«Non sono indeciso, non voglio scavare, la mia identità è sono maschio, sono etero e sí, sono anche un po' basic».
Con ironia corrosiva, grande umanità e un pizzico di sconforto, le Eterobasiche tratteggiano una esilarante fenomenologia del maschio eterosessuale di oggi.
«Amo le Eterobasiche!» Francesca Fagnani
Il protagonista di questa storia ha ventotto anni, si è laureato in Economia aziendale, sogna di arricchirsi con le criptovalute e di entrare nella classifica «Forbes», ma intanto è disoccupato e vive con i genitori. Ad appesantire un periodo già confuso, le donne intorno a lui non fanno che parlare di coppie aperte e nuova coscienza femminista. Gli unici a non voltargli le spalle sono gli amici, quelli dello stadio, del calcetto, dei viaggi a Mykonos, «quelli di sempre». Tra episodi paradossali, storie di vita quotidiana, vicende goliardiche e grottesche, un racconto della postura con cui il maschio basico abita il mondo, a partire dai vari ambiti della sua l'amore, il lavoro, il sesso, l'amicizia, la famiglia. Fino all'inattesa, ma inevitabile, messa in discussione della sua stessa identità.
«Le Eterobasiche usano l'ironia per smontare i luoghi comuni sulle donne del maschio eterosessuale contemporaneo». la Repubblica
«Il duo delle Eterobasiche è divenuto in tempo record una breve guida di sociologia». Corriere della Sera
«Dietro allo scherzo, alla battuta e all'ironia, nel progetto delle Eterobasiche c'è una riflessione importante sul genere e sui nuovi equilibri fra maschile e femminile». Il Messaggero
Eterobasiche, che oggi conta piú di 300 000 follower sui social, è un progetto nato sul web nel novembre 2021 da un'idea di Maria Chiara Cicolani e Valeria De Angelis. Vincitrici del Premio Satira Politica 2022 nella categoria «Social», le Eterobasiche hanno debuttato in prima serata con il programma Belve, condotto da Francesca Fagnani. Romanzo di un maschio (Einaudi 2024), il loro primo libro, è stato scritto da Maria Chiara Cicolani.
Romanzo scritto dal duo comico Eterobasiche, noto per la loro satira sul maschio medio etero, bianco e cisgender.
Il romanzo racconta la storia di un giovane uomo di 28 anni che naviga tra le sfide della vita adulta, come trovare un lavoro, gestire una rottura sentimentale, affrontare le aspettative della società.
Intanto, questo protagonista laureato in Economia aziendale, che sogna di diventare ricco con le criptovalute, è disoccupato e vive con i genitori. Pensa di elemosinare per l’ennesima volta soldi dai genitori per andare in vacanza con gli amici a Mykonos come premio per essersi finalmente laureato.
Una parodia che risulta più realistica dell’intento comico, del maschio etero, che attraverso episodi comici e grotteschi, mette in luce le contraddizioni, i dubbi e i paradossi della mascolinità contemporanea.
Il romanzo esplora temi legati anche alla mascolinità tossica, al femminismo, e alle dinamiche di genere, offrendo una riflessione sul patriarcato e le sue ripercussioni sugli uomini e sulle donne.
Ho apprezzato molto il mix tra umorismo e umanità; si tenta di dare anche un'anima al personaggio del "maschio etero basic", andando quindi spesso oltre la semplice caricatura per proporre anche una critica sociale più complessa. Divertente, dunque, ma anche riflessivo, molto ben scritto.
No - mi dispiace. Mi piace il progetto eterobasiche, ironizza sullo stereotipo del maschio; qua però si travalica, vero che nello stereotipo del maschio ci sono lo stadio, i culi, le tette, le pacche sulle spalle, le macchine i soldi e le battute su tu madre. Ma il protagonista di questa storia è un coglione senza eguali, dedito al bere, sperperatore di soldi altrui, nullafacente e sprezzante delle leggi della finanza, del rispetto per gli altri, genitori compresi la cui unica colpa è stata quella di viziare un cretino totale. Forse qua sta la chiave: ti aspetti un plot twist, qualche riflessione degna di un essere pensante basico (qua siamo sotto la basicità) e invece la conferma è che è un troglodita. Grazie al cielo la basicità delle persone a me vicine non racchiude tutte queste cafonerie sparse e si limita a piccolezze su cui posso sinceramente ironizzare - per questo li ho scelti come amici. Non so di chi sia stata l’idea del libro da parte di questo duo fenomenale, ma non ha niente a che vedere con l’impegno e il messaggio di questo progetto incredibile che è Eterobasiche.
All’inizio pensavo che Eterobasiche fosse il nome del romanzo.
E sì, non le conoscevo. Come stile mi è sembrato quello di Zerocalcare, ma senza i fumetti: divertente e al tempo stesso offre tanti spunti per riflettere. (Certo che Zerocalcare è Zerocalcare.)
Ma chi sono? Le Eterobasiche sono Valeria De Angelis e Maria Chiara Cicolani. “Sui loro profili social le due creative pubblicano contenuti divertenti in cui fanno la parodia del maschio etero basico, macho, sessista, devoto al divano, alla birretta con gli amici e al calcetto, per nulla propositivo nel rapporto di coppia. I loro sketch sono dei reel veloci e brillanti, perfetti per TikTok, dove infatti spopolano, ma altrettanto graditi su Instagram.“
Questo libro è perfetto come lettura estiva: leggero al punto giusto. Il protagonista ha ventotto anni, si è laureato in Economia e Commercio e si inventa una professione, la creazione della società Pandora Bunnies. Ma soprattutto prova ad essere un maschio alfa:
“Cosa si aspettano da me? Che me ne stia qui ad accettare la predica di buon grado? Ho ben altro da fare che passare le mie serate a sentirmi dare del troglodita e dell’omofobo. Dovrei «imparare a parlare liberamente delle mie emozioni» (quante volte mi è stata detta questa frase da Bianca, da mia sorella, da Simona, durante le nostre conversazioni?), ma sia mai che io esprima apprezzamenti pubblici su una ragazza. Mi fa male la testa, non ci capisco piú niente. Dovrei rinunciare alla mia idea di maschio alfa, ma continuare a pagare colazioni, pranzi, cene e aperitivi. Quello che sono stato fino a oggi, tutto quello che mi è stato insegnato, mi si chiede di distruggerlo, ma a nessuno è chiaro cosa – o chi – dovrei diventare. Non sono indeciso, non voglio scavare, la mia identità è questa, sono maschio, sono etero e sí, sarò anche un po’ basic, come dicono loro, ma ho tutto il diritto di calpestare questo pavimento tanto quanto gli altri.”
"Non posso essere convinto di quello che sono perchè "non hai mai provato", come se provare fosse l'unica cpsa a legittimare il mio diritto di essere chi sono. Che poi, chi dovrei essere?
“Comincio subito la giornata con una doccia gelida, poi sempre a stomaco vuoto faccio venti piegamenti, trenta crunch e una sessantina di squat. Bevo un caffè e mangio due albumi d’uovo crudo mentre mi dedico all’ascolto di un podcast motivazionale sulla Mindfulness” SPAZIALE ahahahaah
L'irrispettoso, giudicante, svogliato, disinteressato, inconsapevole di sé stesso e degli altri, egoista e sprezzante protagonista di questo romanzo rappresenta la parodia del maschio bianco etero ai massimi livelli, talmente esagerata che finisce per risultare realistica. In questo racconto di vita quotidiana le Eterobasiche continuano la loro ironia, che colpisce anche donne, genitori, amici, fidanzate, ricchi, poveri. Chiunque. In questo romanzo non si salva nessuno.
Romanzo di un maschio parla di un giovane uomo senza nome nella vasta terra di mezzo tra adolescenza ed età adulta. Appena laureato alla comoda età di 28 anni, si trova suo malgrado costretto a guardare al futuro, trovare un lavoro per "fare i soldi", superare la rottura con la fidanzata storica, riassettare i rapporti con famiglia e amici. Un romanzo di formazione leggero, ma ritmato e ben scritto, che sfrutta il linguaggio e i temi che hanno fatto la fortuna delle Eterobasiche, ma aspira a raccontare qualcosa di più complesso. Sorprende come l'autrice (classe 1998) sia riuscita a raccontare le aspirazioni e i limiti dei suoi coetanei in modo così lucido, quasi materno.
Un regalo. Non il genere di libro che leggo e in genere evito chi scrive dopo essere diventato influencer come una piaga, ma le eterobasiche ci prendono su un certo tipo di persona ed è una lettura piacevole anche se non particolarmente edificante
Sono arrivata in fondo giusto perché l' ho ascoltato in versione audio, altrimenti credo che l'avrei mollato a metà... Alcuni passaggi veramente estenuanti, non ho ben capito cosa volessero raccontarci le autrici con questa storia... Non ha né capo né coda... Capisco che esistano persone come il protagonista, ma avevamo veramente bisogno di leggere un libro su uno di loro?
Mi e' piaciuto tantissimo. Mi ha fatto ridere come pochi altri libri. Non conoscevo le etero basiche e sono contenta di averle scoperte. Con questo libro sono state quasi geniali nel loro modo di dipingere la perfetta caricatura del famoso 'maschio bianco etero'; quanto ho riso alle frasi e abitudini che conosco cosi bene e ho sentito e risentito in tanti compagni liceali e amici di amici...
“Ammettere di essere gay sarebbe l'unico modo per essere accettato da questo mucchio di stronzi. La verità, però, è che a me piace la figa. C'è qualcosa di sbagliato in questo? A quanto pare qui tutti hanno il diritto di difendere la propria identità, di scoprire il proprio gusto sessuale. Tutti tranne me, che dovrei scomparire. Non posso essere convinto di quello che sono perché «non hai mai provato», come se provare fosse l'unica cosa a legittimare il mio diritto di essere chi sono. Che poi chi dovrei essere? Questo ancora non mi è chiaro. Non sono gay, ma non posso essere etero. Cosa si aspettano da me? Che me ne stia qui ad accettare la predica di buon grado? Ho ben altro da fare che passare le mie serate a sentirmi dare del troglodita e dell'omofobo. Dovrei «imparare a parlare liberamente delle mie emozioni» (quante volte mi è stata detta questa frase da Bianca, da mia sorella, da Simona, durante le nostre conversazioni?), ma sia mai che io esprima apprezzamenti pubblici su una ragazza. Mi fa male la testa, non ci capisco più niente. Dovrei rinunciare alla mia idea di maschio alfa, ma continuare a pagare colazioni, pranzi, cene e aperitivi. Quello che sono stato fino a oggi, tutto quello che mi è stato insegnato, mi si chiede di distruggerlo, ma a nessuno è chiaro cosa - o chi - dovrei diventare. Non sono indeciso, non voglio scavare, la mia identità è questa, sono maschio, sono etero e sì, sarò anche un po' basic, come dicono loro, ma ho tutto il diritto di calpestare questo pavimento tanto quanto gli altri.“
Desolante, esattamente come una preoccupante percentuale di uomini della mia generazione che si destreggiano tra spacconate che sarebbero state fuori luogo anche da adolescenti, ragazze da corteggiare e chiamare t***e il momento successivo, idee di estrema destra sfoggiate con orgoglio e un vittimismo nauseante. A quanto pare le ragazze raccontano i ragazzi molto meglio di quanto gli uomini raccontano le donne. Ciò detto, il testo per la maggior parte mi è sembrato un copione dei contenuti delle autrici ma in versione estremamente lunga. Preferisco i loro video, in modo da avere una dose di maschi basic un minuto alla volta.
“Il clima di precarietà in cui sono cresciuto mi fa pensare che non ci sia niente di piú sbagliato di due persone che smettono di sognare. Mamma e papà sono due sconfitti, poverini. Risparmiano pensando a me e mia sorella che cresciamo e nel frattempo invecchiano. Se ne stanno lí, nei loro cappotti sintetici firmati Upim, «che questo mese fa gli sconti». Se seguissi i loro consigli sarei un vero sfigato o al massimo un insegnante di sostegno.”
Dai, è caruccio. Non so quante persone ci abbiano messo le mani per renderlo piacevolmente scorrevole - non è così facile, ma alla Einaudi dovrebbero avere qualcuno che fa questi lavori - ma il risultato strappa qualche sorriso. Le descrizioni sono accurate, così come l’ignoranza suprema che accomuna molti maschi di quell’età, il loro conformismo, la loro anemia etica. Brava la Cicolani.
Letto per curiosità perché le seguo, arrivata a metà, poi abbandonato e dimenticato. Non c'è trama, non c'è comicità, non c'è niente. Di base un progetto buono per un giornalino scolastico ("scriviamo in prima persona come se fossimo un maschio scemo") e poco più. Forse c'era un finale che mi fa rivalutare il tutto? Non lo saprò mai.
Ascoltato come audiolibro. Piacevole e divertente. Personaggi simpatici, senza dubbio estremizzati e macchiettistici ma è quello che ci si deve aspettare approcciando questo libro. Mai noioso, spesso buffo e ironico. Piacevole la lettura delle ETEROBASICHE con la loro inflessione romana che rende sempre tutto più simpatico. Niente di imperdibile sia chiaro ma un piacevole ascolto estivo
Un libro spiazzante, perché ti aspetti solo comicità e banalità, mentre ti trovi davanti a tutt’altro. Ho riso, ma sono stata avvolta da un sentimento di malinconia che mi ha fatto vedere il maschio di oggi fragile e spavaldo al tempo stesso. Si legge con grandissimo piacere, bella penna!
3.5 Consiglio vivamente di ascoltarlo in formato audiolibro, letto dalle Eterobasiche in persona, che aiutano ad entrare meglio nella storia di questo maschio etero basic che parla in prima persona, ma non rivela mai il suo nome. Perché potrebbe essere chiunque!
Il mio goodreads è genuino, quindi non nascondo nessuna mia lettura. Avevo voglia di leggere una roba simpatica in spiaggia per riprendermi dalle ultime robe annichilenti, e devo dire che fa il suo lavoro, non metto tre stelle perché non sono d'accordo con il messaggio del libro, però è carino dai
Metterei un 3.5. Ho apprezzato molto lo stile scorrevole e il tentativo di rappresentare il prototipo del maschio eterobasico ironicamente ma senza esagerare. La trama non è un granché ma tanto basta per far esprimere il protagonista che si pone domande per niente banali.