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La notte del lupo

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Sebastiano Vassalli, come altri scrittori contemporanei, è rimasto affascinato da Gesù, o meglio dalla storia delle storie che il figlio di Dio incarna per la cultura occidentale. Yoshua (come ebraicamente viene chiamato Gesù nel racconto) viene spogliato da Vassalli di tutti gli aspetti divini e soprannaturali: le sue vicende, parabole e miracoli, narrate dalle voci dei suoi seguaci e delle donne a lui fedeli, sono raccontate alla stregua di storie poco attendibili, quasi che Yoshua sia uno dei tanti folli che percorsero la Galilea. Centrale nel romanzo è la figura di Giuda, incarnato in una metamorfosi finale nella figura del turco Alì Agca.

182 pages, Paperback

First published January 1, 1998

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About the author

Sebastiano Vassalli

63 books61 followers
Born in 1941, he was a well known Italian novelist.
Sebastiano Vassalli nasce a Genova nel 1941 da madre toscana e padre lombardo, ma vive a Novara sin da bambino. Dopo il liceo si iscrive alla facoltà di lettere dell’Università di Milano, dove si laurea con Cesare Musatti con una tesi su “La psicanalisi e l’arte contemporanea”. Dal 1965 al 1979 si dedica all’insegnamento in parallelo ad un’intensa attività artistico letteraria.
Partecipa alle vicende della neoavanguardia con il “Gruppo ’63”, il cui intento è abbandonare il mondo critico-accademico per tentare nuove discipline (psicanalisi, strutturalismo, semiologia) e raccogliere l’eredità dell’avanguardia del primo Novecento.
Appartengono a questo periodo alcune prose sperimentali (“Narcisso”, 1968; “Tempo di màssacro”, 1970) e la raccolta in versi e prosa “Il millennio che muore” (1972).
Successivamente a queste sperimentazioni Vassalli si orienta verso una narrazione in cui si delineano storie, trame e personaggi: “L’arrivo della lozione” (1976), “Abitare il vento” (1980) e “Mareblù” (1982).
L’anno della svolta è il 1983: Vassalli pubblica il provocatorio pamphlet "Arkadia", in cui scaglia frecce avvelenate contro i gruppi sperimentali cui aveva preso parte.
È con “La notte della cometa” (1984) che ha inizio il nuovo corso di “letteratura pura”, esplicata nella narrazione della vita del poeta Dino Campana, uomo al di fuori delle norme.
“L’alcova elettrica” (1986) è intervallato da “Sangue e suolo” (1985), nato da un’inchiesta propostagli da Giulio Bollati sul bilinguismo e sul calo numerico degli italiani in Alto Adige: da qui ha inizio l’interesse per certi aspetti connotativi degli italiani - in primo luogo la scarsa memoria - tema che caratterizza anche tutti i successivi romanzi, a partire da “L’oro del mondo” (1987), in cui un omonimo alter ego ascolta i racconti dello zio Alvaro, un sopravvissuto all’eccidio di Cefalonia.
È con “La chimera” (1990) – storia dell’esposta Antonia Spagnolini, arsa come strega a Novara tra i festeggiamenti l’11 settembre del 1610 - che Vassalli trova il gusto dell'intreccio e della costruzione dei personaggi. L’opera è un successo editoriale e di critica, vince vari premi letterari - tra cui il premio Strega - e viene tradotto in molte lingue.
“Marco e Mattio” (1992) è ambientato a cavallo tra Sette e Ottocento. Sullo sfondo storico del passaggio rivoluzionario portato da Napoleone, il protagonista Mattio si automutila e si crocifigge, facendosi artefice di una nuova Passione.
Seguono “Il Cigno” (1993); “3012” (1995) - un romanzo fantascientifico, estraneo agli scritti di questo periodo, forse composto proprio per contestare l’etichetta di “romanziere storico” attribuitagli dai critici – e “Cuore di pietra” (1997) - la storia di una grande casa in una città di pianura e di coloro che l’hanno abitata -.
Nel 1998 Vassalli pubblica “Gli italiani sono gli altri” - una raccolta di articoli polemici scritti per varie testate giornalistiche - e il romanzo “La notte del lupo”, il cui protagonista è Yoshua (Gesù in ebraico), privato di tutti gli aspetti divini e soprannaturali.
“Infinito numero” (1999), invece, tratta del forte contrasto tra la civiltà etrusca, che rifiuta la letteratura e la parola scritta, e quella della Roma augustea, che viceversa fa della scrittura un’ideologia assoluta.
In “Archeologia del presente” (2001), poi, attraverso le vicende di una coppia di giovani, Vassalli ritrae una generazione che sognava di cambiare il mondo.
“Dux” (2002) è la storia dell'ultima battaglia che Giacomo Casanova combatté nel mondo dei vivi, e rappresenta un nuovo capitolo sul carattere degli italiani: Casanova è un tipico italiano, socievole ma non sociale, adattabile e furbo.
Con “Stella avvelenata” (2003) Vassalli torna alle sue grandi storie. Leonardo Sacco, un giovane

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Displaying 1 - 2 of 2 reviews
Profile Image for Anto_s1977.
795 reviews36 followers
September 19, 2021
Pochi giorni prima di Pasqua Yoshua Na-Hozri entra a Gerusalemme insieme ai suoi discepoli.
È l'anno sedicesimo del regno di Tiberio e il suo rappresentante in Palestina è Ponzio Pilato, ma Yoshua si proclama re dei Giudei e si scontra con i sacerdoti del Tempio della città.
In questo romanzo, che non è facile commentare senza fare spoiler, si contrappongono due figure, Yoshua e Giuda di Queriot. Sono i simboli del Bene e del Male, che sono destinati a contrapporsi nei secoli che verranno.
È un romanzo spiazzante, in cui la figura di Gesù è raccontata senza riferimenti alla propria spiritualità. È un uomo brusco, irascibile e in preda alle emozioni umane, ma è anche un uomo che sa leggere nella profondità dell'animo altrui e che non fugge davanti ai pericoli e alle prove del Padre, ma li affronta con coraggio e rassegnazione.
Per quanto mi riguarda, il testo è promosso, seppur con qualche perplessità sul finale.
Profile Image for Donato Amoroso.
15 reviews
March 20, 2023
Vassalli ha una facilità di scrittura notevole e l'ho amato ne La chimera, ma stavolta la storia parte e si ferma troppe volte. L'intento di spogliare dell'epos e della sacralità ciò che racconta, fa perdere ritmo ed equilibrio a ciò che scrive.
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