What do you think?
Rate this book
I don’t care if I die : Una storia rock
«I don’t care if I die è un grido di libertà e di rivolta. Tutti quelli che hanno deciso di lottare per un’idea, per difendere un diritto, per opporsi all’ipocrisia della gente che conta, l’hanno pronunciata almeno una volta. E hanno creduto a quelle parole, anche se amavano la vita più di qualsiasi altra cosa. Perché se riesci a fregartene del rischio che corri, sei più forte di chiunque altro.»
Sono trascorsi due anni dagli attentati che hanno messo a rischio la vita di KL e di Robert Stuart Moncliff. Due anni di successi per la band, di premi, riconoscimenti, ma anche di odio via social e di attacchi frontali da chi non accetta che dei musicisti vogliano usare canzonette per dar voce alla comunità queer. La vita di tutti coloro che ruotano intorno a KL and the Victorians si fa sempre più complicata mentre chi si ritiene discriminato dalla lotta per i diritti delle persone LGBTQ+ alza il tiro in difesa della “normalità”.
Poliamore, omofobia, linguaggio esplicito, termini offensivi.
Sono trascorsi due anni dagli attentati che hanno messo a rischio la vita di KL e di Robert Stuart Moncliff. Due anni di successi per la band, di premi, riconoscimenti, ma anche di odio via social e di attacchi frontali da chi non accetta che dei musicisti vogliano usare canzonette per dar voce alla comunità queer. La vita di tutti coloro che ruotano intorno a KL and the Victorians si fa sempre più complicata mentre chi si ritiene discriminato dalla lotta per i diritti delle persone LGBTQ+ alza il tiro in difesa della “normalità”.
Poliamore, omofobia, linguaggio esplicito, termini offensivi.
360 pages, Kindle Edition
Published February 12, 2024
4 people want to read
About the author
Laura Costantini
47 books96 followersLaura Costantini nasce in una borgata romana. A otto anni inizia a scrivere storie, che illustra di sua mano. A undici decide che la sua scrittura sarà di fantasia ma anche di realtà: il giornalismo è il suo obiettivo professionale. Raccontare storie resta una passione che condivide con Loredana Falcone, senza mai offrirsi all’ansia della pubblicazione a tutti i costi. Giornalisticamente nasce con la carta stampata periodica, poi approda alla tv pubblica dove a tutt’oggi lavora presso la testata giornalistica regionale. Approdare alla pubblicazione di numerosi romanzi è una naturale conseguenza della tenacia nel continuare a scrivere narrativa. Non ama le classificazioni, spazia tra i generi. Ha un debole per le protagoniste.
Ratings & Reviews
Friends & Following
Create a free account to discover what your friends think of this book!
Community Reviews
Displaying 1 - 7 of 7 reviews
March 1, 2024
Voto: 4.5
RECENSIONE A CURA DI LADY MARMELADE
KL and the Victorians sono tornati a calcare le scene dopo i paurosi eventi che due anni fa hanno quasi tolto la vita a Kiran e Robert, ma i loro guai non sono ancora finiti.
Sono belli, giovani, ricchi di talento e liberi di vivere tutte le emozioni della loro giovane vita alla luce del sole; logico che chi non è d’accordo, se si può dire così, con il loro stile di vita storca in naso davanti alle loro manifestazioni d’affetto, come se fosse una colpa amare un altro essere umano dello stesso sesso, o nel loro caso due.
Non fanno nulla di male: amano e vengono amati, ma anche se viviamo in un mondo più aperto, fanno ancora fatica a far capire che il sentimento che lega i due musicisti più carismatici della band al giovane fotografo Moncliff è lo stesso che lega un uomo e una donna.
Continua sul nostro blog!
RECENSIONE A CURA DI LADY MARMELADE
KL and the Victorians sono tornati a calcare le scene dopo i paurosi eventi che due anni fa hanno quasi tolto la vita a Kiran e Robert, ma i loro guai non sono ancora finiti.
Sono belli, giovani, ricchi di talento e liberi di vivere tutte le emozioni della loro giovane vita alla luce del sole; logico che chi non è d’accordo, se si può dire così, con il loro stile di vita storca in naso davanti alle loro manifestazioni d’affetto, come se fosse una colpa amare un altro essere umano dello stesso sesso, o nel loro caso due.
Non fanno nulla di male: amano e vengono amati, ma anche se viviamo in un mondo più aperto, fanno ancora fatica a far capire che il sentimento che lega i due musicisti più carismatici della band al giovane fotografo Moncliff è lo stesso che lega un uomo e una donna.
Continua sul nostro blog!
September 19, 2025
FERNANDA ROMANI PER BABETTE BROWN BLOG.
Kiran, Robert e Stan sono tornati e hanno tutte le intenzioni di non farci dormire sonni tranquilli. Dopo un lungo intervallo, Laura Costantini ha deciso di dare un seguito alla storia dei suoi ragazzi rock e lo fa con la sua abituale maestria.
Il trio che amiamo, e i cui componenti si amano fra di loro, aveva trovato il proprio lieto fine nel primo libro, ma persistevano molte ombre sugli attentati omofobi.
In questo secondo volume l’odio contro Kiran e ciò che rappresenta si esprime in ogni modo possibile. Attentati, calunnie, prove false, nulla viene risparmiato ai protagonisti. Sono passati due anni e i successi non mancano alla band, ma l’odio cresce in misura proporzionale all’entusiasmo. La relazione poliamorosa sotto gli occhi di tutti suscita speranza nella comunità queer, ma anche indignazione nelle frotte di bigotti che opprimono il mondo.
A questo si aggiungono i problemi personali. Una relazione a tre può essere complicata, in special modo se uno dei tre ha dei segreti.
Abilissima l’autrice nel farci trepidare per due terzi del romanzo in attesa del disvelamento. Nel frattempo assistiamo alla sofferenza e all’ostinata volontà di qualcuno nel tenere insieme la relazione mentre temperamenti più duri e impulsivi rischiano di distruggere ogni cosa. È proprio nel narrare tutto questo che Laura Costantini approfondisce i tre caratteri, soprattutto quello di Stan, il più misterioso, quello che non ha mai raccontato tutto di sé, nemmeno ai suoi compagni di vita.
Un relazione ha bisogno di personalità che uniscano forza e pazienza, capacità di ascolto, ma anche volontà di aprirsi. Kiran, Robert e Stan impareranno molto su se stessi e sugli uomini che amano.
Al di là dei tre protagonisti, ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia sui comprimari. Tutti azzeccati, tutti realistici, pieni di sfaccettature, fallibili, veritieri. Esseri umani.
Fra tutti spicca Freddy, il ragazzo che Kiran ha salvato dalla strada. Un atto di altruismo assolutamente degno di lui, ma che si rivelerà il punto debole che i suoi nemici proveranno a usare come arma. Freddy racchiude in sé l’anima di tutti i ragazzi perseguitati per la loro omosessualità. Fragile e forte allo stesso tempo, non possiamo fare a meno di desiderare per lui tutto l’amore che merita.
Un romanzo che ti si aggrappa al cuore e non lo lascia mai fino alla fine. Pieno di pathos e di colpi di scena, ma profondamente immerso nella realtà. Ciò che Laura Costantini ci racconta è il nostro presente. L’omofobia in continua crescita che pretende di dominare la società; l’onnipotenza dei social che possono esaltare o distruggere vite; l’ambiguità dei media, ai quali non importa ciò che è giusto o sbagliato, ma solo l’audience e le vendite.
E poi ci sono le famiglie.
Quanto male fanno le famiglie?
Quanto può essere crudele l’omofobia da parte di coloro che dovrebbero amare senza pregiudizi?
In questo romanzo amore e sofferenza sono compagni di vita, camminano fianco a fianco e non smettono mai di ricordarci che il lieto fine è solo un attimo.
Poi c’è la vita.
Cinque stelline.
Copia acquistata.
Kiran, Robert e Stan sono tornati e hanno tutte le intenzioni di non farci dormire sonni tranquilli. Dopo un lungo intervallo, Laura Costantini ha deciso di dare un seguito alla storia dei suoi ragazzi rock e lo fa con la sua abituale maestria.
Il trio che amiamo, e i cui componenti si amano fra di loro, aveva trovato il proprio lieto fine nel primo libro, ma persistevano molte ombre sugli attentati omofobi.
In questo secondo volume l’odio contro Kiran e ciò che rappresenta si esprime in ogni modo possibile. Attentati, calunnie, prove false, nulla viene risparmiato ai protagonisti. Sono passati due anni e i successi non mancano alla band, ma l’odio cresce in misura proporzionale all’entusiasmo. La relazione poliamorosa sotto gli occhi di tutti suscita speranza nella comunità queer, ma anche indignazione nelle frotte di bigotti che opprimono il mondo.
A questo si aggiungono i problemi personali. Una relazione a tre può essere complicata, in special modo se uno dei tre ha dei segreti.
Abilissima l’autrice nel farci trepidare per due terzi del romanzo in attesa del disvelamento. Nel frattempo assistiamo alla sofferenza e all’ostinata volontà di qualcuno nel tenere insieme la relazione mentre temperamenti più duri e impulsivi rischiano di distruggere ogni cosa. È proprio nel narrare tutto questo che Laura Costantini approfondisce i tre caratteri, soprattutto quello di Stan, il più misterioso, quello che non ha mai raccontato tutto di sé, nemmeno ai suoi compagni di vita.
Un relazione ha bisogno di personalità che uniscano forza e pazienza, capacità di ascolto, ma anche volontà di aprirsi. Kiran, Robert e Stan impareranno molto su se stessi e sugli uomini che amano.
Al di là dei tre protagonisti, ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia sui comprimari. Tutti azzeccati, tutti realistici, pieni di sfaccettature, fallibili, veritieri. Esseri umani.
Fra tutti spicca Freddy, il ragazzo che Kiran ha salvato dalla strada. Un atto di altruismo assolutamente degno di lui, ma che si rivelerà il punto debole che i suoi nemici proveranno a usare come arma. Freddy racchiude in sé l’anima di tutti i ragazzi perseguitati per la loro omosessualità. Fragile e forte allo stesso tempo, non possiamo fare a meno di desiderare per lui tutto l’amore che merita.
Un romanzo che ti si aggrappa al cuore e non lo lascia mai fino alla fine. Pieno di pathos e di colpi di scena, ma profondamente immerso nella realtà. Ciò che Laura Costantini ci racconta è il nostro presente. L’omofobia in continua crescita che pretende di dominare la società; l’onnipotenza dei social che possono esaltare o distruggere vite; l’ambiguità dei media, ai quali non importa ciò che è giusto o sbagliato, ma solo l’audience e le vendite.
E poi ci sono le famiglie.
Quanto male fanno le famiglie?
Quanto può essere crudele l’omofobia da parte di coloro che dovrebbero amare senza pregiudizi?
In questo romanzo amore e sofferenza sono compagni di vita, camminano fianco a fianco e non smettono mai di ricordarci che il lieto fine è solo un attimo.
Poi c’è la vita.
Cinque stelline.
Copia acquistata.
May 14, 2024
Partiamo dalla cosa più importante.
Questo libro non si focalizza semplicemente su quello che accade a Stan, ma su quello che lui prova, su quello che Kiran prova. Mostra cosa succede quando si mettono gli altri al primo posto, dimenticandosi di se stessi, cosa che purtroppo molte persone fanno.
Mostra quanto non vada bene dire "però se faccio questo cosa succede agli altri?", oppure "è colpa mia perché ho fatto questa cosa qui" perché la maggior parte delle volte le persone sono semplicemente egoiste e una volta capito quanto si è deboli se ne approfittano, perché anche se sembra una follia è così che va il mondo.
Questo è stato il mio pensiero principale durante tutta la lettura. Certo, anche la storia, ma questo è stato il messaggio che è arrivato. Almeno a me.
Cosa ne penso della storia invece? Intanto che ci sono un bel po' di persone che sbattere volentieri fuori dalle pagine, ma non posso farlo, per il resto non saprei cosa dire a parte che ora capisco molto meglio il primo libro -letto prima de il diario vittoriano- e che Robert e Kiran non riescono ad avere un momento di pace, che sia nel passato o nel presente!
E poi abbiamo un nuovo personaggio in questo secondo libro che è anche diventato il mio preferito: Freddie. Un piccolo adorabile ragazzino che potrebbe essere utile anche in un terzo libro? *Coff coff* 😬
E il finale...perfetto, sì. Ma...qui c'è bisogno di sapere di più!😭
Questo libro non si focalizza semplicemente su quello che accade a Stan, ma su quello che lui prova, su quello che Kiran prova. Mostra cosa succede quando si mettono gli altri al primo posto, dimenticandosi di se stessi, cosa che purtroppo molte persone fanno.
Mostra quanto non vada bene dire "però se faccio questo cosa succede agli altri?", oppure "è colpa mia perché ho fatto questa cosa qui" perché la maggior parte delle volte le persone sono semplicemente egoiste e una volta capito quanto si è deboli se ne approfittano, perché anche se sembra una follia è così che va il mondo.
Questo è stato il mio pensiero principale durante tutta la lettura. Certo, anche la storia, ma questo è stato il messaggio che è arrivato. Almeno a me.
Cosa ne penso della storia invece? Intanto che ci sono un bel po' di persone che sbattere volentieri fuori dalle pagine, ma non posso farlo, per il resto non saprei cosa dire a parte che ora capisco molto meglio il primo libro -letto prima de il diario vittoriano- e che Robert e Kiran non riescono ad avere un momento di pace, che sia nel passato o nel presente!
E poi abbiamo un nuovo personaggio in questo secondo libro che è anche diventato il mio preferito: Freddie. Un piccolo adorabile ragazzino che potrebbe essere utile anche in un terzo libro? *Coff coff* 😬
E il finale...perfetto, sì. Ma...qui c'è bisogno di sapere di più!😭
November 25, 2024
Sono trascorsi due anni dai fatti narrati in "give me wings to fly" eppure alcuni aspetti degli avvenimenti della storia del primo libro non hanno ancora trovato il mandante. Mentre la rockband più discussa della nazione continua a portare avanti la propria musica, sempre più travolgente e sempre più dichiaratamente a sostegno di chi viene ingiustamente discriminato, qualcuno nell'ombra vuol porre fine al grido di libertà che la band rappresenta.
Questo libro mi ha tenuta incollata alle pagine. Una narrazione sapiente di molti argomenti: la dinamica dei social, l'impegno civile, le vicende personali degli appartenenti a una band con alti e bassi: segreti, incomprensioni, aspirazioni, instabilità. Uno spaccato fin troppo reale di alcune dinamiche che rende ancora più coinvolgente la lettura.
Consigliatissimo, con la raccomandazione di leggere prima "Give me wings to fly" (altra lettura che ho apprezzato tantissimo).
Ho solo una domanda da fare:
quando uscirà il prossimo? Quando?
Questo libro mi ha tenuta incollata alle pagine. Una narrazione sapiente di molti argomenti: la dinamica dei social, l'impegno civile, le vicende personali degli appartenenti a una band con alti e bassi: segreti, incomprensioni, aspirazioni, instabilità. Uno spaccato fin troppo reale di alcune dinamiche che rende ancora più coinvolgente la lettura.
Consigliatissimo, con la raccomandazione di leggere prima "Give me wings to fly" (altra lettura che ho apprezzato tantissimo).
Ho solo una domanda da fare:
quando uscirà il prossimo? Quando?
September 2, 2024
Ormai credo di aver letto quasi tutto dell'autrice mi sento di affermare che questo sia uno dei suoi libri migliori, di sicuro, mettendo in gioco anche quella parte abbastanza soggettiva che nelle recensioni dovrebbe rimanere defilata, è il mio preferito, tra i suoi.
Come già accadeva nel primo libro, l’autrice riesce a combinare tematiche sempre più attuali con delle vicende a dir poco romantiche e avvincenti. In questo secondo volume, la tematica della lotta a favore dei diritti della comunità LGBT+ assume più importanza e rappresenta il fulcro attorno cui ruota tutta la trama e la posta in gioco per il nostro trio non potrebbe essere più alta. Ho apprezzato tantissimo il modo sempre sottile e funzionale anche alla trama che l’autrice ha di portare avanti queste tematiche.
Il lato romantico è messo in secondo piano, un po’ perché è più o meno data per assodata la relazione tra i tre protagonisti, un po’ per dare più spazio alla trama “mistery”, ma questo ridimensionamento non mi è pesato, anche perché le sfide non mancano e Robert, Stan e Kiran dovranno trovare un nuovo equilibrio tra di loro.
Questo volume, a differenza del primo, finisce con un piccolo cliffhanger e io non vedo l’ora di scoprire il mistero che vi si nasconde dietro quindi non mi resta che consigliarvi questa serie e attendere il terzo volume
Come già accadeva nel primo libro, l’autrice riesce a combinare tematiche sempre più attuali con delle vicende a dir poco romantiche e avvincenti. In questo secondo volume, la tematica della lotta a favore dei diritti della comunità LGBT+ assume più importanza e rappresenta il fulcro attorno cui ruota tutta la trama e la posta in gioco per il nostro trio non potrebbe essere più alta. Ho apprezzato tantissimo il modo sempre sottile e funzionale anche alla trama che l’autrice ha di portare avanti queste tematiche.
Il lato romantico è messo in secondo piano, un po’ perché è più o meno data per assodata la relazione tra i tre protagonisti, un po’ per dare più spazio alla trama “mistery”, ma questo ridimensionamento non mi è pesato, anche perché le sfide non mancano e Robert, Stan e Kiran dovranno trovare un nuovo equilibrio tra di loro.
Questo volume, a differenza del primo, finisce con un piccolo cliffhanger e io non vedo l’ora di scoprire il mistero che vi si nasconde dietro quindi non mi resta che consigliarvi questa serie e attendere il terzo volume
April 2, 2025
Questa serie, che sia l'originale vittoriano o gli spin-off moderni, non delude mai.
Partiamo subito coi nuovi personaggi.
- Freddie: la sua è una storia a metà fra sogno e incubo, eppure lui riesce in qualche modo sempre a rialzarsi, anche nei momenti che sembrano senza ritorno;
- Alinta: voglio troppo vederla ancora e ancora, mi piace tantissimo sia per l'apporto etnico che porta (io adoro la cultura māori) che per il carattere che ha;
- Ellie: la sua è una figura che non può che suscitare reazioni discordanti e ambigue, né del tutto positive né del tutto negative;
- Masie: non la conosciamo né vediamo mai direttamente, ma colpisce perché... È una di noi, una fan giovane e appassionata in cui ci si identifica immediatamente.
Parlando invece dei protagonisti, devo dire che sia Stan che Kiran in questa parte di storia hanno avuto spesso e volentieri comportamenti che mi facevano venire voglia di urlargli contro e shakerarli per bene dicendogli di riprendersi, aprire gli occhi e accendere il cervello. Specialmente Stan. Robert invece praticamente è un angelo sceso dal cielo, gli mancano solo le ali.
La trama è complicata, piena di sfaccettature, e molto tosta per via di differenti problemi e argomenti affrontati (non si legge di abusi su minori, dipendenza da droga, violenze per omofobia, discriminazioni e tentato suicidio a cuor leggero). Unico spiraglio di luce in questo susseguirsi di buio: Flossie e Aldus. Li adoro, e adoro che Flossie stia avendo una gioia, visto cosa le succede nel "Diario Vittoriano". Ci voleva proprio.
Inoltre, mi aspettavo che qualche membro della band facesse passi falsi, e devo dire che ci avevo visto lungo. Avevo pure indovinato chi potesse essere a farlo.
Partiamo subito coi nuovi personaggi.
- Freddie: la sua è una storia a metà fra sogno e incubo, eppure lui riesce in qualche modo sempre a rialzarsi, anche nei momenti che sembrano senza ritorno;
- Alinta: voglio troppo vederla ancora e ancora, mi piace tantissimo sia per l'apporto etnico che porta (io adoro la cultura māori) che per il carattere che ha;
- Ellie: la sua è una figura che non può che suscitare reazioni discordanti e ambigue, né del tutto positive né del tutto negative;
- Masie: non la conosciamo né vediamo mai direttamente, ma colpisce perché... È una di noi, una fan giovane e appassionata in cui ci si identifica immediatamente.
Parlando invece dei protagonisti, devo dire che sia Stan che Kiran in questa parte di storia hanno avuto spesso e volentieri comportamenti che mi facevano venire voglia di urlargli contro e shakerarli per bene dicendogli di riprendersi, aprire gli occhi e accendere il cervello. Specialmente Stan. Robert invece praticamente è un angelo sceso dal cielo, gli mancano solo le ali.
La trama è complicata, piena di sfaccettature, e molto tosta per via di differenti problemi e argomenti affrontati (non si legge di abusi su minori, dipendenza da droga, violenze per omofobia, discriminazioni e tentato suicidio a cuor leggero). Unico spiraglio di luce in questo susseguirsi di buio: Flossie e Aldus. Li adoro, e adoro che Flossie stia avendo una gioia, visto cosa le succede nel "Diario Vittoriano". Ci voleva proprio.
Inoltre, mi aspettavo che qualche membro della band facesse passi falsi, e devo dire che ci avevo visto lungo. Avevo pure indovinato chi potesse essere a farlo.
January 5, 2025
L'ho scritto io e ci ho messo dentro tutto quello che so sul dietro le quinte del giornalismo dedito al gossip, dello showbiz e dei social network. Pare che nuoccia gravemente alla serenità di chi legge…
Displaying 1 - 7 of 7 reviews