"Ci autodistruggeremo per merito, non per caso, non per accidente. Ci autodistruggeremo perché un giorno un Salvini di turno penserà: 'Ma come mai nessuno ha mai schiacciato questo pulsante qui? Ah, non posso schiacciarlo? Non posso?', e l'umanità verrà disintegrata con un grosso sospiro di sollievo delle civiltà extraterrestri, che vivevano nel terrore che di questo passo la nostra pirlaggine minacciasse l'esistenza dell'intero universo."
Non hanno un amico quelli che pensano che la chat "Prima comunione" sia il loro personale corner di Hyde Park. Non hanno un amico quelli che si scandalizzano per il doping nello sport e poi si imbottiscono di Cialis. Non hanno un amico quelli che invocano i RIS di Parma per scoprire chi ha sparato alla nutria Ciccio. Insomma, non hanno un amico tutti coloro che pensano di avere la verità in tasca, invece che un pugno di dubbi inframezzato da qualche incertezza. Quindi la gran parte di noi, tutte le volte che siamo così soli da non avere la possibilità di confrontarci con qualcuno a noi vicino per un breve consulto prima di fare o dire una solenne stupidaggine. Luca Bizzarri, ottimo attor comico di natali genovesi, da alcuni anni osserva e ragiona a voce alta sui protagonisti e sugli accadimenti della società contemporanea. Lo fa attraverso un podcast molto amato e largamente diffuso, applicando la rigorosa legge della satira: rovesciare sempre il punto di vista che va per la maggiore e che spesso collima con quello di noi gente comune.
Con tutta l'energia della sua vis satirica, Bizzarri ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic, mettendoci davanti a uno specchio che all'inizio pare deformante, ma che invece ci restituisce quell'immagine di noi stessi che rifiutiamo di vedere.
Dal mio esilio austriaco, avevo sentito che Luca Bizzarri aveva pubblicato questo libro. Su Amazon.it, la spedizione in Austria costa 6€ e non avevo altro da comprare, quindi - visto che ero tornata in Italia per i miei due giorni liberi settimanali - sono finita alla mia vecchia libreria di fiducia per comprarlo.
Erano anni che non andavo. Con la scusa che leggo o in lingua originale o su libri di seconda mano, era parecchio che non mettevo piede in quello che è stato il mio santuario durante fino agli anni dell'università. E anche oltre, devo dire.
L'ebbrezza di parlare di libri di nuovo. Dal vivo. Con persona che respirano accanto a te. Non ha avuto prezzo. E ho capito quanto mi è mancato.
Fine preambolo.
Seguo occasionalmente Luca Bizzarri però più o meno apprezzo quello che dice. Non mi piace Camera Café, però: l'ho sempre trovato irritante. E qualche puntata del podcast l'ho seguita, per quanto non mi piaccia come formato. Così ne ho approfittato quando è uscito il libro.
Sì, carino. Con qualche spunto di riflessione interessante. Mi sembrava di anche di sentire la voce di Bizzarri che pronunciava certe frasi. Però alla fine si girava sempre intorno alle stesse cose e, lette nel giro di tre giorni, è sembrato un po' ripetitivo. Se uno, magari, va con calma, la lettura potrebbe risultare più gradita.
Di tutti i capitoli, quelli forse che mi son piaciuti di meno son quelli dedicati alle varie chat. Ma perché son vecchia dentro e le chat di gruppo mi irritano.
Va beh, appena torno a casa, vado a scavare tra le pile di libri per recuperare anche Disturbo della pubblica quiete. So che c'è da qualche parte.
Diciamo che è un 2.5 Il libro in sé non è malvagio, è una lettura piacevole e scorrevole, leggera con qualche tratto di riflessione. Il “neo” è stato essere un’assidua ascoltatrice del relativo podcast. Le storie erano le stesse già ascoltate nel corso dello stesso, ma messe nero su bianco. Per chi non ha mai ascoltato il podcast, può sicuramente essere una lettura più interessante. Per quanto mi riguarda, mi sono ritrovata a saltare alcune storia o ad andare “avanti veloce” nella lettura delle stesse, avendole già sentite.
Bonus positivo: leggere avendo in testa il tono di Luca Bizzarri. Forse, a leggere senza conoscere il tono, alcune storie non le avrei apprezzate o le avrei apprezzate di meno.