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Tokyo orizzontale

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Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. È dolce e stuzzicante, ma anche amara. In sé racchiude tanti chicchi, tutti schiacciati l'uno contro l'altro in una convivenza forzata, ma sempre, inesorabilmente soli. A volte, però, qualche chicco si ribella; così può succedere che quattro giovani si incontrino per caso, una notte a Shibuya, il quartiere più folle della città, e decidano di avvicinarsi, per provare a colmare quella distanza sottile. Qualcuno per inseguire una favola d'amore, qualcun altro per lenire il dolore di un passato ingombrante, o per cambiare vita senza lasciare tracce. E in quell'incontro che è sesso ma anche qualcosa di più, Sara e Hiroshi, Carmen e Jun troveranno l'antidoto alla solitudine che pare volerli ingoiare. La storia di un amore sprecato e di uno realizzato, del sesso che unisce e separa, di una città immensa e piccolissima.

266 pages, Hardcover

First published February 11, 2014

27 people are currently reading
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About the author

Laura Imai Messina

20 books561 followers
Laura Imai Messina was born in Rome and graduated in Literature from La Sapienza University. She moved to Tokyo at the age of twenty-three to perfect the language and has been permanently living in Japan ever since. She obtained a first level doctorate in Comparative Cultures at the International Christian University with a thesis on the Japanese writer Ogawa Yōko and at the Tokyo University of Foreign Studies a PhD with a comparative thesis on the subject of materiality in Japanese and European literature.

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5 stars
86 (15%)
4 stars
166 (29%)
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209 (37%)
2 stars
71 (12%)
1 star
27 (4%)
Displaying 1 - 30 of 83 reviews
Profile Image for Silvia.
4 reviews
March 9, 2019
Ero molto curiosa di leggere questo libro. Adoro il blog dell’autrice, quindi avevo forti aspettative.
Mi sembra di aver letto un romanzo rosa ambientato in una Tokyo un po’ torbida e amara. La scrittura è prolissa e piena di particolari a volte non così necessari alla narrazione. Ha il pregio di innescare la curiosità del lettore nel cercare di capire come si concluderà la storia.
Profile Image for Valentina.
79 reviews26 followers
August 8, 2022
Ho apprezzato lo stile di scrittura dell'autrice, il suo rendere spettatrice una città che vive delle vite degli altri. Forse mi è piaciuta più la descrizione in sé dello scontrarsi delle persone, delle coincidenze e del mondo a volte troppo piccolo, a volte troppo grande, che la trama in generale, ma l'ho trovata comunque una lettura piacevole.
Profile Image for Vittoria's Readings.
325 reviews22 followers
March 30, 2023
2,75 ⭐️

Oggi vi porto con me in Giappone grazie a “𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨 𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞”, libro d’esordio di Laura Imai Messina ⛩ autrice affermata e conosciuta per il suo blog “𝘎𝘪𝘢𝘱𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘔𝘰𝘯 𝘈𝘮𝘰𝘶𝘳”.

Il libro racconta della vita di quattro ragazzi che si scontrano inconsapevolmente più e più volte nella notte fredda e asettica di Shibuya.
Sara cerca disperatamente l’amore, Carmen finge di essere un’altra persona, Hiroshi vuole essere accettato e Jun pretende di avere tutto ciò che vuole senza il minimo sforzo.
Il destino li farà incontrare e cambierà le loro vite per sempre.

Ho acquistato questo libro perché attirata dal titolo e dalla trama. In effetti mi aspettavo tutt’altra cosa per cui l’effetto sorpresa è stato sicuramente un punto a suo favore.

La trama non mi è affatto dispiaciuta, ma purtroppo ho trovato alcuni personaggi poco realistici (soprattutto Sara).
Inoltre a tratti le descrizioni risultano troppo prolisse, nonostante lo stile di scrittura interessante e ricco di metafore e similitudini.

“Tokyo orizzontale” è un libricino breve che ti da una prospettiva diversa su com’è vivere Tokyo, perché è questo che i 4 protagonisti fanno, vivono la città, ognuno in modo diverso per poi incrociare le proprie vite tra loro più e più volte.

Volete conoscere il lato nascosto di Tokyo? La vita notturna di cui nessuno parla? L’indifferenza agghiacciante delle persone?
Allora questo è il libro perfetto per voi.

Sono molto curiosa di leggere altri titoli dell’autrice, tra cui “𝐐𝐮𝐞𝐥 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨”.
Profile Image for Federica.
147 reviews40 followers
February 12, 2023
Opinioni contrastanti: fino intorno a pagina 100 avrei voluto lanciarlo dal balcone, dopo avrei voluto lanciarlo comunque ma dopo averlo finito. Jokes aside, un'indecisione così decisa su questo libro deriva dal fatto che non l'ho odiato ma neanche amato: lo stile è lento, pieno di parole e descrizioni, metafore ovunque. Questi poveri cristi vivono nelle nostre menti per letteralmente tre giorni e per come ne parla l'autrice stanno facendo cose mirabolanti. A tratti ho alzato gli occhi al cielo, per questo stile, altri momenti l'ho amato. Tutto sommato gradevole, un affresco di Tokyo da parte di qualcuno che ci ha ha messo i piedi a poco a poco da straniera, da diversa.
Profile Image for Roberta.
181 reviews23 followers
January 20, 2018
Dire che sia stato un viaggio indimenticabile, è dir poco!! Questo libro apre mille finestre, mille angoli da esplorare e per una amante del Giappone come me, è stato doppiamente un piacere approcciarmi a questa lettura quattro anni fa! Per di più conoscendo di persona Laura-san, avere il libro autografato con dedica tra le mani, ha reso la lettura ancora più piacevole! Attendo con ansia il prossimo marzo per poterla incontrare di nuovo a Milano e di leggere la sua seconda "creatura" che uscirà a metà febbraio wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Profile Image for Matthieu Fantozzi.
Author 1 book
February 3, 2017
Premetto che il punto forte di questo libro non è la sua trama. Certo, so anche io che nella vita le coincidenze capitano, ma ad un certo punto il numero di coincidenze che si sovrapponevano era troppo alto, soprattutto nell'arco di tempo specificato dal libro. Non dico sia irrealistico, solo esagerato: se la trama si fosse sviluppata in tre mesi anzichè pochi giorni, sarebbe stato perfetto.
Detto questo, che è l'unico punto che ho trovato debole nel lavoro di Imai Messina, Tokyo orizzontale è straordinario nel definire il vero protagonista di questa storia: la città di Tokyo. In questo libro Tokyo è una città viva, vitale e straordinariamente energetica, con le sue follie e le sue forze. Ogni quartiere della città ha il suo carattere, il suo modo di fare e le sue meraviglie, e la frase "Se New York è una mela, Tokyo è un melograno" racchiude perfettamente tutte le numerose sfaccettature di questa città composta dai suoi quartieri così diversi e indipendenti tra loro, con le strade e le ferrovie che uniscono in un complicato intreccio la città. Probabilmente, e questo è un limite mio, se fossi stato a Tokyo nella mia vita mi sarei sentito ancora più coinvolto dallo spirito della città descritto in queste pagine.
Una lettura che consiglio a chiunque, specialmente a chi è affascinato da Tokyo.
Profile Image for Isabella.
64 reviews15 followers
February 6, 2021
Da lodare più la costruzione del romanzo che la trama. L’intreccio e la scansione temporale catturano più delle vicende dei protagonisti. Ciò che è davvero ammirevole però è la descrizione di Tokyo, personificata dalla penna dell’autrice, che riesce a trasferirne l’anima su carta. Tokyo Orizzontale non è solo il blog della trama, ma anche l’incrociarsi costante di individui in una grande metropoli unica al mondo e il loro inserirsi come figure di passaggio nella narrazione, contribuendo ancor di più alla rappresentazione della capitale giapponese nella sua essenza.
Profile Image for Giu.
41 reviews3 followers
March 31, 2022
Quattro vite che si intrecciano, caoticamente e in un tempo scandito dalla velocità di Tokyo. Qui c’è proprio un inno alla città.
Bello.
Profile Image for Sergio Frosini.
247 reviews18 followers
November 20, 2014
mi copio dal blog http://topometallo.wordpress.com/2014...

Tōkyō (con gli accenti lunghi sulle o, come prescrive la conversione in Rōmaji), l’ultimo mio innamoramento metropolitano, dove spero di tornare presto nonostante la spesa del viaggio e il fatto che per quanto mi riguarda non è esattamente “a misura d’uomo”, o perlomeno non è a misura mia, voglio dire, avevo dei problemi a passare le porte e a sedermi per mangiare... mi andava tutto stretto di cavallo!

“L’insonne nebulosa” come la definisce Nicola Lagioia nel suo recente romanzo La Ferocia (l’ho appena iniziato, ma anche se mi sembra ottimo temo dovrò interromperne la lettura, non è il momento adatto; vabbè, questa è un’altra storia). Buona definizione.


Shinjuku ha gli occhi spalancati. E non dorme mai.

O così almeno credono i tokyoti. In verità, fa brevi ma frequenti pisolini a bordo dei treni che transitano sui binari e si concede la pigrizia dell’attesa in alcune domeniche di luglio, di mattina presto, quando le rotaie sono ancora fredde e la pioggia soffoca l’aria di umidità.

Un occhio aperto e l’altro chiuso, fingendo una vigilanza che non le appartiene. Shinjuku è tentacolare e allunga le sue ventisei braccia, tredici linee in doppia direzione, sopra e sotto la superficie di tutta la città.

Non ha ciglia e non le sbatte mai. Ma deve stare in guardia dagli stuoli di ubriachi che si riversano in strada ogni notte e dalla yakuza che passeggia per Kabukichō. E se Shinjuku lo fa, il suo mabataki – il ritmo delle ciglia sulle guance, dell’occhio che si apre e poi si chiude, che si chiude e poi si apre –, ecco se lo fa è solo per incantare chi ha voglia di cadere. Shinjuku ci gioca con la sua immagine di sirena ammaliatrice piena com’è di locali di piacere. Di postacci.


Tōkyō, “la più bella fra le brutte città”. Non ricordo dove l’ho letta, ma anche questa è calzante: non a caso Tokyo -okappa, la smetto con la fesseria degli accenti lunghi- è gemellata con un’altra città -Milano- che come associazione mentale richiama spesso d’emblée la frase “brutta città” -se a torto o a ragione, ne discutiamo un’altra volta.


Tokyo è fatta così, ha la faccia sporca e il bicchiere sempre pieno.


Tokyo, onnicomprensivo panorama di sfondo e coprotagonista onnipresente di Tokyo orizzontale , primo romanzo di Laura Imai Messina, italiana ormai da anni nipporesidente per lavoro e per amore, creatrice del blog -ma guarda un po’- GIAPPONE MON AMOUR. Romanzo la cui (pessima) copertina avrebbe potuto far pensare ad una sorta di Harmony, magari virato con Cinquanta sfumature (ouch!). Cosa che per fortuna non è. E che, sempre per fortuna, ho deciso di acquistare spinto -nonostante l’impatto con la ripeto pessima copertina- dalla cotta metropolitana ancora cocente e che per un certo periodo mi ha portato/mi porta/mi porterà ad avere un occhio di riguardo nei confronti di qualunque libro o film che si svolga nella capitale del Sol Levante. (l’analoga infatuazione per Lisbona sta cominciando a calare leggermente adesso dopo solo trent’anni dal primo viaggio -per dire)


Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. È dolce e stuzzicante, ma anche amara. In sé racchiude tanti chicchi, tutti schiacciati l'uno contro l'altro in una convivenza forzata, ma sempre, inesorabilmente soli. A volte, però, qualche chicco si ribella; così può succedere che quattro giovani si incontrino per caso, una notte a Shibuya, il quartiere più folle della città, e decidano di avvicinarsi, per provare a colmare quella distanza sottile. Qualcuno per inseguire una favola d'amore, qualcun altro per lenire il dolore di un passato ingombrante, o per cambiare vita senza lasciare tracce. E in quell'incontro che è sesso ma anche qualcosa di più, Sara e Hiroshi, Carmen e Jun troveranno l'antidoto alla solitudine che pare volerli ingoiare. La storia di un amore sprecato e di uno realizzato, del sesso che unisce e separa, di una città immensa e piccolissima.


La storia “base”, come espone la 4ª di copertina qui sopra, è quella di quattro ragazzi e ragazze che si incontano, scontrano, sfiorano durante un weekend metropolitano, che lo so, detta così è tutto e niente. Ok, sì, ci sono sentimenti, passioni e sesso ma senza trascendere nelle categorie Harmony/Sfumature citate dianzi, anzi, la storia è dimolto gradevole da leggere, ricostruendo le fila del passato e del presente dei quattro protagonisti in attesa dell’inconsapevolmente previsto climax domenicale che spariglierà i giochi.


«Jun, you’re so pop

Lo dice in inglese, perché quella lingua è la più pop di tutte. E perché lo è, soprattutto, detta e scritta in giapponese: le parole straniere s’arricchiscono di vocali in mezzo o a fine parola, perdono le caratteristiche di pronuncia originali e non hanno più vie di mezzo.

«Poppu?» ripete Jun, con la sua pronuncia alla giapponese.


E in mezzo, o meglio intorno, la rumorosamente muta presenza di Tokyo, che come un coro riempie gli spazi della narrazione. Un coro distratto, però, o forse ubriaco; o meglio ancora indifferente a quel che accade a fianco, come la Tokyo reale. Perché le storie che racconta non c’entrano nulla con la trama che si sta svolgendo: sono le storie che non conosceremo mai degli infiniti passanti che ne affollano le strade, rendendo quella che nacque come Edo una città dove è impossibile essere fisicamente soli e dove paradossalmente si è sempre soli, malcitando un’intervista fatta all’autrice.


Mentre anche Sara si alza ed entrambe si avviano verso la cassa con il foglio del conto, un uomo di cinquant’anni, con un’eleganza triste addosso e un’espressione persa in volto, chiede dove è il bagno e scompare nel corridoio angusto sul fondo del locale. Oggi, di ritorno dal funerale del figlio ventenne, schiantatosi con troppa foga nella vita e sulla strada, l’uomo ha deciso che, per la prima volta in trent’anni di lavoro, si dedicherà una giornata intera. Sarà una passeggiata per i tre quartieri che ha più amato in gioventù: Kichijōji che conserva di quel periodo la freschezza e gli ricorda i primi appuntamenti con la moglie; Ochanomizu e i suoi negozi di strumenti musicali dove perdere pomeriggi interi con uno strumento, uno qualsiasi, sulle spalle; e Asakusa, senza peli sulla lingua, con il suo teatro di rakugo dove spargere risate. E mentre l’uomo tira su la cerniera dei pantaloni e si sciacqua le mani con immensa cura, gli tornano in mente d’improvviso i particolari di un giorno che non ricordava neanche più di aver vissuto. Un pomeriggio di diciotto anni prima, un sabato, il giorno in cui portò suo figlio a un kaiten-zushi per la prima volta e in cui il bambino continuò tutto il tempo a gridare “tonno” in direzione dello chef. In un attimo gli occhi gli si gonfiano di lacrime, violenti singhiozzi iniziano a scuotergli il corpo e lui, raggomitolato nel suo completo nero sul pavimento lurido del bagno, si chiede se mai ce la farà.


Un’ottima lettura, qualora non si fosse capito dai brandelli citati.
Profile Image for Alessandra Ale.
368 reviews10 followers
August 19, 2022
L'autrice nei ringraziamenti dice di amare Tokyo. Personalmente a me non ha fatto arrivare questo suo amore, al contrario ne ho colto solo la sua insofferenza, il fastidio. La sua scrittura è "arrabbiata", stizzosa...le descrizioni della città, che interrompono il racconto o i pensieri dei protagonisti, sono esageratamente artificiose e spesso prolisse. Anche quelle che potrebbero essere romantiche, ne hanno solo l'apparenza. La storia ha un tessuto che può essere interessante ma rilascia una fotografia di Tokyo e della umanità che la abita decadente, perduta, senza luce né scopi. Ragazzi che si incontrano senza passioni, che escono solo per "ubriacarsi" di luci, vetrine, incontri facili senza un perché né un futuro, che fissano nei loro obiettivi le disfatte degli altri per deriderle, in un gioco quasi condiviso dalle vittime che lo vivono come i loro "15 minuti di fama"...in una cornice che inquadra una società che sembra fatta di nulla, nulla di concreto per lo meno, ma solo del qui e ora non importa come e con chi.
Non fa un bel regalo alla città che dice di amare...se me ne facessi influenzare, mi passerebbe la voglia di andarci...
88 reviews2 followers
March 24, 2025
Meno male che ho letto prima altri due libri di questa scrittrice (da 4 stelle!), se avessi letto prima questo non so se le avrei dato un'altra possibilità...
Profile Image for Anna von G..
129 reviews2 followers
July 25, 2020
Bello, bello, una bella storia, ben raccontata, bei personaggi, una bella lingua e uno sviluppo piacevole, plausibile, sentito. Un bel romanzo, bello.
Profile Image for Ludovica Ponzo.
273 reviews7 followers
September 4, 2021
Premessa 1: quando ho cominciato a leggerlo non conoscevo l’autrice, non seguivo il suo profilo su Facebook, non avevo collegato che fosse la stessa, invece, di un libro che da tempo volessi leggere (Quel che affidiamo al vento).

Premessa 2: non sono un’esperta conoscitrice della letteratura giapponese, a parte la Yoshimoto, di cui in gioventù ho letto molto, ed un altro paio di autori; non sono neanche una fine conoscitrice di questa cultura, ma ne sono indubbiamente affascinata.

Detto questo, lo sguardo di Laura Imai Messina è particolare, nel senso che pur da esperta di quel mondo, in cui vive da anni ormai, non dia niente per scontato, ma descrive il tutto, con dovizia di particolari, in maniera precisa, quasi maniacale, facendo strada al lettore e spiegando mostrando tutto ciò che ci sia da vedere e capire.

È una scrittura veloce, quella di Laura Imai Messina, le parole si rincorrono, sembra quasi che seguano i ritmi vorticosi che l’autrice ci dice appartengano a Tokyo, siano la sua essenza, la sua sostanza. È una Tokyo che non si ferma mai, non dorme, non si riposa, più di una volta mi sono trovata ad impormi di rallentare, per non farmi travolgere totalmente dal vortice da cui è difficile sottrarsi.

I protagonisti sono quattro, Sara Hiroshi Carmen e Jun, la voce narrante è fuori campo, e riesce ad essere a volte molto presente ed a volte lascia proprio libero campo ai personaggi, le loro storie si intrecciano, corrono veloci, si allontanano e poi tornano a ruotare nel medesimo vortice, ma tutto ciò non fa di questo un romanzo corale. Ognuno percorre la propria strada, sembra quasi che incontri gli altri personaggi per caso, sempre correndo, ma poi se ne torna da dove sia arrivato, senza essere toccato nel profondo.

Ciò che mi ha maggiormente colpito, oltre ad una scrittura molto ironica, razionale, precisa, ad un disegno meticoloso e dinamico, è il ritmo: serrato, coinvolgente ma anche caotico e veloce, a volte fin troppo.

È una Tokyo per me quasi insospettabile, carica di colori, rumori, persone, mezzi di trasporto, luci, tutta da scoprire e tutta da amare.

Il libro mi è piaciuto, anche se per problemi miei di blocco del lettore me lo sono trascinato dietro più di quanto volessi o il libro meritasse, ciò nonostante sono davvero intenzionata a leggere Quel che affidiamo al vento, anche per conoscere più a fondo una scrittrice che mi ispira molto, con la sua poesia intrisa di prosa e viceversa, con i suoi racconti che inizialmente sembrano distanti dalla realtà, e che poi invece ci si incastrano alla perfezione.





Profile Image for Marty Zelda.
43 reviews
August 31, 2022
Sei storie che si intrecciano in una metropoli con migliaia di vite. Per quanto una città possa sembrare immensa, tutto può succedere. Sarà il destino, sarà il caso, ma a volte anche la città più grande può far accadere cose impensabili. Una Tokyo estiva, caldissima e con in sottofondo il suo classico suono delle cicale e dei treni delle tante linee della capitale. Le vite di Sara, Carmelita, Hiroshi, Jun, Hideo e Masako, sono raccontate con grande semplicità ma che colpisce, sono uomini e donne con un passato forte, triste e sono tutti fragili chi per un motivo chi per un altro. Ma quando si incontreranno, le loro vite cambieranno.
Un romanzo che ho personalmente divorato in poco tempo. Mi ha colpito nella sua semplicità ma anche nella sua realtà. Ogni personaggio l’ho percepito come una persona vera, piena di difetti, fragilità e sentimenti forti. E ognuno di essi mi ha lasciato qualcosa. Chi si è fatto amare intensamente e chi si è fatto odiare con altrettanta intensità. La lettura scorre via veloce, come la vita dei protagonisti, ma non risulta mai banale e superficiale.
Ho apprezzato molto come l’autrice abbia anche dipinto i lati peggiori della città, non solo quelli patinati in cui il classico ammiratore della cultura giapponese possa incappare. Non avevo mai letto nulla di questa autrice ma sicuramente mi piacerebbe leggere anche altro.
Ve lo consiglio tantissimo! È un libro che va letto con il giusto mood, sono contenta di averlo letto in questo momento della mia vita.
Profile Image for Lukémon.
1 review
January 25, 2024
La trama del romanzo non è particolarmente originale, non aspira a stupire il lettore con colpi di scena non anticipabili né cerca di nasconderlo. Di certo la voglia di sapere ciò che succede alla fine è forte, ma gli eventi che porteranno a quella fine sono evidenti dopo poco. Quel che fa magistralmente la scrittrice è immergere il lettore nell’ambientazione e nella meravigliosa complessità dei personaggi. Le vicende narrate sono intervallate da descrizioni di luoghi e comparse estremamente dettagliate, che fanno sentire come parte della narrazione, come una delle milioni di anime che abitano una Tokyo sincera come mai l’avevo letta o vista. I personaggi vengono raccontati in tutte le loro insicurezze e ne viene offerto un quadro pulitissimo, mai scolorito da pudore o morale. Se quel che cercate è una narrazione veloce e dritta al punto, con pochi orpelli stilistici, non è il libro per voi. Se amate perdervi in descrizioni di luoghi, persone e vite, questo libro ve ne darà quante ne volete.
Profile Image for Federico Monti.
15 reviews
March 16, 2024
Se New York è una mela, Tokyo è un melograno.

Mi è piaciuta la descrizione che fa di Tokyo e di ogni suo quartiere nel mentre si sviluppa la storia di questi quattro personaggi che non mi ha toccato particolarmente. Speravo in qualcosa di più interessante e intrigante.

Leggerlo mentre si è a Tokyo aiuta a cogliere dettagli della città e degli aggettivi con cui descrive alcuni passaggi, forse una nota positiva :).

Profile Image for ValeAiko85.
212 reviews3 followers
February 7, 2021
"...se NY é una mela, Tokyo é un melograno"
Romanzo pieno, emozionante, ma sinceramente non tanto scorrevole. Argomenta e descrive scorci di Tokyo che mi rimbalzano nella mente. É una delle città che più ho vissuto e che più sento mia. Forse per quello 3 stelle... Altrimenti, forse, sarebbero state 2.
Profile Image for Alberto.
65 reviews
August 10, 2021
Un viaggio profondo, estremamente intimo, nella vita di 4 ragazzi e ragazze, nelle loro difficoltà e paure. Con Tokyo che fa da sfondo, in maniera però meno poderosa di quanto ci si possa aspettare.

Il libro non raggiunge la profondità di Trevi nel suo ultimo capolavoro, ma è senza dubbio meritevole del massimo dei voti.
Profile Image for ali :].
126 reviews2 followers
April 27, 2024
I’m speechless. Brutally beautiful.
Profile Image for Scura.
8 reviews
September 1, 2022
“Ormai nulla è più al sicuro.
Perché nessuno è al sicuro da se stesso e nessuna città e grande abbastanza da proteggere dalle coincidenze.
Le persone sono calamite e prima o poi si toccheranno.”
Profile Image for Neodago.
28 reviews
April 14, 2016
Libro d'esordio di una italiana che vive a Tokyo da più di 10 anni e che con la sua opera prima omaggia proprio questa città, la vera protagonista del romanzo. Tra le sue vie, i suoi palazzi e i suoi locali, descritti con tale passione e perizia da farti credere di essere lì, si svolge la storia di quattro ragazzi nell'arco di tre soli giorni, giorni in cui le loro vite cambieranno per sempre.
Gli intercci tra i protagonisti però sono solo un espediente per raccontare la vita frenetica in questa megalopoli dai molteplici contrasti in cui si muovono milioni di persone, tutte così vicine tra loro, quasi ammassate una sull'altra, ma allo stesso tempo così distanti e solitarie, inquadrate in rigidi schemi da cui è difficile uscire. Una città viva che offre di tutto, in qualsiasi momento del giorno e della notte, in cui è possibile incontrare chiunque, ma in cui è anche possibile nascondersi negli antri bui dei manga kissa o perfino in mezzo alla folla di Shibuya.
Certo i personaggi sono un po' troppo stereotipati e la storia in se non è molto originale, con dei colpi di scena "telefonati" e dalle coincidenze a volte poco credibili, ma tutto questo passa in secondo piano grazie alla scrittura molto fluida e precisa, uno stile solido e soprattutto per delle descrizioni di Tokyo e della sua vita molto vivide e mai fuori luogo che trasmettono vere emozioni (come quelle che ho provato in prima persona visitando gli stessi luoghi descritti in questo libro, una stella in più nella valutazione solo per questo motivo).
Alla fine do 4 stelle, buona la prima, ma rimango in attesa di leggere i prossimi lavori sperando in una trama più consistente.
Profile Image for Katia.
Author 2 books
February 27, 2018
Poetico, emozionante, parla al cuore nel suo linguaggio l'autrice. A tratti molto difficile, ma ha sempre qualcosa che rispecchia il lettore o la lettrice da qualche parte. L'amore la fa da padrone. L'amore che le ragazze non hanno per se stesse ma che disperatamente cercano negli altri. L'amore di un'amicizia tra due persone così diverse ma che alla fine hanno le stesse paure. L'amore non corrisposto di un giovane giapponese che pensa di possedere il mondo. L'amore di un altro giovane uomo, che ha visto la tristezza e la paura negli occhi del padre suicida e si riempie di mille dubbi e sensi di colpa. L'amore che è sempre troppo o troppo poco, che ti salva o ti distrugge. La stessa fame di amore tra le strade di una fredda Tokyo. Un libro che lascia l'amaro in bocca ma che apre la porta alla speranza che un giorno tutto avrà un sapore diverso, dolce. Da leggere!
Profile Image for Irene Burricco.
82 reviews4 followers
November 20, 2014
Lascia senza fiato. E ti fa venire una gran voglia di prendere il primo volo per Tokyo e assaggiare per le sue strade quei tanti gusti espressi nel libro. Un grazie immenso a Laura Imai Messina, per avermi dato, in anticipo, un quadro dolcemente dettagliato della capitale giapponese, e delle sue innumerevoli e intriganti storie. Grazie.
Profile Image for Marta.
362 reviews9 followers
January 30, 2018
Possono tre giorni cambiarti la vita? A raccontarcelo sono le amiche Sara e Carmen, Hiroshi e Jun.
Tokyo orizzontale è una storia fatta di incontri casuali, solitudine, cambiamento, tradimento, passati ingombranti e rinascita.

Protagonista indiscussa della storia è in realtà Tokyo, città che molto spesso durante la storia prende il sopravvento sui quattro ragazzi facendoti quasi dimenticare di loro.

Tokyo è una città caotica, viva, pulsante, dalle mille sfaccettature, una città nella quale nonostante si sia circondati da una moltitudine di persone molto spesso ciò che prevale è la solitudine.

Questa è sicuramente una grande capacità dell'autrice, quella di rendere viva una città, ma nel contempo non mi ha dato modo di apprezzare la storia fino in fondo. Solo sul finale tutto viene spiegato chiaramente, comprendiamo a fondo i protagonisti e quello che ne è stato di loro. Forse però è stato troppo tardi...questa perlomeno è l'impressione che io ho avuto. Un grande punto di forza è la maestria dello saper scrivere dell'autrice che mi ha dato modo di proseguire con la lettura senza il minimo sforzo anche se i protagonisti, per quasi tutta la storia, non sono riuscita ad apprezzarli, li ho trovati molto spesso contraddittori, incoerenti sulle loro scelte ed alcune vicende mi sono sembrate poco probabili. L'unica che è riuscita ad incuriosirmi è Carmen, una ragazza dal passato oscuro che vive nella menzogna di una vita che non le appartiene; per dimenticare il suo passato lascia frammenti di carta sparsi per la città per cercare di liberarsi delle sofferenze del passato.

Seguo da tempo il blog dell'autrice, "Giappone mon amour", ed il suo stile di scrittura anche in questo romanzo è stato riconoscibile fin dalla prima pagina. Uno stile molto peculiare, coinvolgente e con descrizioni che fanno sognare ad occhi aperti rendendo tutto tangibile, come se vissuto in prima persona.
Si percepisce chiaramente l'amore per Tokyo dell'autrice, il suo aver toccato con mano tutto ciò che racchiude questa grande metropoli.
Laura come sempre potrebbe parlare della cosa più banale e lasciarmi comunque incantata, ha un modo di raccontare, anche le piccole cose molto particolare, intimo, che lascia il segno e che porta ad una riflessione che personalmente amo. Ho trovato a volte invece carente la parte del racconto dei protagonisti.

Ho letto questo romanzo perché amo moltissimo il Giappone ed ero curiosa di vederlo raccontato attraverso gli occhi di un italiano come l'autrice che ci ha realmente vissuto per moltissimi anni e che ci vive tutt'ora. Lei riesce a cogliere sempre tutte le sfumature della vita e della cultura di questo paese, che troverete in abbondanza in questa storia, ma devo essere sincera ne sono rimasta un po' delusa perché mi aspettavo molto di più conoscendo le capacità dell'autrice che non è riuscita a conquistarmi come credevo.
Profile Image for Rita Terlizzi.
441 reviews11 followers
October 31, 2022
"Tokyo Orizzontale" di Laura Imai Messina

Editore Piemme, 2014
264 pagine
📚 Genere: Narrativa contemporanea
⭐⭐⭐⭐💜

Laura Imai Messina é nata a Roma e si é laureata in Lettere all’Università la Sapienza.
Si é trasferita a Tokyo a ventitré anni per perfezionare la lingua e da allora abita stabilmente in Giappone.
Vive e lavora tra Kamakura e Tokyo insieme al marito Ryōsuke e ai loro due figli ❤️
È da parecchio che la seguo sui social, soprattutto per la sua splendida pagina Giappone Mon Amour, dove racconta il Paese del Sol Levante e momenti della sua vita!! 🇯🇵🌸

Tokyo Orizzontale è il suo romanzo di esordio 👍🏻 pubblicato per Piemme, Laura ci descrive la metropoli giapponese attraverso le vite dei protagonisti.
I quattro ragazzi si incontrano una notte, a Shibuya, il quartiere più folle di Tokyo. Tutto avviene per caso, poco prima di un'eclissi di luna. Sara, Hiroshi, Carmen e Jun sono diversi, come diverse sono le loro visioni sull'amore e sulla vita... i quattro si incroceranno senza saperlo... si trovano e si perdono in un attimo... perché siamo a Tokyo, una città dai ritmi frenetici, una città che non dorme mai... con le sue sfavillanti luci al neon fluorescenti e colorate che illuminano le lunghe notti buie... luci artificiali che indicano la via alle tante "anime solitarie" che vagano per la città!

"Fa caldo questa notte, l’eclissi si avvicina e Tokyo s’emoziona.
A Shibuya un incontro vale quanto un’esistenza, Sara lo sa bene. Incontrarsi è maledettamente complicato. Perché la gente corre in direzioni divergenti e la fretta brucia i tempi necessari a sedimentare ciò che si è seminato..." 🧐

Sara, Hiroshi, Carmen e Jun vogliono "trovarsi", ma ognuno lo fa per un motivo diverso... loro si cercano, si toccano e si affrontano aggrappandosi gli uni agli altri per paura di affogare.
Troveranno la salvezza??
Tokyo li guarda, li separa e li avvicina nell'arco di tre giorni soltanto, tre giorni che cambieranno totalmente la loro esistenza!
Perché è questo che Tokyo fa alle persone: le cambia 🙄

Complimenti Laura, il romanzo l'ho letto in poco tempo, la lettura è veloce proprio come la vita dei quattro protagonisti... loro vivono a tutta velocità 🎌 ritrovandosi ogni volta a Shibuya, insieme ad altre decine di migliaia di giovani, che dopo il lavoro vanno a divertirsi e a bere nei pub o nei manga caffè o a cercare un po' di intimità nei luminosi Love Hotel 💓
Comunque Tokyo è la protagonista assoluta nel bene e nel male... e leggendo mi sono ritrovata lì con Sara, Hiroshi, Carmen e Jun a rincorrersi e a scontrarsi per non rimanere soli e per cercare di vedere le cose da una diversa prospettiva 😊🇯🇵
Tokyo Orizzontale è da leggere assolutamente 👍🏻 consigliatissimo!
Profile Image for Giuggiola ༘♡ .
75 reviews
January 1, 2023
TOKYO ORIZZONTALE
Laura Imai Messina
Narrativa

Libro sicuramente particolare e fuori dal comune.
La scrittrice sin da subito mette al centro Tokyo, la descrizione che ne fa durante tutto il racconto (sia dalla sua bocca che da quella dei personaggi) è di una poesia estrema.
Il punto forte di questo libro credo sia proprio la quasi personificazione della città: le strade diventano vene, le case cellule e i quartieri organi.
I protagonisti sono 4, ma Tokyo è la regina indiscussa: accogliente e crudele, onesta e scorretta, dà e toglie.

La descrizione passa da un impatto romantico ad uno crudo, quasi "sporco": come ogni corpo la città cela angoli nascosti e segreti intrecciati.
Ed è proprio in questi intrecci di cavi e rotaie che si incontrano e scontrano i nostri quattro protagonisti.

Il tempo del racconto è breve: solo 3 giorni. Eppure in 72h il destino di queste persone viene mischiato, mescolato e ribaltato.
Si ritrovano a fare i conti (da fin troppo rimandati) con sè stessi, col lato che più disprezzano e temono al contempo.

Ciò che non sanno è che per riuscire a disfare un groviglio bisogna prima trovare l'origine del nodo. Bisogna riconoscere l'inizio del caos per rimetterlo in ordine.
Ed è questo che accade nei tre giorni: la rete ferroviaria di Tokyo li porta in profondità e con una manovra impulsiva (che non trascende lacrime e ferite) li riporta in superficie con nuove consapevolezze.

Nonostante la magistrale descrizione degli ambienti (sicuramente una delle più belle che io abbia letto), la storia in sè non è particolarmente straordinaria (anche se l'idea di base era molto interessante), anzi, su 4 solo un personaggio è riuscito a risultarmi simpatico.
Ho trovato estremamente deboli i protagonisti: privi quasi del tutto di pregi e a volte pure di carattere (Sara e Jun poi veramente insopportabili ognuno per motivi diversi).
E purtroppo questa è la cosa più importante nel complesso.

Voto finale: 7+.
Profile Image for tb_ex libris.
281 reviews7 followers
February 20, 2023
{ 𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐞. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚, 𝐥𝐞 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐠𝐢𝐚̀. } 🌆
•𝐓𝐎𝐊𝐘𝐎 𝐎𝐑𝐈𝐙𝐙𝐎𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄•
Laura Imai Messina

Trama ⭐️⭐️⭐️
Finale ⭐️⭐️⭐️
Scrittura ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Leggibilità ⭐️⭐️⭐️⭐️

🪢 Questa è la storia di 𝐬𝐞𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐠𝐠𝐢 le cui vite e vicende si intrecciano nel breve lasso di tempo di tre giorni, un fine settimana trascorso nella grande metropoli di 𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨.

🪢 𝐒𝐚𝐫𝐚, 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐞𝐧, 𝐇𝐢𝐫𝐨𝐬𝐡𝐢, 𝐉𝐮𝐧, 𝐇𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐞 𝐌𝐚𝐬𝐚𝐤𝐨: individui dalle personalità, speranze e desideri totalmente diversi, 𝐜𝐢𝐚𝐬𝐜𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐨 𝐢𝐧 𝐟𝐮𝐠𝐚 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚. C’è chi cerca di riempire un vuoto a cui non sa dare nome; chi vuole l’amore a tutti i costi; chi cerca una risposta ad un evento tragico; chi vive costantemente al limite per stizza; chi non riesce ad amare davvero.

🪢 E poi c’è 𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨: cuore pulsante di tutto il romanzo, comune denominatore di queste sei esistenze, essa stessa 𝐯𝐢𝐯𝐚 𝐞 𝐯𝐢𝐛𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞. La città si nutre delle vite di chi l’attraversa, guidandone i desideri e le voglie, respirando i loro turbamenti e sogni, diventando anche lei 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐚𝐠𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 (indiscussamente femminile) di questa storia.

🚝 Un romanzo che parla di 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, di interazioni, di 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 spesso crudi e dai bordi taglienti. Una storia che parla del 𝐆𝐢𝐚𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞 sotto ogni sua sfaccettatura, sia quelle affascinanti e incantevoli che quelle miserabili e deludenti.

🪢 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐨𝐫𝐝𝐢𝐨 di Laura Imai Messina, molto diverso da quelli che seguiranno, nonostante la sua penna sia assolutamente riconoscibile: 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐯𝐢𝐯𝐚, 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐚, 𝐦𝐚𝐠𝐧𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚, abilissima nel descrivere esistenze intere in poche decine di parole.
Profile Image for Liquidambar .
222 reviews18 followers
May 7, 2020
Non vedevo l'ora di leggere qualcosa di Laura Imai Messina, considerando quanto adori il suo blog. E' senza dubbio una personalità eclettica che mescola bene lo stile sognante ed evocativo orientale ai sentimenti viscerali occidentali, e soprattutto è in grado di creare un'atmosfera tangibile del suo Giappone, il grande protagonista di questo romanzo.
Non tutti i personaggi sono equamente interessanti, e direi che le due protagoniste in particolare, Sara e Carmelita, sono decisamente appesantite dall'eccessiva riflessione che caratterizza i loro capitoli, complice una purple prose che a volte si ingarbuglia eccessivamente e inutilmente.
Invece è risultato molto affascinante il focus sulle coincidenze e i brevi sprazzi sulla vita degli altri, sugli sconosciuti incrociati per strada e mai più rivisti.
Quasi avrei preferito seguire le vicende dei fratelli Hiroshi e Hideo, che bilanciavano molto bene il mondo interiore con il mondo esteriore, e in ultima analisi tutti i personaggi spiccatamente giapponesi sono molto meglio cesellati delle due protagoniste italiane trapiantate a Tokyo, forse perché l'autrice aveva a cuore la necessità di descrivere la vita di una ragazza straniera, o forse perché c'erano tratti autobiografici che non potevano non restare attaccati alla penna.
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