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In famiglia tutto bene
UN ROMANZO POTENTE SUL RISCATTO FEMMINILE.
ESSERE UNA BUONA MADRE E UNA MOGLIE PERFETTA NON BASTA PER ESSERE FELICI
Le famiglie non sono mai quello che appaiono e Alma lo scopre tardi, dopo vent'anni di matrimonio con Albino e due figli, Alice e Achille. Pensava che bastasse essere una madre premurosa, una moglie attenta e devota per avere la vita che tutti le invidiano. Le era sempre sembrata una scelta naturale e scontata, che aveva visto fare a tutte le donne intorno a lei. Credeva si conquistasse così la felicità: mettendo al centro chi si ama. Ma la verità è che troppo spesso si è trovata ad arginare il dolore degli altri, senza considerare il proprio, ad ascoltare i bisogni degli altri, senza soddisfare i propri. Tutto cambia quando, una mattina come tante, dentro a gesti sempre identici, il soffitto di cristallo crolla e la travolge. Albino parte per un convegno di lavoro e non torna più, lasciandola senza una spiegazione. Da quel momento Alma va alla disperata ricerca di un perché, e per farlo, non solo deve mettere in discussione il suo matrimonio e il rapporto con i figli, ma anche il legame con il fratello e la madre. Durante questo viaggio, prima di negazione e poi di ritrovata consapevolezza, non saranno le amiche di sempre, Elsa e Valeria, a starle vicino ma due persone che non fanno parte del mondo rassicurante e ordinario che ha abitato fino a oggi. I segreti e le rivelazioni dolorose con cui dovrà fare i conti cambieranno per sempre il modo di guardare sé stessa e il mondo, perché non sempre in famiglia va tutto bene e le prime a farne le spese sono le donne.
ESSERE UNA BUONA MADRE E UNA MOGLIE PERFETTA NON BASTA PER ESSERE FELICI
Le famiglie non sono mai quello che appaiono e Alma lo scopre tardi, dopo vent'anni di matrimonio con Albino e due figli, Alice e Achille. Pensava che bastasse essere una madre premurosa, una moglie attenta e devota per avere la vita che tutti le invidiano. Le era sempre sembrata una scelta naturale e scontata, che aveva visto fare a tutte le donne intorno a lei. Credeva si conquistasse così la felicità: mettendo al centro chi si ama. Ma la verità è che troppo spesso si è trovata ad arginare il dolore degli altri, senza considerare il proprio, ad ascoltare i bisogni degli altri, senza soddisfare i propri. Tutto cambia quando, una mattina come tante, dentro a gesti sempre identici, il soffitto di cristallo crolla e la travolge. Albino parte per un convegno di lavoro e non torna più, lasciandola senza una spiegazione. Da quel momento Alma va alla disperata ricerca di un perché, e per farlo, non solo deve mettere in discussione il suo matrimonio e il rapporto con i figli, ma anche il legame con il fratello e la madre. Durante questo viaggio, prima di negazione e poi di ritrovata consapevolezza, non saranno le amiche di sempre, Elsa e Valeria, a starle vicino ma due persone che non fanno parte del mondo rassicurante e ordinario che ha abitato fino a oggi. I segreti e le rivelazioni dolorose con cui dovrà fare i conti cambieranno per sempre il modo di guardare sé stessa e il mondo, perché non sempre in famiglia va tutto bene e le prime a farne le spese sono le donne.
317 pages, Kindle Edition
Published June 18, 2024
4 people are currently reading
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Community Reviews
Displaying 1 - 11 of 11 reviews
October 8, 2024
Scritto da una donna per tutte le donne ci racconta il sacrificio inutile di una moglie che rinuncia alla propria realizzazione e anche alla propria dignità in nome di una idea distorta e stereotipata della famiglia e dei propri doveri. Ma mano che il mondo le crolla addosso e comincia a vedere le cose e le persone per ciò sono e non per ciò che appaiono riesce a uscire dai suoi schemi e a ritrovare la propria forza e i propri affetti. Mi è piaciuto molto il fatto che le persone più estranee e distanti da lei siano state le prime a darle conforto.
December 11, 2024
Superlativamente splendido, commovente, struggente, profondamente vero e tanto altro è questo nuovo libro di Cinzia Pennati, docente di scuola primaria e scrittrice genovese, che ho il piacere di conoscere personalmente, dal cui sito ho tratto molti post e della quale ho già recensito alcune opere.
Pennati è semplicemente straordinaria nel descrivere Alma, la protagonista (che le somiglia molto), moglie di Albino, madre di Alice e Achille e maestra nella stessa scuola del figlio, quando la sua vita viene sconvolta dall’abbandono improvviso, e inizialmente immotivato, del marito dopo venti anni di un matrimonio apparentemente felice; una mattina parte per un convegno di lavoro e non torna più senza darle alcuna spiegazione. Alma deve improvvisamente fare i conti con le rivelazioni e i segreti che emergeranno e verrà aiutata, in questo suo percorso doloroso ma necessario, da una collega-sorella, Gioia, e da Santo, l’infermiere della casa di riposo dove sta sua madre Edda; entrambi sapranno trovare i modi e le parole per starle vicino, farle aprire gli occhi su se stessa e così, per la prima volta, lentamente, imparerà finalmente a scoprirsi, conoscersi e amarsi non solo come moglie e madre ma come donna, a costruire quell’autostima di cui un po’ tutte abbiamo bisogno. Non vi dico altro perché desidero che vi immergiate nella magia di quest’opera che ho letto in un soffio e che mi ha lasciato una scia di emozioni ineffabili.
Concludo estrapolando uno degli innumerevoli paragrafi che mi hanno colpito “quello che vedeva finalmente le apparteneva e, soprattutto, non le dispiacevano quelle risposte che nascevano improvvise e la facevano sentire non solo più forte ma capace di sostenere se stessa e il proprio sentire perché questa era l’unica cosa che adesso le importava”: grazie Cinzia!
Pennati è semplicemente straordinaria nel descrivere Alma, la protagonista (che le somiglia molto), moglie di Albino, madre di Alice e Achille e maestra nella stessa scuola del figlio, quando la sua vita viene sconvolta dall’abbandono improvviso, e inizialmente immotivato, del marito dopo venti anni di un matrimonio apparentemente felice; una mattina parte per un convegno di lavoro e non torna più senza darle alcuna spiegazione. Alma deve improvvisamente fare i conti con le rivelazioni e i segreti che emergeranno e verrà aiutata, in questo suo percorso doloroso ma necessario, da una collega-sorella, Gioia, e da Santo, l’infermiere della casa di riposo dove sta sua madre Edda; entrambi sapranno trovare i modi e le parole per starle vicino, farle aprire gli occhi su se stessa e così, per la prima volta, lentamente, imparerà finalmente a scoprirsi, conoscersi e amarsi non solo come moglie e madre ma come donna, a costruire quell’autostima di cui un po’ tutte abbiamo bisogno. Non vi dico altro perché desidero che vi immergiate nella magia di quest’opera che ho letto in un soffio e che mi ha lasciato una scia di emozioni ineffabili.
Concludo estrapolando uno degli innumerevoli paragrafi che mi hanno colpito “quello che vedeva finalmente le apparteneva e, soprattutto, non le dispiacevano quelle risposte che nascevano improvvise e la facevano sentire non solo più forte ma capace di sostenere se stessa e il proprio sentire perché questa era l’unica cosa che adesso le importava”: grazie Cinzia!
December 21, 2024
Alma, insegnante di scuola primaria, vive con il marito Albino, dentista affermato, e i due figli: Alice in piena età adolescenziale e Achille bambino di sei anni.
Dopo vent’anni di matrimonio, una mattina Albino esce di casa per andare a un convegno e non rientra più.
Tutte le certezze che Alma si era costruita sulla sua “famiglia perfetta”crollano all’improvviso.
E’ così che si rende conto di come le persone sono ben diverse da come appaiono.
Questo evento la porterà a riflettere su tutta la sua vita, su ciò che realmente desidera, e su cosa sia davvero importante per lei.
Un romanzo in onore di noi donne e della forza che ci contraddistingue. Una storia che fa riflettere sugli stereotipi imposti dalla società e che ci fa capire quanto sia importante accettarsi per come si è, saper dire di no, rispettare i propri desideri e farli rispettare anche da chi ci sta accanto.
Alma ci insegna a non dare peso al giudizio degli altri, a combattere per quello in cui si crede e ad accettarci con tutte le nostre imperfezioni e insicurezze. E soprattutto ad essere sincere prima di tutto verso se’ stesse. Questo ci rende donne e anche mamme migliori. Lascio un abstract che mi è piaciuto. Ne consiglio la lettura!
“… era un passaggio difficile non sentirsi più indispensabile, forse era quella la fatica più grande dell'essere madri: saper cambiare in modo repentino, ciò che vale un attimo prima con i figli, quello dopo è già superato e non funziona più. Si crede con presunzione che basti metterli al mondo per sapere tutto di loro, e ci si illude che rimangano sempre gli stessi, ma non è così.”
Dopo vent’anni di matrimonio, una mattina Albino esce di casa per andare a un convegno e non rientra più.
Tutte le certezze che Alma si era costruita sulla sua “famiglia perfetta”crollano all’improvviso.
E’ così che si rende conto di come le persone sono ben diverse da come appaiono.
Questo evento la porterà a riflettere su tutta la sua vita, su ciò che realmente desidera, e su cosa sia davvero importante per lei.
Un romanzo in onore di noi donne e della forza che ci contraddistingue. Una storia che fa riflettere sugli stereotipi imposti dalla società e che ci fa capire quanto sia importante accettarsi per come si è, saper dire di no, rispettare i propri desideri e farli rispettare anche da chi ci sta accanto.
Alma ci insegna a non dare peso al giudizio degli altri, a combattere per quello in cui si crede e ad accettarci con tutte le nostre imperfezioni e insicurezze. E soprattutto ad essere sincere prima di tutto verso se’ stesse. Questo ci rende donne e anche mamme migliori. Lascio un abstract che mi è piaciuto. Ne consiglio la lettura!
“… era un passaggio difficile non sentirsi più indispensabile, forse era quella la fatica più grande dell'essere madri: saper cambiare in modo repentino, ciò che vale un attimo prima con i figli, quello dopo è già superato e non funziona più. Si crede con presunzione che basti metterli al mondo per sapere tutto di loro, e ci si illude che rimangano sempre gli stessi, ma non è così.”
August 22, 2024
Libro letto d’un fiato. Scorrevole e avvincente. Si entra subito in empatia con Alma, la protagonista, e si viene catapultati nel vortice della sua esistenza, fatta di certezze che crollano e nuovi punti saldi da ricercare o semplicemente da scoprire, perché magari proprio lì accanto, inaspettati o mai considerati.
August 5, 2024
Molto vero e toccante
August 25, 2024
Scrittura molto semplice, scorrevole.
February 14, 2025
Un bel libro, tante vere riflessioni ma a volte troppo contorte e astratte. Stessa cosa l’avevo trovata anche nell’altro libro Il matrimonio di mia sorella
August 4, 2025
Nel romanzo sul valore delle donne
August 30, 2025
Ho dato una seconda possibilità alla Pennati e non mi ha deluso. A parte il finale un po' scontato, la trama è snodata molto bene. Consigliato!
July 30, 2024
Recensione completa su Scheggia tra le pagine
Alma ha la famiglia perfetta, sulla carta. Un marito medico odontoiatra, con uno studio avviato, un lavoro prestigioso che garantisce alla famiglia un bel tenore di vita, una figlia che frequenta il liceo e un figlio che è entrato in prima elementare un anno prima del solito.
Lei insegna nella scuola del figlio, è convinta che un’educazione rigida sia la strada migliore da seguire, d’altronde le hanno sempre insegnato così ed è assolutamente certa che la cosa migliore da fare sia mantenere un distacco totale dai genitori dei suoi alunni.
Alma ha una vita perfetta. Cosa potrebbe andare storto?
Una mattina Albino parte per un convegno e non torna. Dov’è finito? E perché i conti risultano svuotati? Mentre Alma si accorge che il marito non è l’uomo che pensava fosse, si rende anche conto che i suoi figli non sono felici, che qualcosa non va e che forse le amiche tanto amiche non sono.
Cinzia Pennati con questo libro decide di far arrabbiare il lettore e ci riesce, perché per gran parte della lettura mi sono ritrovata a pensare “Alma svegliati! Come fai a non accorgerti di quanto sta accadendo?“. Poi continuando la lettura ti rendi conto che non può accorgersi subito di tutto per un semplice motivo: è cresciuta così, con un’educazione impostata sulla famiglia, sulla venerazione del marito, sul sacrificio riconosciuto solo all’uomo e sulla totale obbedienza della moglie. Tu, donna, non devi lamentarti della stanchezza perché tuo marito lavora e non importa quanto sia carica e intensa la tua giornata, a te non è concessa la lamentela. La donna è fatta per fare i figli, allattarli, accudirli, portarli a scuola, sport, nel frattempo però devi occuparti della casa, devi cucinare bene, devi far sentire importante tuo marito e assecondare i suoi bisogni. Tu, donna, vivi in funzione di un uomo. Se lui sarà felice, tu sarai felice.
Alma ha la famiglia perfetta, sulla carta. Un marito medico odontoiatra, con uno studio avviato, un lavoro prestigioso che garantisce alla famiglia un bel tenore di vita, una figlia che frequenta il liceo e un figlio che è entrato in prima elementare un anno prima del solito.
Lei insegna nella scuola del figlio, è convinta che un’educazione rigida sia la strada migliore da seguire, d’altronde le hanno sempre insegnato così ed è assolutamente certa che la cosa migliore da fare sia mantenere un distacco totale dai genitori dei suoi alunni.
Alma ha una vita perfetta. Cosa potrebbe andare storto?
Una mattina Albino parte per un convegno e non torna. Dov’è finito? E perché i conti risultano svuotati? Mentre Alma si accorge che il marito non è l’uomo che pensava fosse, si rende anche conto che i suoi figli non sono felici, che qualcosa non va e che forse le amiche tanto amiche non sono.
Cinzia Pennati con questo libro decide di far arrabbiare il lettore e ci riesce, perché per gran parte della lettura mi sono ritrovata a pensare “Alma svegliati! Come fai a non accorgerti di quanto sta accadendo?“. Poi continuando la lettura ti rendi conto che non può accorgersi subito di tutto per un semplice motivo: è cresciuta così, con un’educazione impostata sulla famiglia, sulla venerazione del marito, sul sacrificio riconosciuto solo all’uomo e sulla totale obbedienza della moglie. Tu, donna, non devi lamentarti della stanchezza perché tuo marito lavora e non importa quanto sia carica e intensa la tua giornata, a te non è concessa la lamentela. La donna è fatta per fare i figli, allattarli, accudirli, portarli a scuola, sport, nel frattempo però devi occuparti della casa, devi cucinare bene, devi far sentire importante tuo marito e assecondare i suoi bisogni. Tu, donna, vivi in funzione di un uomo. Se lui sarà felice, tu sarai felice.
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