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Una vita non basta
«Un autore da oltre mezzo milione di copie.»
La Lettura – Corriere della Sera
«Enrico Galiano è un adorato professore delle scuole medie, vicinissimo ai ragazzi, e scrittore di grande successo.»
VanityFair.It - Valeria Vantaggi
«Un professore stile Attimo fuggente.»
Massimo Gramellini
«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un’estate di lavori socialmente utili. Sa che è una punizione giusta, eppure c’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l’unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali. Solo che, per capire cosa sia, l’unico modo è non smettere mai di tentare, fallire e riprovare, coltivare l’arte dell’imperfezione per tirare fuori il capolavoro che vive dentro di noi. Anche a costo di scoprire verità che ci fanno paura, come la fine di una misteriosa ragazza di cui nessuno sa più nulla e la cui storia sembra voler dire qualcosa a Teo.
L’autore che da anni scala le classifiche e incanta la stampa e i librai è tornato con uno dei suoi personaggi più amati di il professor Bove di Eppure cadiamo felici. Un romanzo sulle paure che ci impediscono di essere paure che non vanno allontanate, ma ascoltate. Perché a volte bisogna attraversare il buio per scoprire la meraviglia di uno spiraglio di luce.
La Lettura – Corriere della Sera
«Enrico Galiano è un adorato professore delle scuole medie, vicinissimo ai ragazzi, e scrittore di grande successo.»
VanityFair.It - Valeria Vantaggi
«Un professore stile Attimo fuggente.»
Massimo Gramellini
«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un’estate di lavori socialmente utili. Sa che è una punizione giusta, eppure c’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l’unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali. Solo che, per capire cosa sia, l’unico modo è non smettere mai di tentare, fallire e riprovare, coltivare l’arte dell’imperfezione per tirare fuori il capolavoro che vive dentro di noi. Anche a costo di scoprire verità che ci fanno paura, come la fine di una misteriosa ragazza di cui nessuno sa più nulla e la cui storia sembra voler dire qualcosa a Teo.
L’autore che da anni scala le classifiche e incanta la stampa e i librai è tornato con uno dei suoi personaggi più amati di il professor Bove di Eppure cadiamo felici. Un romanzo sulle paure che ci impediscono di essere paure che non vanno allontanate, ma ascoltate. Perché a volte bisogna attraversare il buio per scoprire la meraviglia di uno spiraglio di luce.
445 pages, Kindle Edition
Published April 30, 2024
54 people are currently reading
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About the author
Enrico Galiano
20 books324 followersEnrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 104 reviews
June 12, 2024
Enrico, prof nella realtà è molto seguito sui social, ha scritto questo romanzo per “chi si sente sbagliato, per chi ha preso brutte strada, per chi ha preso brutti voti, per chi non sa dove andare, per chi lo sapeva ma poi non l’ha più saputo e per chi è andato da tutt’altra parte, infine per chi si sta cercando”.
Devo dire che io in queste pagine mi sono ritrovata, tanti si ritroveranno come il protagonista Teo, un ragazzino di sedici anni, che ha una Cosa dentro che non riesce a esprimerla ma che poi col tempo capisce che grazie alla scuola ma anche agli insegnamenti della vita questa “Cosa” può essere bella. Bravo Enrico, bellissimo libro.
Devo dire che io in queste pagine mi sono ritrovata, tanti si ritroveranno come il protagonista Teo, un ragazzino di sedici anni, che ha una Cosa dentro che non riesce a esprimerla ma che poi col tempo capisce che grazie alla scuola ma anche agli insegnamenti della vita questa “Cosa” può essere bella. Bravo Enrico, bellissimo libro.
April 30, 2024
4.5 ⭐️ Ditemi un vostro autore comfort. Avete presente quelli che attraverso i loro libri vi fanno sempre sentire al sicuro e a casa? Inizio io: @enricogaliano
E proprio oggi - 30 Aprile - è tornato in libreria con un nuovo libro: 𝗨𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮.
Teo ha 16 anni e si sente sempre fuori posto. C’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada, la chiama la Cosa. Tutto cambia quando incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi. Lo sprona a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita.
Le parole di Galiano fanno bene al cuore. Parla “di” e “ai” ragazzi, ma non solo a loro. Ha il potere di farmi sentire sempre compresa e accolta, ma anche ascoltata. Può un libro farti sentire ascoltata? Certo che può, non è molto comune, ma può. La bellezza della penna - ma anche e sopratutto dell’anima - di Enrico è che attraverso essa ti vede davvero. Non “te” letteralmente, ma in qualche modo è come se lo facesse. Avrei pagato oro per aver avuto un professore come lui. Lo dico da ex adolescente, da donna e da psicologa.
In #UnaVitaNonBasta abbiamo un grande e gradito ritorno: quello del professor Bove (conosciuto in #EppurCadiamoFelici ). Ecco, per me il professor Bove è proprio lui: Enrico Galiano. Con i capelli bianchi e forse più saggezza, ma pur sempre lui.
Questa storia, in particolare, è per chi si sente perso e vorrebbe trovare la sua strada. Lo si è a 16 anni, ma in modo diverso anche a 30. Probabilmente in qualche modo lo saremo sempre. Ecco perché credo che i suoi libri siano perfetti a tutte le età e fasi della vita. Perché in fondo: una vita non basta, no? Ma dobbiamo avere il coraggio di vedere e ascoltare le nostre paure. E (lo so, è difficile) accettarle.
❀In regalo - solo con le copie della prima tiratura - ci sarà un libricino extra con 12 brevi lezioni e alcune illustrazioni. Fossi in voi ne approfitterei.
𝘚𝘵𝘦𝘧𝘢𝘯𝘪𝘢 ♡
My Bookstagram account: loscrignodiaria
#gifted
E proprio oggi - 30 Aprile - è tornato in libreria con un nuovo libro: 𝗨𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮.
Teo ha 16 anni e si sente sempre fuori posto. C’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada, la chiama la Cosa. Tutto cambia quando incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi. Lo sprona a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita.
Le parole di Galiano fanno bene al cuore. Parla “di” e “ai” ragazzi, ma non solo a loro. Ha il potere di farmi sentire sempre compresa e accolta, ma anche ascoltata. Può un libro farti sentire ascoltata? Certo che può, non è molto comune, ma può. La bellezza della penna - ma anche e sopratutto dell’anima - di Enrico è che attraverso essa ti vede davvero. Non “te” letteralmente, ma in qualche modo è come se lo facesse. Avrei pagato oro per aver avuto un professore come lui. Lo dico da ex adolescente, da donna e da psicologa.
In #UnaVitaNonBasta abbiamo un grande e gradito ritorno: quello del professor Bove (conosciuto in #EppurCadiamoFelici ). Ecco, per me il professor Bove è proprio lui: Enrico Galiano. Con i capelli bianchi e forse più saggezza, ma pur sempre lui.
Questa storia, in particolare, è per chi si sente perso e vorrebbe trovare la sua strada. Lo si è a 16 anni, ma in modo diverso anche a 30. Probabilmente in qualche modo lo saremo sempre. Ecco perché credo che i suoi libri siano perfetti a tutte le età e fasi della vita. Perché in fondo: una vita non basta, no? Ma dobbiamo avere il coraggio di vedere e ascoltare le nostre paure. E (lo so, è difficile) accettarle.
❀In regalo - solo con le copie della prima tiratura - ci sarà un libricino extra con 12 brevi lezioni e alcune illustrazioni. Fossi in voi ne approfitterei.
𝘚𝘵𝘦𝘧𝘢𝘯𝘪𝘢 ♡
My Bookstagram account: loscrignodiaria
#gifted
June 1, 2024
(Intervista completa sul blog SoloLibri.net)
Nonostante il fitto calendario di date e incontri con il suo vasto pubblico, durante le tappe del suo tour letterario Enrico si è ritagliato il tempo per rispondere alle mie domande sul suo ultimo meraviglioso libro. Anche per questo lo ringrazio di cuore.
•✍🏻Un estratto dall’articolo:
D. All’inizio del romanzo poni l’attenzione su questo aspetto: una persona manca a sé stessa. Si parla spesso di malinconia, di nostalgia, del sentire la mancanza di qualcuno o di qualcosa, e invece tu scegli di concentrarti sulla mancanza del proprio io, del “me stesso”. Quanto è fondamentale e difficile riconoscersi in questo stato d’animo e colmare questo vuoto emotivo? Personalmente, ti sei ritrovato in questa condizione nel corso della vita? Se sì, in che modo sei riuscito a “recuperare te stesso”?
R. Sono quasi sicuro che tutti, prima o poi, sentano la mancanza di sé. Cioè del vero sé: è quando a forza di inanellare scelte sbagliate ti ritrovi a vivere una vita che non è più la tua. Quando succede è una benedizione: è come una voce che ti chiama a tornare in te. Tutto sta in quanto coraggio si ha di ascoltare quella voce e riprendere in mano la propria vita.
•📖Un estratto dal romanzo:
“Non era cattiva, la ‘Cosa’. Non è mai stata cattiva. Lo diventa quando viene rinchiusa dietro sbarre invisibili. Quando lui non si esprime e non butta fuori l’inchiostro che ha dentro. Quando non lo trasforma in parole.”
Nonostante il fitto calendario di date e incontri con il suo vasto pubblico, durante le tappe del suo tour letterario Enrico si è ritagliato il tempo per rispondere alle mie domande sul suo ultimo meraviglioso libro. Anche per questo lo ringrazio di cuore.
•✍🏻Un estratto dall’articolo:
D. All’inizio del romanzo poni l’attenzione su questo aspetto: una persona manca a sé stessa. Si parla spesso di malinconia, di nostalgia, del sentire la mancanza di qualcuno o di qualcosa, e invece tu scegli di concentrarti sulla mancanza del proprio io, del “me stesso”. Quanto è fondamentale e difficile riconoscersi in questo stato d’animo e colmare questo vuoto emotivo? Personalmente, ti sei ritrovato in questa condizione nel corso della vita? Se sì, in che modo sei riuscito a “recuperare te stesso”?
R. Sono quasi sicuro che tutti, prima o poi, sentano la mancanza di sé. Cioè del vero sé: è quando a forza di inanellare scelte sbagliate ti ritrovi a vivere una vita che non è più la tua. Quando succede è una benedizione: è come una voce che ti chiama a tornare in te. Tutto sta in quanto coraggio si ha di ascoltare quella voce e riprendere in mano la propria vita.
•📖Un estratto dal romanzo:
“Non era cattiva, la ‘Cosa’. Non è mai stata cattiva. Lo diventa quando viene rinchiusa dietro sbarre invisibili. Quando lui non si esprime e non butta fuori l’inchiostro che ha dentro. Quando non lo trasforma in parole.”
July 26, 2024
La narrazione è piacevole, ma la realtà adolescenziale è più complessa della filosofia del professore. Più che un insegnamento è una bella favola e magari finisse sempre tutto bene. Un po’ deludente la semplicistica evoluzione da parte di chi vive con quell’età
September 15, 2024
Uno dei più bei libri che abbia mai letto.
May 9, 2024
Enrico fa sempre bene al cuore. ❤🩹
January 5, 2025
Due stelle sono finanche generose, ma riconosco quel minimo di scrittura piacevole e la trovata originale del libretto sugli animali. Per il resto questo romanzo, e spiace dirlo visto che avevo alte aspettative, è stata una totale perdita di tempo. Trama ridicola, dialoghi ancora peggio, plot twist a dir poco irrealistici, riduzione di un tema veramente complesso a favoletta, una retorica sul ruolo del docente che non condivido affatto, ma cosa più importante: un romanzo che in fondo non ha un lettore target, perché qualunque adolescente nel leggere una storia del genere ti riderebbe in faccia, figuriamoci un adulto. TROPPO lungo, TROPPO irrealistico, TROPPO poetico e filosofeggiante, TROPPO infantile, TROPPO prevedibile.
NO TOTALE ❌
NO TOTALE ❌
May 9, 2024
Non sono molto brava a recensire i libri di Galiano. Forse perché è il mio autore preferito, forse perché non ne sbaglia una, non lo so ma l’unica cosa che mi viene da scrivere è: “perché non lo avete ancora letto?!” È un libro stupendo, che fa piangere, emozionare, che tiene incollati alle pagine e come sempre, è scritto benissimo. Lo so è una pessima recensione ma davvero, quell’uomo riesce sempre a lasciarmi senza parole ma can tanta voglia di vivere.
February 7, 2025
Gesù mio, salvate gli alberi
July 10, 2025
«Cioè, in realtà il segreto è non sapere che cosa vuole diventare, il segreto è reinventare sé stessi ogni mattino, al risveglio, noi non siamo nomi, siamo verbi, siamo azioni, siamo emozioni, siamo desideri e viaggi, non siamo arrivi. Certo, sarebbe più facile sapere tutto, avere la certezza assoluta e poter esibire una patente, un distintivo: sono un giudice, sono un fruttivendolo, un insegnante, uno scrittore... Ma non è così che funziona, non ci caschi, non permetta mai al mondo di etichettarla, di farla sentire sbagliato se non ha una risposta a queste domande. Siamo verbi e non nomi, se lo ricordi, siamo possibilità, non possedimenti, siamo sguardi in cerca di un altrove, e allo stesso tempo luoghi in attesa di un ritorno.» […] «Per cui, mio caro Teo, non si senta in difetto se lei non ha la più pallida idea di chi è e di che cosa vuole diventare, perché è la cosa più meravigliosa che le possa capitare. Se la tenga stretta questa sensazione di incertezza, non le sfugga, non scappi dall'inquietudine che prova in questo momento, la accolga, la prenda come una vera benedizione: rimanga un verbo e non si faccia mai inchiodare a un nome. Soprattutto da sé stesso!»
-
«Il nostro problema sa qual è? Che ci focalizziamo tutti sempre sull'arrivo. Sulla meta. E confondiamo quello con il senso. È per questo che ci sono tante persone insoddisfatte, arrabbiate, e tristi. Credono che il senso della vita sia portare un sasso in cima a una montagna, e quando arrivano su convinti di trovare la felicità rimangono fatalmente delusi, ogni volta; si sentono traditi, come se la natura fosse in qualche modo stata maligna con loro, con noi, come se ci volesse imbrogliare, illudere sapendo già che ci deluderà, e non ci rendiamo conto che il senso vero e proprio è nel viaggio che ci sta in mezzo. Che il senso della vita è proprio li, a un passo, in tutto quel che provi mentre vivi.»
❤️🩹
-
«Il nostro problema sa qual è? Che ci focalizziamo tutti sempre sull'arrivo. Sulla meta. E confondiamo quello con il senso. È per questo che ci sono tante persone insoddisfatte, arrabbiate, e tristi. Credono che il senso della vita sia portare un sasso in cima a una montagna, e quando arrivano su convinti di trovare la felicità rimangono fatalmente delusi, ogni volta; si sentono traditi, come se la natura fosse in qualche modo stata maligna con loro, con noi, come se ci volesse imbrogliare, illudere sapendo già che ci deluderà, e non ci rendiamo conto che il senso vero e proprio è nel viaggio che ci sta in mezzo. Che il senso della vita è proprio li, a un passo, in tutto quel che provi mentre vivi.»
❤️🩹
April 30, 2024
Teo è un ragazzo di sedici anni che sta attraversando la grande e temuta età dell’adolescenza, come tutti i suoi amici, ma l’unica cosa che lo differenzia dagli altri è che, ad una traccia di un tema assegnato a scuola, nel suo modo da ragazzino che non riesce a dire le cose, ha detto tutto quello che sentiva dentro, ovvero che lui si sentiva speciale ma la scuola lo ha reso uguale a tutti gli altri.
E che ne può sapere un ragazzino che ha appena fatto un passo nel mondo cosa vuole davvero?
Lui non riesce a parlare con nessuno se non con la sua migliore amica Peach, con la quale non ha mai momenti imbarazzanti, neanche quando stanno in silenzio.
Teo con i suoi genitori ha un rapporto quasi ostile, la mamma dall’altra parte del mondo e un papà disabile che non riesce a comunicare con lui.
«È difficile che alla gente basti che tu sia tu. Sembra sempre che voglia qualcosa in più o qualcosa di diverso.»
Allora Teo commette delle azioni che però non è proprio lui a commettere, okay sì, ma è guidato dalla Cosa.
«Gli errori vanno mostrati, non nascosti. Soprattutto per agitare che vengano commessi ancora.»
E un giorno mentre è al parco incontra un signore particolare, che scopre poi esser un prof: il Professor Bove, con il quale imparare diverse lezioni, non di scuola, ma di vita. E Teo riuscirà a comprendere che la vera specialità di ognuno di noi va coltivata, nonostante tutto e tutti. Ma non sarà solo Teo a guadagnare qualcosa da questi incontri.
Un altro bellissimo libro che Enrico è riuscito a regalarci. Un insieme di parole per dirci che “no, una vita non basta” e bisogna viverla al massimo sempre, che attorno dobbiamo aver le giuste persone che ci arricchiscono e che ci fanno sentire amati e che i brutti momenti esistono per tutti ma basta saperli superare.
Che quando una persona, che sia un amico, un parente un prof o chicchessia dice che una cosa non la possiamo fare noi dobbiamo batterci per dimostrare a noi stessi che invece si, possiamo farcela!
Leggetelo, non ve ne pentirete. 🩵
E che ne può sapere un ragazzino che ha appena fatto un passo nel mondo cosa vuole davvero?
Lui non riesce a parlare con nessuno se non con la sua migliore amica Peach, con la quale non ha mai momenti imbarazzanti, neanche quando stanno in silenzio.
Teo con i suoi genitori ha un rapporto quasi ostile, la mamma dall’altra parte del mondo e un papà disabile che non riesce a comunicare con lui.
«È difficile che alla gente basti che tu sia tu. Sembra sempre che voglia qualcosa in più o qualcosa di diverso.»
Allora Teo commette delle azioni che però non è proprio lui a commettere, okay sì, ma è guidato dalla Cosa.
«Gli errori vanno mostrati, non nascosti. Soprattutto per agitare che vengano commessi ancora.»
E un giorno mentre è al parco incontra un signore particolare, che scopre poi esser un prof: il Professor Bove, con il quale imparare diverse lezioni, non di scuola, ma di vita. E Teo riuscirà a comprendere che la vera specialità di ognuno di noi va coltivata, nonostante tutto e tutti. Ma non sarà solo Teo a guadagnare qualcosa da questi incontri.
Un altro bellissimo libro che Enrico è riuscito a regalarci. Un insieme di parole per dirci che “no, una vita non basta” e bisogna viverla al massimo sempre, che attorno dobbiamo aver le giuste persone che ci arricchiscono e che ci fanno sentire amati e che i brutti momenti esistono per tutti ma basta saperli superare.
Che quando una persona, che sia un amico, un parente un prof o chicchessia dice che una cosa non la possiamo fare noi dobbiamo batterci per dimostrare a noi stessi che invece si, possiamo farcela!
Leggetelo, non ve ne pentirete. 🩵
February 11, 2025
Finalmente! Occorre leggere centinaia di libri spazzatura per riuscire poi a trovare qualcosa che ti muova dentro e sono felice di essere riuscita a riscoprire gli autori italiani Grazie ad Enrico Galliano
questo e ad altri libri ma questo in particolare meritano di essere letti
É Una storia semplice che parla di un ragazzo di 16 anni che si sente speciale e sa di avere del potenziale Ma viene frenato dalla scuola dalla società e da chi gli impone di essere ciò che lui non è
un libro sulla speranza
la voglia di vivere
la voglia di trovare il proprio posto nel mondo
un libro toccante che parla di rapporti fra padre e figlio
fra insegnanti e alunni
fra ragazzi
un libro che merita di essere letto e mi dispiace di non riuscire a trovare altre letture così stimolanti (se avete autori italiani da consigliare commentate qui sotto)
Infatti ho avuto mesi di blocco del lettore perché ho trovato solo libri banali Questo invece mi ha veramente toccato e ridato speranza nei confronti appunto della scrittura e di chi riesce a trasformare emozioni e sentimenti in parole
Grazie Enrico
questo e ad altri libri ma questo in particolare meritano di essere letti
É Una storia semplice che parla di un ragazzo di 16 anni che si sente speciale e sa di avere del potenziale Ma viene frenato dalla scuola dalla società e da chi gli impone di essere ciò che lui non è
un libro sulla speranza
la voglia di vivere
la voglia di trovare il proprio posto nel mondo
un libro toccante che parla di rapporti fra padre e figlio
fra insegnanti e alunni
fra ragazzi
un libro che merita di essere letto e mi dispiace di non riuscire a trovare altre letture così stimolanti (se avete autori italiani da consigliare commentate qui sotto)
Infatti ho avuto mesi di blocco del lettore perché ho trovato solo libri banali Questo invece mi ha veramente toccato e ridato speranza nei confronti appunto della scrittura e di chi riesce a trasformare emozioni e sentimenti in parole
Grazie Enrico
April 26, 2025
Bello. Un libro che veramente SCORRE. L'ho letto in 3 giorni (ha 426 pag) e mi chiedo da dove abbia tirato fuori tutto questo tempo per leggere pur avendo un bel po' di roba da fare. Un libro veramente carino. Non so cosa dire. Per alcuni sembrerà banale.
"......Una sostiene l'altra, curvandosi. Vuol dire che non esiste persona senza il sostegno di un'altra persona, cioè degli altri in generale. Insomma, tu sei tu, okay, ma sei an-che tutte le persone che fanno parte della tua vita."
"Il nostro problema sa qual è? Che ci focalizziamo tutti sempre sull'arrivo. Sulla meta. E confondiamo quello con il senso. È per questo che ci sono tante persone insoddisfatte, arrabbiate, e tristi. Credono che il senso della vita sia porta-re un sasso in cima a una montagna, e quando arrivano su convinti di trovare la felicità rimangono fatalmente delusi, ogni volta; si sentono traditi, come se la natura fosse in qualche modo stata maligna con loro, con noi, come se ci volesse imbrogliare, illudere sapendo già che ci deluderă, e non ci rendiamo conto che il senso vero e proprio è nel viaggio che ci sta in mezzo. Che il senso della vita è proprio li, a un passo, in tutto quel che provi mentre vivi."
"......Una sostiene l'altra, curvandosi. Vuol dire che non esiste persona senza il sostegno di un'altra persona, cioè degli altri in generale. Insomma, tu sei tu, okay, ma sei an-che tutte le persone che fanno parte della tua vita."
"Il nostro problema sa qual è? Che ci focalizziamo tutti sempre sull'arrivo. Sulla meta. E confondiamo quello con il senso. È per questo che ci sono tante persone insoddisfatte, arrabbiate, e tristi. Credono che il senso della vita sia porta-re un sasso in cima a una montagna, e quando arrivano su convinti di trovare la felicità rimangono fatalmente delusi, ogni volta; si sentono traditi, come se la natura fosse in qualche modo stata maligna con loro, con noi, come se ci volesse imbrogliare, illudere sapendo già che ci deluderă, e non ci rendiamo conto che il senso vero e proprio è nel viaggio che ci sta in mezzo. Che il senso della vita è proprio li, a un passo, in tutto quel che provi mentre vivi."
December 21, 2025
Un libro bellissimo, che fa venire voglia di scoprire cose nuove e imparare. Una storia che resta nel cuore anche dopo l'ultima pagina. Che fa sorridere, soffrire un po' e sperare. Un personaggio, quello dell'insegnante, che uno vorrebbe incontrare almeno una volta nella vita. Un giovane protagonista tratteggiato così bene che è impossibile non mettersi nei suoi panni. Da leggere e rileggere.
July 14, 2025
4,5 ⭐️
Un libro che sa entrare nel cuore dei ragazzi. Una vita non basta per spiegare quanto io, generalmente, apprezzi i racconti di questo scrittore!
Un libro che sa entrare nel cuore dei ragazzi. Una vita non basta per spiegare quanto io, generalmente, apprezzi i racconti di questo scrittore!
October 7, 2024
Mi aspettavo di più: una storia per ragazzi con trama semplicistica e a tratti inverosimile e tanto, troppo, didascalica.
May 6, 2024
🪶 «[...] in realtà il segreto è non sapere che cosa vuole diventare, il segreto è reinventare sé stessi ogni mattino, al risveglio, noi non siamo nomi, siamo verbi, siamo azioni, siamo emozioni, siamo desideri e viaggi, non siamo arrivi. [...] Per cui, mio caro Teo, non si senta in difetto se lei non ha la più pallida idea di chi è e di cosa vuole diventare, perché è la cosa più meravigliosa che le possa capitare. Se la tenga stretta questa sensazione di incertezza, non le sfugga, non scappi dall'inquietudine che prova in questo momento, la accolga, la prenda come una benedizione: rimanga un verbo e non si faccia mai inchiodare a un nome. Soprattutto da sé stesso!»
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Teo Limiti è un ragazzo di sedici anni con tanta voglia di scoprire ciò che si agita dentro di lui, di dare un nome a quella "Cosa" che ha troppa paura di ascoltare per timore di farsi del male.
Con la sua passione per gli animali, i romanzi di Stephen King e la musica dei Pinguini Tattici Nucleari, rispetto ai suoi coetanei si sente un Ringo Starr in un mondo di John e di Paul, e solo la sua migliore amica Peach sembra comprenderlo davvero.
In seguito a una bocciatura dovuta non solo al rendimento scolastico, ma anche al suo carattere ribelle, Teo è costretto a scontare una punizione per tutta l'estate: pulire il parco San Valentino ogni mattina. È proprio qui che incontra una persona che si rivelerà indispensabile per la sua crescita personale e la scoperta di se stesso, ossia l'anziano professore Francesco Bove.
Ex docente di filosofia, Bove conduce Teo in vari luoghi della città e lo fa riflettere con le sue parole: attraverso filosofi, miti e leggende a lui perlopiù sconosciuti, lo sprona a non arrendersi neanche davanti agli ostacoli più insormontabili, a coltivare le sue passioni, a non far spegnere mai il suo fuoco interiore.
Grazie al professor Bove, Teo impara che le paure non vanno allontanate, ma ascoltate.
Che prima di decidere cosa fare della propria esistenza occorre innanzitutto conoscersi, essere curiosi di scoprire cosa ci sia "dopo la virgola".
Che "una vita non basta" per poter capire chi siamo, perché ognuno di noi è una moltitudine di sogni.
Che la scuola non serve a insegnare cose, ma a tirarle fuori da noi stessi.
Per me, ormai, Enrico Galiano è una garanzia. Non appena inizio un suo libro so già per certo che mi piacerà, e quest'ultimo non ha fatto eccezione: le mie prime 5 stelle di quest'anno vanno a lui!
Con "Una vita non basta" ci ha regalato un altro splendido romanzo di formazione, ricco di insegnamenti ed emozioni. Il suo stile è inconfondibile, si nota subito che le sue sono storie nate dalla penna di un insegnante che ha davvero a cuore il suo lavoro e i suoi studenti.
Dopo la dilogia di "Eppure cadiamo felici", è stata una gioia ritrovare di nuovo il professor Bove (e non solo) tra queste pagine.
Personalmente non ho mai avuto fortuna con i docenti di filosofia, motivo per cui - purtroppo - non sono mai riuscita ad apprezzare fino in fondo questa materia, ma se avessi avuto un insegnante come lui sarebbe stato tutto diverso: sin dal primo libro è diventato uno dei miei personaggi preferiti, riuscendo sempre a incuriosirmi e affascinarmi.
Ho adorato anche l'idea del ricavare delle morali dai comportamenti degli animali presenti all'inizio di ogni capitolo, legati alla passione del protagonista.
Consiglierei a chiunque di dare una possibilità a questo romanzo: qualunque età si abbia, c'è sempre tanto da imparare... perché una vita non basta, mai.
Non posso non ringraziare ancora una volta il team Garzanti per avermi regalato questa bellissima opportunità, ed Enrico Galiano per essersi riconfermato uno dei miei autori del cuore.
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Teo Limiti è un ragazzo di sedici anni con tanta voglia di scoprire ciò che si agita dentro di lui, di dare un nome a quella "Cosa" che ha troppa paura di ascoltare per timore di farsi del male.
Con la sua passione per gli animali, i romanzi di Stephen King e la musica dei Pinguini Tattici Nucleari, rispetto ai suoi coetanei si sente un Ringo Starr in un mondo di John e di Paul, e solo la sua migliore amica Peach sembra comprenderlo davvero.
In seguito a una bocciatura dovuta non solo al rendimento scolastico, ma anche al suo carattere ribelle, Teo è costretto a scontare una punizione per tutta l'estate: pulire il parco San Valentino ogni mattina. È proprio qui che incontra una persona che si rivelerà indispensabile per la sua crescita personale e la scoperta di se stesso, ossia l'anziano professore Francesco Bove.
Ex docente di filosofia, Bove conduce Teo in vari luoghi della città e lo fa riflettere con le sue parole: attraverso filosofi, miti e leggende a lui perlopiù sconosciuti, lo sprona a non arrendersi neanche davanti agli ostacoli più insormontabili, a coltivare le sue passioni, a non far spegnere mai il suo fuoco interiore.
Grazie al professor Bove, Teo impara che le paure non vanno allontanate, ma ascoltate.
Che prima di decidere cosa fare della propria esistenza occorre innanzitutto conoscersi, essere curiosi di scoprire cosa ci sia "dopo la virgola".
Che "una vita non basta" per poter capire chi siamo, perché ognuno di noi è una moltitudine di sogni.
Che la scuola non serve a insegnare cose, ma a tirarle fuori da noi stessi.
Per me, ormai, Enrico Galiano è una garanzia. Non appena inizio un suo libro so già per certo che mi piacerà, e quest'ultimo non ha fatto eccezione: le mie prime 5 stelle di quest'anno vanno a lui!
Con "Una vita non basta" ci ha regalato un altro splendido romanzo di formazione, ricco di insegnamenti ed emozioni. Il suo stile è inconfondibile, si nota subito che le sue sono storie nate dalla penna di un insegnante che ha davvero a cuore il suo lavoro e i suoi studenti.
Dopo la dilogia di "Eppure cadiamo felici", è stata una gioia ritrovare di nuovo il professor Bove (e non solo) tra queste pagine.
Personalmente non ho mai avuto fortuna con i docenti di filosofia, motivo per cui - purtroppo - non sono mai riuscita ad apprezzare fino in fondo questa materia, ma se avessi avuto un insegnante come lui sarebbe stato tutto diverso: sin dal primo libro è diventato uno dei miei personaggi preferiti, riuscendo sempre a incuriosirmi e affascinarmi.
Ho adorato anche l'idea del ricavare delle morali dai comportamenti degli animali presenti all'inizio di ogni capitolo, legati alla passione del protagonista.
Consiglierei a chiunque di dare una possibilità a questo romanzo: qualunque età si abbia, c'è sempre tanto da imparare... perché una vita non basta, mai.
Non posso non ringraziare ancora una volta il team Garzanti per avermi regalato questa bellissima opportunità, ed Enrico Galiano per essersi riconfermato uno dei miei autori del cuore.
October 21, 2025
Finalmente, grazie a questa sfida, mi sono decisa ad affrontare un autore che ammetto di aver sempre snobbato, non so bene neanche precisamente perchè. Questo romanzo non è uno dei suoi più famosi, eppure mi ha colpita, dimostrando quanto il successo degli ultimi anni sia più che meritato.
Teo è un sedicenne in difficoltà con la scuola; in piena crisi adolescenziale, ha difficoltà a capire chi è e chi vuole diventare e soprattutto ha difficoltà a rapportarsi con la propria famiglia e con l'istituzione scolastica. I suoi genitori sono separati e lui vive con il padre costretto su una sedia a rotelle, mentre la madre è ritornata in Islanda dove si è rifatta una famiglia. Il padre è un tipo chiuso, che non riesce a scrollarsi di dosso il dramma che l'ha colpito, ma soprattutto che non riesce a dialogare con il figlio. La madre lontana, può sentirla solo tramite videochiamata, mentre è presa dai problemi dei figliastri più piccoli. L'unico con cui Teo riesce davvero ad aprirsi è la sua amica e compagna di classe Peach, una ragazza molto diversa da lui, con cui però è riuscito ad instaurare un rapporto strettissimo. D'improvviso nella sua vita compare però un anziano professore in pensione, che sembra leggere nella mente di questo ragazzo in difficoltà e prova a tranquillizzarlo, cercando di fargli capire come fare per non perdere la strada, ma anzi per trovare il proprio posto nel mondo.
Nonostante la deriva un po' adolescenziale, in certi passaggi, credo che l'autore riesca perfettamente a raccontare quelli che sono i disagi dei ragazzi dell'età di Teo; in particolare, la difficoltà di dialogo con gli adulti: genitori, professori, incapaci di ascoltare quello che il protagonista ha da dire e quindi di stargli vicino in un momento per lui difficile. L'unica cosa che desidera Teo è che il padre reagisca ai suoi comportamenti, invece lo vede solo accettarli, senza neanche rimproverarlo, come se non volesse trovare una chiave per accedere al suo mondo. L'istituzione scolastica invece è ferma alla sola capacità nozionistica, ma come giustamente osserva il protagonista, non insegna come vivere nel mondo, non aiuta l'individuo a stare in società. Alcune riflessioni sono giustissime e pienamente condivisibili.
Con un stile fresco e leggero, Enrico Galiano presenta il mondo dei ragazzi di oggi, con tutte le sue contraddizioni, dimostrando di essere un professore fuori dagli schemi, che invece capisce molto bene il mondo con cui si interfaccia.
Teo è un sedicenne in difficoltà con la scuola; in piena crisi adolescenziale, ha difficoltà a capire chi è e chi vuole diventare e soprattutto ha difficoltà a rapportarsi con la propria famiglia e con l'istituzione scolastica. I suoi genitori sono separati e lui vive con il padre costretto su una sedia a rotelle, mentre la madre è ritornata in Islanda dove si è rifatta una famiglia. Il padre è un tipo chiuso, che non riesce a scrollarsi di dosso il dramma che l'ha colpito, ma soprattutto che non riesce a dialogare con il figlio. La madre lontana, può sentirla solo tramite videochiamata, mentre è presa dai problemi dei figliastri più piccoli. L'unico con cui Teo riesce davvero ad aprirsi è la sua amica e compagna di classe Peach, una ragazza molto diversa da lui, con cui però è riuscito ad instaurare un rapporto strettissimo. D'improvviso nella sua vita compare però un anziano professore in pensione, che sembra leggere nella mente di questo ragazzo in difficoltà e prova a tranquillizzarlo, cercando di fargli capire come fare per non perdere la strada, ma anzi per trovare il proprio posto nel mondo.
Nonostante la deriva un po' adolescenziale, in certi passaggi, credo che l'autore riesca perfettamente a raccontare quelli che sono i disagi dei ragazzi dell'età di Teo; in particolare, la difficoltà di dialogo con gli adulti: genitori, professori, incapaci di ascoltare quello che il protagonista ha da dire e quindi di stargli vicino in un momento per lui difficile. L'unica cosa che desidera Teo è che il padre reagisca ai suoi comportamenti, invece lo vede solo accettarli, senza neanche rimproverarlo, come se non volesse trovare una chiave per accedere al suo mondo. L'istituzione scolastica invece è ferma alla sola capacità nozionistica, ma come giustamente osserva il protagonista, non insegna come vivere nel mondo, non aiuta l'individuo a stare in società. Alcune riflessioni sono giustissime e pienamente condivisibili.
Con un stile fresco e leggero, Enrico Galiano presenta il mondo dei ragazzi di oggi, con tutte le sue contraddizioni, dimostrando di essere un professore fuori dagli schemi, che invece capisce molto bene il mondo con cui si interfaccia.
February 15, 2025
Caro Lollo,
Ti scrivo una lettera come fa Teo, il protagonista di “Una vita non basta”, romanzo di Enrico Galiano che mi è piaciuto parecchio. Sì, in effetti non sarebbe stato necessario specificarlo, perché sei nato dalla fantasia dell’autore e Teo lo conosci molto meglio di me. E, per sua intercessione, conosci anche la sua me-ra-glio-sa amica del cuore, il professor Bove che non insegna più e che riassume in un personaggio tutte quelle caratteristiche educative che vengono sognate dai ragazzi, sai della crush di Teo e di due genitori in difficoltà. Conosci anche la Cosa e sai quello che fa Teo quando la sente urlare, almeno fino a quando non decide di prendere una penna in mano.
Nel frattempo qui fuori sono successe un po’ di cose, e ho pensato di raccontartele con un uso generoso del punto e virgola, che nello sviluppo narrativo di “Una vita non basta” ha la sua bella rilevanza; e quindi sappi che c’è un tizio con una pettinatura dal colore rivedibile che ha proposto (veramente) di far diventare Gaza una sorta di Las Vegas con meno casinò e più mare; l’Italia si è fermata perché Topo Gigio cantava a Sanremo; scoprire l’orario di partenza o di arrivo di un treno è diventato più complicato che prevedere come giocherà la Triestina. Poi ascolta, questa ti piacerà, perché sugli animali e alle loro particolarità nel romanzo c’è un sacco di roba: alcuni castori hanno costruito una diga in Repubblica Ceca, proprio lì dove avrebbe voluto farlo il governo: hanno risparmiato milioni di euro.
E a proposito del romanzo: caro Lollo, sono felice di comunicarti che è uscito il nuovo album del Pinguini (Teo ti avrà mandato decine di citazioni, il romanzo ne trabocca), e con il 70% delle canzoni io ho pianto il Tigri e l’Eufrate.
Per il resto: è nata una bimba, che è bellissima e adesso sorride anche; altre cose finiscono, come sempre, e anche se sai che puoi affidarti, la malinconia e un po’ di paura prendono il cuoricino; imparare a scendere le scale sarebbe utile anche se non canto al Festival; ho scoperto che ci si può lasciare avvolgere da un romanzo che non dovrebbe nelle tue corde, ma che finisce per commuoverti comunque.
A presto, eh.
Ti scrivo una lettera come fa Teo, il protagonista di “Una vita non basta”, romanzo di Enrico Galiano che mi è piaciuto parecchio. Sì, in effetti non sarebbe stato necessario specificarlo, perché sei nato dalla fantasia dell’autore e Teo lo conosci molto meglio di me. E, per sua intercessione, conosci anche la sua me-ra-glio-sa amica del cuore, il professor Bove che non insegna più e che riassume in un personaggio tutte quelle caratteristiche educative che vengono sognate dai ragazzi, sai della crush di Teo e di due genitori in difficoltà. Conosci anche la Cosa e sai quello che fa Teo quando la sente urlare, almeno fino a quando non decide di prendere una penna in mano.
Nel frattempo qui fuori sono successe un po’ di cose, e ho pensato di raccontartele con un uso generoso del punto e virgola, che nello sviluppo narrativo di “Una vita non basta” ha la sua bella rilevanza; e quindi sappi che c’è un tizio con una pettinatura dal colore rivedibile che ha proposto (veramente) di far diventare Gaza una sorta di Las Vegas con meno casinò e più mare; l’Italia si è fermata perché Topo Gigio cantava a Sanremo; scoprire l’orario di partenza o di arrivo di un treno è diventato più complicato che prevedere come giocherà la Triestina. Poi ascolta, questa ti piacerà, perché sugli animali e alle loro particolarità nel romanzo c’è un sacco di roba: alcuni castori hanno costruito una diga in Repubblica Ceca, proprio lì dove avrebbe voluto farlo il governo: hanno risparmiato milioni di euro.
E a proposito del romanzo: caro Lollo, sono felice di comunicarti che è uscito il nuovo album del Pinguini (Teo ti avrà mandato decine di citazioni, il romanzo ne trabocca), e con il 70% delle canzoni io ho pianto il Tigri e l’Eufrate.
Per il resto: è nata una bimba, che è bellissima e adesso sorride anche; altre cose finiscono, come sempre, e anche se sai che puoi affidarti, la malinconia e un po’ di paura prendono il cuoricino; imparare a scendere le scale sarebbe utile anche se non canto al Festival; ho scoperto che ci si può lasciare avvolgere da un romanzo che non dovrebbe nelle tue corde, ma che finisce per commuoverti comunque.
A presto, eh.
April 2, 2025
✨ Una vita non basta – Enrico Galiano
Non è solo un titolo, è una verità che ci riguarda tutti. Una verità sussurrata tra le righe di un libro che riesce, pagina dopo pagina, a toccare corde profonde, spesso dimenticate.
Con il suo stile diretto, poetico e pieno di umanità, Galiano ci accompagna in un viaggio fatto di storie, errori, cadute, scoperte. Un libro che non dà lezioni, ma regala prospettive. E te ne accorgi quando ti ritrovi sottolineare frasi che ti sembrano scritte proprio per te. Frasi come:
“Sbagliare è l’unico modo per capire chi si è.”
“A volar troppo bassi si muore.”
“Morale: quando sei di fronte a qualcosa che ti sembra impossibile, quando ti dicono che non si può fare, sii Basilisco piumato. Surfaci sopra, e diventerà possibile.”
Una vita non basta è un inno al rischio, alla fatica del vivere pienamente, a quella paura di cadere che ci portiamo dentro da sempre… ma che, se ascoltata e superata, può diventare spinta per volare più in alto. Galiano parla ai ragazzi, certo, ma arriva dritto anche a chi ragazzo non lo è più: a chi ha imparato a farsi piccolo per paura di deludere, a chi ha smesso di osare, a chi ha dimenticato il valore del silenzio, della noia, dell’errore.
Questo non è un libro da leggere in silenzio. È un libro da vivere, da sottolineare, da regalare.
E alla fine, ti resta dentro come una voce che dice: “non è troppo tardi, puoi ancora scegliere di salire in alto”.
📚 Consigliato a chi: ha bisogno di un colpo d’aria dentro l’anima. A chi ama i libri pieni di frasi da tenere con sé. A chi vuole imparare a guardare la vita con occhi più coraggiosi.
Non è solo un titolo, è una verità che ci riguarda tutti. Una verità sussurrata tra le righe di un libro che riesce, pagina dopo pagina, a toccare corde profonde, spesso dimenticate.
Con il suo stile diretto, poetico e pieno di umanità, Galiano ci accompagna in un viaggio fatto di storie, errori, cadute, scoperte. Un libro che non dà lezioni, ma regala prospettive. E te ne accorgi quando ti ritrovi sottolineare frasi che ti sembrano scritte proprio per te. Frasi come:
“Sbagliare è l’unico modo per capire chi si è.”
“A volar troppo bassi si muore.”
“Morale: quando sei di fronte a qualcosa che ti sembra impossibile, quando ti dicono che non si può fare, sii Basilisco piumato. Surfaci sopra, e diventerà possibile.”
Una vita non basta è un inno al rischio, alla fatica del vivere pienamente, a quella paura di cadere che ci portiamo dentro da sempre… ma che, se ascoltata e superata, può diventare spinta per volare più in alto. Galiano parla ai ragazzi, certo, ma arriva dritto anche a chi ragazzo non lo è più: a chi ha imparato a farsi piccolo per paura di deludere, a chi ha smesso di osare, a chi ha dimenticato il valore del silenzio, della noia, dell’errore.
Questo non è un libro da leggere in silenzio. È un libro da vivere, da sottolineare, da regalare.
E alla fine, ti resta dentro come una voce che dice: “non è troppo tardi, puoi ancora scegliere di salire in alto”.
📚 Consigliato a chi: ha bisogno di un colpo d’aria dentro l’anima. A chi ama i libri pieni di frasi da tenere con sé. A chi vuole imparare a guardare la vita con occhi più coraggiosi.
May 2, 2024
Quando ho iniziato questo libro ho capito che non stavo leggendo solo i pensieri di Teo, le avventure di Peach e le morali del professor Bove: stavo leggendo anche me stessa tra le pagine. Voglio ringraziare Galiano per aver messo nero su bianco i pensieri che tutti noi adolescenti abbiamo, ma che per paura di essere giudicati, non diciamo. Grazie a questo libro ho capito quanto importante sia un punto e virgola, quanto nella vita bisogna vivere e non sopravvivere, quanto conti quel trattino su una lapide senza le date di nascita e morte, perché quel che conta è ciò che viviamo e affrontiamo tutti i giorni. Essendo una ragazza 15enne nel pieno dell'adolescenza e con dei pensieri un po' confusionari quando una persona mi chiede cosa voglio diventare, grazie a questo libro ho capito che io non devo essere una sola persona, ma posso vivere mille vite, perché una vita non basta. Questo libro mi ha spinto a pormi mille domande a cui cercherò di dare una risposta vivendo e affrontando gli ostacoli che mi porteranno ad essere una persona completa, cercando di ricordarmi le morali di Bove che riusciva a trovare un senso a cose che senso non hanno, o che almeno pensiamo non lo abbiano. Io ringrazio Enrico, che spero legga questa recensione, perché mi ha aiutato a capire me stessa e mi ha fatto provare delle emozioni forti e importanti mentre leggevo queste pagine. Ho capito di non essere sbagliata, ma di non essere nemmeno normale; se qualcuno mi definirà strana, lo ringrazierò per il complimento.
⭐⭐⭐⭐⭐/5
⭐⭐⭐⭐⭐/5
July 24, 2024
"UNA VITA NON BASTA" un romanzo dove gli insegnamenti non mancano, sempre con lo stile inconfondibile di Galiano, divertente, sincero, vero e reale.
Un romanzo in cui la storia dei personaggi resta marginale rispetto alla parte filosofica, resa protagonista dagli insegnamenti del nostro amato professor Bove che prendendo spunto da miti greci riesce a renderli estremamente attuali e a farci riflettere su noi stessi e le nostre azioni e regalandoci una visione diversa delle cose e delle situazioni in cui possiamo essere catapultati.
Un messaggio estremamente importante racchiude questo libro, trattato con delicatezza ma fermezza, che si concentra sul bisogno dei ragazzi di essere ascoltati. Ci fa entrare infatti nella testa e nel cuore di Teo, protagonista con la quale è impossibile non riuscire a empatizzare, perché tutti siamo stati o siamo un pò Teo, un adolescente con le sue paure, coi suoi dubbi e soprattutto con le sue domande.
Galiano riesce ad essere sempre geniale nelle sue storie, inserendo dettagli e particolari unici, come in questo caso le descrizioni di svariati animali che hanno qualità eccezionali e dalla quale ricava una morale di cui fare tesoro!
Un romanzo che fa parte un pò di tutti noi, che ci insegna a vivere e a capire gli altri, un libro che sa rendere concreti pensieri e domande, un libro che ci insegna ad apprezzare, accettare e a superare tutto quello che ci succede nelle nostre giornate e nella nostra vita.
"Una vita non basta" un titolo non casuale che lascio a voi scoprire.
⭐️⭐️⭐️⭐️/5
Un romanzo in cui la storia dei personaggi resta marginale rispetto alla parte filosofica, resa protagonista dagli insegnamenti del nostro amato professor Bove che prendendo spunto da miti greci riesce a renderli estremamente attuali e a farci riflettere su noi stessi e le nostre azioni e regalandoci una visione diversa delle cose e delle situazioni in cui possiamo essere catapultati.
Un messaggio estremamente importante racchiude questo libro, trattato con delicatezza ma fermezza, che si concentra sul bisogno dei ragazzi di essere ascoltati. Ci fa entrare infatti nella testa e nel cuore di Teo, protagonista con la quale è impossibile non riuscire a empatizzare, perché tutti siamo stati o siamo un pò Teo, un adolescente con le sue paure, coi suoi dubbi e soprattutto con le sue domande.
Galiano riesce ad essere sempre geniale nelle sue storie, inserendo dettagli e particolari unici, come in questo caso le descrizioni di svariati animali che hanno qualità eccezionali e dalla quale ricava una morale di cui fare tesoro!
Un romanzo che fa parte un pò di tutti noi, che ci insegna a vivere e a capire gli altri, un libro che sa rendere concreti pensieri e domande, un libro che ci insegna ad apprezzare, accettare e a superare tutto quello che ci succede nelle nostre giornate e nella nostra vita.
"Una vita non basta" un titolo non casuale che lascio a voi scoprire.
⭐️⭐️⭐️⭐️/5
August 10, 2025
Ho letto questo libro per un gruppo di lettura.
Inizio col dire che credo di essere molto fuori target, perciò alcune cose che tecnicamente commuovono io le trovo un po’ spinte, forzate, quasi irritanti. Ciò non significa che non siano giuste, ma non combaciano con la mia vita in questo momento.
È tanto didascalico, troppo per il 2024 onestamente. Se fosse stato scritto 30 anni fa oppure ambientato 30 anni fa, forse questo aspetto sarebbe giustificato. Perpetua quell’idea che la vita è bella, basta solo che cambi come pensi. Ecco, non sono esattamente d’accordo. E soprattutto (chiedo perdono per la nota ma devo dirlo) nel 2024 si può avere la consapevolezza che non ci sono solo scrittori, filosofi, scienziati uomini che possono insegnare qualcosa.
Tutti i personaggi hanno un lieto fine, anche questo forzatissimo (soprattutto i genitori di Teo potevano risolversi diversamente). Ma anche qui, sono fuori target. Se non avessi sviluppato un gusto letterario diverso probabilmente sarei stata più entusiasta. Ci sta.
Nonostante le 400 e passa pagine, però, si legge velocissimo, come un treno. Quindi chapeau.
Notina su un personaggio: SOFIA. Povera ragazza, persa dietro un malessere (scherzo!). Lei mi ha ricordato il libro “Il mondo di Sofia” e ho fatto un pensiero.
FILO-SOFIA: amore per il sapere. Sofia è la conoscenza. Teo inizia a porsi seriamente le domande esistenziali quando l’incontro con lei si concretizza, quando comincia a conoscere sé stesso. Sofia è un personaggio secondario, ma è stata un motore per la storia.
Inizio col dire che credo di essere molto fuori target, perciò alcune cose che tecnicamente commuovono io le trovo un po’ spinte, forzate, quasi irritanti. Ciò non significa che non siano giuste, ma non combaciano con la mia vita in questo momento.
È tanto didascalico, troppo per il 2024 onestamente. Se fosse stato scritto 30 anni fa oppure ambientato 30 anni fa, forse questo aspetto sarebbe giustificato. Perpetua quell’idea che la vita è bella, basta solo che cambi come pensi. Ecco, non sono esattamente d’accordo. E soprattutto (chiedo perdono per la nota ma devo dirlo) nel 2024 si può avere la consapevolezza che non ci sono solo scrittori, filosofi, scienziati uomini che possono insegnare qualcosa.
Tutti i personaggi hanno un lieto fine, anche questo forzatissimo (soprattutto i genitori di Teo potevano risolversi diversamente). Ma anche qui, sono fuori target. Se non avessi sviluppato un gusto letterario diverso probabilmente sarei stata più entusiasta. Ci sta.
Nonostante le 400 e passa pagine, però, si legge velocissimo, come un treno. Quindi chapeau.
Notina su un personaggio: SOFIA. Povera ragazza, persa dietro un malessere (scherzo!). Lei mi ha ricordato il libro “Il mondo di Sofia” e ho fatto un pensiero.
FILO-SOFIA: amore per il sapere. Sofia è la conoscenza. Teo inizia a porsi seriamente le domande esistenziali quando l’incontro con lei si concretizza, quando comincia a conoscere sé stesso. Sofia è un personaggio secondario, ma è stata un motore per la storia.
This entire review has been hidden because of spoilers.
September 7, 2024
Ormai non mi perdo un libro di Enrico. Adoro la narrativa per ragazzi ma il modo il cui l'autore parla ai giovani è unico, inconfondibile. Sa trarre da un'esperienza personale nata per caso una storia bellissima e indimenticabile. Per non parlare della ciliegina sulla torta (per me): la ricomparsa dell'amato professore Bove. Che, peraltro, credo che rispecchi appieno il lato di insegnante di Enrico.
Il bello dei suoi libri è che sono super scorrevoli e ogni personaggio è ben caratterizzato, impossibile che non rimanga impresso nel cuore. Ho adorato tantissimo Teo, un sedicenne con la passione per i libri, soprattutto per Stephen King, per gli animali con il loro significato nascosto, e per la scrittura. Adorabile il rapporto con la sua migliore amica Peach, anche lei caratterizzata davvero bene.
È stato davvero bello l'intreccio con una vecchia storia tanto amata. Ci sono tantissimi insegnamenti e spunti di riflessione che fanno di questo libro adatto a tutti, sia adolescenti che adulti. Anche se avrei voluto leggere un romanzo del genere a sedici anni, perché è davvero una coccola per chi in quella fase si è sentito un pesce fuori d'acqua, quello "strano", non capito. Per chi in quel periodo sta cercando il suo posto nel mondo e ha bisogno solo di una bussola per trovare l'orientamento.
È una storia che ti accarezza il cuore e ti lascia tante emozioni, sorrisi e lacrime. Complimenti Enrico.
Il bello dei suoi libri è che sono super scorrevoli e ogni personaggio è ben caratterizzato, impossibile che non rimanga impresso nel cuore. Ho adorato tantissimo Teo, un sedicenne con la passione per i libri, soprattutto per Stephen King, per gli animali con il loro significato nascosto, e per la scrittura. Adorabile il rapporto con la sua migliore amica Peach, anche lei caratterizzata davvero bene.
È stato davvero bello l'intreccio con una vecchia storia tanto amata. Ci sono tantissimi insegnamenti e spunti di riflessione che fanno di questo libro adatto a tutti, sia adolescenti che adulti. Anche se avrei voluto leggere un romanzo del genere a sedici anni, perché è davvero una coccola per chi in quella fase si è sentito un pesce fuori d'acqua, quello "strano", non capito. Per chi in quel periodo sta cercando il suo posto nel mondo e ha bisogno solo di una bussola per trovare l'orientamento.
È una storia che ti accarezza il cuore e ti lascia tante emozioni, sorrisi e lacrime. Complimenti Enrico.
October 27, 2024
♪I'D RATHER BE A COMMA THAN A FULL STOP♪
"Tutti abbiamo questa Cosa, questo demone che ci parla e che ci guida. [...] Schopenhauer diceva che fra noi e la realtà c'è come un velo, lui lo chiama “velo di Maya”; ed è come se non riuscissimo mai a vederla davvero, a vederci davvero. Così, quando siamo giovani, il nostro demone ci fa fare cose stupide nel tentativo di abbattere quel limite, di squarciare quel velo, solo perché non sappiamo che ci sono tantissimi altri modi per farlo, solo perché non abbiamo il coraggio di ascoltarlo davvero, di dargli voce. E il problema è proprio che la maggior parte di noi non gli dà ascolto, non cerca di capire cosa ci vuole dire, dove ci vuole portare, non ci prova nemmeno a realizzarlo, a mostrare al mondo il fuoco che ha dentro; e poi, quando siamo più grandi, non facciamo che ricacciarlo nel buio, rimuoverlo, dimenticarcene, far finta che non sia mai esistito per la troppa paura di fare i conti con questo animale incontrollabile dentro di noi."
Coinvolgente e profondo come tutti i romanzi di Enrico Galiano, "Una vita non basta" sfrutta a pieno le potenzialità di un protagonista problematico per insegnarci che, nella vita, è meglio essere un punto e virgola che un punto. Che non avere tutte le risposte non significa essersi perso. Che non sapere ancora chi siamo è in realtà il sintomo di una vita piena di potenzialità tutte da realizzare.
Per quanto riguarda la trama, non mi ha sorpreso più di tanto. C'è meno azione rispetto alle parole, e onestamente avrei preferito una storia meno lunga.
"Tutti abbiamo questa Cosa, questo demone che ci parla e che ci guida. [...] Schopenhauer diceva che fra noi e la realtà c'è come un velo, lui lo chiama “velo di Maya”; ed è come se non riuscissimo mai a vederla davvero, a vederci davvero. Così, quando siamo giovani, il nostro demone ci fa fare cose stupide nel tentativo di abbattere quel limite, di squarciare quel velo, solo perché non sappiamo che ci sono tantissimi altri modi per farlo, solo perché non abbiamo il coraggio di ascoltarlo davvero, di dargli voce. E il problema è proprio che la maggior parte di noi non gli dà ascolto, non cerca di capire cosa ci vuole dire, dove ci vuole portare, non ci prova nemmeno a realizzarlo, a mostrare al mondo il fuoco che ha dentro; e poi, quando siamo più grandi, non facciamo che ricacciarlo nel buio, rimuoverlo, dimenticarcene, far finta che non sia mai esistito per la troppa paura di fare i conti con questo animale incontrollabile dentro di noi."
Coinvolgente e profondo come tutti i romanzi di Enrico Galiano, "Una vita non basta" sfrutta a pieno le potenzialità di un protagonista problematico per insegnarci che, nella vita, è meglio essere un punto e virgola che un punto. Che non avere tutte le risposte non significa essersi perso. Che non sapere ancora chi siamo è in realtà il sintomo di una vita piena di potenzialità tutte da realizzare.
Per quanto riguarda la trama, non mi ha sorpreso più di tanto. C'è meno azione rispetto alle parole, e onestamente avrei preferito una storia meno lunga.
June 3, 2024
Ho scoperto Enrico Galiano qualche anno fa perchè un professoressa mi aveva consigliato un suo libro e da lì mi sono innamorata della sua scrittura. Non ho ancora letto tutti i suoi libri ma sto cercando di rimediare e finora penso che questo sia stato il migliore. Mi è piaciuto moltissimo, ho empatizzato con il protagonista sin da subito, probabilmente anche perchè abbiamo la stessa età.
Teo è un ragazzo che da sempre cerca il suo posto nel mondo, il rapporto che ha con i genitori è difficile e ama la lettura ma a scuola non spicca per la sua bravura. È per questo infatti che decide di lasciare la scuola. In un periodo di punizione conosce un uomo ormai anziano che inizia a fargli lezione sul posto di lavoro. È grazie a lui, il Professor Bove, che Teo impara a vedere il mondo da un'altra prospettiva.
Mi è piaciuto davvero tanto, nonostante sia un libro abbastanza lungo sono riuscita a leggerlo velocemente, una volta iniziato non riuscivo a staccarmi.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è il rapporto che Teo ha con Peach, la sua migliore amica; e il miglioramento del rapporto con il padre che all'inizio della storia non è dei migliori.
Penso che sia un libro che può far riflettere tante persone, partendo da quelle più giovani di 13 o 14 anni, fino ad arrivare a quelle più mature.
Per me ormai Galiano è diventato una garanzia, spero di leggere presto qualcosa di nuovo!
Teo è un ragazzo che da sempre cerca il suo posto nel mondo, il rapporto che ha con i genitori è difficile e ama la lettura ma a scuola non spicca per la sua bravura. È per questo infatti che decide di lasciare la scuola. In un periodo di punizione conosce un uomo ormai anziano che inizia a fargli lezione sul posto di lavoro. È grazie a lui, il Professor Bove, che Teo impara a vedere il mondo da un'altra prospettiva.
Mi è piaciuto davvero tanto, nonostante sia un libro abbastanza lungo sono riuscita a leggerlo velocemente, una volta iniziato non riuscivo a staccarmi.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è il rapporto che Teo ha con Peach, la sua migliore amica; e il miglioramento del rapporto con il padre che all'inizio della storia non è dei migliori.
Penso che sia un libro che può far riflettere tante persone, partendo da quelle più giovani di 13 o 14 anni, fino ad arrivare a quelle più mature.
Per me ormai Galiano è diventato una garanzia, spero di leggere presto qualcosa di nuovo!
July 14, 2024
✨Una vita non basta di Enrico Galiano
➡️Chi non conosce il professore Enrico Galiano, una penna brillante e riflessiva.Le sue storie arrivano dritte al cuore e alla mente.
In "Una vita come tante" torna il prof.Bove che avevamo già incontrato in "Eppure cadiamo felici"
Teo il protagonista viene bocciato in seconda liceo, passerà l' estate svolgendo lavori socialmente utili.Teo ha qualcosa dentro di sé di cui non riesce a parlarne con nessuno, non riesce a comprendere cosa sia, infatti la chiama la "cosa".
L'incontro con il prof.Bove sarà per lui la svolta decisiva.Giorno dopo giorno, Teo capirà che per scoprire la ragione di vita è necessario non arrendersi mai.
La paura ci impedisce di essere felici. La paura spesso la si vede come un nemico subdolo pronto a colpirci, ma se invece imparassimo ad ascoltarla???
Lottare per ciò in cui crediamo.
Un romanzo meraviglioso che dovrebbero leggere i ragazzi,ma che fa bene anche a noi adulti.
Amo le letture che fanno riflettere, che parlano di tempi importanti, attuali e reali: giovani, scuola, istruzione.
Un libro intenso che ci insegna a non avere paura di fallire, non avere paura di affrontare le occasioni perdute perché bisogna provare a riprovare fino a quando riusciamo a tirare fuori il capolavoro che è in noi
"Sbagliare è l' unico modo per capire chi si è"⭐⭐⭐⭐⭐
➡️Chi non conosce il professore Enrico Galiano, una penna brillante e riflessiva.Le sue storie arrivano dritte al cuore e alla mente.
In "Una vita come tante" torna il prof.Bove che avevamo già incontrato in "Eppure cadiamo felici"
Teo il protagonista viene bocciato in seconda liceo, passerà l' estate svolgendo lavori socialmente utili.Teo ha qualcosa dentro di sé di cui non riesce a parlarne con nessuno, non riesce a comprendere cosa sia, infatti la chiama la "cosa".
L'incontro con il prof.Bove sarà per lui la svolta decisiva.Giorno dopo giorno, Teo capirà che per scoprire la ragione di vita è necessario non arrendersi mai.
La paura ci impedisce di essere felici. La paura spesso la si vede come un nemico subdolo pronto a colpirci, ma se invece imparassimo ad ascoltarla???
Lottare per ciò in cui crediamo.
Un romanzo meraviglioso che dovrebbero leggere i ragazzi,ma che fa bene anche a noi adulti.
Amo le letture che fanno riflettere, che parlano di tempi importanti, attuali e reali: giovani, scuola, istruzione.
Un libro intenso che ci insegna a non avere paura di fallire, non avere paura di affrontare le occasioni perdute perché bisogna provare a riprovare fino a quando riusciamo a tirare fuori il capolavoro che è in noi
"Sbagliare è l' unico modo per capire chi si è"⭐⭐⭐⭐⭐
January 16, 2025
Ho difficoltà a scegliere le parole adatte per descrivere, raccontare quanto questo libro mi sia entrato dentro e quanto di bello mi abbia lasciato.
Ho ritrovato in Teo la me sedicenne e le sue ansie, le sue paure e incertezze per il futuro e per quello che sarebbe voluta diventare.
Ho ritrovato in Bove la me insegnante che non vuole limitarsi a esporre ai suoi studenti i programmi ministeriali ma che vuole aiutarli e supportarli per raggiungere i loro obiettivi, che vuole insegnare a vivere la vita e a non lasciarsi abbattere dalle sue avversità.
Quindi mi limiterò a dire quanto segue: se siete ragazzi che vi sentite fuori posto o sbagliati, leggete questo libro per rendervi conto che invece siete perfetti così come siete, con tutte le vostre imperfezioni e paure e che non bisogna mai fermarsi quanto imparare dalle cadute; se siete insegnanti che avete smarrito la via, leggete questo libro per ricordarvi il motivo per cui avete scelto di insegnare.
Se non rientrate in nessuna delle seguenti categorie, invece, leggete questo libro perché è uno dei migliori regali che possiate farvi.
Ho ritrovato in Teo la me sedicenne e le sue ansie, le sue paure e incertezze per il futuro e per quello che sarebbe voluta diventare.
Ho ritrovato in Bove la me insegnante che non vuole limitarsi a esporre ai suoi studenti i programmi ministeriali ma che vuole aiutarli e supportarli per raggiungere i loro obiettivi, che vuole insegnare a vivere la vita e a non lasciarsi abbattere dalle sue avversità.
Quindi mi limiterò a dire quanto segue: se siete ragazzi che vi sentite fuori posto o sbagliati, leggete questo libro per rendervi conto che invece siete perfetti così come siete, con tutte le vostre imperfezioni e paure e che non bisogna mai fermarsi quanto imparare dalle cadute; se siete insegnanti che avete smarrito la via, leggete questo libro per ricordarvi il motivo per cui avete scelto di insegnare.
Se non rientrate in nessuna delle seguenti categorie, invece, leggete questo libro perché è uno dei migliori regali che possiate farvi.
December 4, 2024
Uno di quei libri che rileggerei ad oltranza e sempre con piacere. Che dire dell’autore; io lo adoro perché fa il difficile mestiere di insegnante come se fosse una missione e ci riesce maledettamente bene. Ci vorrebbero tantissimi insegnanti così. La scuola sarebbe un posto dove i ragazzi andrebbero con “Gioia”. Un po’ come Bove. Prof. Galiano, leggo i suoi libri perché riesco a cogliere spunti e riflessioni sull’adolescenza, ma non solo. Sono di aiuto con i miei figli, mi suggeriscono il modo giusto per rapportarmi con loro e con la loro difficile età. Non è stato facile nemmeno per noi che ci siamo passati tanto tempo fa, ma sicuramente non avevamo gli aiuti che hanno ora gli adolescenti.
Il libro mi è piaciuto tantissimo ma la parte che mi ha colpita in modo particolare è il suo ringraziamento ad un ragazzo che le ha dato lo spunto per questo libro. Grazie a questo ragazzo e grazie a lei per essere così capace di toccare il cuore delle persone. Aspetto di leggere il seguito o il capitolo 13 😉
Il libro mi è piaciuto tantissimo ma la parte che mi ha colpita in modo particolare è il suo ringraziamento ad un ragazzo che le ha dato lo spunto per questo libro. Grazie a questo ragazzo e grazie a lei per essere così capace di toccare il cuore delle persone. Aspetto di leggere il seguito o il capitolo 13 😉
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