Benvenuti all’Inferno. E stavolta, nessuno vi guiderà fuori.
Dante Alighieri attraversava l’Inferno per ritrovare sé stesso. Dante Santacroce, invece, è l’Inferno
Nato dal sangue, cresciuto nel peccato, figlio prediletto e maledetto del boss Elia Santacroce, il nostro Dante moderno non solo scrive versi… ma lascia cicatrici.
Dopo sette anni trascorsi tra eccessi, vizi e un declino che nemmeno un girone infernale riuscirebbe a contenere, viene richiamato in America. Perchè ora tocca a lui fare da vicecapo.
La sua guida in questo ritorno? Virgil, l’unico che sembra conservare ancora un briciolo di razionalità. Il suo Virgilio personale, incarnazione della logica, che tenta invano di tenere Dante lontano dalle fiamme… e soprattutto lontano da lei.
Beatrice. Non è solo un nome evocativo. È un’anima incastonata in un mondo che la vuole annientare.
Promessa a un altro, costretta a recitare il ruolo di una donna che non le somiglia, Beatrice è delicata, ma non fragile. Eterea, ma non evanescente. È la luce nei bassifondi, la bellezza che non si piega.
E qui arriva il colpo di scena che tutti stavamo aspettando: finalmente Dante e Beatrice si trovano, si riconoscono, e per l’amor del cielo si baciano pure! Dopo anni di tensione, sguardi proibiti e tragedie silenziose… non è solo che lui la saluta, stavolta se la prende e basta.
Se pensavate che l’Inferno fosse solo un luogo dantesco di pena eterna, preparatevi a ricredervi. Inferno, la rivisitazione moderna e dark dell’opera immortale di Dante Alighieri, non è solo un romanzo: è un precipizio emotivo che inghiotte il lettore dalla prima all’ultima pagina.
I gironi non sono mitologici, ma reali: sono i night club di New York, i salotti mafiosi, le stanze in cui si prendono decisioni che possono uccidere o salvare.
"Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura..." Ecco, anche il lettore, come Dante, si perde nella selva oscura di sentimenti contrastanti. Ma non vuole uscirne. Perché l’Inferno di questo libro è affascinante, magnetico, sensuale.
Mafia dark romance di cui vi dovevo parlare da tempo! Premessa: come vedrete, la recensione non è molto positiva, questo non include un mio astio nei confronti dell’autrice, anzi, ho amato “Black Sakura” e altri suoi titoli che vi consiglio di recuperare! Nonostante io sia avvezza quasi solo agli strong dark romance, anche i soft della sua penna sono un bel porto sicuro.
Premessa n.2: io ho letto la versione self, non so come è stata modificata la versione con CE (nonostante sappia che è cambiata di poco) quindi la recensione è da intendere solo ed esclusivamente sulla copia autopubblicata.
Devo dividere il mio parere sotto due punti di vista: la me cdb/editor e la me lettrice.
1. La prima riconosce una penna molto poetica, esperta nell’uso della lingua italiana, delicata e paziente, ma che necessita di una correzione di bozze e di un editing. Per quanto non siano presenti errori gravi o refusi, troviamo un uso scorretto di vari segni (cdb) e molte scelte superficiali nel contenuto (macro editing) di cui voglio approfondire sotto. (Non commenterò tutti i personaggi che buttano giù bile, non si sa come siano ancora vivi.)
2. La me lettrice non è rimasta molto soddisfatta.
Partendo dal fatto che la scrittura è poetica e per questo, per mio gusto personale, noiosa. (Ribadisco: MIO gusto personale). Lo stile è troppo lento, descrittivo, super riflessivo, cosa che mi fa perdere tempo perché trovo che la trama non vada avanti. E infatti, lo sviluppo della storia per me è stato quasi zero: ogni capitolo presentava una sequela infinita di riflessioni, soliloqui, monologhi e teorie complottiste che non permettevano di lasciare spazio alle azioni, alle scene. Il contenuto in sé è quasi vuoto, non succede granché proprio per questo, e quel poco che succede è legato solo alla parte emotiva/riflessiva e non alla mafia (che è quasi assente). Ma, se ciò non bastasse, anche la parte emotiva è estremamente superficiale. Non ho percepito nessuno sviluppo amoroso, non è comprensibile il sentimento che lega i personaggi e ogni volta che si parla di attrazione, ossessione, amore, appartenenza o altro sembra finto. Purtroppo ritengo che la parte psicologica sia trattata male, in modo troppo scarno e superficiale e tutto ciò che riguarda i tw non mi è neanche pervenuto.
Ho trovato una grave mancanza di tante scene, tante spiegazioni; molte cose importanti si capiscono poco perché vengono narrate in poche frasi mentre gli aspetti che dovrebbero essere di contorno hanno uno spazio infinito e inutile.
Inoltre, cosa che non mi sarei mai aspettata, quelle poche scene “dark/mafia” presenti appaiono dal nulla sottoforma di una violenza tanto per poter giustificare il genere, presentate con una scusa poco coerente che rende il tutto troppo forzato e assurdo.
In generale il tutto sembra un filone uscito dal diario di una ragazzina che litiga con due compagni di classe, perché lo spessore di tutta la vicenda è al livello di immaturità di due bambini. Molto spesso mi sono interrogata sulla vera età dei personaggi, chi ha 20 anni ne potrebbe avere 13 e chi ne ha 30/40 forse anche meno. Non li ho mai percepiti come adulti, in un mondo di adulti fatto di dolore e vendette.
Conclusione: non è che non mi sia piaciuto, l’ho letto con molta curiosità nel sapere cosa avesse partorito una mente che io personalmente stimo, ma credo il testo (versione self) abbia troppe pecche per non necessitare di una rilettura e correzione approfondita. Leggerò i seguiti di sicuro, solo per curiosità.
Amo il dark mafia romance. Grande attesa, poca sostanza
Sono arrivata in fondo a Inferno con la speranza che la protagonista, Triss, prima o poi si svegliasse. Spoiler: non accade. Il problema? Una protagonista totalmente passiva per l’intera durata del romanzo. Subisce, accetta, tace. E mentre il lettore spera in una crescita, in un riscatto… niente. La storia si divora in modo compulsivo, è vero, ma non per piacere, quanto per la frustrazione di voler arrivare finalmente al punto di svolta. Lèggevo pagine su pagine compulsivamente sperando che ci fosse tra loro 2 più azione e non intendo lo spicy! La tensione romantica è sbilanciata: lui è dominante, oscuro e interessante ma lei resta in ombra, quasi priva di spessore.
Se amate le protagoniste forti, come quelle di Natasha Knight o Cora Reilly, qui resterete delusi. Triss non ha mordente, non lotta, non si ribella: accetta tutto senza fiatare. E per chi ama il dark romance per il conflitto emotivo Inferno non soddisfa.
Peccato, perché lo stile è scorrevole e l’idea di base poteva avere molto potenziale. Ma un dark romance senza un personaggio femminile degno di nota… lascia l’amaro in bocca.
Purtroppo non è il mio genere. Ho provato a dare un’opportunità ai mafia Romance ma non fanno per me. Ho trovato l’evoluzione della storia troppo veloce, non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. La storia d’amore non mi è piaciuta… tutto troppo veloce e poco approfondito
Finalmente un dark mafia Romance che parla realmente di mafia. Retelling di Dante Alighieri, scritto in maniera eccellente. Ho amato la trama, i personaggi, la descrizione e tutto. Ricco di colpi di scena che vi terrà incollate alle pagine. 5 stelle meritate.