Mauro Corona racconta la natura per parlare del mondo di oggi e di noi, pieni di difficoltà e impuntature, pieni di risorse, ma anche di problemi che spesso ci siamo creati da soli. Come ha scritto Claudio Magris: "I suoi racconti hanno l'autorità della favola, in cui il meraviglioso si impone con assoluta semplicità, con l'evidenza del quotidiano". Sono storie che parlano a grandi e bambini, storie di bullismo e prepotenza, di rapporto con la manualità e la creatività, ma anche storie d'amore e d'amicizia, storie di uomini e animali, sempre narrate con la voce senza tempo delle sue montagne.
Mauro Corona è nato nel 1950. Da ragazzo ha lavorato come boiscaiolo e cavatore. Fin da bambino ha cominciato a intagliare il legno. Lo scultore Augusto Murer ha intuito il suo talento e lo ha accolto nel suo studio di Falcade, dove Mauro Corona ha approfondito la tecnica e l'arte che gli ha permesso di diventare uno scultore ligneo conosciuto in tutta Europa.
Alpinista e arrampicatore, ha aperto numerosi itinerari sulle Dolomiti d'Oltre Piave e partecipato a diverse spedizioni internazionali.
Nel 1997 pubblica il suo primo libro "Il volo della martora". La scrittura diventa così un'altra delle sue grandi passioni, grazie alla quale è oggi annoverato tra gli scrittori più apprezzati in Italia.
Ci troviamo di fronte a una raccolta di racconti (solo un paio sono davvero favole) del sommo montanaro Mauro Corona. Ben si scorge tra le righe il suo cipiglio, sognatore ma un po’ burbero, e da subito è evidente il substrato autobiografico delle storie. I temi sono i più disparati: dall’amore alla fiducia, passando per varie forme di rapporto tra generazioni. In questo libro si racconta la vita, anche nei suoi aspetti più crudi come la malattia e l’abbandono. Anche per questo, nonostante l’autore stesso dichiari di aver voluto scrivere per dei bambini, di fatto ha generato un’opera che si adatta meglio ad un pubblico un po’ più maturo.
Ciò che ho amato di più sono state le immagini e le metafore a sfondo naturale, limpidamente scritte da un uomo che sente la natura con tutto sé stesso. Viceversa, non ho apprezzato molto lo scivolamento nel moralismo – tipico dell’autore – che qualche volta ha interrotto il racconto per esplicitare degli insegnamenti che invece, in questo genere letterario, dovrebbero rimanere sottesi.
In conclusione, penso che valga la pena di avere questo volume nella propria libreria perché racchiude delle belle storie “piene di montagna”, accompagnate da suggestive illustrazioni e con morali incisive.
Consigliato dalla mia Clotilde di 10 anni che in classe ne ha letto un brano in antologia, ed ha deciso di leggere il libro per intero (capita spesso). Mi piace molto Corona, ho letto molto di suo (Storia di Neve è un capolavoro): adatto a chi deve imparare, a a chi deve insegnare..
Come sempre (quasi sempre) Mauro Corona non si smentisce mai, un bellissimo libro di storie/fiabe...un pò ambientate nel mondo animale del bosco un po tra le persone. Come sempre nelle sue storie ci si trova catapultati nella natura e nei suoi lati positivi ma anche negativi. Le storie sono coinvolgenti e spingono il lettore ad arrivare alla fine. Bellissime fiabe anche per bambini...magari dopo i 10 anni, visto che tutte contengono una morale. Piccole storie che posso far riflettere i grandi e divertire i piccoli. Come un bel camino acceso ed un buon bicchiere di vino, questo libro scalda il cuore. Bello, e dedicato ai ragazzi ..."in crescendo"