Jude vorrebbe diventare invisibile; non è poi così difficile: basta avere un metodo. Glielo ha mostrato la sua amica Jenny nell’estate peggiore della sua vita, quella in cui la depressione si è portata via suo padre. Jenny è bellissima, indipendente, spavalda, un fascio di muscoli. Insegna all’amica a contare le calorie e ad allungare sempre di qualche minuto la loro corsa giornaliera in spiaggia. Per essere alla sua altezza, Jude cancella dalla dieta i cibi che le piacciono di più, perché non sa gestire la gioia del mangiarli; finisce per privarsi praticamente di tutto, a non “sentire” più niente. A un passo dal precipizio, la mamma e la nonna di Jude la ricoverano in una struttura specializzata in disturbi alimentari. Qui trova aiuto nelle storie di Meri, Michelle, Nausicaa, che come lei cercano di risalire da quel baratro; e poi c’è un misterioso musicista, che dalla casa di fianco le dedica “Hey Jude” con una tromba... Con una scrittura che alterna pugni e carezze, e che si espande e si ritira come le onde del mare, Benedetta Bonfiglioli racconta una storia di guarigione, quella di una vita fragile che trova il coraggio di prendersi lo spazio che merita. E lo fa con un romanzo intenso, lucido e necessario.
« Non avevo idea di quello che mi stava succedendo. I jeans erano sempre più larghi e sempre di più i buchi nella cintura, ma nonostante fosse ovvio che stavo perdendo, peso a vista d'occhio, io nello specchio non mi vedevo cambiata ».
« Avevo avuto paura perché avevo perso il controllo, e allora tutte le mie regole e i miei riti, i miei numeri e i miei calcoli a cosa erano serviti?».
5 ⭐️ Mamma mia, io che soffro di anoressia nervosa è stata dura leggere questa storia. Purtroppo la penso anche io così:
« Ho sentito dire una volta che non esistono malattie incurabili, perché qualunque sia la malattia, la profondità del dolore, la durezza del domani, è sempre possibile avere cura di chi sta soffrendo. Credo che sia vero. Come credo che ci siano malattie da cui non è possibile guarire, bestie feroci che compaiono un giorno all'improvviso e ci aggrediscono e ci portano via, o che rimangono accanto a noi lungo il cammino, silenziose e pazienti, acquattate nell'erba alta della quotidianità, pronte ad attaccare quando la vita si fa faticosa, le scelte difficili, la solitudine sfiancante. L'anoressia è una bestia feroce.».
Lettura difficile, per argomenti e stile, incalzante, circolare, che si sposta tra passato e presente con repentinità, che fluisce come i pensieri e bisogna inseguirli per trovare il filo. Lettura potente, con alcune pagine davvero evocative, con una capacità di rendere il dolore e l’incertezza ed il pozzo della malattia.
4.5⭐ non ero convinta di voler iniziare questo libro, per anni ho sofferto di dca (disturbi del comportamento alimentare) e temevo che il libro potesse disturbarmi. In verità, lo trovato molto ben trattato: si nota che l'autrice ha confidenza con l'argomento, riuscivo a percepire perfettamente le sensazioni ed emozioni di Jude, forse perché le ho provate per prima o forse perché è un libro scritto proprio bene. Mi è scesa qualche lacrima, mi ha fatto ridere in alcune parti. Mi è piaciuto il modo in cui Jude cresce e ottiene consapevolezza, nel corso della storia. Non è il classico libro pieno di stereotipi come molti altri, i vari personaggi sono trattati parecchio bene e si merita una valutazione alta. Lo consiglio 👍
È una lama che ti affonda nel cuore questo libro. Sottile, a volte un po' troppo rapido in alcuni passaggi, ma acuto. Per chi osa sollevare il velo sui disturbi alimentari in adolescenza è uno squarcio, con pagine di un nitore abbagliante. Tanti grumi di dolore da digerire. Da leggere con una buona dose di allegria di scorta per controbilanciare il tenore medio.