Le foreste ricoprono una buona parte delle terre emerse in un grande groviglio di radici, rami, alberi, foglie ed esseri viventi. Per raccontarlo, Danilo Zagaria, biologo e divulgatore appassionato, arricchisce le scienze forestali, ecologiche e geologiche con ficcanti incursioni in letteratura, filosofia, antropologia, architettura, economia. Passando dai mangrovieti sulle coste oceaniche alla taiga siberiana, dalle canopie tropicali ai querco-carpineti nel cuore d’Europa, Zagaria compone sotto i nostri occhi un mondo complesso e stratificato, dalle profondità della terra ai fiumi volanti, dalla preistoria al futuro. Il groviglio verde intreccia storie che si muovono nello spazio e nel tempo e «storie multispecie», come le chiama Donna Haraway, i cui fili vengono ripresi da altre mani creando legami imprevedibili e sorprendenti.
Libro meritevole! Da naturalista di formazione, anche se ho fatto tutt’altro nella vita, sono sempre stato convinto della potenza di un approccio sistemico e multidisciplinare ai problemi e alla conoscenza; ritrovare in un testo divulgativo lo stesso approccio mi fa sentire a casa. Quello di Danilo Zagaria è un testo divulgativo apparentemente semplice perché scritto in modo accattivante, scorrevole e in un corretto linguaggio scientifico, ma non professorale. In realtà si nota una grande conoscenza della materia complessa fatta più di fitogeografia che di botanica, di relazioni tra organismi viventi e ambiente fisico, di gestione della natura, ma anche dei problemi connessi con lo sviluppo e lo sfruttamento delle risorse, di antropologia, etnografia e anche di cultura, con le incursioni, mai fini a sé stesse, nella letteratura.