Imparare a “capirsi” è un tema del nostro tempo. Panda affronta Ansia, Paura, Stress e altre emozioni che si annidano nella testa di ognuno di noi, mostrandoci come combatterle... ma anche come adattarci a loro, prendendoci cura della nostra mente e del nostro corpo. In coda al libro si potrà consultare un ricco apparato bibliografico con le fonti scientifiche di riferimento.
Un libro estremamente interessante, ma al tempo stesso semplice e accessibile a tutti, su come funziona il cervello quando si ritrova intrappolato da pensieri intrusivi, depressione, ansia e annessi. La prima parte è più personale e riguarda la storia dell’autore; la seconda si concentra sui meccanismi di funzionamento de cervello quando si scatenano pensieri d’ansia, paura e quali meccanismi attiva il cervello per contrastarli. L’ultima parte invece sono una serie di esercizi pratici di meditazione, mindfulness e esercizi fisici che aiutano a radicare dei comportamenti più sani per contrastare i percorsi deleteri della mente. L’ho trovato un libro piacevole, scorrevole, di facile comprensione. In diversi momenti mi ha anche commosso e consolato, non c’è mai un atteggiamento giudicante o inquisitorio, probabilmente il tutto agevolato dalla narrazione tramite Panda. Il libro si presta a diverse riletture, sia per sedimentare e metabolizzare, sia per rinfrescare le buone abitudini. Spero Bevilacqua ne scriva altri così perché è stato veramente un balsamo.
In questo fumetto Giacomo Keison Bevilacqua parla di come determinati comportamenti e pensieri possano condurci verso abitudini malsane. Oltre ad affrontare ed esporre parti più teoriche – avvalendosi di conoscenze scientifiche – l’autore offre anche esercizi pratici (di mindfulness e fisici). Ho apprezzato questa parte più pratica e anche il fatto che abbia offerto esercizi di diverso tipo così ogni persona può usare quelli che più le risultano consoni e adatti alle sue esigenze e necessità. Non ho mai letto libri di auto-aiuto, ma A Panda piace… capirsi mi è sembrato un fumetto appartenente a questo genere. (Non lo dico con intento dispregiativo sia chiaro, è più una constatazione personale). Non rientra tra i miei fumetti preferiti dell’autore, ma penso che possa essere utile a molte persone. Al di là degli esercizi pratici, penso possa essere d’aiuto anche capire come funziona – generalmente – il cervello e come si innescano determinati meccanismi di pensiero e/o comportamento. Potrebbe anche essere un modo più semplice per apprendere nuove informazioni. Ci sono tante persone che evitano libri di saggistica pensando siano noiosi e/o troppo difficili. Il fumetto – inteso come genere – può rendere il tutto più facilmente fruibile.
Lettura molto semplice ma allo stesso tempo interessante, che tratta temi importanti come ansia, stress, paura, abitudini, curiosità. Può essere un punto di partenza per aiutarsi a migliorare, anche tramite numerosi consigli pratici che offre. Illustrazioni a dir poco molto belle e creative.
Un’ottima graphic novel, anche si diversa dal solito. Panda si sa soffre di ansia, ma ha trovato i modi per uscire dal loop. Belle le spiegazioni e utili gli esercizi proposti al termine del libro. Consigliato a chi cerca un modo per soffrire di meno.
Bellissimo, spiega in maniera semplice alcuni funzionamenti del cervello, soprattutto legati ad ansia, paura, rabbia, e fornisce anche dei semplici esercizi per gestirle. Il libro giusto al momento giusto
Ho sempre passato il tempo pensando a quello che mi mancava. Ma che dico…passo il tempo pensando a quello che mi manca. Quello che mi manca come persona, quello di cui penso di aver bisogno. Questo graphic novel l’ho comprato al Salone del libro e l’ho lasciato nella mia libreria a parlarsi con gli altri, fino al momento in cui ho capito che VOLEVO leggerlo. Riguardando i miei ultimi quattro anni vedo un’onda che si alza e si abbassa, vedo una me che reagisce e una me che si chiude a riccio lasciando tutti fuori. Vedo una me che si riprende i suoi spazi (ci prova) e poi li riperde nel caos della quotidianità, perché le priorità sono altre. Giacomo Keison Bevilacqua ha messo nero su bianco la sua esperienza, e non esiste niente di più prezioso al mondo: del resto quando dobbiamo fare un viaggio chiediamo consigli a chi c’è già stato, e perché non dovremmo fare lo stesso con altre tematiche che ci riguardano non tanto da vicino, quanto da dentro? Essere tutti diversi non è abbastanza da strapparci via il nostro essere umani. Riguardando i miei ultimi quattro anni, ho smesso per lunghi periodi di credere alla felicità, ho aspettato che ogni giorno si presentasse il pensiero intrusivo quotidiano finendo per crearlo, ho smesso di pensare che sarebbe arrivato un momento in cui sarei stata bene, ho finito per non uscire più, non confrontarmi più, ho iniziato ad avere delle ossessioni e degli atteggiamenti compulsivi che manovravano ogni mio gesto. Ci sono stati momenti in cui ascoltavo il mio corpo come se mi stesse tradendo. La prima volta che un amico mi ha tranquillizzato sulla respirazione era il 2020: gli dicevo che non riuscivo a respirare bene, che il fiato si bloccava, che avevo il fiatone e non riuscivo a soddisfare il mio bisogno di inspirazione. Mi ha risposto che il diaframma è un muscolo, e come tutti i muscoli con l’ansia si irrigidisce e mi consigliò degli esercizi per sbloccarlo (grazie Alessandro). Però una volta capito questo sono iniziate altre sensazioni: le extrasistole, i giramenti di testa e altre cose poco piacevoli alle quali davo (e tutt’ora a volte do) un peso enorme. Il mio medico mi ha chiesto se soffrissi di ansia e attacchi di panico. Ritrovo tanto di me in questo graphic novel, che non mi avrà risolto la vita ma che si costituisce come un tassello che posso riprendere sotto mano ogni volta che vorrò e avrò bisogno (alcuni esercizi ho già iniziato a metterli in pratica). Negli ultimi quattro anni ho dato così tanta importanza a ciò che non ho e che ho perso, che l’unica cosa che realmente ho perso ero io, la mia curiosità, la mia luce, le mie risate sgangherate (un po’ le ha portate via la nonna quando se n’è andata), e pure ho perso di vista tutte le cose belle che mi sono successe e che ho creato, le ho sottostimate tanto da renderle insignificanti come se andassero a riempire un colabrodo, quindi adesso ne elencherò alcune in ordine sparso solo per la gioia di scriverle: sono tornata dallo psicologo, sono stata vicinissima ad una persona che mi ha cresciuto e che ho potuto festeggiare letteralmente fino al suo ultimo giorno, ho comprato casa, ho ripreso a frequentare i miei amici, ho accettato la fine di una relazione che non poteva funzionare, ho creato questo podcast con l’aiuto di persone meravigliose, ho avuto un nuovo ruolo a lavoro, abbiamo creato un club del libro con delle ragazze incredibili, l’altro giorno ho fatto una risata fortissima, ho deciso di andare al parco nel mio giorno libero, mi sono trasferita, ho ritrovato persone che non sentivo da anni, ho conosciuto persone che mi hanno arricchito. La strada è ancora lunghissima, ad esempio devo lavorare sul non diventare l’etichetta che mi viene affibbiata dalle altre persone, non caricarmi di ciò che gli altri pensano che io sia, non dare eccessiva importanza ad una delusione, volermi bene (che retorica, ma che verità), perché ha ragione il mio psicologo: quando non rimane nessuno, rimango io. La strada è ancora lunghissima e io ho una paura cane dei momenti che saranno di nuovo oscuri e ho paura che questa sia solo una cometa, ma pensare che potrò avere la consapevolezza di rendere questo buio meno buio, arredarlo e poi uscirne, mi tranquillizza. Al buio posso comunque ballare. Speriamo bene, con fiducia.
Un libro che parla dell’ansia, da cosa è causata e come possiamo combatterla. Ci mostra comportamenti e situazioni che neanche ci accorgiamo essere conseguenze di stati d’animo quali ansia e stress.
Mi sono ritrovata in ogni parola, frase, vignetta e pagina del libro. Mi ha aiutata a capire cosa “sbaglio” e come migliorare il mio atteggiamento verso la mia ansia.
Punto bonus: gli esercizi dopo la “pratica”.
Un libro che consiglio a chiunque, anche a chi crede di non averne bisogno, il suo essere una graphic novel lo rende adatto a tutti e rende la lettura meno pesante e più comprensibile.
Bello, soprattutto nel suo intento, per mio gusto personale avrei preferito se tutte queste perle di saggezza fossero state comunque integrate in una bella storia, resto convinta del fatto che questo libro aiuterà molte persone.
👉 A Panda piace capirsi è solo uno dei tanti volumi che sfrutta questo buffo animale per parlare di cose e affrontare argomenti. In questo caso specifico Panda soffre di attacchi di ansia e di panico. Panda ha necessità di capirsi, conoscersi, approfondirsi, guardarsi dentro per guardare in faccia e provare a sconfiggere quel mostro che è il disturbo d'ansia generalizzato.
❤️ Nella prefazione troverete che il fumetto (fatto DA DIO, un vero gioiello anche da esporre e tenere in vista sullo scaffale) è pensato per un target giovane. Bevilacqua aveva 11 anni quando sono comparsi i primi attacchi di panico e di ansia e spesso si è sentito dire le cose sbagliate da medici, amici e parenti. Attraverso un grande e complicato lavoro su sé stesso l'autore, negli anni, è riuscito a inquadrare l'argomento, sviscerarlo, guardare il mostro da così vicino da non vederlo quasi più.
✨ Adesso è un papà e la necessità di stare bene per fare DEL BENE a sé stesso ma soprattutto a chi gli sta accanto è diventata una priorità.
🤟 A panda piace capirsi è suddiviso in due macrosezioni: - nella prima si cerca di capire meglio cosa sia l'ansia, il trigger, la ricompensa etc etc - nella seconda parte vengono offerti tecniche e trucchi per superare dapprima il momento in sé e per sé ma anche il disturbo nella sua interezza sfruttando la mindfulness.
🖐️ Nella prefazione viene ripetuto 4mila volte: non è un medico, non si può sostituire a un medico e non vuole essere un prontuario medico. Vuole solo AIUTARE A CAPIRE. Chi? Immagino che i fruitori - come lui stesso dice - siano ragazzi giovani. Ma anche i loro genitori. Ma anche, aggiungo io, tutti coloro che lavorano con i giovani.
Io soffro di ansia generalizzata, ma sono grande e negli anni ho imparato a guardare questo mostro dritto in faccia. Lo conosco e MI conosco. Alcune delle tecniche che propone le attuo da sempre pur senza sapere che fossero "tecniche". Le faccio perché... È istintivo. Alcune altre invece non le conoscevo e mi sono state utili.
In generale, invece, mi sarà utile per poter aiutare i ragazzi che mi gravitano attorno.
Un fumetto quindi, ma anche un manuale semplicissimo e ad alta fruibilità per parlare di un argomento che TROPPO SPESSO viene trattato con superficialità soprattutto quando colpiti sono i giovanissimi.
Recensione a cura della pagina instagram Pagine_e_inchiostro: Imparare ad auto conoscersi e capirsi è una delle grandi sfide del nostro tempo, soprattutto in una società sempre più frenetica, che lascia poco spazio all’ascolto interiore. In questa graphic novel, Bevilacqua affida al suo celebre alter-ego, Panda, il compito di conoscere Ansia, Paura, Stress e tutte quelle emozioni che abitano la mente di ciascuno di noi. Non solo le affronta e le smaschera con ironia, ma ci mostra anche come accoglierle, imparando a gestirle e a prenderci cura, al tempo stesso, del nostro corpo e della nostra mente.
Con grande naturalezza, Bevilacqua alterna momenti di comicità a passaggi più tristi e intensi, confermando la sua capacità di muoversi tra registri diversi. Attraverso le avventure di Panda, ci parla di emozioni, fragilità e benessere, con leggerezza e profondità: si sorride, ma ci si riconosce anche in quelle verità scomode che il libro non teme di raccontare e mostrare. A panda piace capirsi diventa una sorta di manuale emotivo, adatto non solo agli adolescenti alle prese con le prime forme di ansia, ma anche agli adulti che cercano strumenti per comprenderla meglio. Grazie ad un linguaggio chiaro (a tratti persino scientifico) e alla forza visiva delle tavole, la graphic novel riesce a spiegare con semplicità i meccanismi cerebrali legati a paura, ansia e stress, offrendo spunti pratici per evitare comportamenti dannosi nel quotidiano. Il risultato è un’opera fresca, divertente e sincera: Panda diventa un po’ lo specchio di ciascuno di noi, con le nostre contraddizioni e la costante ricerca di una qualche forma di equilibrio.
Un style un peu lourd, bien qu'on sente que l'auteur cherche à diluer l'information au milieu de dessins et de personnages intéressants. Beaucoup de choses et de concepts sont répétés plusieurs fois, ce qui donne malheureusement l'impression parfois de faire du sur-place et que le livre ne finira jamais. Bien que les sujets abordés puissent parler à beaucoup de personnes, malheureusement beaucoup de thèmes liés à l'anxiété et les problèmes de stress ne sont pas abordés. On sent que l'auteur ne parle que de sa propre expérience, je trouve dommage de ne pas avoir plus développé le sujet. Quitte à avoir seulement l'expérience de "panda", j'aurais apprécié avoir un fil conducteur qui présenterait son évolution au fil d'une histoire, qui aurait peut-être plus maintenu mon intérêt. Mais ce choix de chapitres à thèmes m'a vraiment parfois donné l'impression de livre un livre de cours destiné aux enfants. De nombreux personnages, personnification de concepts m'ont énormément plus, dommage qu'il n'existe que comme illustration à côté de texte explicatifs. J'aurais aimé les voir incorporer d'une meilleure manière dans l'œuvre, avec plus de matière. Un livre qui ne m'est clairement pas destiné. Je suis partie avec l'idée de le lire pour satisfaire une certaine curiosité du sujet tout en me divertissant, il faut totalement oublier le côté divertissant. C'est un livre très explicatif et personnel qui je pense ne peut malheureusement toucher que les personnes concernées par les exacts même problèmes que panda, et qui n'ont pas accès à un support de professionnels.
che dire, penso che questo libro sia indirizzato proprio a me ma in generale a chiunque soffra d'ansia e vuole provare a capire qualcosa in più su di sé, nonostante non sia mai stata un'amante dei libri di crescita personale perché ho sempre preferito risolvere i problemi di testa mia partendo dal presupposto che quello che c'era scritto in quei libri era qualcosa di idealizzato e irraggiungibile ma mi sono resa conto che mi sbagliavo. con questo libro mi sono un po' riscoperta, mi ha spiegato in maniera semplice concetti che pensavo fossero impossibili da districare e mi ha aiutato a vedere le cose sotto una prospettiva diversa. ci sono stati anche dei momenti in cui ho dovuto mettere in pausa la lettura per capire meglio ciò che il libro volesse comunicare e una volta finito ho sentito un senso di pace che non provavo da tanto e mi sono detta "alla fine c'è sempre una via d'uscita"
Proprio un fumetto utile. Me lo ha prestato Marco, anche se ho finito di leggerlo poco fa, credo che ne prenderò una copia perché è davvero fatto bene e può risultare utile averlo sempre con sé.
Se volete affrontare in maniera un pochino più "leggera" l'ansia, lo stress, la rabbia e la paura, questo fumetto fa per voi! Ci sono tante spiegazioni e esercizi validi. [Grazie Momi per avermi pensata]
L'autore ripercorre tramite la sua esperienza ciò che ha imparato riguardo a ansia, stress e non solo. Un approccio semplice, diverso da libri di auto-aiuto che vogliono trattare lo stesso tema. A 50 pagine dalla fine ho iniziato a prendere appunti e capito che rileggerò questo fumetto... Più volte
Manuale in forma di fumetto per affrontare l'ansia e il tema della psicoterapia. Molto didattico, con spiegazione dei trigger e del fenomeno sottostante, e di eventuali esercizi provati dall'autore stesso, ed appresi in terapia e in saggi (indicati nella bibliografia), il tutto coi disegni di Panda.
Oltre ad averlo trovato utile per l'approccio pratico e scientifico, l'ho anche trovato calmante da leggere (cosa totalmente personale, ovviamente). Interessante anche per come mescola fumetto con "saggistica"
A metà strada tra una graphic novel e un manuale di auto-aiuto (molto bello come i due stili confluiscano insieme) e, soprattutto, è una guida piena di consigli pratici, per capirsi e forse anche per capirci, diceva quello.
Uno di quei libri di auto aiuto di cui non sapevi di aver bisogno. Non è nemmeno una lettura semplice, ha bisogno di una certa concentrazione per assimilare bene i concetti. Però mi ha di sicuro lasciato qualcosa
Libro davvero interessante, ricco di riflessioni e di consigli sulla ricerca di un equilibrio che tenga a bada (risolva) ansie e paure e quant’altro possa complicarci la vita. Da leggere.
Un libro che è come un abbraccio 🫂 Bellissimo, tenero, importante. Panda si racconta e ci aiuta a volerci un po’ più bene, a vivere in sintonia con le nostre emozioni, anche quelle più spaventose.
Non posso mettere mille stelle ? Questo libro è un abbraccio. L'autore racconta come ha fronteggiano ansia e attacchi di panico raffigurando le emozioni, un po' all'inside out. Ti scalda il cuore