Esistono molti libri sull’accudimento dei bambini. Spesso si presentano come manuali di istruzioni, come magiche ricette di felicità per genitori e figli. Questo libro non propone metodi uguali per tutti, poiché è rivolto a genitori unici che vogliono mettersi in gioco in prima persona e compiere scelte libere,informate e autonome. È un invito a riflettere sulla particolarità di ogni famiglia, sul diritto di allevare i bambini in piena libertà lasciando da parte i pregiudizi culturali, ascoltando il proprio cuore e il proprio istinto. Viviamo, infatti, in una società che impone tempi e spazi basati sulla logica della produttività e del consumismo e che non si cura a sufficienza di proteggere lo sviluppo affettivo dei più piccoli. I nostri figli crescono perciò in un mondo adultocentrico che spesso si è dimenticato di loro pretendendo che diventino da subito autonomi, grandi e indipendenti, che non disturbino, che ignorino fin dai primi istanti di vita i propri istinti e la capacità di comunicare le proprie necessità. Attraverso l’analisi dei bisogni primari ed universali di ogni bambino in queste pagine vengono trattati temi quali l’allattamento, il sonno dei neonati e dei bambini più grandi, il bisogno di contatto e le più efficaci forme comunicative fra genitori e figli. Questo libro vuole “liberare” i genitori che compiono scelte di accudimento basate sull’amore incondizionato e sull’importanza primaria della relazione affettiva coi propri bambini. Il testo è arricchito da numerose fonti bibliografiche che rimandano alle ultime scoperte delle neuroscienze e delle ricerche sulla fisiologia di gravidanza, parto e allattamento per sottolineare in maniera semplice e chiara, come rispondere ai bisogni affettivi di base dei nostri bambini non abbia nulla a che vedere coi vizi ma, anzi, sia un patrimonio irrinunciabile che può influenzare positivamente l’equilibrio fisico ed emotivo di tutta la loro vita.
Un buon libro che ci riporta, sotto tanti aspetti, al prima di tutto ciò che è stato il formarsi di preconcetti degli anni ‘50/‘60. Molti aspetti, se letti con logica, hanno più che senso e sembrano banali. Ma non lo sono poi così tanto in una società che da più importanza all’oggetto materiale rispetto al contatto fisico. Molte tematiche le sento vicine anche grazie al mio lavoro; molto spesso ho avuto mamme al nido che con il primo o il secondo figlio si sono sentite invadere dai dubbi perché erano la società, la famiglia, gli amici intorno a mettere loro in testa certe domande sul fatto che facevano bene o meno a fare una determinata cosa. Si dovrebbe rispettare di più la forza e la capacità che una mamma ha per sé e per suo figlio. E ora, prepariamoci noi..... 😁
Bellissimo saggio su vari "miti" riguardo i neonati. Non fornisce veri e propri consigli ma spiega perché i neonati hanno determinati bisogni e cosa si può fare per soddisfarli al meglio.
Mi trovo in accordo su quanto riportato, soprattutto in tema sonno e allattamento, anche se credo che per approfondire maggiormente questi temi sia necessario fare ulteriori letture e, meglio ancora, affidarsi a degli esperti.
Nonostante tutto, comunque, le persone si sentiranno sempre in diritto di dire la loro.. quindi meglio essere "preparati" a portare avanti la propria visione!
Onestamente questo libro mi ha fatto un po' bestemmiare all'inizio perché, nonostante l'intento sia quello di promuovere un rapporto molto stretto e affettivo tra madre/figlio, credo sfoci troppo nel rapporto morboso. Oltre al fatto che punta continuamente il dito verso la società, sistema sanitario e le persone che ci circondano, quando credo siano stati fatti passi da gigante in questo senso. Vero è che il libro è di 10 anni fa e, per fortuna, molte cose sono cambiate. Ho apprezzato però i capitoli sul co-sleeping e l'allattamento che sono molto più vicini alle mie idee.
Libro molto interessante che cerca di sovvertire alcuni miti e false credenze sulla crescita dei bambini fin dal concepimento. In particolare si concentra molto sulla fisiologia e, quindi, sui bisogni primari del bambino. Visto con l'ottica del bimbo e dei suoi bisogni ci rendiamo conto di come le teorie educative sono fortemente influenzate da un modello di società che non è per niente favorevole ai bambini, ma orientato agli adulti e ai loro bisogni di disfarsi delle seccature legate alla crescita della prole il prima possibile. Un esempio su tutti: l'allattamento materno (con l'elenco finale che sfata oltre 70 miti e luoghi comuni) viene rivisto sotto un angolo completamente diverso e più naturale. Un libro scritto in maniera comprensiva e immediata, e con un linguaggio chiaro e adatto; corredato di testimonianze di genitori su ogni capitolo. Mi è molto piaciuto l'approccio culturale all'argomento: non antagonista, ma mettendo in prospettiva l'evoluzione della società, e cultura, per spiegare certi modelli che si sono creati negli ultimi 40-50 anni. Il libro non consiglia o condanna; invita a riflettere. Ovviamente con un taglio marcato verso il rispetto delle esigenze del bimbo, e smitizza il concetto che farlo vuol dire "viziarlo". Quest'ultimo mito è quel che crea cosi' tante incomprensioni nell'educazione.
L'unica pecca che trovo è nello sviluppo dell'esposizione senza una chiara mappa di argomenti di capitolo in capitolo; lo stesso fatto che i capitoli non sono chiaramente demarcati (almeno nella versione elettronica che ho letto) non rende facile pianificare la lettura, ma forse questo è più una questione di abitudini personali di lettura.
Libro che si maschera da saggio basandosi su riferimenti datati e senza offrire antitesi. Riferimenti pericolosi alla psicogenealogia. Scrittura confusa, periodi sconnessi e opinioni di mamme difficili da verificare. I consigli utili (allattamento, comunicazione, legame fisico ed empatico) sono talmente scontati che sono riassunti in qualunque opuscolo da consultorio senza dover leggere queste 200 pagine. Consigliato a chi vuole farsi una panoramica completa di qualunque parere sul periodo perinatale. Altrimenti da evitare.
Nonostante alcune parti non siano propriamente scorrevoli, do 5 stelle per i contenuti. Spiega perché non si può parlare di vizi quando si ha a che fare con i neonati e smonta alcuni pregiudizi radicati nella nostra società in tema di allattamento, contatto etc.. Sicuramente illuminante.
Chi scrive queste pagine vuole smontare le ipotesi dei manuali del perfetto genitore o su come crescere un figlio, l'autrice non vuole insegnare niente a nessuno ma il libro diventa un manuale e lei vuole insegnare! Un insieme di argomenti messi a caso e non approfonditi! Qualche argomento illuminante ma molte citazioni da testi più famosi! "Polemiche" in ogni capitolo su trasmissioni che andavano di moda qualche anno fa, tipo SOS tata (deduco). Non so neanche io perché l'ho letto ma soprattutto perché l'ho terminato! Mi è stato d'aiuto? Per nulla! Altri punti di vista? No! Estremista dall'inizio alla fine e pieno di luoghi comuni sul modo di crescere i figli, sul partorire ed educare nel mondo occidentale.
Ma davvero un genitore ha bisogno di libri come questo per sentirsi meno spaesato? Ora so che tenere in braccio mio figlio non vuol dire viziarlo, bastavano poche pagine per sentirmi meno in colpa. Li conoscerà tutti l'autrice queste persone fredde e scostanti con i figli. Io non conosco nessuno che si senta in colpa ad abbracciare la sua creatura, semmai il contrario.
In conclusione: discriminatorio per quanto è di parte! Giudicante! Ripetitivo! Vi faccio un riassunto, abbracciate i vostri figli e portateveli in giro nella fascia! Non cadete nella trappola del marketing. Marketing è anche questo libro. Mai più libri del genere.
Non sono riuscita a finire il libro in quanto preferirei leggere il bugiardino del Fitoroid. Non sono riuscita ad entrare in sintonia con il modo di scrivere della scrittrice, confusionario e, secondo me, unidirezionale. Questa lettura mi ha infastidita e mi ha comunicato un senso di “prigionia mentale”
-"Tutte le culture e background soni validi". Ma la cultura orientale è meglio dell'occidentale
-"Tutti i metodi sono validi: non ci sono stili di parenting alternativi o genitori strani". Ma se usi la carrozzina o gli omogenizzati sei vittima di marketing manipolatorio
-"I genitori hanno scritto dentro di sè come accudire un bambino". Quindi non si possono mai fare danni? Qualsiasi cosa va bene? Non possono esistere maltrattamenti perchè tutto viene dall'istinto che è infallibile?
-All'inizio si delineano due bisogni primari: contatto e cure primarie. Quindi presuppone che il resto è facoltativo. Poi si dice che i vizi non esistono, sono tutti bisogni.
-"Bisogna seguire i propri valori." A meno che il valore che segui è l'indipendenza, in quel caso non è un vero valore.
-"L'ambiente scientifico continua a sfornare manuali" (ben vengano!) "di teorie in contraddizione tra loro". Qualche pagina dopo dice ai nonni di lasciar spazio ai neogenitori perchè la ricerca scientifica è andata avanti
Bottom line: essere genitori è una competenza e dire "segui l'istinto" non aiuta a crearla. Se io voglio cambiare qualcosa e l'istinto non basta, secondo questo libro non dovrei chiedere a nessuno.
bonus1: no definizione di bambino (che età? 1 anno e 7 anni sono diversi) bonus2: etimologie
Libro ben fatto , si legge bene ed è basato su fatti scientifici e su testimonianze di mamme. Sono stata fortunata perchè ho ricevuto training per l'allattamento dove vivo all'estero ma so di mamme che in Italia non sanno dove sbattere la testa o non si pongono la domanda perchè non c'è abbastanza informazione Questo libro fornisce siti web, bibliografie e numeri utili super utili!
Ho cominciato il libro con un certo scetticismo, ma ho ritrovato tra le sue pagine molti dei sentimenti che ho provato e che sto provando: sentirsi compresa è stata una bella sorpresa. Non condivido a pieno tutte le indicazioni fornite, ma è sicuramente una lettura che arricchisce e soprattutto toglie molti sensi di colpa.
Da leggere con mente aperta e spirito critico. Ottimi spunti di riflessione, logicamente ogni genitore si troverà d'accordo con qualcosa e di qualcos'altro non sarà invece molto convinto...però è una lettura che merita assolutamente attenzione!
Finalmente un libro sull’allevamento ad alto contatto che si concentra su quello che conta e non poggia su inutili (se non dannosi) stereotipi di genere. A tratti un poco ripetitivo, ma normale per libri di questo tipo. Scritto in modo chiaro e piuttosto oggettivo. Decisamente consigliato.
Ne consiglio la lettura a tutti, per sradicare una serie di pregiudizi riguardo il benessere e la crescita dei bimbi, per avere una futura generazione di uomini e donne più empatici e resilienti.
Un libro di tono non troppo divulgativo che espone le testimonianze di ricerche, studi e pareri di esperti e genitori sulla riscoperta dei fatti fisiologici che stanno dietro a certe necessità dei neonati, etichettate in passato come "vizi" da far perdere quanto prima. Davvero molto interessante, lo consiglio vivamente.
Consigliatissimo a tutti i neo genitori! Questo libro mi ha insegnato, rassicurato e commosso. L’arrivo di un bambino è qualcosa di sconvolgente, leggere Alessandra Bortolotti mi ha fatto sentire meno sbagliata e mi ha confermato che l’istinto di una mamma è sempre giusto.
Ho letto volentieri questo saggio che cerca di illuminarci sui comuni pregiudizi (ogni epoca ha i suoi) e ci spiega a livello ormonale alcune dinamiche della gravidanza e del parto.