Fatima, Omar e Sasha sono moderni Ulisse che lasciano la propria patria per non ritornare. Tre storie vere, epopee diverse ma accomunate da un unico la salvezza.
Ci sono storie che sono come pugni nello stomaco. Sono storie difficili da ascoltare e ancora più difficili da raccontare, ma una volta iniziate, è impossibile tornare indietro. Come succede in questo libro, dove si resta agganciati alle parole di Pablo Trincia, uno dei più abili storyteller di oggi, che qui apre scorci su vite distanti dalle nostre, ma solo per un caso fortuito. Ragazze e ragazzi di nazionalità, culture e fedi diverse, accomunati però da un unico e universale poter vivere liberi e al sicuro. Questo motore che spinge oltre i confini noti - spezzando i legami, gettando tra le braccia del pericolo - Trincia l'ha visto in azione con i suoi occhi durante i viaggi a caccia di verità in giro per il mondo, nelle peripezie di centinaia di persone in movimento. Come quelle di Fatima, cresciuta in un piccolo villaggio dell'Afghanistan, dove le opportunità di studiare ed emanciparsi sono pari a zero se si ha la sfortuna di nascere, donna, sotto un regime di uomini che si fanno chiamare taleban. O Omar, in fuga dalla povertà che imperversa nel sottile lembo d'Africa a cui appartiene. O ancora, quelle di Sasha, la cui esistenza è stata congelata una mattina di febbraio 2022, al grido lacerante di una sirena antiaerea ucraina. Fatima, Omar e Sasha sono tre ragazzi diventati, loro malgrado, dei migranti. Le loro storie - odissee fatte di dolore e speranza - ci riconnettono alla grande comunità umana, ricordandoci allo stesso tempo chi siamo come individui. E proprio perché difficili da raccontare, meritano di essere ascoltate, e ancora di più meritano di essere condivise, come ha fatto Pablo Trincia in questo toccante, potente volume.
Un libro per ragazzi che dovrebbero leggere anche gli adulti. 3 storie di migranti raccontate nel dettaglio, per capire e accogliere senza pregiudizi chi è scappato da situazioni che non riusciamo neanche ad immaginare . Come sempre, la narrazione di Pablo Trincia é intima e efficace .
Audiolibro. Pablo Trincia ha un modo di raccontare le cose che riesce a catturare l’attenzione e tenerla agganciata fino all’ultima parola. Questo libro parla di tre persone che sono arrivate in Italia come migranti, ognun* con la propria storia, con più o meno accettazione e accoglienza. Perché chi arriva dal Gambia o dall’Afghanistan o dall’Ucraina non ha lo stesso trattamento, innegabile e amara verità. Insomma, un percorso con tre filoni narrativi per 3 storie uguali e diverse.
Un libro necessario in un'epoca che vede crescere i sentimenti d'odio per il diverso in gran parte del mondo. Un libro che non si basa su vuote argomentazioni retoriche e astratte, ma che racconta la vita vera di tre ragazzi migranti in un tono ricco di empatia che riesce ad umanizzare anche colore che sovente vengono visti come meri "invasori". Le storie di Fatima, di Omar e di Sasha non sono uniche nel loro genere: è la storia della storia dell'umanità, che da sempre ha dovuto migrare per cercare delle condizioni di vita migliori.
Da laureanda in mediazione linguistica ho apprezzato davvero questo libro e credo che, anche nelle università, andrebbero letti più libri di questo tipo. Lo consiglio caldamente a chiunque, perché c'è solo da imparare e crescere leggendolo.
Libro da aggiungere alle liste delle letture estive nelle scuole. Breve ma di un impatto commovente, mi sono angosciata con i protagonisti mettendo in discussione da mia eistenza privilegiata di baianca europea. Mi ha lasciato tanto e non me lo aspettavo
Un libro che ti fa vivere in prima persona i viaggi di questi 3 ragazzi che scappano dai propri paesi per non fare più ritorno. Dipinti come moderni Odisseo Sasha, Omar e Fatima ci raccontano la storia del loro viaggio verso la terra dei miracoli "L'Europa"... Libro molto profondo che fa riflettere sulle condizioni di migliaia di persone che ogni giorno lottano per la sopravvivenza.....
Commuovente, ipnotico e intenso. Ritratti meravigliosi di una straordinaria umanità, che Trincia sa pitturare sempre così bene. Tutte e tre le storie di questi ragazzi sono incredibili, la loro testimonianza un dono prezioso per tutti noi. Da leggere, da far leggere, da tenere sempre e costantemente presente.
Pablo Trincia è capace di trasmettere emozioni sempre, anche con la scrittura. Ha scritto un libro semplice ma nello stesso tempo molto profondo,e da fare leggere ai nostri ragazzi quanto sono fortunati a trovarsi nella "parte giusta" del mondo.