Le indagini del tenente Roversi Febbraio 1963. Un giornalista torinese, Francesco Gallo, viene trovato privo di vita alle pendici di Monte Forte, nella Nurra. Le indagini condotte dal tenente Roversi sembrano indicare che il movente sia legato a un reportage che il giornalista stava conducendo nella zona e abbia a che fare con le tensioni per la crisi mineraria in atto in tutta l’isola. A capo dell’inchiesta subentra il Nucleo Investigativo Regionale di Cagliari, mentre il tenente, estromesso dal caso, chiede e ottiene di occuparsi di un’indagine in apparenza la misteriosa sparizione di un pittore dilettante, Carmine Fusco, ex galeotto stabilitosi dopo la scarcerazione in un vecchio cuile abbandonato della Nurra, a cui anche il giornalista aveva dedicato un’attenzione crescente prima di essere ucciso. Convinto dell’esistenza di un legame fra i due casi, Roversi, contro il parere dei suoi superiori e muovendosi al limite di regolamenti e ordini ricevuti, dovrà fare ricorso a tutta la sua astuzia per costringere alla fine l’assassino a uscire allo scoperto e indurlo a confessare. Una nuova indagine per il tenente Roversi. Due inchieste apparentemente non collegate fra loro, le asperità della Sardegna e un caso molto complesso. Hanno scritto dei suoi «Il tenente Giorgio Roversi, bolognese laureato in Fisica, fanatico della scorza di cioccolato e di Tex Willer, è stato sbattuto in Sardegna per motivi disciplinari e si trova subito alle prese con un caso apparentemente irrisolvibile.» La Lettura - Corriere della Sera «Una buona dose di ironia e fatti realmente accaduti che forniscono lo spunto per costruire un perfetto giallo.» La Nuova Sardegna «Un giallo classico con inserti in dialetto e squarci vintage.»
Gavino Zucca È laureato in Fisica e in Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici. È nato e vive a Sassari, ma ha trascorso oltre trent’anni a Bologna dove ha lavorato all’ENI come project manager, prima di dedicarsi all’insegnamento della Fisica nella scuola superiore. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti partecipando a premi letterari in tutta Italia. La Newton Compton ha pubblicato Il mistero di Abbacuada, Il giallo di Montelepre, Il delitto di Saccargia, Il misterioso caso di Villa Grada, Assassinio a Pedra Manna, Giallo sulla Riviera del Corallo, Doppio mistero sotto la rocca, Delitto a Foresta Burgos, L'enigma nella Nurra e l’ebook Giallo al collegio dei Santi Innocenti, dedicati alle indagini del tenente Giorgio Roversi.
Molto piacevole e intrigante questo nuovo episodio delle indagini del tenente Roversi, ambientato nella zona di Sassari durante il carnevale del 1963. Quando viene ritrovato il cadavere di un giornalista proveniente da Torino, in molti suppongono che la morte sia collegata a un evaso che si nasconde nella zona della Nurra o ai disordini in miniera, dove il giornalista ha avuto un'accesa discussione con il sorvegliante. Il tenente Roversi, però, indaga seguendo una pista tutta sua, collegata alla scomparsa di un ex carcerato, che nella Nurra si era rifatto una vita come pittore, e che, a quanto pare, era molto bravo. Secondo Roversi, il giornalista aveva scoperto qualcosa sul pittore, e i due omicidi sono collegati. Intanto, a carnevale i nostri amici devono partecipare a un veglione, e Caterina e Brunilde si organizzano in modo da fare una sorpresa graditissima a Roversi e Gualandi (sorpresa che noi scopriamo insieme a loro, anche se avevamo già mangiato la foglia da molto prima), mentre Michele, il fratello di Caterina, è alle prese con una sua ex-fiamma, Susy, fidanzata a un ammasso di muscoli, Mariolino detto Cappadui, che dà troppo per scontato il fatto che lei voglia stare con lui.
Che bella puntata con il tenente Roversi questa volta, mi é piaciuto molto! E poi ancora più bello conoscere e aver visto dal vivo i luoghi (stupendi) di questo giallo.
Solita indagine del Ten. Roversi che anche se desautorato risolve comunque il caso grazie al suo fiuto ed ai trabocchetti che riesce a inventare. E con uno di questi risolve anche un problema quasi 'famigliare'
Un bel giallo ambientato a Sassari durante le festività del carnevale del 1963.
Contiene tutti gli elementi che gradisco nel genere:
• il tenente Roversi, protagonista dal grande istinto, che non ha paura di applicare metodi poco ortodossi per giungere a capo delle indagini; • uno sfondo culturale e storico interessante su cui indagare; • co-protagonisti divertenti che arricchiscono la trama.
Mi posso ritenere soddisfatta di aver risolto prima del tenente il mistero della stoffa gialla; non avrei però mai indovinato il colpevole senza di lui!
Non capisco perché i libri di questa serie non abbiano migliaia di recensioni! Sono gialli interessanti e spesso intricati, un’ambientazione magnifica e con una sottotrama romance non invadente e delicata che fa venire le farfalle nello stomaco. È sempre una gioia tornare tra queste pagine