A un certo punto, il signor Mondadori mi chiede di diventare il curatore di una rivista scientifica. «Signor Mondadori, sono lusingato, ma mi concede un azzardo?» «Quale, o villoso Barbascura?» «Mi faccia fare una rivista a modo mio.» «Intendi a cazzo di cane?» «Esatto. Una rivista scientifica più pop, dove possiamo parlare anche di roba sconcia, che sia tanto scientifica quanto spassosa, e che se ci scappa faccia venire pure una paresi facciale.» «Intendi "ridere"?» «Non esageriamo.» Quel babbeo del signor Mondadori ha accettato, ed eccoci qui.
L'idea è 1. Scegliere l'argomento del volume. 2. Chiedere a varati e ben noti divulgatori scientifici di scrivere pezzi su tale argomento nello stile più smaliziato e pop possibile. 3. Chiedere a stand-up comedian di gettarla in caciara in inserti a loro dedicati. 4. Mischiare il tutto con una mannaia. 5. Ingollare crudo.
Con TikTok, Instagram e le foto pucciose ormai pare che se non sei un panda tenero puoi crepare male. Mentre degli aracnidi schifosi o dei viscidi molluschi chissenefrega. Ma vaffanculo, allora. Questo è ingiustificato specismo. Io non ci sto, e ho deciso che per il terzo numero del Satiro scientifico ci renderemo portavoce dei deboli, dei cessi, dei bistrattati, degli schifomadò, dei freaks, degli inguardabili, dei belli dentro e dei brutti sempre. Parleremo del ruolo della bellezza in natura e di quanto ci influenzi, di tutte quelle bestiacce che ci fanno ingiustamente schifo, del bello nel brutto e soprattutto del brutto nel bello. Perché non è bello ciò che è bello, ma è vero che i belli hanno rotto il cazzo. Se siete qui state per unirvi alla lotta.
Come nei volumi precedenti, nel Satiro c'è tanta irriverenza, tanto divertimento e tanti spunti su cui riflettere. Articoli super interessanti e cornici esilaranti fanno di questa rivista scientifica una lettura davvero unica. 🏴☠️
Letto sotto l'ombrello. Una buona lettura intelligente e divertente. Devo dire forse il più interessante dei tre finora usciti. Il tema del bello è della bruttezza sono approfonditi in maniera interessante e intelligente, mostrandoci tutti i meccanismi che scattano nella nostra testa quando incontriamo un animale bello e uno brutto. Ahimè, quanto siamo manipolati dalla bellezza! (La storia dell'orso bianco mi ha fatto spaccare 🤣🤣)
Si ride e si scherza, ma questo numero del Satiro Scientifico ha gettato le basi per molte discussioni interessanti. Il concetto di bellezza e il modo in cui viene espresso in natura e sui social non è superfluo come sembra. Anzi, ho apprezzato molto l’analisi condotta che sottolinea quanto noi stupidi esseri umani siamo così tanto influenzati dall’esteriorità da perdere l’impulso a riprodurci. Per non parlare delle cause che ci stanno a cuore a discapito di tutte le altre ben più importanti solo perché non rientrano nel nostro aesthetic. Sì, non smetterò mai di ripetere che i social sono il male. Booktok sul podio. Please, Barbascura X… un’uscita sulla stupidità e l’analfabetismo funzionale ci vuole. In ogni caso, da amante del grottesco, ho sempre trovato stupido appassionarsi a trend e mode che sono semplicemente un riciclaggio fatto male e passeggero. Dopotutto stiamo rivivendo gli anni ’90, fatevele due domande. E perché amare tanto la plastica? Cosa c’è di bello in una ventenne con la faccia da 50enne che se la getti in mare galleggia? Personalmente, le fatine dei denti di Non avere paura del buio sono più carine e coccolose. Ma è anche vero che le fatine hanno un fascino che durerà in eterno. I filler dureranno finché non cambierà la moda e allora saranno cazzi amari per i cloni delle Kardashian. Per non parlare delle creme contro la cellulite, le rughe e tutte le altre pare fatte a tavolino per vendere cose inutili a discapito della salute mentale delle donne. Yep, mi dispiace deludervi, ma a meno che non ricorrete all’ago o vi modificate il dna non c’è rimedio che tenga. Solo i vostri soldi buttati in effetti placebo che toccano appena la superfice del problema. Ebbene sì, che gran rottura sta bellezza! Che palle sto “pretty privilege”! Diamo spazio e visibilità alla “bruttezza”. Almeno è originale! Tra interviste, analisi, zoologia, agende politiche e co, questo volume scardina pezzo per pezzo uno dei pilastri della società. E lo fa come piace a noi… MALE!
Non c'è giustizia neanche in natura! Se si è belli la vita è nettamente più facile: che si tratti della trasmissione di caratteri estetici ma poco funzionali che causerebbero una morta immediata o che si tratta della salvaguardia delle specie, se sei affascinante, carino e coccoloso la strada è in discesa. E i brutti? Chi si cura di loro?
Barbascura X arriva in soccorso di tutti quegli animali bruttini, considerati schifosi e disgustosi, quelli che i più vorrebbero uccidere se se li trovassero davanti perché non belli nell'aspetto, che sono alle volte strani e semisconosciuti e si erge a loro difensore.
In questa battaglia contro il bello è aiutato, ancora una volta, da esperti di varia natura, che forniscono contributi interessanti e curiosi nei loro rispettivi campi: partendo dalla teoria darwiniana della selezione sessuale, e a metodi non convenzionali per procreare e mantenere stabile la specie, alle conversazioni con Telmo Pievani, sull'utilità di mantenere caratteri considerati belli, m anche con Socrate, Tycho Brahe e Giulio Andreotti, sul significato di bellezza e bruttezza in relazione alla società. Per passare poi ad anfibi, pesci, rettili ed insetti e al problema del bias estetico che porta noi umani a concentrarci e a scegliere di salvare alcuni animali piuttosto che altri. E forse questo è il vero cuore dell'opera: ci sono tante specie che ogni giorno sono a rischio di estinzione, ognuna di esse è funzionale al nostro ecosistema e all'equilibrio naturale in cui viviamo, se una di loro dovesse sparire, non sappiamo bene quali potrebbero essere le conseguenze. È un bene che i belli, gli animali più carini, perfetti come sponsor per campagne di salvaguardia, siano così tanto considerati ma è giusto, anche, prendere in considerazioni i brutti, perché indistintamente, per quanto possano essere sgradevoli all'occhio, ci servono.
Ma non solo, ritroviamo, anche in questo numero, i contributi di vari stand-up comedian, sempre molto azzeccati e taglianti, che ci portano a riflettere sulla percezione che noi esseri umani abbiamo del bello, e di noi stessi, sugli standard di bellezza imposti dalla società e su come la bellezza sia sempre più finta e strumentalizzata.
Un terzo volume assolutamente fantastico e ricco di spunti molto interessanti.
Non è il primo suo che leggo. Lui sempre preciso e “scientifico” con l’ironia che lo contraddistingue. In questo numero della sua rivista spiega, con l’aiuto di altri colleghi, il perché i belli (in tutti i campi) abbiano un vantaggio rispetto ai brutti. E ovviamente anche il perché, come dice il titolo, hanno trotto il caXXo. Le parti in cui scrive fanno davvero ridere, ma si impara sempre un po’ leggendo Barbascura X.
Il mio primo satiro scientifico e devo dire che sono combattuta (per questo ho messo tre stelline). Credo che potrebbe essere un ottimo testo per chi si sta avvicinando alla saggistica e magari non vuole sorbirsi SOLO la saggistica - per me...le storielle di mezzo hanno prodotto l'effetto contrario: le parti del satiro incentrate sulla scienza e scritte da scienziati sono bellissime, le altre parti meno
C'era proprio bisogno di qualcuno che difendesse gli insetti (schifosi, brutti e insensati, ma importantissimi). La storia di Barbascura alle Svalbard, tra gli orsi polari ("che tu non vedi ma loro vedono te") è stato l'epilogo perfetto per un libro che mi ha insegnato tante strategie per rimorchiare (forse non tutti efficaci, ma pur sempre qualcosa)
Una raccolta di articoli / testi carina e scorrevole da leggere. Alcuni di questi (in particolare quelli di Barbascura stesso) veramente interessanti e divertenti, altri invece che non sapevi dove volessero andare a parare.
•A•D•O•R•O• Come tutti i libri di Barbascura X e, per questa collana, anche da tutte le persone che hanno collaborato alla stesura. 🥰 Per chi lo leggerà, buon viaggio tra alci, gamberetti, pesci, uccelli, insetti, ma soprattutto orsi polari. Buon viaggio ✌🏻
Rispetto ai primi due libri, questo aveva un titolo che mi ispirava meno e non sapevo bene cosa aspettarmi. Per ora è quello che ho gradito di più. Ogni capitolo è abbastanza comprensibile e interessante e vengono trattati temi che fanno riflettere. Veramente bello
Nuovo numero con un certo livello di ironia e di informazione scientifica. Rispetto ai primi due, questo è leggermente sotto tono seppur di livello molto alto Ne vale la pena.
Sempre un bel modo per imparare cose nuove in modo leggero. L'unica cosa è che uno dei pezzi comici mi ricordava uno stand up di qualche americano (ma forse mi sbaglio)