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Ogni prigione è un'isola

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"Il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un'isola remota, un luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi": forse è per questo che, da narratrice attratta dai luoghi dove "l'uomo è illuminato a giorno", Daria Bignardi trent'anni fa è entrata per la prima volta in un carcere.

Da allora le prigioni non ha mai smesso di ha collaborato con il giornale di San Vittore, portato in tv le sue conversazioni coi carcerati, accompagnato sua figlia di tre mesi in parlatorio a conoscere il nonno recluso, è rimasta in contatto con molti detenuti ed è tuttora un "articolo 78", autorizzata cioè a collaborare alle attività culturali che si svolgono in carcere. Ha incontrato ladri, rapinatori, spacciatori, mafiosi, terroristi e assassini, parlato con agenti di polizia penitenziaria, giudici, direttori di istituto. Per scrivere di quel mondo si è ritirata per mesi su un'isola Linosa. Ma il carcere l'ha inseguita anche lì. E gli incontri e la vita sull'isola sono entrati in dialogo profondo con le storie viste e ascoltate in carcere. Bignardi ci racconta il suo viaggio nell'isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse.

"So come vanno le cose col carcere" scrive, "il carcere lo odiano tutti. Alcuni amano il carcere degli altri, per così dire": parlarne è un gesto inevitabilmente politico, perché rivolgendo lo sguardo al carcere lo si rivolge al cuore della società, ma questo è anche e prima di tutto un libro personale, in cui ogni cosa - ritratti, riflessioni, cronaca, ricordi - è cucita assieme dalla scrittura limpida e coinvolgente di Daria Bignardi.

168 pages, Paperback

First published March 26, 2024

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Daria Bignardi

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5 stars
175 (17%)
4 stars
420 (41%)
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350 (34%)
2 stars
68 (6%)
1 star
9 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 89 reviews
25 reviews
April 10, 2024
Nutro anch'io la stessa attrazione per le prigioni che ha la Bignardi, come per altri luoghi limitati in cui si concentra e vive varia umanitá (ospedali, navi, comunitá chiuse...) e sono convinta, come lei, che il carcere ci dia la misura della civiltá di un popolo e di una nazione.
Detto ció (o forse proprio per quello che ho appena detto) mi aspettavo un libro diverso, piú coeso, invece é una raccolta di immagini e personaggi, come un album fotografico, tenuto insieme dalla storia della Bignardi che scrive un libro sul carcere.
Intendiamoci, non é brutto. Non é neanche bello peró. Forse, semplicemente, non é quello che mi aspettavo e mi ha deluso.
In retrospettiva non me lo consiglierei, mi direi solo di sentire un'intervista della Bignardi che lo presenta, e avrei giá preso il meglio lí.
Profile Image for Valerio Iannitti.
77 reviews
September 19, 2024
mi aspettavo parecchio di più da questo libro. Non so cosa, forse mi aspettavo storie trattate con maggiore profondità, personaggi che sarebbero emersi maggiormente, riflessioni più articolate. Dopodiché, il messaggio è per molti versi condivisibile, qua e là qualcosa ti rimane, ho appuntato il consiglio del podcast Tredici, che ho già iniziato ad ascoltare, però ecco, mi è sembrata una sorta di collezione di storielle riportate superficialmente, col filo conduttore della sua stessa stesura del libro, sull'isola di Linosa.
Profile Image for Gattalucy.
380 reviews160 followers
September 19, 2024
Devo confessare che avevo dei pregiudizi sulla Bignardi. Le trasmissioni che conduceva su Mediaset, Grande fratello, La fattoria ecc, diciamo che non sono la mia tazza di the! quindi non ho mai voluto seguirla nemmano quando è passata La7.
Eppure questo libro mi è piaciuto. Forse perchè la situazione delle carceri italiane è diventata un'urgenza e lei l'ha descritta molto bene.
Forse con un pizzico di narcisismo in meno le avrei dato anche la quinta stella.
Profile Image for Caterina Montuori.
5 reviews
July 23, 2024
Della condizione delle carceri in italia non ne parla nessuno e se ne sa troppo poco. È un tema, invece, che riguarda tutti e Daria Bignardi riesce a darci una sua visione molto intima e personale. Grazie a questo libro e ai suoi interventi ho un'opinione molto diversa da prima. Consiglio, soprattutto se si è pronti a cambiare idea.
Profile Image for Simone Trivisani.
116 reviews3 followers
April 12, 2024
Sono piuttosto in imbarazzo nel recensire questo libro. Si capisce, senza ombra di dubbio, che la prigione rappresenti per l'autrice un argomento vitale, importantissimo, e lo è: nel nostro Paese troppo spesso il carcere è pensato come una punizione ottusa e non come tempo gravido di riconciliazione con sé e con la società, come ambiente rieducativo, anche soltanto come uno spazio che rispetti la dignità di chi lo occupa. Eppure, in questo libro, che ho letto perché sono temi che mi stanno a cuore, io ci ho trovato un velo sottile di narcisismo che, come una patina, offusca tutto il libro, diluendone il significato profondo che pure è tanto cercato, ma mai raggiunto.
Profile Image for Jessica.
308 reviews102 followers
October 17, 2025
Ho ascoltato l'audiolibro letto dalla stessa autrice e devo dire che quando legge Daria Bignardi vengo letteralmente avvolta dal racconto senza perdere una parola, entro nella storia totalmente.
Questo libro mi è piaciuto molto perché affronta in maniera del tutto insolita un tema ostico come quello della prigione: bisogna fare i conti con i propri pregiudizi sul tema e spesso quello che è il punto di vista dell'autrice fa storcere il naso ma credo sia proprio perchè è un tema complesso e come tutte le cose complicate necessita di discussione e approfondimento. A me è piaciuto perché è stato un susseguirsi di spunti di riflessione, aneddoti e racconti dell'autrice che con i carceri - ma soprattutto con i carcerati - ha avuto un rapporto lungo tutta una vita e il suo punto di vista più di altri merita ascolto. Penso sia un libro per chi è propenso all'ascolto anche di opinioni totalmente diverse dalla propria, che sono poi quelle che più di altre sono utili per comprendere al meglio e riflettere su argomenti così importanti. Un libro per ucire dalla propria bolla, almeno per un paio di ore.
Profile Image for Alessandra DD.
26 reviews1 follower
December 14, 2024
Tema complicato e quanto mai attuale. Parlarne è difficile , ho apprezzato il lavoro dell’autrice che tratta il tema nel modo più scientifico e autorevole “possibile”intrecciandolo con la sua vita privata, tale motivo però mi induce al tempo stesso a ritenerlo velatamente confusionario nell’approfondimento di un qualcosa di così vasto e complesso, tutti dovremmo interessarci alla rieducazione di un individuo che si macchia di feroci crimini, ma in quanti lo fanno davvero? Ecco questo è ciò che mi ha lasciato.
Profile Image for Meggie.
16 reviews
August 22, 2024
Rubo le parole di un’amica: avendo già dimestichezza con il tema al cuore di questo libro, la sensazione è di un’occasione persa. È un po’ un entry level per chi vuole approcciarsi all’argomento carceri.

La quarta stella è bonus per le note e i suggerimenti bibliografici: non proprio una bibliografia, ma è qualcosa di molto apprezzato da queste parti.
Profile Image for Martina Soban.
37 reviews3 followers
April 26, 2024
L'ho letto in un'unica giornata. La scrittura è scorrevole ed intrigante. Non ho colto molti riferimenti a fatti di cronaca e me ne dispiaccio, ma è una mia mancanza di cultura generale. Le riflessioni che porta l'autrice ti rimangono dentro e penso possano aiutare chi non ha mai affrontato questi temi a farsi una idea riguardo alla realtà del sistema carcerario italiano al giorno d'oggi.
Profile Image for francesca.
109 reviews
August 5, 2025
“si ha sempre l’impressione che si finirà, quando va bene, per punire simbolicamente poche mele marce, mentre la violenza insita nel sistema è strutturale, altro che mele marce”. 3,5
Profile Image for Raffaele Bissoli.
24 reviews
January 26, 2025
Letto quasi d’un fiato.
Ben scritto, ben letto e coinvolgente come ci si potrebbe aspettare da una giornalista di professione. È facile oscillare tra sorridere, avere il magone e incazzarsi a distanza di poche pagine.
Unica nota negativa, ma che forse dipende dal bias che ha dato alle mie aspettative il fatto che faccia parte della collana Strade Blu, la mancanza di dati.
Trovo che sia un ottimo libro per far interessare una persona neofita al problema delle carceri in Italia, alla discussione sulla loro forma, dimensione, numero, scopo, utilità, mentre forse è meno utile - per quanto interessante - per chi non è nuovo a questi temi.

Un passaggio:
“I disgraziati che frequento io: piccoli spacciatori, tossicodipendenti, clandestini o l’aristocrazia carceraria degli ex politici o ex rapinatori anni ‘70 o ‘80 in prigione mi sembra ci stiano solo a soffrire, far soffrire le loro famiglie e pesare sull’economia dello Stato e mi sembra sia questa la maggioranza della popolazione carceraria; mentre quelli davvero importanti in galera o non ci vanno o non sono tra coloro che rischiano il suicidio o le botte e nemmeno la redenzione e quindi mi pare che, nella maggior parte dei casi, la detenzione serva solo da vendetta sociale e non da reinserimento, come prescrive la costituzione.”
Profile Image for Marilisa.
56 reviews7 followers
May 11, 2024
In questo libro si parla di mafia, di violenza, di associazioni a delinquere mediocri e di grandi fatti di cronaca italiana. Di criminali e di agenti di polizia penitenziaria. Di carceri - condizioni e sistema - e di isole. Iodio e vitamina D di fronte a finestre con le sbarre. Di cose che sento riguardarmi.
La penna di Daria Bignardi, anche quella mi riguarda: è vicina alla mia sensibilità, mi arriva diretta perché mi spiega le cose in modo semplice: l’amore, la condizione femminile, le prigioni in Italia e, soprattutto, le isole.
Profile Image for KnownAsLavinia.
238 reviews
July 15, 2024
Avrei dato cinque stelle ma ho avuto l’impressione che alla fine non arrivasse mai al dunque, serviva un ultimo capitolo che tirasse le fila di tutte queste storie e aneddoti raccontati.
Per il resto scritto in maniera semplice ma non banale come sempre, scorre velocissimo, pieno di umanità e dolore. Consigliatissimo. Necessario.
111 reviews3 followers
October 30, 2024
Le sue prigioni

Libretto di 150 pagine (anche meno, se si conteggiano anche le pagine bianche che dividono un capitolo e l’altro), diviso in brevi capitoli che riportano i nomi delle carceri e dei luoghi che le ospitano, da San Vittore a Linosa, dal Manzanarre al Reno.

Difficile definirlo – e poi perché si dovrebbe? Una lettura scorrevole nonostante l’argomento e i temi complicati. In uno strano miscuglio di io e loro, noi e gli altri, l’autrice alterna le storie dei detenuti che ha incrociato al racconto ego riferito della stesura del libro in questione, i propri viaggi e le proprie visite agli archivi locali e agli istituti penitenziari, inserendo qualche riferimento a statistiche e podcast, fatti di cronaca e saggi/opere letterarie pertinenti, opinioni personali e dati concreti.
Si toccano temi scomodi e complessi: il sovraffollamento e gli errori giudiziari, le rivolte e i pestaggi, le cause e gli esiti, la composizione sociale di chi sta da ogni parte della barricata, il delitto e il castigo. Si sfiorano mille implicazioni, più o meno velatamente, per poi lasciarle cadere.
Sono questioni che meriterebbero ore e ore e pagine e pagine di discussione, qui condensate senza contraddittorio. Vorrei potere scrivere che è un libro sensibile, e lo è. Di quella sensibilità soggettiva che dà maggior risalto ad alcuni punti di vista e meno ad altri e che deve essere pigiata in 150 pagine spazi bianchi inclusi.

Un libro scritto con la mano sinistra, che affronta questioni affatto marginali che spesso tendiamo ad ignorare, che cerca di stare in equilibrio tra leggerezza (e vacuità di alcune delle pagine) e peso del messaggio per evitare di fare selezione all’ingresso e raggiungere un pubblico più ampio possibile. Un’operazione che ha i suoi pro e i suoi contro, che lascerà insoddisfatti molti e rischia di essere sottovalutata e incompresa nelle sue intenzioni.
Profile Image for Diana.
626 reviews33 followers
April 10, 2025
Non sono d’accordo su tutto, soprattutto per quanto riguarda l’innocenza del suocero (e il portare una bimba a trovarlo), ma sicuramente è un testo ben scritto e molto importante perché, a prescindere da ciò che penso o da ciò che queste persone hanno fatto, essere un paese civile e democratico si dimostra anche trattando in modo umano i detenuti.
Tra l’altro nella maggioranza dei casi si tratta di piccoli delinquenti che spesso con la giusta riabilitazione potrebbero non tornare a delinquere, ma trattandoli da animali in gabbia non si fa altro che rimandarli tra le braccia della malavita.
Profile Image for Nicola Monacelli .
6 reviews
May 13, 2025
Nutrivo grandi aspettative su questo libro essendo interessato a conoscere meglio uno dei diversi mondi “esterni” alla vita di tutti. Concordo con varie recensioni quando parlano di questo libro come un album fotografico: sono tante piccole storie che ki sarebbe piaciuto fossero state di meno ma più approfondite. Inoltre, ho percepito un po’ slegate la sua permanenza a Linosa e le diverse storie del carcere.

Detto ciò lo consiglio per chi vuole una lettura leggera e iniziare ad addentrarsi nel mondo del carcere.
Profile Image for Claudia Manca.
64 reviews
December 7, 2024
Un’interessante serie di spezzoni della vita della Bignardi e ritratti di detenuti, ex detenuti, giudici e direttori di carceri che insieme formano un puzzle che ci racconta le prigioni e l’isolamento. Un po’ caotico (per questo non sono cinque stelle) ma per me, che avevo sempre ignorato la maggior parte delle cose raccontate qui, un libro ricco di spunti di riflessione.
19 reviews
May 27, 2024
Non ne capisco molto il senso: parla di prigione in modo superficiale, le storie sono trattate in modo superficiale, le persone sono raccontate in modo superficiale…qualche pagina interessante ma troppo poche.
Profile Image for Elena Favero.
30 reviews
April 1, 2024
Una riflessione originale su un mondo così poco considerato e conosciuto come quello dei
"ristretti", che mi ha affascinato da sempre, dalle prime visite al carcere di Voghera e a quello di Opera durante il corso di diritto penitenziario.
Daria Bignardi si conferma una delle voci più originali e profonde della letteratura italiana contemporanea.
Profile Image for Cecilia Segato.
51 reviews1 follower
May 12, 2024
Come sempre Daria Bignardi potrebbe anche scrivere un'eterna lista della spesa e a me piacerebbe. Tema interessante.
Profile Image for Tommaso Voto.
221 reviews1 follower
June 19, 2024
Interessante e con spunti di riflessione su cui l’intera società dovrebbe iniziare a discutere sull’esistenza stessa dell’istituto carcerario.
15 reviews
June 23, 2024
Per chi non conosce il carcere, ci sono molti concetti base da cui iniziare: il classismo, la disumanità degli altri e l'umanità della popolazione carceraria. Per gli altri, è un utile ripasso.
Profile Image for Luca Andreol.
93 reviews1 follower
October 26, 2025
Ogni carcere è un’isola
🚀 Il #libro in 3 Frasi

1. «Come diceva sempre il direttore Pagano ai suoi agenti, una parola gentile in più può salvare una vita e tu magari non lo saprai mai».
2. ... I detenuti devono restare chiusi in cella se vogliamo la sicurezza negli istituti

3. in Francia il direttore dei servizi penitenziari di Parigi, nel corso di un'audizione alla commissione di inchiesta sulle condizioni negli istituti di pena dell'Assemblea Nazionale, ha detto che le prigioni sono tornate a vestire l'abito degli ospedali generali di un tempo: l'auberge des pauvres, il ricovero per ogni categoria di emarginati.

🎨 Impressioni
Libro scorrevole sulla vita in carcere e alcune storie interessanti vissute dall’autrice.
👤 Chi dovrebbe leggerlo?
Chi fosse interessato a conoscere meglio l’argomento carcere con una lettura semplice, ma non così approfondita.
☘️ Come il libro mi ha cambiato?
Mi ha permesso di capire come sia fondamentale assistere i detenuti, anche come medico.
✍🏻 Le mie tre frasi preferite

1. "L'esistenza di un male è sempre fondata sulla colpevole mancanza d'amore di tutti per il portatore del male"

2. «Se in carcere sta male il carcerato sta male anche la guardia.

1. «Il carcere è sempre più classista. Oltre al migliaio di mafiosi con ergastolo ostativo, ci rimarranno solo gli sfigati: tossici, poveri, extracomunitari, malati psichiatrici. Categorie che spesso si sovrappongono. Molti di loro non escono perché non sanno dove andare, e il risultato è un welfare carcerario».

📒 Sommario + Note

Indice
1. Copertina
1. L'immagine
2. Il libro
3. Lautrice
4. Frontespizio
5. Ogni prigione è un'isola
6. San Vittore
7. Linosa
G. La Nave
1. Tredici morti
2. Linosa
3. Scegliere le tenebre
4. Linosa
5. Sono innocente
6. Una fotografia
7. Bollate
8. Gli agenti
9. Il femminile
10. Linosa
11. Figli delle catastrofi
12. Stromboli
13. Lampedusa
14. Linosa
15. Il direttore
16. La giudice
17. Chiusa dentro
18. Scotty
19. Ringraziamenti
20. Fonti
21. Copyright

#libri
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284 reviews1 follower
May 16, 2024
Libro letto perchè selezionato in un gruppo di lettura. Apprezzo molto queste occasioni per poter uscire dalle mie scelte e letture abituali, e anche quando un libro non mi piace particolarmente cerco sempre di trarne qualcosa di positivo.
In questo calibro di positivo c'è sicuramente il fatto che Daria Bignardi affronta il tema delle carceri italiane in una maniera direi sfaccettata, ne parla attraverso gli occhi di tante persone, entrando nel merito di così tante questioni che sento di poter dire di aver acquisito tante e ottime conoscenze a riguardo.
Di contro però c'è che un taglio giornalistico, per quanto inserito in una linea narrativa con un linguaggio semplice e teoricamente scorrevole, mi ha rallentato la lettura.
Tante sono le nozioni, le citazioni di libri, altri autori, i nomi, le associazioni, le date e gli avvenimenti che spesso mi sembrava di dover in qualche modo "pagare il biglietto" della cronaca. Avrei voluto conoscere direttamente il lato emozionale di un incontro, un'intervista, ma puntualmente dovevo passare per il curriculum di quel criminale, o per il racconto di quell'evento in maniera troppo giornalistica, con interruzioni sulla narrazione e rallentamenti che non mi sono stati così simpatici.
Detto ciò resta un libro secondo me molto importante e consigliabile a chi vuol approfondire il tema delle carceri perché qui se ne parla, per esempio, dal punto di vista dei carcerati stessi, uomini e donne, ma anche da quello della polizia penitenziaria, dei magistrati, dei carabinieri, dei medici, di chi fa volontariato o lavora in carcere da soggetto esterno. Si parla di reinserimento, di lavoro, di opinioni discordanti circa l'utilità del carcere, di detenuti "politici" e tanto altro.
Profile Image for Ida Mazzarella.
170 reviews4 followers
August 23, 2024
"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato" art.27 Costituzione Italiana

In questi giorni in cui si parla di riforme carcerarie, mi è stato particolarmente utile ascoltare la voce competente di Daria Bignardi, che stimo molto, che nella vita ha dedicato sinceramente una notevole quantità di tempo e pensieri alla condizione dei detenuti e degli istituti carcerari.

Consiglio a tutti quelli che sinceramente sono aperti a capire qualcosa di questo tema complesso che tocca tante sensibilità, di leggere 𝗢𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝘂𝗻'𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮 e di approfondire la questione con la ricca bibliografia che Daria fornisce.

Anche se non è questa la percezione comune (anzi la percezione comune è l'esatto contrario) le condizioni delle carceri riguardano profondamente tutti, come riguarda tutti la condizione dell'essere umano. In qualunque luogo si trovi, da qualunque condizione provenga.

Il carcere è dove buttiamo quello che vogliamo rigettare di brutto anche di noi stessi, che non vogliamo vedere più, pensando che questo risolva il problema.
Ma è come guardare il quadro di Dorian Gray: la bruttura che vogliamo nascondere, mostra la bruttura della nostra società.

Mi ha colpito una frase del fratello di un ragazzo morto in carcere a Modena in circostanze in cui il dubbio di maltrattamenti subiti è pari alla certezza: "Sono stato in Italia tanti anni, mai pensavo che in Italia succedevano cose così".

Eppure le storie che racconta Daria, insieme alle proprie, che sono un tutt'uno, con grande equilibrio e senso di giustizia, sono tante.

Se uno è "un uomo" non può fare finta di niente.

Libr-ida-leggere 📚
51 reviews
July 16, 2025
"Il carcere lo odiano tutti. Alcuni amano il carcere degli altri": Daria Bignardi ci parla delle contraddizioni e dell'inutile applicazione di uno "strumento" di rieducazione che non "funziona" e sembra non funzionare da troppo tempo, ma che non sembra interessare a nessuno. Ci parla del disagio delle donne recluse in una struttura pensata per uomini. Soprattutto "grida" a chiare lettere che il carcere è inutile, non ha uno scopo rieducativo e riabilitativo, ma che per la maggior parte di chi viene costretto a viverlo, diventa una ombrosa spirale da cui difficilmente si riesce ad uscire. Sottolinea la tendenza dei governi ad inasprire le pene che porta ad un sovraffollamento delle strutture carcerarie, popolate da persone in attesa di giudizio, da persone che finiscono in carcere perchè non hanno la possibilità di accedere a pene alternative. "Il carcere è diventato sempre più classista. Oltre al migliaio di mafiosi con ergastolo ostativo, ci rimarranno solo gli sfigati: tossici, poveri, extracomunitari, malati psichiatrici. Categorie che spesso si sovrappongono. Molti di loro non escono perchè non sanno dove andare. Nel 2013, [...] la sentenza Torreggiani condannò lo Stato Italiano per trattamenti inumani e degradanti nelle carceri, in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea dei diritti dell'uomo (l'altro Paese condannato è stata la Russia). Bel libro, si legge con scorrevolezza, consiglio la lettura se vi interessa l'argomento. Più di tutte, mi ha colpito la storia di Ahmed Chouchane e di suo fratello Hafedh
Profile Image for Giulia Mancini Autrice.
Author 6 books13 followers
February 1, 2025
Questo libro è un racconto del rapporto dell’autrice con il carcere con cui ha avuto un forte legame in tutto il corso della sua vita. “Da parecchi anni ho il permesso di entrare a San Vittore, allo scopo di partecipare all’opera rivolta al sostegno morale dei detenuti e degli internati, e al futuro reinserimento nella vita sociale”. Prima di questi anni di collaborazione, il suo rapporto con il carcere era limitato alla corrispondenza con un detenuto americano nel braccio della morte in Texas (a cui ha dedicato il libro). In seguito ci sono stati vari contatti legati al suo lavoro di giornalista. Ci sono tante storie in questo libro, storie di vite perdute, ma anche storie di persone che, nonostante il “carcere duro, botte, torture e vite spezzate si sono mantenute forti e vitali e non hanno perso la capacità di sorridere”.
Daria Bignardi ha conosciuto molte prigioni e molti detenuti altre San Vittore e quello che racconta sono le persone e anche il rapporto con certi luoghi come le isole che sono o sono state sedi di carceri spesso terribili, Pianosa, Linosa, Montecristo, Capraia, Pantelleria, l’Asinara. Un libro molto sentito che ci aiuta a vedere le cose al di la dei pregiudizi.
248 reviews
January 25, 2025
Daria Bignardi
Ogni prigione è un’isola

Come sempre la Bignardi non mi piace come scrittrice ma continuo a leggerla perché se non riesce a appassionarmi per le trame mi piace molto per le informazioni che mi da , la adoro come giornalista più che come romanziera .
Ogni volta mi dico che non la leggerò più... ma poi...
Questo libro è interessante, racconta la realtà carceraria come me l'aspettavo, condivido la citazione che "
Penso comunque che gran parte delle persone che stanno in carcere non ci sia arrivata per una scelta libera, ma influenzata dalla condizione sociale, culturale, dal caso e dalla sfortuna. Che certamente hanno un peso per tutti noi. Ma c’è chi ha più strumenti di altri, per governare quel che gli succede."
Tanti libri e autori citati che mi incuriosiscono
"..dentro c’è l’essenza della vita: l’amore, il dolore, l’amicizia, la malattia, la povertà, l’ingiustizia...»
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