere definite tali senza un numero civico al quale sono indissolubilmente legate.
Profile Image for Als.
30 reviews1 follower
April 6, 2025
Da appartenente alla Gen Z, ho apprezzato i vari riferimenti alla cultura pop che, per ragioni anagrafiche, mi erano ancora sconosciuti. Tutto sommato una storia-non-storia carina, quasi cinematografica (ma di quel cinema indie tipo mumblecore), anche se ho faticato un po' a leggerlo per via di alcune scelte lessicali legate al background filosofico dell'autrice (colpa della mia ignoranza, ovviamente) o forse semplicemente perché l'ho letto nella fascia oraria tra le 3 e le 5 di mattina e dovevo interrompere la lettura ogni 10 parole per cercare il significato dell'undicesima (comprese le citazioni di luoghi/oggetti di design/articoli di moda/intellettuali vari). Comunque mi è piaciuto molto lo stile di scrittura. Ancora devo comprendere le ultime pagine, però. I ❤️ NY (anche se non ci sono mai stata)
Profile Image for Annalu.
3 reviews1 follower
February 1, 2025
Sono così felice di aver terminato questo libro. Dopo non essere riuscita ad andare oltre le prime 40 pagine e averlo lasciato sul comodino per sei lunghi mesi finalmente ho deciso di continuarlo e finirlo così da non vederlo mummificarsi su un pezzo di legno.
Non sono riuscita ad empatizzare con nessuno dei personaggi e neanche con gli avvenimenti della storia probabilmente a causa del mio non essere abbastanza radical chic. Lascio due stelle perché comunque ho apprezzato i molteplici riferimenti pop che si possono trovare in tutte le 317 pagine del romanzo. Inoltre, sono felice perché l'autrice mi ha fatto tornare in mente quanto noi europei fossimo impazziti nel 2008 per la tenerezza emanata dal cucciolo di orso polare dello zoo di Berlino: Knut.
We love you Knut ❤️
Profile Image for Sylvie19.
173 reviews9 followers
October 2, 2024
C’è qualcosa in Giada Biaggi che mi cattura e me la rende irresistibile, per questo ero felicissima del suo primo romanzo che però mi aveva deluso, trovandolo troppo artificioso e piuttosto trascurabile. Nonostante questo ne ho riconosciuto sempre quella satira e quel suo sguardo particolarissimo sul mondo e la possibilità che potesse fare di meglio la prossima volta.
Le ho dato quindi un'altra chance col suo secondo romanzo e ho fatto bene! Comunismo a Times Square mi è piaciuto moltissimo, e l'ho trovato decisamente più riuscito e centrato del primo.
Ben congegnato e con riferimenti molto calzanti al periodo 2010, che rendono il libro originale e frizzante.
Un'ottima evoluzione!
Profile Image for Amy Romano.
10 reviews1 follower
December 26, 2025
Avendo visto delle interviste di Giada Biaggi ho capito che parla come mangia e scrive come parla. All’inizio è stato un po difficile stare al passo con questo tipo di scrittura, da un lato molto terra terra dall’altro piena di citazioni e riferimenti letterari. La trama non la ritengo più di tanto interessante.. probabilmente per il fatto che sto iniziando a non tollerare più lo stereotipo della donna, 20-30 anni, che va a letto con uomini più grandi, prende tranquillanti e droghe come se fossero pane quotidiano e non sa cosa fare della sua vita.
Profile Image for Antonio.
31 reviews1 follower
September 13, 2024
Scrittura ricchissima di spunti, alcuni troppo alti – perché non mi sono iscritto a filosofia? - per la mia cultura, e di citazioni pop - cosa che personalmente apprezzo molto. Un piacere immergersi nei pensieri turbolenti dei protagonisti, solo che a volte - vedi sopra, anche per limiti miei - sembra perdere il punto e a tratti, per le stesse cose positive citate, mi è risultata una lettura un po’ faticosa. Per questo una mezza stella in meno ma attendo già il prossimo dell’autrice
Profile Image for Lorenzo Rizzardi.
44 reviews1 follower
January 4, 2025
300 pagine di citazioni pop? Giusta pausa per poi tornare carichissimi a leggere i libri sul Duce.
Recensione seria: credo sia tra i pochi romanzi italiani contemporanei ad esserlo realmente, contemporaneo dico. O meglio, una lucida riflessione sugli anni che hanno portato al mondo in cui viviamo. Bello.
(Odio i protagonisti ma penso sia questo il senso? odiare chi ci ha portato al mondo in cui viviamo? non so, chiedo).
Profile Image for Alessandra Azazella.
40 reviews3 followers
January 18, 2025
Ho provato a resistere ma all'ennesimo monologo infarcito di quel pot pourri di cultura pop e citazioni filosofico-letterarie a caso che sembra essere la cifra di questo libro, ho desistito.
Forse fin dall'inizio ho provato antipatia per un libro che si apre con un incontro tra i due protagonisti che ho trovato di una violenza sessista estrema, anche se non succede (quasi) niente di realmente fisico.
Abbandonato neanche a metà.
Profile Image for Olivia.
4 reviews
October 16, 2025
Pretenzioso al punto giusto, trash quando serve e, a volte, anche molto poetico. Dimostra in maniera perfetta come il valore di una storia non risieda nella quantità di cose che succedono, ma nel modo in cui il nulla accade. Potrei leggere Giada Biaggi descrivere situazioni in cui non accade nulla all’infinito, e non penso che mi annoierei. Mi è piaciuto da morire
Profile Image for Agata Gomboso.
25 reviews
December 8, 2025
Un po’ troppo descrittivo, a tratti sembrava che l’autrice dovesse aggiungere al libro tutto ciò che sa/conosce/ha imparato. E alcune parole sembrano messe lì solo per fare scena, tra l’altro forse non tutte effettivamente italiane ma forse tradotte letteralmente dall’inglese.

Nonostante i tanti tornanti nella storia, i dettagli, soprattutto di cultura pop e geografici, sono fatti proprio bene
Profile Image for Filippo  Fragnito.
27 reviews
March 10, 2024
Davvero bellissimo, riferimenti e citazioni che creano un mood ben definito. Tre personaggi eccezionali e costruiti in modo impeccabile. Mi ha entusiasmato e emozionato, una di quelle letture che mi ha fatto stare bene (anche facendomi stare male).
Profile Image for Michela.
220 reviews3 followers
August 23, 2024
Giada Biaggi è colta, ironica, intelligente e non vuole insegnare niente a nessuno sulle relazioni e su come vivere. I suoi personaggi, e soprattutto la sua protagonista, sono rotti e confusi, ci ricordano noi e per questo ci irritano, non sanno cosa stanno facendo e le loro relazioni sono la semplice somma di tutto ciò.

poi io l’ho letto a NY, scelta perfetta.

da leggere se siete amanti di Otessa Moshfeg, Sally Rooney e Elif Batuman.
Profile Image for Marta.
9 reviews
April 4, 2024
L’ho trovato geniale. L’autrice non è per tutti: scrittura sofisticata con references per veri radical chic
Profile Image for Emanuele.
73 reviews
June 9, 2024
"Forse nella vita ci è concesso abbracciare in una maniera così intima solo una persona davanti alla tomba di Proust."
Profile Image for Carla.
290 reviews
January 9, 2025
L'ho trovato un esercizio di stile, un filosofeggiare che ho adorato ma mi ha lasciato meno rispetto al Bikini di Sylvia Plath.
Comunque anche io vorrei avere un cervello come Giada.
Profile Image for Gaia VRN.
21 reviews1 follower
April 13, 2025
Non sono riuscita a superare la prima scena che ho trovato inverosimile, citazionista, esibizionista, pretenziosa. Non so se mai lo riprenderò in mano.
Profile Image for Giulia.
4 reviews
September 12, 2025
Libro piacevole, purtroppo l'autrice è più interessante a farci sapere che è laureata in filosofia in stile indie-twee-redscarecore piuttosto che a costruire un romanzo.
Displaying 1 - 30 of 31 reviews

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