La scrittura come spiraglio di luce, la ricerca di parole "bambine", gli omaggi alla terra e al dialetto sono i motivi cruciali della poetica di Pierluigi Cappello, che danzano tra queste pagine facendo arrivare le parole dritte al cuore e alla mente di chi legge. La produzione in versi e in prosa del poeta friulano è qui raccolta nella sua da Azzurro elementare alle liriche scritte per la nipotina Chiara e tutti i bambini del mondo in Ogni goccia balla il tango, dalle ultime poesie "strappate" a condizioni di salute sempre più difficili di Stato di quiete agli interventi giornalistici mai pubblicati prima in volume. Tutto contribuisce a ritrarre una delle voci più delicate e amate della poesia contemporanea italiana. Accompagnata dalle prefazioni delle illustri voci letterarie di Alessandro Fo, Gian Mario Villalta ed Eraldo Affinati, e con gli scritti introduttivi di Francesca Archibugi e Jovanotti ai volumi BUR, l'opera omnia di Cappello restituisce così l'uomo e la sua poesia, fatta di altissimo valore letterario, una semplicità di linguaggio e un'immediatezza di immagini capaci di parlare al nostro quotidiano. Il risultato non può che essere sottile come un sentiero di matita.
Pierluigi Cappello (1967 – 2017) è stato un poeta italiano. Era nato a Gemona del Friuli ma era originario di Chiusaforte. Dopo aver compiuto gli studi superiori a Udine, ha frequentato la facoltà di Lettere presso l'Università di Trieste. Nel 1999 assieme a Ivan Crico ha ideato, e diretto per diverso tempo, La barca di Babele, una collana di poesia edita dal Circolo Culturale di Meduno, che accoglie autori noti dell'area friulana, veneta e triestina. Ha vinto numerosi premi nazionali, tra cui con Dittico il Premio Montale 2004; con Assetto di volo il Premio Bagutta 2007 sezione Opera Prima; con Mandate a dire all'imperatore il Premio Viareggio-Rèpaci 2010 per la poesia. È mancato il 1 ottobre 2017 nella sua casa di Cassacco.