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Schiava per vendetta
Londra, 1851. Guy Spencer, quarto conte di Ashbourne, odia profondamente Jane Hartwell, la ragazza con la quale ha condiviso l’infanzia. E quando i problemi economici della famiglia Hartwell spingono Jane a chiedere il suo aiuto, Guy le propone un patto ignobile: lui salverà suo padre dalla prigione, in cambio lei diventerà la sua schiava sessuale per sei mesi.
Costretta a sottomettersi a ogni suo desiderio, in una sconvolgente alternanza di estasi e umiliazione, Jane si sente sempre più confusa.
È proprio odio quello che prova per il suo crudele padrone?
E Guy, perché si sta vendicando di lei? Cos’è accaduto tra loro anni prima, da spingerlo a cercare una tale scioccante rivalsa?
Costretta a sottomettersi a ogni suo desiderio, in una sconvolgente alternanza di estasi e umiliazione, Jane si sente sempre più confusa.
È proprio odio quello che prova per il suo crudele padrone?
E Guy, perché si sta vendicando di lei? Cos’è accaduto tra loro anni prima, da spingerlo a cercare una tale scioccante rivalsa?
460 pages, Kindle Edition
First published May 22, 2014
60 people are currently reading
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 61 reviews
February 5, 2020
4.5
Quando un'autrice riesce a farti abbandonare i pregiudizi, a farti accettare un tipo di lettura che, in altri casi, avresti evitato, allora quell'autrice è superba. Già! In altri casi avrei aperto la mia recensione con una premessa: se non amate leggere di umiliazioni e sopraffazioni, non leggete questa storia e, invece, in questo specifico caso, vi dico di abbandonare i preconcetti e leggere "Schiava per vendetta". La storia di una vendetta, quella di Guy nei confronti di Jane, nata per fraintendimenti forse, ma sicuramente per un'ossessione malata che il protagonista maschile prova verso Jane. Mi sono ritrovata a spiare i due protagonisti, perché non leggerete le scene, ma le vedrete durante la lettura; mi sono fatta trasportare dal ritmo incalzante che mi creava ansia di sapere cosa sarebbe successo. Il protagonista maschile l'ho odiato con tutte le mie forze, ma nello stesso tempo, grazie alla maestria dell'autrice di dotarlo di pensieri ed emozioni, sono anche riuscita a capirlo.
"Lasciarla libera; ora o tra un mese che differenza faceva? Prima o poi si sarebbe arrivati a quell'epilogo. Aveva distrutto Jane, era come diceva lei: la sua gloriosa vendetta era consumata. Lasciarla libera. Ecco la cassa toracica che si stringeva. Il respiro che mancava, come quel giorno, con il viso nelle viscere del cerbiatto. Non poteva lasciarla libera. Né ora. Né tra un mese. Né mai".
Una lettura che ho trovato ammaliante e alla quale perdono qualcosa di irrisolto e qualche piccola digressione. Mi tengo il mezzo punto per questo.
Quando un'autrice riesce a farti abbandonare i pregiudizi, a farti accettare un tipo di lettura che, in altri casi, avresti evitato, allora quell'autrice è superba. Già! In altri casi avrei aperto la mia recensione con una premessa: se non amate leggere di umiliazioni e sopraffazioni, non leggete questa storia e, invece, in questo specifico caso, vi dico di abbandonare i preconcetti e leggere "Schiava per vendetta". La storia di una vendetta, quella di Guy nei confronti di Jane, nata per fraintendimenti forse, ma sicuramente per un'ossessione malata che il protagonista maschile prova verso Jane. Mi sono ritrovata a spiare i due protagonisti, perché non leggerete le scene, ma le vedrete durante la lettura; mi sono fatta trasportare dal ritmo incalzante che mi creava ansia di sapere cosa sarebbe successo. Il protagonista maschile l'ho odiato con tutte le mie forze, ma nello stesso tempo, grazie alla maestria dell'autrice di dotarlo di pensieri ed emozioni, sono anche riuscita a capirlo.
"Lasciarla libera; ora o tra un mese che differenza faceva? Prima o poi si sarebbe arrivati a quell'epilogo. Aveva distrutto Jane, era come diceva lei: la sua gloriosa vendetta era consumata. Lasciarla libera. Ecco la cassa toracica che si stringeva. Il respiro che mancava, come quel giorno, con il viso nelle viscere del cerbiatto. Non poteva lasciarla libera. Né ora. Né tra un mese. Né mai".
Una lettura che ho trovato ammaliante e alla quale perdono qualcosa di irrisolto e qualche piccola digressione. Mi tengo il mezzo punto per questo.
February 28, 2020
Guy Spencer quarto Conte di Ashbourne e Jane Hartwell sono cresciuti insieme come fratellastri ma non hanno lo stesso sangue, Jane era l’ombra di Guy, dove andava lui lei lo seguiva, adorava quel ragazzino e scacciava le sue paure, tutto questo fin quando Jane non cambia completamente atteggiamento verso Guy così lui inizia ad odiarla e quando Jane per motivi economici chiede il suo aiuto per salvare la fabbrica di famiglia ed impedire al padre di finire in prigione, lui accetta ad una condizione cioè che Jane sarà la sua schiava sessuale per sei mesi...
Non amo i libri bdsm, in passato ne ho letti alcuni ma mi annoiano troppo, dopo aver letto alcune recensioni positive mi sono buttata, essendo uno storico quindi scritto in terza persona ci si impiega più tempo nella lettura però non mi sono annoiata, anzi non vedevo l’ora di continuare per scoprire cosa avesse provocato tanto astio in Guy, lui non sono riuscita a colpevolizzarlo nonostante tratti Jane come una schiava ma in fondo in fondo si percepisce che lui tiene a lei come anche l’amore di Jane nonostante molte volte diceva di odiarlo. Per me ⭐️⭐️⭐️⭐️
Non amo i libri bdsm, in passato ne ho letti alcuni ma mi annoiano troppo, dopo aver letto alcune recensioni positive mi sono buttata, essendo uno storico quindi scritto in terza persona ci si impiega più tempo nella lettura però non mi sono annoiata, anzi non vedevo l’ora di continuare per scoprire cosa avesse provocato tanto astio in Guy, lui non sono riuscita a colpevolizzarlo nonostante tratti Jane come una schiava ma in fondo in fondo si percepisce che lui tiene a lei come anche l’amore di Jane nonostante molte volte diceva di odiarlo. Per me ⭐️⭐️⭐️⭐️
February 12, 2020
4,5 stelle
Ci troviamo nella Londra di metà 800, alle prese con usi e costumi assolutamente (e per fortuna aggiungo io) démodé, Guy Spencer, quarto Conte di Ashbourne, ha sempre detestato la sorellastra Jane Hartwell, i loro rapporti sono stati sempre tesi fin dall’infanzia e si sono interrotti quasi definitivamente cinque anni prima, ma ora lei versa in una brutta situazione finanziaria e non le resta altra scelta se non quella di rivolgersi a lui per supplicare aiuto. Guy non è una persona di buon animo e nell’accontentare Jane decide di proporle un sadico patto, sanerà tutti i debiti della famiglia in cambio della sua totale dedizione e sottomissione, trasformandola di fatto nella sua schiava sessuale.
Prima di esporre il mio parere devo fare una premessa, non avevo intenzione di leggere questo romanzo, non l’avevo mai preso in considerazione perché non leggo storici, ma mi è stato caldamente consigliato ed ho deciso di buttarmi, ora non posso che ringraziare la persona che mi ha spinto ad allargare i miei punti di vista perché questa storia merita davvero. Un’altalena di emozioni contrastanti continua, vissuta con la costante paura di essere ad un passo dal lanciare il Kindle contro il muro, perché se è vero che durante tutta la lettura sono stata invasa da una sottile sensazione di nervosismo è anche vero che di momenti di rabbia veri e propri ne ho vissuti 4, li ho contati, e coincidono tutti con le descrizioni degli abusi più degradanti. Parliamoci chiaro, basta leggere la trama per comprendere che la storia è intrisa di umiliazioni e quindi sapevo a che cosa sarei andata incontro, ma mai mi sarei aspettata di vivere il tutto come una combutta interiore, sempre a chiedermi se continuare o no, a cercare di capire perché nonostante tutto il mio sdegno ed il mio disappunto non riuscissi a smettere di leggere, l’unica spiegazione che sono riuscita a darmi è che l’autrice è stata una maestra nel dosare “bastone e carota”. Ogni abuso e sopruso è caratterizzato da descrizioni talmente reali ed accurate da farti credere di trovarti in quella stanza, risultano a tratti quasi invadenti, il tutto ammantato da una sensualità davvero fuori dal comune da spingerti a chiederti quanto sia sottile il filo che divide il consensuale dalla costrizione, il ricatto svanisce quasi agli occhi del lettore e l’aguzzino diventa una specie di agnello sacrificale perché Ann Owen ti spinge di forza dentro ai suoi pensieri. La crudeltà viene sapientemente stemperata dai ricordi dei protagonisti bambini, insinuando il dubbio che non sia poi tutto così semplice, ma che i retroscena siano più grandi di quanto si possa immaginare e tutta la storia diventa quasi più dolce o comunque più comprensibile, la vendetta si trasforma piano piano in amore. Come avevo premesso non sono appassionata di storici e quindi non so se di solito si usi così, ma qui, oltre alla ovvia venatura rosa, c’è tutto un intrigo ed un senso di suspense dato dalla banda dei coltelli che rende nel complesso tutto molto più intrigante. Insomma, non so ancora dire se ne sono rimasta completamente incantata, nel senso che di certo questo non è uno di quei romanzi che mi resterà impresso per il romanticismo, questa è una storia di ossessione e di un amore certamente molto cupo, ma di fatto non ho potuto fare a meno di divorare le pagine e di certo resterà per sempre ben impresso nella mia memoria. Ancora un plauso all’autrice che è stata in grado di spazzare completamente le mie riserve e di cambiare il mio punto di vista.
Ci troviamo nella Londra di metà 800, alle prese con usi e costumi assolutamente (e per fortuna aggiungo io) démodé, Guy Spencer, quarto Conte di Ashbourne, ha sempre detestato la sorellastra Jane Hartwell, i loro rapporti sono stati sempre tesi fin dall’infanzia e si sono interrotti quasi definitivamente cinque anni prima, ma ora lei versa in una brutta situazione finanziaria e non le resta altra scelta se non quella di rivolgersi a lui per supplicare aiuto. Guy non è una persona di buon animo e nell’accontentare Jane decide di proporle un sadico patto, sanerà tutti i debiti della famiglia in cambio della sua totale dedizione e sottomissione, trasformandola di fatto nella sua schiava sessuale.
Prima di esporre il mio parere devo fare una premessa, non avevo intenzione di leggere questo romanzo, non l’avevo mai preso in considerazione perché non leggo storici, ma mi è stato caldamente consigliato ed ho deciso di buttarmi, ora non posso che ringraziare la persona che mi ha spinto ad allargare i miei punti di vista perché questa storia merita davvero. Un’altalena di emozioni contrastanti continua, vissuta con la costante paura di essere ad un passo dal lanciare il Kindle contro il muro, perché se è vero che durante tutta la lettura sono stata invasa da una sottile sensazione di nervosismo è anche vero che di momenti di rabbia veri e propri ne ho vissuti 4, li ho contati, e coincidono tutti con le descrizioni degli abusi più degradanti. Parliamoci chiaro, basta leggere la trama per comprendere che la storia è intrisa di umiliazioni e quindi sapevo a che cosa sarei andata incontro, ma mai mi sarei aspettata di vivere il tutto come una combutta interiore, sempre a chiedermi se continuare o no, a cercare di capire perché nonostante tutto il mio sdegno ed il mio disappunto non riuscissi a smettere di leggere, l’unica spiegazione che sono riuscita a darmi è che l’autrice è stata una maestra nel dosare “bastone e carota”. Ogni abuso e sopruso è caratterizzato da descrizioni talmente reali ed accurate da farti credere di trovarti in quella stanza, risultano a tratti quasi invadenti, il tutto ammantato da una sensualità davvero fuori dal comune da spingerti a chiederti quanto sia sottile il filo che divide il consensuale dalla costrizione, il ricatto svanisce quasi agli occhi del lettore e l’aguzzino diventa una specie di agnello sacrificale perché Ann Owen ti spinge di forza dentro ai suoi pensieri. La crudeltà viene sapientemente stemperata dai ricordi dei protagonisti bambini, insinuando il dubbio che non sia poi tutto così semplice, ma che i retroscena siano più grandi di quanto si possa immaginare e tutta la storia diventa quasi più dolce o comunque più comprensibile, la vendetta si trasforma piano piano in amore. Come avevo premesso non sono appassionata di storici e quindi non so se di solito si usi così, ma qui, oltre alla ovvia venatura rosa, c’è tutto un intrigo ed un senso di suspense dato dalla banda dei coltelli che rende nel complesso tutto molto più intrigante. Insomma, non so ancora dire se ne sono rimasta completamente incantata, nel senso che di certo questo non è uno di quei romanzi che mi resterà impresso per il romanticismo, questa è una storia di ossessione e di un amore certamente molto cupo, ma di fatto non ho potuto fare a meno di divorare le pagine e di certo resterà per sempre ben impresso nella mia memoria. Ancora un plauso all’autrice che è stata in grado di spazzare completamente le mie riserve e di cambiare il mio punto di vista.
February 22, 2020
Io amo i romanzi storici ma non il Bdsm, quindi avevo messo un grande NO alla lettura di questo libro, ma due recensioni in particolare, mi hanno convinta, ragazze grazie... Non ho iniziato il libro sprovveduta, perché sapevo che ci sarebbero state scene forti, quindi ero tra virgolette preparata, ma quando ho letto in quale modo portava avanti Guy la sua vendetta, quale umiliazioni e degrado faceva subire a Jane, non nascondo che mi è venuta una gran nausea per prima cosa, poi l'avrei volentieri torturato 😠, e alla fine mi è venuto da piangere per lei 😢... Ho continuato la lettura, perché comunque era avvincente e scritta magistralmente, e poi amo di amori mai dimenticati, nati da ragazzi, infatti l'ho finito in una sera, cosa che non mi capita mai!!! Guy non l'ho potuto odiare, perché ogni tanto aveva questi sprazzi di tenerezza, e ho amato come lui protegge e sa essere un vero amico per Stephen! Jane all'inizio mi ha fatto tenerezza, ma in certi momenti mi veniva voglia di scrollarla e dirle: "ribellati" 😠... Ma chi mi ha incuriosito di più sono tutti i personaggi secondari, che secondo me nascondono segreti, che spero l'autrice ci farà scoprire con storie a loro dedicate...
March 2, 2020
Per la metà del libro, ho odiato il comportamento di Guy, poi ho capito il motivo.....quinti ti ho perdonato😂
March 4, 2020
Anche se questo non è il mio genere il libro mi è piaciuto molto.
In realtà non ho ancora deciso se perdonare Guy .....
In realtà non ho ancora deciso se perdonare Guy .....
May 7, 2020
4,5 ⭐️
È il primo libro che leggo di questa scrittrice e mi è piaciuto nonostante io non ami il genere BDSM.
È uno storico ma, personalmente, lo classificherei più come erotico che come romance.
È una storia piuttosto dolce/amara perché dietro all’odio immenso, crudo e spietato che Guy Spencer IV Conte di Ashford nutre nei confronti della sorellastra Jane Hartwell, c’è in realtà solo un uomo insicuro, con il cuore spezzato da una madre che lo rifiutò da bambino, un uomo che, senza rendersene conto, ama e vuole solo essere amato.
Guy è uno dei nobili più ricchi e potenti d’Inghilterra, molto influente e rispettato ma con una pessima reputazione da libertino senza scrupoli con una schiera di amanti sempre pronte a soddisfate il magnifico, affascinante e sensuale Conte di Ashford.
Guy si considera un uomo oscuro, anaffettivo e distaccato, spietato, spregevole, violento, crudele, egoista e vendicativo e non fa nulla per nascondere la sua natura, anzi, vuole che a tutti sia ben chiaro, soprattutto alla odiatissima... dolcissima, stupenda, sublime Jane Hartwell!
Quanto ho odiato Guy😡🤬.... mammamia non si può capire!
Mi ha fatto ribollire il sangue, ho letteralmente avuto voglia di schiantare il Kobo sul muro e mi ha ispirato una viuuuulenzaaaaa che neanche Abatantuono in Attila flagello di Dio 🤣🤣.
Il suo piano di vendetta nei confronti di Jane è orribile, deplorevole, meschino e osceno!
Ma devo dire che anche Jane mi ha fatta un po’ innervosire con la sua arrendevolezza estrema nel farsi umiliare senza mai avere un moto di vera ribellione.
Nonostante tutta la rabbia e il dolore che ho provato, io non sono riuscita a staccarmi dal libro, sono rimasta inchiodata alle pagine aspettando di sapere cosa sarebbe accaduto e questo per me è ciò che rende un libro degno di essere letto.
L’autrice ha saputo tessere una trama avvincente ed insolita alternando le tipiche ambientazioni di uno storico con scene erotiche di carnale, intensa, scandalosa (se contestualizzata ad uno storico) sensualità.
La prima scena intima tra Guy e Jane è una vera e propria iniziazione della ragazza alla sessualità, è il suo primo approccio con un uomo e la sua inesperienza è commovente, strazia davvero il cuore e, contemporaneamente, indigna profondamente rendendo chiaro, fin da subito, che lo scopo di Guy è l’umiliazione di Jane, renderla sua schiava fino ad annientarla, fino a distruggerla.
Ma, come ho accennato all’inizio, i suoi pensieri, le sue introspezioni, i suoi sentimenti svelano una grande contraddizione di fondo: l’amore.
Scritto bene, la trama si sviluppa con i tempi giusti e non si sofferma esclusivamente sulla vendetta del conte, i personaggi sono ben caratterizzati e risultano credibili, i dialoghi sono piuttosto coloriti per uno storico ma sono coerenti e soprattutto ben contestualizzati alle scene.
Se vi piacciono gli storici tradizionali, romantici, tutti cuori e merletti ve lo sconsiglio ma se amate i libri che vi fanno provare emozioni forti e contrastanti allora DOVETE LEGGERLO.
È il primo libro che leggo di questa scrittrice e mi è piaciuto nonostante io non ami il genere BDSM.
È uno storico ma, personalmente, lo classificherei più come erotico che come romance.
È una storia piuttosto dolce/amara perché dietro all’odio immenso, crudo e spietato che Guy Spencer IV Conte di Ashford nutre nei confronti della sorellastra Jane Hartwell, c’è in realtà solo un uomo insicuro, con il cuore spezzato da una madre che lo rifiutò da bambino, un uomo che, senza rendersene conto, ama e vuole solo essere amato.
Guy è uno dei nobili più ricchi e potenti d’Inghilterra, molto influente e rispettato ma con una pessima reputazione da libertino senza scrupoli con una schiera di amanti sempre pronte a soddisfate il magnifico, affascinante e sensuale Conte di Ashford.
Guy si considera un uomo oscuro, anaffettivo e distaccato, spietato, spregevole, violento, crudele, egoista e vendicativo e non fa nulla per nascondere la sua natura, anzi, vuole che a tutti sia ben chiaro, soprattutto alla odiatissima... dolcissima, stupenda, sublime Jane Hartwell!
Quanto ho odiato Guy😡🤬.... mammamia non si può capire!
Mi ha fatto ribollire il sangue, ho letteralmente avuto voglia di schiantare il Kobo sul muro e mi ha ispirato una viuuuulenzaaaaa che neanche Abatantuono in Attila flagello di Dio 🤣🤣.
Il suo piano di vendetta nei confronti di Jane è orribile, deplorevole, meschino e osceno!
Ma devo dire che anche Jane mi ha fatta un po’ innervosire con la sua arrendevolezza estrema nel farsi umiliare senza mai avere un moto di vera ribellione.
Nonostante tutta la rabbia e il dolore che ho provato, io non sono riuscita a staccarmi dal libro, sono rimasta inchiodata alle pagine aspettando di sapere cosa sarebbe accaduto e questo per me è ciò che rende un libro degno di essere letto.
L’autrice ha saputo tessere una trama avvincente ed insolita alternando le tipiche ambientazioni di uno storico con scene erotiche di carnale, intensa, scandalosa (se contestualizzata ad uno storico) sensualità.
La prima scena intima tra Guy e Jane è una vera e propria iniziazione della ragazza alla sessualità, è il suo primo approccio con un uomo e la sua inesperienza è commovente, strazia davvero il cuore e, contemporaneamente, indigna profondamente rendendo chiaro, fin da subito, che lo scopo di Guy è l’umiliazione di Jane, renderla sua schiava fino ad annientarla, fino a distruggerla.
Ma, come ho accennato all’inizio, i suoi pensieri, le sue introspezioni, i suoi sentimenti svelano una grande contraddizione di fondo: l’amore.
Scritto bene, la trama si sviluppa con i tempi giusti e non si sofferma esclusivamente sulla vendetta del conte, i personaggi sono ben caratterizzati e risultano credibili, i dialoghi sono piuttosto coloriti per uno storico ma sono coerenti e soprattutto ben contestualizzati alle scene.
Se vi piacciono gli storici tradizionali, romantici, tutti cuori e merletti ve lo sconsiglio ma se amate i libri che vi fanno provare emozioni forti e contrastanti allora DOVETE LEGGERLO.
This entire review has been hidden because of spoilers.
August 3, 2015
da www.sognipensieriparole.com
Prima di tutto, penso di aver capito chi si cela dietro Ann Owen (o almeno ho forti sospetti, visto che ad ogni pagina mi sembrava di sentir gridare un nome forte e chiaro…) e vorrei dire solo una cosa: se sei tu, e ritengo di aver ragione, chapeau.
Venendo al libro, rilevo che se all’inizio mi si mette in scena un protagonista virtualmente crudele, io chiedo coerenza nello sviluppo della storia. E poi mi aspetto che si dia un’anima a questo malvagio. Perché è troppo facile creare un personaggio astrattamente amorale di per sé, senza fornire spiegazioni. Non costa fatica. Invece, se un autore tratteggia una creatura potenzialmente crudele e gli concede pensieri, emozioni, decisioni, allora sì che fa paura, perché non si può liquidare l’uomo nero semplicemente girando pagina, ma si deve fare i conti con il suo abisso, sporgendosi un poco sull’orlo per vedere e capire (e tutti sappiamo quando sia rischioso farlo).
Ebbene, Ann Owen è riuscita magnificamente a soddisfare la promessa insita in questo “Schiava per vendetta”, perché mi ha tenuta incollata, ammaliata, eccitata, per 426 pagine, conducendomi dentro l’anima di Guy: del bambino, dell’uomo, della maschera, del lato oscuro che brucia dentro di lui.
Rispetto a Guy, la figura femminile principale viene annichilita, scompare, è solo una sagoma che serve a far risaltare la sua personalità in controluce, rendendo netto il contrasto tra l’ombra tormentata e chi lo circonda. Questo romanzo riesce a catturare l’esatto momento in cui la preda inizia a provare dipendenza (il fascino, lo subiva già da sempre) dal cacciatore, fino a trovare il proprio appagamento e la propria ragione di vita nell’essere preda (e quindi con un enorme potere nel farsi inseguire, che – purtroppo – la misera non capirà mai di avere e di poter sfruttare a suo favore…).
Giudizio estremamente positivo, quindi.
Solo la lode si perde nel finale, da un lato perché, a mio parere, le carte di Stephen e dei Coltelli sono state giocate troppo velocemente, senza sviluppare tutte le loro potenzialità, e poi perché al posto di fragranze d’amore avrei preferito un’ultima incisiva nota di zolfo.
In questo caso, data la bravura dell’autrice, trenta pagine in più non avrebbero guastato, anzi.
Prima di tutto, penso di aver capito chi si cela dietro Ann Owen (o almeno ho forti sospetti, visto che ad ogni pagina mi sembrava di sentir gridare un nome forte e chiaro…) e vorrei dire solo una cosa: se sei tu, e ritengo di aver ragione, chapeau.
Venendo al libro, rilevo che se all’inizio mi si mette in scena un protagonista virtualmente crudele, io chiedo coerenza nello sviluppo della storia. E poi mi aspetto che si dia un’anima a questo malvagio. Perché è troppo facile creare un personaggio astrattamente amorale di per sé, senza fornire spiegazioni. Non costa fatica. Invece, se un autore tratteggia una creatura potenzialmente crudele e gli concede pensieri, emozioni, decisioni, allora sì che fa paura, perché non si può liquidare l’uomo nero semplicemente girando pagina, ma si deve fare i conti con il suo abisso, sporgendosi un poco sull’orlo per vedere e capire (e tutti sappiamo quando sia rischioso farlo).
Ebbene, Ann Owen è riuscita magnificamente a soddisfare la promessa insita in questo “Schiava per vendetta”, perché mi ha tenuta incollata, ammaliata, eccitata, per 426 pagine, conducendomi dentro l’anima di Guy: del bambino, dell’uomo, della maschera, del lato oscuro che brucia dentro di lui.
Rispetto a Guy, la figura femminile principale viene annichilita, scompare, è solo una sagoma che serve a far risaltare la sua personalità in controluce, rendendo netto il contrasto tra l’ombra tormentata e chi lo circonda. Questo romanzo riesce a catturare l’esatto momento in cui la preda inizia a provare dipendenza (il fascino, lo subiva già da sempre) dal cacciatore, fino a trovare il proprio appagamento e la propria ragione di vita nell’essere preda (e quindi con un enorme potere nel farsi inseguire, che – purtroppo – la misera non capirà mai di avere e di poter sfruttare a suo favore…).
Giudizio estremamente positivo, quindi.
Solo la lode si perde nel finale, da un lato perché, a mio parere, le carte di Stephen e dei Coltelli sono state giocate troppo velocemente, senza sviluppare tutte le loro potenzialità, e poi perché al posto di fragranze d’amore avrei preferito un’ultima incisiva nota di zolfo.
In questo caso, data la bravura dell’autrice, trenta pagine in più non avrebbero guastato, anzi.
January 22, 2015
Per fortuna uno storico come di deve, con la giusta dose di contorno (banda dei coltelli) che allarga la trama della storia in maniera interessante e non superflua.
I protagonisti sono chiari( lui molto più di lei a dire il vero) le punizioni umilianti e forti. Ci voleva un titolo che per una volta non tradisce quello che ci prospetta.
Io una mezza idea su chi sia Ann ce l'ho ma attendo l'ennesima conferma.Nel frattempo le bacio gli stivali!!!
I protagonisti sono chiari( lui molto più di lei a dire il vero) le punizioni umilianti e forti. Ci voleva un titolo che per una volta non tradisce quello che ci prospetta.
Io una mezza idea su chi sia Ann ce l'ho ma attendo l'ennesima conferma.Nel frattempo le bacio gli stivali!!!
October 6, 2015
Ho letto questo libro quattro mesi fa e, ancora oggi, di tanto in tanto vado a dare una sbirciatina all'ebook, rileggendolo, perchè .... beh perchè Guy, Jane, Stephen e tutti i suoi protagonisti mi sono entrati dentro.
Non so chi sia Ann Owen e vorrei tanto saperlo! La prego, se leggerà questa recensione, batta un colpo ahahah
Comunque, cercavo un libro forte, un libro che trattasse di BDSM ma non crudo, e soprattutto, cercavo qualcosa che non fosse la solita storiella/scopiazzatura delle ormai famose 50 Sfumature.
Non sono rimasta delusa, e molto probabilmente, la James non avrebbe avuto il coraggio che ha invece avuto la Signora Owen nel descrivere, in modo così fluido e coinvolgente, una storia di umiliazione. In questo libro non c'è una violenza fisica, a parte le classiche sculacciate, qui viene descritto un rapporto di umiliazione psicologica.
Mi sono sentita molto come Stephen quando, di nascosto, osserva una scena tra Guy e Jane, ma la differenza è che io ho visto tutto (ebbene si visto, non letto. La sua descrizione è così perfetta che davanti agli occhi mi si paravano tutte le scene e tutto ciò che Guy costringeva Jane a fare, da brividi!). Quindi storcevo il naso, chiamavo Guy con tutti gli epiteti di cui ero capace, ma continuavo la lettura completamente ammaliata da lui e dalla sua crudeltà. Non riuscivo a credere che fosse così spietato con lei, soprattutto quando leggevo dal suo POV, ma poi continuavo a leggere e mi sfuggivano degli "awww" nei momenti di tanta tenerezza che seguivano i loro amplessi particolari o le punizioni. E' molto erotico, anzi, perversamente erotico!
Non è sicuramente un libro adatto a chi cerca un personaggio maschile che "sembra cattivo" ma che alla fine, si redime e diventa zuccheroso. La coerenza del suo personaggio e di tutti gli altri è quella che mi ha portato ad amare ancora di più questo romanzo. Certo, ovviamente anche io speravo fino all'ultimo in un "ti amo" di Guy verso la piccola Jane, ma anche se non c'è stato, ho apprezzato comunque la scelta dell'autrice di non stravolgere nelle ultime pagine un protagonista così azzeccato e complesso. Lui ha bisogno di lei e ne è innamorato da sempre, ma da bastardo insicuro, non glielo dice. Lei è innamorata di lui e, da dolce ragazza, si apre più volte, fa esattamente tutto ciò che lui le dice di fare, e se all'inizio non vuole essere umiliata, si ritrova poi ad umiliarsi per fargli capire/credere che lo ama davvero. E' difficile però crederci quando, oltre all'insicurezza, il pensiero che il suo amore non è niente altro che il frutto del suo "addomesticare" Jane come un animale da circo. Ed è ancora più difficile per lui fidarsi di nuovo di Jane, dopo che è stato profondamente deluso da lei in passato (ed è il motivo della sua terribile vendetta).
Mi fermo qui consigliando a tutti di leggerlo, spero in un secondo libro magari dedicato anche a Stephen e alla banda dei Coltelli!
*prega in ginocchio affinchè ciò accada*
Avrei dato anche più di 5 stelle!
Non so chi sia Ann Owen e vorrei tanto saperlo! La prego, se leggerà questa recensione, batta un colpo ahahah
Comunque, cercavo un libro forte, un libro che trattasse di BDSM ma non crudo, e soprattutto, cercavo qualcosa che non fosse la solita storiella/scopiazzatura delle ormai famose 50 Sfumature.
Non sono rimasta delusa, e molto probabilmente, la James non avrebbe avuto il coraggio che ha invece avuto la Signora Owen nel descrivere, in modo così fluido e coinvolgente, una storia di umiliazione. In questo libro non c'è una violenza fisica, a parte le classiche sculacciate, qui viene descritto un rapporto di umiliazione psicologica.
Mi sono sentita molto come Stephen quando, di nascosto, osserva una scena tra Guy e Jane, ma la differenza è che io ho visto tutto (ebbene si visto, non letto. La sua descrizione è così perfetta che davanti agli occhi mi si paravano tutte le scene e tutto ciò che Guy costringeva Jane a fare, da brividi!). Quindi storcevo il naso, chiamavo Guy con tutti gli epiteti di cui ero capace, ma continuavo la lettura completamente ammaliata da lui e dalla sua crudeltà. Non riuscivo a credere che fosse così spietato con lei, soprattutto quando leggevo dal suo POV, ma poi continuavo a leggere e mi sfuggivano degli "awww" nei momenti di tanta tenerezza che seguivano i loro amplessi particolari o le punizioni. E' molto erotico, anzi, perversamente erotico!
Non è sicuramente un libro adatto a chi cerca un personaggio maschile che "sembra cattivo" ma che alla fine, si redime e diventa zuccheroso. La coerenza del suo personaggio e di tutti gli altri è quella che mi ha portato ad amare ancora di più questo romanzo. Certo, ovviamente anche io speravo fino all'ultimo in un "ti amo" di Guy verso la piccola Jane, ma anche se non c'è stato, ho apprezzato comunque la scelta dell'autrice di non stravolgere nelle ultime pagine un protagonista così azzeccato e complesso. Lui ha bisogno di lei e ne è innamorato da sempre, ma da bastardo insicuro, non glielo dice. Lei è innamorata di lui e, da dolce ragazza, si apre più volte, fa esattamente tutto ciò che lui le dice di fare, e se all'inizio non vuole essere umiliata, si ritrova poi ad umiliarsi per fargli capire/credere che lo ama davvero. E' difficile però crederci quando, oltre all'insicurezza, il pensiero che il suo amore non è niente altro che il frutto del suo "addomesticare" Jane come un animale da circo. Ed è ancora più difficile per lui fidarsi di nuovo di Jane, dopo che è stato profondamente deluso da lei in passato (ed è il motivo della sua terribile vendetta).
Mi fermo qui consigliando a tutti di leggerlo, spero in un secondo libro magari dedicato anche a Stephen e alla banda dei Coltelli!
*prega in ginocchio affinchè ciò accada*
Avrei dato anche più di 5 stelle!
September 22, 2015
Ann Owen è una meravigliosa scrittrice ricca di talento.
Ha creato dei personaggi con una psiche complessa riuscendo sempre a tenerne le redini. Sono tutti profondamente caratterizzati, anche i personaggi secondari che si fanno apprezzare molto nei loro pensieri e particolarità. L'ambientazione nella Londra vittoriana è ben definita, risulta credibile è anzi, riesce a farti immergere in quell'epoca. Inoltre, affronta un genere non facile, l'erotico storico, ma ne esce a un livello davvero alto.
Quello che più mi è piaciuto è la complessità dei personaggi, abbiamo Jane Hartwell all'apparenza timida e sottomessa che rivela però un attaccamento morboso risalente all'infanzia verso il suo fratellastro Guy (con il quale non ha legami di sangue). E abbiamo questo uomo autoritario e strafottente, Guy Spencer, che nel profondo è sempre stato innamorato della sua dispettosa sorellastra Jane. Non è un rapporto semplice il loro, c'è un odio profondo che è sedimentato per anni e si è trasformato in senso di vendetta e rivalsa insieme a un'amore infantile che ha messo radici fin dalla gioventù e non li ha mai abbandonati.
E' una lettura che mi ha travolta ed emozionata e che non dimenticherò facilmente.
Da leggere per chi apprezza il genere, le scene di sesso e sottomissione sono parecchie e alcune degradanti ai limiti dell'accettabile ma la bravura dell'autrice è davvero evidente e merita molto.
Ha creato dei personaggi con una psiche complessa riuscendo sempre a tenerne le redini. Sono tutti profondamente caratterizzati, anche i personaggi secondari che si fanno apprezzare molto nei loro pensieri e particolarità. L'ambientazione nella Londra vittoriana è ben definita, risulta credibile è anzi, riesce a farti immergere in quell'epoca. Inoltre, affronta un genere non facile, l'erotico storico, ma ne esce a un livello davvero alto.
Quello che più mi è piaciuto è la complessità dei personaggi, abbiamo Jane Hartwell all'apparenza timida e sottomessa che rivela però un attaccamento morboso risalente all'infanzia verso il suo fratellastro Guy (con il quale non ha legami di sangue). E abbiamo questo uomo autoritario e strafottente, Guy Spencer, che nel profondo è sempre stato innamorato della sua dispettosa sorellastra Jane. Non è un rapporto semplice il loro, c'è un odio profondo che è sedimentato per anni e si è trasformato in senso di vendetta e rivalsa insieme a un'amore infantile che ha messo radici fin dalla gioventù e non li ha mai abbandonati.
E' una lettura che mi ha travolta ed emozionata e che non dimenticherò facilmente.
Da leggere per chi apprezza il genere, le scene di sesso e sottomissione sono parecchie e alcune degradanti ai limiti dell'accettabile ma la bravura dell'autrice è davvero evidente e merita molto.
July 27, 2016
MERAVIGLIOSO, TRASCINANTE, SPLENDIDAMENTE SCRITTO
Le premesse sono forti. Non vi piacciono le scene di umiliazione? Non leggetelo. Non è per voi.
Fatte queste considerazioni il libro è bellissimo, la scrittura è meravigliosa e scorre come acqua pura, senza nessun momento di difficoltà, rendendo le scene dure e difficili (non c'è comunque violenza fisica) da accettare ancora più emozionanti.
Si la storia sembra solita, la ragazza ingenua e il ricco ricattatore, ma non è così. Non è solo così: Guy nasconde una sua profonda debolezza e anche nei momenti peggiori si capisce che c'è anche dolcezza celata dietro la maschera.
In più la storia non si concentra solo sulla relazione tra Guy e Jane ma svela lentamente il mistero delle motivazioni che hanno portato Guy a tanto e ci si intreccia la vicenda della Banda dei Coltelli che aggiunge alla storia un pizzico di thriller e di tensione.
Consigliato a chi non si fa spaventare dalle atmosfere dark e che cerca un erotico, un po' dark e un po' thriller scritto con grazia sopraffina senza mai cadere nel volgare o nel banale.
Le premesse sono forti. Non vi piacciono le scene di umiliazione? Non leggetelo. Non è per voi.
Fatte queste considerazioni il libro è bellissimo, la scrittura è meravigliosa e scorre come acqua pura, senza nessun momento di difficoltà, rendendo le scene dure e difficili (non c'è comunque violenza fisica) da accettare ancora più emozionanti.
Si la storia sembra solita, la ragazza ingenua e il ricco ricattatore, ma non è così. Non è solo così: Guy nasconde una sua profonda debolezza e anche nei momenti peggiori si capisce che c'è anche dolcezza celata dietro la maschera.
In più la storia non si concentra solo sulla relazione tra Guy e Jane ma svela lentamente il mistero delle motivazioni che hanno portato Guy a tanto e ci si intreccia la vicenda della Banda dei Coltelli che aggiunge alla storia un pizzico di thriller e di tensione.
Consigliato a chi non si fa spaventare dalle atmosfere dark e che cerca un erotico, un po' dark e un po' thriller scritto con grazia sopraffina senza mai cadere nel volgare o nel banale.
March 19, 2014
...uno storico? Forse solo per l'ambientazione e per alcune situazioni, perchè per il resto è l'ennesimo erotico al limite del pornografico, con tanto di rapporto Dom/Sub davvero degradante. Peccato, perché la Owen dimostra di avere delle capacità,
e forse l'autrice ha perso un occasione per farsi ricordare per una buona storia e nn solo per le scene di sesso orale e anale che nel romanzo abbondano...
e forse l'autrice ha perso un occasione per farsi ricordare per una buona storia e nn solo per le scene di sesso orale e anale che nel romanzo abbondano...
January 30, 2015
Mi hanno consigliato questo libro, effettivamente è uno degli storici più belli che abbia mai letto. Ho trovato i dialoghi Ben costruiti e le scene avvincenti. Mi ha coinvolto, Jane una sottomessa che domina e Guy un bel "duro" dominante sottomesso!! Lo consiglio a chi ama le belle storie d'amore... Belle hot!!!!
August 29, 2016
Crudo. Impietoso. Tormentato. Diversamente morale.
Non è mai tutto bianco o nero nella vita, ma qui siamo decisamente sui toni dark.
Questo romanzo ha quasi raggiunto l'asticella che segna il mio limite personale di ciò che è accettabile, comprensibile, gradevole da leggere.
È spiazzante.
E man mano che la storia va avanti, l'autrice cerca di ripulire, addolcire, giustificare, eppure non fa che rendere la premessa ancora più raccapricciante, letta alla luce di tutta il resto.
È difficile, davvero difficile condividere, accettare quegli episodi di umiliazione descritti esplicitamente, e scindere, o credere, o associarvi la parola "amore".
È davvero solo addestramento? È vero che un rapporto basato sulla dominazione non ammette amore, solo gratificazione? Come può un essere con una dignità, una morale, una coscienza, arrivare ad accettare la degradazione solo grazie ad alcuni trucchi psicologici (terribilmente credibili e coerenti, peraltro)?
Siamo quindi, alla base, bestie addomesticabili e così prevedibili?
Mentre leggevo ero confusa tra sentimenti di repulsione e di attrazione, incerta se si trattasse di amore o meno, se fosse meglio separare questa unione deleteria oppure no. Mi ripetevo che qualsiasi finale sarebbe stato inadatto. E forse per questo ho apprezzato (senza fare spoiler) che l'autrice abbia saputo proporre un buon mix tra rosa, porpora e verde acido. Brava.
È poi ho adorato la limpidezza delle scene erotiche, i forti contrasti nella personalità di Guy, la gradualità con cui si entra nel vivo del rapporto di sottomissione.
Ho adorato il modo in cui la maschera non copre mai nessuno fino in fondo, e la capacità di sottolineare la soggettività dei concetti di Bene e Male, che tutti si affrettano ad additare sugli altri senza appello, basandosi solo sulle apparenze.
Molto bello.
Ma decisamente non per tutti.
Non è mai tutto bianco o nero nella vita, ma qui siamo decisamente sui toni dark.
Questo romanzo ha quasi raggiunto l'asticella che segna il mio limite personale di ciò che è accettabile, comprensibile, gradevole da leggere.
È spiazzante.
E man mano che la storia va avanti, l'autrice cerca di ripulire, addolcire, giustificare, eppure non fa che rendere la premessa ancora più raccapricciante, letta alla luce di tutta il resto.
È difficile, davvero difficile condividere, accettare quegli episodi di umiliazione descritti esplicitamente, e scindere, o credere, o associarvi la parola "amore".
È davvero solo addestramento? È vero che un rapporto basato sulla dominazione non ammette amore, solo gratificazione? Come può un essere con una dignità, una morale, una coscienza, arrivare ad accettare la degradazione solo grazie ad alcuni trucchi psicologici (terribilmente credibili e coerenti, peraltro)?
Siamo quindi, alla base, bestie addomesticabili e così prevedibili?
Mentre leggevo ero confusa tra sentimenti di repulsione e di attrazione, incerta se si trattasse di amore o meno, se fosse meglio separare questa unione deleteria oppure no. Mi ripetevo che qualsiasi finale sarebbe stato inadatto. E forse per questo ho apprezzato (senza fare spoiler) che l'autrice abbia saputo proporre un buon mix tra rosa, porpora e verde acido. Brava.
È poi ho adorato la limpidezza delle scene erotiche, i forti contrasti nella personalità di Guy, la gradualità con cui si entra nel vivo del rapporto di sottomissione.
Ho adorato il modo in cui la maschera non copre mai nessuno fino in fondo, e la capacità di sottolineare la soggettività dei concetti di Bene e Male, che tutti si affrettano ad additare sugli altri senza appello, basandosi solo sulle apparenze.
Molto bello.
Ma decisamente non per tutti.
April 1, 2014
Tanto ti possono dare i libri, da questo in particolare, ciò che ho ricevuto è la visione chiara ed illuminante di una prospettiva sessual/psicologica che invano altri libri avevano tentato di farmi permeare.
La signora Owen (non quella delle favolette per bambini, l’altra, quella pervertita;) dimentica delle ipocrisie e armata di coraggio si è sporcata le mani, insinuandole nei recessi dei propri desideri, mostrando quanto sia affascinante e travolgente la coercizione del possedere e dell’essere posseduti.
Un fascino verso questo genere di pratica che non avevo mai avvertito prima di aprire le pagine di questo libro, ebbene sì, ho invidiato la piccola jane (non proprio sempre, sempre, lo ammetto) ma questo potere che lei esercita è inebriante, e lei anche se assolutamente inconsapevole ne sente l'aura, d’altra parte, lui l’assoggetta ad ogni suo bieco volere e capriccio solo per lenire le incommensurabili insicurezze che cela dietro la corazza di sadico.
A far da superba cornice alle perverse fantasie di questa autrice troviamo personaggi secondari mezzi perdenti e completamente spezzati (adorabili), contorno ideale per una storia centrale di schifosa bellezza.
La signora Owen (non quella delle favolette per bambini, l’altra, quella pervertita;) dimentica delle ipocrisie e armata di coraggio si è sporcata le mani, insinuandole nei recessi dei propri desideri, mostrando quanto sia affascinante e travolgente la coercizione del possedere e dell’essere posseduti.
Un fascino verso questo genere di pratica che non avevo mai avvertito prima di aprire le pagine di questo libro, ebbene sì, ho invidiato la piccola jane (non proprio sempre, sempre, lo ammetto) ma questo potere che lei esercita è inebriante, e lei anche se assolutamente inconsapevole ne sente l'aura, d’altra parte, lui l’assoggetta ad ogni suo bieco volere e capriccio solo per lenire le incommensurabili insicurezze che cela dietro la corazza di sadico.
A far da superba cornice alle perverse fantasie di questa autrice troviamo personaggi secondari mezzi perdenti e completamente spezzati (adorabili), contorno ideale per una storia centrale di schifosa bellezza.
December 29, 2023
4⭐
Che delusione il finale.
Provo solo rabbia, dolore e un grande vuoto. Avevo alte aspettative per questo libro e sono state all'altezza fino al 70%. Poi sono calate man mano. Premessa: NON È UNA STORIA D'AMORE. Non siate tratte in inganno dal titolo. Sì, esiste una vendetta e una schiava, ma non c'è altro. La storia ruota attorno a Guy, lui riempe la storia e mette in ombra tutti. Si ingrandisce sempre di più fino ad inglobare tutto intorno a sè. Leggetela se volete leggere una storia con un punto di vista quasi completamente al maschile. Lei non esiste in questo libro. È un fantasma che viene sottomessa al diavolo. Un angelo che si sottomette al figlio del diavolo. Non ha spessore o carattere ed è una cosa che mi ha dato fastidio all'inizio, però poi ci ho fatto l'abitudine e ho capito che era stato fatto a posta. Come ho detto prima il libro gira intorno a Guy, un uomo glaciale privo di scrupoli e coerente con sè stesso. All'inizio lo odi, vorresti prenderlo a schiaffi e alla fine? continui a volerlo prendere a testate ma consapevole del suo vero io. E impari a volergli bene. Perchè lui riesce a intrufolarsi dentro di te e farsi spazio tra i tuoi sentimenti. Fino a metà libro non fa altro che umiliare la povera Jane che inconsapevole non sa il perchè lui la odi. In realtà non credo che lo abbia davvero capito. Noi invece lo capiamo verso la fine. Bene, dopo averlo capito volevo lanciare il cellulare ma ho preferito evitare. Il motivo era stupido e mi ha dato tanto fastidio. Alla fine lui dopo infiniti loop mentali decide di accettare i suoi sentimenti e avere una specie di lieto fine sdolcinato. Non fraintendetemi l'ho apprezzato ma troppo inverosimile, scontato e soprattutto velocizzato. Però oltre a questi problemi è un libro sicuramente da leggere per chi ama i dark romance. Troverete azione, umiliazione, tanto sague e personaggi da amare. Anche una coppia secondaria un po' fuori dal comune. Però il personaggio che mi ha colpito di più è stato Stephen, non perdonerò mai l'autrice per come l'ha trattato. Lui è la persona migliore e pura che ci sia. Altro che protagonista. Forse lo dico perchè sono di parte. Però è davvero vero,dolce, sincero, fedele e devoto. Un uomo con i fiocchi che non ha paura di esternare ciò che prova. E sinceramente c'è stata più interazione tra lui e Guy che con Jane. A un certo punto ho sperato davvero che finissero insieme. Soprattutto per il modo in cui si stava sacrificando pur di proteggere Guy. Invece ha finito per perdere Guy e a non sapere più che fare. Oltre a questo la scrittura è fluida, esplicita e congegnata non lascia nulla al caso.
PS. Voglio un libro su ognuno della Banda dei coltelli
Che delusione il finale.
Provo solo rabbia, dolore e un grande vuoto. Avevo alte aspettative per questo libro e sono state all'altezza fino al 70%. Poi sono calate man mano. Premessa: NON È UNA STORIA D'AMORE. Non siate tratte in inganno dal titolo. Sì, esiste una vendetta e una schiava, ma non c'è altro. La storia ruota attorno a Guy, lui riempe la storia e mette in ombra tutti. Si ingrandisce sempre di più fino ad inglobare tutto intorno a sè. Leggetela se volete leggere una storia con un punto di vista quasi completamente al maschile. Lei non esiste in questo libro. È un fantasma che viene sottomessa al diavolo. Un angelo che si sottomette al figlio del diavolo. Non ha spessore o carattere ed è una cosa che mi ha dato fastidio all'inizio, però poi ci ho fatto l'abitudine e ho capito che era stato fatto a posta. Come ho detto prima il libro gira intorno a Guy, un uomo glaciale privo di scrupoli e coerente con sè stesso. All'inizio lo odi, vorresti prenderlo a schiaffi e alla fine? continui a volerlo prendere a testate ma consapevole del suo vero io. E impari a volergli bene. Perchè lui riesce a intrufolarsi dentro di te e farsi spazio tra i tuoi sentimenti. Fino a metà libro non fa altro che umiliare la povera Jane che inconsapevole non sa il perchè lui la odi. In realtà non credo che lo abbia davvero capito. Noi invece lo capiamo verso la fine. Bene, dopo averlo capito volevo lanciare il cellulare ma ho preferito evitare. Il motivo era stupido e mi ha dato tanto fastidio. Alla fine lui dopo infiniti loop mentali decide di accettare i suoi sentimenti e avere una specie di lieto fine sdolcinato. Non fraintendetemi l'ho apprezzato ma troppo inverosimile, scontato e soprattutto velocizzato. Però oltre a questi problemi è un libro sicuramente da leggere per chi ama i dark romance. Troverete azione, umiliazione, tanto sague e personaggi da amare. Anche una coppia secondaria un po' fuori dal comune. Però il personaggio che mi ha colpito di più è stato Stephen, non perdonerò mai l'autrice per come l'ha trattato. Lui è la persona migliore e pura che ci sia. Altro che protagonista. Forse lo dico perchè sono di parte. Però è davvero vero,dolce, sincero, fedele e devoto. Un uomo con i fiocchi che non ha paura di esternare ciò che prova. E sinceramente c'è stata più interazione tra lui e Guy che con Jane. A un certo punto ho sperato davvero che finissero insieme. Soprattutto per il modo in cui si stava sacrificando pur di proteggere Guy. Invece ha finito per perdere Guy e a non sapere più che fare. Oltre a questo la scrittura è fluida, esplicita e congegnata non lascia nulla al caso.
PS. Voglio un libro su ognuno della Banda dei coltelli
February 17, 2021
https://labibliotecadellibraio.blogsp...
Ci sono recensioni che vanno scritte di getto appena il libro è stato letto e recensioni che invece vanno messe in standby, non è quest'ultimo il caso.
I romance historical ci hanno abituato che c'è un limite che non va superato, quello del gusto e della decenza, penso che anche molti scrittori, per loro natura non abbiano mai voluto superare un certo limite, e quindi, siamo abituati a impavidi principi azzurri che con il loro destriero arrivano a salvare le dolci fanciulle che poi mostrano di avere un bel caratterino.
Anno Owen per me è stata una scoperta che sinceramente all'inizio non mi ha convinta del tutto, perché non sono un'amante del BDSM, del Dom/Sub, certo non sono all'asciutto del genere ma devo dirvi che è la prima volta che leggo un erotico così particolare e intenso in versione storica.
Partiamo da una semplice constatazione che nonostante il mio dubbio sia persistito fin quasi alla fine, posso dire di essermi bevuta più di 400 pagine perché la curiosità è stata altissima da impedirmi i classici pregiudizi.
Un libro che ha tanti lati positivi ma anche molti negativi.
Cosa mi è piaciuto, cominciamo da qui, intanto, lo stile della Owen, ha costruito in tutto e per tutto due personaggi, Guy e Jane perfetti, il cattivo e la "santarella".
La vendetta che è alla base di tutto il libro, una caratterizzazione come poche, l'autrice ha reso il personaggio maschile una figura a tuttotondo, cattivo, perfido, selvaggio, macabro ma anche dolce, di Jane che a me sinceramente non è piaciuta per niente, ha svolto il suo compito, quello di sottomettersi al volere del suo padrone, ma che poi scopre anche il lato positivo della situazione.
Cosa non mi è piaciuto, seppur carico di scene erotiche, non ho molto apprezzato il linguaggio, non perché fosse troppo "scurrile e sgradevole", quanto inserito in un contesto storico, ma come detto prima, l'autrice ha osato in tutto e per tutto e dopo un po' ci fai l'abitudine perché la mia curiosità era volta a capire quale fosse il motivo di tanto odio/amore e quando finalmente è venuto fuori (abbiamo aspettato ben 400 pagine per gridare urrà), mi ha lasciato con l'amaro in bocca, perché secondo me non si può fare quello che si è fatto...
Mai come questa volta, il titolo è più che consono alla storia, ma non vanno tralasciati gli altri personggi, come Stephen, forse una cosa che mi ha lasciata un po' sorpresa è stato quando l'autrice ci porta a conoscenza dei pensieri di lady Susan, un personaggio alquanto particolare.
Infatti, la Owen gioca con diversi POV, seppur predominante è quello di Guy, dove lo conosciamo in tutte le sue sfaccettature, tanto da renderlo quasi umano per tutto quello che fa, lascia Jane a uno stato sempre adolescenziale, mentre ci fa scoprire un lato del caro e dolce amico Stephen che nel finale rivelerà al suo migliore amico il suo più grande segreto, credo che quest'ultima perla si poteva risparmiare, ma non sta a me giudicare questo, lo dico solo perché nel mio caso mi è caduto un mito, e poi perché in tutto il libro non c'è stato modo di capire nulla.
E' un libro forte se non amate le umiliazioni, ma tranquilli non le amo neanche io, se non amate quel sesso forte che crea dipendenza, questo non è un libro che fa per voi, ma se decidete di leggerlo, aprite la mente e lasciatevi trasportare dalla scrittura della Owen.
Ci sono recensioni che vanno scritte di getto appena il libro è stato letto e recensioni che invece vanno messe in standby, non è quest'ultimo il caso.
I romance historical ci hanno abituato che c'è un limite che non va superato, quello del gusto e della decenza, penso che anche molti scrittori, per loro natura non abbiano mai voluto superare un certo limite, e quindi, siamo abituati a impavidi principi azzurri che con il loro destriero arrivano a salvare le dolci fanciulle che poi mostrano di avere un bel caratterino.
Anno Owen per me è stata una scoperta che sinceramente all'inizio non mi ha convinta del tutto, perché non sono un'amante del BDSM, del Dom/Sub, certo non sono all'asciutto del genere ma devo dirvi che è la prima volta che leggo un erotico così particolare e intenso in versione storica.
Partiamo da una semplice constatazione che nonostante il mio dubbio sia persistito fin quasi alla fine, posso dire di essermi bevuta più di 400 pagine perché la curiosità è stata altissima da impedirmi i classici pregiudizi.
Un libro che ha tanti lati positivi ma anche molti negativi.
Cosa mi è piaciuto, cominciamo da qui, intanto, lo stile della Owen, ha costruito in tutto e per tutto due personaggi, Guy e Jane perfetti, il cattivo e la "santarella".
La vendetta che è alla base di tutto il libro, una caratterizzazione come poche, l'autrice ha reso il personaggio maschile una figura a tuttotondo, cattivo, perfido, selvaggio, macabro ma anche dolce, di Jane che a me sinceramente non è piaciuta per niente, ha svolto il suo compito, quello di sottomettersi al volere del suo padrone, ma che poi scopre anche il lato positivo della situazione.
Cosa non mi è piaciuto, seppur carico di scene erotiche, non ho molto apprezzato il linguaggio, non perché fosse troppo "scurrile e sgradevole", quanto inserito in un contesto storico, ma come detto prima, l'autrice ha osato in tutto e per tutto e dopo un po' ci fai l'abitudine perché la mia curiosità era volta a capire quale fosse il motivo di tanto odio/amore e quando finalmente è venuto fuori (abbiamo aspettato ben 400 pagine per gridare urrà), mi ha lasciato con l'amaro in bocca, perché secondo me non si può fare quello che si è fatto...
Mai come questa volta, il titolo è più che consono alla storia, ma non vanno tralasciati gli altri personggi, come Stephen, forse una cosa che mi ha lasciata un po' sorpresa è stato quando l'autrice ci porta a conoscenza dei pensieri di lady Susan, un personaggio alquanto particolare.
Infatti, la Owen gioca con diversi POV, seppur predominante è quello di Guy, dove lo conosciamo in tutte le sue sfaccettature, tanto da renderlo quasi umano per tutto quello che fa, lascia Jane a uno stato sempre adolescenziale, mentre ci fa scoprire un lato del caro e dolce amico Stephen che nel finale rivelerà al suo migliore amico il suo più grande segreto, credo che quest'ultima perla si poteva risparmiare, ma non sta a me giudicare questo, lo dico solo perché nel mio caso mi è caduto un mito, e poi perché in tutto il libro non c'è stato modo di capire nulla.
E' un libro forte se non amate le umiliazioni, ma tranquilli non le amo neanche io, se non amate quel sesso forte che crea dipendenza, questo non è un libro che fa per voi, ma se decidete di leggerlo, aprite la mente e lasciatevi trasportare dalla scrittura della Owen.
November 2, 2023
5 stelle perché questo romanzo è riuscito nel suo intento: sconvolgere e scandalizzare. Best dark Historical Romance 👏
March 25, 2014
Devo dire che mi è veramente piaciuto molto, sicuramente, è forte, molto erotico e contrariamente al pensiero dei più, molto romantico.
Un amore che parte da bambini, per diventare un ossessione/passione si, ma d'amore, che durerà per tutta la vita per entrambi.
Effettivamente alcune delle punizioni inferte alla cosiddetta vittima sono esagerate, ma a mio avviso lui non è meno succube della sua schiava di quanto lei lo sia di lui, in un rapporto nel quale ciascuno dei due ha bisogno dell’altro. In fondo a lei le punizioni non dispiacciono, odia invece l'indifferenza del suo padrone. A me sembra ne più ne meno un rapporto BDSM dei tempi andati. Forse nemmeno, per l'epoca c'era come si vedrà nel racconto ben di peggio, e nessuna possibilità di scelta x le donne.
L'unico fastidio che invece personalmente ho avuto è stato nel finale, a mio avviso un po' troppo affrettato, nel senso che avviene alla fine una maggior condivisione della vita del protagonista con "l'amico" (che si scopre vorrebbe essere non solo amico) che con la sua donna. Insomma bisognava curare un po' più il finale.
Un amore che parte da bambini, per diventare un ossessione/passione si, ma d'amore, che durerà per tutta la vita per entrambi.
Effettivamente alcune delle punizioni inferte alla cosiddetta vittima sono esagerate, ma a mio avviso lui non è meno succube della sua schiava di quanto lei lo sia di lui, in un rapporto nel quale ciascuno dei due ha bisogno dell’altro. In fondo a lei le punizioni non dispiacciono, odia invece l'indifferenza del suo padrone. A me sembra ne più ne meno un rapporto BDSM dei tempi andati. Forse nemmeno, per l'epoca c'era come si vedrà nel racconto ben di peggio, e nessuna possibilità di scelta x le donne.
L'unico fastidio che invece personalmente ho avuto è stato nel finale, a mio avviso un po' troppo affrettato, nel senso che avviene alla fine una maggior condivisione della vita del protagonista con "l'amico" (che si scopre vorrebbe essere non solo amico) che con la sua donna. Insomma bisognava curare un po' più il finale.
November 23, 2015
Inizio col dire che mai avrei pensato di dare un giudizio positivo a questo romanzo. A prescindere dal fatto che per apprezzare un libro, per me, non è indispensabile apprezzare anche i protagonisti, la storia filava troppo liscia per non farsene catturare. Sicuramente è tutto portato all'esasperazione, comprese le scene erotiche, così analitiche nelle loro descrizioni da diventare quasi pruriginose e, direi io, anche un esercizio di stile. Come se l'autrice avesse voluto mettere alla prova se stessa. Inoltre, me l'hanno fatto apprezzare anche le diverse sensazioni che è riuscito a scatenare nelle lettrici. Pensavo che finisse più a tarallucci e vino, invece la fine non ha fatto altro che confermarmi che la Owen altri non è che un'altra scrittrice i cui romanzi ho adorato. Niente smancerie, niente pentimenti, niente rivelazioni dell'ultimo minuto, niente redenzione e segreti che, forse, resteranno tali per sempre. Finale non banale, nonostante il matrimonio riparatorio e consolatorio, che lascia aperte tante possibilità ma che non assicura, di certo, la felicità!
April 27, 2015
Una piccola premessa è d'obbligo, se siete tipi che amano il principe azzurro che corteggia la principessa di turno abbandonate l'idea di leggere questo libro lo odiereste profondamente.
Passiamo a questo punto alla scrittura, che a mio avviso risulta impeccabile.
Mi corre l'obbligo di dire che la tipologia di narrazione insieme alla struttura del personaggio maschile non puo' non ricordarmi un'altra bravissima scrittrice emergente di nostra conoscenza, chiii????? Mi dispiace ma essendo solo una mia sensazione non si puo' dire....
Questo romanzo è sicuramente molto forte, molto erotico e contrariamente al pensiero dei più, molto romantico.
Quest'autrice ha avuto un'originalità e un coraggio sconcertante, mai letto nulla di simile in uno storico.
Un amore che parte da bambini, per diventare un ossessione/passione si, ma d'amore, che durerà tutta la vita per entrambi.
PER LEGGERE IL SEGUITO DELLA RECENSIONE CLICCATE QUI: http://newadultedintorni.blogspot.it/...
Passiamo a questo punto alla scrittura, che a mio avviso risulta impeccabile.
Mi corre l'obbligo di dire che la tipologia di narrazione insieme alla struttura del personaggio maschile non puo' non ricordarmi un'altra bravissima scrittrice emergente di nostra conoscenza, chiii????? Mi dispiace ma essendo solo una mia sensazione non si puo' dire....
Questo romanzo è sicuramente molto forte, molto erotico e contrariamente al pensiero dei più, molto romantico.
Quest'autrice ha avuto un'originalità e un coraggio sconcertante, mai letto nulla di simile in uno storico.
Un amore che parte da bambini, per diventare un ossessione/passione si, ma d'amore, che durerà tutta la vita per entrambi.
PER LEGGERE IL SEGUITO DELLA RECENSIONE CLICCATE QUI: http://newadultedintorni.blogspot.it/...
April 24, 2014
Recensione su ...il piacere della lettura
http://leggiamo.altervista.org/rosa_s...
Voto: ★★★½
Non amo particolarmente il genere erotico, ma questa volta ho voluto fidarmi dell'autrice e devo dire che ho trovato questa storia BDSM, forte, malata, a tratti cattiva, ben fatta e credibile.
Insomma, dopo tanta spazzatura spacciata per best sellers, finalmente qualcosa che vale la pena di essere letto... con le dovute precauzioni però, non è un libro per tutti e non credo pretenda di esserlo.
http://leggiamo.altervista.org/rosa_s...
Voto: ★★★½
Non amo particolarmente il genere erotico, ma questa volta ho voluto fidarmi dell'autrice e devo dire che ho trovato questa storia BDSM, forte, malata, a tratti cattiva, ben fatta e credibile.
Insomma, dopo tanta spazzatura spacciata per best sellers, finalmente qualcosa che vale la pena di essere letto... con le dovute precauzioni però, non è un libro per tutti e non credo pretenda di esserlo.
January 19, 2015
Letto per la seconda volta e mi è piaciuto più della prima, infatti ho avuto la possibilità di leggerlo senza la frenesia di sapere cosa accadesse poi. Particolare in tutto dalla consistenza dei personaggi alle loro ossessioni, dire passionale e' poco, anche se crudo in molte scene, ma a me bastava sentire Guy che dicesse "angelo" per farmi passare tutto. Grande la owen e spero in un seguito.
December 11, 2015
WOW ............WOW!
CHE BOTTA!
CI SENTIAMO PRESTO...ORA DEVO "DEPORRE" LE EMOZIONI E POI NE PARLIAMO OK?
.........................................................................
Mica sono ancora pronta!
CHE BOTTA!
CI SENTIAMO PRESTO...ORA DEVO "DEPORRE" LE EMOZIONI E POI NE PARLIAMO OK?
.........................................................................
Mica sono ancora pronta!
August 4, 2017
Un romanzo assolutamente da legger per chi ama il genere. Scritto in modo magistrale, mi ha letteralmente rapita non solo per la trama, ma anche per tutto il resto. Unico e indimenticabile per me. Bravissima l'autrice.
December 10, 2022
hate that I loved it
I honestly don’t even have words. There were so many different ways this could gone. I seriously think there is something wrong with me for enjoying this book and hating it at the same time.
I honestly don’t even have words. There were so many different ways this could gone. I seriously think there is something wrong with me for enjoying this book and hating it at the same time.
January 3, 2024
Ero molto scettica all’inizio ma la voglia di continuare a leggere e sapere come la mente del protagonista maschile potesse ragionare era molta.
L’età in cui è ambientato il tutto è una delle più belle e la fragilità di lei è adorabile quanto la fermezza di lui.
L’età in cui è ambientato il tutto è una delle più belle e la fragilità di lei è adorabile quanto la fermezza di lui.
October 16, 2021
Erotico a tema bdsm che scade nella pornografia e che di storico ha poco e niente.
Decisamente indigesto.
Decisamente indigesto.
June 1, 2017
Recensione a cura di Holly per Feel The Book
Era così bello… così bello. Il suo diavolo, il suo padrone… il suo Guy. Fa’ che non smetta; ti prego, Dio, mandami all’inferno… ma non farlo smettere…
No, non avete preso un abbaglio. Avete letto bene, la protagonista preferirebbe andare all’inferno piuttosto che essere privata delle sensazioni che le fa provare il suo “Padrone”.
E sapete perché? Perché la vagina è traditrice! E, Lord Jesus, manda anche me all’inferno con Jane perché io, lei e la signora Owen ne avremmo di cose da raccontarci!
Con la “vagina traditrice” l’autrice è diventata una delle mie scrittrici preferite. Non amo gli storici, li considero noiosi, ma quando la scrittura è talentuosa, geniale, il pathos della scena ti logora il cervello, quando pur di non smettere di leggere, pur di scoprire dove l’autore ti condurrà, ti porti il kindle in bagno mentre fai pipì, beh, signori e signore, devi per forza ricrederti.
Schiava per vendetta è uno dei pochi romanzi scritti in modo così divino, che è come se ci venisse letto da qualcuno e noi fossimo dei semplici ascoltatori. Mi spiego meglio: attraverso l’utilizzo magistrale della punteggiatura, del corsivo per enfatizzare le parole o le frasi cruciali, è come se la scrittrice ci suggerisse l’intonazione migliore per rendere perfetta la lettura e l’immedesimazione nel racconto.
Lo dico sin da subito: io sono dalla parte del quarto conte di Ashbourne!
La vera ragione che muove le sue azioni non è quella che trapela dalla sinossi, o meglio lo è in principio, e conoscendo il suo vissuto, pagina dopo pagina, comprendendo le sue motivazioni, non dico che le umiliazioni inflitte da Guy possano essere giustificate, ma possiamo cogliere ciò che spinge il suo cuore a comportarsi così. Certamente lui esagera, e tanto, ma nel rapporto Dom/Sub ciò che lui fa è ben poca cosa, ve lo assicuro. Sia chiaro, con queste parole non voglio dire che da domani si debba uscire di casa con pantaloni in latex e frustino alla mano, oppure cercare un Padrone che ci faccia provare “emozioni nuove”, dico solo che, nella vita, non bisogna mai giudicare senza aver sperimentato.
Facciamo un passo indietro, però.
Guy e Jane, sono due bambini che si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto, si rubano attimi, sguardi, da lontano si proteggono e, con il tempo, iniziano a provare qualcosa l’uno per l’altra.
L’eredità morale di Guy e l’epoca in cui vivono, però, fanno sì che tra dogmi, tabù, incomprensioni e mancato coraggio, i due vengano divisi. L’amore non basta mai, checché se ne dica, non basta, soprattutto quando si è adolescenti, dove numerosi fattori devono essere presi in considerazione (teniamo sempre presente l’epoca in cui si svolge il romanzo, però). E una batosta a quell’età può provocare danni inimmaginabili, irreparabili, che plagiano un ragazzino fino a renderlo l’uomo che il destino ha voluto che debba essere.
Continua a leggere la nostra recensione a questo link https://www.feelthebook.com/recension...
Era così bello… così bello. Il suo diavolo, il suo padrone… il suo Guy. Fa’ che non smetta; ti prego, Dio, mandami all’inferno… ma non farlo smettere…
No, non avete preso un abbaglio. Avete letto bene, la protagonista preferirebbe andare all’inferno piuttosto che essere privata delle sensazioni che le fa provare il suo “Padrone”.
E sapete perché? Perché la vagina è traditrice! E, Lord Jesus, manda anche me all’inferno con Jane perché io, lei e la signora Owen ne avremmo di cose da raccontarci!
Con la “vagina traditrice” l’autrice è diventata una delle mie scrittrici preferite. Non amo gli storici, li considero noiosi, ma quando la scrittura è talentuosa, geniale, il pathos della scena ti logora il cervello, quando pur di non smettere di leggere, pur di scoprire dove l’autore ti condurrà, ti porti il kindle in bagno mentre fai pipì, beh, signori e signore, devi per forza ricrederti.
Schiava per vendetta è uno dei pochi romanzi scritti in modo così divino, che è come se ci venisse letto da qualcuno e noi fossimo dei semplici ascoltatori. Mi spiego meglio: attraverso l’utilizzo magistrale della punteggiatura, del corsivo per enfatizzare le parole o le frasi cruciali, è come se la scrittrice ci suggerisse l’intonazione migliore per rendere perfetta la lettura e l’immedesimazione nel racconto.
Lo dico sin da subito: io sono dalla parte del quarto conte di Ashbourne!
La vera ragione che muove le sue azioni non è quella che trapela dalla sinossi, o meglio lo è in principio, e conoscendo il suo vissuto, pagina dopo pagina, comprendendo le sue motivazioni, non dico che le umiliazioni inflitte da Guy possano essere giustificate, ma possiamo cogliere ciò che spinge il suo cuore a comportarsi così. Certamente lui esagera, e tanto, ma nel rapporto Dom/Sub ciò che lui fa è ben poca cosa, ve lo assicuro. Sia chiaro, con queste parole non voglio dire che da domani si debba uscire di casa con pantaloni in latex e frustino alla mano, oppure cercare un Padrone che ci faccia provare “emozioni nuove”, dico solo che, nella vita, non bisogna mai giudicare senza aver sperimentato.
Facciamo un passo indietro, però.
Guy e Jane, sono due bambini che si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto, si rubano attimi, sguardi, da lontano si proteggono e, con il tempo, iniziano a provare qualcosa l’uno per l’altra.
L’eredità morale di Guy e l’epoca in cui vivono, però, fanno sì che tra dogmi, tabù, incomprensioni e mancato coraggio, i due vengano divisi. L’amore non basta mai, checché se ne dica, non basta, soprattutto quando si è adolescenti, dove numerosi fattori devono essere presi in considerazione (teniamo sempre presente l’epoca in cui si svolge il romanzo, però). E una batosta a quell’età può provocare danni inimmaginabili, irreparabili, che plagiano un ragazzino fino a renderlo l’uomo che il destino ha voluto che debba essere.
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