101 consigli per girare il mondo risparmiando tempo, soldi e brutte sorprese La vita nomade non è per tutti, ma può diventarlo. E Daniela De Girolamo lo sa lei ha davvero mollato tutto per inseguire il sogno di vivere viaggiando, e adesso è pronta a condividere trucchi e segreti con chiunque desideri esplorare il mondo su una casa a quattro ruote. Come funziona un camper, quali sono gli accessori indispensabili da avere sempre con sé, come orientarsi tra normative e documenti, come risparmiare sulle aree di una guida facile rivolta tanto ai principianti quanto ai camperisti di lungo corso. Pieno di consigli, ma anche e soprattutto di aneddoti e ricordi, questo libro ci ricorda che l’unica cosa davvero fondamentale per una vita in camper è tirar fuori il di essere sé stessi, di buttarsi, di realizzare i propri desideri senza voltarsi indietro. Dopo, non resta che abbassare i finestrini e godersi l’avventura. Dallʼautrice del blog Mollo tutto e vado a vivere in camper, la guida definitiva per realizzare il viaggio dei tuoi sogni «Daniela mi ha trasmesso molte emozioni. Ho acquistato di recente un camper e sono sicura che lei sarà il mio supporto fondamentale!» «Daniela ci sprona ogni giorno a ricominciare, a eliminare la paura che ci impedisce di capire chi siamo. Dalla sua esperienza ognuno di noi può trarre un insegnamento per andare avanti.»
Daniela De Girolamo Calabrese, classe 1984, è camperista dal 2016, campeggiatrice dall’età di sei anni e viaggiatrice solitaria da sempre. A settembre 2018 decide di mollare tutto e va a vivere in camper con il suo amico a quattro zampe Spritz. Da allora ha già cambiato quattro camper, percorso centinaia di migliaia di chilometri, attraversato più di quindici Paesi europei. È autrice del libro La felicità è una conquista e del blog mollotuttoevadoavivereincamper.com.
Effettivamente i consigli sono utili, ma non posso dare più di due stelle perché questo libro avrebbe potuto contenere 50 pagine e le informazioni sarebbero state le stesse. Ogni capitolo iniziava con una serie di frasi banali che allungavano “il brodo” rendendo il libro a tratti snervante.