Il libro spiega il percorso psicologico dell'umanità per raggiungere la consapevolezza ed eliminare la sofferenza, spiegando chiaramente i passaggi dell'opera alchemica da sempre descritta in modo criptico.
Terminato. L' ho praticamente divorato in soli tre giorni. È uno dei miei generi di lettura preferiti, riguardante l'introspezione, la riflessione su sè stessi, la sete di conoscersi, capirsi. Non so ancora bene cosa mi abbia lasciato la lettura di questo libro, è stata gioiosa, illuminante, familiare, a tratti anche angosciosa. Una cosa è certa: tutti (esseri umani, animali, piante) facciamo parte di un Tutto che si chiama Natura, Terra, Universo con i suoi cicli continui di nascita, crescita, morte e rinascita. La nostra mente "condizionata" (dall'educazione ricevuta, dall'epoca in cui viviamo, dalla società, dalla religione) ci inganna e cosí facendo nasconde e reprime la nostra Anima, non nel senso religioso del termine, ma nel senso del nostro sentire più profondo. Questa anima, secondo l'autrice, è quella di cui bisogna prendere consapevolezza per vivere una vita "ad occhi aperti" senza dare nulla per scontato, dove tutto ciò che è intorno a noi è vita e come tale va amato e rispettato.
Chi ha seguito Gabriella può immaginarsi bene il contenuto del testo, come tutte le persone autentiche Gabriella è stessa persona mentre scrive e mentre parla.
Il testo è profondo, e la profondità aumenta nel procedere alla lettura. La parte su Persefone e Demetra è nella sua tragicità sublime. Chi soffre di curiosità morbosa può trovare la prima parte un po' troppo semplice. Avrei preferito che ci soffermasse sui passaggi della caduta della mente, con riferimento alle immagini, pensieri e sensazioni delle fasi che si attraversano.Tanti "ho capito che" senza spiegare come ci è arrivata. Mi sarebbe piaciuto trovare un capitolo sull'amore e sui suoi figli, ma forse chiedere i dettagli biografici ai chi ci ispira è uno dei tanti bisogni di certezza del percorso, perché vogliamo sapere bene cosa succede, per capire se quello che ci sta succedendo è normale, che è il modo peggiore per scoprirsi.
Ho comprato questo libro, come altri, dopo aver cominciato a seguire Gabriella Tupini su YouTube. Ho visto un suo video "per caso", circa un paio di mesi fa, e mi ha subito colpito questa ottuagenaria lucidissima, atea, controcorrente, trasparente, serena, pacata. Mi ha fatto compagnia soprattutto in macchina e in certe notti in cui l'anima aveva bisogno di una carezza. Ho letto che per tanti le sue parole e il suo modo di porsi sono state di grande aiuto e non posso che esserne d'accordo. Ho trovato che molti concetti da lei espressi, sulla base della sua concreta esperienza personale, collimano con i miei e con metafisiche inconsce che, evidentemente, ho dentro da sempre e ho sentito subito anche "mie". Certamente l'editing del libro è "artigianale", come ha scritto anche qualcun altro, ma ciò non toglie il valore di questo scritto, che può essere d'ispirazione per molti. Si tratta di un percorso personale, che l'autrice condivide senza mai voler insegnare nulla a nessuno e senza la pretesa di voler convincere gli altri con le sue idee. Partendo da una grande cultura, alimentata dalla passione per la lettura, dal suo percorso di formazione e lavoro come psicologa e dagli studi di archeologia, antropologia, sociologia e mitologia ci coinvolge in una sorta di filo conduttore che da un passato lontano arriva fino ai giorni nostri. Lo scopo è quello di liberarsi gradualmente dagli innumerevoli condizionamenti imposti dalla famiglia, dalla società e dalle religioni, soprattutto monoteiste, per riappropriarsi dell'anima, che non ha niente a che fare col concetto cristiano, ma è "tutto ciò che si agita dentro di noi, in positivo o negativo: sentimenti, sensazioni, intuizioni ed emozioni" ("Nella vita possiamo tradire chiunque ma non la nostra anima"). "Se siamo staccati dalle emozioni siamo staccati anche dal corpo che abbiamo un po' anestetizzato". Non è possibile in poche frasi condensare i vari temi affrontati: il rapporto condizionante con i nostri genitori, il patriarcato, il matriarcato negli albori della storia, i condizionamenti religiosi, la "grande opera" alchemica come lavoro di introspezione, metafora di liberazione della coscienza, le diverse dimensioni, l'intelligenza della natura senza un'entità superiore che la manovri ("La Grande Madre"), la bellezza collaterale e tanti altri. Entrare nella "tana del lupo" per lei ha significato riappropriarsi della propria anima, della propria natura decondizionata. Scrive lei stessa in stampatello "NELLA TANA DEL LUPO DIVENNI LUPA TRA I LUPI, finalmente figlia della Grande Madre". Nell'ultimo paragrafo del libro si legge: "Con la speranza che questo solco diventi una via che possa condurre con coraggio alla Tana del Lupo, dove ritornare animali e riunificarci agli uomini, agli animali e alla Terra. Non stancatevi di cercare, non abbiate paura di cercare, siamo sempre gli stessi che si confrontano da secoli. La mia umanità l'ho ritrovata nella Tana del Lupo, dove sono morta e risorta. E così sia di voi".
Originale e unico sono le prime parole con le quali descriverei questo libro scritto da una penna brillante. Gabriella Tupini con la sua chiarezza nella formulazione delle frasi riesce a farti tenere gli occhi su queste pagine dall'inizio alla fine. Spesso mi è capitato di leggere testi prolissi e ripetitivi (dove neanche l'autore stesso sapeva di cosa stesse parlando) mentre qui c'è un modo di esprimere un pensiero profondo anche senza l'uso di paroloni superflui. Offre punti di riflessioni nuovi e non i soliti artritici argomenti che ristagnano su ste stessi, letti e copiati qua' e in là. Personalmente l'ho trovato brillante.
Profondo, toccante. Finito in una settimana anche se avrei voluto divorarlo subito, ma ho preferito assimilarlo. Lo leggerò senz’altro di nuovo. Consigliatissimo, soprattutto dopo aver guardato i video di yt della signora Gabriella.
5* per i contenuti, 1* per la struttura e mancanza di editing. Ripetitivo, pieno di errori, è lampante la natura artigianale di questa auto pubblicazione.