Cose Spiegate bene è la rivista di carta del Post, in collaborazione con la casa editrice Iperborea. Ogni numero è dedicato a un argomento, per declinare la proverbiale attitudine descrittiva e di chiarezza del Post anche su questo formato, raccogliendo spiegazioni, storie, e racconti d’autore.
Questo è il nono numero, si intitola L’importante è partecipare, ed è dedicato alle Olimpiadi. Nell’anno delle Olimpiadi estive di Parigi, parliamo di questa competizione sportiva che nel tempo è diventata molto di più, influenzando anche la politica e i rapporti internazionali con quello che succede intorno alle gare: ci trovate storie di atleti, con i loro successi e i fallimenti, ma anche il racconto degli aspetti economici della manifestazione e degli eventi legati alle Olimpiadi che sono rimasti nella storia del XX secolo. Con i contributi di Lia Capizzi, Paolo Condò, Luigi Datome e Beatrice Vio Grandis, e le illustrazioni di Giordano Poloni.
Ennesimo acquisto al Salone del Libro, ma come avrei potuto rinunciare a leggere un libro su un argomento che amo tanto, le Olimpiadi?
In occasione di Parigi 2024, Il Post propone un nuovo volume tematico che riguarda l’evento sportivo più famoso al mondo, analizzandolo in ogni sua parte: dalla storia della sua nascita, ai campioni che hanno lasciato il segno, dai risvolti economici a quelli più tragici, con i contributi di coloro che hanno avuto la fortuna e il merito di prendervi parte, o anche quelli che non ci sono riusciti.
Seguo le Olimpiadi da quando ero ragazzina: ancora ricordo le notti insonni di Atlanta ‘96 per la finale agli anelli di Juri Chechi, per l’emozione del bronzo rocambolesco della pallanuoto maschile, per la delusione dell’argento nella pallavolo maschile… e possiedo il cappellino con il logo comprato per l’occasione. Ancora lo uso.
Se non si fosse capito, sono appassionata di sport. Non praticato, intendiamoci. Io e lo sport praticato ci siamo frequentati per decenni, fino ad arrivare alla conclusione che non siamo fatti l’uno per l’altra. D’altra parte, se guardare lo sport in TV comodamente spaparanzati sul divano fosse disciplina olimpica, avrei una collezione di medaglie da far invidia a Michael Phelps.
Questo libro non l’ho letto, l’ho divorato: retroscena e curiosità, nomi a me noti e altri mai sentiti, cose che conoscevo e scoperte inaspettate, come il fatto che il celebre Pierre de Coubertin, pur con i suoi meriti, fosse… come dire… beh, un discreto stronzo.
Certo, ci sono molte problematiche etiche connesse con le Olimpiadi, dalla corruzione all’impatto ambientale, e credo che dovremmo preoccuparci di rendere questo evento più al passo con i tempi, senza che perda il suo fascino intramontabile, ma evitando di restare ancorati a idee che potevano andare bene alla fine del XIX secolo, ma nel XXI sono ormai deleterie.
Se questo sarà possibile, credo che l’evento sportivo che affonda le sue radici nell’Antica Grecia potrà ancora avere lunga e prospera vita, e continuare a essere amato anche dalle generazioni future.
Nella mia grande passione per le Olimpiadi, mentre le torcia accende il braciere di Parigi 2024, mi auguro proprio che sia così.
Lo dico: quando penso a prodotti editorialmente perfetti, capaci cioè di raggiungere quella mirabile sintesi fra contenuti interessanti, impaginazione accattivante, selezione intelligente e una grafica perfettamente riconoscibile (direi persino iconica), penso “Cose spiegate bene“, rivista di carta del Post (così la definiscono) in collaborazione con Iperborea.
Non ne sono mai rimasto deluso e non tradisce le aspettative questo nono appuntamento, dedicato alle Olimpiadi e opportunamente pubblicato in una estate che di sportivo avrà davvero molto da offrire. E “L’importante è partecipare” è, come per le edizioni precedenti, un libro davvero ricchissimo di cose (spiegate bene).
Si va da pezzi più ritagliati sulla storia sportiva (e che bello il contributo di Lia Capizzi) a frammenti di scienza applicata (come si sono misurate nel tempo le prestazioni sportive?), da piccole grandi curiosità (ma davvero il cartello blu con la P di parcheggio… sì, davvero) ad approfondimento sull’economia di una Olimpiade, sulla sua sostenibilità (vera o presunta), sugli impatti che genera. Sull sfondo, e ben declinati in più di un contributo, il parallelismo fra edizioni delle Olimpiadi e contemporaneità storica, con gli impatti sociali, le occasioni in cui le cronache sportive hanno orientato la politica e quelle in cui è accaduto – anche tragicamente – l’esatto contrario.
E poi ci sono scritti di Paolo Condò, Luigi Datome, Beatrice Vio, e quindi non so cosa stiate ancora aspettando: Parigi 2024 inaugura il 26 luglio, meglio esser pronti.
"Cose spiegate bene. L'importante è partecipare" pubblicato nel 2024 e il 9° libro della collana "Cose spiegate bene" realizzata da "Il Post" e pubblicata da Iperborea.
Di cosa parla? Si tratta di un saggio che, nello stile del quotidiano online, tratta il tema delle Olimpiadi, con articoli inediti, curiosità, statistiche e la partecipazione delle testimonianze di Lia Capizzi, Paolo Condò, Luigi Datome, Beatrice Vio Grandis.
Perché leggerlo? Perché ti interessa il tema delle Olimpiadi e apprezzi lo stile de Il Post.
Una frase «...lo si dice da 130 anni, ma è vero che le Olimpiadi sono anche un repertorio formidabile di storie umane emozionanti, incredibili, divertenti, o drammatiche e a volte tragiche, come quella nella peggiore storia olimpica di sempre, quella di Monaco 1972.»
un libro ideale per imparare e reimparare, fuori dai riflettori della cronaca, cose sulle olimpiadi. L'evento sportivo per eccellenza, che sia nella sua versione estiva, invernale o paralimpica, vive il suo curioso paradosso di cantare la fratellanza dei popoli mentre gli stessi si preparano a scannarsi nelle competizioni per la GLORIA, e in tanti a costo di doparsi, di pestare, di barare. De Coubertain è passato alla storia come anima nobile delle Olimpiadi moderne, ma era il demonio, e in un certo senso la sua ipercompetitività gli è sopravvissuta in questa fantastica macchina di denaro e spettacolo che non insegna certo il valore dell'umiltà. Mi dispiace solo che non abbiano manco dedicato un trafiletto al film di animazione "Animalympics", ancora oggi un gioiellino imbattuto.
Ormai Cose spiegate bene è una certezza. Le olimpiadi a tutto tondo: sia i lati positivi che quelli negativi. Consogliato per chi vuole sapere qualcosa in più di qudsta fantastica follia collettiva che avviene ogni 4 anni (o meglio, ogni 2)
Una raccolta interessantissima di articoli e info(grafica) sulle Olimpiadi e Paralimpiadi. Anche per chi, come me, non è un grande appassionato di sport.
Ancora una volta una garanzia! Questo format mi fa impazzire, me li leggo tutti giuro. Ancora più bello concludere la lettura nel bel mezzo dei giochi olimpici!
Lettura molto interessante a tema olimpiadi come solo Costa e Sofri sanno fare. Piano zeppo Di aneddoti di storia e società! Da leggere in questo periodo
Ci sono dentro cose, sono spiegate, le spiegano bene. Mantiene tutto quello che promette. Inoltre il tema permette di approfondire molti aspetti interessanti.