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Szarlatan

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Kabotyn i bałamutnik, Herman Fiszelzon – pseudofilozof, pseudosocjolog i prawdziwy szarlatan żyje na koszt przyjaciół w Nowym Jorku u szczytu II wojny światowej. W środowisku przybyłych z Europy żydowskich emigrantów małżeńskie zdrady, liczne romanse, przekręty finansowe, kłamstwa, nieobyczajność, kobiety, whisky i karty to dla Hermana „codziennie nowa gra”, której potrzebuje, aby wygrać z poczuciem wygnania i bólu. W powieści, którą Singer jako jedną z niewielu wydał pod pseudonimem, pozostałości tradycji żydowskich sztetli łączą się z rytmem ulic Manhattanu, a za oceanem dzieje się najgorsze z możliwych. Bohaterowie, z których część ledwo umknęła z Europy, częściowo wiedzą o tym, jaki los spotyka ich rodaków, co tylko podnosi etyczną stawkę moralnej i seksualnej rozpusty. To arcydzieło egzystencjalnego niepokoju ukazujące paradoksalny związek ludzkiej tragedii z wolą życia. Szarlatan to jedna z najmroczniejszych znanych powieści noblisty.

352 pages, Paperback

First published January 1, 1968

14 people are currently reading
399 people want to read

About the author

Isaac Bashevis Singer

554 books1,100 followers
Isaac Bashevis Singer was a Polish American author of Jewish descent, noted for his short stories. He was one of the leading figures in the Yiddish literary movement, and received the Nobel Prize in Literature in 1978.
His memoir, "A Day Of Pleasure: Stories of a Boy Growing Up in Warsaw", won the U.S. National Book Award in Children's Literature in 1970, while his collection "A Crown of Feathers and Other Stories" won the U.S. National Book Award in Fiction in 1974.

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8 (1%)
Displaying 1 - 30 of 61 reviews
Profile Image for Beata .
903 reviews1,385 followers
July 24, 2024
A tale of a group of Jews living in New York, some of them lucky to have escaped the war in Europe, who try to lead their lives, and of Herman Fiszelzon, the character who, through pretence and manipulation, manages to meandre among those naive enough to trust him.
While reading, in Polish, I could not stop comparing the lives of Jews, safe in New York, and of those unfortunate, who stayed behind, in Europe. Though not a thriller by genre, The Charlatan turned out to be unputdownable for me .. I need to return to IBS ..
Profile Image for Siti.
406 reviews166 followers
November 4, 2019
Ennesimo inedito del grande Singer restituito a quasi trent’anni dalla morte al pubblico mondiale e in Italia per iniziativa della casa editrice Adelphi che, avvalendosi della professionalità di Elisabetta Zevi, il cui nome non ha bisogno di presentazioni, e della traduzione dell’altrettanto affermata e brava Elena Loewenthal, permette di conoscere meglio la produzione del premio Nobel per la letteratura, 1978. È l’ennesimo scritto in yiddish, la lingua madre, mai rinnegata e anzi elevata a statuto letterario, la lingua di tutta la sua produzione, un patrimonio culturale da coltivare e tenere vivo in terra straniera a ricordare un mondo perduto ma ancora pulsante. Sono gli anni sessanta, quelli della rivoluzione culturale giovanile, quelli compresi più nel dettaglio fra la fine del dicembre 1967 e il maggio 1968, a vedere l’uscita a puntate sul quotidiano yiddish di New York ˂˂Forverts˃˃ di questo bel romanzo sotto lo pseudonimo Yizkhok Warshavski, quello usato per la produzione ‘popolare’ oltre che per i pezzi giornalistici.

E forse è vero, troviamo in quest’opera una prosa più dimessa, una struttura più sobria, quasi un fare didascalico, una minore tensione narrativa, un intreccio tutto sommato prevedibile, ma la penna del grande Singer è ben riconoscibile e restituisce una dimensione più americana, avvicinabile al migliore Malamud e oserei dire anche al più feroce Simenon. Una miscela di ebraismo e di americanità che rende questa lettura estremamente moderna e avvincente, senza peraltro tralasciare, ma anzi nutrendosi, fin nella sua essenza più profonda, della cultura ebraica che l’ha partorita.

È infatti la storia di tanti polacchi, ma due in particolare, il ricchissimo Morris Kalisher e lo sfaccendato Hertz Minsker, il nostro ciarlatano, che, negli anni del secondo conflitto mondiale, prima del coinvolgimento degli USA nella guerra, proliferano nel grande sogno americano, tutti sfuggiti dalle adunche grinfie della sanguinaria mano nazista. Sono immigrati, chiaramente identificabili eppure ben assimilati, spesso hanno ripudiato il loro credo e vivono lontani dalla legge della Torah e lo avrebbero fatto a prescindere dalla loro condizione. Sono esseri finiti, tremendamente umani, pieni di limiti e dalla condotta riprovevole; qualcuno si è arricchito, molti vivono di espedienti, altri confermano la loro indole che ha come comune matrice l’identità del perseguitato, dell’esule senza requie, talvolta dell’apolide. Si arrangiano come possono in un’ America, e qui New York ne è il simbolo perfetto, che accoglie ma divora, inglobando in uno sterile capitalismo i destini di un pullulare di persone che si sviliscono in esistenze frenetiche e vuote e in un materialismo senza speranza sfociante in un inevitabile ateismo. Il pensiero del destino dei propri connazionali chiusi nei ghetti, costretti alla stella gialla, tradotti forzatamente in campi di lavoro o di sterminio, qualche volta si affaccia nelle loro coscienze, le ripulisce blandamente, resettandole per il successivo abominio. Il maggiore rappresentante di questo tormentato modo di vivere è lui, il ciarlatano: si nutre di teorie che mischiano edonismo spinoziano a misticismo cabalistico, condito di un pizzico di idolatria, a saldare, confondendoli inevitabilmente, piacere e religione. È un grande amatore, un temprato simulatore, il peggiore traditore. Si dibatte nell’eterno dubbio esistenziale, il dubbio gli è necessario per affermare che scienza e religione sono parte di un’unica verità della quale ancora nessuno è stato messo a parte. Tanto vale allora buttarsi nella parapsicologia …

La trama insomma, capirete, è presente e pure gradevole, ma è debole pretesto per intessere una brillante tragicommedia, una vera e propria pantomima che si nutre del variegato e brillante modulo della commedia degli equivoci, rendendo gradevole una lettura che è puro atto di denuncia della condizione dell’ ebreo moderno. Chi è costui? Non solo il ciarlatano, sarebbe troppo comodo! L’ebreo moderno non ha niente da invidiare al nazista, “siamo tutti nazisti, nazisti circoncisi”, lo pensa Morris, lo conferma Hertz, vermi senza dio, votati al dio denaro, alla solitudine inghiottiti e divorati dalle splendide luci della città, meritano certo, gli ebrei, l’ennesima trappola per topi che la moderna civiltà offre nella dorata America.
Ritratto amaro e impietoso , se i toni lievi della commedia non hanno sortito l’effetto contrario, umoristico e paradossale, dell’ebreo perso per sempre. Aldilà della specificità culturale e storica, fa sorridere amaramente il comune destino di ogni uomo sulla terra, con la netta differenza che forse noi, un cantore così della nostra disfatta non lo abbiamo se non andando fino ai tempi di Dante.

voto : 4,5/5
Profile Image for Come Musica.
2,060 reviews628 followers
January 16, 2022
Il protagonista di questo romanzo è Hertz Minsker che riesce a vivere in America grazie a quanto gli dà l'amico Morris Kalisher. Entrambi ebrei, entrambi sposati: il primo, un uomo che non si nega i piaceri della vita; il secondo, un ebreo praticante, un uomo integro.

Per un fazzoletto, Morris viene a scoprire la verità sull'amico; Hertz, nonostante tutte le donne con cui tradiva la moglie Bronia, non seppe rinunciare a Minna, la moglie di Morris: «Sono stanco di quelle menzogne». «Se la verità non vale niente e nemmeno la menzogna vale niente, che cosa resta?». «Niente vale niente. Quando ci vediamo?». «Hertz, non ci vedremo più» rispose Morris. Hertz avvertì un bruciore alle viscere. «E perché?».

Sebbene tutta la vita di Hertz, ruoti attorno alle bugie e all'oscuramento della verità, tuttavia cerca sempre di darsi una certa integrità: "Un ciarlatano è un ciarlatano, un ruffiano è un ruffiano, un assassino è un assassino. Non voglio passare per quello che non sono. Non sono un professore, non ho nessun dottorato. È vero che sono un bugiardo, ma mi capita anche di dire la verità."

Raccontando della vita di Hertz, Singer parla in realtà del Popolo Ebreo (il periodo storico in cui è ambientato il romanzo è quello che coincide con l'affermazione del Nazismo in Europa): "Ci saranno pure, da qualche parte, dei lettori onesti, che traggono piacere e ispirazione da ciò che leggono. E se lettori così oggi non ce ne sono, forse ce ne saranno in futuro. Forse sarà rimasto qualche ebreo laggiù, nel vecchio paese, a cui non interessano gli sporchi giochetti dietro alle quinte. È a loro che mi rivolgo, e a Dio."

Tra 3 e 4 stelle.
Profile Image for Marika_reads.
636 reviews482 followers
September 12, 2024
Herman Fiszelzon, lawirant włóczący się po Nowym Jorku od znajomych do znajomych, żyjąc na ich koszt, manipulując, kłamiąc, uwodząc i zdradzając. Ma jednak charyzmę i urok, które przyciągają do niego ludzi. To świetnie wykreowany bohater, choć charakterologicznie szarlatan. Ale w książce Singera że świecą szukać bohaterów krystalicznych, każdy ma coś za uszami, wszyscy szukają przyjemności, by nie zmarnować amerykańskiego snu. Postaci będą was irytować i drażnić, ale będziecie czytać dalej, bo te wszystkie przekręty wciągają.
W tle ich perypetii przewija się temat trwającej II wojny światowej. Postaci powracają do rozmów o zbrodniach Hitlera do zmartwienia nad brakiem kontaktu z rodzinami , które pozostały w Polsce. Nie są to dyskusje długie, o wojnie wspominaja mimochodem pomiędzy zaspokajaniem swoich hedonistycznych potrzeb.
I ten kontrast pomiędzy kolorowym, pełnym obfitości życiem w Ameryce, a widmem Holocaustu, który dzieje się po drugiej stronie globu, uderza u Singera najbardziej. Doceniam też wstawki z dywagacjami bohaterów na temat religii, szczególnie, że sami żyją z dala od praw Tory oraz rozmowy czy przemyślenia o kondycji ówczesnego Żyda, tego, który z daleka patrzy na hitlerowską masakrę na swoim narodzie. Pada tam nawet takie stwierdzenie (którego nie zacytuję, bo sobie nie zaznaczyłam…), ale chodziło w nim o to, że właściwie to wszyscy jesteśmy nazistami, obrzezanymi, ale nazistami.
To chyba jedna z bardziej kontrowersyjnych książek Singera, którą czytałam. Dramat czy nawet tragikomedia, z jednej strony rozrywkowa i łotrzykowska, a z drugiej gorzka, portretująca zepsucie, a miejscami (ciut!) moralizatorska. Bardzo polecam
344 reviews14 followers
August 28, 2023
Libro entretenido a modo de comedia de enredos, que a la vez nos acerca a la vida de inmigrantes judíos con el trasfondo de su preocupación por familiares y amigos por Hitler ( 1940). Fácil de leer, muy bien escrita y con pinceladas de un humor irónico que es un buen extra. 😉

Comparto frases:

“Todos los problemas provienen de afeitarse la barba. Si me hubiera dejado crecer una larga barba blanca como mi abuelo, no me habría metido en todas estas aventuras. Todo proviene de querer quitarme años.”

“Al pasar delante de un espejó observó que el traje claro y el sombrero de paja le daban de nuevo un aspecto sano e incluso no tan viejo. ‘ Uno se engaña a sí mismo y a los demás ‘, farfulló. “

“¿ Por qué tanto apresuramiento si todos tienen que acabar en el cementerio ?. “

“ Y es que, en el fondo del corazón, todas las personas somos creyentes, así al menos lo pienso yo. Aunque al mismo tiempo, y también en el fondo del corazón, cada persona sea un hereje y no crea en milagros .Cuál de los dos sentimientos se encuentra más hondo, lo desconozco “.

“No debemos juzgar. Sin embargo, todos juzgamos.”

“Las pasiones convierten a cualquiera de nosotros en un tonto, sólo que de manera diferente.”

“Las personas intentamos comprender a Dios y sus acciones, y ni siquiera somos capaces de saber lo que sucede en nuestro pequeño mundo . En cuanto algo no se ajusta a la rutina, nos sentimos totalmente indefensos.”


Profile Image for Tarian.
336 reviews19 followers
February 13, 2023
Zu beginn des buches habe ich nicht verstanden, worauf die handlung hinausläuft. ziellos irren der protagonist hertz minsker, gescheiterter intellektueller und lebemann, sowie andere jüdische figuren durch new york und belügen sich, haben affären, denken über tod und gott nach und haben entweder viel geld oder gar keines. das ändert sich im verlauf des buches zwar nicht mehr, aber die figurenzeichnung und die handlung spitzt sich nach etwa 150 seiten zu und behält diese spannung bis zum schluss. die lüge ist das lebensprinzip des protagonisten und einiger seiner bekanntschaften, und sie erkennen das auch in luziden momenten, aber es bleibt unabwendlich dabei: man schwört sich ewige liebe, nur um im nächsten moment alle moralischen bedenken über bord zu werfen. alle diese handlungen durchzieht eine tiefe traurigkeit, die erst auf den letzten zwanzig seiten explizit wird.
der scharlatan ist ein hochinteressantes werk des nobelpreisträgers, das ein wenig an seinem schwachen auftakt und verwirrten monologen minskers krankt, die gegen ende zunehmen und sich permanent widersprechen, eine schwäche, die sich auch nicht durch den hinweis auf minskers geistesverfassung beheben lässt. insgesamt hat mich dieser roman jedoch neugierig gemacht auf weitere lektüreerfahrungen mit singer.
Profile Image for Covadonga Diaz.
1,092 reviews26 followers
June 1, 2022
Un judío polaco en NY durante la SGM, un vividor que se cree intelectual, viviendo de los amigos y las mujeres. Tan egocéntrico que resulta hasta divertido. Desconsiderado y lleno de autocompasión, la vida lo lleva de un lado a otro, pero siempre sigue a flote.
Profile Image for Pat.
39 reviews4 followers
May 28, 2025
Powieść skupia się na grupie Żydów, imigrantów z Europy w Stanach Zjednoczonych oraz ich skomplikowanych relacji. Głównym mącicielem jest Fiszelzon, tytułowy Szarlatan, bawidamek, uwodziciel, samozwańczy filozof. Ciężko jest naszego Fiszelzona lubić, to wampir energetyczny i pasożyt, którego utrzymuje własna żona i przyjaciele, bo sam woli obracać kobietami i łazić po Nowym Jorku.

Singer ocenia swoich bohaterów; nie wprost, ale czuć moralizatorski ton zwłaszcza w drugiej połowie. Nasz Szarlatan to zwykły hedonista, który próbuje swoim egoizm zakrywać pod płaszczykiem badań nad ludzką naturą. Tymczasem to do czytelnika, dla którego to Fiszelzon jest obiektem badań, należy odpowiedź na pytanie, jak bardzo jest to niemoralne, gdy bierzemy pod uwagę okoliczności drugiej wojny światowej i holokaust gdzieś tam, za wielką wodą oraz kiedy jest odpowiednia pora na wyrzuty sumienia.
Profile Image for Maurizio Manco.
Author 7 books131 followers
July 16, 2020
"La vita, la morte, l'amore, non erano che congetture. Forse la creazione era solo un gioco - una grossa bolla di sapone soffiata da un gigantesco bambino, destinata a scoppiare tra qualche miliardo di anni, un tempo che per Lui, il Giullare celeste, equivaleva a qualche istante. Il cosmo intero era fatto di bolle di sapone." (p. 170)
Profile Image for Nicolás.
158 reviews15 followers
July 28, 2024
Creo que nunca leí un protagonista y personajes tan insoportables y sin embargo quería seguir leyendo.
Profile Image for Hjartsláttur.
7 reviews3 followers
September 6, 2024
Moje pierwsze spotkanie z Singerem. Niestety nieco zawiodłam się "Szarlatanem", a sięgnęłam po niego zachęcona opiniami wychwalającymi tę powieść za głębię przemyśleń oraz trafność opisów przeżyć bohaterów, którzy próbują odnaleźć się w nowej amerykańskiej rzeczywistości, podczas gdy w Europie ich bliscy stają się ofiarami największego ludobójstwa w historii.

W rzeczywistości śledzimy losy Hermana Fiszelzona, który hedonizm uważa za jedyną słuszną drogę życia i już powoli sam nie wie po co mu te wszystkie kochanki i czy cokolwiek jeszcze czuje do którejkolwiek z nich. Od czasu do czasu przypomina mu się, że on narzeka na te wszystkie kobiety, które nie dają mu spokoju, a tam na starym kontynencie tacy jak on umierają naznaczeni żółtymi łatami i tylko marzą o tym, by mieć takie dylematy jak Herman. Głębsze przemyślenia na temat holokaustu nie pojawiają się w umyśle ani głównego bohatera, ani bohaterów pobocznych, mimo że na przykład Bronia, żona Hermana, pozostawiła w Polsce męża i dzieci, uciekając z kochankiem do Stanów. Bohaterka wspomina tylko parę razy, że jej dzieci już na pewno nie żyją i że ona zasługuje na karę za to, co zrobiła.

Postaci kobiece wydają się papierowe i powierzchowne. Nie zachowują się jak prawdziwi ludzie tylko pewne typy, a dialogi Hermana z nimi czyta się z pewnym wysiłkiem, ponieważ tak naprawdę nic z nich nie wynika. Jedyną ciekawą postacią jest Moris Kaliszer, którego przemyślenia na temat żydowskiej tożsamości i konserwatywnego judaizmu były interesujące. Mimo to, jego niczym nieuzasadniony zachwyt nad Hermanem, synem rabina z Pilicy, jest mało wiarygodny, biorąc pod uwagę fakt, że Moris jest świadomy wszystkich wybryków Fiszelzona i jego twórczej impotencji.

Ostatnia część powieści sprawia wrażenie pisanej na szybko i zupełnie nieprzemyślanej. Najpierw Fiszelzon wyjeżdża na zachodnie wybrzeże po tym jak jakimś cudem stary żydowski milioner zachwycił się jego pomysłem na "badania nad człowiekiem" i chce ściągnąć go na uniwersytet, potem dowiaduje się o ciąży i chorobie Broni. Leci do Miami, żeby tuż po tym wrócić do Nowego Jorku. Tylko po co?

Oceniam powieść na trzy gwiazdki, ponieważ refleksje na temat ówczesnego spojrzenia na judaizm, wiary, żydowskich tradycji oraz tożsamości były interesujące. Styl autora sprawił, że nawet przez dość nużące fragmenty można było przebrnąć. Oczekiwałam jednak od tej książki więcej.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Giusy Pappalardo.
172 reviews23 followers
December 8, 2019
Il ciarlatano è un uomo irrisolto che non trova pace se non, momentaneamente, tra le braccia di una donna. È un polacco sfuggito ai nazisti che si ritrova in una New York negli anni in cui l'Europa è in fiamme sotto il giogo di Hitler.
New York accoglie, si crea una comunità di ebrei polacchi che fanno affari e creano una comunità anche culturale in cui si parla ancora yiddish.
In questo microcosmo newyorkese Hertz Minsker, gira a vuoto, si fa mantenere da donne che seduce e amici ricchi a cui seduce le mogli. Da quarant'anni lavora ad un libro di cui non ha nemmeno finito il primo capitolo, è incapace di non ingannare perché incapace di dare dispiacere a chiunque e di dire di no a qualsiasi donna dimostri interesse per lui.
Ai giorni nostri sarebbe bollato come narcisista, e sicuramente lo è, di quelli che non lo fanno apposta, sono solo incapaci di vivere una vita in modo chiaro e volitivo, tentennano e si lasciano trasportare e approdano fino alla fine dove sanno di trovare una donna che li accolga per l'ennesima volta.
Libro ancora una volta fantastico per il mondo che racconta, per la visione di quell'ebraismo che a contatto con la modernità genera mostri di bellezza e sofferenza. Grande intelligenza nei protagonisti, ironia e tragedia tra una citazione talmudica e una della Bibbia.
Io adoro tutta la famiglia Singer.
Vanno letti tutti e tre.
Profile Image for Erica Ranzani.
18 reviews1 follower
January 26, 2020
Un romanzo sulla ricerca, continua e ossessiva. Ma di cosa? Denaro, fortuna, soldi, donne, amore, sesso e risposte e successo. Ma sopratutto ricerca della Verità.
Un continuo e vorticoso susseguirsi di vicissitudini che hanno come filo conduttore la menzogna.
Menzogna e tradimenti che non abbandonano lo spirito dell’uomo anche in un mondo dilaniato dalla seconda guerra mondiale.
Profile Image for Marie-Christine Michels.
85 reviews2 followers
April 27, 2020
Je n’ai mis que trois étoiles à ce livre car il m’a mise très mal à l’aise.
Bien sûr il a été écrit il y a de nombreuses années. Il s’agit d’un mélodrame
style théâtre de boulevard avec des quiproquos des drames des situations plutôt caricaturales. Mais en fin de compte c’est la place des femmes plutôt méprisées et insultées qui m’a mise mal à l’aise. De nos jours j’espère que les femmes de la communauté hassidique essaient de se libérer. Je le leur souhaite.
Profile Image for Anna Maria.
401 reviews94 followers
never-finished
November 9, 2023
Any 2023. Pàg. 31

L'argument en sí feia bona pinta, la forma de narrar se'm feia una mica costa amunt, lenta pel meu gust. No hi havia manera de posar-me en el la novel·la.
---
El argumento en sí tenía buena pinta, la forma de narrar se me hacía un poco bola, lenta para mi gusto. No hubo forma de introducirme en la novela.
Profile Image for Gerhard.
357 reviews30 followers
May 20, 2022
Hertz Minsker, geflüchteter Jude aus Warschau während des 2. Wk. und seine Frauen. Sonst bringt er sein Leben nicht auf die Reihe. Aber "der Krug geht solange zum Brunnen, bis er bricht" und er ist alt geworden.
Profile Image for Basia Zając.
14 reviews
August 8, 2024
Mroczna, trzymająca w napięciu, nieprzebierająca w środkach, kontrowersyjna i zdaje się elementami być może nawet i biograficzna. Czyta się ją na jednym wdechu, bardzo polecam! Jedna z moich ulubionych Singera.
Profile Image for Camille.
152 reviews27 followers
May 26, 2022
Derrière des airs de vaudeville (l'intrigue consiste en des histoire d'adultère), un roman sur le deuil et la culpabilité.
Profile Image for Stefano Rigon.
21 reviews2 followers
September 19, 2023
“Gli uomini volevano uccidere e le donne dare la vita. Ma il bisogno era il medesimo, quello di prolungare la tragedia umana, aggiungere nuove variazioni alla stessa sventura.”
Profile Image for Antonio Parrilla.
742 reviews29 followers
December 1, 2019
Storie di vita vissuta, molto americane in questo caso, molto jewish come sempre, molto intriganti e piacevoli.
A me Singer piace.
Quattro stelle.
1 review1 follower
March 24, 2020
È vero che sono un bugiardo ma mi capita anche di dire la verità
121 reviews5 followers
July 28, 2020
Se da una parte l'impresa di Adelphi di pubblicare le opere dei fratelli Singer è meritevole, dall'altra – come è ovvio – è necessario mettere in conto che non tutte le uscite possono mantenere la medesima qualità. Penalizzato dall'essere stato concepito come una storia a puntate scritta per un periodico yiddish di New York, "Il ciarlatano" punta più all'intreccio che alla ricerca sui personaggi, ai dialoghi (spesso telefonici) più che al contesto, cosa che lo rende quasi una sceneggiatura. Insomma, una "riduzione" di un grande scrittore, comunque di piacevolissima lettura.
Profile Image for Antonio.
199 reviews
January 23, 2020
Durante tutta la lettura del libro, non ho fatto altro che pensare all’altro romanzo che ho letto di Singer, NEMICI. E di come il titolo di NEMICI meglio si confaccia a questo (e forse, a ben pensarci, anche viceversa). Mi è piaciuto anche di più, questo CIARLATANO, forse perché ha più disperazione, più intreccio morale tra i personaggi che lo rendono più spietato e tragico. L’operazione che sta portando avanti Adelphi di pubblicare l’intera sua opera inedita è meritoria.
Profile Image for Elwira Księgarka na regale .
232 reviews125 followers
July 26, 2024
„Co się stało z nami, Żydami? Co się stało ze światem? Zbliża się gorzki koniec. Nawet jeśli Hitler poniesie straszliwą klęskę, przyjdą inni Hitlerzy. W czym Stalin jest lepszy od Hitlera? Będzie, przepraszam, rozpusta i rzeź. Wszystko, co pozostanie z narodu żydowskiego, to pobożny tłum chasydów z Williamsburga.
Ich też wyrżną. - wtrącił Herman.
Czyli co pozostanie?
Ogromna kupa gnoju.
O tym wszystkim szykujesz coś napisać? Dobrze, napisz to. Skoro ludzie chcą gnoju, trzeba im dostarczyć, gnój.”

Oto przed Wami ostatnia niepublikowana powieść Singera, którą na dodatek wydał pod pseudonimem. Co nie dziwi, bo chyba jest najbardziej kontrowersyjna ze wszystkich, które czytałam. Jeśli chodzi o fabułę, to tym razem tytułowym bohaterem jest Herman Fiszelzon, ani to filozof ani socjolog. Szarlatan z pewnością w oczach wielu, ponieważ żyje na ulicach Nowego Jorku tylko dzięki dobroci przyjaciół, którzy w niego wierzą. To kolejna powieść, jaką czytam w tym roku, gdzie główny bohater jest absolutnym antybohaterem, kt��rego nie da się polubić, ale czytelnik nie potrafi go opuścić i śledzi losy tego wykolejeńca losu. Singer kontrastuje degenerackie życie swego bohatera z wojna trawiącą jego współbraci w Polsce, gdzie ludzie umierają w gettach, podczas, gdy emigrujący do Ameryki desperacko czerpią z życia. Hermanowi nie są obce oszustwa, zdrady, liczne kochanki. Wieczna karuzela nieprawości, która doprowadza czytelnika na skraj cierpliwości. Mówi się, że jest to możliwe też najbardziej autobiograficzna z powieści autora, co tym bardziej czyni ją ciekawą lekturą.

W tej powieści zagubieni są wszyscy, nie tylko Herman. Jego majętny przyjaciel bijący się z tradycją a nowoczesnością, jego żona, która zostawiła dzieci w warszawskim getcie, kochanka, która próbuje swych sił w poezji na próżno. „Szarlatan” nie ma w sobie żadnej nieskazitelnej postaci, co uwypukla fakt, że emigracja nie dla każdego była zbawieniem, a przytaszczeniem ze sobą bagażu ciężkich doświadczeń i poczucia winy. Singer bez wątpienia tworzy najmroczniejszy ze swoich literackich światów, gdzie nikt nie zasługuje na litość i rozgrzeszenie. Autor stworzył wciągający labirynt postaci, którzy poszukują siebie gubiąc się w meandrach pomyłek. Zestawia ze sobą pozostałość tradycji sztetli i nowoczesności ulic Nowego Jorku, gdzie w tle majaczy makabra Holokaustu. Kłamstwa, którymi karmią się bohaterowie to marna próba ocalenia siebie, co czyni „Szarlatana” powieścią pełną niepokoju i mroku.
Profile Image for Ángel.
296 reviews7 followers
December 25, 2023
Una novela de enredo, y algo más, que se lee muy bien.

Rescatada de los escritos en yidish del autor, publicada recientemente en inglés, y solo el año pasado en español por la editorial Acantilado, aunque fue publicada por entregas en el periódico yidish neoyorquino Forverts, en los años 60, poco antes de que se le concediera el premio Nobel.

Apenas había leído nada de Isaac Bashevis Singer. No así de su hermano Israel Joshua Singer, autor de las grandes sagas familiares "Los hermanos Askhenazi" y "La familia Karnowski" publicadas también por Acantilado hace muy pocos años en español. Los dos, hijos de un rabino jasídico (ultraortoxo) y originarios de Polonia de donde emigraron en los años 30 del siglo pasado a los Estados Unidos, los dos publicaron sus novelas en el diario Forverts en yidish.

Una novela que se desarrolla en el Manhattan de los años 30 del siglo XX en un entorno de inmigrantes judíos huidos de Polonia ante la amenaza nazi.

Enredos amorosos protagonizados por Hertz Mínsker, un seductor empedernido, capaz de conquistar a cualquier mujer (aunque incapaz de mantener sus conquistas) y capaz también de provocar la admiración de ricos correligionarios por su condición de hijo de un afamado rabino jasídico y por su supuesto nivel intelectual y de escritor (sin haber escrito nada), a expensas de los cuales vive sin dedicarse a nada. Un personaje que provoca graciosos enredos y que no se hace en absoluto antipático.

"¿Por qué rehusó Bashevis Singer publicarla en todos esos años? Diversos críticos han señalado como posible motivo el hecho de que se tratara de su producción más confesional, una especie de sarcástica ironía autocrítica reflejada en el personaje central de la obra", se dice en la nota inicial de los traductores.

Aparte de toda la peripecia de enredos, la novela describe la situación de los inmigrantes judíos en Manhattan en el período tras la invasión nazi de Polonia en 1939, su exilio y desarraigo, su incertidumbre por los familiares que dejaron allí. Da la impresión de que se relacionan solo entre ellos y en yidish, su lengua, que tienen siempre a mano alguna cita de sus libros sagrados para cualquier situación.

Sin embargo, a pesar de la situación internacional de guerra y de exterminio de la población judía en Europa, en la novela no se respira una impresión de excesiva preocupación y de tragedia, teniendo en cuenta que los personajes dejaron atrás hijos, maridos y mujeres. Al final la novela está tratada más en forma de comedia que de tragedia.
Profile Image for Stefano.
243 reviews17 followers
July 11, 2020
Se alcuni racconti non sono stati stampati prima e sono stati lasciati alla memoria storica, materiale per tesi di dottorato e per esperti di Singer ... ci sarà pure un motivo no? “Questa è la prima edizione al mondo del ‘Ciarlatano’ che finora era apparso a puntate su “Forverts”, il quotidiano yiddish di New York dal 23 dicembre 1967 al 31 maggio 1968” (così la seconda di copertina)”. Ecco che ci fosse bisogno di noi italiani per fare questo ... mah!

Mi pare che Adelphi si sia lanciata nella raschiatura del barile per pubblicare l’opera omnia di alcuni (Simenon, Singer ...) e grazie a recensioni compiacenti sui vari allegati settimanali “letterari” di quotidiani getta l’amo cui troppo spesso io abbocco. A meno che non siate collezionisti maniacali che devono avere “tutto” nella libreria, risparmiatevi i soldi di questo mediocre racconto che riprende temi autobiografici già super sfruttati da Issac Bashevis Singer (il figlio del Rebbe che perde la bussola nel mondo statunitense o parigino, l’ossessione per le donne e per il sesso che fa perdere la bussola, reminiscenze talmudiche e della gemarah che leggono la contemporaneità, la mai risolta tensione culturale tra mondo chassidico polacco e l’ebraismo americano di immigrazione ...).

Torniamo piuttosto a leggere i capolavori di Singer e dimentichiamoci presto dei vari ciarlatani!
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August 1, 2024
#reklama @fame_art_wydawnictwo

Czy zasady, prawa i religie winno się dopasowywać do swoich potrzeb? Porozmawiajmy.

Pseudofilozof. Pseudosocjolog. Bałamutnik. Herman Fiszelzon.

Podejście Hermana jest skrajne, dopasowane do jego aktualnych potrzeb. Jego życiem rządzi łut szczęścia, przypadek i dobroć ludzi, którzy go otaczają. To właśnie dzięki nim żyje w Nowym Jorku. To przykład bohatera, którego nie da się polubić. Filozofuje, podważa wartości, ma głośne zdanie na niemal każdy temat, oszukuje i dba wyłącznie o siebie.

To historia grzeszników. Zagłuszających poczucie winy, żyjących pozornie lekko i próżnie. To historia osób zagubionych. Zdrady, romanse, nierzetelne interesy.

Rząd sprawują skrajne emocje, egzystencjalne rozterki. Atmosfera jest szara, duszna, wypełniona mrokiem i ironią.

Autor podnosi dyskusje o szerokiej tematyce. Traktuje o wierze, nauce, miłości i solidarności do drugiego człowieka. Dyskutuje i podaje w wątpliwość moralność.

Tło dla wydarzeń stanowi swoboda życia żydowskich emigrantów w Ameryce zestawiona w kontrze do niebezpiecznej wojennej codzienności w Polsce.

"Szarlatan" to doświadczenie nieporównywalne z niczym, co znałam dotychczas. Książka wypełniona kulturą osądu, zachwiania moralności i obłudy.

[materiał reklamowy we współpracy barterowej]
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