Soms zijn een zomer aan het meer en een liefde uit onverwachte hoek precies wat je nodig hebt
De nieuwe standalone van de geliefde bestsellerauteur van De vrouwen van de Leeuwenhof-trilogie en Een kamer aan zee
De drieëntwintigjarige Wiebke heeft een moeilijke winter achter de rug. Haar affaire is onlangs beëindigd en ook is ze nog steeds niet geslaagd voor haar laatste examen. Ze moet er echt even tussenuit maar haar spaarpot is zo goed als leeg. En dus besluit Wiebke haar tante Larissa op te zoeken op haar boerderijtje aan de Müritz.
Larissa heeft veel meegemaakt, vooral in de liefde, en besloot daarom naar het platteland te verhuizen om opnieuw te beginnen. De inwoners van het rustige dorp geven haar de ruimte die ze nodig heeft. Larissa is precies zoals Wiebke zou willen zijn: onafhankelijk, sterk en een ware levensgenieter. Maar hoe langer de zomer duurt, hoe meer Wiebke zich realiseert dat haar tante ook twijfels, kwetsbaarheden en verlangens heeft. Ze leren elkaar om weer te mogen dromen en wanneer de liefde op hun pad komt, wordt hun gedeelde zomer een emotionele wervelwind.
Corina Bomann, 1974 in Parchim geboren, entdeckte die Welt der Bücher schon recht früh für sich. Als Kind verzierte sie die Exemplare der heimischen Bibliothek mit eigenen "Wachsstift-Illustrationen", später, als sie das Schreiben erlernt hatte, begann sie, eigene kleine Geschichten zu verfassen. Langeweile in Schule und Bus füllte sie mit viel Fantasie aus, sodass aus kleinen Geschichten bald ganze Romane wurden, die zunächst mehrere Kladdehefte füllten. Die Hefte und eine alte Schreibmaschine wichen nach und nach dem Computer; ihre Geschichten entstiegen den Schubladen und fanden ihre Heimat bei Verlagen. Noch heute lebt Corina Bomann in Mecklenburg und nutzt die traumhafte Ruhe und wunderbare Landschaft, um ihre Romane zu spinnen. In ihrer zweiten Heimat Berlin lässt sie sich dagegen vom Puls der lebendigen Stadt inspirieren. Ihre große Liebe gilt der Geschichte, und so finden sich auch in ihrem neuen Roman "Die Schmetterlingsinsel" historische Elemente, die geschickt mit dem Heute verwoben werden.
Non era abituata a camminare sola per strada di notte. Le finestre erano occhi puntati sull'oscurità, illuminate soltanto dal bagliore riflesso dei lampioni accesi. La trama interessante peccato non venga sviluppata maggiormente, lo stile è fluido e quindi la lettura scorre velocemente, anche se in piccoli tratti il ritmo rallenta un po'. Il romanzo racconta principalmente di due storie d'amore, una adolescenziale ed una più matura, l'idea di base è carina, ma avviene tutto in maniera troppo scontata; tratta anche però un tema un po' meno leggero come quello dei contrasti familiari. Il silenzio non portava a niente, se non a fraintendimenti e a ostinate chiusure sulle proprie posizioni. Era necessario parlare, al limite anche litigare ma mai tacere. Il libro si ambienta vicino al lago di Müritz, a nord di Berlino, lontani quindi dal caos cittadino, mi sono piaciute le descrizioni della campagna, l'autrice è riuscita a trasmettermi pace e tranquillità. Una lettura rilassante e piacevole, se capiterà leggerò senz'altro altro di questa autrice.
Non è che avessi aspettative altissime per questo romanzo, ma nemmeno così basse. Diciamo che mi aspettavo una storia d'amore leggera e carina, in pieno stile Bomann, invece mi sono ritrovata davanti ad una storiella insulsa e senza un vero capo nè coda. L'intera trama si svolge in un arco di tempo troppo breve per tutto quello che succede dal punto di vista amoroso, perchè per il resto non accade molto. Più che altro è decisamente tutto troppo rosa e fiori: praticamente non vi sono litigi tra i protagonisti, o al massimo durano sì e no una pagina, per cui l'intera faccenda risulta decisamente troppo fiabesca. A partire dal lavoro di Larissa, una delle due protagoniste, che ancora non ho ben capito come faccia, più o meno, a mantenerla a galla.
Nel complesso, quindi, un libro vuoto e noioso, il cui unico pregio è quello che si legge velocemente.
Die Geschichte ist zwar sehr vorhersehbar und auch manchmal etwas konstruiert, aber dank des Schreibstils nicht langweilig. Ich hatte unterhaltsame Lesestunden. Genau das richtige Buch für einen verregneten Tag, ohne anstrengend oder kompliziert zu werden. Manchmal will man eben eine nette, kurzweilige Unterhaltung mit sympathischen Protagonisten ohne Tiefgang, leichte Lektüre eben.
Ormai io e Corina siamo una cosa sola. È il terzo volume che leggo suo e ormai posso dire di aver capito a pieno il suo modo di scrivere. Purtroppo rispetto ad altri libri suoi, questo non mi ha fatta impazzire. Ho trovato la trama abbastanza piatta, i colpi di scena molto ovvi ma comunque grazie alla lettura scorrevole non l'ho abbandonato. Alla fine un po' di curiosità rimane comunque anche se è quasi tutto ovvio ci può sempre essere un colpo di scena. Certo è che la Bomann di intrighi se ne intende e li scrive anche bene. Poteva veramente essere un ottimo romanzo se avesse reso le cose meno chiare. Per ovvie ragioni ho deciso di leggerlo in estate, consiglio quindi di prendere il libro nella stessa stagione.
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com 3,5 stelline La giovane Wiebke sta attraversando un momento difficile: Nick, il suo fidanzato, l’ha tradita e lei, sconvolta dagli eventi, non è riuscita a superare un importante esame universitario. Con tanti pensieri nella testa Wiebke decide di lasciare Berlino e di trascorrere l’estate in campagna dalla zia Larissa, sorella di sua madre. Larissa dopo una profonda delusione amorosa, ha riprovato a ricostruire la sua vita nella semplicità bucolica, dove si guadagna da vivere coltivando more e dipingendo scarpe da sposa. L’arrivo della nipote che non vedeva da anni, figlia della sorella con la quale non ha più alcun contatto, è per lei una sconvolgente sorpresa. Insieme le due donne compiranno un cammino di riscoperta di se stesse e dell’amore.
“Wiebke si rese conto di aver agito esattamente come sua madre. Era evidente: avevano in comune più di quanto fosse disposta ad ammettere. Si era lasciata guidare dall’impulso, convinta di fare il bene della zia, proprio come sua madre in passato. Ma lei non avrebbe permesso a Larisse che la tagliasse fuori dalla sua vita per i prossimi dodici anni.”
Ciò che colpisce immediatamente di questo romanzo è il confronto generazionale tra le due protagoniste.
Larissa, delusa dall’amore, ha scelto la solitudine. A un primo sguardo appare come una donna d’altri tempi, lontana dal caos cittadino, un po’ fuori moda, amante della tranquillità domestica. È come se avesse scelto di essere un individuo passivo, che guarda la vita scorrerle accanto. Di temperamento insicuro, non ama rischiare.
Weibke, al contrario, appare ben più grande della sua età. Se da un lato non sa cosa fare del suo futuro, dall’altro è determinata, testarda e pronta a scommettere sull’amore. È lei a consigliare la zia, al punto che il lettore più volte è convinto di trovarsi dinanzi a un’inversione di ruoli.
Tra zia e nipote viene così a crearsi un legame magnetico e terapeutico. Entrambe le donne, infatti, crescono assorbendo ognuna qualcosa dell’altra. Larissa diviene più “leggera”, si apre nuovamente all’amore e impara a non restare chiusa nelle sue convinzioni, mentre Weibke impara a essere un po’ più razionale e ad apprezzare la semplicità.
L’autrice si serve di uno stile semplice, ricco di dialoghi e nel complesso scorrevole.
Il lettore è abbastanza coinvolto dalle vicende (unica nota dolente è il ritmo narrativo che in alcuni segmenti diviene piuttosto lento).
Un romanzo principalmente di formazione. Una lezione su come i rapporti interpersonali possono modificare concretamente il destino di un individuo.
Larissa e Wiebke sono rispettivamente zia e nipote, ma non si vedono da tanto tempo. Larissa è una donna che ha sofferto molto nella vita, soprattutto per amore, ed ha deciso di lasciare la sua vita in città per trasferirsi in campagna, in solitudine. Vive circondata dai cespugli di more, dalla sua fattoria e da abitanti di un villaggio silenzioso che sanno darle la giusta dose di affetto. Wiebke è una ragazza ambiziosa, che vive per accontentare i sogni di sua madre. Ha appena chiuso una storia con il suo fidanzato storico, tanto apprezzato da sua madre, e non ha passato l’ultimo esame prima della laurea. Non sentendosi in grado di tornare a casa e di comunicare tutte queste notizie, Wiebke decide di andare da Larissa, in campagna. Vuole prendersi un periodo di pausa, vuole capire cosa c’è di tanto bello a Maclemburgo da aver convinto sua zia a lasciare Berlino. Soprattutto, però, vuole scoprire perché Larissa e sua madre hanno litigato tanto tempo fa. Mentre la zia si abbatte contro le difficoltà della vita, si lascia travolgere e non trova la forza di combattere, la nipote cercherà di aiutare, con la sua mente creativa, per riuscire a far tornare in Larissa la voglia di vivere ed amare. Larissa ama dipingere le scarpe da sposa, lo fa con amore e dedizione, e Wiebke non ha mai visto nulla di simile alle sue creazioni. Le trova affascinanti. Perché lasciare che tutto questo talento vada sprecato? I sogni hanno bisogno di essere coltivati, pubblicizzati ed apprezzati. Questa è una storia che parla di incoraggiamenti, di voglia di rischiare e, soprattutto, di felicità. Ho apprezzato tantissimo la scrittura di Corina, scorrevole e dettagliata, ed i personaggi che mi si sono parati davanti durante la lettura. Le ambientazioni sono davvero molto suggestive e le scarpe da sposa dipinte sono una cosa che vorrei assolutamente avere, anche se non dovessi mai sposarmi in tutta la mia vita.
Larissa vive in un casale sperduto in campagna, dove lavora come decoratrice di scarpe da sposa ( dando vita a veri e propri capolavori) e come coltivatrice di more. Un giorno d’estate si presenta alla porta Wiebke, la nipote – figlia della sorella con cui non ha più contatti da anni- con uno zaino e nessuna prospettiva, se non quella di passare l’estate con la zia. Larissa la accoglie , dandole lo spazio e il tempo necessario per ambientarsi , nella speranza di cavarle di bocca il motivo del suo piombarle lì, senza però essere invadente. La strategia dà i suo frutti, perché la ragazza confesserà di essere andata via da Berlino a causa di una crisi sentimentale e di un esame universitario non superato. Se Wiebke si apre con Larissa, quest’ultima non lo fa con la nipote, perché non in grado di superare il dolore della morte del fidanzato dodici anni prima . ( poco importa che fosse già sposato e le avesse mentito per mesi , ma andiamo avanti…). Un evento, però, rimette in discussione le convinzioni di Larissa: l’arrivo di un vicino di casa, un artista che fa breccia nello “ scudo di protezione “ che la donna ha messo sul suo cuore. Tra un incidente in bicicletta, un possibile crack finanziario, l’innamoramento di Wiebke per Christoph ( ricambiato, nonostante il loro pessimo primo incontro), una cucciolata di cani, Larissa prende coscienza del fatto che è pronta ad amare di nuovo, a perdonare la sorella e vivere, come promette il titolo, un’estate magica.
Mi trovo in imbarazzo a recensire questo libro. Un clichè dopo l’altro, descrizioni piatte, dialoghi assurdi, avvenimenti improbabili che nemmeno un harmony di quelli che leggeva mia nonna. Non so se sono io che ho alzato il livello, o se il livello di questo libro è scandalosamente ( per usare uno dei cento- centocinquanta avverbi che pullulano nel libro e che a me fan venire l’orticaria!!)basso.. ma una stellina è anche troppo. Nein!
Fatemi sapere , se l’avete letto e siete arrivati alla fine, come l’avete trovato! Buona lettura ( io per resistere ho inframmezzato con “La vedova Van Gogh” e questo sì, è veramenteun bel libro!!) Alla prossima!!
Due stelle e mezzo La giovane Wiebke, amareggiata da una relazione finita e da un esame fallito, decide di prendersi un po' di tempo per sé e di andare a trovare la zia Larissa, sorella di sua madre. Wiebke sa che le due sorelle hanno litigato molti anni fa, ma non ne conosce le ragioni. L'estate che le due donne vivranno sarà un'estate da ricordare per entrambe. Ho scelto un romanzo della Bomann dopo la delusione di Biglietto blu, pensando di andare abbastanza sul sicuro. Ricordavo con piacere il suo L'isola delle farfalle, che avevo apprezzato e con il quale avevo anche imparato qualcosa. Questo Un'estate magica mi ha abbastanza delusa. Tutto, dalla storia ai personaggi ai dialoghi, è scialbo, banale e superprevedibile. Né Wiebke né Larissa sono particolarmente simpatiche, e in generale tutti i personaggi sono bidimensionali. I problemi economici di Larissa vengono risolti in due e due quattro in modo piuttosto assurdo (non basta qualche commessa "artistica" per onorare un mutuo da mille euro al mese, difendendosi con la frase "l'anno scorso le more rendevano bene"), e il suo nuovo amore è un cliché vivente. Davvero non riconosco l'autrice che ho amato in altre occasioni. Finora un settembre estremamente sottotono per quanto riguarda le mie letture.
Larissa dopo aver litigato in modo turbolento con la sorella e scappata in campagna e da allora è lì che vive, dipingendo scarpe da sposa e coltivando more in compagnia solamente dei suoi animali. Ed è lì che Wiebke, la nipote, decide di andare a passare l'estate dopo la rottura con il fidanzato e la delusione dell'ultimo esame andato male. Una storia semplice e leggera, ben scritta che si legge con piacere. I personaggi li ho trovati abbastanza ben descritti, così come le varie emozioni che riescono a raggiungere il lettore durante la lettura. L'unica pecca, a mio avviso, è che non c'è stato nessun colpo di scena, la storia è lineare, vengono conosciuti i principali personaggi, affrontiamo le loro emozioni, il loro passato e poi sono direttamente catapultati nelle nuove avventure senza ripensamenti o dubbi. A parte questa piccola pecca che potrebbe essere semplicemente una questione di gusto personale consiglio la lettura di questo romanzo e molto probabilmente io stessa leggerò altro dell'autrice sperando di trovarci qualche colpo di scena in più.
Libro carino, definizione che non uso quasi mai, ma qui calza a pennello. Quando si ha bisogno di passare qualche ora in spensieratezza romanzi così possono andare bene. Un' estate che Viebke passa dalla zia Larissa, in campagna, tra animali e profumo di lavanda, con vicini più o meno imprevedibili. Un romanzo bucolico, quasi retrò, io però sinceramente non ci ho trovato tutta questa magia descritta nel titolo. Ascoltato in audiolibro e consigliato quando ci si aspetta solo relax e letture tranquille.
Carino ma scontato. Sembra che l'autrice abbia fretta di terminare il libro già dalla prima pagina. Avrei apprezzato di più,se i capitoli fossero stati più lunghi di 4 pagine l'uno e se ci fossero stati un po'di drammi in più(per esempio le scarpe costose da dipingere rubate da qualcuno o magari distrutte dall'incendio),che sicuramente avrebbero incuriosito di più...la classica storiella d'amore finita bene...sinceramente mi aspettavo di più
Anche questa volta l'autrice riesce a farci entrare in un paradiso magico dove, in mezzo alla campagna, insieme ai fiori, sbocciano anche due amori, che ridaranno il sorriso a due donne diverse, ma anche molto simili, le cui storie precedenti sono finite male. Ci viene anche insegnato che a volte, se una storia non va, non è colpa di nessuno dei due, semplicemente il destino ha voluto che fosse così.
A questo giro, nonostante il solito stile assolutamente coinvolgente, che rende la storia comunque godibile, poteva essere "più romanzo è meno rosa". È che la realtà non è proprio così zucchero e vaniglia ;)
La classica lettura estiva leggera e di compagnia di cui ogni tanto ho bisogno. Nonostante tutto, mi ha fatto anche un po' emozionare. Consiglio per una lettura breve, all'aperto. In estate ovviamente (. ❛ ᴗ ❛.)
Libro dalla trama carina ma in po' troppo scontata... non mi ha entusiasmato più di tanto... Lo consiglierei comunque, in quanto è un libro scorrevole e piacevole. Potrebbe essere adatto a chi si approccia per le prime volte alla lettura.
È un libro carino... niente di speciale, sicuramente non il più bello della scrittrice, però è un libro molto piacevole, perfetto per qualche ora di relax sotto l’ombrellone
Un romanzo leggero, ambientato nella bellissima campagna tedesca, con personaggi simpatici ma un tantino testardi. Molto gradevole, lettura ideale per un paio di pomeriggi estivi
خیلی رمانتیک و ساده بود. خوندنش مثل نوشیدن یه لیوان چای نباتِ خیلی داغه، آروم، شیرین و دلپذیر ولی آبکی و خالی. به جز عقاید یک دلقک دیگه یادم نمیاد چیزی از آلمان خونده باشم، اینجا هم شخصیتها خیلی آلمانی و منظم بودن،حتی در مورد احساسات.