Η Βικτόρια Γουέντερ έχει μόλις προσγειωθεί στη Νέα Υόρκη από το Τέξας και είναι έτοιμη να φέρει επανάσταση στον κατάλογο του εκδοτικού οίκου Pageturner, προκειμένου να σταθεροποιήσει τα κλονισμένα έσοδά του. Αλλά όχι με τη βοήθεια του Νάιτ Άντεργουντ, του υπεύθυνου έκδοσης που περιμένει την προαγωγή του! Δεν του αρέσει να έρχεται δεύτερος, μισεί τα ρομαντικά μυθιστορήματα και είναι αποφασισμένος να πάρει πίσω τη θέση που του αξίζει με κάθε τρόπο, θεμιτό ή μη. Η Βικτόρια, όμως, δεν είναι από αυτές που τα παρατάνε στην πρώτη αναποδιά, έχει πλήρη ανοσία στη γοητεία του και είναι έτοιμη να τον κάνει να μουσκέψει στον ιδρώτα όλα τα ακριβά πουκάμισά του.
Ανάμεσα σε σαμποτάζ και αψιμαχίες, ο Νάιτ και η Βικτόρια μαθαίνουν ένα μυστικό που θα μπορούσε να θέσει σε κίνδυνο την καριέρα τους. Και ως ορκισμένοι αντίπαλοι ίσως χρειαστεί να συμμαχήσουν για να σώσουν τον εκδοτικό οίκο. Θα μπορέσουν να ανεχτούν ο ένας τον άλλο για λίγο… ή μήπως όχι;
È nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Coltiva la passione della scrittura dall’età di dodici anni, va dove la fantasia la porta e non è raro che si perda nei suoi pensieri e nelle sue storie mentre qualcuno le sta parlando. Il suo romanzo, inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo sul web. Per saperne di più, la sua pagina Facebook è www.facebook.com/feliciakingsleyofficial
Dopo aver conosciuto Felicia Kingsley di persona, anche se al volo, non ho potuto fare a meno di leggere alcuni pezzi con la sua voce e in altri riuscivo proprio a immaginarla mentre scriveva. L'ultima volta che ho sentito la presenza dell'autore in un libro è stato con La principessa di Clare. Non è questione di “qualità” (che brutto modo di dire) del testo, ma di amore e passione nei confronti di una storia. L'affetto di Felicia verso Victoria e Knight mi è arrivato forte e chiaro.
Ti aspetto a Central Park, primo e sicuramente non ultimo libro che leggo dell'autrice, mi ha fatto compagnia per la bellezza di 5 giorni. Sono nuova nel campo 'Romanzi d'Amore' e non ho metri di paragone, quindi la mia recensione si basa solo sull'esperienza di lettura.
Come mi aspettavo, è scorrevole e la lettura molto piacevole, mai troppo pesante o frettolosa, i dialoghi sono brevi e sapientemente studiati e il tono è comico, come piace a me. Non l’ho trovato particolarmente divertente, ma Giuliano dice che il mio senso dell’umorismo è stravagante (per dirla in maniera carina), quindi probabilmente sono io. Per la prima volta non ho cringiato alle scene spicy in italiano. Che sia perché sono scritte direttamente in italiano, anziché tradotte, o perché lei è davvero brava a scriverle, ve lo saprò dire solo dopo aver letto altri romance. Sulla carta avrei dovuto odiare il finale, ma invece l'ho trovato dolce. Avrei solo preferito che ci fossero altri 4-5 capitoli successivi, per presentare la “nuova vita” di lui e la sistemazione di lei. Mi sarebbe piaciuto leggere una ventina di pagine extra. Ho amato il doppio POV, soprattutto quelli di lui: non è semplice entrare nella mente di un uomo e risultare credibile, ma Felicia ci è riuscita benissimo.
Molto cute i riferimenti a Miranda Stoller, che scrive rosa sotto uno pseudonimo e tiene il capitolo 52 per lo spicy, proprio come Felicia in questo libro.
Plauso anche all’edizione Newton Compton: carina la copertina, carina l’edizione e l’impaginazione, fantastico il costo. 9,90€ per una rigida con sovracoperta ad oggi sembra utopia. Io non mi sono fatta mancare nemmeno l’ebook, pagato 5,99€, che io ritengo più che giusto.
Cosa ho apprezzato meno: Victoria. Ho notato che non c’è stato sviluppo nel personaggio: la persona che troviamo al capitolo 88 è la medesima che troviamo al capitolo 1. Voi potreste dire che non è sempre necessario che un personaggio cresca, soprattutto se ha già lavorato molto su se stesso, e avreste ragione. Avrei comunque voluto qualcosa in più? Si.
Ho amato il personaggio di Blake, quindi penso sia ora di prendere in mano Due cuori in affitto. Seguirà Una cenerentola a Manhattan.
Stupendo. Bellissimo. Incredibile. Il più bello scritto fino ad ora da Felicia.
Mini review: Ti aspetto a Central Park non ha deluso le mie aspettative. È sicuramente il più bello, scritto fino ad ora, da Felicia.
Questo nuovo romanzo è: •un hate-to-love •un office romance rivals-to-lovers •slow burn con tanta tensione e tante frecciatine •forced proximity
L'ambiente in cui ci troviamo è l'editoria. Ho amato come, l'autrice, attraverso i dialoghi di Victoria e Knight abbia denunciato i pregiudizi sul genere rosa, sulle lettrici romance e sulle scrittrici di commedie romantiche.
Victoria e Knight hanno rubato il mio cuore. Due personalità forti, due persone testarde dediti al lavoro, due personaggi con un passato che li ha forgiati rendendoli più protettivi verso i loro cuori.
Questa storia è scritta per emozionare, per ridere, per sospirare.
La scrittura frizzante, coinvolgente e scorrevole di Felicia fa si che il lettore non riesca a mettere giù il libro...difficoltà che aumenta grazie ai colpi di scena sparsi ad HOC nel romanzo e all'alleanza forzata che nascerà tra i Victoria e Knight.
Quindi fatevi un bel caffè, mettete via il telefono e preparatevi a fare le ore piccole per leggere questa meravigliosa nuova uscita
Avevo alte, altissime aspettative. Soprattutto dopo un ottobre pieno di libri deludenti da 1 o 2 ⭐️. Ma decretarlo come uno dei miei libri preferiti di sempre ha superato ogni mia fervida immaginazione.
Non saprei dove iniziare. Nessuna parola gli renderebbe giustizia, ma questo romanzo merita di essere amato ed elogiato.
Non riuscivo a staccarmi. Non facevo le sei del mattino da una vita, con la torcia dell’IPhone a letto e le coperte fin sopra il naso. La trama è incalzante, e la tensione tra i protagonisti è il carburante dell’attesa. E a tal proposito, affermo: mai letta una tensione sessuale così evidente in una coppia. Sottile come il filo di un rasoio. Ho finito due pacchi di post-it. Ho avuto le farfalle nello stomaco, sorriso come una scema e sono arrossita più e più volte. Tra le sensazioni più belle, sincere e spontanee che può avere un lettore. E aggiungo che avrei voluto strozzare i due tutte le volte che si trattenevano, ma Victoria e Knight si classificano come una delle mie ship preferite di tutti i tempi. Sensuali, lussuriosi, sarcastici, ambiziosi, determinati, ma anche sensibili, dolci, emozionanti. Strazianti.
In questo libro, ho ritrovato anche una mia certezza di vita: il mio amore incondizionato, storico e folle per New York. Ho gli occhi lucidi tutte le volte che la vedo o sento nominare, è una passione che ho sin da quando ero una bambina e creavo schizzi a matita su di essa sognando di visitarla, quindi i libri interamente ambientati lì mi creano un forte senso di nostalgia del mio viaggio a New York di anni e anni fa, quando ho realizzato il mio sogno e mi sono commossa uscita da una metro di Times Square. È stato una fitta allo stomaco rivederci la mia passione, ma anche divertente leggere invece il contrasto (le tipiche abitudini, battute e situazioni italiane). Un mix che in altri libri stonerebbe come inverosimiglianza, mentre qui è stato tutto perfetto.
Con Victoria, la meravigliosa protagonista, sono troppo affine a lei per scelte di vita e carattere. Me ne sono perdutamente innamorata (anche più del love interest), e rientra nei miei personaggi più personali e preferiti di sempre. Lei è testarda, tenace, arguta, ambiziosa, determinata, sensuale, ironica, fredda e distaccata all’apparenza ma profonda per pochi. Una femminista VERA, che lotta per i diritti, i pregiudizi e le uguaglianze nel mondo editoriale. E le sue problematiche di salute mi hanno fatto scoprire una fragilità, sensibilità, umanità e dolcezza infinite che mi hanno commossa. Mi sono troppo, troppo, troppo affezionata a lei. È tutto ciò che vorrei da un personaggio femminile, ed è per questo che per me è ufficialmente indimenticabile.
Knight, il protagonista maschile, mi ha mandato in una sorta di crisi adolescenziale alla prima cotta. Sono pazza di lui (anche se in una parte specifica del libro avrei voluto urlargli contro, lo ammetto). E di sicuro siamo tutte d’accordo. Lussurioso, malizioso, sarcastico, profondo per chi decide di donarsi, ambizioso, un leader nato. Basta per riassumerlo. Altrimenti dovrei aprire una recensione a parte solo per lui. (Aggiungo: un uomo che ti compra un cestino da picnic fatto di cibo, medicine e altro per i dolori da ciclo, e in più ti fa i massaggi… è a priori un 10). E poi dai, entrambi adorano i The Script. Bisogna amarli a priori.
Un aspetto positivo di questo libro riguarda i miei gusti di lettura. Ho un brutto rapporto con i rom-com. La mia ultima piacevole esperienza risale a “I Love Shopping a New York” di Sophie Kinsella, letto e amato molti anni fa. E una volta mi era stato detto da una sapientona di passaggio “cosa metti stelle basse a un rom-com se non apprezzi il genere?” Bene, questa è la mia risposta. Guarda un po’ cosa succede quando un libro MERITA le cinque stelle. E aggiungo: la libertà è un diritto inviolabile. Così nella vita, così nella lettura. Ognuno può leggere quello che gli pare, e nel mondo della lettura NON puoi infossarti su un unico genere comfort e leggere solo libri di quello. Imporre una propria opinione è dittatoriale, meschino e presuntuoso.
Questo è un libro che illustra bene l’editoria da dentro, con pregi e difetti, e con un’ampia attenzione ai pregiudizi che le persone superficiali hanno sul genere romance. È un libro che ti fa sorridere quando noti coincidenze come il capitolo 52 in parallelo al capitolo 52 scritto da Knight e Victoria. Ma è anche un libro che ti fa avvampare per uno spicy da chef kiss (anche se voglio di piuuuuù, cara Felicia! Sento eccome che sei capace!). È un libro in cui i riferimenti a poeti, canzoni, scrittori esistenti hanno reso il tutto più realistico e affascinante.
Lo stile è molto dialogico, fluido, leggero e frizzante. I capitoli corti sono sempre stati i miei preferiti, e Felicia sa creare un connubio perfetto fra sostanza e lunghezza. Unico difetto? Avrei voluto qualche descrizione in più sui luoghi dove si muovevano i protagonisti, dato che ho vissuto New York e continuo a renderla viva ogni giorno nella mia mente.
È un libro che arriva leggero, spensierato e ironico in un mio periodo difficile. Ne avevo bisogno. Mi ha cullata estraniandomi dalla realtà, immaginavo di passeggiare di nuovo a Central Park. Mi ha ridonato speranza. E mi ha anche aperto gli occhi sul mio futuro.
In conclusione, questo libro ha e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Mi sono commossa, ho avuto i lacrimoni e i sorrisi, le vampate di fuoco, le risate e le farfalle allo stomaco.
New York, editoria, vita mondana, protagonista meravigliosa e cazzuta, ironia, love interest da far girare la testa, spicy, tensione, slow burn, sogni, ambizioni, traguardi. C’è tutto ciò che voglio da un romanzo rosa.
Rientra tra i miei libri preferiti di sempre. A cui un voto infinito non basterà mai. Perché come direbbe Knight, non è un addio. Non è un addio quello che lascio tra le pagine di questo piccolo capolavoro… ma un “lieto inizio.”
This entire review has been hidden because of spoilers.
«Ti aspetto a Central Park. Ti aspetterò sempre.» ♡
Ma quanto mi era mancato leggere una storia di Felicia Kinglsey? La reputo ormai il mio porto sicuro, quando so che voglio qualcosa che mi faccia stare bene e allo stesso tempo che sia in grado di farmi provare emozioni contrastanti, so che devo andare a leggere una sua storia.
Knight e Vittoria sono stati una bellissima scoperta. Entrambi con due caratteri forti, tenaci, risoluti. Si sono tenuti testa fin dal primo momento e sono impazzita per tutti i loro continui battibecchi.
La loro è una storia frizzante, bella, da batticuore. Con la lettura degli ultimi capitoli finali mi sono emozionata fino alle lacrime.
Ti aspetto a Central Park è stato un piccolo viaggio alla scoperta di due personaggi incredibili che mi hanno fatto innamorare in una maniera assurda. Felicia non si smentisce mai.
“Victoria Wender è tanto geniale quanto pazza. Se non la detestassi, la amerei.”
C'eravamo quasi. Eravamo a un passo dalle 5 stelle. Perché “Ti aspetto a Central Park”ha tutto ciò che un romance dovrebbe avere, e anche di più. Ha i tempi giusti, i personaggi giusti, i trope giusti, e tratta anche temi profondi che rendono il libro più introspettivo rispetto ai classici romanzi rosa.
Victoria e Knight, i nostri protagonisti, hanno una buona chimica, convincono. La scelta di renderli due editor in aperta competizione tra loro é azzeccata: così facendo, il romanzo propone un originale tuffo nel mondo dell'editoria, espediente narrativo interessante che fa sentire ogni lettore un po' a casa e che sfrutta a dovere la classica contrapposizione enemies-to-lovers.
E fino a qui, fin quasi alla fine del romanzo, erano 5 stelle.
Ma poi, è subentrato un trope super abusato nei romance che, con “Ti aspetto a Central Park”, speravo d'aver sventato, e invece non ce l'ho fatta neanche stavolta. A circa 50 pagine dalla fine, eccola lì, la classica scusa del “non sono abbastanza per te” con cui il personaggio maschile allontana l'interesse amoroso iniziando a trattarlo male così, dal nulla, mentendo e sparando fuori crudeltà gratuite.
È un trope che non sopporto e che trovo sempre out of character, soprattutto per quei personaggi maschili che vengono rappresentati per l'intera narrazione come non toxic, e poi, all'improvviso, anche solo per una ventina di pagine (e indipendentemente dal motivo) si trasformano completamente.
Purtroppo, “Ti aspetto a Central Park”non ha scampato il cliché e, di conseguenza, mi sono saltate le 5 stelle.
Ciò detto, rimane un romance di qualità, ironico, ben scritto e coinvolgente. È stato il mio primo incontro con Felicia Kingsley, e sicuramente ce ne saranno altri a venire.
Niente punteggio pieno, quindi, ma rimane comunque un romanzo da 4 stelle pienissime ⭐
2?2.5? początek czytało mi się tragicznie. strasznie głupiutkie i strasznie naciągane, nawet jak na standardy rom-comów. od połowy bawiłam się całkiem nieźle, pojawiają się urocze motywy i fajne momenty, i mądre cytaty, aleeee… między tymi scenami są dziwne przejścia, które wypadają płasko, a emocje bohaterów w jednej konwersacji potrafią parokrotnie zmienić się o 180 stopni. i sporo zachowań było totalnie bezsensu, tylko po to, żeby móc popchnąć fabułę do przodu. często też dopadał mnie cringe. pomysł bardzo mi się podobał, wykonanie do mnie nie trafiło.
p.s. wiem, że powinnam ją zDNFować na samym początku, bo nie były to moje klimaty, ale czuję jakąś dziwną satysfakcję, że się nie poddałam 😅
Początek był dla mnie trochę ciężki, bo wkurzało mnie dziecinne zachowanie głównych bohaterów (trochę too much enemies). Potem środek totalnie mnie wciągnął, świetnie mi się czytało, zero dłużyzn i chemia między bohaterami mnie zachwyciła. No i ten Nowy Jork! Potem mamy twist, który mnie wkurzył i stwierdziłam, że tak to ja się nie bawię, takich rzeczy w romansach nie lubię. Ale ostatecznie zakończenie mnie ugłaskało i całość oceniam na „wkurzający, ale jednak uroczy romans”.
I skala spice’u jak na moje standardy jest naprawdę spoko. Jest go sporo, ale napisany jest bardzo strawnie i jakoś tak uroczo.
Zdecydowanie będę chciała przeczytać coś jeszcze tej autorki.
Non potrò più ascoltare "The man who can't be moved" senza pensare a Victoria e Knight ❤️
Ammetto che il romance non è il mio solito genere - e guardando qui su Goodreads la mia wishlist e i libri letti lo si capisce bene -, ma dal momento in cui ho letto la prima pagina di "Ti aspetto a Central Park" mi è stato impossibile abbandonare la lettura: un amore a prima pagina! I personaggi sono ben descritti e il fatto che i capitoli siano stati scritti dal loro punto di vista aiuta il lettore a immedesimarsi maggiormente nella storia. Ci si innamora subito di Knight e Victoria! Stile, storia e ritmo prendono, funzionano e danno vita a una lettura che è difficile mettere da parte. Mi sarebbe forse piaciuto sapere cosa ne è stato di Samuel (dal primo momento mi è risultato insopportabile 😅): chissà, magari è finito con la sua cara amica Monica (altrettanto insopportabile). A parte questo, il libro mi è piaciuto molto. Leggerò sicuramente altri libri della nostra regina italiana del romance!
Sinceramente non capisco bene cosa pensare dopo aver finito questo libro. Certo, non mi era davvero mai capitato di impiegare tanto tempo a leggere un romanzo di Felicia, quindi in qualche modo l'ho trovato poco incalzante, non ero spinta a finirlo. Inoltre, mi ero immaginata il plot twist finale di Miranda Stroller già da un bel pezzo, quindi sarà che mi ha ricordato quelle volte che io stessa ho perso tempo a fare lavori che poi si sono rivelati completamente inutili, ma il fatto che sia il punto cardine della storia forse non mi è andato giù. Così come non ho particolarmente apprezzato i due personaggi che in teoria avrebbero dovuto portare un po' di pepe durante la narrazione, ovvero Samuel e Caroline: sono insipidi da morire, soprattutto lui, e la loro presenza non ha neanche generato momenti "drama". In questo senso sono poco soddisfatta. Così come la scelta arbitraria che nei romanzi della Stroller la scena di sesso debba essere al capitolo 52: ho percepito in maniera quasi tangibile il tirare la situazione tra i protagonisti per le lunghe, al solo scopo di farli arrivare a quagliare nel capitolo preposto. Per di più, parliamo dell'enemies to lovers: l'impressione che danno è che i loro litigi e la loro competitività sia proprio una cosa farlocca, che non mi ha affatto coinvolta o convinta. Anche la situazione "Amici con benefici", un altro trope parecchio sfruttato nel genere rosa, parte proprio male, e finisce peggio: ha l'aria di esserci solo ai fini della trama, non ci credono neanche loro di dover seguire sul serio le regole che ha stilato Victoria, e infatti se ne fregano bellamente sin dal principio. Non ho apprezzato neanche l'idea che lei cominci a dirgli ti amo a profusione mentre lui è ancora totalmente convinto di non essere abbastanza per lei, perché lei è ricca di famiglia come la sua ex e altre stronzate simili. Che dire, poi, di lei, che dopo la batosta prende baracca e burattini e se ne va in Inghilterra, e in capo a non so neanche quanto tempo (questa parte è davvero affrettata e poco sensata) si è già trovata un nuovo lavoro e una nuova casa? E lui che rimane ad aspettarla per almeno un mese come un povero zerbino, si è fatto pure silurare e neanche si è cercato un nuovo lavoro? Poi chiaramente il lavoro nuovo arriva tipo manna dal cielo ed è infinitamente meglio di quello che entrambi avevano prima. Wow, che fortunata coincidenza.
Boh, io continuo a leggere la Kingsley e a seguirla su instagram e a volerle bene, certo, ma questo libro mi ha piuttosto delusa.
Knight dovrebbe essere eletto a cavaliere dei cuori ammaccati, come rappresentante dei cuori feriti che hanno paura di amare di nuovo.
Knight Underwood e Victoria Wender sono i protagonisti di questo Office romance ambientato nel contesto editoriale newyorkese. Dopo un successo dopo l’altro acquisito da Knight alla Pageturner Publishing, si ritrova la promozione a direttore editoriale soffiata da sotto il naso dalla nuova recluta della casa editrice Victoria. Fin dal primo incontro tra i due volano scintille, scintille che dovranno essere calmate in quanto, i due, si ritroveranno a dover lavorare insieme, a 4 mani a un nuovo romanzo, per cercare di salvare le sorti della casa editrice.
Si tratta di un enemies to Lovers costruito in maniera magistrale con la solita ironia che caratterizza questa autrice. Un colpo di scena dopo l’altro e un Rollercoaster di emozioni che mi ha portata anche a commuovermi per determinate dinamiche nella seconda metà del romanzo. Lo spicy decisamente non manca e vi riscalderà sicuramente in queste prime giornate più fresche.
Lettura che consiglio sicuramente dai 14/15 anni su.
Questo è decisamente il mio libro preferito della scrittrice. Trovo la Kingsley una magnifica storyteller, tutte le volte che inizio una sua storia faccio veramente fatica a staccarmi. Complici i brevi capitoli e l'alternanza dei punti di vista non mi sono mai annoiata e anche durante la sessione sono riuscita a divorarlo.
La coppia ha una crescita interessante, passando da momenti di diverbio a quelli dolci e anche passionali. Si sono decisamente presi un pezzo del mio cuore.
Se mi conoscete sapete che mi piace trovare il pelo nell'uovo, quindi ci sono dei dettagli che mi sarebbe piaciuto vedere più approfonditi e un finale più in là nel tempo, ma per quest'ultimo punto capisco la motivazione perché è in linea rispetto a quello detto nel romanzo.
Poteva andare meglio; la storia non è male, abbastanza lineare, niente colpi di scena scioccanti, però si legge, eppure è davvero straniante seguire per 400 e rotte pagine le storie di queste due persone e solo di queste due persone! Gli altri sono personaggi vengono tirati in ballo solo se necessari per la trama, ci sono amici che fanno accadere cose, sorelle che si trovano nel posto giusto al momento giusto, tante marionette. La città ha la stessa funzione dei personaggi, vengono tirati in ballo nomi di luoghi più o meno famosi, c'è un tour simil letterario della città che si trova su qualunque sito specializzato, ma le atmosfere mancano totalmente, la storia potrebbe svolgersi a Casale Monferrato per quanto ne so. Senza infamia e senza lode.
Ti aspetto a Central Park è la nuova commedia romantica autoconclusiva di Felicia Kingsley disponibile in ebook e in cartaceo da oggi. Il romanzo è a tutti gli effetti un office romance in ambito editoriale, e di quelli perfettamente riusciti, con scene ironiche, situazioni di odio-amore, tanta tensione sessuale e qualche evento inaspettato. La narrazione è tra le mie favorite, in prima persona con l’alternarsi dei capitoli tra i due personaggi principali. Conoscere interiormente pensieri e sensazioni di tutti e due mi ha aiutato ad immergermi completamente nel libro fin dal principio. Knight e Victoria sono due ottimi editor, ma è soltanto all’inizio del romanzo che si ritrovano a lavorare fianco a fianco e persino a dividere lo stesso ufficio. Knight pensa di avere in pugno la promozione a direttore editoriale, ma la situazione economica aziendale ha bisogno di uno scossone, quindi viene scelta al suo posto una editor esterna, Victoria Wender, che porta in dote l’autrice bestseller del momento di romanzi rosa. Ovviamente Knight non la prende affatto bene e tra scommesse, tentativi di rubarsi gli autori e sfide a colpi di shottini la tensione tra i due cresce sempre di più. Inaspettato l’espediente utilizzato dall’autrice per unire i due colleghi a far fronte comune per salvare la casa editrice per cui lavorano, sinceramente non me l’aspettavo proprio. Ma tutto ciò che ne consegue e come si sviluppa la relazione enemies-to-lovers tra i due mi è piaciuto tantissimo. Knight e Victoria sono due protagonisti ben caratterizzati, con i loro pregi e difetti, entrambi hanno un vissuto e situazioni che continuano a influenzare le loro decisioni. A questo proposito, ad un certo punto avrei voluto strozzare Knight! Capirete esattamente di cosa parlo quando leggerete! ;) La penna di Felicia Kingsley è scorrevole e coinvolgente come sempre, anche questa sua nuova storia mi ha completamente conquistata, quindi non posso che consigliarvela di cuore! Se poi avete un debole per gli office romance enemies-to-lovers dovete proprio leggerlo!
Punto di vista: prima persona, alternato Sensualità: presente, anche tanta tensione sessuale! Caratteristiche: office romance editoriale, enemies-to-lovers Stile narrativo: scorrevole, ironico, coinvolgente Tipo di finale: autoconclusivo Voto: 4,5 stelle
Το θα σε περιμένω στο Σέντραλ παρκ είναι ένα βιβλίο που συνδυάζει: - εκδόσεις και βιβλία - ρομανς - 🌶️🌶️🌶️
Χρειάζεται στα αλήθεια να πω κάτι άλλο, αγαπημένε αναγνώστη;
Θα πω το ότι πέρασα τέλεια διαβάζοντάς το. Γέλασα τόσο πολύ, συγκινήθηκα, έκανα ΑΩΩΩΩ περισσότερες φορές από όσες μπορώ να μετρήσω και παρ' ότι δεν μπορώ να πω ότι δεν είχε κλισέ, δε με ένοιαξε καθόλου. Ανάλαφρο, γρήγορο, γλυκό αλλά και spicy και bookish, το θα σε περιμένω στο Σέντραλ παρκ τα είχε όλα.
4/5 ⭐️ Se avessi avuto più tempo o avessi accusato meno la stanchezza avrei divorato questo libro in un attimo! Mi ripeto, lo so, ma in questo periodo va così 😅 Sicuramente è una delle storie migliori di Felicia e l’ho adorata come ho adorato i suoi protagonisti e i loro battibecchi! 😍🥰 Unica nota forse avrei accorciato la prima parte per dare più spazio alla parte finale dove succedono tante cose una dietro l’altra, ma per il resto super approvato! ❤️
È il terzo romanzo di Felicia che leggo dopo, in ordine, “Prima regola: non innamorarsi” e “Due cuori in affitto”, e ad entrambi ho dato 2 su 5. “Ti aspetto a Central Park” mi è piaciuto un po’ di più dei primi due ma mi ha lasciata comunque abbastanza delusa. La cosa che più mi dispiace è che lo stile di scrittura di Felicia è splendido: è fresca, frizzante, divertente; è sui cliché che cade. Io sono sicura di non essere in target per questo genere di narrativa, ma anche per questo mi piacerebbe moltissimo leggere un romanzo d’amore e sentimentale che esuli dai soliti schemi, che mi colga di sorpresa e che mi faccia dire “Ma dai, questa non me l’aspettavo, che bello!”. Ho apprezzato il sotto testo riguardante l’editoria, il lavoro nelle case editrici, la negoziazione che gli editor fanno con gli autori di cui si occupano, e le parti di “metaletteratura” in cui i personaggi parlano dei vari generi di narrativa e, in particolar modo, del romance. Per parlare dei punti a sfavore senza fare spoiler, dico solo che la lettura mi ha lasciata con la spiacevole sensazione di sapere sempre, capitolo dopo capitolo, cosa stava per succedere, quali vicende si sarebbero susseguite, quali cliché avrei letto. L’ultimo terzo del romanzo è stato molto meno piacevole da portare a conclusione.
- SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER -
Ciò che non ho apprezzato, nello specifico: - “enemies to lovers” dove “enemies” lo sono veramente per circa 20-25 pagine, l’odio che tanto decantano si sfuma molto in fretta; - “slow burn” evidentemente per me ha un altro significato, ma io non ho trovato questo “slow”, si baciano già a un terzo del libro e finisco a letto insieme ai due terzi; - entrambi hanno dei fisici statuari e sono di una bellezza magnetica, qualsiasi cosa indossino (per lo meno, qui è leggermente più giustificata la forma fisica di lei, ma in palestre li vediamo davvero troppo poco per essere credibili); - lui non crede nell’amore e quasi non si ricorda il nome delle sue conquiste, lei crede nel vero amore e crede che prima o poi arriverà; - i personaggi secondari hanno uno spazio molto marginale, il 90% della scena è dei protagonisti; - bello aver introdotto il discorso dell’endometriosi, ma ho fatto fatica a credere che Victoria ne soffrisse perché non c’è stato alcun indizio prima del capitolo in cui sta male e va via prima dal lavoro per quello, è passato sicuramente più di un mese dall’inizio del romanzo a quel punto e sembra che in quel lasso di tempo lei non abbia mai avuto il ciclo o per lo meno i dolori; - Caroline rientra sulla scena dopo 10 anni dalla rottura con Knight e io non ne ho capito il motivo, se non un “Ho sentito il tuo nome e ti ho ripensato” di lei (mi è sembrato solo un pretesto di trama per creare il terzo lato del triangolo che facesse ingelosire Victoria, per controbilanciare il pedaitra); - il finale con lei che viene ferita da lui, cambia continente, e lui che viene colpito dalla realizzazione e smuove mari e monti per riconquistarla, sa di visto e rivisto.
Insomma, mi piace tantissimo come scrive Felicia, e vorrei tanto leggere qualcosa scritto da lei senza la sensazione che segua sempre il medesimo e prevedibile andamento.
Grande Hype alla corte del booktok (o bookstagram) oppure dove volete voi, perchè attorno al nuovo libro di FELICIA KINGLESY c’è sempre un grande Hype, ma stavolta ancora di più. Innanzitutto ringrazio la CASA EDITRICE per il volume, come sapete non accetto mai i cartacei perché ormai sono dipendente da Kindle, ma FELICIA, a prescindere dal gifted-by, deve essere in cartaceo nella mia Billy. Adesso, premesse fatte, vi parlo del suo ultimo lavoro, TI ASPETTO A CENTRAL PARK. Trama in poche parole? Inaspettatamente, lei diventa il capo di lui e lui le da battaglia in ogni frangente. Momento di tregua? I due devo allearsi per forza di cose perché la casa editrice in cui lavorano rischia di chiudere. Fin qui, tutto lineare, direte voi, ma di semplice, nelle trame romance di Feliscia c’è sempre poco. Come negli altri libri che ho letto dell’autrice, la differenza tra qualcosa di semplice (che intrattiene) e uno scritto banale (che annoia), lo fa la bravura nell’imbastire l’abito attorno ai personaggi del libro; abbandonati casali in Toscana, si torna a New York nel mondo dell’editoria. Uno dei consigli principali che vengono elencati a chi vuole approcciarsi allo scrivere è sempre “scrivete di ciò che conoscete bene” e l’autrice, che ci aveva già dato conferma del fatto che prende seriamente i setting (Prima regola, docet su tutti), non improvvisa e non si fa mai trovare impreparata, stavolta però l’ho letteralmente vista sguazzare. Perché se prendete due protagonisti brillanti, coerenti, amanti dei libri, con la battuta pronta e li incollate uno al fianco dell’altra appiccicandoli con battibecchi, sgambetti, frecciatine e un’alta tensione sessuale, li muovete su una scacchiera che non prevede superficialità e incoerenza, VOI, care autrici, MI AVRETE. Underwood e Wender sono proprio questi. Al di là dei trope, che spesso non dicono molto, sono perfetti nella narrazione, non impallidiscono all’interno di un dipinto che possiede già una cornice degna di nota. Sono equilibrati negli scontri così come sono obiettivi nelle tregue. Non sto qui a usare altre parole quando il concetto è chiaro; ho amato questo libro, per me il migliore dell’autrice e lo consiglio a chiunque ami le commedie romantiche e gli enemies to lovers. A chi ama i setting newyorkesi, le rese sensate dopo battaglie altrettanto intelligenti e lo spicy con un velato slow burn (niente sbem sbem a pagina 3). P.S. Consiglio TI ASPETTO A CENTRAL PARK anche a chi parla troppo spesso di libri in maniera tecnica, di traduzioni senza essere traduttore, di pubblicazioni senza avere la minima cognizione di causa (scusate l’off topic ma ultimamente sui social troppi si decretano conoscitori mondo editoriale solo perché entrano in un Mondadori Store il sabato pomeriggio con le amiche).
Ogni volta che leggo un libro di Felicia Kinglsey dico "questo è il mio preferito" e beh... Ti aspetto a Central Park è il mio preferito!
Knight sa che la promozione a direttore editoriale è dietro l'angolo... così, quando viene assegnato alla nuova arrivata, Victoria, è subito guerra. Lo scopo di entrambi è risollevare il bilancio della casa editrice in cui lavorano ma, per carità, non insieme! Soprattutto perchè Victoria ama il romance e la sua autrice di punta Miranda Stroller, è diventata la regina delle vendite, mentre Knight è un editor piuttosto snob. Quando però vengono a conoscenza di un segreto inconfessabile, faranno di tutto per evitare che venga a galla e salvare la casa editrice. Possibilmente senza saltarsi addosso...
In breve, ecco i motivi per cui tutti dovreste leggere questo libro: - è un office romance ambientato in casa editrice e i libri ambientati nel mondo dell'editoria sono bellissimi (ci sono pure dei riferimenti rimaneggiati all'editoria italiana che ho amato) - è la commedia romantica perfetta per ridere, perchè Knight è esilarante nella sua spocchia e tenero nel suo essere attento, e Victoria ha un umorismo finissimo, è forte e indipendente. E poi diciamocelo, Victoria e il suo amore per i romance è un po' tutti noi! - Knight e Victoria si salteranno al collo ogni due minuti e tutte le volte che lo faranno vi domanderete perchè non si saltano addosso e basta, così da porre fine alla loro e alla vostra tortura (tortura piacevole però!) - sono super competitivi, se possono farsi lo sgambetto se lo faranno. E dato che non sono capaci di avere un attimo di tregua combineranno casini su casini - la tensione è a mille, sempre, in tutto il libro, in ogni singola pagina, frase, pensiero, sguardo, azione - è slow burn, di quelli fatti così bene che penserete di star bruciando voi se i protagonisti non finiscono per baciarsi, anche solo labbra che si sfiorano va bene MA VI PREGO NOW KISS - è enemies to lovers, ma quello lo avete già capito dalla trama - non ci sono drammi inutili - una volta iniziato vi rimane attaccato alle dita, si stacca solo quando lo avrete finito!
Avete ancora dei dubbi? Filate a leggere Ti aspetto a Central Park e AMATELO
Questa volta Felicia si è davvero superata. Ti aspetto a Central Park è un Office Romance con protagonisti Knight e Victoria. Lui un editor che odia i romance e pensa di essere destinato a ricevere la promozione che più aspettava, Victoria è diventata una editor di successo (e ora suo capo) proprio grazie ai romanzi rosa. L’odio e la competitività tra i due si smorza subito per fare strada ad una collaborazione un po’… strampalata. Ho semplicemente amato tutto. I personaggi sono ben costruiti, la chimica è pazzesca, la storia ti tiene incollata alla pagine. E poi, la critica all’editoria, la discriminazione del romance, le ambientazioni Newyorkesi, lo slow burn, lo spicy, i sorrisi, i piantini. Sto libro ha davvero tutto.
Bardzo fajna, wyróżniające się z tłumu podobnych pozycja. Dlaczego? Przyjemny klimat, rzadko spotykana szczerość bohaterów, zrozumienie możliwych konsekwencji swoich czynów (!) i jeden z ulubionych motywów. Odjęłam punkt, bo pod koniec nieco przesłodzona :). Polecam :)