Jump to ratings and reviews
Rate this book

Nella verde gola delle lupe

Rate this book
Nel cuore della selva, dove secoli prima una giovane santa vinse un enorme lupo nero, vive una comunità matriarcale ribelle che ha trovato rifugio dalle ingiustizie dell’uomo e si è appropriata delle leggi del cielo. Ana è una delle selvatiche e non conosce il mondo fuori dal verde, finché un giorno s’imbatte in una delle creature che le sue compagne incontrano ogni estate per diventare madri…

Ambientata in un Cinquecento alternativo, tra lupi parlanti e un oscuro castigo che rende le bambine più preziose dell’oro, questa fiaba dagli echi distopici su identità e confini scritta da Lucrezia Pei e Ornella Soncini dipana la Storia come meravigliosamente tratteggiata su una tela infinita grazie alle tavole allegoriche di Marco Calvi.

96 pages, Paperback

Published July 19, 2024

3 people are currently reading
123 people want to read

About the author

Lucrezia Pei

14 books1 follower

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
17 (17%)
4 stars
37 (37%)
3 stars
33 (33%)
2 stars
8 (8%)
1 star
3 (3%)
Displaying 1 - 24 of 24 reviews
Profile Image for ERICA 🧚🏻‍♀️🔮.
60 reviews28 followers
November 2, 2024
La novella di Lucrezia Pei e Ornella Soncini è una di quelle storie che striscia sotto pelle e si insinua tra le viscere, un canto selvaggio, una storia di donne ma anche belve feroci.
Una volta finito questa storia ho sentito un vuoto dentro incredibile, poiché il richiamo del bosco é troppo potente, troppo ammaliante per essere ignorato.
E come dice la Doyle nel Mostruoso Femminile , che viene citato all’inizio del libro “Se il villaggio non ci vuole possiamo sempre dirigerci verso i boschi”.

Aspettavo questa novella quasi con un senso di fame, una fame viscerale, in primis perché nutro una profonda stima per le due autrici che hanno scritto questo racconto, ma anche perché, solo leggendo la trama e osservando le illustrazioni che accompagnano il testo, ho capito che avrei amato questa storia alla follia, che sarebbe diventata parte di me in un certo senso.
Le illustrazioni di Marco Calvi, infatti, le ho trovate alquanto sublimi, evocano qualcosa di antico, quasi arcano, infatti l’illustratore si é ispirato ai quadri rinascimentali, ogni volta che sfogliavo le pagine rimanevo assolutamente incantata!

Appena ho cominciato con la lettura, mi sono ritrovata In un angolo remoto di una foresta, in un tempo che ricorda il 500.
Le donne che abitano questa selva sono sopravvissute a una “Grande Ingiustizia”, un evento che ha segnato la loro esistenza, costringendole a rifugiarsi tra le braccia della natura, lontano dal mondo degli uomini. Secoli prima infatti, una giovane santa-cacciatrice sconfisse un grande lupo nero.
Ana è una ragazzina, una delle “Lupe”, che vive senza conoscere altro se non il verde che la circonda. La sua vita segue il ritmo della foresta, del ciclo naturale che scandisce le stagioni, fino al giorno in cui si imbatte in una delle misteriose creature che ogni estate visitano le sue compagne per farle diventare madri.

“Nella verde gola delle lupe” é una distopia brutale, primordiale e la società matriarcale che le autrici hanno costruito è affascinante nella sua complessità e delicatezza: una rete di relazioni e riti che si intrecciano con la vita selvaggia e con la maternità.
Mi sarebbe piaciuto poter esplorare ancora di più questo mondo, perdermi ancora più a fondo tra le radici di questa società così affascinante, poiché anche se seguiamo Ana e anche le altre personagge nella loro storia, una volta chiuso il libro mi sono ritrovata con la sensazione che ci fosse ancora tanto da scoprire, il che é sicuramente positivo perché vuol dire che Ornella e Lucrezia sono riuscite completamente ad ammaliarmi con il loro mondo, altra cosa che ho apprezzato é la legenda all’inizio, perché é sicuramente utile per capire meglio il tipo di società in cui vive Ana.

Una storia che parla di resistenza, di forza, di maternità e di rinascita, una favola antica che richiama qualcosa di lontano, di misterioso e che mi ha toccata nel profondo, evocando immagini di tempi perduti e di leggende che ancora risuonano nei sussurri del vento tra gli alberi e che non dimenticherò tanto facilmente. Se possono piacervi questo tipo di storie, allora questa vi sorprenderà con la sua scrittura graffiante e terrosa, vi prenderà per mano e vi trascinerà dritto nel profondo della foresta.
Profile Image for Anna Maria D'Ambrosio.
287 reviews28 followers
September 29, 2024
4.5⭐️

Atmosfere, femminismo, distopia: tutto per amarlo profondamente.
Unica pecca: finisce troppo presto. Avrei voluto saperne di più.
Profile Image for Giada_altrochestorie.
58 reviews
December 20, 2024
4.5🌟

« 𝐼𝑛 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑖𝑜 𝑐’𝑒𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑒 𝑐’𝑒𝑟𝑎 𝑙’𝑢𝑜𝑚𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎, 𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑐𝑒. 𝑈𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜, 𝑝𝑒𝑟ò, 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑐𝑎𝑑𝑑𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑎𝑣𝑖𝑑𝑖𝑡à. 𝐶𝑜𝑠ì 𝑠𝑖 𝑚𝑢𝑡𝑎𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑖𝑏𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎, 𝑔𝑜𝑙𝑜𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒... »

🐺𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆 𝒈𝒐𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒍𝒖𝒑𝒆 è proprio dove vi condurrà questo libricino. Siamo in un Cinquecento distopico, nel cuore del bosco dove una comunità matriarcale si è rifugiata per sfuggire alla “Grande Ingiustizia” (lascerò a voi scoprire di che si tratta😜)e alle imposizioni degli uomini. Da allora queste donne ribelli vi sopravvivono, cacciando come lupe e praticando i propri culti...

📖La storia si caratterizza per una narrazione dal ritmo incalzante, da più punti di vista, ed uno stile di scrittura particolarmente evocativo, che ben rispecchia il tempo e il luogo in cui si inserisce, mentre le bellissime e significative illustrazioni di Marco Calvi impreziosiscono questa chicca.

🌿Le autrici hanno dato vita a una storia originale dal sapore di antica leggenda che esplora tuttavia temi sempre attuali, legati alle questioni di genere, alla maternità, alla sorellanza, alla scoperta di sé e all’autodeterminazione; al peso della fede e della superstizione, al senso di comunità e al rapporto con la natura.

😍Che dire…mi è piaciuto molto e lo consiglio soprattutto a chi ha voglia di una storia selvaggia, breve ma intensa e in grado, seppur in pochissime pagine, di stimolare riflessioni importanti.
Profile Image for Sara Booklover.
1,011 reviews870 followers
March 5, 2025
Narra di una comunità matriarcale composta da sole donne, che vive nel cuore di una foresta, in piena armonia con la natura, con radicate tradizioni e ritmi di vita scanditi dal susseguirsi delle stagioni.
Nonostante sia una storia breve dentro c’è un mondo molto elaborato e particolare, che corrisponde nelle intenzioni delle autrici all’Italia cinquecentesca, ma con caratteristiche alternative e distopiche.
La scrittura è elaborata, densa e molto suggestiva, inizialmente la narrazione avviene dal punto di vista di una ragazzina che non è mai uscita dai confini verdi del loro territorio, è ingenua e ignora completamente come le donne della sua tribù riescano a diventare madri.
Nel corso della narrazione sarà testimone di segreti e oscuri pericoli che minacciano la comunità.
È stata una lettura davvero originale ed interessante, una storia che nonostante sia breve come numero di pagine è da leggere con calma per capire bene le particolari dinamiche e le relazioni tra personaggi e ci sono anche delle belle illustrazioni a colori di Marco Calvi che arricchiscono meravigliosamente il volumetto.
Profile Image for Ludovica.
133 reviews19 followers
December 18, 2024
IG: inkbliss_servizieditoriali

Nelle verde gola delle lupe è una breve novella distopica dal sapore acre, selvatico, pronta ad accogliere il lettore nelle profondità misteriose della selva. 

🐺 Ci troviamo nell'italia del 1500, in una società completamente matriarcale regolata dai delicati ritmi del branco. C'è chi caccia, c'è chi raccoglie provviste, chi cucina, le anziane istruiscono le giovani, le giovani si prendono cura delle anziane, tutte insieme ci si prende cura delle cucciole, le nuove nate.
Figlie, madri, nonne, infinite declinazioni del femminile. Nel branco non c'è spazio per l'essere maschile, che è relegato a leggenda sotto il nome di esserebestia, storia perfetta per spaventare le più piccole e non farle uscire dalla sicurezza del bosco.

🐺 Durante la narrazione incontriamo una pluralità di voci che, tra leggende e ricordi, ci aiutano a costruire lentamente un quadro più completo della situazione. Frammento dopo frammento, pezzo dopo pezzo, le sonpei ci guidano per mano con maestria, componendo davanti ai nostri occhi un mosaico portatore di una triste verità: quanto questa novella si faccia metafora della condizione femminile.
Se al di fuori del bosco troviamo un mondo a misura d'uomo, che si muove secondo le regole e i ritmi maschili, alle donne non rimane altro che rintanarsi nel cuore della selva, e non c'è posto più adatto, perché solo qui si può dare sfogo alla vera natura femminile, quella più selvatica e ancestrale. Se la civiltà la soffoca, nella selva prospera. La maternità, il ciclo delle stagioni, il corpo che muta, il bosco che si trasforma: la donna è natura e la natura è donna, sono una lo specchio dell'altra. Persino i dogmi della religione cristiana, scolpiti nella misoginia, sono costretti a piegarsi alla sacralità della selva e al miracolo del femminile: ciò che adorano le Lupe è Nostradonna, Maria, che ha partorito il suo cucciolo. 

🐺 La curiosità, però, si sa, è anch'essa donna, e Ana, giovane Lupa del branco, vuole sapere, non riesce a resistere al richiamo del mondo esterno. Il mondo esterno, a sua volta, non può che contaminare con le sue brutture tutto ciò che trova, per sua stessa natura. 
E così Ana, di nascosto, inizia a vedere cose che non dovrebbe vedere.
Mi è dispiaciuto però che la sua presenza non abbia mutato in alcun modo il corso della narrazione: tutto ciò che accade sarebbe accaduto con o senza le scoperte della ragazza, che rimane semplice spettatrice. Avrei preferito vederla artefice del proprio destino. (Forse in un seguito?👀)

🐺 Le meravigliose illustrazioni di Marco Calvi accompagnano la narrazione, mitigando la crudezza di alcune scene. Il realismo della scrittura delle autrici, infatti, investe il lettore come una doccia fredda, ma d'altronde è giusto così: non c'è spazio per il lirismo nella selva, ci sono solo i freddi e oggettivi meccanismi della natura, che sa essere molto crudele, quando vuole. 

🐺 In perfetta sintonia con il resto della storia abbiamo l'epilogo, che lascia l'amaro in bocca e ci spinge a chiederci se un finale diverso, per noi donne, sarà mai possibile in futuro. Vi invito a leggere questa novella e a cercare la risposta.

Grazie mille a Moscabianca per la copia e la fiducia 🖤
Profile Image for Federica.
189 reviews67 followers
July 28, 2024
La selva e l’inselvatichirsi, la femminilità e il corpo, la maternità e l’istinto: questa storia è zampe veloci e una calda pelliccia, è il tepore del fiato del branco e il trascorrere delle stagioni nel bosco. questa storia ha il ritmo lento e cadenzato delle leggende tramandate nel cerchio del focolare, la gravità dei fatti sacri e la lingua potente e significativa delle profezie, che svelano e celano allo stesso tempo. le sonpei, che da anni scrivono a quattro mani e anche per questo sanno raccogliere e raccontare un immaginario e una scrittura ibride, fatte di e per creature metà umane e metà animali, un universo di piume e zampe e denti in cui rincorrere le proprie radici selvatiche, come officianti di un culto ci introducono alla comunità matriarcale ribelle che vive nel cuore della selva. queste donne che sperimentano una sorellanza assoluta in assenza degli uomini, rinnegati dopo la grande ingiustizia da loro inflitta alle matriarche della comunità. seguiamo le loro orme nel folto del bosco, seguiamo la loro storia come letta da un antico libro sacro, anche attraverso le illustrazioni solenni ed espressive di marco calvi, splendidi quadri rinascimentali. ci addentriamo nella grotta, territorio di madri feroci e figlie curiose, di artigli snudati a proteggere la comunità e abbracci caldi di pelliccia, di sangue e latte versati in uguale misura perché non c’è fine alla brutalità dell’uomo. i mostri non esistono, troveremo sempre un uomo dietro ogni gesto violento e abusante. ma possiamo raccogliere l’eredità delle nostre antenate e addentrarci nella selva, nel cuore del verde.
Profile Image for Simona~ pagine_e_inchiostro.
656 reviews14 followers
September 29, 2024
Recensione a cura della pagina instagram Pagine_e_inchiostro:
Ambientata in una realtà alternativa, Nella verde gola delle lupe é una fiaba folkloristica e distopica, che parla di femminismo e di un oscuro castigo.

Dove secoli prima una donna sconfisse un crudele ed enorme lupo nero, vive una società di donne che trovano rifugio dall’uomo. Gli uomini infestano i confini della selva, sotto forma di bestie.
Ana é una delle ragazze che vive nella comunità matriarcale; un giorno, incontra una delle creature che le sue sorelle incontrano d’estate, quando diventano gravide e su di loro inizia a pesare il rischio del parto, come una condanna.
Seguiamo le sue orme all’interno della selva, addentrandoci poco per volta in un universo leggendario, fatto di strane creature e senso di sorellanza.

La penna delle autrici, che invitano all’inseguimento dell’istinto selvaggio femminile, ha un’aura quasi mistica. Non sempre é facile districarsi nella trama, che diventa talvolta molto metaforica e spaesante, facendo percepire anche al lettore stesso la sensazione di essere all’interno di una labirintica selva.

Si tratta di un libro che si svela poco per volta e comunque mai completamente; una lettura misteriosa e criptica, di cui bisogna godersi le atmosfere.
Menzione alle splendide illustrazioni di Calvi, che impreziosiscono questo piccolo volume.
Profile Image for Letizia Loi.
Author 29 books39 followers
October 19, 2024
Una novella tremendamente affascinante, ma a fine lettura non sono certa di cosa volesse davvero dire.
Sa da una parte abbiamo una comunità di donne che vive nei boschi senza bisogno degli uomini, che li vede e li racconta alle sue figlie più giovani come mostri, dall'altra fuori dalla selva abbiamo un villaggio che vede LORO come lupe feroci, demoni donna, e i loro figli "lupati" come poco meglio.
Quella delle lupe è una società matriarcale funzionante, ma non necessariamente funzionale. Per mantenere il loro modo di vivere tengono segreti dogmatici ammantati di misticismo, limitando l'insegnamento della lettura, e abbandonano i neonati maschi alle belve feroci o alla misericordia della comunità fuori dalla selva, che non le vede certo di buon occhio. Una situazione complessiva davvero tossica.
Quindi chi sono le vere bestie?
Alla fine della storia, sembra che gli uomini siano i più cattivi, ma ancora una volta abbiamo la nonna che commette un'azione doppiamente terribile per salvate le lupe rimaste... forse la conclusione a cui posso giungere è che sì, le donne non hanno necessariamente bisogno degli uomini, ma che solo insieme possiamo trovare un equilibrio sano.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Marti.
99 reviews3 followers
November 27, 2024
Evocativo e metaforico,
ho amato le atmosfere legate al mondo dei boschi e l’idea di questa società matriarcale semi-distopica.

La storia è “sfocata” (passatemi il termine) da tanti punti di vista: le atmosfere, come dicevo prima, sono molto naturali e oniriche. Anche la scrittura e la storia a tratti diventano tanto metaforiche da rendere complesso il seguire la “trama” in senso stretto.

È un libro dal quale bisogna lasciarsi un po’ trascinare senza la pretesa di avere davanti un’opera che si svela chiaramente come un “libro aperto”.

L’idea, infine, dietro alla “Grande ingiustizia”, elemento della trama che spiega come le donne di questa società siano finite ad isolarsi rispetto al resto della comunità, e il retrogusto amaro del tema della maternità li ho trovati i miei due elementi preferiti della storia. Un femminismo crudo, che mostra (attraverso l’insieme di metafore e scene crude e dirette) le conseguenze dell’agire maschile sul mondo e cui corpi delle donne.

Le illustrazioni non saprei nemmeno come descriverle: oniriche, evocative e dal gusto quasi rinascimentale. Bellissime, l’artista ha un talento straordinario a mio parere.
Profile Image for Federico.
141 reviews2 followers
October 13, 2024
Che dire follettini e follettine.
Se riuscite ad avere la pazienza di superare le prime pagine, che contengono tanti nomi diversi, e avete voglia di leggere un libro che vi prenda a sberle sul finale, avete il libro adatto tra le vostre mani.
Tutte le trame aperte vengono chiuse e vi ricorderete pure tutti i nomi alla fine 😂
Consigliato, tranne a chi vuole un libro leggero leggero 😬
Profile Image for Angelo Maria Perongini.
116 reviews1 follower
September 1, 2024
In un eremo oscuro, nel folto della selva, ha trovato riparo una piccola comunità matriarcale devota al culto di Santa Agilulfa, colei che resistette alla tentazione del Lupo e del suo segreto, e lo domò. Le discendenti della prima Cacciatrice conducono vite modeste, assecondando appetiti basilari, seguendo rigidi tabù; ma il desiderio della verità può essere più forte della paura delle conseguenze.

"Nella verde gola delle lupe" è una sorta di retro-distopia, un racconto ambientato nel Cinquecento di un'Italia alternativa (ma dopotutto, neanche troppo), a cui si rifà anche per la scelta del registro linguistico. Le cacciatrici hanno riconquistato un matriarcato da lungo perduto, espungendo il ruolo del maschio dalla narrazione sulla nascita. Gli uomini esistono solo come residui bestiali che infestano il margine della selva, lupi di una cautionary tale che è al contempo agiografia e mito di fondazione.

Le voci delle personagge della novella non volano sopra la selva, ma sussurrano in mezzo alle radici. Sono lamenti stoici e litanie, piccoli vagiti di sorpresa, gemiti di orrore. Risalgono da un mondo piccolo e compiuto in cui si obbedisce anche davanti alla menzogna... perché la verità è una cosa incandescente che va tenuta in bocca. Sono loro la vera forza trainante del racconto, sfuggenti ma profonde come in un sogno. Le matite di Calvi riescono a infonderle di una certa aria liturgica, e allo stesso tempo vibrano sul confine dell'intimità più dolorosa.

Non privo di grinze, il racconto di Pei-Soncini pecca forse di un realismo narrativo un po' troppo puntuale, che è così attento al dettaglio che spesso dimentica il quadro d'insieme, rendendo l'ambientazione poco pratica ad orientarvisi. E forse si avvertono poco, dopotutto, quel senso di selvaggio e quella promessa di un matriarcato sostenibile che si intravedevano dalle premesse. Nondimeno, una buona prova per un duo già ben consolidato e di cui contiamo di leggere altro (magari un bel prequel di questo? la butto lì).
Profile Image for Valentina.
123 reviews3 followers
November 6, 2024
“Oh, ma che meraviglia! Un libricino autunnale, dal sapore caldo e avvolgente” … poi ho effettivamente letto la cuspide, eh niente, come ogni volta, piango tutte le mie lacrime lasciando un pezzo di cuore tra le pagine!
Di cosa parla Nella Verde Gola delle Lupe? Parla di femminile, di maternità e di scoperta, parla di sorellanza, di congrega. Parla di gelosie e di sacrifici. Parla della natura umana e della cattiveria insita nell’uomo. Parla di questo e di molto altro.
Le nostre autrici, insieme ad Ana, Anna e Lia, ci raccontano di generazioni diverse che combattono, con armi diverse, le proprie battaglie. Ana con la paura di quello che non conosce e la curiosità che la spinge a superare i propri limiti. Lia con lo smisurato amore che prova non solo per sé stessa e per le figlie, ma anche per un uomo, in una società in cui gli uomini non sono contemplati. E Anna che tenta di lottare per la sopravvivenza delle sue protette, anche se questo significa fare loro del male.
Ma si sa, come ogni cuspide che si rispetti, il finale non potrà mai essere dolce. Sarà un finale onesto, dal sapore amaro, che ci farà riflettere.
Il libro ci accompagna in un intero anno in questa società matriarcale, in cui le donne cercano di sopravvivere seguendo il culto dedicato ad Agilulfa, donna -lupo che ha portato alla salvezza alcune donne anni prima. Le illustrazioni sono evocative e ti permettono di vedere attraverso gli occhi delle varie protagoniste.
Il linguaggio è ricercato, la storia è ambientata in un Cinquecento alternativo, e la narrazione si muove tra le varie creature citate.
All’evento Stranimondi ho avuto occasione di conoscere le autrici e l’illustratore, tutte persone meravigliose.
Come sempre, le cuspidi sono perfette per chi cerca un po' di amara quotidianità da sfogliare per qualche ora. 
Profile Image for Anita (anitasbooks).
212 reviews17 followers
November 29, 2024
3.75 ⭐️

Nella verde gola delle lupe, un racconto di Lucrezia Pei e Ornella Soncini, illustrato da Marco Calvi, edito Moscabianca.

Distopia, femminismo e boschi: cosa chiedere di più?
Le donne di questa storia abitano in una selva lontana dalla civiltà, da cui sono fuggite dopo la Grande Ingiustizia: un evento che le ha portate ad allontanarsi dalla violenza degli uomini, per rifugiarsi nella natura.
Ana è la protagonista del racconto: una ragazzina abituata a conoscere soltanto il mondo che la circonda, le donne che l’hanno cresciuta e la società matriarcale che hanno creato. La sua esistenza, però, subisce una brusca svolta il giorno in cui apprende la realtà che si cela dietro le misteriose bestie che ingravidano le donne della tribù tutti gli anni.
Una meravigliosa storia di rinascita, di maternità, di forza. Una favola cupa, ma d’impatto, che facilmente si incastona proprio sotto pelle. 🖤
Le due autrici hanno fatto un ottimo lavoro nel ricreare le giuste atmosfere, nel farci sentire appartenenti a questa comunità, nel creare una società così complessa e intima in pochissime pagine, con una penna grezza e evocativa.
Le illustrazioni di Marco Calvi hanno un non so che di antico e primordiale che aggiunge la ciliegina sulla torta a questo fantastico capolavoro.
Assolutamente da recuperare!
Profile Image for Elisa.
101 reviews3 followers
January 8, 2025
Un racconto femminista veramente carino e impreziosito da stupende illustrazioni
Profile Image for Eleonora Martinelli.
102 reviews4 followers
March 2, 2025
[3.5 ⭐]

Una lettura suggestiva, originale, selvatica e oscura, che però finisce troppo presto.
Profile Image for Cronache di Betelgeuse.
1,028 reviews
December 22, 2025
Recensione pubblicata su Cronache di Betelgeuse

Ci sono libri che si leggono con gli occhi e altri che si sentono scorrere sotto la pelle, insinuandosi nelle viscere come radici che cercano terreno fertile. Nella verde gola delle lupe di Lucrezia Pei e Ornella Soncini, magnificamente illustrato da Marco Calvi, appartiene senza dubbio alla seconda categoria: un’opera ibrida tra romanzo illustrato e graphic novel che ci trasporta in un Cinquecento alternativo dove le donne hanno scelto la foresta al posto della società degli uomini.

L’ambientazione è già di per sé un colpo al cuore: nella Gola, una foresta impenetrabile, vive una comunità di donne chiamate “Selvatiche”, fuggite da un mondo patriarcale devastato da un misterioso “Castigo” che ha reso le nascite femminili rarissime. Le bambine sono diventate preziose e ricercate, e questa comunità matriarcale le protegge seguendo i ritmi delle stagioni e venerando Santa Ulva, che secondo la leggenda ammansì un grande lupo. È un mondo che Pei e Soncini costruiscono con cura certosina, stratificando dettagli fino a creare un affresco distopico di straordinaria originalità.

Al centro della narrazione c’è Ana, giovane Selvatica inquieta e curiosa, il cui percorso di emancipazione costituisce il cuore pulsante della storia. La vera forza dell’opera risiede nella sua capacità di decostruire il mito. La Gola si presenta inizialmente come utero verde e protettivo, ma Ana scoprirà verità scomode: la comunità non è completamente isolata, esiste un patto segreto con l’esterno, e la leggenda di Santa Ulva nasconde un’oscurità ben più complessa. La Matrigna, leader autoritaria che incarna tradizione e rigidità, si rivela non pura antagonista ma figura tragica: una donna che sacrifica la morale individuale per quello che percepisce come bene collettivo, mossa da un pragmatismo crudele nato dalla responsabilità di proteggere le sue figlie a qualunque costo.

La scrittura di Pei e Soncini è un elemento che divide e conquista. Le autrici scelgono un registro lirico e poetico, ricco di simbolismo, che privilegia sensazioni ed emozioni rispetto alla narrazione lineare. È una prosa densa, evocativa, quasi primordiale, che non ci concede facili concessioni ma crea un’aura mitologica perfetta per esplorare temi profondi: identità e appartenenza, il conflitto tra libertà e sicurezza, la natura contrapposta alla civiltà, il corpo femminile come campo di battaglia politico. Chi cerca rassicurazioni narrative potrebbe trovarsi spiazzato, ma è proprio in questa scelta stilistica che risiede il fascino dell’opera.

Un capitolo a parte meritano le illustrazioni di Marco Calvi: tavole sublimi che evocano incisioni antiche e tarocchi, con colori intensi e stile allegorico che conferiscono al volume un’aura liturgica rinascimentale. Testo e immagini diventano inscindibili, creando un’atmosfera fiabesca e cupa insieme, onirica eppure brutale. La Gola emerge come luogo lussureggiante ma claustrofobico, dove la bellezza primitiva della natura convive con l’oscurità dei segreti umani in un equilibrio perturbante.

Nella verde gola delle lupe è troppo breve. Ci Lascia con la sensazione di aver appena intravisto un universo che avrebbe meritato ben altro respiro. Il “Castigo” rimane avvolto nella nebbia, alcuni passaggi risultano criptici, e il finale – per quanto onesto nell’aprire a un futuro incerto dove le due comunità devono trovare un nuovo equilibrio – arriva quando si vorrebbe continuare ad abitare quella foresta. Eppure, nonostante l’incompiutezza, il libro riesce nel suo intento: insinuarsi nella memoria con la forza di una fiaba oscura contemporanea.

Ana diventa ponte tra mondi, eretica che con le sue domande mina le fondamenta ideologiche della sua società, ridefinendo un’identità che trascende la dicotomia tra “selvatica” e “civile”. Nella verde gola delle lupe non è lettura per tutti. Richiede disponibilità all’oscurità, alla metafora, all’ambiguità. Ma per chi è disposto ad addentrarsi in questa foresta narrativa, il viaggio vale ogni passo incerto. Solo, preparatevi: ne uscirete affamati di più, con quelle atmosfere potenti che continuano a risuonare anche dopo aver chiuso l’ultima pagina.
Profile Image for stroppy_reader.
43 reviews6 followers
May 26, 2025
Un libricino portentoso 💥

Le autrici Lucrezia Pei e Ornella Soncini e l'illustratore Marco Calvi hanno dato vita a un piccolo grande capolavoro!

"Nella verde gola delle lupe" è sicuramente tra le migliori letture dell'anno scorso: da storica dell'arte non ho potuto fare a meno di apprezzare profondamente le numerose citazioni rinascimentali presenti nelle bellissime illustrazioni (di cui non ho messo foto nel post perché meritano di essere apprezzate pagina dopo pagina durante la lettura) coerenti con la narrazione.

La storia di questa bolla di società matriarcale che esiste nella grotta si intreccia con quella patriarcale con cui confina; e così facendo, intesse le storie di Ana, Luce, Lia e tutte le lupe a quelle del Rosso e tutti i paesani, e aggiunge la devozione per Santa Agilulfa e i relativi riti.

La narrazione è densa, corposa ma mai pesante; il suo essere metaforica è parte integrante della sua immensa forza immaginativa.

Per due pomeriggi son stata tra le lupe anche io, ho corso con loro, ho cacciato in loro compagnia, ho vissuto la loro libertà.

Chapeau a Moscabianca per questa edizione splendida e che si fa adorare dalla primissima pagina!

È stato un viaggio, breve ma intenso, al cardiopalma così come è pure il finale.
Lo devo sicuramente rileggere per capirlo meglio!
Profile Image for Miry _ le.pagine.dei.miei.libri  Miriam.
206 reviews16 followers
July 19, 2025
Non amo fare spoiler, ma vi avviso che qui devo per forza farne per spiegare il mio punto di vista.
Una novella molto molto particolare, come anche il linguaggio usato.
Divisa nelle quattro stagioni, viene raccontata la storia di questa comunità matriarcale, gruppo di donne (Le Lupe) che non hanno bisogno degli uomini, tant'è che le ave li descrivono come bestie pericolose alle giovani Lupe. Però, una volta l'anno, ricorrono a loro per procreare.
Da una parte, nel bosco, troviamo appunto le Lupe che temono gli esseribestia per via della Grande Ingiustizia (evento vissuto in passato ma che non viene raccontato e non è ben chiaro quali siano state le circostanze che abbiano portato le donne a fuggire dagli uomini); fuori dal bosco invece troviamo un villaggio dove le persone temono Le Lupe.
Una fiaba cupa, dove mi son chiesta "ma il vero cattivo, chi è? Chi è che esclude chi, veramente?" Perché anche le Lupe commettono atti atroci e ricorrono agli uomini per portare avanti "il loro gruppo".
Le illustrazioni sono spettacolari, lasciano a bocca aperta, arricchiscono il libro evocando forti sensazioni.
Molto apprezzato l'elenco dei personaggi all'inizio del libro!
A mio parere, non trovo il libro completo, avrei voluto sapere/scoprire più cose.

Piaciuto: Non come avrei voluto.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Displaying 1 - 24 of 24 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.